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LUCA, XIII, 24
RIPRODUZIONE VIETATA.
I diritti di riproduzione di testo e di immagini sono riservati all'Autore.
Giuseppe Palumbieri
Si ringraziano per il contributo gli autori degli allegati A, B e C del
"Manuale operativo di istruzioni per la fissazione, l'invio e il trasporto
di campioni biologici e per la compilazione della richiesta di esame
istopatologico e/o citopatologico. Risk Management in Anatomia
Patologica":
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SOMMARIO
5. APPENDICE " 71
7
8
Presentazione
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10
Canterò gli sguardi attoniti dietro le sbarre
le rughe di un vecchio solo e malato spade confitte nel cuore
il volto sfigurato di una donna violata. della nostra sete di vendetta.
Canterò Canterò
la pelle nera, bianca o gialla le urla del delirio
di corpi curvati dalla prepotenza. di chi vede – non creduto - “alberi di mandarino
Canterò e cieli di marmellata”.
la tenacia di chi vuol sentire ancora il profumo Canterò
del mare la sovraumana pazienza di chi non può più muoversi
mentre sa che sta morendo per sempre
la grandezza di chi, sfiancato da tremendo dolore, le mani di chi accarezza un moribondo
dà coraggio a chi sta male. il suo sorriso delicato come luce di candela.
Canterò Canterò
la forza di chi si ribella ai miasmi dell’aria e della la dolcezza di chi cura corpi piagati e anime a
corruttela pezzi
l’umiltà di chi pensa: l’attenzione di chi tratta le persone
“non posso cambiare il mondo se non cambio me con la maestria di chi taglia i diamanti.
stesso”. Canterò la fame di vita,
Canterò fame feroce
i capelli crespi dei bimbi africani sbarcati a di un sole nuovo.
Lampedusa,
i ventri gravidi delle loro madri stremate Rocco Canosa
le labbra riarse dei loro padri sfiniti. Direttore Generale ASL BAT
Canterò
Prefazione
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in situ, con sonde a DNA o m-RNA marcate con traccianti non-isotopici e con sistemi
rivelatori anticorpo-enzima specifici, ovvero marcate con traccianti fluorescenti;
tecniche di biologia molecolare su acidi nucleici, tramite l'uso di sonde e sistemi
specifici, PCR e RT-PCR; tecniche di gene expression profiling, usando microarrays;
tecniche di sequenzionamento genico, tramite GeneScan), a supporto della diagnostica
istomorfopatologica, ne amplifichi ulteriormente le ricadute in ambito diagnostico,
prognostico-predittivo e di pianificazione terapeutica.
All'inizio della guida sono indicati gli obiettivi perseguiti dalla Direzione della U.O.C.
di Istologia Patologica e Citodiagnostica, inseriti nel quadro della visione e degli
obiettivi della ASL BAT ("vision e mission aziendale") espressi, credo meglio che in
qualsiasi linguaggio "burocratese-manageriale", dai versi del Direttore Generale
dell'ASL BAT Rocco Canosa, così carichi di forte passione etica, civile e sociale.
Successivamente si procede all'illustrazione dell'organizzazione, delle procedure
di accesso e del catalogo delle prestazioni diagnostiche offerte dal Servizio, indicando
gli orari di apertura al pubblico, gli adempimenti amministrativi necessari, le
modalità di compilazione della richiesta di esame istocitopatologico, di consegna
dei campioni biologici e di ritiro dei referti, con speciale riferimento all'attività di
assistenza agli utenti svolta dal personale del Servizio.
Particolare attenzione è stata riservata all'individuazione di procedure scritte
standardizzate, per garantire la conformità dei processi e del trattamento dei
campioni biologici come si può rilevare nel "Manuale operativo di istruzioni per
la fissazione, l'invio e il trasporto dei campioni biologici e per la compilazione
delle richieste di esame istopatologico e citopatologico. Risk Management in
Anatomia Patologica".
In appendice si riporta la normativa vigente per la conservazione dell'archivio
biopatologico - istoteche per vetrini e per blocchetti d'inclusione (rinviando ad
altra occasione il report della recente normativa sulle bio-banche) - ed il FAC-SIMILE
della modulistica predisposta per le richieste d'esame istocitopatologico, per la
richiesta e refertazione d'esame citologico cervico-vaginale (PAP TEST), per la
richiesta di consulenza diagnostica istocitopatologica, per la delega al ritiro del
referto ed il consenso al trattamento dei dati personali.
Mi piace concludere - nel segno dell'attenzione alle esigenze dei pazienti - con
le parole del Direttore Generale Rocco Canosa: "che l'Ospedale cessi di essere il
luogo della sofferenza e divenga il luogo della speranza".
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Introduzione
Ruolo e centralità dell'Anatomia Patologica nella lotta ai tumori; priorità del potenziamento
dei Servizi di Anatomia Patologica nella politica sanitaria del S.S.N. e del S.S.R.
Azione della Siapec-Iap presso le Autorità Sanitarie per promuovere l'integrazione di
U.O.S. di Biologia Molecolare nelle U.O.C. di Anatomia Patologica.
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delle Strutture Complesse di Anatomia Patologica, considerato anche l'evidente
incremento - registrato dalle ricerche epidemiologiche degli ultimi decenni - della
morbilità e mortalità della popolazione mondiale, italiana e pugliese per patologia
neoplastica; difatti le U.O.C. di Anatomia Patologica sono le sole a disporre delle
complesse competenze necessarie per integrare una valutazione multidisciplinare
del processo diagnostico della malattia neoplastica, integrando in una unica Struttura
la diagnostica morfoisto-citopatologica ed immunoistochimica con la diagnostica
molecolare.
Infine vorrei concludere con la definizione di Arthur Hailey del ruolo del patologo:
"il medico che il paziente non vede mai, ma che spesso ha il compito di dettare
l'ultima diagnosi capace di salvare una vita" (riportata nel romanzo "the final
diagnosis").
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Capitolo 1°
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1.1 FUNZIONI ED OBIETTIVI DELL'U.O.C.
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1.2 UBICAZIONE E SPAZI OPERATIVI DEL SERVIZIO
1.2.1 UBICAZIONE
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1.3 ORARIO D'APERTURA AL PUBBLICO
E STRUTTURE SANITARIE AFFERENTI
Pazienti Esterni
L’accettazione dei campioni Istologici e Citologici viene effettuata presso la
segreteria con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 11,30
martedì e giovedì: ore 15,30 – 17,30
La consegna dei referti viene effettuata presso la segreteria con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì: ore 11,30 - 13,30
martedì e giovedì: ore 15,30 – 17,30
Pazienti Interni
L’accettazione dei campioni Istologici e Citologici viene effettuata presso la sala
campionamento pezzi del Laboratorio di Istopatologia:
dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 11,30
La consegna dei referti viene effettuata presso la segreteria con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 13,30
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1.4 MODALITA’ DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI
Utenti Esterni
Sono da ritenersi utenti esterni i Pazienti non ricoverati presso le Strutture dell’Asl
BAT.
L’Utente Esterno può accedere - per la consegna dei campioni biologici - nelle fasce
orarie prestabilite, senza prenotazione (non vi sono liste di attesa), previa
corresponsione del ticket d'esame, se dovuto, presso il CUP dell'ospedale.
Non verranno accettati campioni biologici priv i di richiesta d'esame istocitopa-
tologico, d'impegnativa del medico curante e di ricevuta di effettuato pagamento
del ticket d'esame, se dovuto;
le consegne sono così differenziate:
Utenti Interni
Si considerano utenti interni tutti i pazienti ricoverati presso le Strutture dell’Asl
Bat, in ricovero ordinario o in day hospital.
Per accedere alle prestazioni occorre compilare gli appositi moduli di richiesta.
I campioni biologici e le relative richieste vanno consegnati ai Tecnici nelle fasce
orarie prestabilite, presso la sala accettazione e campionamento pezzi operatori.
Per gli esami che richiedono particolari procedure sul materiale a fresco la consegna
viene concordata col personale in servizio con modalità indicate nel “Manuale
operativo di istruzioni per la fissazione, l'invio ed il trasporto di campioni biologici
e per la compilazione della richiesta d'esame istopatologico e/o citopatologico.
Risk Management in Anatomia Patologica.”.
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1.4.2 MODALITÀ DI CONSEGNA DEI REFERTI
Utenti Esterni
• I referti vengono consegnati al paziente o a persona da questi delegata, previa
compilazione modulistica privacy, in busta chiusa.
• Nel caso in cui il paziente lo richieda i referti possono essere inviati, tramite
Servizio Postale, al suo domicilio. In tal caso il Paziente dovrà, all’atto della
richiesta d'esame, consegnare alla Segreteria dell'U.O.C. una busta affrancata
con l'indirizzo del destinatario.
Utenti Interni
• I referti vengono ritirati dal Personale delle Divisioni e degli Ambulatori
dell'Ospedale di Barletta e dai Messi degli altri Ospedali, Ambulatori e Consultori
afferenti alla Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica.
Copie di referti
É consentito richiedere la copia di un referto alla Segreteria della U.O.C.
Sulla copia dei referti viene apposto un timbro con la scritta “COPIA”.
• Per gli esterni, le copie dei referti vengono consegnate direttamente al paziente
o suo delegato.
• Per gli interni il Medico di reparto, la Caposala, o il Medico Specialista possono
richiedere e ritirare tramite operatori Asl ovvero per posta interna o fax le
copie dei referti.
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1.5 ASSISTENZA AGLI UTENTI
Informazioni
• Il personale della segreteria è a disposizione per informazioni relative agli
orari e modalità di consegna dei campioni e di ritiro dei referti, nonchè sulle
procedure burocratico-amministrative.
• Il personale tecnico risponde ad eventuali quesiti riguardanti richieste di
analisi, modalità di consegna dei campioni, caratteristiche delle metodiche
adoperate.
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Conservazione dei vetrini e dei blocchetti in paraffina
I blocchetti del materiale incluso in paraffina, i vetrini istologici, citologici ed
immunoistocitochimici vengono conservati in apposite istoteche (si veda appendice
per riferimenti normativa vigente in materia).
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Capitolo 2°
PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE
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2.1 TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE DELLA U.O.C. DI
ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA DELL'OSPEDALE DI BARLETTA
Tabella 1
Esame Istopatologico
• Esame istopatologico di biopsie escissionali
• Esame istopatologico di agobiopsia o di biopsia per pinza
• Esame istopatologico di biopsie multiple mappate
• Esame macroscopico e istopatologico di campioni di resezione parziale o
totale di organo
• Esame macroscopico e istopatologico di campioni operatori complessi
costituiti da più organi
• Esame istopatologico estemporaneo intraoperatorio
• Consulenza diagnostica di preparato istopatologico già allestito
Varie
• Metodiche immunoistochimiche (relative a quasi tutte le patologie d'organo).
• Metodiche immunoistochimiche per la determinazione dell'immunofenotipo
delle neoplasie.
• Metodiche immunoistochimiche per la tipizzazione di malattie linfoprolife-
rative.
• Metodiche immunoistochimiche per l'evidenziazione di recettori ormonali
(estrogeno, progesterone, etc.)
• Marker tumorali prognostico-predittivi, di cinetica proliferativa e di farmaco-
responsività alla "target therapy" delle neoplasie (es. HER 2 / neu nella
mammella, etc)
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2.2 PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE DI ISTOLOGIA PATOLOGICA
E CITODIAGNOSTICA PER UTENTI ESTERNI - REGIONE PUGLIA
D.M.S. n.150 del 22/07/1996 (G.U. n. 216 del 12/09/1996)
Tabella 2
Esame Istopatologico
91.40.1 Articolazioni Biopsia sinoviale, biopsia tendinea 27,17
91.40.2 Bulbo oculare Biopsia semplice 14,10
91.40.4 Cute Shave o punch 14,10
91.40.5 Cute e/o Tessuti molli Biopsia escissionale 27,17
91.42.3 Muscolo scheletrico Biopsia incisionale o punch 43.64
91.48.2 Nervo periferico Biopsia 27,17
91.47.4 Linfonodo Asportazione di linfonodo superficiale 79.64
91.47.2 Linfonodo Agobiopsia singola (sede unica) 46.48
91.47.3 Linfonodo Agobiopsie multiple (sedi multiple) 79,64
91.47.5 Biopsia osteo - midollare 79,64
91.40.3 Cavo orale Biopsia semplice 14,10
91.41.5 Ghiandola salivare Biopsia 14,10
91.41.3 Apparato digerente Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,10
91.41.4 Apparato digerente Biopsie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,48
91.42.2 Apparato digerente Polipectomia endoscopica singola (sede unica) 14,10
91.42.1 Apparato digerente Polipectomie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,48
91.41.2 Fegato Biopsia 39,41
91.42.5 Cavita' nasali Biopsia 14,10
91.43.4 Vie aeree Biopsie multiple (sedi multiple) 46,48
91.43.3 Laringe Biopsia singola (sede unica) 14,10
91.43.1 Bronco Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,10
91.42.4 Pleura Agobiopsia 43,64
91.45.4 Testicolo Biopsia 14,10
91.44.2 Annessi testicolari Biopsia 14,10
91.45.3 Pene Biopsia 14,10
91.45.1 Vescica Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,10
91.45.2 Vescica Biopsie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,48
91.46.1 Vulva Biopsia singola (sede unica) 14,10
91.46.2 Vulva Biopsie multiple (sedi multiple) 46,48
91.45.5 Vagina Biopsia 14,10
91.44.4 Cervice uterina Biopsia singola (sede unica) 14,10
91.46.4 Cervice uterina Polipectomia endocervicale 14,10
91.44.3 Biopsia cervicale e endometriale (con raschiamento del canale) 46,48
91.44.5 Cavita' uterina Biopsia endometriale (VABRA) 14,10
91.46.5 Mammella Biopsia stereotassica 46,48
91.47.1 Mammella Nodulectomia 27,17
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Esame Citopatologico
91.38.5 Esame citologico cervico vaginale [ Pap Test ] 11,16
91.39.2 Esame citologico di espettorato (per ogni campione) 27,17
91.39.3 Esame citologico di versamenti (per ogni campione) 27,17
91.39.4 Esame citologico delle urine per ricerca cellule neoplastiche (per ogni campione) 14,10
91.39.1 Esame citologico da agoaspirazione 33,78
Varie
90864 Batteri in campioni biologici diversi ricerca microscopica (Gram, Blu di Metilene) 1,86
00865 Ricerca microscopica helicobacter pylori (Giemsa mod.) 2,43
91024 Microbatteri in campioni biologici ricerca microscopica (Ziehl-Neelsen) 3,56
91045 Parassiti in materiali biologici ricerca macro e microscopica 3,56
91062 Pneumocistis carinii nel Broncolavaggio esame microscopico 3,98
90751 Sostanza Amiloide ricerca 3,41
90633 Esame del Midollo osseo per apposizione e/o striscio 20,86
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2.3 CATALOGO DELLE PRESTAZIONI ANATOMO-PATOLOGICHE
IN ORDINE ALFABETICO PER APPARATO, SEDE E PROCEDURA
(come da nomenclatore tariffario Fisapec 1995)
Tabella 3
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. Cute e/o tessuti molli - seno pilonidale
. Digerente - agobiopsia epatica
. Digerente - agobiopsia pancreatica
. Digerente - amputazione retto-sigma più cute perianale (Miles)
. Digerente - appendicectomia semplice
. Digerente - biopsia endoscopica (sede unica)
. Digerente - biopsia endoscopica (sedi multiple)
. Digerente - biopsia epatica (resezione chirurgica e/o laparoscopica)
. Digerente - biopsia ghiandola salivare
. Digerente - caudectomia pancreas
. Digerente - colecistectomia allargata
. Digerente - colecistectomia semplice
. Digerente - colectomia totale
. Digerente - duodeno-cefalopancreasectomia
. Digerente - emicolectomia con linfoadenectomia
. Digerente - epatectomia
. Digerente - erniectomia: sacco erniario
. Digerente - gastrectomia parziale
. Digerente - gastrectomia totale allargata
. Digerente - gastroresezione per patologia non neoplastica
. Digerente - polipectomia endoscopica (sedi multiple)
. Digerente - polipectomia endoscopica (singola)
. Digerente - resezione esofago-gastrica con o senza linfoadenectomia regionale
. Digerente - resezione segmentaria del colon
. Digerente - resezione segmentaria del fegato
. Digerente - resezione segmentaria del tenue
. Digerente - resezione segmentaria esofago
. Emopoietico - agobiopsia linfonodale
. Emopoietico - agobiopsia splenica
. Emopoietico - asportazione di linfonodo unico
. Emopoietico - biopsia osteo-midollare (B.O.M.)
. Emopoietico - linfoadenectomia regionale di linfonodi multipli
(pacchetto linfonodale)
. Emopoietico - linfoadenectomia regionale di linfonodi multipli
(pacchetto linfonodale) stazioni multiple
. Emopoietico - splenectomia per patologia neoplastica
. Emopoietico - splenectomia per patologia traumatica
. Emopoietico - striscio ematico: midollare e/o periferico
. Endocrino - agobiopsia surrenalica
. Endocrino - agobiopsia tiroidea
. Endocrino - asportazione chirurgica paragangli
. Endocrino - emitiroidectomia
. Endocrino - nodulectomia tiroidea
. Endocrino - paratiroidectomia
. Endocrino - tiroidectomia con escissione di altri organi od apparati e/o
linfoadenectomia mono-bilaterale
. Endocrino - tiroidectomia totale
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. Esame Istocitopatologico di materiale autoptico
. Feto con età gestazionale anteriore alla 22°settimana - esame macroscopico
. Ghiandole salivari - asportazione allargata
. Ghiandole salivari - asportazione semplice
. Ghiandole salivari - nodulectomia
. Labbro - biopsia semplice
. Labbro - resezione cuneiforme
. Labbro - resezione quadrangolare
. Lingua - biopsia semplice
. Lingua - emiglossectomia
. Lingua - resezione cuneiforme
. Mammella - biopsia stereotassica
. Mammella - mastectomia radicale (Halsted o Patey)
. Mammella - mastectomia sottocutanea semplice
. Mammella - mastectomia totale con linfoadenectomia
. Mammella - nodulectomia
. Mammella - quadrantectomia
. Mammella - resezione parziale in corso di mastoplastica
. Mandibola - emimandibolectomia con linfoadenectomia
. Muscolo scheletrico - biopsia incisionale o punch
. Naso e cavità nasali - etmoidectomia
. Naso e cavità nasali - resezione dei turbinati
. Naso e cavità nasali - resezione del setto nasale
. Naso e cavità nasali - resezione etmoido-mascellare
. Naso e cavità nasali - resezione mascellare con svuotamento linfonodale
. Osso - asportazione di neoformazione
. Osso - esame istologico di testa femorale escissa per esecuzione protesi
. Osso - resezione segmentaria
. Respiratorio - agobiopsia polmonare
. Respiratorio - biopsia delle cavità nasali
. Respiratorio - biopsia endobronchiale (sede unica)
. Respiratorio - biopsia endobronchiale (sedi multiple)
. Respiratorio - biopsia laringea (sede unica)
. Respiratorio - biopsia transbronchiale
. Respiratorio - biopsie vie aeree (sedi multiple)
. Respiratorio - faringe, emifaringectomia
. Respiratorio - faringe, tonsillectomia per linfoma
. Respiratorio - faringolaringectomia totale
. Respiratorio - laringe, cordectomia bilaterale
. Respiratorio - laringe, cordectomia monolaterale
. Respiratorio - laringe, emilaringectomia
. Respiratorio - laringe, epiglottidectomia
. Respiratorio - laringe, laringectomia sovraglottica
. Respiratorio - laringectomia totale
. Respiratorio - laringectomia totaIe con svuotamento funzionaIe del collo
. Respiratorio - pneumectomia allargata
. Respiratorio - pneumectomia con o senza linfoadenectomia
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. Respiratorio - polmone, lobectomia semplice
. Respiratorio - polmone, resezione atipica
. Respiratorio - polmone, resezione segmentaria
. Respiratorio - tonsillectomia e/o adenoidectomia
. Sierose - agobiopsia pleurica
. Sierose - omentectomia e/o biopsia
. Sierose - pericardiectomia e/o biopsia
. Sierose - pleurectomia e/o biopsia
. S.N.C. - biopsia a cielo aperto
. S.N.C. - biopsia stereotassica
. S.N.C. - escissione tumorale
. S.N.C. - materiale da aspirazione (CUSA)
. S.N.P. - biopsia di nervo periferico
. S.N.P. - gangliectomia
. Urogenitale - agobiopsia ovarica
. Urogenitale - agobiopsia prostatica
. Urogenitale - amputazione peniena
. Urogenitale - amputazione vaginale
. Urogenitale - biopsia annessi testicolari
. Urogenitale - biopsia cervicale con raschiamento del canale e/o endometriale
. Urogenitale - biopsia cervice uterina
. Urogenitale - biopsia endometriale (VABRA)
. Urogenitale - biopsia endoscopica vescicale (sede unica)
. Urogenitale - biopsia endoscopica vescicale (sedi multiple)
. Urogenitale - biopsia pene
. Urogenitale - biopsia renale
. Urogenitale - biopsia testicolare bilaterale
. Urogenitale - biopsia testicolare monolaterale
. Urogenitale - biopsia vaginale
. Urogenitale - biopsia vulvare (sede unica)
. Urogenitale - biopsia vulvare (sedi multiple)
. Urogenitale - biopsie cervicali (sedi multiple)
. Urogenitale - cistectomia parziale
. Urogenitale - cistectomia radicale con vesciculoprostatectomia o
isterectomia (con o senza linfoadenectomia regionale)
. Urogenitale - cistectomia semplice
. Urogenitale - cisti ghiandola Bartolini
. Urogenitale - conizzazione cervice uterina
. Urogenitale - emasculazione
. Urogenitale - esame completo della placenta, funicolo e membrane
. Urogenitale - eviscerazione anteriore (Wertheim + vescica)
. Urogenitale - eviscerazione posteriore (Wertheim + retto)
. Urogenitale - isterectomia radicale (Wertheim)
. Urogenitale - isterectomia semplice
. Urogenitale - isteroannessiectomia per fibromatosi
. Urogenitale - nefrectomia radicale
. Urogenitale - nefrectomia semplice
33
. Urogenitale - orchiectomia bilaterale per castrazione terapeutica
. Urogenitale - orchiectomia semplice
. Urogenitale - orchiofunicolectomia
. Urogenitale - orchiofunicolectomia con o senza escissione di c ute e linfoadenectomia
. Urogenitale - ovariectomia bilaterale
. Urogenitale - ovariectomia mono/bilaterale con isterectomia,
omentectomia e/o linfoadenectomia
. Urogenitale - ovariectomia monolaterale con salpingectomia
. Urogenitale - ovariectomia monolaterale e/o biopsia ovarica
e/o resezione cuneiforme
. Urogenitale - polipectomia endocervicale
. Urogenitale - prostatectomia (enucleazione-nodulectomia)
. Urogenitale - prostatectomia extrafasciale con vescicole seminali
e linfoadenectomia
. Urogenitale - prostatectomia extrafasciale con vescicolectomia
. Urogenitale - resezione endoscopica transuretrale (T.U.R.)
. Urogenitale - resezione parziale rene
. Urogenitale - resezione ureterale
. Urogenitale - salpingectomia per gravidanza extrauterina
. Urogenitale - utero, miomectomia
. Urogenitale - vulvectomia parziale
. Urogenitale - vulvectomia radicale con linfoadenectomia inguinale
. Urogenitale - vulvectomia semplice
34
2.4 ESAME ISTOCITOPATOLOGICO ESTEMPORANEO INTRAOPERATORIO
35
definitivi;
• salvo eccezioni deve essere evitato anche in caso di frammenti bioptici
troppo piccoli (0.3/0.5 cm di diametro massimo) come nel caso di biopsie
endoscopiche o di lesioni più ampie, ma superficiali o sottili (es. lesioni
pigmentate piane);
• l'esame estemporaneo peroperatorio va sconsigliato anche nella diagnostica
di lesioni tipicamente focali (es. eventuale cancerizzazione di adenomi
dell'intestino crasso).
36
Capitolo 3°
37
38
3.1 CONTROLLO CONCORDANZA TRA RICHIESTA D'ESAME E CAMPIONE
39
3.2 CONFORMITÀ DEI CAMPIONI E DELLE RICHIESTE
40
3.3 CONFORMITÀ DEL REFERTO
41
42
Capitolo 4°
figura 1: Carcinoma tubarico primitivo a cellule transizionali; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.
figura 2: Poliposi linfomatosa-like Linfoma non-Hodgkin intestinale di alto grado primitivo; caso
pubblicato, Giuseppe Palumbieri.
43
44
MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO
E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA
RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.
RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA
45
4.1.1 COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA D'ESAME ISTOCITOPATOLOGICO
Notizie cliniche
• Dati clinico-anamnestici del paziente, corredati dagli esami di laboratorio e
radiologici rilevanti e da eventuali referti endoscopici e precedenti esami
citopatologici e/o istopatologici.
• Diagnosi clinica con eventuali quesiti clinici particolari.
• Segnalare patologie infettive rilevanti o radioattività.
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4.1.2 INVIO DEL CAMPIONE BIOLOGICO PER ESAME ISTOPATOLOGICO
Il campione biologico dovrebbe pervenire entro e non oltre le 24 ore dal prelievo,
soprattutto per i pezzi operatori di maggiori dimensioni; in caso di consegna ritardata
i pezzi operatori di organi cavi (ad esempio segmenti di resezione colica) vanno
aperti dal chirurgo per consentire adeguata fissazione.
I contenitori dei pezzi operatori e dei campioni biologici per esame istocitopatologico
devono essere a tenuta ermetica e di volume sufficiente per contenere, senza
deformarlo, il materiale inviato.
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Materiale fissato
• Il materiale deve essere inviato alla U.O.C. in formalina neutra tamponata al 10%.
• Le biopsie di piccole dimensioni vanno poste immediatamente in fissativo, per
evitare l'essicazione del campione.
• Il campione deve essere completamente immerso nel fissativo, in rapporto
volumetrico di almeno 1:10.
48
4.1.3 INVIO DEL CAMPIONE BIOLOGICO PER ESAME CITOPATOLOGICO
Liquidi Biologici
• Il materiale in toto (e comunque non meno di cc 250, salvo frazioni destinate
ad altri laboratori) deve giungere entro 1-3 ore presso il Servizio di Istologia
Patologica e Citodiagnostica.
• Nell’impossibilità di un invio tempestivo, il materiale deve essere tenuto in
frigorifero a 4°C, senza aggiunta di nessun fissativo (eccetto i casi indicati
nella parte speciale del manuale).
• I contenitori devono essere a parete rigida e a chiusura ermetica.
• Il materiale deve comunque essere inviato entro le 24 ore.
Vetrini Strisciati
• Usare vetrini ben detersi, con banda smerigliata (contrassegnarli usando sempre
la matita);
• fissare immediatamente con citospray oppure immergendo i vetrini in alcool
etilico 95%;
• se fissati all’aria segnalarlo sul contenitore e sulla richies ta d'esame citopato-
logico.
49
4.1.4 MODALITÀ DI RACCOLTA E TRASPORTO DEI CAMPIONI BIOLOGICI
50
MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO
E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA
RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.
RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA
51
52
4.2.1 CAMPIONI BIOLOGICI PER ESAME ISTOPATOLOGICO
Elenco alfabetico dei principali organi con le istruzioni per il corretto invio. In assenza
di riferimenti anatomici, è opportuno orientare i pezzi anatomici con punti repere.
ORGANO FISSAZIONE ISTRUZIONI SPECIALI
Formalina neutra
APPENDICE Nessuna
tamponata al 10%
53
ORGANO FISSAZIONE ISTRUZIONI SPECIALI
ESOFAGO(Biopsia, eso- In mancanza di reperi anatomici, il pezzo
fagectomia segmentaria Formalina neutra deve essere correttamente orientato; le
o totale, esofagectomia diverse stazioni linfonodali devono essere
subtotale, resezione tamponata al 10% identificate da appositi punti di repere
esofago-gastrica) chirurgici. Allegare referto esofagoscopico
Allegare eventuale referto ecografico, dati
FEGATO laboratoristici e marker d'infezione virale.
(Agobiopsie, biopsie Formalina neutra La lunghezza dei frustoli agobioptici in caso di
chirurgiche, resezioni lesioni epatiche diffuse (epatite cronica, cirrosi
cuneiformi, tamponata al 10%
segmentectomie) epatica, etc.) deve essere non inferiore ai mm
15-20, sec. linee guida.
GHIANDOLE
SALIVARI Formalina neutra Le diverse stazioni linfonodali devono essere
(Biopsia, nodulectomia, identificate da appositi punti di repere chirur-
parotidectomia superficiale tamponata al 10% gici. Allegare eventuale referto ecografico
o totale, parotidectomia
allargata ecc.)
Formalina neutra
LABBRO tamponata al 10%
Nessuna
LINFONODO
(Patologia non neopla- Formalina neutra
Nessuna
stica o sospetta meta- tamponata al 10%
stasi)
54
ORGANO FISSAZIONE ISTRUZIONI SPECIALI
MAMMELLA
(Mastectomia, quadran- Le lesioni di piccole dimensioni vanno contras-
tectomia, nodulectomia o Nessuna
biopsia per carcinoma; reci-
segnati con repere (filo, tatuaggio)
diva cutanea di carcinoma)
MAMMELLA
(Nodulectomia o biopsia Formalina neutra
per patologia benigna, Nessuna
mastoplastica riduttiva,
tamponata al 10%
ginecomastia, ecc.)
MILZA
(Asportazione per Formalina neutra
patologia Consultare l'allegato A
tamponata al 10%
linfoproliferativa o
post-traumatica)
NASO E CAVITA’
NASALI Formalina neutra
(Biopsia, polipectomia, tamponata al 10% Nessuna
resezioni segmentali e
simili)
55
ORGANO FISSAZIONE ISTRUZIONI SPECIALI
OVAIO E TUBA
UTERINA Formalina neutra Allegare referto ecografico
(Biopsia, resezione tamponata al 10% o referto di radioimaging
cuneiforme, ovariectomia,
salpigectomia)
RENE
(Nefrectomia per Formalina neutra Allegare referto radiologico ed esami labo-
patologia di tamponata al 10% ratoristici
interesse chirurgico)
56
ORGANO FISSAZIONE ISTRUZIONI SPECIALI
Formalina neutra
SURRENE Allegare referto di radioimaging
tamponata al 10%
TESTICOLO E
ANNESSI Formalina neutra
Allegare referto ecografico
(Biopsia, tamponata al 10%
orchiectomia)
UTERO Conizzazione
Formalina neutra Orientare il pezzo chirurgico e marcare con
(Biopsia, Conizzazione,
tamponata al 10% un punto di repere il collo dell’utero alle ore
Isterectomia) 12; inviare tempestivamente il pezzo.
57
4.2.2 CAMPIONI BIOLOGICI PER ESAME CITOPATOLOGICO
Per i diversi tipi di materiale vengono indicate le istruzioni per il corretto invio
TIPO DI PRELIEVO FISSAZIONE Scraping e Brush Cervico-vaginale
ISTRUZIONI SPECIALI
Si raccomanda fortemente che il materiale citologico prelevato venga
CITOLOGIA posto in appositi contenitori con fissativo (ritirabili anche dal nostro
Laboratorio di Citologia), per l'esecuzione dell'esame con metodo Thin
CERVICO-VAGINALE
Prep 2000; solo nel caso in cui ciò non risulti possibile si accettano
(PAP TEST) vetrini già strisciati e trattati con metodica tradizionale (unico vetrino
strisciato e fissato con citospray o alcool etilico).
In contenitori con
fissativo per thin prep Eventuali microfrustoli in formalina; eventuale
2000 (ritirabili nel
AGOASPIRATO nostro Laboratorio). liquido da inviare in contenitore a chiusura erme-
Vetrini in Alcool 95° o tica, senza fissativo se la consegna è immediata
Citospray
In contenitori con
fissativo per thin prep
ASPIRATO 2000 (ritirabili nel Usare richiesta di citologia cervico vaginale;
ENDOMETRIALE nostro Laboratorio). indicare data UM.
Vetrini in Alcool 95° o
Citospray
58
TIPO DI PRELIEVO FISSAZIONE ISTRUZIONI SPECIALI
Pr e f e r i b i l m e n t e Inviare materiale fresco (entro 4 ore dalla minzione);
nessun fissativo. eliminare la prima minzione del mattino e raccogliere
Se ciò non fosse pos- il campione successivo; inviare 3 campioni, uno al
URINA sibile addizionare in giorno, indicando sulla richiesta di quale si tratta
parti uguali il campio- (campione 1,2,3). È Possibile conservare il campione
ne urinario con alcool urinario in frigorifero a 4°C sino alla mattina succes-
etilico al 50% siva. Segnalare se l'urina è raccolta con catetere
59
60
MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO
E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA
RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.
RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA
4.3 ALLEGATI
61
4.3.1 ALLEGATO A: Prof. Oscar Nappi
APPARATO RESPIRATORIO
Polmone, Pleura, Laringe, Rinofaringe, Fosse nasali
BIOPSIE
ESAME INTRAOPERATORIO
Inviare il campione "non fissato", a fresco, nel più breve tempo possibile sulla base
di una indicazione precisa che comporti una diversa opzione terapeutica in base
al risultato dell'esame.
62
CAMPIONE OPERATORIO
In base al tempo necessario per il trasporto del campione, inviare "fresco" (anche
per consentire eventuale prelievo da congelare per la banca tissutale) o fissato in
formalina neutra tamponata.
In entrambi i casi il campione deve viaggiare in adeguato contenitore con chiusura
ermetica. Se fissato, il rapporto tessuto: fissativo deve essere di 1:10.
CITOLOGIA
I vetrini allestiti con FNA polmonare TAC-guidato (se praticati in assenza del
citopatologo in sede) vanno fissati con specifica lacca-spray. I vetrini devono essere
contrassegnati con precisi riferimenti anagrafici del paziente sulla banda smerigliata.
I contenitori (preferibili quelli provvisti di scanalature interne) devono essere
ermeticamente chiusi
63
4.3.2 ALLEGATO B: Prof. Stefano Pileri
Premessa
Le procedure riportate di seguito fanno segnatamente riferimento al trattamento
del tessuto emolinfopoietico (linfonodo, milza, midollo osseo, etc.). La maggior
parte di esse, tuttavia, non ha alcun carattere di specificità, corrispondendo ai
passi tecnici ottimali che ogni Struttura di Anatomia Patologica applica o dovrebbe
applicare nella gestione del materiale bioptico, indipendentemente dal tipo di
patologia in esame.
Il raggiungimento del pieno successo nell’utilizzazione di tali procedure non può
prescindere dalla stretta collaborazione fra Anatomo-Patologo e Clinico o Chirurgo.
In particolare, quest’ultimo deve avere completa conoscenza di una serie di
problematiche di ordine generale, che saranno trattate sinteticamente nel prosieguo.
Linfoghiandole superficiali
In linea di principio, è opportuno effettuare l’asportazione completa, con rispetto
– là dove possibile – della capsula.
Non altrettanto efficace si rivela la biopsia incisionale: essa, infatti, frequentemente
si associa a degenerazione filamentosa dei nuclei per danneggiamento delle cellule
nel corso del prelievo: ciò può rendere difficile o, perfino, impossibile l’interpretazione
del dettaglio citologico, con le conseguenti difficoltà diagnostiche, che non dipendono
dal Patologo.
Nel caso in cui si sospetti un’emopatia, assolutamente da proscrivere è l’ago-
aspirato: questo, infatti, oltre a non dare alcuna informazione topografica, importante
nella diagnostica emolinfopatologica, può addirittura ingenerare false impressioni,
causate dalla prevalente aspirazione di una delle componenti cellulari del tessuto
esaminato. Così, si spiegano le diagnosi errate di linfoma diffuso a grandi cellule
B, talora riscontrate in corso di iperplasia follicolare e dovute all’aspirazione di
soli centroblasti nel contesto di un centro germinativo in fase secondaria di sviluppo.
E’ vero che il rischio di misinterpretazione potrebbe essere ridotto dall’avvio di
una parte del materiale aspirato allo studio citofluorimetrico, approccio, tuttavia,
che comporta costi di gestione piuttosto elevati. Appare, pertanto, difficile
giustificare perché si debba basare la diagnosi e, quindi, la terapia su di un cito-
aspirato, quando l’esame istopatologico dell’intera linfoghiandola è in grado di
fornire in tempi brevi una quantità molto più sostanziosa di informazioni, consentendo
anche di acquisire materiale che – opportunamente conservato – può rappresentare
uno strumento insostituibile per l’attività di ricerca. Da ultimo, non è possibile
sottacere un rischio connesso con l’aspirazione: in un certo numero di casi, essa
64
è seguita dall’infarto del linfonodo per lesione dei vasi ematici da parte dell’ago.
Se ciò si verifica in un Paziente con una singola adenopatia, nel quale l’ago-aspirato
non ha prodotto la diagnosi, la successiva asportazione del linfonodo infartuato non
è di alcuna utilità.
Di fatto, il caso rimane non concluso – non certo per colpa del Patologo – ed il
Paziente deve essere strettamente seguito nel tempo, al fine di cogliere tempesti-
vamente la comparsa di eventuali nuove adenopatie: nel caso di una forma sistemica,
ciò comporterebbe un ritardo nell’inizio della terapia e potrebbe avere implicazioni
giudiziarie.
Sempre nel sospetto di un’emopatia, inopportuna appare la richiesta di un esame
estemporaneo. Infatti, quest’ultimo comportando il congelamento del materiale
causa una significativa alterazione del dettaglio citologico, che ha fondamentale
importanza nella diagnostica ematopatologica.
Masse profonde
Vale anche per queste la necessità di disporre di un’adeguata quantità di materiale
da esaminare, elemento che dovrebbe influenzare la scelta dell’approccio strumentale
più idoneo (laparotomia, laparoscopia, agobiopsia eco/TAC-guidata, etc.). E’ chiaro,
comunque, come in relazione alle condizioni del Paziente, si debba di volta in volta
ricercare il giusto compromesso fra l’invasività e l’accuratezza dell’esame. Importante
è ricordare che per l’ago-aspirato valgono in prima istanza le considerazioni di cui
sopra. Per ciò che riguarda l’esame estemporaneo, questo rappresenta soltanto il
mezzo per stabilire la rappresentatività dell’area nella quale si sta operando. Il
tessuto prelevato per l’estemporanea da una massa profonda non potrà, quindi,
costituire l’unico campione disponibile per la diagnosi: una volta definita in
intraoperatoria l’idoneità del campo, dovranno essere effettuate nuove prese da
avviare alle procedure routinarie.
65
od in fissativo. Essendo le procedure da seguire in queste eventualità differenti,
tali vie verranno descritte separatamente.
Invio a fresco
Questa procedura è preferibile per l’ottimale conservazione degli antigeni e degli
acidi nucleici.
CONSEGNA
La consegna del prelievo all’Anatomia Patologica di riferimento deve essere effettuata
entro 30 minuti dall’asportazione chirurgica; laddove il rispetto dei tempi di consegna
non possa essere garantito, si sconsiglia di intraprendere tale via.
La modalità consigliata per l’invio del materiale bioptico consiste nell’avvolgere
lo stesso in una garza imbevuta di soluzione fisiologica, ponendo il tutto in un
contenitore a tenuta; se il pezzo ha grandi dimensioni, può essere ricoperto da
molteplici garze imbevute dello stesso liquido.
CAMPIONAMENTO/FISSAZIONE
Il campione bioptico va sezionato subito dopo la consegna. Si raccomanda di eseguire
sezioni dello spessore massimo di 3-5 mm.
A questo punto, possono essere allestite 2 o più apposizioni; di queste, una va
asciugata all’aria e colorata con May-Grünwald-Giemsa, un’altra fissata con cytofix
e colorata con Papanicolau.
Se le dimensioni del pezzo lo consentono, si consiglia di procedere effettuando
prelievi (di dimensioni tali da non occupare l’intera superficie del supporto impiegato
per la criopreservazione o l’inclusione) da avviare a:
CRIOPRESERVAZIONE
La procedura ottimale consiste nel porre sul fondo di un contenitore CRYOMOLD
STANDARD (modelli 25mm x 20mm x 5mm) un sottile strato di O.C.T. Compound,
sul quale va appoggiato il prelievo; quest’ultimo deve essere poi completamente
ricoperto con altro O.C.T. Compound, avendo cura che il gel non fuoriesca dal
contenitore. L’intero cryomold è posto a congelare in azoto liquido per circa 1
minuto e, quindi, conservato in ultra-freezer a -80 °C. Tale approccio garantisce
l’ottimale conservazione degli acidi nucleici;
FISSAZIONE ORDINARIA
Il fissativo di elezione è la formalina. Si raccomanda l’uso di formalina tamponata
al 10%. Quest’ultima viene realizzata, diluendo l’aldeide formica al 40%, commer-
cialmente disponibile, in acqua distillata, in un rapporto di 1/10; alla soluzione
così prodotta viene aggiunto il tampone, seguendo possibilmente la metodica di
Lillie.
Il tempo di fissazione ottimale è di 24 ore, superate le quali il prelievo può essere
conservato in alcool 70% fino al momento dell’inserimento nel processatore
automatico.
66
È vivamente consigliata la fissazione a temperatura ambiente (non in inclusore).
Laddove la disponibilità di materiale lo consenta, una parte del tessuto può essere
fissata in B5. In tale caso, ci si deve attenere ai seguenti accorgimenti: a) il prelievo
deve avere spessore massimo di 2 mm, b) il tempo di fissazione ottimale è di 2.30-
3.00 ore: tale tempistica va osservata scrupolosamente, pena l’indurimento eccessivo
del campione, con difficoltà di taglio, c) dopo la fissazione, il pezzo va conservato
in alcool 70% fino al momento dell’inserimento nel processatore automatico. Tale
approccio, che consente di avere il materiale bioptico in visione in tempi molto
rapidi e preserva ottimalmente diversi antigeni, non viene tuttavia consigliato quale
unica modalità di fissazione a causa della degradazione degli acidi nucleici, che
esso produce.
Un’alternativa al B5 è rappresentata dalla fissazione in liquido di Bouin. Anche in
questo caso, vanno eseguiti prelievi sottili, dato lo scarso potere di penetrazione
del fissativo, ed il tempo di esposizione deve essere limitato a poche ore (18 al
massimo), a causa dell’indurimento del pezzo prodotto dal Bouin. Dopo la fissazione,
il campione tissutale va lavato in alcool 70%, fino alla quasi completa rimozione
del colore giallo da questo assunto durante la fissazione.
67
4.3.3 ALLEGATO C: Dr Vincenzo Villanacci
68
la prima biopsia. Questo metodo se correttamente applicato è di grande vantaggio
per il patologo. ma anche per il tecnico che durante la fase di inclusione non dovrà
ricercare le singole biopsie, talvolta frammentate e che non hanno alcun repere
per l'orientamento. L'utilizzo dei filtri consente una perfetta aderenza delle biopsie,
senza che queste vengano disperse nel mezzo di fissazione, inoltre non reagiscono
chimicamente con i fissativi ed i reattivi impiegati durante la processazione del
campione; durante la fase di taglio non offrono resistenza alla lama e non producono
sfilacciamenti. Questa metodica applicata su tutti i segmenti dell'apparato gastro-
enterico ha prodotto notevoli benefici sia in termini diagnostici che economici
riducendo il tempo, il numero di inclusioni e di conseguenza il numero di sezioni
da tagliare e colorare.
69
4.3.4 ALLEGATO D: LINEE GUIDA E PROTOCOLLI DIAGNOSTICO - TERAPEUTICI
70
APPENDICE
71
5.1 NORMATIVA LEGISLATIVA VIGENTE PER LA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI
D'ARCHIVIO BIOPATOLOGICO
ARCHIVI
Ministero della Sanità
DIREZIONE GENERALE OSPEDALI
DIV. II
CIRCOLARE N°61
del 19 dicembre 1986
N. 900.2/ AG. 464/260
Questo Ministero, sentito anche il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali – Ufficio
Centrale per i Beni Archivistici – a seguito di specifiche richieste da parte di strutture
sanitarie pubbliche e private in ordine al periodo di conservazione presso le strutture
stesse della documentazione di cui all’oggetto, ha ritenuto opportuno, dopo aver
consultato in proposito il Consiglio Superiore di Sanità, stabilire quanto segue:
Non può procedersi al versamento del materiale in questione agli archivi di Stato,
dopo il citato quarantennio, in quanto il versamento stesso è previsto esclusivamente
per gli atti degli uffici statali a norma dell’art. 23 del suddetto D.P.R.
72
In merito alla conservazione, presso l’archivio delle istituzioni sanitarie, delle
radiografie: non rivestendo esse il carattere di atti ufficiali, si ritiene che sotto il
profilo medico, medico-legale, amministrativo e scientifico possa essere sufficiente
un periodo di venti anni.
Si coglie l’occasione, infine, per segnalare che laddove i presidi sanitari trovassero
difficoltà nell’allestimento di idonei locali da destinare ad archivio, è consentita
la possibilità del ricorso alla microfilmatura sostitutiva di tutta la documentazione
sanitaria, ai sensi della legge n. 15 del 4.1.1968, del D.P.C.M. 11.9.1974 e del
decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali del 29.3.1979. MMMMMMM
Si precisa altresì che dev’essere osservato il più rigoroso rispetto delle sopracitate
norme relative alla microfilmatura al fine di poter conferire alla documentazione
sostitutiva valore legale.
Il MINISTRO
Carlo Donat Cattin
73
Udita la Commissione relatrice (proff. Candia, Pontieri, Polizzi, Pistolesi; esperto:
Marinozzi, relatore: Pontieri);
Premesso:
che la Direzione Generale Ospedali nella sua relazione rileva che esiste una
discrepanza fra l’art. 9 del D.P.C.M. del 20.2.84 che fissa a cinque anni il periodo
minimo di conservazione dei vetrini citologici ed istologici e delle inclusioni in
paraffina (fatti salvi i disposti di specifiche disposizioni di legge), e la successiva
circolare del 19.12.1986 n.61 relativa al periodo di conservazione della documentazione
sanitaria presso le istituzioni pubbliche e private di ricovero e cura nella quale si
stabilisce un periodo minimo di 20 anni per la "restante documentazione diagnostica"
in analogia a quanto stabilito per le radiografie;
Rilevato:
che il Consiglio Superiore di Sanità si deve esprimere in ordine ai seguenti punti:
se quel particolare materiale diagnostico costituito dai vetrini citologici ed istologici
e dalle inclusioni in paraffina possa essere legittimamente incluso nell’ambito della
"restante documentazione diagnostica" contemplata nella circolare citata;
se, di conseguenza, le direttive espresse nella circolare n.61 relative al periodo
di conservazione della restante documentazione diagnostica possano estendersi
alle disposizioni contenute nel D.P.C.M. del 20.2.84 e sostituirle completamente;
ESPRIME PARERE
che soltanto il materiale diagnostico istologico (costituito dal preparato e dalla
relativa inclusione), indipendentemente dalla positività e o negatività del referto,
venga considerato parte integrante della "restante documentazione diagnostica"
di cui alla circolare del 19.12.86 n.61, relativa al periodo di conservazione della
documentazione sanitaria presso le istituzioni pubbliche e private di ricovero e
cura e quindi conservate per venti anni;
RITIENE
inoltre, che le direttive espresse nella circolare n.61 siano estese alle disposizioni
contenute nel D.P.C.M. del 20.2.84 soltanto per i preparati istologici e le relative
inclusioni fermo restando in ogni caso che i preparati citologici vadano conservati
per un periodo di cinque anni.
74
5.2 FAC-SIMILE della richiesta d'esame istocitopatologico FAC-SIMILE
RIDOTTO
RISERVATO AL SERVIZIO
RICHIEDENTE DR.
OSPEDALE DIVISIONE
INDIRIZZO
CITOLOGICI:
Urina
Escreato
Liquido Biologico (Versamento...)
Liquido di Lavaggio
Materiale da Spazzolamento (brushing)
Apposizione o striscio su vetrino
Agoaspirato
Altro
ISTOLOGICI:
Agobiopsia
Biopsia endoscopica
Raschiamento o aspirazione da cavità
Piccola Biopsia escissionale o incisionale
Organo asportato in parte, da solo
Organo asportato in toto, da solo
Altro
Staging: organo (o lesione) + biopsie da linfonodi e/o organi vicini per stadiazione di neoplasia (elencare) i prelievi effettuati):
(1) (1) (1)
(4) (4) (4)
NOTE
NOTIZIE CLINICHE:
REFERTO OPERATORIO:
DIAGNOSI CLINICA:
PRECEDENTI ESAMI RADIOLOGICI E/O CITODIAGNOSTICI:
(Numero, data, sede ed esito)
Attenzione a contrassegnare correttamente i contenitori dei campioni. Se trattasi di paziente esterno, inviare la relativa impegnativa contestualmente alla richiesta di esame.
I dati richiesti sono INDISPENSABILI per l'esatta interpretazione del processo patologico e per l'archiviazione del materiale. Si fa presente che i prelievi accompagnati da moduli incompleti-
SARANNO RESPINTI. - Si ringrazia per la collaborazione.
75
5.3 FAC-SIMILE modulo di richiesta e refertazione
FAC-SIMILE
d'esame citologico cervico-vaginale (PAP TEST)
RIDOTTO
76
5.4 FAC-SIMILE della richiesta di preparati
FAC-SIMILE
istocitopatologici per consulenza esterna
RIDOTTO
Il/la sottoscritto/a si impegna a restituire il materiale stesso e copia del referto del consulente.
Allega copia di documento di identificazione
Data Firma leggibile
B) Richiesta delegata
Ai sensi dell’art. 9 del D. L gs n. 196 / 2003
Il/la sottoscritto/a nato/a il
a Codicefiscale
residente a Prov
via tel.
documento di riconoscimento
DELEGA
Cognome Nome
data di nascita luogo di nascita
residenza tel.
documento di riconoscimento
Dott/Prof
Istituto/Ospedale
Il/la sottoscritto/a si impegna a restituire il materiale stesso e copia del referto del consulente.
Allega copia di documento di identificazione del Delegante e del soggetto Delegato
77
5.5 FAC-SIMILE modulo di delega al ritiro del referto e di consenso
FAC-SIMILE
al trattamento dei dati personali
RIDOTTO
Io sottoscritto/a nato a il
residente in alla via
in conformità a quanto previsto dall'art. 22 della 1. 675/96 sulla tutela della privacy
CHIEDO
che sia consegnato il mio referto:
a nessuno
a chi ne faccia richiesta
solamente alla/le seguente/i persona/e: cognome nome
Inoltre mi impegno a ritirare il referto nei tempi indicati dal personale preposto e comunque non oltre tre i 45
giorni dalla consegna del campione.
Il ritiro del referto si effettua dal lunedì al venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13,30
martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30
Tutti i dati di cui sopra saranno utilizzati da parte della Unità Operativa da Lei diretta anche con
l'ausilio di mezzi elettronici e/o automatizzati e potranno essere trasmessi ad Enti, Autorità o comunque a
terzi ove ciò dovesse essere ritenuto dalla U.O. necessario o conveniente per l'espletamento dell'esame
diagnostico.
Con espressa riserva di farvi richiesta di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i miei dati
od oppormi al loro utilizzo se trattati in violazione di legge. Si autorizza la segreteria dell'U.O. di Istologia
patologica ad avvisare telefonicamente in caso l'esame non sia pronto per la data stabilita.
Barletta firma
78
INDICE
PRESENTAZIONE pag. 9
PREFAZIONE " 11
INTRODUZIONE " 13
79
4.1.3 Invio del campione biologico per esame citopatologico pag. 49
4.1.4 Modalità di raccolta e trasporto dei campioni biologici " 50
5. APPENDICE " 71
80