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Norma italiana Settembre 1993

Procedimenti di campionamento nel collaudo per UNI


attributi
ISO 2859
MSQ Metodi di campionamento con salto di lotti Parte 3ª
Con UNI ISO 2859/1 e UNI ISO 2859/2 sostituisce UNI 4842

Sampling procedures for inspection by attributes - Skip-lot sampling procedures

Règles d'échantillonnage pour les contrôles par attributs - Procédures d'échantillonnage successif partiel

La norma ISO 2859-3 (edizione agosto 1991) è stata adottata senza varianti nella presente norma italiana.

Premessa nazionale alla norma UNI ISO 2859/3

La norma ISO 2859-3 è stata elaborata dal Comitato Tecnico ISO/TC 69 "Applicazione dei metodi statistici".
Essa ha raggiunto la maggioranza per essere accettata dal Consiglio dell'ISO come norma internazionale. In base a
quanto sopra, la Commissione "Metodi statistici per la qualità" dell'UNI ha giudicato, da un punto di vista tecnico, la
norma ISO 2859-3 rispondente alle esigenze nazionali.

La corrispondenza tra le norme citate al punto "Riferimenti" e le norme italiane è la


seguente:

ISO 2859-1:1989 UNI ISO 2859/1:1993

Versione in lingua italiana della norma ISO 2859-3

PREMESSA

L'ISO (Organizzazione Internazionale di Normazione) è un'associazione mondiale di Organismi nazionali di


normazione.
L'elaborazione delle norme internazionali compete ai suoi Comitati Tecnici. Ogni Organismo nazionale di normazione
che è interessato all'argomento, per il quale è stato insediato un Comitato Tecnico, ha il diritto di essere
rappresentato in tale Comitato.
Partecipano ai lavori anche le Organizzazioni internazionali che intrattengono rapporti con l'ISO.
I progetti elaborati da un Comitato Tecnico per essere pubblicati come norme internazionali vengono sottoposti per
approvazione agli Organismi nazionali di normazione prima di essere accettati dal Consiglio dell'ISO come norme
internazionali.
Essi sono approvati secondo le procedure ISO che richiedono l'approvazione almeno del 75% degli Organismi
nazionali di normazione votanti.
La norma ISO 2859 è suddivisa nelle seguenti quattro parti con il titolo generale "Procedimenti di campionamento nel
collaudo per attributi":

- Parte 0 Introduzione al metodo di campionamento per attributi della ISO 2859.


- Parte 1ª Piani di campionamento indicizzati secondo il livello di qualità accettabile (LQA) per un collaudo lotto per
lotto.
- Parte 2ª Piani di campionamento indicizzati secondo la qualità limite (QL) per il collaudo di un lotto isolato.
- Parte 3ª Metodi di campionamento con salto di lotti.

Le appendici A e B costituiscono parte integrante della presente parte della ISO 2859, mentre le appendici C e D
sono date solo a titolo informativo.

(segue)
20 x 500 UNI
pag.2 UNI ISO 2859/3

SOMMARIO

1. Scopo e campo di applicazione ................................................................................................ pag. 2


2. Riferimenti .................................................................................................................................. " 3
3. Definizioni ................................................................................................................................... " 4
4. Qualificazione del fornitore e del prodotto ............................................................................... " 4
4.1. Qualificazione del fornitore............................................................................................... " 4
4.2. Qualificazione del prodotto............................................................................................... " 4
4.3. Esempio di qualificazione del prodotto.............................................................................. " 5
5. Metodi con salto di lotti ............................................................................................................. " 5
5.1. Determinazione della frequenza iniziale del collaudo con salto di lotti .............................. " 6
5.2. Esempi di determinazione della frequenza iniziale ........................................................... " 7
5.3. Riduzione della frequenza di collaudo ............................................................................. " 8
5.4. Metodi per la scelta ed il collaudo del lotto (stadi 2 e 3) ................................................... " 8
5.5. Sospensione del metodo.................................................................................................. " 14
5.6. Metodi di riqualificazione .................................................................................................. " 14
5.7. Dequalificazione .............................................................................................................. " 14
6. Responsabilità del fornitore ...................................................................................................... " 14
7. Responsabilità dell'ente di collaudo e dell'ente responsabile ................................................. " 15
8. Caratteristiche dei metodi con salto di lotti ............................................................................. " 15

Prospetti
I Minima numerosità cumulativa del campione per iniziare il collaudo con salto di lotti ......... " 6
II Numeri di accettazione per iniziare, continuare o riprendere un collaudo con salto di lotti ... " 7
Figure
1 Struttura fondamentale dei metodi con salto di lotti .......................................................... " 10
2 Determinazione della frequenza iniziale del collaudo con salto di lotti ....................... ....... " 11
3 Diagramma di flusso dei metodi con salto di lotti ..................................................... ........ " 12
Appendici
A Sommario delle opzioni da concordare prima della qualificazione (vedere 1.2) .................. " 17
B Procedure per la selezione casuale a frequenze di collaudo specificate ........................... " 18
C Fattori da usare nel decidere tra collaudo con salto di lotti (ISO 2859-3) e collaudo
ridotto (ISO 2859-1)........................................................................................................ " 19
D Bibliografia ...................................................................................................................... " 20

1. Scopo e campo di applicazione

1.1. La presente parte della UNI ISO 2859 indica dei metodi generali di campionamento per attributi con salto di
lotti per ridurre l'onere del collaudo su prodotti provenienti da fornitori che hanno dimostrato la loro capacità di
tenere sotto controllo, in modo efficace, tutti gli aspetti della qualità e che costantemente producono lotti che
soddisfano i requisiti. La riduzione nell'onere di collaudo è ottenuta scegliendo a caso, con una determinata
probabilità, se un lotto presentato al collaudo sarà inoltrato senza collaudo. Questo metodo estende al
collaudo di lotto il principio della scelta a caso già applicato nella ISO 2859-1 agli individui compresi in un
lotto.
II collaudo può aver luogo presso la sede del fornitore o del committente o presso un'interfaccia operativa di
un processo di produzione. I metodi con salto di lotti sono concepiti per essere utilizzati con i piani di collaudo
lotto per lotto mediante attributi, descritti nella ISO 2859-1.

Nota 1 - I metodi con salto di lotti indicati nella presente parte della ISO 2859 dovrebbero essere distinti dai
piani di Dodge con salto di lotti, vedere [4] ,[5] e [6] dell'appendice D.

(segue)
UNI ISO 2859/3 pag.3
1.2. Poiché ogni prodotto ha proprie caratteristiche e condizioni di utilizzazione, sono previste delle opzioni per
riconoscere il fatto che il fornitore e l'ente responsabile scelgono le opzioni atte a soddisfare le specifiche
necessità del prodotto e delle sue condizioni di utilizzazione. Tutte le scelte operate per questo adeguamento
devono essere descritte in un documento (vedere appendice A).
I metodi indicati sono applicabili, ma non limitati, al collaudo di:

a) prodotti finiti, come unità complete o sottoinsiemi;


b) componenti e materie prime;
c) servizi;
d) materiali in corso di lavorazione;
e) forniture a magazzino;
f) dati o registrazioni;
g) procedimenti amministrativi.

Questi metodi sono concepiti solo per una successione continua di lotti o di preparazioni e non devono essere
usati per lotti isolati. Ci si attende che tutti i lotti della successione abbiano una qualità simile e, quindi, vi
sarebbe motivo per credere che i lotti non collaudati abbiano la stessa qualità di quelli collaudati.
La presente parte della ISO 2859 è da usare soltanto per caratteristiche collaudate per attributi come indicato
nella ISO 2859-1. La sua applicazione differisce da quella del collaudo ridotto di cui alla ISO 2859-1. Con
riferimento al collaudo di più caratteristiche, i metodi con salto di lotti seguono, come si vedrà, gli stessi
principi usati nei metodi corrispondenti della ISO 2859-1.
I metodi con salto di lotti contenuti nella presente parte della ISO 2859 possono essere messi in atto solo se
si stanno usando quelli della ISO 2859-1, nel collaudo ordinario o ridotto o in una loro combinazione, ai livelli
di collaudo corrente I, II o III.
I piani di campionamento multipli possono essere usati solo durante la fase di qualificazione nel collaudo
ordinario. Si raccomanda caldamente che i piani di campionamento semplici con numero di accettazione zero
non vengano impiegati nella presente parte della ISO 2859 (vedere 8.1 e C 4).

Nota 2 - Il collaudo ridotto è una modalità della ISO 2859-1 che permette numerosità dei campioni minore di
quelle usate nel collaudo ordinario.
Nota 3 - Il collaudo ridotto può essere utilizzato quando il prodotto viene collaudato lotto per lotto, ma non
può essere usato durante il collaudo con salto di lotti o nelle interruzioni di questo.
Nota 4 - Il collaudo con salto di lotti può essere utilizzato in luogo del collaudo ridotto se risulta più economico
(vedere appendice C).

1.3. Quando specificato dal committente, la presente parte della ISO 2859 può essere citata in un contratto
d'acquisto o in una specifica, in una istruzione per il collaudo o in altri documenti contrattuali.
L'ente responsabile e l'ente di collaudo devono essere indicati in uno dei suddetti documenti.
L'ente di collaudo può essere la funzione responsabile o un'organizzazione delegata a svolgere i procedimenti
di collaudo.

1.4. É essenziale che i metodi con salto di lotti non siano applicati al collaudo di caratteristiche del prodotto che
influenzano la sicurezza degli utenti.

2. Riferimenti

Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente norma in quanto in essa
espressamente richiamate.
Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoindicate.
Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi sulla base della
presente norma sono invitati a verificare la possibilità di applicare eventuali edizioni più recenti delle norme
richiamate.
L'UNI come pure il CEI posseggono gli elenchi delle norme internazionali in vigore ad una determinata data.

ISO 2859-1:1989 Procedimenti di campionamento nel collaudo per attributi - Piani di campionamento
indicizzati secondo il livello di qualità accettabile (LQA) per un collaudo lotto per lotto

ISO 3534:1977 Statistica - Terminologia e simboli

(segue)
pag.4 UNI ISO 2859/3
3. Definizioni

Per gli scopi della presente parte della UNI ISO 2859, si applicano le definizioni date nella UNI ISO 2859/1,
nella ISO 3534 e le seguenti.

3.1. collaudo con salto di lotti: Un metodo di campionamento nel quale alcuni lotti in una successione sono
accettati senza collaudo quando i risultati del campionamento di un numero prestabilito di lotti
immediatamente precedenti soddisfano determinati criteri.

Nota 5 - I lotti da collaudare sono scelti casualmente in accordo con una frequenza prestabilita chiamata
frequenza del salto di lotti. Ad esempio, una frequenza di 1 lotto su 2, significa che si avrà una
percentuale media di lotti collaudati del 50%.

3.2. collaudo lotto per lotto: Collaudo di un prodotto che perviene mediante una successione continua di lotti.

Nota 6 - Si preleva un campione da ciascun lotto e lo si esamina usando i metodi di collaudo per attributi
descritti nella ISO 2859-1.

3.3. produzione essenzialmente continua: Produzione ad un ritmo stazionario.

Nota 7 - La produzione è da considerarsi essenzialmente continua se almeno un lotto di prodotto è inviato


al collaudo con la frequenza di produzione concordata tra il fornitore e l'ente responsabile. Se non
è specificata alcuna frequenza di produzione deve essere inviato, per esempio, almeno un lotto al
mese. La frequenza di produzione deve essere concordata tra il fornitore e l'ente responsabile. La
produzione spedita ad altri clienti o di prodotti simili deve o non deve essere considerata
nell'attribuzione di "essenzialmente continua", secondo gli accordi intercorsi tra il fornitore e l'ente
responsabile.

4. Qualificazione del fornitore e del prodotto

4.1. Qualificazione del fornitore

Il fornitore deve:

a) aver messo in atto e mantenere un sistema documentato per tenere sotto controllo la qualità del
prodotto e le modifiche del progetto (vedere, ad esempio, ISO 9001, ISO 9002 e ISO 9003, citate
nell'appendice D). Si presume che questo sistema comprenda il collaudo da parte del fornitore di ciascun
lotto prodotto e la registrazione dei risultati del collaudo;
b) aver istituito un sistema capace di individuare e di correggere deterioramenti dei livelli di qualità e
modifiche nei metodi di monitoraggio che possono influenzare negativamente la qualità. Il personale del
fornitore responsabile dell'applicazione del sistema deve dimostrare una chiara comprensione delle
norme applicabili, dei metodi e delle procedure da seguire;
c) non aver utilizzato modifiche organizzative che possano influenzare negativamente la qualità.

4.2. Qualificazione del prodotto

Il prodotto deve:

a) derivare da un progetto stabile;


b) essere stato fabbricato su una base essenzialmente continua per un periodo concordato tra il fornitore e
l'ente responsabile. Se non è specificato alcun periodo, esso deve essere di 6 mesi. Qualora la
produzione continui anche in attesa dell'approvazione di un campione, si deve considerare solo il tempo
dopo l'approvazione e la ripresa della produzione;

Nota 8 - La situazione di produzione essenzialmente continua è considerata un fattore stabilizzante del


processo di fabbricazione o di assemblaggio.

(segue)
UNI ISO 2859/3 pag.5
c) essere stato nel collaudo ordinario o ridotto o in una combinazione dei due, ai livelli di collaudo corrente
I, II e III (vedere ISO 2859-1), durante il periodo di qualificazione. Un prodotto che è stato nel collaudo
rinforzato in ogni istante del periodo di qualificazione non può essere scelto per il collaudo con salto dei
lotti;
d) essere stato mantenuto all'LQA o ad un livello migliore (vedere ISO 2859-1) per un periodo di stabilità
concordato tra il fornitore e l'ente responsabile. Se non è specificato alcun periodo, esso deve essere di
6 mesi;
e) soddisfare i seguenti requisiti di qualità:

1) i precedenti 10 o più lotti1) sono stati accettati;


2) i requisiti del prospetto I devono essere soddisfatti per i precedenti 10 o più lotti consecutivi;
3) i requisiti del prospetto II devono essere soddisfatti, per gli ultimi due lotti, singolarmente.

Se si impiega il collaudo doppio o multiplo2), solo il primo campione è esaminato nei punti 2) e 3) preindicati.

4.3. Esempio di qualificazione del prodotto

Un fabbricante qualificato produce, per esempio, condensatori che soddisfano 4.2 a), b), e c). Inoltre, il
prodotto è collaudato con un LQA dello 0,65%; 10 lotti consecutivi sono stati accettati con un campione
avente numerosità complessiva di 1 400 pezzi e si sono trovati 4 pezzi non conformi nell'assieme dei 10 lotti.
Il prospetto I indica che la minima numerosità cumulativa del campione per 4 pezzi non conformi è 1 306
pezzi. Il campione complessivo supera questa numerosità minima, pertanto i criteri del prospetto I sono
soddisfatti. Supponiamo che gli ultimi due lotti abbiano avuto ciascuno una numerosità del campione di 125
pezzi, con un pezzo non conforme in ciascun campione. Ciò soddisfa i criteri del prospetto II, che permettono
1 pezzo non conforme per una numerosità del campione di 125 pezzi. Il prodotto pertanto soddisfa i requisiti
di qualità in 4.2 d) e quindi si qualifica per il collaudo con salto di lotti.

5. Metodi con salto di lotti

Un prodotto conforme a 4.2, fabbricato da un fornitore conforme a 4.1, deve considerarsi idoneo al collaudo
mediante salto di lotti.
La struttura dei metodi con salto di lotti è presentata nella fig. 2.
Il metodo prevede tre stadi fondamentali.

a) Stadio 1: collaudo lotto per lotto;

b) Stadio 2: collaudo con salto di lotti;

c) Stadio 3: sospensione del collaudo con salto di lotti.

Il metodo di collaudo di un prodotto inizia dallo stadio 1, cioè dal collaudo lotto per lotto. Quando il fornitore ed
il prodotto si qualificano per il collaudo con salto di lotti (vedere 4.1 e 4.2), il metodo passa allo stadio 2. Il
collaudo con salto di lotti può essere temporaneamente interrotto (vedere 5.5), dando luogo al passaggio allo
stadio 3. In questo, il prodotto può riqualificarsi sotto condizioni meno severe, con un conseguente ritorno del
metodo allo stadio 2 (vedere 5.6). In alternativa, il prodotto può perdere la qualificazione per il collaudo con
salto di lotti, mentre il metodo è allo stadio 2 o allo stadio 3. In questo caso il metodo slitta allo stadio 1 e il
prodotto deve soddisfare di nuovo tutti i requisiti di 4.1 e 4.2. Durante l'applicazione dei metodi con salto di
lotti negli stadi 1, 2 e 3, i criteri di accettazione /non accettazione per i singoli lotti sono quelli indicati nel
prospetto II-A (campionamento semplice) o nel prospetto III-A (campionamento doppio) della ISO 2859-1 per
l'opportuna combinazione LQA/numerosità del campione nel collaudo ordinario.

_________________________________________
1) Quando i requisiti di numerosità cumulativa del campione indicati nel prospetto I non sono stati soddisfatti in 10 lotti, è necessario
considerare più di 10 lotti.
2) Il campionamento multiplo è permesso durante il periodo di qualificazione (stadio 1).

(segue)
pag.6 UNI ISO 2859/3
5.1. Determinazione della frequenza iniziale del collaudo con salto di lotti

La fig. 2 riassume l'algoritmo usato per determinare la frequenza iniziale di collaudo. Per determinare questa
frequenza si useranno i dati degli ultimi 10 o più lotti. Questi dati consistono in una raccolta continua del
numero di pezzi esaminati e del numero di pezzi non conformi o del numero di non conformità trovate in
ciascun campione. Occorrono più di 10 lotti per soddisfare le condizioni sottospecificate se le numerosità dei
campioni non sono abbastanza grandi per soddisfare la minima numerosità cumulativa indicata nel prospetto
I.
Le frequenze iniziali ammesse sono:

a) esame di 1 lotto ogni 2 pervenuti;

b) esame di 1 lotto ogni 3 pervenuti;

c) esame di 1 lotto ogni 4 pervenuti.

Prospetto I - Minima numerosità cumulativa del campione


per iniziare il collaudo con salto di lotti

Livello di qualità accettabile (LQA)


elementi (percentuale di elementi non conformi1) o non conformità per cento unità)
0,1 0,15 0,25 0,4 0,65 1 1,5 2,5 4 6,5 10 15 25
Minima numerosità del campione
conformità
0 2 600 1 740 1 040 650 400 260 174 104 65 40 26 17 10
1 4 250 2 840 1 700 1 070 654 425 284 170 107 65 43 28 17
2 5 740 3 830 2 300 1 440 883 574 383 230 144 88 57 38 23
3 7 140 4 760 2 860 1 790 1 098 714 476 286 179 110 71 48 29
4 8 490 5 600 3 400 2 120 1 306 849 566 340 212 131 85 57 34
5 9 800 6 530 3 920 2 450 1 508 980 653 392 245 151 98 65 39

6 11 090 7 390 4 440 2 770 1 706 1 109 739 444 277 171 111 74 44
7 12 360 8 240 4 940 3 090 1 902 1 236 824 494 309 190 124 82 49
8 13 610 9 070 5 440 3 400 2 094 1 361 907 544 340 209 136 91 54
9 14 850 9 900 5 940 3 710 2 285 1 485 990 594 371 229 149 99 59
10 16 080 10 720 6 430 4 020 2 474 1 608 1 072 643 402 247 161 107 64

11 17 290 11 530 6 920 4 320 2 660 1 729 1 153 692 432 266 173 115 69
12 18 500 12 330 7 400 4 630 2 846 1 850 1 233 740 463 285 185 123 74
13 19 700 13 130 7 880 4 930 3 031 1 970 1 313 788 493 303 197 131 79
14 20 890 13 930 8 360 5 220 3 214 2 089 1 393 836 522 321 209 139 84
15 22 080 14 720 8 830 5 520 3 397 2 208 1 472 883 552 340 221 147 88

16 23 260 15 500 9 300 5 820 3 578 2 326 1 550 930 582 358 233 155 93
17 24 430 16 290 9 770 6 110 3 758 2 443 1 629 977 611 376 244 163 98
18 25 600 17 070 10 240 6 400 3 938 2 560 1 707 1 024 640 394 256 171 102
19 26 760 17 840 10 700 6 690 4 117 2 676 1 784 1 070 669 412 268 178 107
20 27 930 18 620 11 170 6 980 4 297 2 793 1 862 1 117 698 430 279 186 112
2)
n 1 170 780 470 290 180 117 78 47 29 18 12 8 5
1) La percentuale di non conformità si applica solo per valori di LQA di 10 o minori.
2) Per ciascun elemento non conforme o non conformità supplementare, aggiungere n alla minima numerosità cumulativa del campione per
20 elementi non conformi o 20 non conformità.
Per esempio per un LQA dell'1% sono rilevati 22 elementi non conformi o 22 non conformità.
In questo caso la numerosità del campione si calcola come segue:
(2 x 117) + 2 793 = 3 027

(segue)
UNI ISO 2859/3 pag.7
Prospetto II - Numeri di accettazione per iniziare, continuare
o riprendere un collaudo con salto di lotti

Livello di qualità accettabile (LQA)1)


Numerosità (percentuale di elementi non conformi2) o non conformità per cento unità)
del 0,1 0,15 0,25 0,4 0,65 1 1,5 2,5 4 6,5 10 15 25
campione Numero di accettazione

2 → → 0 → 0 1
3 → → 0 → 0 1 1
5 → → 0 → 0 1 1 2
8 → → 0 → 0 1 1 2 3
13 → → 0 → 0 1 1 2 3 5
20 → → 0 → 0 1 1 2 3 5 7
32 → → 0 → 0 1 1 2 3 5 7 11
50 → → 0 → 0 1 1 2 3 5 7 11 17
80 → 0 → 0 1 1 2 3 5 7 11 17
125 0 → 0 1 1 2 3 5 7 11 17
200 → 0 1 1 2 3 5 7 11 17
315 0 1 1 2 3 5 7 11 17
500 1 1 2 3 5 7 11 17
800 1 2 3 5 7 11 17
1 250 2 3 5 7 11 17
2 000 3 5 7 11 17
Nota - Questi numeri di accettazione per il salto di lotti non dovrebbero essere confusi con i criteri di accettazione
specificati nella ISO 2859-1 da usarsi per determinare l'accettazione o meno di ciascun lotto.
1) Nel collaudo ridotto la freccia indica lo spostamento a destra, cioè per spostarsi ad un numero di accettazione zero.
2) La percentuale di non conformità si applica solo a valori di LQA minori o uguali a 10.

Se sono necessari più di 20 lotti per la qualificazione, deve essere utilizzata una frequenza di 1 su 2.
Se sono necessari 20 lotti o meno per la qualificazione e tutti questi lotti soddisfano i requisiti del prospetto II,
si deve usare una frequenza iniziale di 1 su 4.
Se sono necessari 20 lotti o meno per la qualificazione, ma 1 o più lotti non soddisfano i requisiti del prospetto
II, si deve usare una frequenza iniziale di 1 su 3.
L'ente responsabile deve approvare la frequenza iniziale di collaudo.

5.2. Esempi di determinazione della frequenza iniziale

Continuando l'esempio in 4.3, si considerino tre casi.

5.2.1. Caso 1

Si suppone che il prodotto si qualifichi nei primi 10 lotti e che le numerosità dei lotti varino da 1 250 a 9 500.
Le numerosità dei campioni per questi lotti sono o 125 o 200 e il numero di pezzi non conformi in ciascun
campione è sempre 1 o 0. Quindi, dal prospetto II, per un LQA di 0,65, tutti i 10 lotti soddisfano i requisiti di
quel prospetto. Pertanto la frequenza iniziale è di 1 su 4.

5.2.2. Caso 2

Si suppone che il campione di 125 del primo lotto contenga 2 pezzi non conformi. Pertanto, per il lotto, i criteri
del prospetto II non sono soddisfatti. Si suppone, inoltre, che il prodotto si qualifichi nei primi 10 lotti. Pertanto
la frequenza iniziale è di 1 su 3.

(segue)
pag.8 UNI ISO 2859/3

5.2.3. Caso 3

Si suppone che i lotti 3 e 11 siano rifiutati, ma che il prodotto si qualifichi al lotto 21. In questo caso la
frequenza iniziale è di 1 su 2 perché più di 20 lotti sono necessari per la qualificazione.

5.3. Riduzione della frequenza di collaudo

5.3.1. Le frequenze ammesse sono:

a) esame di 1 lotto ogni 2 pervenuti;


b) esame di 1 lotto ogni 3 pervenuti;
c) esame di 1 lotto ogni 4 pervenuti;
d) esame di 1 lotto ogni 5 pervenuti.

La frequenza di un lotto ogni 5 non è ammessa come frequenza iniziale.

5.3.2. La frequenza di collaudo può essere ridotta al livello successivo (per esempio, da 1 lotto ogni 3 a 1 lotto ogni
4), se sono soddisfatte le seguenti condizioni:

a) i dati degli ultimi 10 o più lotti consecutivi che sono stati collaudati ed accettati durante lo stadio corrente
2 (collaudo con salto di lotti) dopo l'ultima riduzione di frequenza, raggiungono o superano i requisiti del
prospetto I;
b) l'ente responsabile approva la riduzione di frequenza. Quando si impiega un piano di campionamento
doppio, si deve usare per i calcoli solo il primo campione. La fig. 3 è un diagramma di flusso che illustra i
metodi con salto di lotti. Essa mostra come si qualifica il prodotto (vedere 4.3), come si determinano le
frequenze iniziali di collaudo (vedere 5.1) e come possano verificarsi cambi nella frequenza di collaudo
(vedere 5.3). La figura comprende anche la sospensione del metodo (vedere 5.5), i metodi di
riqualificazione (vedere 5.6) e di dequalificazione (vedere 5.7).

5.3.3. Continua l'esempio descritto in 4.3 e 5.2. Si suppone che il caso 1 capiti con una frequenza iniziale di 1 ogni 4
ed inoltre che i successivi 10 lotti siano accettati con una numerosità del campione di 1 625 ed un totale di 5
non conformità. Perciò, i criteri del prospetto I sono soddisfatti perché il campione minimo cumulativo per 5
non conformità ed LQA 0,65 è di 1 508. Inoltre, si suppone che le numerosità dei campioni degli ultimi 2 lotti
siano 125 e 200 rispettivamente e che ciascuno abbia 1 non conformità. Pertanto questi lotti soddisfano i
criteri del prospetto II e la frequenza può essere ridotta a 1 su 5.

5.4. Metodi per la scelta ed il collaudo del lotto (stadi 2 e 3)

Il/i lotto/i da collaudare nello stadio 2 (con salto di lotti) devono essere scelti in base ad un metodo
organizzativo per la scelta a caso del lotto (vedere appendice B). Tuttavia almeno 1 lotto deve essere
collaudato nel periodo concordato tra il fornitore e l'ente responsabile. Se non è specificato alcun periodo,
esso deve essere di 2 mesi. La numerosità media dei lotti pervenuti durante gli stadi 2 e 3 dovrebbe essere
approssimativamente la stessa dei lotti pervenuti durante il periodo di qualificazione. Deve essere in atto il
collaudo ordinario, ai livelli correnti di collaudo I, II o III, come indicato nella ISO 2859-1.
Durante lo stadio 2, i lotti devono essere scelti per il collaudo con una probabilità uguale alla frequenza
desiderata per il collaudo con salto di lotti.
È importante che il fornitore non sappia quale dei lotti sarà collaudato fino a che i lotti siano stati consegnati
all'ente collaudatore.
Si presume che il sistema di assicurazione della qualità del fornitore preveda il collaudo di ciascun lotto
prodotto e la registrazione dei risultati. Questi per tutti i lotti prodotti (compresi quelli non collaudati dallo
specifico ente di collaudo), devono essere accessibili all'ente di collaudo.
Una registrazione continua del numero di pezzi esaminati e del numero di pezzi non conformi (o delle non
conformità) trovati in ciascun campione, per tutti i lotti collaudati negli stadi 2 e 3, deve essere tenuta su
modulo apposito.

(segue)
UNI ISO 2859/3 pag.9
L'accettazione di lotti o il rifiuto di lotti indicati dal fornitore come non conformi (in luogo dell'invio al collaudo di
accettazione) non influisce sul salto di lotti. Per esempio, l'ente responsabile può essere d'accordo
nell'accettare un lotto come non conforme senza collaudo di accettazione allo scopo di soddisfare esigenze di
programmazione.
Un lotto siffatto deve essere trattato come inesistente per gli scopi dei metodi esposti nella presente parte
della ISO 2859.
Tuttavia, se un lotto è collaudato dall'ente di collaudo e successivamente accettato come non conforme
dall'ente responsabile, i risultati del collaudo devono essere utilizzati.

(segue)
pag.10 UNI ISO 2859/3

Fig. 1 - Struttura fondamentale dei metodi con salto di lotti

(segue)
UNI ISO 2859/3 pag.11

Fig. 2 - Determinazione della frequenza iniziale del collaudo con salto di lotti

(segue)
PAGINA BIANCA
Nella norma cartacea il diagramma occupa 2 pagine
pag.14 UNI ISO 2859/3

5.5. Sospensione del metodo

Il collaudo con salto di lotti deve essere sospeso e reintrodotto quello lotto per lotto quando si verifichi una (o
entrambe) delle seguenti condizioni:

a) i criteri del prospetto II non sono soddisfatti usando i dati dell'ultimo lotto collaudato (vedere nota 9);
b) quando si usa un piano di campionamento doppio ed è richiesto un secondo campione [questo è
equivalente alla condizione a) sopraindicata, per il campionamento doppio].

Nota 9 - Se questi casi non soddisfano i criteri di accettazione della ISO 2859-1, il lotto non è accettato.
Quando si utilizza un piano doppio, si deve usare nei calcoli solo il primo campione.

5.6. Metodi di riqualificazione

5.6.1. Se il collaudo con salto di lotti è sospeso (vedere 5.5), esso può essere ripreso quando 4 lotti consecutivi
sono accettati nello stadio 3 (esclusi i lotti ripresentati) e i requisiti del prospetto II per gli ultimi 2 lotti
consecutivi sono soddisfatti. Quando si impiega un piano doppio, solo il primo campione deve essere usato
nei calcoli. Se la frequenza di collaudo prima della sospensione non era di 1 su 2, la frequenza deve essere
aumentata al livello successivo (per esempio, da 1 su 4 a 1 su 3). Altrimenti deve essere ripresa una
frequenza di 1 su 2.

5.6.2. Continua l'esempio di cui in 4.3, 5.2 e 5.3.3. Si suppone che, dopo aver raggiunto la frequenza di 1 su 5, un
lotto non sia accettato. Allora, poiché un lotto non accettato non può soddisfare il prospetto II (vedere 5.5), il
collaudo con salto di lotti viene sospeso.
Se invece i primi 4 lotti collaudati nello stadio 3 sono accettati, e i primi 2 campioni di 125 presentano 1 non
conformità, il prodotto si riqualifica per il collaudo con salto di lotti con una frequenza di 1 su 4.

5.7. Dequalificazione

5.7.1. Il prodotto deve essere dequalificato per il collaudo con salto di lotti e devono essere reintrodotti i metodi di
collaudo lotto per lotto quando:

a) nello stadio 3, un lotto non è accettato; oppure


b) non si raggiunge la riqualificazione entro 10 lotti; oppure
c) non c'è attività di produzione per un periodo concordato tra il fornitore e l'ente responsabile (se non è
stato concordato alcun periodo, esso sarà di 2 mesi); oppure
d) il fornitore si discosta significativamente dalle procedure scritte ed approvate di controllo qualità o viola
altri requisiti di 4.1 o 4.2; oppure
e) l'ente responsabile desidera tornare al collaudo lotto per lotto (per esempio, quando giunto un reclamo
da un cliente, è stato confermato e stabilito che il relativo difetto ha una notevole ripercussione sulla
qualità del prodotto o del servizio oppure i metodi fanno scendere dallo stadio 2 al 3 più di una volta in un
tempo breve).

Le ragioni della dequalificazione devono essere documentate.


Se si ristabilisce il collaudo lotto per lotto a causa di uno o più eventi tra quelli sopraindicati, si devono
applicare i requisiti di qualificazione di cui in 4.1 e 4.2.

5.7.2. Continua l'esempio di cui in 4.3, 5.2, 5.3.3 e 5.6.2. Si suppone che durante lo stadio 3 i primi 3 lotti siano
accettati, ma il quarto no. Allora i metodi riportano allo stadio 1.

6. Responsabilità del fornitore

Il fornitore deve notificare all'ente di collaudo ogni variazione nei metodi di fabbricazione o di collaudo, ogni
modifica di utensili, calibri o materiale relativo alla realizzazione del prodotto, ogni miglioramento o variazione
delle specifiche.
Il fornitore, ogni qualvolta trovi un lotto non conforme, deve notificarlo all'ente di collaudo e devono essere
emesse delle disposizioni in accordo con procedure organizzative prestabilite. Il lotto deve essere tenuto in
attesa di approvazione per l'accettazione da parte dell'ente responsabile in accordo con procedure

(segue)
UNI ISO 2859/3 pag.15
organizzative prestabilite. I lotti accettati mediante queste procedure, in luogo del collaudo da parte dell'ente
di collaudo, non devono essere considerati ai fini del collaudo con salto di lotti (vedere 5.4).
Il fornitore, ogni qualvolta il materiale viene prodotto per la prima volta, con un nuovo numero di riferimento, di
disegno o di specifica, deve notificarlo all'ente di collaudo.
Il fornitore deve tenere a disposizione dell'ente di collaudo i dati di tutti i lotti forniti, sia che essi siano o non
siano stati collaudati dall'ente di collaudo.
Il fornitore deve fornire all'ente di collaudo una lista con indicati i numeri di specifica, dei disegni, del contratto
o dell'ordine di acquisto, il cliente, la destinazione e le quantità fornite. Per i lotti inoltrati senza il collaudo da
parte dell'ente di collaudo, il fornitore deve registrare la data di spedizione e marcare la spedizione per
indicare che il prodotto è stato spedito con metodi con salto di lotti, senza collaudo da parte dell'ente di
collaudo.

7. Responsabilità dell'ente di collaudo e dell'ente responsabile

L'ente di collaudo deve esaminare tutti i fattori di produzione, collaudo e difettosità del prodotto per
determinare se il collaudo con salto di lotti sia più economico rispetto al collaudo ridotto definito nella ISO
2859-1. Vedere appendice C per un esame dei fattori favorevoli al collaudo con salto di lotto rispetto al
collaudo ridotto della ISO 2859-1. Quando si è stabilito che il collaudo con salto di lotti è più economico, e che
i requisiti in 4.1 e 4.2 sono soddisfatti, l'ente di collaudo deve inviare una nota scritta all'ente responsabile
raccomandando di sottoporre il prodotto al collaudo con salto di lotti. In essa devono essere incluse le
seguenti informazioni:

a) la cronistoria dei fatti che hanno contribuito alla qualità;


b) il periodo di produzione;
c) una copia delle procedure correnti di controllo qualità del fornitore ed una sintesi circa la sua capacità a
rispettare tali procedure. Particolare attenzione deve essere posta nella valutazione dei metodi di
collaudo e di prova del fornitore e della sua capacità di controllare tutte le caratteristiche del suo
prodotto;
d) la data desiderata per la messa in atto del collaudo con salto di lotti;
e) la frequenza iniziale di collaudo desiderata.

L'ente responsabile deve esaminare le condizioni di utilizzazione e gli aspetti di sicurezza del prodotto e deve
determinare se lo stesso si qualifica o meno per il collaudo con salto di lotti. L'ente responsabile deve
esaminare l'informazione ricevuta e determinare se il fornitore abbia un adeguato controllo di tutti gli aspetti
della qualità del prodotto (vedere 4.1). L'ente responsabile deve decidere la data di inizio del collaudo con
salto di lotti. L'ente responsabile deve riesaminare il sistema di controllo della qualità del fornitore con una
frequenza concordata tra l'Ente e il fornitore stesso.
Se non è specificata alcuna frequenza, questo riesame deve essere fatto ogni 6 mesi. Lo scopo di tale
riesame è di determinare se il fornitore è ancora nelle condizioni di comprendere e di seguire le procedure di
controllo della qualità. Se esistono carenze, l'ente responsabile deve essere informato tramite i normali canali
organizzativi. L'ente responsabile deve decidere se interrompere o meno il collaudo con salto di lotti.
Periodicamente, dei collaudi devono essere eseguiti durante il processo dall'ente di collaudo.

8. Caratteristiche dei metodi con salto di lotti

8.1. I metodi in oggetto sono concepiti per impedire l'accettazione di una quantità significativa di prodotto non
conforme. Essi sono stati sviluppati nell'ipotesi che per qualificare un prodotto per il collaudo con salto di lotti,
il livello medio del processo sia migliore o uguale alla metà dell'LQA. Le caratteristiche statistiche dei metodi
sono descritte in 8.2; esse escludono i piani di campionamento con numero di accettazione zero.

8.2. Se, rispetto al valore di LQA, la qualità è uguale o peggiore, la probabilità di qualificarsi entro i primi 10 lotti
per il collaudo con salto di lotti non supera il 7,5%. Il numero atteso di lotti per giungere alla predetta
qualificazione quando la qualità è uguale o peggiore dell'LQA è di gran lunga superiore rispetto al caso di un
livello di qualità pari alla metà dell'LQA. Per un dato valore di LQA, il numero atteso di lotti collaudati prima di
giungere alla frequenza successiva è lo stesso numero di lotti da aspettarsi per giungere alla qualificazione.
Se i metodi per il salto di lotti sono nello stadio 2 (collaudo con salto di lotti) e il livello di qualità è doppio
dell'LQA, si collauderanno 4 o più lotti addizionali (in media) prima che il collaudo con salto di lotti sia
sospeso. Se la vera frazione non conforme è la metà del valore di LQA, si collauderanno 15 o più lotti (in
media) prima della sospensione.
(segue)
pag.16 UNI ISO 2859/3

Quando il livello di qualità è migliore o uguale alla metà dell'LQA, vi è almeno un 90% di probabilità di
riprendere il collaudo con salto di lotti dallo stadio 3 (sospensione del collaudo con salto di lotti), e se il
numero di accettazione è maggiore o uguale a 2 la probabilità è maggiore o uguale al 97%. Quando il livello
di qualità è doppio dell'LQA o peggiore, la probabilità di riprendere lo stadio 3 (sospensione del salto di lotti) è
minore del 30%.
Se la qualità è tre volte l'LQA, la probabilità di ritornare al collaudo con salto di lotti è 10% o minore.
Le curve operative caratteristiche dei piani ordinari (vedere ISO 2859-1) sono applicabili a ciascun lotto scelto
per il collaudo negli stadi 2 e 3. La frazione media di lotti accettati è data con approssimazione molto buona
dalle curve OC dei corrispettivi piani ordinari. Per un esame approfondito sulla frazione di lotti accettati e delle
altre caratteristiche, vedere [7] nell'appendice D.

(segue)
UNI ISO 2859/3 pag.17

APPENDICE A
(normativa)

Sommario delle opzioni da concordare prima della qualificazione (vedere 1.2)

A 1. Produzione essenzialmente continua - frequenza di produzione (vedere 3.3):

Ogni ........mese/i, deve essere presentato al collaudo almeno 1 lotto.

A 2. Produzione essenzialmente continua - inclusione di prodotti spediti ad altri clienti o di


prodotti simili (vedere 3.3):

Prodotti spediti ad altri clienti o prodotti simili devono, non devono, essere considerati nella determinazione di
produzione essenzialmente continua (cancellare una delle due opzioni sottolineate).

A 3. Qualificazioni del prodotto - periodo di fabbricazione essenzialmente continuo (vedere 4.2):

Il prodotto deve essere stato fabbricato su una base essenzialmente continua per un periodo di .......mesi.

A 4. Qualificazione del prodotto - mantenimento di un livello di qualità uguale all'LQA o migliore


(vedere 4.2):

Il prodotto deve essere fabbricato con un livello di qualità uguale all'LQA o migliore per un periodo di .... mesi.

A 5. Scelta del lotto - massimo periodo di tempo nel collaudo di lotti (vedere 4.2):

Durante ciascun periodo di ....mese/i, deve essere collaudato almeno 1 lotto.

A 6. Dequalificazione - periodo di inattività (vedere 5.7):

Il prodotto deve essere dequalificato per il collaudo con salto di lotti e i metodi di collaudo lotto per lotto
devono essere ripresi quando non vi è attività di produzione durante qualsiasi periodo di .....mese/i.

A 7. Responsabilità dell'ente di collaudo - riesame del sistema di controllo della qualità del
fornitore (vedere 7):

L'ente di collaudo deve riesaminare il sistema di controllo della qualità del fornitore ogni .....mesi.

(segue)
pag.18 UNI ISO 2859/3

A PPENDICE B
(informativa)

Procedure per la selezione casuale a frequenze di collaudo specificate

B 1. Frequenze autorizzate di collaudo

Le frequenze autorizzate di collaudo sono:

a) esame di un lotto ogni 2 pervenuti;


b) esame di un lotto ogni 3 pervenuti;
c) esame di un lotto ogni 4 pervenuti;
d) esame di un lotto ogni 5 pervenuti.

B 2. Scelta usando un dado a sei facce

B 2.1. Frequenza: 1 su 2

Quando un lotto perviene al collaudo, si lanci un dado a sei facce. Se il dado mostra un numero pari, si
sottoponga il lotto al collaudo; altrimenti si accetti il lotto.

B 2.2. Frequenza: 1 su 3

Quando un lotto perviene al collaudo, si lanci un dado a sei facce. Se il dado dà 1 o 2, si sottoponga il lotto al
collaudo; altrimenti si accetti il lotto.

B 2.3. Frequenza: 1 su 4

Quando un lotto perviene al collaudo, si lanci un dado a sei facce. Se il dado dà 1, si sottoponga il lotto al
collaudo; se il dado dà 2, 3, o 4, si accetti il lotto senza collaudo. Si rilanci il dado se esso dà 5 o 6, e si ripeta
il lancio fino a trovare un esito da 1 a 4.

B 2.4. Frequenza: 1 su 5

Quando un lotto perviene al collaudo, si lanci un dado a sei facce. Se il dado dà 1, si sottoponga il lotto al
collaudo; se il dado dà 2, 3, 4 o 5 si accetti il lotto senza collaudo. Si rilanci il dado se esso dà 6 e si ripeta il
lancio fino a trovare un esito da 1 a 5.

B 2.5. Scelta della frequenza 1 su k usando prospetti di numeri casuali

Sono stati pubblicati molti prospetti di numeri casuali ed anche una varietà di programmi di calcolatore per
generare numeri casuali. Si supponga che questi numeri casuali siano costituiti da cinque cifre, estesi da
00000 a 99999. Per scegliere con frequenza 1 su k, si divide per k il primo numero casuale disponibile nella
successione e si esamina il lotto se il resto della divisione è 1. Questo è valido per k = 2, 3, 4 e 5.
Se si usano prospetti di numeri casuali, si cancellano i numeri già utilizzati per evitarne una utilizzazione
successiva.

(segue)
UNI ISO 2859/3 pag.19

APPENDICE C
(informativa)

Fattori da usare nel decidere tra collaudo con salto di lotti (ISO 2859-3) e collaudo ridotto
(ISO 2859-1)

C 1. Vi sono tre fattori principali da usarsi per decidere tra il collaudo con salto di lotti e il collaudo ridotto:

a) la relazione tra il fornitore ed il cliente;


b) la relazione tra il costo fisso del collaudo e il costo del collaudo dei singoli pezzi;
c) il numero di accettazione dei piani di campionamento usati nel collaudo lotto per lotto.

C 2. Il primo fattore, la relazione tra fornitore e cliente, implica che, quando si scelgono i metodi con salto di lotti, è
necessaria una piena comprensione del campionamento con salto di lotti, oltre ad una reciproca fiducia tra le
parti. Ciò è importante perché alcuni lotti saranno spediti senza collaudo. Se il fornitore non agisce
responsabilmente, il costo per entrambe le parti potrebbe risultare molto alto.

C 3. Il secondo fattore, la relazione tra il costo fisso del collaudo e quello di esaminare i singoli pezzi, è di tipo
economico. I costi fissi possono comprendere il costo di messa a punto dell'apparecchiatura, i costi per il
viaggio del collaudatore, il costo di immagazzinamento del lotto ed il costo di assicurazione del lotto. Se i costi
fissi eccedono i risparmi derivanti dalla riduzione dei pezzi da esaminare, i metodi di collaudo con salto di lotti
sono da preferirsi.

C 4. Infine vi è il fattore costituito dal numero di accettazione dei piani di campionamento usati negli stadi 2 e 3.
Come stabilito al punto 1, i piani con numero di accettazione zero non sono raccomandati. Ciò è dovuto al
fatto che le proprietà statistiche di questi piani sono scadenti. Per esempio, quando si usano questi piani, se i
metodi sono nello stadio di salto di lotti (stadio 2) e la vera frazione non conforme è doppia dell'LQA, si
devono esaminare (in media) 4 o più lotti prima della sospensione; quando invece la vera frazione non
conforme è la metà dell'LQA, il valore precedente sale (in media) a 16. Questi numeri sono 2 e 40
rispettivamente per quasi tutti gli altri numeri di accettazione. Inoltre, durante lo stadio di sospensione (stadio
3), quando la vera frazione non conforme è la metà dell'LQA, vi è solo un 78% di probabilità di ritornare allo
stadio 2; quando invece la vera frazione difettosa è doppia dell'LQA, questa probabilità è 37%.
Il risultato di questa analisi è che, con i piani a numero di accettazione zero, la sospensione quando la qualità
è scadente, non si verifica così prontamente come accade per quasi tutti i piani con numero di accettazione
più elevato. Inoltre, durante lo stadio 3 (lo stadio di sospensione), la probabilità di ritornare allo stadio 2 (lo
stato con salto di lotti), quando la qualità è scadente, è molto più alta che per tutti gli altri piani, mentre la
probabilità di dequalificazione per livelli di qualità eccellenti è anch'essa molto più elevata che per tutti gli altri
piani.

C 5. Se la raccomandazione è seguita e se si usano, negli stadi 2 e 3, piani con numeri di accettazione maggiori di
zero, il collaudo ridotto può essere più vantaggioso del collaudo con salto di lotti. L'analisi di colui che deve
decidere dovrebbe tener conto della differenza tra le numerosità dei campioni dei piani con numero di
accettazione diverso da zero e dei piani ridotti.

(segue)
pag.20 UNI ISO 2859/3

APPENDICE D
(normativa)

Bibliografia

[1] ISO 9001:1987, Quality systems - Model for quality assurance in design/development,
production, installation and servicing.

[2] ISO 9002:1987, Quality systems - Model for quality assurance in production and installation.

[3] ISO 9003:1987, Quality systems - Model for quality assurance in final inspection and test.

[4] DODGE, H.F. Skip-Lot Sampling Plans, Industrial Quality Control, Vol. 11, No. 5, February 1955,
pp. 3-5.

[5] DODGE, H. F. and PERRY, R.L. A System of Skip-Lot Plans for Lot by Lot Inspection, 1971
ASQC Technical Conference Transactions, pp. 469-477.

[6] SCHILLING, E.G. Acceptance Sampling in Quality Control, Marcel Dekker, New York, 1982, pp.
443-451.

[7] LIEBESMAN, B.S. and SAPERSTEIN B. A Proposed Attribute Skip-Lot Sampling Program,
Journal of Quality Technology, Vol. 15, No. 3, July 1983, pp. 130-140.

[8] BLOOM, A.G. Ratio/Skip Lot Sampling, A New Approach to Government Product Verification,
1968 ASQC Technical Conference Transactions, pp. 53-59.

[9] DODGE, H. F. Notes on the Evolution of Acceptance Sampling Plans, Part IV. Journal of Quality
Technology, Vol. 2, No. 1, January 1970.

[10] HSU, J.I.S. A Cost Model for Skip-Lot Destructive Sampling, IEEE Transactions on Reliability,
Vol. R-26. No. 1, April 1977.

[11] PERRY, R. L. A System of Skip-Lot Sampling Plans for Skip-Lot Inspection, Ph.D. thesis, Rutgers
the State University, 1970, University Microfilms. Ann Arbor, MI.

[12] PERRY, R. L. Skip-Lot Sampling Plans, Journal of Quality Technology, Vol. 5, No. 3, July 1973,
pp. 123-130.

[13] PERRY R. L. Two-Level Skip-Lot Sampling Plans - Operating Characteristics Properties, Journal
of Quality Technology, Vol. 5, October 1973, pp. 160-166.

[14] STEPHENS, K. S. How to Perform Skip-Lot and Chain Sampling, ASQC, Milwaukee, WI, 1982.
PAGINA BIANCA
Procedimenti di campionamento nel collaudo per attributi
Metodi di campionamento con salto di lotti

(UNI ISO 2859 Parte 3a)

Approvazione dell'adozione nazionale nella versione in lingua italiana - Commissione "Metodi statistici per la qualità" dell'UNI,
riunione del 7 lug. 1992.

Approvazione dell'adozione nazionale - Commissione Centrale Tecnica dell'UNI, riunione del 29 giu. 1993.

Ratifica - Presidente dell'UNI, delibera del 26 lug. 1993.

La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione finanziaria dei Soci, dell'Industria, dei Ministeri e del CNR.

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