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SOMMARIO
La norma indica i requisiti di quantit e qualit dell'illuminazione stradale per la progettazione, la verifica e la manutenzione di un impianto di illuminazione. Tali requisiti sono espressi in termini di livello e uniformit di luminanza del manto stradale, illuminazione dei bordi della carreggiata, limitazione dell'abbagliamento e guida ottica e sono forniti in funzione della classe di appartenenza della strada, la quale definita in relazione al tipo ed alla densit del traffico veicolare.
93.080.40 AA10C0603
Raccomandata In vigore
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Illuminotecnica
NORMA ITALIANA
UNI 10439
Seconda edizione LUGLIO 2001
Illumination technology
CLASSIFICAZIONE ICS
93.080.40
SOMMARIO
La norma indica i requisiti di quantit e qualit dellilluminazione stradale per la progettazione, la verica e la manutenzione di un impianto di illuminazione. Tali requisiti sono espressi in termini di livello e uniformit di luminanza del manto stradale, illuminazione dei bordi della carreggiata, limitazione dellabbagliamento e guida ottica e sono forniti in funzione della classe di appartenenza della strada, la quale denita in relazione al tipo ed alla densit del trafco veicolare.
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UNI 10439:2001
Pagina I
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PREMESSA
La presente norma stata elaborata dalla Commissione "Luce e illuminazione" dellUNI, nellambito del Gruppo di lavoro "Illuminazione stradale". La Commissione Centrale Tecnica ha dato la sua approvazione il 22 marzo 2001. Questa edizione della UNI 10439, rispetto alledizione precedente del 1995, contiene aggiornamenti limitatamente ai punti sottoelencati, necessari per allineare i contenuti alle prescrizioni legislative esistenti in materia (vedere note del prospetto 1a) e agli orientamenti normativi in corso di denizione a livello europeo (da parte del CEN/TC 169) ed a livello internazionale (da parte della CIE). Le varianti introdotte hanno interessato i punti 2.3, 3.1 e 3.2 (secondo lattuale numerazione) ed i prospetti 1a e 1b (in 3.2) e il prospetto 8 (in A.2.6). Rispetto alledizione precedente sono stati inoltre eliminati i punti 2 e 5.4.5 (secondo la numerazione precedente). stata di conseguenza riordinata la numerazione dei punti della norma. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a vericare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unicazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.
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INDICE
1 2 3 3.1 3.2
prospetto prospetto 1a 1b
1 1
CRITERI DI QUALIT NELLILLUMINAZIONE STRADALE 1 Osservazioni generali ............................................................................................................................. 1 Classificazione delle strade e prescrizioni .................................................................................. 2 Classificazione delle strade in funzione del tipo di traffico ............................................................. 2 Prescrizioni illuminotecniche ..................................................................................................................... 3 Zone laterali della strada ...................................................................................................................... 3 Guida visiva ................................................................................................................................................. 3 Luminanza di progetto e di verifica ................................................................................................. 3 PROCEDURA DI MISURA E DI CALCOLO DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE 3 Solido fotometrico di un apparecchio di illuminazione .......................................................... 3 Sistema di coordinate C - g ....................................................................................................................... 4 Intensit luminose (sistema di coordinate C - g ) ............................................................................... 5 Caratteristiche di riflessione delle pavimentazioni stradali ................................................. 7 Tabella dei coefficienti di luminanza, q, di una pavimentazione stradale .................................. 7
Angoli , e che differiscono le direzioni d'incidenza della luce e la direzione di osservazione .................................................................................................................................................. 9 Coefficienti ridotti di luminanza r della pavimentazione tipo C1 ................................................ 10 Coefficienti ridotti di luminanza r della pavimentazione tipo C2 ................................................ 11 Classificazione delle pavimentazioni .................................................................................................. 12 Limiti di integrazione entro cui sono stati calcolati i fattori di ponderazione di cui al prospetto 7 .............................................................................................................................................. 13 Fattori di ponderazione per il calcolo del coefficiente medio di luminanza Q0 di una pavimentazione ................................................................................................................................. 14
4.2
prospetto figura prospetto prospetto prospetto figura prospetto 3 2 4 5 6 3 7
4.3
figura figura 4 5
4.4
figura 6
VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE
19
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Pagina III
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Pagina IV
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2 2.1
TERMINI E DEFINIZIONI luminanza di un punto del manto stradale: Quoziente fra lintensit luminosa, emessa
da un elemento di manto stradale contenente quel punto nella direzione di osservazione, e larea della proiezione ortogonale dellelemento di supercie sul piano perpendicolare a detta direzione.
luminanza media mantenuta: Valore che assume la luminanza media del manto stradale
nelle condizioni peggiori di invecchiamento ed insudiciamento dellimpianto di illuminazione.
usso di trafco: Numero degli autoveicoli che percorrono la strada nellunit di tempo
prescelta, durante lintera giornata o in particolari ore notturne.
abbagliamento debilitante: Abbagliamento prodotto dai centri luminosi, che pu compromettere la visione, senza necessariamente provocare una forte sensazione fastidiosa.
fattore di manutenzione: Rapporto fra la luminanza media mantenuta dal manto stradale
e la luminanza media di progetto, quale si riscontra ad impianto nuovo.
3 3.1
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La salvaguardia degli utenti delle strade comprende inoltre altre condizioni di sicurezza, come prevenzione di eventi criminali, punti critici e condizioni di trafco anomale, di cui non si occupa la presente norma e che possono richiedere livelli di illuminazione maggiori di quelli qui prescritti. La presente norma fornisce le prescrizioni per manti stradali asciutti. Tuttavia, se limpianto soddisfa tali condizioni, la sicurezza della circolazione risulta ragionevolmente soddisfacente anche in condizioni di pioggia1).
3.2
Tipo di strada e ambito territoriale Autostrade extraurbane Autostrade urbane Strade extraurbane principali Strade extraurbane secondarie Strade urbane di scorrimento veloce Strade urbane di scorrimento Strade urbane interquartiere Strade urbane di quartiere Strade extraurbane locali Strade urbane locali interzonali Strade urbane locali
D E
2)
E F F
2)
1) La presente classicazione in sintonia con quella riportata nel "Testo aggiornato dal Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n 285 recante il nuovo codice della strada" pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufciale Serie generale n 67 del 22 marzo 1994. 2) La presente classicazione in sintonia con quella riportata nel Decreto Ministeriale LL.PP. del 12 aprile 1995 "Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del trafco", pubblicato sul supplemento ordinario n 77, Gazzetta Ufciale n 146 del 24 aprile 1995. 3) Le prestazioni relative allindice della categoria illuminotecnica sono indicate nel prospetto 1b.
1)
Non possibile fornire prescrizioni per i manti stradali bagnati, poich le informazioni possedute attualmente sulle caratteristiche di riessione non sono sufcienti allo scopo. In genere, si pu dire che i rivestimenti rugosi e/o resi pi chiari mediante additivi migliorano la qualit dellinstallazione in ogni condizione di tempo ed in particolare con tempo piovoso, in quanto le propriet di riessione di detti rivestimenti sono poco modicate dalla pioggia.
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prospetto
1b
Prescrizioni illuminotecniche
Indice della categoria illuminotecnica Valore minimo della luminanza media mantenuta Uniformit minima Valore massimo dellindice di abbagliamento debilitante
Lm
cd/m2 6 5 4 3 2 1 2,0 1,5 1,0 0,75 0,5 0,3
U0 1)
% 40 40 40 40 35 35
Ul 2)
% 70 70 50 50 40 40
TI 3)
% 10 10 10 15 15 15
1) U0 = Lmin/Lmed rapporto tra luminanza minima e media su tutta la carreggiata (vedere 4.4.2). 2) Ul = Lmin/Lmax rapporto tra luminanza minima e massima lungo la mezzeria di ciascuna corsia (vedere 4.4.3). 3) TI = indice dellabbagliamento debilitante (vedere 4.4.4).
3.3
3.4
Guida visiva
L'impianto di illuminazione deve soddisfare le esigenze di guida visiva. La guida visiva in larga misura determinata dalla disposizione dei centri luminosi, dalla loro successione geometrica, dalla loro intensit luminosa e dal colore della luce emessa. Afnch tali esigenze siano soddisfatte deve essere evitata ogni discontinuit dell'impianto che non sia la conseguenza di punti singolari per i quali necessario richiamare l'attenzione dei conducenti di veicoli.
3.5
4 4.1
PROCEDURA DI MISURA E DI CALCOLO DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE Solido fotometrico di un apparecchio di illuminazione
La ripartizione delle intensit luminose di un apparecchio di illuminazione deve essere rilevata nel sistema di coordinate C - g (gura 1), in corrispondenza delle direzioni angolari riportate nel prospetto 2.
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gura
Sistema di coordinate C - g
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prospetto
g gradi 0 10 20 30 35 40 45 47,5 50 52,5 55 57,5 60 62,5 65 67,5 70 72,5 75 77,5 80 82,5 85 87,5 90 92,5 95 97,5 100 102,5 105 120 135 150 165 180 270 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 285 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 300 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 310 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
(passo di 5) X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
50 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
60 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
75 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
90 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
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C
(passo di 5) 230 240 255
continua dalla pagina precedente 0 10 20 30 35 40 45 47,5 50 52,5 55 57,5 60 62,5 65 67,5 70 72,5 75 77,5 80 82,5 85 87,5 90 92,5 95 97,5 100 102,5 105 120 135 150 165 180 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
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4.2
4.2.1
b tg g 0 0,25 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
X X X X X X X X X X X X X X X
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La conoscenza di detta ripartizione permette di calcolare per ogni pavimentazione i due parametri globali sottoindicati. a) Il coefciente medio di luminanza Q0
l Q 0 = ---------------------------l
il coefciente di luminanza della strada per una determinata direzione di osservazione ed una determinata direzione d'incidenza della luce, denita come il rapporto fra la luminanza L (in candele al metro quadrato) e l'illuminamento E (in lux) di un elemento della supercie stradale. L'angolo fra la direzione di osservazione e la supercie stradale (a della gura 1) normalmente pari a 1; la direzione d'incidenza della luce denita dagli angoli b e g (vedere gura 1); si esprime in candele al metro quadrato per lux alla meno uno; l l'angolo solido, misurato dall'elemento di supercie stradale considerato, contenente tutte le direzioni di provenienza della luce in grado di contribuire in modo apprezzabile alla luminanza dell'elemento stesso; tale angolo assunto convenzionalmente pari a quello sotteso da un'area parallela al suolo e posta all'altezza h da quest'ultimo, che si estende per 3 h sia a destra che a sinistra dell'elemento di supercie, e per 4 h e 12 h, rispettivamente verso la posizione dell'osservatore e nella direzione opposta. La suddetta formula esprime in forma globale l'attitudine delle pavimentazioni a riettere la luce (quindi la loro "chiarezza"). b) Il fattore di specularit S1 dove: q
q ( , ) d
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gura
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prospetto
b tg g 0 0,25 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12
770 710 586 468 378 308 258 217 188 145 118 97 80 70 60 52 48 44 41 37 34 32 29 27 26 25 23 22 21
770 708 582 467 372 304 254 214 181 136 108 87 69 58 51 41 36 32 28 26 23 21 19 17 16 16 15 14 14
770 703 587 465 373 305 251 205 174 121 87 64 50 37 29 23 19 17 14 12 11 9 8 7 6 6 6 6 5
Classe C1
Q0 = 0,10
2)
I simboli C1 e C2 sono quelli internazionalmente adottati per denominare le due pavimentazioni stradali normalizzate, che caratterizzano la totalit delle pavimentazioni stradali in condizioni di tempo asciutto.
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prospetto
b tg g 0 0,25 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 10,5 11 11,5 12
329 362 379 380 372 375 354 333 318 268 227 194 168 141 126 107 94 86 78 70 63 60 56 53 52 45 43 43 42
329 358 368 375 375 373 352 327 310 262 217 168 136 111 90 79 65 56 50 41 37 37 32 28 27 23 22 22 20
329 371 375 378 372 352 336 302 266 205 147 106 76 54 43 32 26 21 17 14 11 10 9 9 7 7 7 7 7
329 364 373 365 354 318 271 222 180 119 74 47 34 21 17 12 10 8 7 7 5 5 5 4 5 4 3 3 4
Classe C2
Q0 = 0,07
Di conseguenza, i parametri illuminotecnici dell'impianto vengono calcolati mediante i coefcienti ridotti di luminanza della pavimentazione normalizzata corrispondente. In mancanza di rilievi specici sulla pavimentazione in esame, si utilizza il prospetto 4 per le pavimentazioni di calcestruzzo ed il prospetto 5 per le pavimentazioni di asfalto. I valori dei due prospetti vengono moltiplicati per il rapporto fra il coefciente medio di luminanza della pavimentazione in esame e quello normalizzato, indicato nel prospetto 6 (vedere anche i prospetti 4 e 5), se il primo coefciente noto da rilievi effettuati sulla pavimentazione.
3)
I simboli C1 e C2 sono quelli internazionalmente adottati per denominare le due pavimentazioni stradali normalizzate, che caratterizzano la totalit delle pavimentazioni stradali in condizioni di tempo asciutto.
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prospetto
r
C1 C2 Prospetto 4 Prospetto 5
S1
0,24 0,97
Q0
0,1 0,07
4.2.2
I dati riportati relativi ai fattori di ponderazione sono calcolati attraverso l'uso del metodo di integrazione di Simpson adottando uninterpolazione quadratica; i limiti della integrazione sono indicati nella gura 3.
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gura
Limiti di integrazione entro cui sono stati calcolati i fattori di ponderazione di cui al prospetto 7
4.2.3
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In mancanza anche della conoscenza dei parametri globali, unindicazione di larga massima sulla ripartizione dei coefcienti di luminanza pu essere ottenuta associando la classe C1 alle pavimentazioni di calcestruzzo e la classe C2 a quelle di asfalto. Si noti che anche in questo caso almeno una stima del coefciente medio di luminanza Q0 dovrebbe essere nota in modo da poter procedere come detto pi sopra alla valutazione di massima della ripartizione dei coefcienti di luminanza.
prospetto 7
Fattori di ponderazione per il calcolo del coefciente medio di luminanza Q0 di una pavimentazione
10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180
b tg g 0,00 0,25 0,50 0,75 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 5,50 6,00 6,50 7,00 7,50 8,00 8,50 9,00 9,50 10,00 10,50 11,00 11,50 12,00
8 32 16 32 16 32 16 32 24 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 16
8 32 16 32 16 32 16 32 24 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 32 64 16
32 128 64 128 64 128 64 128 96 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 128 256 64
22 88 44 88 44 88 44 88 66 176 88 176 88 176 88 176 88 176 88 176 88 176 88 176 88 176 113 186 69
40 160 80 160 80 160 80 160 120 320 160 320 160 320 160 320 160 320 160 320 160 320 160 320 115 230 80 90 45
40 160 80 160 80 160 80 160 120 320 160 320 160 320 160 320 160 275 80 90 45 0 0 0 0 0 0 0 0
40 160 80 160 80 160 80 160 120 320 160 320 160 320 125 90 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
120 480 240 480 240 480 240 480 360 960 510 270 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 222 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
120 480 240 480 240 480 240 480 360 960 240 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 180 -30 -75 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
120 480 240 480 240 480 240 480 360 960 480 690 -30 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 240 480 255 135 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
120 480 240 480 240 480 240 480 360 960 480 960 510 372 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 240 480 222 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
60 240 120 240 120 240 120 240 180 480 240 480 120 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
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4.3
4.3.1
L =
(l r H 2)
dove: H l'altezza dei centri luminosi, in metri; I l'intensit luminosa, in candele; r il coefciente ridotto di luminanza.
Nota
La sommatoria estesa, in linea di principio, a tutti gli apparecchi costituenti l'impianto. Le intensit luminose, I, ed i coefcienti ridotti di luminanza, r, si ottengono dai prospetti fotometrici relativi attraverso uninterpolazione quadratica bidimensionale, essendo le due grandezze funzione di due variabili, (C, g) per I e (b, g) per r. Questo deve essere fatto con 4 interpolazioni, ognuna a singola dimensione e, nell'ordine da A verso B, come mostrato nella gura 4.
gura
Esempio di interpolazione quadratica adottata nei calcoli dei valori delle intensit e dei fattori ridotti di riessione
La prima interpolazione consente di trovare IA nella curva A, essendo note le tre intensit luminose Ix, Ix+1, e Ix+2 in corrispondenza nell'angolo gj nei tre piani Cj, Cj+1 e Cj+2. Per esempio, per il calcolo della intensit IA si ottiene:
IA = K0 Ix + K1 Ix+1 - K2 Ix+2
dove:
K0 = 1 - K1 + K2 K1 = [(C0 - Cj) (Cj+2 - C0)]/[(Cj+2 - Cj+1) (Cj+1 - Cj)] K2 = [(C0 - Cj) (Cj+1 - C0)]/[(Cj+2 - Cj+1) (Cj+2 - Cj)]
La seconda interpolazione consente di trovare IB lungo la curva B, con gli stessi parametri K0, K1 e K2. La terza interpolazione consente di trovare IC lungo la curva C, come sopra indicato. La quarta interpolazione consente di trovare l'intensit I, una volta note IA, IB e IC, assumendo ora come parametri d'interpolazione gli angoli g al posto dei piani C.
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Si ha:
I = R0 IA + R1 IB - R2 IC
dove:
R0 = 1 - R1 + R2 R1 = [(g0 - gj) (gj+2 - g0)]/[(gj+2 - gj+1) (gj+1 - gj)] R2 = [(g0 - gj) (gj+1 - g0)]/[(gj+2 - gj+1) (gj+2 - gj)]
4.3.2
4.3.2.1
4.3.2.2
4.3.2.3
Punti di osservazione
I punti di osservazione devono risultare sempre a 60 m dalla prima riga trasversale di calcolo e ad unaltezza di 1,5 m. Le posizioni dei punti di osservazione, in senso trasversale alla strada, devono essere situati come segue: - per il calcolo della luminanza media e delluniformit generale: un quarto dellampiezza della strada dal lato destro della stessa; - per il calcolo delluniformit longitudinale: al centro di ogni corsia dove permesso il trafco nella direzione di osservazione.
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4.3.2.4
4.4
4.4.1
4.4.2
Uniformit generale, U0
il rapporto fra la luminanza minima dell'insieme dei punti di calcolo e la luminanza media Lm.
4.4.3
Uniformit longitudinale, Ul
il minore dei rapporti fra luminanza minima e massima calcolate o rilevate in punti di cui in 4.3.2.2 situati lungo l'asse di ciascuna corsia, con il punto di osservazione assunto lungo lo stesso asse.
4.4.4
Abbagliamento debilitante
L'indice TI dell'abbagliamento debilitante, in per cento, denito dalla seguente formula:
Lv TI = 65 -------0,8 Lm
dove: Lv la luminanza velante equivalente, in candele al metro quadrato, prodotta sulla retina dell'occhio dalle radiazioni luminose provenienti dai centri luminosi, e data dalla formula:
Lv = K
i=1
E -----i ( cd m 2 ) i2
K TI = 65 -------0,8 Lm
i=1
E -----i ( % ) i2
dove: K uguale a 10 se q espresso in gradi, K = 3 10-3 se q espresso in radianti; Lm la luminanza media della carreggiata come denita in 4.4.1, in candele al metro quadrato; Ei l'illuminamento sull'occhio dell'osservatore prodotto dal centro luminoso i nel piano perpendicolare alla direzione di osservazione in lux; qi l'angolo compreso fra la congiungente l'occhio dell'osservatore con il centro i e la direzione di osservazione. La direzione di osservazione si assume giacente su un piano parallelo all'asse stradale e inclinata di 1 verso il basso rispetto l'orizzonte; il punto di osservazione ad 1,5 m d'altezza, ad una distanza dal bordo destro della carreggiata pari ad un quarto della sua larghezza. L'angolo di schermatura del parabrezza dell'automobile si assume pari a 20; pertanto i centri luminosi situati al disopra del piano inclinato P della gura 6 non vengono considerati nel calcolo dell'indice TI. La sommatoria ha inizio con il primo centro luminoso che entra nel campo dei 20 di osservazione, no ad una distanza di 500 m e viene arrestata quando il contributo in termini di luminanza velante equivalente dal centro luminoso minore del 2% della luminanza velante totale prodotta dai centri luminosi che lo precedono.
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gura
Rappresentazione del piano P al disopra del quale i centri luminosi non vengono considerati ai ni del calcolo dell'indice di abbagliamento debilitante TI
Legenda 1 Occhio dellosservatore
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VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE
Generalit
La presente appendice stabilisce le modalit di esecuzione dei rilievi illuminotecnici ed i criteri che devono essere seguiti nella valutazione dei risultati, con riferimento alle prescrizioni di luminanza media, rapporti di uniformit e limitazione dell'abbagliamento quanticati dal prospetto 1a della presente norma. Per quanto riguarda le prestazioni dell'impianto di illuminazione sul piano stradale, la verica viene effettuata per mezzo di misure di illuminamento; i valori rilevati devono essere confrontati con quelli indicati nei reticoli di calcolo degli illuminamenti previsti sul piano stradale forniti a corredo del progetto insieme ai reticoli di calcolo delle luminanze. Queste ultime devono essere riferite alla pavimentazione normalizzata C2, a meno di una specica richiesta contraria del committente, in particolare per un rilievo in sito delle caratteristiche di riessione della pavimentazione interessata. I procedimenti di seguito indicati trovano applicazione sia per la verica ed il collaudo delle prestazioni fotometriche fornite dagli impianti di illuminazione stradale, nuovi o gi in esercizio, sia per la verica delle ipotesi di progetto.
A.2
A.2.1
Misure
Condizioni generali
Le misure devono essere effettuate in un tratto di impianto che consenta il confronto con i dati forniti dal calcolo di progetto, con temperature ambiente comprese tra 0 C e 40 C. Le misure devono essere eseguite dopo l'effettiva andata a regime delle lampade, alla tensione nominale di funzionamento dell'impianto o riportate a tale valore mediante la correzione dei dati come indicato in A.2.6, se la tensione si scosta dal valore nominale.
A.2.2
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A.2.3
A.2.4
A.2.5
Misura della luminanza velante equivalente Lv per la determinazione dell'indice dell'abbagliamento debilitante, TI
La misura della luminanza velante equivalente Lv originata da uninstallazione di apparecchi illuminanti, utile al calcolo dell'abbagliamento TI (4.4.4), pu essere misurata: a) direttamente impiegando un luminanzometro dotato di un dispositivo ottico accessorio, comunemente noto come lente di Fry o lente di Blackwell, in grado di raccogliere e focalizzare sull'asse ottico dello strumento le intensit luminose provenienti dagli apparecchi illuminanti che interessano il campo visivo nel diedro rappresentato nella gura 6; il dispositivo di misura tiene conto del peso dei diversi apporti forniti dagli apparecchi compresi nel campo di misura considerando l'angolo q tra la direzione di osservazione e la sorgente fonte di abbagliamento; b) mediante la formula seguente:
L v = 3 10 -3
dove: Lv Ei qi
i=1
E -----i i2
la luminanza velante equivalente in candele al metro quadrato; l'illuminamento, in lux, che interessa il piano della pupilla dell'occhio misurato perpendicolarmente alla direzione di osservazione, prodotto dall'apparecchio i; l'angolo compreso tra la direzione di osservazione e la retta congiungente l'apparecchio di illuminazione, i, con gli occhi dell'osservatore, in radianti;
in cui gli illuminamenti Ei sono misurati direttamente oppure valutati indirettamente dal rilievo della ripartizione dell'intensit luminosa nei semipiani C0 e C180 effettuato in laboratorio su un esemplare degli apparecchi di illuminazione impiegati nell'impianto oggetto di verica. La posizione di misura, la direzione di misura, la distanza dal bordo della carreggiata e l'estensione della sommatoria sono indicati in 4.4.4.
A.2.6
Un c V c = ---------- V m U mis
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dove: Vc Un Umis C Vm
prospetto 8
il valore corretto della grandezza fotometrica misurata; la tensione nominale della rete di alimentazione, in volt; il valore della tensione di rete all'atto delle misure, in volt; l'esponente i cui valori sono riportati nel prospetto 8; il valore della grandezza fotometrica misurata.
Valori dell'esponente C
Tipo di lampada Lampada ad incandescenza Lampada uorescente con alimentatore induttivo Lampada uorescente con alimentatore capacitivo Lampada a vapore di mercurio ad alta pressione Lampada a vapore di sodio ad alta pressione Lampada a vapore di sodio a bassa pressione Lampada a vapore di alogenuri Esponente
C
3,6 1,4 1,0 2,5 2,8 1,7 3,0
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UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia
La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci, dellIndustria e dei Ministeri. Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.