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NORMA TECNICA DATA AUTORI TITOLO

UNI 10439:2001 31/07/2001


LUCE E ILLUMINAZIONE Illuminotecnica - Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato Illumination technology - Lighting requirements of roads for motorized traffic

SOMMARIO

La norma indica i requisiti di quantit e qualit dell'illuminazione stradale per la progettazione, la verifica e la manutenzione di un impianto di illuminazione. Tali requisiti sono espressi in termini di livello e uniformit di luminanza del manto stradale, illuminazione dei bordi della carreggiata, limitazione dell'abbagliamento e guida ottica e sono forniti in funzione della classe di appartenenza della strada, la quale definita in relazione al tipo ed alla densit del traffico veicolare.

TESTO DELLA NORMA


CLASSIFICAZIONE ICS CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO PARZIALMENTE SOSTITUITA GRADO DI COGENZA STATO DI VALIDITA' COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI LINGUA PAGINE PREZZO EURO

93.080.40 AA10C0603

Raccomandata In vigore

Italiano 21 Non Soci 46,50 Euro - Soci 23,25 Euro

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Illuminotecnica
NORMA ITALIANA

Requisiti illuminotecnici delle strade con trafco motorizzato

UNI 10439
Seconda edizione LUGLIO 2001

Illumination technology

Lighting requirements of roads for motorized trafc

CLASSIFICAZIONE ICS

93.080.40

SOMMARIO

La norma indica i requisiti di quantit e qualit dellilluminazione stradale per la progettazione, la verica e la manutenzione di un impianto di illuminazione. Tali requisiti sono espressi in termini di livello e uniformit di luminanza del manto stradale, illuminazione dei bordi della carreggiata, limitazione dellabbagliamento e guida ottica e sono forniti in funzione della classe di appartenenza della strada, la quale denita in relazione al tipo ed alla densit del trafco veicolare.

RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERNAZIONALI

La presente norma aggiorna la UNI 10439:1995.

ORGANO COMPETENTE RATIFICA

Commissione "Luce e illuminazione" Presidente dell'UNI, delibera del 26 marzo 2001

UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia Gr. 8

UNI - Milano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microlm o altro, senza il consenso scritto dellUNI.

UNI 10439:2001

Pagina I

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PREMESSA
La presente norma stata elaborata dalla Commissione "Luce e illuminazione" dellUNI, nellambito del Gruppo di lavoro "Illuminazione stradale". La Commissione Centrale Tecnica ha dato la sua approvazione il 22 marzo 2001. Questa edizione della UNI 10439, rispetto alledizione precedente del 1995, contiene aggiornamenti limitatamente ai punti sottoelencati, necessari per allineare i contenuti alle prescrizioni legislative esistenti in materia (vedere note del prospetto 1a) e agli orientamenti normativi in corso di denizione a livello europeo (da parte del CEN/TC 169) ed a livello internazionale (da parte della CIE). Le varianti introdotte hanno interessato i punti 2.3, 3.1 e 3.2 (secondo lattuale numerazione) ed i prospetti 1a e 1b (in 3.2) e il prospetto 8 (in A.2.6). Rispetto alledizione precedente sono stati inoltre eliminati i punti 2 e 5.4.5 (secondo la numerazione precedente). stata di conseguenza riordinata la numerazione dei punti della norma. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a vericare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unicazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.

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INDICE
1 2 3 3.1 3.2
prospetto prospetto 1a 1b

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE TERMINI E DEFINIZIONI

1 1

3.3 3.4 3.5 4 4.1


figura prospetto 1 2

CRITERI DI QUALIT NELLILLUMINAZIONE STRADALE 1 Osservazioni generali ............................................................................................................................. 1 Classificazione delle strade e prescrizioni .................................................................................. 2 Classificazione delle strade in funzione del tipo di traffico ............................................................. 2 Prescrizioni illuminotecniche ..................................................................................................................... 3 Zone laterali della strada ...................................................................................................................... 3 Guida visiva ................................................................................................................................................. 3 Luminanza di progetto e di verifica ................................................................................................. 3 PROCEDURA DI MISURA E DI CALCOLO DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE 3 Solido fotometrico di un apparecchio di illuminazione .......................................................... 3 Sistema di coordinate C - g ....................................................................................................................... 4 Intensit luminose (sistema di coordinate C - g ) ............................................................................... 5 Caratteristiche di riflessione delle pavimentazioni stradali ................................................. 7 Tabella dei coefficienti di luminanza, q, di una pavimentazione stradale .................................. 7
Angoli , e che differiscono le direzioni d'incidenza della luce e la direzione di osservazione .................................................................................................................................................. 9 Coefficienti ridotti di luminanza r della pavimentazione tipo C1 ................................................ 10 Coefficienti ridotti di luminanza r della pavimentazione tipo C2 ................................................ 11 Classificazione delle pavimentazioni .................................................................................................. 12 Limiti di integrazione entro cui sono stati calcolati i fattori di ponderazione di cui al prospetto 7 .............................................................................................................................................. 13 Fattori di ponderazione per il calcolo del coefficiente medio di luminanza Q0 di una pavimentazione ................................................................................................................................. 14

4.2
prospetto figura prospetto prospetto prospetto figura prospetto 3 2 4 5 6 3 7

4.3
figura figura 4 5

Calcolo o misura delle luminanze di una pavimentazione stradale............................ 15


Esempio di interpolazione quadratica adottata nei calcoli dei valori delle intensit e dei fattori ridotti di riflessione ............................................................................................................. 15 Area di calcolo o di misura e relativi punti (carreggiata a due corsie) ..................................... 16 Calcolo delle prestazioni fotometriche di un impianto........................................................ 17 Rappresentazione del piano P al disopra del quale i centri luminosi non vengono considerati ai fini del calcolo dell'indice di abbagliamento debilitante TI ............................... 18

4.4
figura 6

APPENDICE (normativa) A.1 A.2


prospetto 8

VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE

19

Generalit................................................................................................................................................... 19 Misure........................................................................................................................................................... 19 Valori dell'esponente C ............................................................................................................................ 21

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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma indica i requisiti di quantit e qualit dellilluminazione stradale per la progettazione, la verica e la manutenzione di un impianto di illuminazione. Tali requisiti sono espressi in termini di livello e uniformit di luminanza del manto stradale, illuminazione dei bordi della carreggiata, limitazione dellabbagliamento, guida ottica. Essi sono dati in funzione della classe di appartenenza della strada, la quale denita in relazione al tipo ed alla densit del trafco veicolare. La presente norma si applica a tutte le strade urbane ed extraurbane con trafco sia esclusivamente sia parzialmente motorizzato. Essa non si applica alla viabilit interna, a parchi, ad aree commerciali riservate ai pedoni, alle strade di particolare rilievo architettonico e a tutti i casi in cui prevalgono esigenze estranee a quelle della circolazione motorizzata. Essa non si applica, inoltre, alle gallerie ed ai sottopassaggi stradali.

2 2.1

TERMINI E DEFINIZIONI luminanza di un punto del manto stradale: Quoziente fra lintensit luminosa, emessa
da un elemento di manto stradale contenente quel punto nella direzione di osservazione, e larea della proiezione ortogonale dellelemento di supercie sul piano perpendicolare a detta direzione.

2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7

luminanza media mantenuta: Valore che assume la luminanza media del manto stradale
nelle condizioni peggiori di invecchiamento ed insudiciamento dellimpianto di illuminazione.

usso di trafco: Numero degli autoveicoli che percorrono la strada nellunit di tempo
prescelta, durante lintera giornata o in particolari ore notturne.

abbagliamento debilitante: Abbagliamento prodotto dai centri luminosi, che pu compromettere la visione, senza necessariamente provocare una forte sensazione fastidiosa.

fattore di manutenzione: Rapporto fra la luminanza media mantenuta dal manto stradale
e la luminanza media di progetto, quale si riscontra ad impianto nuovo.

coefciente di luminanza di un punto del manto stradale: Rapporto fra la luminanza


del punto del manto stradale (vedere 2.1) ed il suo illuminamento sul piano stradale.

luminanza equivalente di velo: Effetto dellabbagliamento debilitante prodotto dalla presenza


dei centri luminosi del campo visivo dellosservatore; denita come la luminanza che deve essere aggiunta, per sovrapposizione, a quella del manto stradale cui locchio adattato, afnch la soglia di luminanza (ovvero la pi piccola differenza di luminanza percepibile) in assenza dei centri luminosi sia la stessa di quella esistente in presenza di detti centri.

3 3.1

CRITERI DI QUALIT NELLILLUMINAZIONE STRADALE Osservazioni generali


Il compito visivo per gli utenti delle strade con trafco motorizzato, ed in particolare per i conducenti degli autoveicoli che ne sono gli utenti principali, costituito dalla visibilit di ostacoli potenzialmente pericolosi, nelle condizioni ambientali e di trafco presenti ed in tempo utile per decidere e realizzare azioni correttive atte ad evitare incidenti. Le caratteristiche fotometriche di uninstallazione di illuminazione stradale, indicate nella presente norma, quali: - la luminanza del manto stradale; - luniformit di detta luminanza; - la limitazione dellabbagliamento causato dallinstallazione, dipendono quindi anche dal usso di trafco.

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La salvaguardia degli utenti delle strade comprende inoltre altre condizioni di sicurezza, come prevenzione di eventi criminali, punti critici e condizioni di trafco anomale, di cui non si occupa la presente norma e che possono richiedere livelli di illuminazione maggiori di quelli qui prescritti. La presente norma fornisce le prescrizioni per manti stradali asciutti. Tuttavia, se limpianto soddisfa tali condizioni, la sicurezza della circolazione risulta ragionevolmente soddisfacente anche in condizioni di pioggia1).

3.2

Classicazione delle strade e prescrizioni


Il prospetto 1a riporta la classicazione delle strade, coerentemente alle disposizioni di legge vigenti in materia, in particolare per quanto riguarda la denominazione delle classi (da A ad F). Per ogni classe, il prospetto 1a indica le categorie illuminotecniche, individuate con un indice numerico da 2 a 6. Nota la categoria illuminotecnica, il prospetto 1b, riporta le prescrizioni illuminotecniche. I livelli di luminanza ed i rapporti di uniformit indicati nel prospetto 1b sono valori minimi, mentre per quanto riguarda lindice TI relativo allabbagliamento debilitante si tratta di valori massimi. Le categorie illuminotecniche prescritte per ogni classe di strada dal prospetto 1a, dalle quali si possono ricavare le prescrizioni del prospetto 1b, sono valide con usso orario di trafco riferito al valore massimo previsto per quella classe di strada. Qualora si verichino ussi orari di trafco minori di detto valore in orari particolari durante la notte e le condizioni di sicurezza generale per tutti gli utenti della strada lo permettano, possibile in fase di esercizio ridurre il valore minimo della luminanza media mantenuta indicata nel prospetto 1b con i seguenti criteri: - usso di trafco minore del 50% del valore massimo: indice della categoria illuminotecnica ridotto di 1; - usso di trafco minore del 25% del valore massimo: indice della categoria illuminotecnica ridotto di 2, salvo per la categoria illuminotecnica con indice 2 cui si applica la riduzione di una categoria. Per le esigenze della guida visiva vedere 3.4.
prospetto 1a

Classicazione delle strade in funzione del tipo di trafco


Classe1) A A B C D
2)

Tipo di strada e ambito territoriale Autostrade extraurbane Autostrade urbane Strade extraurbane principali Strade extraurbane secondarie Strade urbane di scorrimento veloce Strade urbane di scorrimento Strade urbane interquartiere Strade urbane di quartiere Strade extraurbane locali Strade urbane locali interzonali Strade urbane locali

Indice della categoria illuminotecnica3) 6 6 6 5 6 4 5 4 4 3 2

D E
2)

E F F
2)

1) La presente classicazione in sintonia con quella riportata nel "Testo aggiornato dal Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n 285 recante il nuovo codice della strada" pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufciale Serie generale n 67 del 22 marzo 1994. 2) La presente classicazione in sintonia con quella riportata nel Decreto Ministeriale LL.PP. del 12 aprile 1995 "Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del trafco", pubblicato sul supplemento ordinario n 77, Gazzetta Ufciale n 146 del 24 aprile 1995. 3) Le prestazioni relative allindice della categoria illuminotecnica sono indicate nel prospetto 1b.

1)

Non possibile fornire prescrizioni per i manti stradali bagnati, poich le informazioni possedute attualmente sulle caratteristiche di riessione non sono sufcienti allo scopo. In genere, si pu dire che i rivestimenti rugosi e/o resi pi chiari mediante additivi migliorano la qualit dellinstallazione in ogni condizione di tempo ed in particolare con tempo piovoso, in quanto le propriet di riessione di detti rivestimenti sono poco modicate dalla pioggia.

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prospetto

1b

Prescrizioni illuminotecniche
Indice della categoria illuminotecnica Valore minimo della luminanza media mantenuta Uniformit minima Valore massimo dellindice di abbagliamento debilitante

Lm
cd/m2 6 5 4 3 2 1 2,0 1,5 1,0 0,75 0,5 0,3

U0 1)
% 40 40 40 40 35 35

Ul 2)
% 70 70 50 50 40 40

TI 3)
% 10 10 10 15 15 15

1) U0 = Lmin/Lmed rapporto tra luminanza minima e media su tutta la carreggiata (vedere 4.4.2). 2) Ul = Lmin/Lmax rapporto tra luminanza minima e massima lungo la mezzeria di ciascuna corsia (vedere 4.4.3). 3) TI = indice dellabbagliamento debilitante (vedere 4.4.4).

3.3

Zone laterali della strada


Le fasce di pertinenza o di rispetto della strada per la parte destinata al trafco pedonale devono essere illuminate, per tutta la loro larghezza no a 5 m a lato della carreggiata, ad un livello non minore della met del livello d'illuminamento della fascia adiacente di 5 m appartenente alla carreggiata stessa.

3.4

Guida visiva
L'impianto di illuminazione deve soddisfare le esigenze di guida visiva. La guida visiva in larga misura determinata dalla disposizione dei centri luminosi, dalla loro successione geometrica, dalla loro intensit luminosa e dal colore della luce emessa. Afnch tali esigenze siano soddisfatte deve essere evitata ogni discontinuit dell'impianto che non sia la conseguenza di punti singolari per i quali necessario richiamare l'attenzione dei conducenti di veicoli.

3.5

Luminanza di progetto e di verica


La luminanza di progetto, da accertare in sede di verica, si ricava dai valori di cui al prospetto 1b, divisi per un fattore di manutenzione M. Salvo casi specici, per i quali sia possibile prevedere un valore specico, si deve assumere un valore del fattore M non maggiore di 0,8.

4 4.1

PROCEDURA DI MISURA E DI CALCOLO DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE Solido fotometrico di un apparecchio di illuminazione
La ripartizione delle intensit luminose di un apparecchio di illuminazione deve essere rilevata nel sistema di coordinate C - g (gura 1), in corrispondenza delle direzioni angolari riportate nel prospetto 2.

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gura

Sistema di coordinate C - g

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prospetto

Intensit luminose (sistema di coordinate C - g )


C

g gradi 0 10 20 30 35 40 45 47,5 50 52,5 55 57,5 60 62,5 65 67,5 70 72,5 75 77,5 80 82,5 85 87,5 90 92,5 95 97,5 100 102,5 105 120 135 150 165 180 270 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 285 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 300 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 310 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

(passo di 5) X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

50 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

60 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

75 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

90 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

segue nella pagina successiva

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g gradi 105 120 130

C
(passo di 5) 230 240 255

continua dalla pagina precedente 0 10 20 30 35 40 45 47,5 50 52,5 55 57,5 60 62,5 65 67,5 70 72,5 75 77,5 80 82,5 85 87,5 90 92,5 95 97,5 100 102,5 105 120 135 150 165 180 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

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4.2
4.2.1

Caratteristiche di riessione delle pavimentazioni stradali


Parametri normalizzati
Le propriet fotometriche delle pavimentazioni stradali sono individuate dalla ripartizione spaziale dei coefcienti di luminanza q nel punto P considerato (gura 2) osservato lungo un asse inclinato di 1 rispetto al piano stradale e giacente in un piano verticale parallelo all'asse stradale, quando una sorgente di luce sia posta sui punti di una sfera con centro in P caratterizzati dalle coordinate polari indicate nel prospetto 3.
prospetto 3

Tabella dei coefcienti di luminanza, q, di una pavimentazione stradale


10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180

b tg g 0 0,25 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12

X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

X X X X X X X X X X X X X X X

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La conoscenza di detta ripartizione permette di calcolare per ogni pavimentazione i due parametri globali sottoindicati. a) Il coefciente medio di luminanza Q0

l Q 0 = ---------------------------l
il coefciente di luminanza della strada per una determinata direzione di osservazione ed una determinata direzione d'incidenza della luce, denita come il rapporto fra la luminanza L (in candele al metro quadrato) e l'illuminamento E (in lux) di un elemento della supercie stradale. L'angolo fra la direzione di osservazione e la supercie stradale (a della gura 1) normalmente pari a 1; la direzione d'incidenza della luce denita dagli angoli b e g (vedere gura 1); si esprime in candele al metro quadrato per lux alla meno uno; l l'angolo solido, misurato dall'elemento di supercie stradale considerato, contenente tutte le direzioni di provenienza della luce in grado di contribuire in modo apprezzabile alla luminanza dell'elemento stesso; tale angolo assunto convenzionalmente pari a quello sotteso da un'area parallela al suolo e posta all'altezza h da quest'ultimo, che si estende per 3 h sia a destra che a sinistra dell'elemento di supercie, e per 4 h e 12 h, rispettivamente verso la posizione dell'osservatore e nella direzione opposta. La suddetta formula esprime in forma globale l'attitudine delle pavimentazioni a riettere la luce (quindi la loro "chiarezza"). b) Il fattore di specularit S1 dove: q

q ( , ) d

r ( 0,2 ) S 1 = ----------------r ( 0,0 )


dove r (0,2) e r (0,0) sono i coefcienti ridotti di luminanza, deniti da:

L r = q cos 3 = --- cos 3 E


per le due direzioni dincidenza della luce denite attraverso gli angoli b e g della gura 2 per cui si ha:

r (0,2) = r (b = 0), tg g = 2 r (0,0) = r (b = 0), tg g = 0


Il fattore di specularit esprime in forma sintetica il "modo" con cui una pavimentazione riette la luce. Il coefciente medio di luminanza si calcola con la procedura indicata, una volta noti i coefcienti ridotti di luminanza della pavimentazione in esame; oppure si misura con un riettometro stradale. Il fattore di specularit si calcola con la formula sopra espressa, desumendo i relativi valori dai coefcienti ridotti di luminanza della pavimentazione; oppure si misura con un riettometro stradale. Il valore rilevato consente di assimilare la pavimentazione in esame ad una delle due classi di pavimentazioni normalizzate C1 e C2 secondo le indicazioni dei prospetti 4 e 5.

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gura

Angoli a, b e g che differiscono le direzioni d'incidenza della luce e la direzione di osservazione

Il valore normalizzato di a pari a 1.

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prospetto

Coefcienti ridotti di luminanza r della pavimentazione tipo C12)


10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180

b tg g 0 0,25 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12

770 710 586 468 378 308 258 217 188 145 118 97 80 70 60 52 48 44 41 37 34 32 29 27 26 25 23 22 21

770 708 582 467 372 304 254 214 181 136 108 87 69 58 51 41 36 32 28 26 23 21 19 17 16 16 15 14 14

770 703 587 465 373 305 251 205 174 121 87 64 50 37 29 23 19 17 14 12 11 9 8 7 6 6 6 6 5

770 710 581 455 363 285 229 182 142 90 57 39 29 21 15 12 8 7 6 6 5 5 4 4 3 3 3 3 3

770 712 581 457 347 270 203 153 116 66 41 26 17 13 9 7 6 6 5 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2

770 710 576 446 331 244 178 129 95 53 32 20 14 10 7 6 5 5 4 3 3 3 3 3 3 1 1

770 708 570 430 314 218 157 110 80 46 28 18 13 9 7 6 5 5 4 3 3 3

770 708 567 420 299 203 143 100 73 41 26 17 12 8 6 6 5 5 4

770 707 564 410 285 193 134 95 69 39 25 16 11 8 6 5 5

770 704 556 399 273 185 128 90 64 37 23 15 11 8 6 4

770 702 548 390 263 179 124 87 62 36 22 15 11 8 6

770 708 541 383 260 173 120 84 64 36 23 16 11 9 7

770 698 531 373 250 173 120 88 64 39 25 17 13 10 7

770 702 544 384 265 183 132 98 72 44 28 19 15 12 9

770 704 546 391 278 194 140 103 78 50 31 23 17 14 10

770 714 562 412 295 207 155 116 88 55 37 27 19 16 12

770 708 566 419 305 224 163 123 95 60 41 30 22 17 14

770 724 587 437 318 237 177 134 105 66 45 33 26 20 17

770 719 581 438 323 238 179 137 108 69 47 35 27 21 17

770 723 589 445 329 245 184 138 109 71 51 37 29 22 18

Classe C1

Q0 = 0,10

2)

I simboli C1 e C2 sono quelli internazionalmente adottati per denominare le due pavimentazioni stradali normalizzate, che caratterizzano la totalit delle pavimentazioni stradali in condizioni di tempo asciutto.

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prospetto

Coefcienti ridotti di luminanza r della pavimentazione tipo C23)


10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180

b tg g 0 0,25 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12

329 362 379 380 372 375 354 333 318 268 227 194 168 141 126 107 94 86 78 70 63 60 56 53 52 45 43 43 42

329 358 368 375 375 373 352 327 310 262 217 168 136 111 90 79 65 56 50 41 37 37 32 28 27 23 22 22 20

329 371 375 378 372 352 336 302 266 205 147 106 76 54 43 32 26 21 17 14 11 10 9 9 7 7 7 7 7

329 364 373 365 354 318 271 222 180 119 74 47 34 21 17 12 10 8 7 7 5 5 5 4 5 4 3 3 4

329 371 367 351 315 265 213 166 121 72 42 30 19 14 10 8 7 7 5 4 4 4 4 4 4 3 3 3 3

329 369 359 334 277 221 170 129 90 50 29 22 14 11 8 7 6 6 5 3 4 4 3 4 3 3 3

329 362 350 315 243 189 140 104 75 41 25 17 13 9 8 7 6 5 5 4 4 4

329 357 340 295 221 166 121 90 62 36 23 14 11 8 7 7 6 5 5

329 351 328 275 205 150 109 75 54 33 21 13 10 8 6 6 5

329 349 317 256 192 136 97 68 50 29 19 12 10 8 6 5

329 348 306 239 181 125 87 63 48 26 18 12 10 8 7

329 340 280 218 152 107 76 53 40 25 16 11 8 7 6

329 328 266 198 134 91 67 51 40 23 16 10 8 7 7

329 312 249 178 130 93 65 49 38 24 17 11 9 8 6

329 299 237 175 125 91 66 49 38 25 18 12 10 8 6

329 294 237 176 124 91 66 47 38 24 17 13 9 8 7

329 298 231 176 125 88 67 52 41 26 19 15 11 8 8

329 288 231 169 129 94 68 51 41 27 21 14 12 10 8

329 292 227 175 128 97 71 53 43 29 21 15 11 10 8

329 281 235 176 128 97 71 54 45 28 23 14 13 11 9

Classe C2

Q0 = 0,07

Di conseguenza, i parametri illuminotecnici dell'impianto vengono calcolati mediante i coefcienti ridotti di luminanza della pavimentazione normalizzata corrispondente. In mancanza di rilievi specici sulla pavimentazione in esame, si utilizza il prospetto 4 per le pavimentazioni di calcestruzzo ed il prospetto 5 per le pavimentazioni di asfalto. I valori dei due prospetti vengono moltiplicati per il rapporto fra il coefciente medio di luminanza della pavimentazione in esame e quello normalizzato, indicato nel prospetto 6 (vedere anche i prospetti 4 e 5), se il primo coefciente noto da rilievi effettuati sulla pavimentazione.

3)

I simboli C1 e C2 sono quelli internazionalmente adottati per denominare le due pavimentazioni stradali normalizzate, che caratterizzano la totalit delle pavimentazioni stradali in condizioni di tempo asciutto.

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prospetto

Classicazione delle pavimentazioni


Classe Coefcienti ridotti di luminanza Pavimentazione normalizzata Fattore di specularit Coefciente medio di luminanza Gamma dei fattori di specularit appartenenti ad ogni classe

r
C1 C2 Prospetto 4 Prospetto 5

S1
0,24 0,97

Q0
0,1 0,07

S1 0,4 S1 > 0,4

4.2.2

Procedura normalizzata per il calcolo del parametro Q0


Nel caso si desideri calcolare il parametro Q0, una volta noti i coefcienti ridotti di luminanza della pavimentazione in esame, si deve operare come segue. I coefcienti ridotti di luminanza devono essere moltiplicati, valore per valore, per i fattori di ponderazione mostrati nel prospetto 7 e per la tg g. I valori cos determinati vengono sommati e la somma divisa per 9,936 107.
Nota

I dati riportati relativi ai fattori di ponderazione sono calcolati attraverso l'uso del metodo di integrazione di Simpson adottando uninterpolazione quadratica; i limiti della integrazione sono indicati nella gura 3.

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gura

Limiti di integrazione entro cui sono stati calcolati i fattori di ponderazione di cui al prospetto 7

4.2.3

Classicazione delle pavimentazioni stradali


Le pavimentazioni stradali impiegate in Italia rientrano normalmente in due classi C1 e C2, di cui i prospetti 4 e 5 riportano le ripartizioni dei coefcienti di luminanza tipici ed il prospetto 6 i parametri globali Q0 e S1. Per questo motivo, quando non sia possibile caratterizzare una pavimentazione mediante una serie di misurazioni della ripartizione dei coefcienti di luminanza, unindicazione su detta ripartizione pu essere ottenuta dalla misurazione dei soli parametri globali effettuata mediante un riettometro stradale. La classe della pavimentazione pu poi essere individuata dal prospetto 6 in base al valore del fattore di specularit S1 ed in conseguenza la presunta ripartizione dei coefcienti di luminanza pu essere ricavata dai valori riportati nel prospetto relativo alla classe individuata (prospetto 4 o 5) moltiplicati per il rapporto tra il coefciente medio di luminanza Q0 misurato e quello riportato nel prospetto 6 sempre per la classe individuata.

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In mancanza anche della conoscenza dei parametri globali, unindicazione di larga massima sulla ripartizione dei coefcienti di luminanza pu essere ottenuta associando la classe C1 alle pavimentazioni di calcestruzzo e la classe C2 a quelle di asfalto. Si noti che anche in questo caso almeno una stima del coefciente medio di luminanza Q0 dovrebbe essere nota in modo da poter procedere come detto pi sopra alla valutazione di massima della ripartizione dei coefcienti di luminanza.
prospetto 7

Fattori di ponderazione per il calcolo del coefciente medio di luminanza Q0 di una pavimentazione
10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180

b tg g 0,00 0,25 0,50 0,75 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 5,50 6,00 6,50 7,00 7,50 8,00 8,50 9,00 9,50 10,00 10,50 11,00 11,50 12,00

8 32 16 32 16 32 16 32 24 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 16

8 32 16 32 16 32 16 32 24 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 16

32 128 64 128 64 128 64 128 96 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 64

22 88 44 88 44 88 44 88 66 176 88 176 88 176 88 176 88 176 88 176 88 176 88 176 88 176 113 186 69

40 160 80 160 80 160 80 160 120 320 160 320 160 320 160 320 160 320 160 320 160 320 160 320 115 230 80 90 45

20 80 40 80 40 80 40 80 60 160 80 160 80 160 80 160 80 160 105 170 85 80 40 80 -5 -10 -25 0 0

40 160 80 160 80 160 80 160 120 320 160 320 160 320 160 320 160 275 80 90 45 0 0 0 0 0 0 0 0

20 80 40 80 40 80 40 80 60 160 80 160 80 160 105 170 40 35 -25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

40 160 80 160 80 160 80 160 120 320 160 320 160 320 125 90 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

25 100 50 100 50 100 50 100 75 200 100 200 100 155 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

45 180 90 180 90 180 90 180 135 360 120 120 60 75 -15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

120 480 240 480 240 480 240 480 360 960 510 270 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 222 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

120 480 240 480 240 480 240 480 360 960 240 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 180 -30 -75 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

120 480 240 480 240 480 240 480 360 960 480 690 -30 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 240 480 255 135 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

120 480 240 480 240 480 240 480 360 960 480 960 510 372 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 240 480 222 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 240 480 120 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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4.3
4.3.1

Calcolo o misura delle luminanze di una pavimentazione stradale


Metodo di calcolo
La luminanza di un punto denita dalla seguente formula:

L =

(l r H 2)

dove: H l'altezza dei centri luminosi, in metri; I l'intensit luminosa, in candele; r il coefciente ridotto di luminanza.
Nota

La sommatoria estesa, in linea di principio, a tutti gli apparecchi costituenti l'impianto. Le intensit luminose, I, ed i coefcienti ridotti di luminanza, r, si ottengono dai prospetti fotometrici relativi attraverso uninterpolazione quadratica bidimensionale, essendo le due grandezze funzione di due variabili, (C, g) per I e (b, g) per r. Questo deve essere fatto con 4 interpolazioni, ognuna a singola dimensione e, nell'ordine da A verso B, come mostrato nella gura 4.

gura

Esempio di interpolazione quadratica adottata nei calcoli dei valori delle intensit e dei fattori ridotti di riessione

La prima interpolazione consente di trovare IA nella curva A, essendo note le tre intensit luminose Ix, Ix+1, e Ix+2 in corrispondenza nell'angolo gj nei tre piani Cj, Cj+1 e Cj+2. Per esempio, per il calcolo della intensit IA si ottiene:

IA = K0 Ix + K1 Ix+1 - K2 Ix+2
dove:

K0 = 1 - K1 + K2 K1 = [(C0 - Cj) (Cj+2 - C0)]/[(Cj+2 - Cj+1) (Cj+1 - Cj)] K2 = [(C0 - Cj) (Cj+1 - C0)]/[(Cj+2 - Cj+1) (Cj+2 - Cj)]
La seconda interpolazione consente di trovare IB lungo la curva B, con gli stessi parametri K0, K1 e K2. La terza interpolazione consente di trovare IC lungo la curva C, come sopra indicato. La quarta interpolazione consente di trovare l'intensit I, una volta note IA, IB e IC, assumendo ora come parametri d'interpolazione gli angoli g al posto dei piani C.

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Si ha:

I = R0 IA + R1 IB - R2 IC
dove:

R0 = 1 - R1 + R2 R1 = [(g0 - gj) (gj+2 - g0)]/[(gj+2 - gj+1) (gj+1 - gj)] R2 = [(g0 - gj) (gj+1 - g0)]/[(gj+2 - gj+1) (gj+2 - gj)]

4.3.2

Indicazioni per il calcolo


Le indicazioni che seguono si applicano a sezioni di strada rettilinee e curvilinee (con raggio di curvatura non minore di 200 m) nelle quali si riconoscano zone con andamento ripetitivo dei valori di luminanza.

4.3.2.1

Aree di calcolo o di misura


Si assume quale area di calcolo il tratto di strada compreso fra due centri consecutivi posti sul medesimo lato della strada, esteso trasversalmente per tutta la carreggiata (nel caso di strade a doppia carreggiata, si considera solo una carreggiata; nel caso di installazioni bilaterali affacciate, l'area di misura deve iniziare e terminare in corrispondenza di due centri consecutivi posti sul lato sinistro rispetto l'osservatore).

4.3.2.2

Posizione dei punti di calcolo


I punti della griglia di calcolo devono essere disposti ad interdistanza costanti longitudinalmente in numero di 10 per interdistanza fra 2 apparecchi consecutivi della stessa la non maggiori di 50 m; per interdistanze maggiori di 50 m i punti non devono risultare, in senso longitudinale, ad una distanza maggiore di 5 m. Trasversalmente devono considerarsi 5 punti per ogni corsia, con 1 punto sulla mediana della stessa. Di conseguenza, i punti pi esterni devono distare 1/10 della larghezza della corsia dal bordo della strada (gura 5).
gura 5

Area di calcolo o di misura e relativi punti (carreggiata a due corsie)

4.3.2.3

Punti di osservazione
I punti di osservazione devono risultare sempre a 60 m dalla prima riga trasversale di calcolo e ad unaltezza di 1,5 m. Le posizioni dei punti di osservazione, in senso trasversale alla strada, devono essere situati come segue: - per il calcolo della luminanza media e delluniformit generale: un quarto dellampiezza della strada dal lato destro della stessa; - per il calcolo delluniformit longitudinale: al centro di ogni corsia dove permesso il trafco nella direzione di osservazione.

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4.3.2.4

Numero di apparecchi di illuminazione da considerare


Il numero degli apparecchi di illuminazione che contribuiscono alla luminanza dei punti di calcolo pu limitarsi a quelli situati 5 volte l'altezza di installazione degli stessi dalla prima riga trasversale di calcolo verso l'osservatore, 12 volte da detta riga in direzione opposta all'osservatore e 5 volte da entrambi i lati dei punti di calcolo.

4.4
4.4.1

Calcolo delle prestazioni fotometriche di un impianto


Luminanza media, Lm
data dal valore medio delle luminanze calcolate nei punti della griglia di calcolo.

4.4.2

Uniformit generale, U0
il rapporto fra la luminanza minima dell'insieme dei punti di calcolo e la luminanza media Lm.

4.4.3

Uniformit longitudinale, Ul
il minore dei rapporti fra luminanza minima e massima calcolate o rilevate in punti di cui in 4.3.2.2 situati lungo l'asse di ciascuna corsia, con il punto di osservazione assunto lungo lo stesso asse.

L min U l = ---------L max

4.4.4

Abbagliamento debilitante
L'indice TI dell'abbagliamento debilitante, in per cento, denito dalla seguente formula:

Lv TI = 65 -------0,8 Lm
dove: Lv la luminanza velante equivalente, in candele al metro quadrato, prodotta sulla retina dell'occhio dalle radiazioni luminose provenienti dai centri luminosi, e data dalla formula:

Lv = K

i=1

E -----i ( cd m 2 ) i2

per cui in denitiva si ha:

K TI = 65 -------0,8 Lm

i=1

E -----i ( % ) i2

dove: K uguale a 10 se q espresso in gradi, K = 3 10-3 se q espresso in radianti; Lm la luminanza media della carreggiata come denita in 4.4.1, in candele al metro quadrato; Ei l'illuminamento sull'occhio dell'osservatore prodotto dal centro luminoso i nel piano perpendicolare alla direzione di osservazione in lux; qi l'angolo compreso fra la congiungente l'occhio dell'osservatore con il centro i e la direzione di osservazione. La direzione di osservazione si assume giacente su un piano parallelo all'asse stradale e inclinata di 1 verso il basso rispetto l'orizzonte; il punto di osservazione ad 1,5 m d'altezza, ad una distanza dal bordo destro della carreggiata pari ad un quarto della sua larghezza. L'angolo di schermatura del parabrezza dell'automobile si assume pari a 20; pertanto i centri luminosi situati al disopra del piano inclinato P della gura 6 non vengono considerati nel calcolo dell'indice TI. La sommatoria ha inizio con il primo centro luminoso che entra nel campo dei 20 di osservazione, no ad una distanza di 500 m e viene arrestata quando il contributo in termini di luminanza velante equivalente dal centro luminoso minore del 2% della luminanza velante totale prodotta dai centri luminosi che lo precedono.

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gura

Rappresentazione del piano P al disopra del quale i centri luminosi non vengono considerati ai ni del calcolo dell'indice di abbagliamento debilitante TI
Legenda 1 Occhio dellosservatore

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APPENDICE (normativa) A.1

VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE

Generalit
La presente appendice stabilisce le modalit di esecuzione dei rilievi illuminotecnici ed i criteri che devono essere seguiti nella valutazione dei risultati, con riferimento alle prescrizioni di luminanza media, rapporti di uniformit e limitazione dell'abbagliamento quanticati dal prospetto 1a della presente norma. Per quanto riguarda le prestazioni dell'impianto di illuminazione sul piano stradale, la verica viene effettuata per mezzo di misure di illuminamento; i valori rilevati devono essere confrontati con quelli indicati nei reticoli di calcolo degli illuminamenti previsti sul piano stradale forniti a corredo del progetto insieme ai reticoli di calcolo delle luminanze. Queste ultime devono essere riferite alla pavimentazione normalizzata C2, a meno di una specica richiesta contraria del committente, in particolare per un rilievo in sito delle caratteristiche di riessione della pavimentazione interessata. I procedimenti di seguito indicati trovano applicazione sia per la verica ed il collaudo delle prestazioni fotometriche fornite dagli impianti di illuminazione stradale, nuovi o gi in esercizio, sia per la verica delle ipotesi di progetto.

A.2
A.2.1

Misure
Condizioni generali
Le misure devono essere effettuate in un tratto di impianto che consenta il confronto con i dati forniti dal calcolo di progetto, con temperature ambiente comprese tra 0 C e 40 C. Le misure devono essere eseguite dopo l'effettiva andata a regime delle lampade, alla tensione nominale di funzionamento dell'impianto o riportate a tale valore mediante la correzione dei dati come indicato in A.2.6, se la tensione si scosta dal valore nominale.

A.2.2

Modalit di prova e caratteristiche di impiego degli strumenti di misura


Gli strumenti elettrici di misura impiegati per la registrazione o la misura della tensione di alimentazione delle lampade devono possedere classe di precisione almeno uguale a 1. I luxmetri e luminanzometri impiegati per le misure di illuminamento e luminanza devono essere usati, a seconda delle proprie incertezze di misura, per i seguenti specici campi di impiego: - misure di precisione (classe A): incertezza di misura: 7,5%. Gli strumenti di misura che appartengono a questa classe trovano impiego per misure di precisione o quando occorra caratterizzare con misure di laboratorio materiali per illuminazione; - misure di precisione (classe B): incertezza di misura: 10%. Gli strumenti di misura che appartengono a questa classe sono impiegati per veriche di impianti e pi in generale per la verica delle prestazioni di impianti di illuminazione in esercizio. La taratura degli strumenti di misura rispetto a campioni nazionali deve essere effettuata da laboratori ufciali preposti a questi compiti, almeno una volta ogni due anni; i luminanzometri impiegati per misure di luminanza stradale devono essere montati su supporti supplementari stabili orientabili e regolabili in altezza. Le misure fotometriche devono essere effettuate in assenza di foschia e con la totale esclusione di qualsiasi apporto dovuto allilluminazione naturale, con manto stradale asciutto e pulito da detriti o altri elementi in grado di alterare le misure.

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A.2.3

Misure puntuali di illuminamento


Le denizioni del campo di misura e dei punti di misura sono quelle gi considerate rispettivamente in 4.3.2.1 e 4.3.2.2 della presente norma. Non sono tollerate divergenze maggiori del 15% in meno sui valori puntuali di illuminamento indicati nel progetto.

A.2.4

Valutazione della luminanza media e dei parametri di uniformit


La luminanza media viene valutata sulla base dell'illuminamento medio, ricavato come media aritmetica dei valori rilevati nel campo di misura considerato: la luminanza media uguale al valore di progetto moltiplicato del rapporto fra illuminamento medio rilevato e illuminamento di progetto, quale risulta dai dati a corredo del progetto. Le veriche delle uniformit generale e longitudinale si ritengono assolte dalla rispondenza dell'impianto ai valori puntuali di illuminamento di cui in A.2.3.

A.2.5

Misura della luminanza velante equivalente Lv per la determinazione dell'indice dell'abbagliamento debilitante, TI
La misura della luminanza velante equivalente Lv originata da uninstallazione di apparecchi illuminanti, utile al calcolo dell'abbagliamento TI (4.4.4), pu essere misurata: a) direttamente impiegando un luminanzometro dotato di un dispositivo ottico accessorio, comunemente noto come lente di Fry o lente di Blackwell, in grado di raccogliere e focalizzare sull'asse ottico dello strumento le intensit luminose provenienti dagli apparecchi illuminanti che interessano il campo visivo nel diedro rappresentato nella gura 6; il dispositivo di misura tiene conto del peso dei diversi apporti forniti dagli apparecchi compresi nel campo di misura considerando l'angolo q tra la direzione di osservazione e la sorgente fonte di abbagliamento; b) mediante la formula seguente:

L v = 3 10 -3
dove: Lv Ei qi

i=1

E -----i i2

la luminanza velante equivalente in candele al metro quadrato; l'illuminamento, in lux, che interessa il piano della pupilla dell'occhio misurato perpendicolarmente alla direzione di osservazione, prodotto dall'apparecchio i; l'angolo compreso tra la direzione di osservazione e la retta congiungente l'apparecchio di illuminazione, i, con gli occhi dell'osservatore, in radianti;

in cui gli illuminamenti Ei sono misurati direttamente oppure valutati indirettamente dal rilievo della ripartizione dell'intensit luminosa nei semipiani C0 e C180 effettuato in laboratorio su un esemplare degli apparecchi di illuminazione impiegati nell'impianto oggetto di verica. La posizione di misura, la direzione di misura, la distanza dal bordo della carreggiata e l'estensione della sommatoria sono indicati in 4.4.4.

A.2.6

Correzione delle misure


Le misure di illuminamento o luminanza ottenute con tensione di rete diversa dalla tensione nominale di funzionamento dell'impianto devono essere riportate a quelle che si sarebbero ottenute con il valore nominale della tensione di alimentazione delle lampade. Il fattore di correzione da adottare pu essere quello eventualmente indicato dal costruttore delle lampade; in alternativa pu essere calcolato con la formula seguente, applicando per i vari tipi di lampada gli esponenti previsti dal prospetto 8:

Un c V c = ---------- V m U mis

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dove: Vc Un Umis C Vm
prospetto 8

il valore corretto della grandezza fotometrica misurata; la tensione nominale della rete di alimentazione, in volt; il valore della tensione di rete all'atto delle misure, in volt; l'esponente i cui valori sono riportati nel prospetto 8; il valore della grandezza fotometrica misurata.

Valori dell'esponente C
Tipo di lampada Lampada ad incandescenza Lampada uorescente con alimentatore induttivo Lampada uorescente con alimentatore capacitivo Lampada a vapore di mercurio ad alta pressione Lampada a vapore di sodio ad alta pressione Lampada a vapore di sodio a bassa pressione Lampada a vapore di alogenuri Esponente

C
3,6 1,4 1,0 2,5 2,8 1,7 3,0

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UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia

La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci, dellIndustria e dei Ministeri. Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.

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