Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
Acustica
NORMA ITALIANA
Metodo per la stima dellimpatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti
Parte 1: Generalit
UNI 11143-1
Method to evaluate the acoustic impact and environment for different kinds of sources
Part 1: Generality La norma descrive il procedimento per stimare i livelli di rumore previsti per una specica sorgente o attivit denendo le applicazioni di tipo previsionale e lapproccio metrologico in funzione delle diverse tipologie di sorgenti e dellambiente circostante.
TESTO ITALIANO
ICS
17.140.20
UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia
UNI Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microlm o altro, senza il consenso scritto dellUNI. www.uni.com UNI 11143-1:2005 Pagina I
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
PREMESSA
La presente norma stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI Acustica La Commissione Centrale Tecnica dell'UNI ha dato la sua approvazione il 30 settembre 2004. La presente norma stata raticata dal Presidente dell'UNI, con delibera del 26 ottobre 2004.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unicazione, che li terr in considerazione per leventuale revisione della norma stessa. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a vericare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi. UNI 11143-1:2005 UNI Pagina II
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
INDICE
INTRODUZIONE 1 2 3 4 4.1 4.2 4.3 5 5.1 5.2 5.3 6 6.1 6.2 7 8 8.1 8.2 9 APPENDICE (normativa) APPENDICE (informativa) A SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI TERMINI E DEFINIZIONI 1 1 1 2
CARATTERIZZAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO 2 Acquisizione dei dati informativi sul territorio, sulle sorgenti di rumore e sui ricettori presenti ......................................................................................................................................... 3 Determinazione del rumore ambientale........................................................................................ 3 Rappresentazione della rumorosit ................................................................................................ 4 CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA ANTE OPERAM 5 Acquisizione dei dati informativi sul territorio, sulle sorgenti di rumore e sui ricettori presenti ......................................................................................................................................... 5 Determinazione del rumore ambientale........................................................................................ 5 Rappresentazione della rumorosit ................................................................................................ 6 VALUTAZIONE DELL'IMPATTO ACUSTICO. CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA DELLE NUOVE SORGENTI DI RUMORE 6 Dati acustici .................................................................................................................................................. 7 Schematizzazione delle sorgenti sonore (puntiforme, lineare o areali) ...................... 8 PROPAGAZIONE SONORA 8
STIMA DEI LIVELLI SONORI POST OPERAM 9 Generazione della mappa acustica................................................................................................. 9 Calcolo dei livelli sonori in punti prestabiliti ................................................................................ 9 INCERTEZZA NELLA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI SONORI 9
B.1 B.2 B.3 APPENDICE (informativa) APPENDICE (informativa) D.1 D.2 APPENDICE (informativa)
figura
ELENCO NON ESAUSTIVO DI DOCUMENTI E MODELLI CONTENENTI PROCEDURE DI CALCOLO DEI LIVELLI DI POTENZA SONORA DELLE SORGENTI E/O DEI LIVELLI DI PRESSIONE SONORA NELL'AREA CIRCOSTANTE 11 Rumore ferroviario................................................................................................................................. 11 Rumore stradale ..................................................................................................................................... 11 Rumore da insediamenti produttivi, commerciali e ludici ................................................. 11 CALCOLO DEL LIVELLO DI POTENZA SONORA UTILIZZANDO IL MODELLO MATEMATICO PREVISIONALE
12
ESPRESSIONE DELL'INCERTEZZA DEI RISULTATI OTTENUTI DA MISURAZIONI O DA CALCOLO 13 Incertezza associata a valori misurati......................................................................................... 13 Incertezza associata a valori calcolati ........................................................................................ 13 CALIBRAZIONE DI UN MODELLO DI CALCOLO 15
E
E.1
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina III
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina IV
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
INTRODUZIONE
La presente norma descrive diversi metodi per la stima dell'impatto acustico a secondo della tipologia della sorgente. Pu costituire un utile riferimento per le attivit di redazione degli studi di impatto ambientale, le cui nalit e requisiti generali sono deniti nella UNI 10742 "Impatto ambientale - Finalit e requisiti di uno studio di impatto ambientale". La presente norma si struttura in parti: una generale ed una specica per tipologie di rumore, precisamente: Parte 1: Generalit; Parte 2: Rumore stradale; Parte 3: Rumore ferroviario; Parte 4: Rumore aeroportuale; Parte 5: Rumore da insediamenti produttivi (industriali, artigianali, commerciali, agricoli ed ogni altra forma di attivit, anche terziaria); Parte 6: Rumore da luoghi di intrattenimento danzante, di pubblico spettacolo e da pubblici esercizi.
RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, medianti riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI 9884 Acustica - Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale UNI EN 12354-3 Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edici a partire dalle prestazioni di prodotti - Parte 3: Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall'esterno per via aerea UNI EN 12354-4 Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edici a partire dalle prestazioni di prodotti - Parte 4: Trasmissione del rumore interno all'esterno UNI CEI ENV 13005 Guida all'espressione dell'incertezza di misura ISO 9613-1:1993 Acoustics - Attenuation of sound during propagation outdoors Part 1: Calculation of the absorption of sound by the atmosphere ISO 9613-2:1996 Acoustics - Attenuation of sound during propagation outdoors Part 2: General method of calculation
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 1
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
3
3.1
TERMINI E DEFINIZIONI
Ai ni della presente norma si applicano le denizioni seguenti.
area di inuenza: Porzione o porzioni di territorio in cui la realizzazione di una nuova opera, o di modiche a un'opera esistente, potrebbe determinare una variazione signicativa dei livelli di rumore ambientale, rispetto alla situazione ante operam. clima acustico: Andamento spaziale e temporale del rumore presente in un determinato
sito.
impatto acustico: Variazione del clima acustico indotto dalle nuove sorgenti sonore. livello di emissione sonora: Livello di pressione sonora ponderato A rilevabile in una postazione in relazione al contributo di una specica sorgente sonora.
La precedente denizione, pur non essendo rigorosa sotto il prolo sico (poich sarebbe pi correttamente da attribuire al "livello di immissione sonora dovuto ad una specica sorgente sonora") conforme a quanto stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore", art. 2.
livello di immissione sonora: Livello di pressione sonora ponderato A rilevabile in una postazione in relazione al contributo di tutte le sorgenti sonore acusticamente inuenti. nuova opera: Nuova realizzazione, modica e/o cambio di destinazione d'uso di un'opera
esistente.
punto di ricezione: Punto di misura in corrispondenza di un ricettore ritenuto signicativo per valutare il clima acustico o gli effetti acustici in un'area. punto di riferimento: Punto di misura in prossimit della sorgente disturbante e che costituisce il riferimento rispetto al quale eseguire la calibrazione dei modelli matematici previsionali in relazione alle caratteristiche di emissione delle sorgenti primarie. Esso coincide con il punto di calibrazione di cui all'appendice A della presente norma. punto di verica: Punto signicativo utilizzato per la verica della corretta calibrazione del modello matematico previsionale. sorgente analoga: Sorgente sonora con le stesse caratteristiche della nuova opera per potenzialit, dimensioni, tipologia e tecnologia costruttiva. tempo di misura: Periodo temporale compreso nel periodo di osservazione nel quale si effettua una misurazione; il numero e la durata dei tempi di misura sono commisurati alle caratteristiche di variabilit temporale dell'evento che si intende misurare. tempo di osservazione: Periodo temporale compreso nel periodo di riferimento nel quale si vericano le condizioni di rumorosit che si intendono determinare. tempo di riferimento: Periodo della giornata, generalmente denito in base alle normative vigenti; solitamente sono deniti un tempo di riferimento diurno, un periodo notturno e talora un periodo serale.
3.12 3.13
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
La caratterizzazione del clima acustico si esplica attraverso le seguenti fasi: acquisizione dei dati informativi; determinazione del rumore ambientale; rappresentazione dei dati acustici.
4.1
4.1.1
Acquisizione dei dati informativi sul territorio, sulle sorgenti di rumore e sui ricettori presenti
Dati generali
Devono essere rilevati tutti i dati informativi sul territorio, relativi alla rappresentazione geograca e topograca, distinguendo tutti gli elementi presenti, naturali ed articiali, con particolare riguardo alle sorgenti sonore ed ai ricettori. Ove necessario devono essere fornite le dimensioni geometriche e le coordinate plano-altimetriche su cartograa adeguata. Nel caso delle sorgenti sonore necessario conoscere tutti i dati intrinseci, legati alle caratteristiche funzionali della sorgente, utili a valutare l'inuenza della sorgente sulla rumorosit del sito.
4.1.2
Dati acustici
Devono essere rilevati tutti i dati che possono condurre ad una descrizione acustica delle sorgenti di rumore che inuiscono sul rumore ambientale nell'area dell'indagine. Si devono indicare: le principali sorgenti di rumore presenti; la variabilit della loro emissione sonora nel periodo di riferimento diurno e notturno; l'area interessata dalla loro emissione; i livelli di potenza sonora in banda di terzo di ottava o di ottava, geometria e direttivit; le caratteristiche acustiche rilevanti degli elementi che inuiscono sulla propagazione (per esempio fonoassorbimento e fonoisolamento di barriere, attenuazione sonora del terreno).
4.1.3
Questi dati possono essere acquisiti dalle stazioni meteorologiche pi vicine al sito in esame.
4.2
4.2.1
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 3
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
di esercitare compiutamente il loro effetto. Tali fattori comprendono principalmente: la variabilit delle sorgenti che agiscono nel sito e le condizioni meteorologiche che determinano la propagazione del rumore. L'inizio delle operazioni di monitoraggio deve essere preceduto da una fase di verica della strumentazione attraverso la calibrazione dei dispositivi di misura. Successivamente possibile procedere al rilievo dei parametri acustici insieme ai dati meteorologici: temperatura, umidit relativa, velocit e direzione del vento. Al termine del monitoraggio deve essere ripetuta l'operazione di calibrazione su tutti i microfoni: qualora si riscontrino variazioni maggiori di 0,5 dB, il sistema di misura deve essere vericato e le misurazioni scartate e ripetute. Le posizioni di misura devono essere riportate nella mappa cartograca della zona. Nel denire le posizioni di misura consigliabile generalmente la tecnica della griglia di misura. Le posizioni di misura sono scelte approssimativamente equidistanti, per esempio sovrapponendo una griglia a maglie quadrata alla mappa territoriale; nei nodi di tale griglia sono individuate le posizioni di misura. La densit dei nodi della griglia dipende dalle caratteristiche tipologiche e morfologiche del territorio e dalla variazione spaziale dei livelli di rumore; in prossimit di sorgenti e di ostacoli la densit spaziale deve essere pi elevata. Inoltre, la differenza di livello tra punti adiacenti non deve essere maggiore di 5 dB, se si rilevano differenze maggiori occorre eseguire, se possibile, ulteriori misurazioni nei punti intermedi. In talune situazioni pu essere opportuno un criterio di misura semplicato (per esempio quando l'area in cui si intende valutare il clima acustico dimensionalmente molto ridotta, possono essere scelti alcuni punti, disposti in modo anche non regolare, tali comunque da caratterizzare adeguatamente l'area in esame).
4.2.2
4.3
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 4
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
5.1
Acquisizione dei dati informativi sul territorio, sulle sorgenti di rumore e sui ricettori presenti
Questi dati vengono acquisiti seguendo gli stessi criteri deniti nel punto 4.1.
5.2
5.2.1
5.2.2
5.2.3
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
Per rendere l'operazione di rilievo meno invasiva per il ricettore interessato, la postazione microfonica interna pu essere correlata con un punto di riferimento esterno da porre preferibilmente da 1 m a 2 m di distanza dalla facciata e possibilmente in asse con la postazione interna. Questa disposizione permette di ridurre i tempi di misura a seconda del grado di stazionariet delle sorgenti presenti. Qualora non sia possibile effettuare tale correlazione attraverso delle misurazioni dirette (condizione comunque sempre da prediligere) necessario effettuare una valutazione dell'attenuazione globalmente prodotta dalla parete esterna, tenendo conto delle caratteristiche fonoisolanti dei singoli elementi che compongono la parete (vedere UNI EN 12354-3).
5.2.4
Area di inuenza
La rumorosit ambientale ante operam viene rilevata o calcolata nell'area interessata dalla realizzazione dell'opera o attivit soggetta a valutazione di impatto e nell'area territoriale che risente della presenza di questa sorgente. L'area di inuenza dipende: dalle caratteristiche geometriche e tipologiche (estensione, quota rispetto al territorio circostante) e di emissione (potenza sonora, direttivit) della sorgente in esame; dalle caratteristiche del territorio in cui si propaga il rumore originato da tale sorgente (orograa del terreno, presenza di elementi naturali o articiali schermanti, presenza di condizioni meteorologiche favorevoli); dalla classicazione acustica del territorio interessato; dal livello sonoro esistente ante operam.
Poich gli effetti acustici delle opere soggette a valutazione di impatto sono noti solo a conclusione dell'iter valutativo, in questa fase dell'attivit l'area di inuenza pu essere determinata solo in via preliminare. Eventuali integrazioni possono essere necessarie nel corso del procedimento (vedere punto 8). L'area di inuenza deve almeno includere tutto il territorio in cui la nuova opera determina incrementi dei livelli di immissione sonora e di emissione sonora (quando applicabili) tali da eccedere i limiti previsti dalla classicazione acustica del territorio. Nei casi in cui si debba anche valutare la compatibilit con i limiti differenziali, l'area di inuenza deve includere il territorio in cui la nuova opera determina superamenti di tali limiti (pur tenendo presente che tale valutazione risulta necessariamente imprecisa in considerazione del fatto che essa si riferisce ad ambienti abitativi interni).
5.3
Per ciascuna di tali sorgenti sonore deve essere predisposto un foglio dati in cui siano riportate tutte le informazioni di cui sopra.
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 6
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
In assenza totale o parziale di informazioni possibile utilizzare dati acustici di sorgenti analoghe di caratteristiche note. Devono essere forniti tutti i dati utili a valutare l'analogia tra le due sorgenti sonore e si deve dichiarare lo scostamento massimo atteso in termini di differenze di livelli di potenza sonora e/o di pressione/intensit sonora.
6.1
Dati acustici
I livelli di potenza sonora e le direttivit o, in alternativa, i livelli di pressione o di intensit sonora delle varie sorgenti sonore devono essere attribuite sulla base di: misurazioni documentate effettuate sulle medesime o su sorgenti sonore analoghe (rapporti di prova/relazioni tecniche, ecc.); procedure di calcolo ufcialmente riconosciute (per esempio quelle utilizzate per la stima del rumore da trafco stradale, ferroviario, aereo, ecc.); dati del macchinario forniti dal fabbricante; dati teorici o sperimentali dedotti dalla letteratura scientica; prescrizioni tecniche (originate, per esempio, da direttive comunitarie o leggi dello Stato).
Per ciascuna sorgente sonora deve essere fornito lo spettro di potenza sonora espresso in bande di ottava o di terzo di ottava, specicando: le modalit di misurazione, citando il riferimento normativo utilizzato; le eventuali procedure di calcolo utilizzate (si possono per esempio assumere come riferimento quelle riportate nell'appendice A); gli eventuali riferimenti bibliograci da cui sono state dedotte le informazioni e i dati; l'enunciato delle prescrizioni che sono state inserite nel capitolato dell'opera.
Per le sorgenti sonore che presentano emissione sonora anisotropa si deve specicare anche l'indice di direttivit, DI, espresso, come la potenza, in bande di terzo di ottava o di ottava, lungo le direttrici pi signicative. In alternativa ai dati di potenza sonora e direttivit possono essere forniti per caratterizzare una sorgente sonora una serie di livelli di pressione o di intensit sonora, espressi per bande di terzo di ottava o di ottava e rilevati a distanze note dalla stessa. Per ciascuna sorgente devono essere specicate: le modalit di misurazione, citando il riferimento normativo utilizzato; le eventuali procedure di calcolo utilizzate; gli eventuali riferimenti bibliograci da cui sono state dedotte le informazioni e i dati; l'enunciato delle prescrizioni che sono state inserite nel capitolato dell'opera.
Se la potenza sonora viene calcolata mediante una norma o procedura, insieme ad essa deve essere stimata la direttivit. Solo nel caso in cui i livelli di potenza sonora delle nuove sorgenti sonore non siano in alcun modo deducibili sulla base delle norme applicabili o dalla letteratura scientica, n attribuibili come prescrizione, avendo a disposizione solo alcuni livelli di pressione o di intensit sonora misurati o assegnati nelle vicinanze dell'opera, possibile ricorrere al modello matematico previsionale che si intende utilizzare per la valutazione d'impatto, applicandolo in "modalit inversa"1) (vedere appendice C). Nel caso in cui siano misurati o assegnati livelli di pressione o di intensit sonora all'interno di edici, la potenza sonora emessa all'esterno attraverso le pareti e le varie aperture, pu essere calcolata per bande di terzo di ottava o di ottava utilizzando i criteri stabiliti dalla UNI EN 12354-4.
1)
Un modello matematico di previsione del rumore ambientale viene applicato in "modalit inversa" quando utilizzato per calcolare le potenze sonore di sorgenti incognite a partire dai livelli di pressione o di intensit sonora rilevati o assegnati in un certo numero di punti circostanti.
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 7
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
6.2
PROPAGAZIONE SONORA
L'equazione base della propagazione sonora in ambiente esterno data da:
Lp (r) = Lw + Dc A
dove:
(1)
Tutti i termini sono espressi in dB, in bande di ottava o globale. Il termine A il risultato della somma di tutti i fattori di attenuazione che inuenzano la propagazione, come risulta dall'espressione che segue:
(2)
Adiv
Aatm l'attenuazione per assorbimento dell'aria; Amet l'attenuazione dovuta ad effetti di origine meteorologica (direzione e velocit del vento, gradienti di vento, gradienti di temperatura, ecc.); Agr Abar
l'attenuazione per "effetto suolo", espressa in dB; l'attenuazione per presenza di barriere;
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 8
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
8.1
In entrambi i casi le aree racchiuse dalle curve isolivello devono essere colorate o tratteggiate secondo le indicazioni riportate nella UNI 9884. La generazione delle mappe acustiche deve essere effettuata in riferimento alle condizioni meteorologiche ritenute pi rappresentative per l'area in esame.
8.2
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 9
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
APPENDICE (normativa)
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 10
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
APPENDICE (informativa)
B ELENCO NON ESAUSTIVO DI DOCUMENTI E MODELLI CONTENENTI PROCEDURE DI CALCOLO DEI LIVELLI DI POTENZA SONORA DELLE SORGENTI E/O DEI LIVELLI DI PRESSIONE SONORA NELL'AREA CIRCOSTANTE
B.1
Rumore ferroviario
1 2 La valutazione d'impatto acustico in attuazione della legge 447/95 "Legge quadro sull'inquinamento acustico", GAA - Lecco, Aprile 1998. Istruzioni per l'inserimento ambientale delle infrastrutture stradali, e ferroviarie con riferimento al controllo dell'inquinamento acustico - Commissione internazionale ANAS, Ferrovie dello Stato, Soc. Autostrade, AISCAT, Ministero dell'Ambiente. A cura dell'ANAS e della societ Autostrade - Gennaio 1992. OAL 28 e OAL 30 - Austria. DIN 18005, Schall 03 - Germania. Kilde report 130, Noise from railway trafc - Scandinavia.
3 4 5
B.2
Rumore stradale
1 2 La valutazione d'impatto acustico in attuazione della legge 447/95 "Legge quadro sull'inquinamento acustico", GAA - Lecco, Aprile 1998. Istruzioni per l'inserimento ambientale delle infrastrutture stradali, e ferroviarie con riferimento al controllo dell'inquinamento acustico - Commissione internazionale ANAS, Ferrovie dello Stato, Soc. Autostrade, AISCAT, Ministero dell'Ambiente. A cura dell'ANAS e della societ Autostrade - Gennaio 1992. Atti del seminario AIA - Metodi numerici di previsione del rumore da trafco. AA.VV. a cura di R. Pompoli /Parma 1989. OAL 23 - Austria. Calculation of road trafc noise - Inghilterra. Statens planverk (Nordic Road Noise Prediction) - Scandinavia. Model designed by EMPA - Svizzera. Federal Highway Model (FHWA) USA. RLS 90 - Germania. Guide du bruit des Transports Terrestres - Prevision des niveaux sonores - Ministere de l'Environnement e du Cadre de Vie, Ministere des Transports. Bruit des Infrastructures routieres - NMPB - Routes - 96 - France Janvier 1997.
3 4 5 6 7 8 9 10 11
B.3
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 11
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
APPENDICE (informativa)
(C.1)
Lai
il livello di attenuazione sonora della i -esima banda calcolato con l'ausilio del modello matematico previsionale.
Dopo aver inserito nel modello i dati di ingresso corrispondenti alla situazione in cui stata effettuata la misurazione della pressione sonora o a cui la pressione sonora si riferisce (orograa e tipologia del terreno, schermi, riessioni, condizioni meteorologiche, ecc.) si attribuisce alla banda in esame un livello di potenza ttizio (Lw) si calcola un corrispondente livello ttizio di pressione sonora (Lp) nel punto in esame e, per differenza aritmetica dei due, il livello di attenuazione acustica (Lai). Quindi, utilizzando l'equazione C.1, si determina il reale livello di potenza sonora della sorgente. Nel caso in cui siano misurati o assegnati i livelli di pressione sonora in pi punti inuenzati dalla sola sorgente in esame, disposti lungo direttrici diverse, possibile calcolare sia la potenza sonora della sorgente sia le eventuali direttivit. Nel caso in cui si abbiano N sorgenti incognite supposte puntuali e isotrope e M livelli misurati o assegnati in altrettanti punti inuenzati dalle sorgenti stesse, se M>>N (M 3 N ) le potenze sonore incognite possono essere stimate anche applicando metodi matematici che minimizzano gli scarti tra la pressione sonora (o il corrispondente livello) misurata o assegnata nei vari punti e la pressione sonora (o il corrispondente livello) calcolata dal modello. Per esempio pu essere utilizzato il metodo dei minimi quadrati.
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 12
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
APPENDICE (informativa)
D.1
l'imperfetta denizione del misurando; l'incertezza strumentale del misuratore di livello sonoro utilizzato; l'ampiezza dell'intervallo temporale di misura; le uttuazioni di livello sonoro della sorgente che si vuole caratterizzare; le uttuazioni di livello sonoro del rumore residuo; le condizioni meteorologiche presenti durante la misurazione e l'ampiezza delle loro uttuazioni; le condizioni del terreno presenti durante la misurazione e l'ampiezza delle loro uttuazioni.
Se, per esempio, si deve misurare il livello continuo equivalente di pressione sonora su 24 h associato ad un certo fenomeno sonoro variabile nel tempo, Leq,24h, necessario specicare chiaramente se l'intervallo temporale durante il quale la strumentazione rileva il segnale sonoro coincide o meno con l'intervallo temporale di 24 h. Infatti, nel caso di misurazione limitata ad un intervallo temporale T minore delle 24 h il misurando sarebbe Leq,T e non Leq,24h; si tratterebbe quindi di una denizione del misurando che potrebbe generare ambiguit in sede di interpretazione dei risultati. Nel Decreto del Ministeriale 16 marzo 1988 "Tecniche di rilevamento e misurazione dell'inquinamento acustico", allegato A, si distingue tra "tempo di riferimento", "tempo di osservazione" e "tempo di misura". Il primo un periodo convenzionale della giornata durante il quale si esegue la misurazione (diurno o notturno); il secondo un periodo di tempo durante il quale si vericano le condizioni di rumorosit che si intendono valutare; il terzo un periodo di tempo, compreso nel secondo, durante il quale si opera effettivamente la misurazione; all'interno di un singolo "tempo di riferimento" si possono individuare pi "tempi di osservazione"; all'interno di un singolo "tempo di osservazione" si possono individuare pi "tempi di misura". Nell'ambito del presente paragrafo dedicato alla stima dell'incertezza dei risultati, quando si parla di "intervallo temporale di misura" si intende il periodo temporale durante il quale si mette in atto la procedura di misurazione. Nel caso si debba misurare un livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" ai sensi del Decreto del Ministeriale 16 marzo 1998, "l'intervallo temporale di misura" coincide con il "tempo di osservazione" e con il "tempo di misura" deniti nel Decreto stesso quando si adotta la tecnica per integrazione continua; "l'intervallo temporale di misura" coincide invece con il "tempo di osservazione" e include pi "tempi di misura" quando si adotta la tecnica di campionamento. Si dovrebbe sempre fornire una stima dell'incertezza associata ad ognuna delle componenti sopra menzionate, dichiarando il metodo utilizzato per ottenerla (campionamento statistico ripetuto, analogie con casi simili, ecc.). Le varie componenti dell'incertezza cos determinate dovrebbero essere composte con legge quadratica conformemente alla UNI CEI ENV 13005 per determinare l'incertezza tipo composta del risultato. Quando il risultato deve essere confrontato con valori limite assegnati, si fornir una stima dell'incertezza estesa del risultato, U, ottenuta moltiplicando l'incertezza tipo composta, uc, per un fattore di copertura, k, scelto sulla base del livello di ducia, p, desiderato:
Nota 2
U = k uc
D.2
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 13
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
b)
il modello di calcolo stato semplicemente applicato cos com', senza confronti con misurazioni. l'incertezza dei dati di ingresso del modello di calcolo (quali: potenza sonora e direttivit delle sorgenti sonore, tipologia puntuale, lineare o areale delle sorgenti sonore, fattori di riessione delle superci modellate, ecc.); l'incertezza dovuta alle ipotesi sulle quali basato il modello di calcolo (quali: rappresentazione idealizzata delle condizioni geomorfologiche e meteorologiche, presa in conto dei fenomeni di riessione e di diffrazione e relativo grado di approssimazione, ecc.); l'ampiezza dell'area di validit del modello di calcolo, intesa come l'area oltre la quale le approssimazioni insite nel modello di calcolo non permettono pi di ottenere risultati attendibili, indipendentemente dai valori dei dati di ingresso; l'incertezza dovuta alla rappresentazione dei valori numerici con un numero nito di cifre; l'incertezza dovuta alla combinazione dei valori di ingresso secondo algoritmi complessi ("rumore di calcolo"). Un esempio di stima dell'area di validit del modello di calcolo fornito nel prospetto 5 della ISO 9613-2.
Nota
Nel caso di calcolo diretto senza confronto con misurazioni, l'incertezza pu talora assumere valori cos elevati da precludere un confronto signicativo con valori limite assegnati, e ci si pu vericare per casi anche molto diversi tra loro e non identicabili a priori. In particolare, eseguendo un confronto a posteriori tra le previsioni di modelli di calcolo non calibrati e valori misurati, si riscontrano spesso importanti deviazioni sistematiche.
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 14
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
APPENDICE (informativa)
Un esempio di stima dell'incertezza globale del modello di calcolo fornita nel prospetto 5 della ISO 9613-2. In pratica si procede per passi successivi, per esempio nel modo seguente (si veda anche lo schema a blocchi rappresentato nella gura E.1): 1) effettuare misurazioni di livello sonoro, in funzione della frequenza, sia in punti di riferimento prossimi alle sorgenti sonore individuate (punti di calibrazione delle sorgenti) sia in punti pi lontani ed in prossimit dei ricettori (punti di calibrazione dei ricettori e di verica). I punti di verica devono essere generalmente diversi dai punti di calibrazione. Ne risultano i valori di livello sonoro Lmc nei punti di calibrazione e Lmv nei punti di verica; sulla base dei valori misurati, determinare i valori dei parametri di ingresso del modello di calcolo (potenza sonora e direttivit delle sorgenti sonore, tipologia puntuale, lineare od areale delle sorgenti sonore, ecc.), in maniera tale che la media degli scarti |Lcc Lmc| al quadrato tra i valori calcolati con il modello, Lcc, ed i valori misurati, Lmc, nei punti di calibrazione delle sorgenti sia minore di 0,5 dB:
2)
-------------------------------------- 0,5 dB Ns
c=1
NS
L mc L cc
dove:
NS
3)
il numero dei punti di riferimento sorgente-orientati; sulla base dei valori misurati ai ricettori (calibrazione ai ricettori) minimizzare la somma dei quadrati degli scarti regolando i parametri del modello che intervengono sulla propagazione, in maniera tale che la media degli scarti al quadrato sia minore di 1,5 dB:
NR
-------------------------------------- 1,5 dB NR
c=1
L mc L cc
dove:
NR
il numero di punti di misura ricettore-orientati utilizzati per la calibrazione, calcolare i livelli sonori nei punti di verica, Lcv;
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 15
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
4)
se lo scarto |Lcv Lmv| tra i livelli sonori calcolati, Lcv, e quelli misurati, Lmv, in tutti i punti di verica) minore di 3 dB(A), allora il modello di calcolo da ritenersi calibrato; altrimenti, necessario riesaminare i dati di ingresso del modello di calcolo (specicatamente quelli relativi alla propagazione acustica) e ripetere il processo.
In talune situazioni il procedimento, soprattutto in presenza di sorgenti sonore non molto numerose o non molto complesse, pu consentire di ridurre lo scarto fra i valori calcolati e i valori misurati entro 2 dB in tutti i punti di verica. La metodologia pu essere talvolta semplicata, per esempio utilizzando punti ricettori-orientati, oltre che per regolare i parametri del modello di propagazione, come punti di verica.
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 16
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
gura
E.1
UNI 11143-1:2005
UNI
Pagina 17
Documento contenuto nel prodotto cd-rom UNI ACUSTICA edizione 2007. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno
UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia