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Foto d’epoca del Prof. Calligaris, ripreso nell’atto di caricare sulla spalla
sinistra di un soggetto, una placca cutanea nella banda laterale del corpo.
Letterato Salvatore Claudio
aka Lascaux
L’INDICE
DEI RICORDI
Iª serie
“ P o i ch é l a v i t a s p i r i t u a l e d e l l'u o m o
n o n è s o l a m e n t e l e g a t a a l l'a t t i v i t à
del proprio cer vello in ispecie e di
tutto il proprio organismo
i n g e n e r e , m a è a n ch e v i n c o l a t a
notisi bene, per leg ge fondamentale
d e l l'i n t e r d i p e n d e n z a , c o n l a v i t a
di tutti gli altri esseri umani non solo
m a c o n q u e l l a d e l l' Un i v e r s o
”
Giuseppe Calligaris
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RINGRAZIAMENTI
E’ alle tue ricerche che devo lo sprone per la stesura di questo mio piccolo
contributo, non posso altresì nemmeno sottacere l’aiuto determinante datomi
dal Prof. Giuseppe Calligaris che dedicò la sua vita, con costanza e passione
certosina, alla scoperta e sperimentazione pratica, delle invisibili e
meravigliose, catene lineari del corpo e dello spirito.
Per quel che mi riguarda confido che questa mia prima e piccola ricerca
(una goccia in mezzo all’oceano del sapere) possa servire a qualcuno, fosse
anche ad un solo individuo.
Letterato Salvatore Claudio
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Le bande colorate in verde, 1-10-9-8-7-6-5-4-3-2-1 sono le bande
(interdigitali e assiali) longitudinali primarie (larghe 1 cm circa) e sono
attraversate dalle bande primarie trasversali, qui omesse dall’illustrazione,
per esigenze di spazio e di comprensione dello schema. Vedere la Fig. 8.
(*) Banda N°1 (Dissociazione mentale) non visibile in figura ma
esistente e decorrente, sul lato della mano (lato mignolo) come la sua
omonima (lato pollice).
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Fig. 1 - Le linee primarie e le linee secondarie in un sistema longitudinale
___________________________________________________________________________
(*) Da notare che, in tutte le bande, fra il segmento viscerale N. 4 e quello N. 5 è interposto un
altro segmento intermedio, qui non ricordato, che è il loro collettore, ad esempio:
per la Banda N° 2 il collettore (di tutti gli amori) è la linea assiale longitudinale del pollice.
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BANDA N° 6. - Le associazioni mentali, i segmenti dei reni
e del sistema neurovegetativo.
8. Confusione di tutti gli amori, innervazione vegetativa dell'intestino e
polo superiore del rene - 7. Confusione di tutti gli oblii, innervazione
vegetativa dell'apparato gastrico e segmento sottostante del rene - 6.
Confusione di tutti i ricordi, innervazione vegetativa degli organi sessuali
e della vescica urinaria segmento sottostante del rene - 5. Confusione di
tutti gli odii, innervazione vegetativa del fegato e segmento sottostante
del rene - 4. Confusione di tutti i dolori, innervazione vegetativa della
milza e segmento sottostante del rene - 3. Confusione di tutti i piaceri,
innervazione vegetativa del pancreas e segmento sottostante del rene - 2.
Confusione di tutti i sonni, innervazione vegetativa dei polmoni e
segmento sottostante del rene - 1. Confusione di tutte le emozioni,
innervazione vegetativa del cuore e polo inferiore del rene.
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Una breve introduzione ed un piccolo excursus biografico e storico è necessario al
lettore che si imbatte per la prima volta nelle ricerche di Giuseppe Calligaris e delle
sue linee iperestiche . E' passato quasi un secolo da quando casualmente il giovane e
promettente neuropatologo Calligaris, picchiettando col suo martelletto medico la
spalla di un soggetto preso in esame, scoprì le linee iperestetiche che formano (come
lui le chiama) le catene lineari del corpo e dello spirito.
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Fig. 2 - La produzione dei sentimenti nel palmo di un mano.
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Linee primarie trasversali.
Punti cruciali.
Se si tiene fisso uno spillo faradico, percorso da una leggera corrente, sopra ognuno
dei punti cruciali (precedentemente segnati), dopo pochi minuti sorge nella mente
del soggetto, quel sentimento noto in precedenza, che rappresenta la risultante di
quei due che sono propri, uno della linea di tipo longitudinale (laterali N° 1-1. assiali
N° 2- 4 - 6 - 8 -10, interdigitali N° 3, 5, 7, 9) e l' altro della linea d'incrocio di tipo
trasversale (1 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 - 1), resta sempre comunque preponderante la
prima, cioè quella longitudinale che fornisce il tema fondamentale del sentimento,
cosicché lungo i punti cruciali allineati avremo ad esempio:
sulla longitudinale N° 2 (assiale del pollice) ci sono le produzioni degli amori; lungo
la linea N° 3 le produzioni degli oblii;
lungo la linea N° 4 le produzioni dei ricordi;
lungo la linea N° 5 quelle degli odii;
lungo la linea N° 6 quelle delle confusioni;
lungo la linea N° 7 quelle dei dolori;
lungo la linea N° 8 quelle dei piaceri;
lungo la linea N° 9 quelle delle calme e dei sonni;
lungo la linea N° 10 (assiale del mignolo) quelle delle emozioni; e infine;
lungo le due linee laterali N° 1 - 1 quelle delle dissociazioni mentali (cfr. il testo).
Ognuna di queste produzioni, scaglionate lungo una linea longitudinale e
rappresentate dal punto nodale, è preposta a mettere al servizio del sentimento
generale, (rappresentato dalla stessa longitudinale) l'altro sentimento che è specifico
di ogni linea trasversale d'incrocio. Per es. la carica faradica leggera e continua
praticata con l'apice dello spillo, lungo la linea longitudinale N° 2 (assiale del
pollice) nel punto d'incrocio, avrà i seguenti risultati: con la trasversale N° 1
susciterà l'amore per la dissociazione mentale; con la trasversale N° 10 l'amore per
l’emozione; con la trasversale N° 9 l'amore per la calma ed il sonno; con la
trasversale N° 8 l'amore per il piacere; con la trasversale N° 7 l'amore per il dolore;
con la trasversale N° 6 l'amore per la confusione; con quella N° 5 l'amore per
l'odio; con quella N° 4 l'amore per il ricordo (cfr. fig. 8, fig .9); con quella N° 3
l'amore per l’ oblio; con quella N° 2 l'amore per tutti gli amori, ecc.
La stessa regola vale per tutti gli altri punti cruciali (cfr. il testo).
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IL METODO DI RICERCA DEI PUNTI CRUCIALI
Incomincio intanto con avvertirli che tutti questi fenomeni non son qui
teoricamente immaginati, ma vennero da me realmente determinati con
1000 esperimenti metodicamente eseguiti.
Quelli che leggono i risultati delle mie ricerche sulle catene psico-
somatiche non sono chiamati, per fortuna loro e mia, a discutere sopra un
campo nebuloso di dottrine, di teorie e di ipotesi. Io intendo di portarli sopra
la terra ferma dei fatti. Sulle ipotesi si può discutere in aeternum, ma quando
trattasi di fatti, questa eternità ha un limite abbastanza ristretto. Factum est
factum”. Un fatto esiste o non esiste, si deve accettare o si deve respingere,
si deve ammettere o si deve negare.
I°. Collocare uno dei due spilli faradici (diametro 1 mm) di piatto, per
l'estensione di circa 1 cm., sulla linea assiale di un dito, giusto a metà del
suo polpastrello, sulla pelle precedentemente bagnata con acqua calda
impostiamo sull’elettrostimolatore (sul cui uso, è dedicato un capitolo a
Pag. 63), una corrente faradica di media intensità, un valore tra l’1 e il 3
dovrebbe in linea generale andare bene (si dovrebbe avvertire un leggero
formicolio) che non deve essere doloroso, ne procurare fastidio, questa
avvertenza, la ritroverete, ripetuta spesso in questo volume, e importante
che venga memorizzata per bene. Un semplice trucchetto per evitare
“incidenti” è quello di accendere l’elettrostimolatore, settare ambedue i
canali, su un valore di uscita uguale a 0, poggiare i due puntali con le
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modalità qui descritte, aumentare quindi, gradualmente l’intensità della
corrente faradica fino al valore voluto.
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evidenziata dalla risposta viscerale a cui è collegata per la nota legge delle
catene chirosplancniche (riflesso cutaneo-splancnico). In altre parole, se si
avverte e si accusa prontamente, durante i ripetuti passaggi dello spillo
faradico attraverso la linea primaria, una parestesia istantanea nel cervello,
ciò significa che stata colpita la linea laterale del corpo (dissociazione
Per la legge delle catene spalanco - cutanee, succede che quando noi
comprimiamo superficialmente tutta la parete intestinale, si sensibilizza la
linea assiale del pollice, che può essere rintracciata conseguentemente con
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lo spillo faradico e poi facilmente segnata sulla pelle (come già descritto)
quando comprimiamo tutto lo stomaco, si sensibilizza la Ia interdigitale
quando comprimiamo gli organi genitali, si sensibilizza l'assiale dell'indice
quando comprimiamo tutto il fegato si sensibilizza la IIa interdigitale
quando si comprime tutto il rene resta sensibilizzata l'assiale del dito medio
quando si comprime tutta la milza, resta sensibilizzata la IIIa interdigitale
comprimendo tutto il polmone, la IVa interdigitale, mentre se si comprime
superficialmente tutto il pancreas si sensibilizza l'assiale dell'anulare; e se si
preme (sempre superficialmente) il cuore, si sensibilizza l'assiale del mignolo
riflesso splancno-cutaneo (vedere da Tav. I a Tav. X).
Per individuare queste linee, il colpo d'occhio, che fin qui ci indicava
l'asse longitudinale mediano di un dito o di una banda interdigitale, non ci
soccorre più, si brancola nel buio; non c’è un punto di riferimento nè
preciso nè approssimato, come procedere?
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La regola della successione seriale
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mentale e della confusione (reni), dell'odio (fegato) della memoria (organi
sessuali), dell'oblio (stomaco), infine quella dell'amore (intestino) (ved. Fig.
1, Fig. 2 Fig. 7). Dopo questa seguirà di nuovo la linea laterale del corpo,
che chiude così un grande quadrato fondamentale e fa iniziare il successivo,
che si ripete poi sequenzialmente e ininterrottamente, per tutta la lunghezza
del corpo riproducendo così un'organizzazione eguale a quella del primo
quadrato tipico (vedi Fig. 7 a pag. 21) che avevamo preso precedentemente
in considerazione, a quest'ultima linea trasversale laterale (dissociazione
mentale) seguirà una trasversale della emozione, poi quella del sonno, del
piacere, del dolore e così via.
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questa ricerca, per la loro compressione superficiale o profonda, dovrebbe
essere a noi già nota, e possiamo quindi, portare facilmente, sulla
corrispondente area cutanea, lo stimolo necessario, (vedere Tav. A).
Una volta trovata e poi segnata sulla pelle, l’area cutaneo sopra-viscerale
che occupa l’organo interno, lo si potrebbe, a colpo d'occhio, dividerlo nei 9
segmenti che lo costituiscono (N° 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) scegliendo su
quale porzione poter agire. Questo procedimento però, può risultare
insicuro, bisogna allora armarsi di pazienza, ricercando e segnando,
separatamente ognuno dei segmenti viscerali che compongono l’organo
interno in esame. Per fare questo si caricherà, con uno spillo faradico
disposto a piatto e per l'estensione di circa 1 cm., sulla connessa banda
cutanea longitudinale di una mano, la linea secondaria corrispondente al
segmento viscero-cutaneo da ricercare e da segnare (secondo la legge a noi
ormai stranota, delle catene cutaneo-splancniche di II° ordine) e nel
contempo si fa trascorrere il secondo spillo faradico attraverso l'area
cutanea dell’organo interno, per trovare il segmento impegnato
nell'indagine, sul fondato e a noi noto, fenomeno del contatto elettrico.
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Fate riferimento, alle Fig. 4 - 5 - 6, dove il territorio cutaneo occupato
dalle linee secondarie, (ovvero, le emibande assiali o interdigitali o laterali
di ogni dito), sono colorate in verde chiaro ed hanno una larghezza totale di
circa 1 cm (4 mm a sinistra e 4 mm a destra ) e decorrono parallele e per
tutta la loro lunghezza, ai lati di ogni linea primaria corrispondente.
Osservazioni
Il ricercatore dovrà avere ben presente il fatto che, secondo la legge delle
catene cutaneo-splancniche il viscere che risponde per primo ed in modo
prevalente sull'altro, è sempre quello vincolato con la linea di tipo
longitudinale. Per i diversi metodi di ricerca e carica delle linee primarie
oltre al testo fate riferimento anche alle Fig. 4-5-6, ed alle Tav. I - XX.
E’ quindi corretto dire, che la carica di un punto nodale, per es., lungo la
linea assiale del dito anulare, (che è quella del piacere), dà il piacere
dell'emozione, il piacere del sonno, il piacere del dolore, il piacere
dell'odio, il piacere dei ricordi ecc., e così dicasi, mutatis mutandis, per la
carica portata sopra i punti cruciali lungo tutte le linee assiali o interdigitali
della mano. Bisognerebbe anche ricordare, per correttezza d’informazione
allo/agli sperimentatore/i, che la carica della linea primaria(*) e delle linee
secondarie(*) della banda longitudinale del dito indice, praticata nella notte
ritarda il sonno e produce, anche, una leggera irrequietezza nervosa.
Per questo ed altri motivi come la: stanchezza fisica; appannamento mentale
nervosismo; ecc. Le ricerche e le cariche di qualsiasi linea o placca
andrebbero fatta di norma, durante le mattinate o i primi pomeriggi, tranne
che in alcuni casi particolari e specifici e, rispettando, sempre e comunque
le modalità con cui devono essere condotte. (Ved. Pag. 18)
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(*) Si deve avvertire solo un leggero formicolio) che non deve essere doloroso, ne
procurare fastidio, come già precedentemente descritto. Sull’uso corretto
dell’apparecchio faradico vedere il capitolo a Pag. 63.
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IL QUADRATO FONDAMENTALE
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Tornando al nostro grande quadrato fondamentale che ha la caratteristica
di variare (tra i 5 e 9 cm) le sue misure, in proporzione all’area del
tegumento che occupa: mani braccia, torace, bacino, gomito, spalla, piede,
gamba, ecc., al sesso uomo donna, alla costituzione: robusto o magro, alto o
basso. Contemplando le Fig. 7- 8, e cominciamo col considerare nella metà
destra del corpo un grande quadrato mediano, troveremo che:
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1) In ogni grande quadrato mediano (M), la linea longitudinale più esterna
(verso il lato destro del corpo) si articola con la linea trasversale più alta , e
la linea longitudinale più interna (verso il lato sinistro del soggetto, cioè più
vicina alla linea mediana del suo corpo) si articola con la linea trasversale
più bassa, in modo che l'ingranaggio di tutte le linee longitudinali e
trasversali "corrispondenti" avviene sulla diagonale sinistra rispetto
all'osservato (articolazione a canne d'organo. Ved. Fig. 7).
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(*) La grande croce divisoria del quadrato mediano è una croce omogenea intermedia
od oculare; quella del quadrato intermedio è una croce omogenea mediana o del
meato uretrale; quella del grande quadrato latero-intermedio e latero-mediano è una
croce eterogenea oculo-uretrale.
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Qui sopra in Fig. 9 la ripetizione seriale dei grandi e dei piccoli metameri
trasversali nell'arto superiore destro, e l'incrocio con articolazione delle linee
primarie longitudinali e trasversali ”corrispondenti”.
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con la quale tutte si articolano, limitanti 8 grandi segmenti o metameri intermedi
che formano con la detta linea laterale del corpo (segmento brachiale interno ed
esterno) altrettanti grandi quadrati intermedi o del fenomeno oculare (confronta la
Fig. 8 I = 61-61).
M-M. Linee trasversali mediane o del meato (linee continue più grosse colorate in
verde pallido), corrispondenti alla longitudinale mediana o assiale dell'arto (A) con
la quale tutte si articolano, limitanti 8 grandi segmenti o metameri mediani, che
formano, con la laterale del corpo, altrettanti grandi quadrati latero-intermedi (cfr.
Fig. 8 = L - 1).
(2) Linea trasversale paraintermedia inferiore o del fenomeno labio - palpebrale
inferiore destro, corrispondente alla longitudinale assiale del pollice (21).
(3) Linea trasversale del fenomeno dentario inferiore destro, corrispondente alla
longitudinale Ia interdigitale (31).
(4) Linea trasversale del fenomeno labio-gengivale inferiore destro corrispondente
alla longitudinale mediana del secondo dito o dito indice (41)
(5) Linea trasversale paramediana superiore o dei fenomeno testicolare
omolaterale destro, corrispondente alla longitudinale IIa interdigitale (51 ).
M-M.(6) Linea trasversale mediana, corrispondente alla longitudinale mediana
del terzo dito o dito medio (61). Vedi sopra.
(7) Linea trasversale paramediana inferiore o del fenomeno testicolare
eterolaterale sinistro, corrispondente alla longitudinale IIIa interdigitale (71).
(8) Linea trasversale del fenomeno labio-gengivale superiore destro
corrispondente alla longitudinale mediana del quarto dito o anulare (81).
(9) Linea trasversale del fenomeno dentario superiore destro corrispondente alla
longitudinale IVa interdigitale (91).
(10) Linea trasversale del fenomeno labio-palpebrale superiore destro
corrispondente alla longitudinale mediana del quinto dito o dito mignolo (101).
Lo stesso fatto si ripete nella faccia posteriore dell'arto, bipartito dal segmento
posteriore della sua linea assiale, nonché nelle due sue facce laterali, esterna ed
interna, solcate dal segmento radiale e da quello cubitale della linea laterale del
corpo, che si articola con tutte le trasversali intermedie (I), come nella faccia
ventrale e in quella dorsale la linea assiale dell'arto (A) si articola con tutte le
trasversali mediane (M), che circondano l'arto in uno stesso piano, a guisa di anelli,
con circuito chiuso.
Come si vede in questa figura schematica, in ogni metamero trasversale
intermedio dell'arto, compreso fra due linee intermedie (tratteggiate), le medesime
linee primarie, con lo stesso significato funzionale, si ripresentano) di volta in
volta, per serie, con ordine sempre uguale, e le longitudinali si articolano come le
trasversali “corrispondenti” nei punti segnati lungo l'obliqua o diagonale sinistra
(pallini colorati in blu) di ogni quadrato.
Lo stesso fatto si verifica per tutta la lunghezza del corpo ininterrottamente: nei
capo, nel collo, nel tronco e negli arti inferiori (confronta le Figure. 7 - 8 e nella
Fig . 8 il quadrato centrale intermedio (I).
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(Riprende da pag 24)
Conseguentemente, in ogni grande quadrato latero-intermedio, come in
ogni altro latero-mediano (ved. Fig. 8, LI ed LM), le linee longitudinali
dell'emiserie esterna (rispetto al soggetto) si articolano con le trasversali
dell'emiserie inferiore, e le linee longitudinali dell'emiserie interna si
articolano con le trasversali dell'emiserie superiore nello stesso ordine
surricordato per il grande quadrato mediano e intermedio (vale a dire la
longitudinale più esterna con la trasversale superiore e la longitudinale più
interna, cioè più vicina alla linea mediana del corpo, con la trasversale
inferiore); ma questo ingranaggio, con formazione di omogenee, si
stabilisce qui, nel primo caso (Fig. 8, LI) soltanto nel territorio del quadrato
medio infero-esterno, e nel secondo (Fig. 8 LM) soltanto in quello del
quadrato medio supero-interno.
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6) Nei due grandi quadrati latero-intermedio e latero-mediano, i quadrati
dei rispettivi fenomeni non si presentano, ma sono sostituiti da rettangoli, vi
sono qui, soltanto quadrati eterogenei (cioè composti da linee di diverso
significato funzionale), non quadrati omogenei come sopra, i cui lati sono
segmenti di linee primarie, tutte vettrici di un fenomeno della stessa natura
(dentario superiore o inferiore, labiale superiore o inferiore, ecc.)
Confronta la Fig. 8, LI ed LM.
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corrispondenti, che si uniscono per iuxtapositione a coprire l'intera
superficie del corpo. Perciò ogni grande segmento longitudinale del corpo
(mediano o intermedio) è composto dalla sovrapposizione di altrettanti
grandi quadrati mediani o intermedi, come ogni grande segmento
trasversale (mediano o intermedio) è composto dall'allineamento in senso
orizzontale di altrettanti grandi quadrati (mediani o intermedi).
13) In ogni grande quadrato, sia mediano che intermedio, resta conservata
la funzione collettrice riservata, rispetto all'intero corpo, alla sua linea
mediana nel senso antero-posteriore e quella alla sua linea laterale nel senso
latero-laterale. Infatti, così la grande croce mediana o del meato in un
grande quadrato intermedio, come la grande croce intermedia o dell'occhio
in un grande quadrato mediano, raccolgono, lungo i loro punti nodali di
articolazione, fenomeni omonimi e corrispondenti che sono funzione di
linee situate nei due lati, e più precisamente sono proprie dell'emiserie
longitudinale destra e di quella sinistra se si considera il braccio verticale
della croce, e invece dell'emiserie inferiore e di quella superiore se si
considera il braccio trasversale od orizzontale della croce stessa.
Per chi non fosse invece soddisfatto di questa mia esplicitazione, in fondo
a questo volumetto c’è l’elenco di gran parte della bibliografia di
Calligaris. Nel prossimo capitolo entreremo quindi, nel vivo del discorso e
metteremo, finalmente in pratica, quello che si è scritto e letto fino ad ora.
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L’ INDICE DEI RICORDI
Abbiamo già visto che l'assiale del dito indice (vedi. Figg. 1-2 e Fig. 10) e
quella del secondo dito di un piede sono le linee della memoria, poichè la
loro stimolazione, praticata con metodi speciali, evoca d'un tratto e
automaticamente i più lontani ricordi. «Gli episodi più remoti e le scene più
insignificanti, (così scrive il Calligaris) le rimembranze di un mondo che si
credeva scomparso senza tracce superstiti si presentano come spiriti reduci
e si affacciano come per incanto dalle finestre del passato che parevano
chiuse per sempre ». Per ora atteniamoci a questo dato fondamentale e a
questa nozione generale. Per render chiara la comprensione di quanto sto
per esporre e per non confondere il lettore - già disorientato e perplesso per
quello fin qui letto, trascuro volutamente (per ora) il prendere in
considerazione anche le linee secondarie, decorrenti nella banda
longitudinale mediana di queste due dita, linee che sono in rapporto non più
con la memoria in genere, ma specialmente con le memorie sistematizzate,
cioè con i ricordi particolari, come vedremo in seguito.
Nelle pagine precedenti anche con l’aiuto di diverse figure sulle linee
iperestetiche del corpo viene già detto e ripetuto molte volte, che al sistema
di linee iperestetiche longitudinali si oppone il sistema di linee iperestetiche
trasversali (vedi anche Fig. 1 - 2), che come quelle, decorrono quasi
parallele fra loro, alla distanza di 6-8-10 mm.
Ora vediamo in dettaglio (Fig. 10) come queste linee iperestetiche
trasversali siano funzionali al sistema di linee longitudinali (vedi anche
Fig. 1 e pag. 10 - 11). Riporto per comodità di consultazione:
Le linee trasversali si susseguono dall'alto in basso, cioè dalla radice
dell'arto verso il suo estremo distale, nel seguente ordine:
A noi ci basta per ora sapere che ogni linea primaria e longitudinale del
corpo, anzi ogni banda longitudinale, come abbiamo già visto (Figg. 1-10)
costituita quindi dalla linea centrale primaria e dalle annesse linee
secondarie, viene incrociata da altre linee primarie trasversali (ved. Fig.
10), anzi da altre bande trasversali, come le prime composte dalla linea
centrale primaria e dalle annesse linee secondarie.
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La linea assiale (o la banda assiale longitudinale) del dito indice, da sola
evoca ricordi generali, in quanto stimola la memoria, mentre le linee
trasversali che l'incrociano ininterrottamente, alla distanza di circa 1 cm.
secondo un ordine seriale che ci è ormai noto dallo studio del grande
quadrato fondamentale (Fig. 7-8-9) e che si ripete invariabilmente ad ogni
6-10 cm. per tutta la lunghezza del corpo, danno il loro tono, conferiscono
la sfumatura al ricordo, cioè suscitano ricordi speciali (di amore, di odio, di
piacere, di dolore ecc.) Si tratta dunque dell'associazione di due componenti
del pensiero, della fusione di due correnti dello spirito, longitudinale l'una,
trasversale l'altra, (la prima sempre predominante sulla seconda).
Riporto alcune prove (che per conferma, potete effettuare anche voi) tra le
migliaia! fatte dal Calligaris, con i risultati seguenti:
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1 + Compressione superficiale (*) del duodeno = Ricordo di amore.
sessuale.
2 + Compr. sup. del digiuno = Ricordo di amore familiare.
3 + Compr. sup. dell'ileo Ricordo di amore patriottico.
4 + Compr. sup. del cieco = Ricordo di amore umanitario o religioso.
5 + Compr, sup. del colon ascendente Ricordo di amore per la società.
6 + Compr. Sup. del colon trasverso Ricordo di amore per la natura.
7 + Compr. sup. del colon discendente = Ricordo di amore per l'arte.
8 + Compr. sup. del retto = Ricordo di amore per il lavoro.
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(*) In tutte queste ricerche le ripercussioni sono bilaterali, cioè avvengono nelle
due metà del corpo, però, prevalentemente omolaterali in modo che quando gli
organi sono pari (reni, polmoni), la risposta e sempre più viva sul lato della carica.
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(*) La prova rende iperestetica la banda assiale del pollice e ipoestetica la IIa
banda interdigitale.
(**) La prova rende iperestetica la banda assiale dell'indice e ipoestetica la Ia
banda interdigitale.
(***) La prova rende iperestetica la IVa banda interdigitale e ipoestetica quella
assiale del mignolo.
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Ho fin qui brevemente riportato, (più per un dato statistico, che per una
qualche possibilità di essere veramente applicata dai ricercatori, su larga
scala e per ragioni che è facile immaginare, mi riferisco alla tecnica della
"compressione dei visceri"), con le già compiute e approfondite ricerche di
Calligaris, (consultate le note bibliografiche di suoi precedenti volumi in
fondo a queste pagine). Però ora, sappiamo anche, che questa è solo una
delle tante strade possibili per suscitare un dato sentimento nell'animo
umano (di amore, di odio, di piacere ecc.) non occorre caricare,
(leggermente) la concatenata banda cutanea, (rispettivamente l'assiale dei
pollice, la IIa o la IIIa interdigitale, l'assiale dell'anulare ecc.), e non c'è
nemmeno bisogno di comprimere (superficialmente) i visceri vincolati
(rispettivamente l'intestino, il fegato, la milza, il pancreas, ecc.), ma è
sufficiente che il soggetto dell'esperimento s'immerga, ad occhi chiusi, per
alcuni minuti, nella contemplazione mentale di un determinato viscere
("autorappresentazione", consultare le Tav. I-XX).
Ebbene, per la stessa ragione, allo scopo di evocare nel suo cervello,
automaticamente e improvvisamente, un lontano ricordo, non è affatto
indispensabile ch'egli venga sottoposto alla carica (meccanica o elettrica ma
leggera) della banda assiale di un dito indice o alla compressione
superficiale, come abbiamo più dietro detto, dei suoi organi genitali, ma
basta che ad occhi chiusi, si rappresenti l'immagine di questi ultimi con
attenzione, per alcuni minuti, davanti agli occhi della sua mente.
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(*) In questi esperimenti, basta che il ricercatore faccia trascorrere lentamente e
superficialmente il suo dito attraverso i diversi segmenti del viscere. Quando arriva
in contatto col segmento antagonista, il riflesso si stabilisce automaticamente ed è il
soggetto quello che denuncia al ricercatore il giusto punto di arresto.
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4. Autorappr. dei condotti deferenti (delle trombe nella donna): Ricordo
umanitario o religioso.
5. Autorappr. dell'asta virile in corrispondenza della sua radice e
dell'utricolo prostatico (dell'utero nella donna): Ricordo di società.
6. Autorappr. dell'asta virile pochi cm. al di sotto della sua radice (della
vagina nella donna): Ricordo di natura.
7. Autorappr. dell'asta virile pochi cm, al di sotto del segmento precedente,
cioè di quello soprastante al glande (della clitoride nella donna): Ricordo
d'arte.
8. Autorappr. del glande (della vulva nella donna): Ricordo di lavoro.
2. Idem per una carica leggera della linea primaria o dell'annessa Ia banda
interdigitale (banda dell'oblio) e per quella isolata delle sue linee secondarie
(ved. il capitolo, "Gli antagonismi").
1. Idem (c.s.) per compressione profonda degli organi sessuali e dei loro
diversi segmenti.
2. Idem (c.s.) per compressione superficiale dell'apparato gastrico e dei suoi
diversi segmenti (antagonista).
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(*) Se la compressione è profonda, energica e protratta per qualche minuto, si può
dire che il sentimento resta completamente paralizzato, in modo che il soggetto non
è più nemmeno in grado di concepirlo nella sua mente.
(**) Fondandoci sul gioco degli antagonismi, gli stessi risultati si possono
ottenere per altre vie. Per es.:
Il pudore aumenta per compressione profonda dei polmoni, nonché della metà
inferiore del rene, e invece diminuisce per compressione superficiale di queste
regioni; la curiosità aumenta per compressione profonda del cuore, nonché del
naso, laringe, della trachea, dei bronchi, e diminuisce per compressione superficiale
di queste regioni; la rassegnazione aumenta per compressione profonda della metà
destra del pancreas, nonché della metà posteriore della milza, e diminuisce per
compressione superficiale di queste regioni.
Con l'aiuto di questi esempi il ricercatore potrà istituire i suoi esperimenti sopra
qualsiasi altro sentimento vincolato con due emiserie lineari vicine (ved. retro).
(***) Compressione del cranio con le palme delle due mani, o meglio con una
tela o una cuffia priva di legacci, ma leggermente e uniformemente compressa.
(****) In tutte queste ricerche è necessario che gli stimoli siano di eguale
intensità, senza prevalenze. Lo stesso avvertimento deve valere per le cariche
elettriche portate su due linee secondarie con gli spilli faradici.
41
I RICORDI ALLA PORTATA DI TUTTI
Il Calligaris, non pago di questo risultato, andò ancora oltre, ecco cosa
scrive, a proposito di questi ulteriori esperimenti:
“ Per logica deduzione delle cose, pensai che questi esperimenti, che pur
sono di una semplicità estrema, fossero ancor suscettibili di
semplificazione, sostituendo al piano solido, (tavolo, muro ecc.) la leggera
pressione esercitata dal soggetto stesso (auto-ricerca) sopra il polpastrello
dell'indice di una sua mano da un altro dito della mano opposta.”
Ed ecco i suoi risultati:
Oggi non escludiamo per es., che i fenomeni suesposti e determinati dalla
carica isolata delle emiserie lineari, o quelli prodotti dalla stimolazione di
un piccolo quadrato o di un piccolissimo punto cruciale siano da addebitarsi
(e non si sa in quanta parte) alla risposta dei compresi sistemi lineari
obliqui, il cui studio ci riserva ben maggiori meraviglie.
44
Noi, per oggi dobbiamo limitarci semplicemente a constatare e a
denunciare i fatti. I tempi si preparano, ma non sono ancor maturi per le
interpretazioni. Comunque sia, in scienza questo è sempre stato e sempre
dovrà essere l'ordine logico di svolgimento e di progressione: dal più
semplice al più complesso. (*)
Se nell'esperimento riuscisse
prevalente la carica della IIIa banda
interdigitale (dolore), anziché quella
della banda assiale dell'indice
(memoria), sorgerà, nella mente del
soggetto, il dolore dei ricordi. (Autoricerca).
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(*) Tutti questi esperimenti sono delicatissimi, non privi di difficoltà e non esenti
da imperfezioni o da errori, che spesso sfuggono al soggetto, perché egli non vede
tutti gli anelli della magica catena.
Incominciamo col dire, anzi col ripetere, che se per es. il soggetto è stanco, se
compie degli sforzi di contrazione delle altre dita non impegnate della mano, se sta
45
La carica associata di un dito indice e un viscere
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in piedi o seduto, se il suo corpo assume un atteggiamento piuttosto che un altro, se
il piano solido su cui appoggia le dita ha una temperatura e ha un colore che
rappresentano un elemento antagonista del sentimento che deve nascere, se il suo
spirito, durante l'esperimento, è disorientato per una via diversa ecc., tutto ciò è
sufficiente per ostacolare, per perturbare o impedire gli effetti della carica.
Se per es. s'intende evocare realmente un ricordo d'amore e non già l'amore dei
ricordi (ved. retro), sarebbe consigliabile di far precedere per qualche minuto, la
carica della banda assiale dell'indice (Memoria) a quella della carica assiale del
pollice (Amore), per lasciare la prevalenza alla prima (Ricordi).
46
compressione leggera del polpastrello di un dito indice esercitata per
qualche tempo dal soggetto stesso sopra un suo viscere (auto-ricerca), anzi
sulla sua corrispondente area cutanea, deve evocare un ricordo collegato
con il sentimento di quel viscere.
L'esperimento ha dimostrato i buoni fondamenti della supposizione, basta
perciò che l'esaminando spinga debolmente il polpastrello di un suo dito
indice, per (5-15 m1.), sopra l'area cutanea di un suo organo interno, con
l'avvertenza, (ormai arcinota), di risparmiare dalla compressione l'apice e la
banda laterale del dito stesso, che, se eccitata tende a produrre la
disgregazione del ricordo, e a rendere nullo l’esperimento.
La compressione superficiale
della banda assiale di un dito
indice eccita (come sappiamo), la
memoria in genere e quella del
segmento cardiaco longitudinale
N. 2, situato circa 2 cm. a destra
del margine sinistro del cuore
suscita una emozione che sta in
rapporto con la famiglia.
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Fig. 18 - Ricordo di un dolore
patriottico.
Esperimento N. 1. Autoricerca.
Debolissima compressione del polpastrello del dito indice della mano
destra (*) praticata per circa 10 m'. sulla regione cardiaca= Ricordo
emozionante.
Esperimento N. 2. Autoricerca.
Debolissima compressione del polpastrello del dito indice della mano
destra, praticata c. s,, sulla regione epatica = Ricordo di odio.
Esperimento N. 3. Autoricerca.
Compressione c. s., sulla regione splenica = Ricordo doloroso. Il ricordo
ha attinenza con la patria, perché la compressione è caduta, per caso, in
corrispondenza del segmento N. 3 (ved. Fig. 18).
Esperimento N. 4. Autoricerca.
Compressione c. s . (**) sulla regione intestinale = Ricordo d'amore.
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(*) In queste prove, che non sono affatto facili, se il soggetto si stanca nel
comprimere a lungo, ma sempre leggermente, lo stesso dito indice sopra un'area
viscerale può, dopo qualche tempo, sostituirvi l'altro dito omonimo.
(**) Invece di appoggiare sul proprio corpo soltanto il polpastrello del dito indice
sarebbe meglio appoggiarvi tutta la banda assiale del dito stesso.
48
Il ricordo sta in rapporto con un panorama naturale, perché la
compressione è caduta sull'area cutanea addominale soprastante al colon
trasverso. Invece, la compressione dello stomaco, alla quale venne dopo
qualche minuto associata quella (sempre leggera) degli organi sessuali, le
diede l'oblio dei ricordi.
(Provò un senso spiacevole come di« condensamento cerebrale », senza
nascita del ricordo).
49
una mano), offrendo così al ricercatore la possibilità di dire a quale colore
egli pensava.
Il ricordo che nasce dopo alcuni minuti sta in rapporto col pensiero
alimentato dal soggetto, offrendo così all’operatore la possibilità di rivelare
approssimativamente la natura del suo pensiero.
IVa Fase della componente fisica (si presentano quelle sensazioni, tattili
termiche, dolorifiche, sensoriali ecc., che accompagnarono nel lontano
passato l'episodio che sta per ripresentarsi alla mente).
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Va Fase della componente psichica (vengono richiamati i sentimenti provati
in quel momento).
51
basis cerebri; con la milza il midollo cervicale; con il pancreas il midollo dorsale;
con i polmoni il midollo lombosacrale; con il cuore sono connesse le radici e sono
vincolati i nervi periferici.
Quanto qui si dice per la memoria deve valere naturalmente per il rinforzo
di tutti i diversi sentimenti rappresentati nelle altre bande longitudinali della
mano. (Calligaris)
E' per es. evidente che la nascita di un sentimento amoroso in genere verrà
facilitata se alla carica leggera della banda assiale del dito pollice si associa
quella degli altri elementi corporei che sono inseriti nel sistema dell'amore
(per es. l'intestino), nonché la carica energica dei segmenti corporei
antagonistici (per es. del fegato); che un sentimento di ira o di odio spunterà
più facilmente se alla carica leggera della IIa banda interdigitale si associa
quella analoga del fegato, nonché la carica energica del viscere antagonista
(intestino); che un sentimento di piacere si farà strada più velocemente se
alla carica leggera della banda assiale di un dito anulare si associa la
compressione superficiale del pancreas, nonché quella profonda della
milza; che un sentimento di dolore sarà più accentuato se alla carica leggera
della IIIa banda interdigitale si associa la compressione superficiale della
milza, nonché quella profonda del pancreas, e via dicendo.
Il primo fatto che mi ha colpito nelle mie ricerche sulla stimolazione della
linea assiale di un dito indice, linea delle cui meraviglie sono specialmente
entusiasta, non so per qual predilezione, consiste nella lontananza del
ricordo, che, per regola generale, riguarda i primi anni di vita (infanzia e
fanciullezza). Molte volte, infatti, la scena che si presentava, fulminea
impensata e inaspettata agli occhi della mente del soggetto, con dettagli
particolareggiati e con quadri precisi, poté venir documentata e localizzata
nel tempo remoto soltanto attraverso la testimonianza dei familiari.
Questo solo dice, più che ricordi, sono riviviscenze vere e proprie di un
momento fuggitivo della nostra vita trascorsa, sono clichés del passato sono
quadri istantanei che si ripresentano con le loro minime particolarità, come
52
se fossero stati fissati da una lastra fotografica o come se un bagliore
fulmineo l'illuminasse per un attimo nel loro mondo tenebroso.
II. Molte volte il ricordo, come dissi, è così lontano e illumina un quadro
così speciale che il soggetto resta perplesso come davanti ad un fenomeno
allucinatorio, e per provare la veridicità dell'immagine presentatasi sul suo
orizzonte mentale ha bisogno delle testimonianze dei familiari.
III. La prova del sogno (ved. più avanti), fatta per dimostrare che così la
carica di questa portentosa linea assiale del dito indice, come la
compressione leggera degli organi genitali praticate per qualche tempo
nella notte, prima del sonno, richiamano un sogno con ricordi lontani, ci
porta l'ultima e inequivocabile conferma.
“ Sì: la linea assiale del secondo dito delle mani e dei piedi, come, per
altra via, gli organi sessuali, sono in diretto rapporto con la memoria, la
prova delle corrispondenze cutaneo-viscerali è fatta, e la dimostrazione
delle equazioni viscerali del pensiero umano data”. (Calligaris)
Fin dalle mie prime ricerche sulle catene lineari ho richiamata l'attenzione
sopra un fatto fondamentale consistente in ciò: se un soggetto d'esperimento
eccita leggermente con uno stimolo qualsiasi (meccanico o elettrico) la
53
banda assiale di un dito di una mano o una banda interdigitale oppure
soltanto la linea primaria collettrice di queste bande cutanee, nella notte, per
15-20 minuti, prima del sonno, fa un sogno che è l'esponente veridico di
quello stesso sentimento suscitato dalla carica della banda stessa allo stato
di veglia (un sogno d'amore, un sogno con ricordi lontani, un sogno di odio
doloroso, allegro ecc.)
Pollice. Carica dell'emiserie esterna (**): «Un mio caro amico era
ammalato. Io lo portavo in braccio salendo una scala e cullandolo come un
bambino, e siccome si lamentava, gli raccontavo una storia che avevo
immaginato. (Immaginazione in rapporto all'amore).
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(*) Gli stessi fenomeni si verificano anche caricando le trasversali corrispondenti.
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Indice. Carica c. s. dell'emiserie esterna: « Sognai che avevo acquistato un
terreno, e, fattami costruire un'alta impalcatura, dalla sommità indicavo
come ne avrei disposto: qua la casa che dovrà avere un dato stile, là un
viale di pioppi che diventeranno alti in breve, dall'altro lato un piccolo
frutteto per vederne i fiori in primavera, una cancellata ecc.».
(Immaginazione). (*).
Carica della emiserie interna: «Mi pareva di esser contenta per aver
scoperto un nuovo metodo atto a dimostrare i teoremi della geometria piana
e di con i direttori delle scuole, abbattendo ad una ad una le loro
opposizioni discuterne convincendoli che la spesa incontrata per costruire
un sistema di lavagne rotative sarebbe stata compensata dal tempo che si
sarebbe risparmiato nelle scuole ». (Ragionamento in rapporto al piacere).
----------------------------------------------------------------------------------------------------
(*)(**) Nel dito indice sono rappresentati, come si disse, il ragionamento e
l'immaginazione in genere, senza tinte di alcuna specie.
55
restituirli? ». Cardiopalmo, ansia, angoscia. (Ragionamento in rapporto
all'emozione).
Carica dell'emiserie interna: «Mi pareva in sogno che sul copriletto mia
madre avesse posto dei rotoli di monete d'argento e mi dicesse: questa è la
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mia vincita al lotto. Pensa ora come dobbiamo., impiegare questo denaro. Io
dicevo: bisogna riparare quel pavimento e bisogna comperare biancheria.
Ma c'è tempo per pensarci. Se i denari ci sono, non scappano. Lasciami
intanto dormire. Domani decideremo. Non bisogna prendere decisioni
precipitose ». (Ragionamento in rapporto al sonno).
"Non si può più nemmeno dire che quello delle catene lineari è un mondo
tutto soggettivo, senza nulla di obbiettivo.
Resta dunque dimostrato che la IIa banda interdigitale della mano sta in
rapporto con l'odio e la IIIa col dolore; che la banda assiale del mignolo è
realmente collegata con l'emozione, come la banda assiale dell'anulare è
indubbiamente concatenata con il piacere. Ebbene, se invece di agitare nel
suo spirito questi sentimenti, il soggetto durante l'esperimento, evoca
ricordi nella sua mente, allora diviene pellucida la banda assiale del dito
indice. (Ved. Fig. 20).
----------------------------------------------------------------------------------------------------
(*) Conviene studiare questo stato durante la carica della placca, che è più
facile rispetto a quella della linea.
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Ha valore la prova per confermare il fatto, già da me posto in luce con
cento e più esperienze, che la banda assiale del dito indice di una nostra
mano sta in rapporto con la memoria? La sentenza, mi pare, non è ardua e
non dovrebbe nemmeno essere riservata ai posteri."
Osservazioni
È necessario che i passaggi dello stimolo siano ripetuti e che la ricerca sia
paziente, allo scopo di trovare e di segnare (per es. con un lapis
dermografico) e con la massima esattezza, il diametro della placca stessa.
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le immagini in questo volume, non sono vincolanti, nel senso che
rappresentano solo indicativamente, la sede esatta delle placche cutanee.
Per es., se si tratta, di una placca viscerale generale, la parestesia
uniformemente distribuita in tutta la banda concatenata di una mano del
soggetto (banda assiale o interdigitale), indicherà che essa è colpita
esattamente. Ho precedentemente segnalato questi speciali fenomeni
(motorii, sensitivi ecc.), che si producono a distanza, allorquando la placca
la banda o linea iperestetica è colpita e caricata con esattezza, (ved.
ripercussioni di repère, in fondo al volume). Queste sono soltanto alcune di
queste ripercussioni, ma ne esistono
molte altre .
Se, per es., trattasi di un sentimento amoroso, noi sappiamo che quel punto
accentratore dei corrispondenti meccanismi risiede nella cortex cerebri; se
trattasi di un ricordo, sappiamo che risiede nella subcortex inferior, ecc.
Ripercussioni di repère:
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GLI STRUMENTI BASE PER LA RICERCA
Volta (1799): con gli studi sulla presenza di una corrente elettrica che
stabilisce la contrazione muscolare.
Dal secolo scorso ai giorni nostri, sono molti i lavori scientifici pubblicati
sulla materia, a questi però non sono seguiti benefici per la collettività, in
quella che viene definita la stimolazione funzionale. Parecchi lavori
pubblicati sono rimasti per tanto tempo fenomeni isolati, e non sono
confluiti come sarebbe dovuto avvenire, in un unica materia specifica.
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interessano poco, (viste le bassissime tensioni d’esercizio in gioco). Quello
che a noi veramente serve di un “apparecchio faradico” è:
la sicurezza d’uso, la portabilità, il controllo dell’impulso d’onda come
quello di un generatore faradico, e non da ultimo, l’economicità.
Modalità di applicazione
• la tecnica monopolare
• la tecnica bipolare
Tagliate i fili che escono dal corpo del tester, lasciando degli spezzoni di 3
o 4 cm circa. Mettete via il tester e tenetevi i due puntali con i fili lunghi
all’incirca 30 cm.
2° fase: Procuratevi (se l’avete già, andate alla fase successiva) gli attrezzi
seguenti: una forbice, un rocchetto di stagno, un saldatore di bassa potenza,
per circuiti stampati, come quello che si vede nella Fig. 27, ed infine un
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rotolo di nastro isolante (che nella vita serve sempre!). Fatto? Bene ora
riprendete in mano i due fili che vi erano rimasti dalla fase 1, per intenderci
quelli che avete tagliato dal tester
con la forbice, lunghi circa 30 cm.
A questo punto, dovete, sempre con molta attenzione, grattare i sottili fili
di rame. Questa operazione, si rende necessaria altrimenti, nella fase
successiva di saldatura, lo stagno non si attaccherà ai sottili fili di rame
perchè in fase di fabbricazione, vengono ricoperti con un leggerissimo film
plastico, che gli conferiscono la giusta elasticità e resistenza.
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Questa operazione di pulitura, può essere svolta dalla forbice stessa, tenuta
di taglio e grattando (sempre con molta delicatezza) i sottilissimi fili lunghi
circa 15 mm. Intrecciate le due estremità dei fili scoperti, come da foto in
Fig. 32, il filo più grosso (colorato di rosso o nero) è quello che proviene
dai 2 puntali (o spilli faradici) i più piccoli (di colore bianco), quelli con la
boccolina femmina attaccata. Approfitto dell’occasione per fare una piccola
digressione estetico-funzionale, apparentemente insignificante, sulla
giunzione dei fili elettrici in senso generale.
Operazione, che sicuramente tutti abbiamo fatto, almeno una volta nella
nostra vita, e che una volta terminata si presenta, come quella in Fig. 31.
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che passa tra le mani delle persone, nulla deve essere lasciato al caso!). Se
riguardate bene la Fig. 31, noterete che il filo bianco, subisce nel punto di
giunzione con il nero, una tremenda piegatura ad angolo acuto.
3) Prendete uno dei due fili uniti, che avevate precedentemente intrecciato
come da Fig. 32, poggiate la giuntura, sopra la punta del saldatore, e
sopra la giuntura il filo di stagno come da Fig. 33. Muovete lentamente
71
una buona saldatura a stagno. Prendete il secondo filo rimasto e ripetete i
passi 1) - 2) - 3), fatto questo, non vi resta che ricoprirli con il nastro
isolante, che dovrà essere dello stesso colore, dei puntali.
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La lettera A indica il martelletto metallico nichelato, con agli estremi due
cilindri terminali di diverso diametro (9-10-11-12 mm., ecc.), che viene
fatto trascorrere (come in Fig. 38) ripetutamente e superficialmente sulla
pelle, prima in direzione longitudinale e poi in direzione trasversale, in
corrispondenza della sede occupata dalla placca cutanea, finchè il soggetto
non denuncia istantaneamente, e con un breve suono vocale la lettera(a)
l'iperestesia termica (per il freddo) della placca cutanea, iperestesia che ne
rivela l'accensione.
Ci sono in vendita martelletti medici ma, oltre che essere costosi, sono di
plastica!. Un artigiano tornitore, riuscirà facilmente a farveli in metallo ed
anche con la testa intercambiabile. Poco economico da fare, ma non
proibitivo. Non avete un amico tornitore?
73
vedi Fig. 39. Aggiungo a parziale correzione del testo nell’illustrazione, che
è sconsigliabile fare la carica della placca cutanea da soli, questo perchè il
risultato, può essere inficiato dalla compressione di tre polpastrelli della
mano destra impegnata a comprimere il tappo. E’ impossibile non pensare
che queste tre bande longitudinali leggermente compresse, non incidano sul
risultato finale, sarebbe quindi meglio, d’ora in poi, che la carica, di
qualsiasi placca cutanea che richiedesse la compressione con il tappo di
sughero, la facesse una seconda persona. Come da me precedentemente
promesso, sono arrivato alle istruzioni per autocostruirsi l’elettrodo
indifferente che ancora mancava all’appello.
La stessa regola, non lo si dimentichi, vale per tutti i metodi, non esclusa
naturalmente, quella operata, sui dermatomeri e dei concatenati sentimenti.
95
Se, per es., trattasi di un sentimento amoroso, noi sappiamo che quel punto
accentratore dei corrispondenti meccanismi risiede nella cortex cerebri; se si
tratta invece di un ricordo, sappiamo che risiede nella subcortex inferior, ecc.
Amore
Oblio
Memoria
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Odio
4. Dolori nel lato cubitale della mano destra, che comprende le ultime 2 dita.
Associazione mentale
Dolore
4. Dolori sul dorso delle mani e della metà inferiore degli avambracci.
Piacere
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3. Iperestesia del metamero toracico.
4. Nictatio, con dolori che si irradiano dagli angoli oculari esterni fino all'occipite.
Calma e sonno
Emozione
5. Sensazione di corpi mobili nelle articolazioni dei ginocchi, con dolore nel
mezzo delle fosse poplitee.
Dissociazione mentale
1. Iperestesia nelle bande laterali di tutte le dita (banda laterale del corpo).
5. Dolori nel bordo superiore delle due clavicole, in corrispondenza del loro
segmento interno.
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Osservazioni
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GLOSSARIO
ANALGESIA: E' uno stato fisico, in cui non si prova dolore (analgia deriva
dal greco anà, "senza", e -algia, "dolore").
CORTEX CEREBRI: E'la parte più esterna del telencefalo negli esseri
vertebrati; è spessa 2-4 mm e gioca un ruolo centrale in meccanismi mentali
complicati come la memoria, la concentrazione, il pensiero, il linguaggio.
CRESTA ILIACA: E' una prominenza dell'osso iliaco o anca o ilio (dal
latino ilia, fianchi), ma anche ileo, è un osso pari e simmetrico, che
costituisce lo scheletro del bacino.
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TRAGO: Piccola sporgenza cartilaginea soprastante il lobulo; (parte molle)
dell'orecchio esterno.
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PSICO-CUTANEO: Parole composta, (Vedi anche PSICO), + Pelle.
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INDICE
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BIBLIOGRAFIA CONSULTATA
Giuseppe Calligaris
La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell’Uomo - Volume I
Palermo - Antonio Giannone Editore - 1994 - Pagine 317
Giuseppe Calligaris
La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell’Uomo - Volume II
Palermo - Antonio Giannone Editore - 1990 - Pagine 462
Giuseppe Calligaris
La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell’Uomo - Volume III
Palermo - Antonio Giannone Editore - 1991 - Pagine 452
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