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L’universo olografico: Chi l’ha creato e perché.

Introduzione

Negli anni 70-80 del secolo scorso, ai tempi della guerra fredda, quando ancora i sistemi di
telecomunicazione non erano molto sviluppati, USA e URSS avevano il grosso problema di sapere
cosa stesse facendo il proprio avversario.
In quegli anni furono incentivati progetti per compiere esperienze extracorporee quali la visione
remota e le esperienze fuori dal corpo e a tale scopo furono reclutati persone con particolari doti
extrasensoriali.
Nel 1983 la CIA, volendo dare a questi esperimenti una solida base scientifica, commissionò uno
studio i cui risultati sono riportati in un documento dal titolo “Analisi e valutazione del processo
Gateway (esperienza portale)” che è stato declassificato nel 2003.
Nel documento si parla di coscienza ed energia, dell’origine dell’universo, di dimensioni spazio-
temporali, di stati alterati di coscienza e di come raggiungerli attraverso il lungo e faticoso
percorso della meditazione o attraverso potenti ed efficaci tecniche audio di sincronizzazione degli
emisferi cerebrali messe a punto da Robert Monroe.
Leggendo il breve documento di 30 pagine sono stato catturato dalla mole e dall’importanza delle
informazioni ivi contenute ed ho così deciso di intraprendere lo studio dei testi elencati in
bibliografia.

Cos’è la coscienza

La coscienza è la capacità che ha un sistema di rispondere agli stimoli.

Se stimoliamo un atomo bombardandolo con un fotone, ad esempio con luce ultravioletta,


vediamo che gli elettroni eccitati salteranno sulle orbite superiori allontanandosi dal nucleo,
rimuovendo lo stimolo vediamo che gli elettroni ritorneranno nell’orbita che occupavano
precedentemente, emettendo fotoni di una certa frequenza/energia.
L’energia è direttamente proporzionale alla frequenza a meno della costante di Planck.
Se stimoliamo un minerale, un vegetale, un animale o un essere umano, vediamo che più
l’organismo è complesso, maggiori saranno le risposte ad un determinato stimolo.
Potremmo definire il numero di risposte allo stimolo come la quantità di coscienza di un
sistema.
Se come abbiamo osservato un atomo ha una coscienza, poiché tutta la materia è composta da
atomi possiamo concludere dicendo che ogni porzione di materia contiene una percentuale di
coscienza.

La coscienza risiede nella materia.

Generalmente si tende ad associare il concetto di mente a quello di coscienza, essendo la mente


astratta ed intangibile, ma la mente è più simile alla materia, sono infatti espressioni dello stesso
fenomeno, sono fatte della stessa sostanza.

Tutto è mente. L’universo è mentale.

Tutto ciò che percepiamo nell’Universo fa parte di un Tutto, il quale si manifesta in maniera
separata per fare esperienza ed evolversi. L’universo e tutto ciò che percepiamo quindi, sono una
creazione mentale del Tutto. Così come noi umani creiamo la nostra realtà con la mente, il Tutto
ha creato l’universo.
Da Il Kybalion - I Tre iniziati

La materia e la mente sono entrambe increspature del vuoto assoluto, la materia ha increspature
più grandi e quindi di minore energia mentre la mente ha increspature più piccole e quindi di
maggior energia.
Ciò spiega la capacità che ha la mente di influenzare la materia trattandosi della stessa sostanza.

Quantità e qualità della coscienza

Abbiamo visto che la quantità di coscienza è legata al numero di risposte per stimolo.
La qualità di coscienza invece è legata alla gamma di frequenze che un sistema riesce a percepire.
Sappiamo che il nostro apparato uditivo risponde a stimoli (suoni) compresi tra 20 Hz e 20.000 Hz,
la nostra vista e tutti i nostri sensi rispondono a stimoli compresi in determinate bande di
frequenza.
Più alta è la gamma di frequenze che un sistema riesce a percepire, maggiore è la qualità della sua
coscienza.
Ogni gamma di frequenza rappresenta una specifica banda di realtà.
L’essere umano è un’antenna ed è in grado di ricevere le frequenze di tutti i piani di realtà, ma
mentre il segnale che riceve dal piano fisico e forte e chiaro quelli che riceve dai livelli superiori
sono via via più deboli, anche se sempre presenti.
Per ricevere in modo più chiaro il segnale dai livelli superiori occorre abbassare quello
predominante della realtà fisica e ciò avviene, ad esempio, durante il sonno e la meditazione.
Il segnale più debole proviene dal lontano livello spirituale ed è quello del nostro Sé superiore,
della nostra coscienza, che ci dice cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Più elevata è la nostra frequenza, maggiore è il numero di realtà alle quali possiamo accedere.
Tutte le bande di realtà si trovano comunque al di sotto dell’Assoluto. L’Assoluto è la somma totale
della coscienza dell’universo.

Le curve di scambio energetico mostrano l’entità dello scambio di energia tra un essere ed il suo
ambiente.
All’aumentare del nostro livello evolutivo aumenta anche la nostra capacità di interagire con
l’ambiente esterno.
Dalla figura possiamo osservare che le curve di scambio di energia si estendono oltre le singole
bande di realtà ciò comporta che gli esseri appartenenti ad una determinata realtà hanno in
qualche modo sentore/consapevolezza dell’esistenza di altre realtà in quanto l’elemento comune
che unisce e mantiene interconnessi tutti gli esseri è la coscienza.

Ad esempio noi umani visitiamo di frequente il livello astrale che si trova appena sopra il nostro, ci
andiamo praticamente tutte le notti quando sogniamo e specialmente durante la fase REM, in
questo modo la natura ci fa vedere il trailer del livello successivo attenuando così il trauma del
post mortem.

L’unità di coscienza umana si evolve vita dopo vita fino ad abbandonare il corpo fisico e passare
definitivamente nel piano astrale che è altrettanto reale quanto quello fisico a cui siamo abituati.

La principale differenza è che nel mondo astrale e in quelli superiori, ad esempio nel mentale,
possiamo crearci con il pensiero l’ambiente che più desideriamo.

Nel piano mentale è fondamentale la ricerca della conoscenza e l’unica emozione consentita è
l’amore.

Nel piano causale la conoscenza si ottiene facilmente per intuito.

E’ possibile tramite opportune tecniche esplorare la realtà astrale ma bisogna prepararsi e


proteggersi bene, come quanto ci si avventura in luoghi sconosciuti che potrebbero risultare
pericolosi, il basso astrale è infatti infestato da esseri dalla vibrazione molto bassa pronti ad
attaccare i turisti sprovveduti.

L’insieme dei tre corpi NON fisici ovvero l’astrale, il mentale ed il causale costituiscono quella
che noi chiamiamo anima.

L’anima funge da ponte tra il piano spirituale e quello materiale. Lo spirito ha bisogno dell’anima
per poter interagire con il corpo fisico, le energie dei due livelli sono troppo diverse ed occorre la
mediazione dell’anima.

Diversi tipi di esseri

Abbiamo visto che la materia contiene o è coscienza.

Il corpo ha due coscienze, una rudimentale ma sufficientemente intelligente da far funzionare il


corpo fisico, costituita dalla somma delle coscienze delle sue cellule che possiamo chiamare Sé
inferiore ed un’altra che agisce da osservatore che include tutti i nostri apparati emozionali,
mentale ed intuitivi e abbiamo chiamato anima, la quale usa il corpo come strumento di messa a
fuoco anche se è indipendente da esso. L’anima include la mente, interpreta le nostre esperienze
sensoriali e ci da l’autoconsapevolezza come esseri individuali; tramite il corpo fisico, suo
strumento per interagire con il livello fisico, fa esperienze per imparare. Tutte le informazioni
ottenute durante il processo di apprendimento vengono temporaneamente depositate nell’anima
ed eventualmente, opportunamente scremate, mandate al proprio Sé superiore.

Il corpo grazie alla sua coscienza di base è in grado di funzionare e vivere ma se la coscienza che lo
gestisce e lo guida (l’anima) lo lascia allora il corpo muore.

Questo principio delle due coscienze vale anche per i corpi più grandi come il nostro pianeta, il
Sole, le galassie, ecc.

Quindi anche il nostro pianeta avrà una coscienza in grado di regolare tutti i fenomeni naturali ed
un’altra che è costituita dalla somma delle coscienze di tutti gli esseri visibili ed invisibili che lo
popolano, che ne guidano l’evoluzione.

Stesso discorso vale per le innumerevoli galassie che formano l’universo.

Cosa succede quando moriamo

L’essere umano è costituito essenzialmente da due componenti, una materiale ed un’altra


immateriale.
La parte materiale alla nostra morte si decompone rapidamente e i suoi componenti vengono
restituiti alla Terra.
La parte immateriale ovvero tutte le informazioni apprese, le emozioni vissute, la nostra
personalità e il nostro carattere, il Sé, vengono memorizzati, durante tutta la vita, al di fuori del
nostro corpo fisico in corpi cosiddetti energetici che lo avvolgono e compenetrano e che vita dopo
vita vengono assorbiti in quel grande serbatoio che contiene le informazioni di tutta l’umanità e
che chiameremo mente universale. Questi corpi non essendo materiali non sono soggetti a
decadimento e morte e possono entrare dopo la morte, opportunamente resettati, in un nuovo
corpo fisico per continuare a portare a termine nuove esperienze e così via per tutto il tempo
necessario.
Alla morte del corpo fisico l’anima, a secondo del suo livello di evoluzione, andrà nella realtà con
cui risuona spontaneamente.

Io sono più del mio corpo fisico


perché io sono più della materia fisica.

L’Assoluto contiene tutta la coscienza che c’è nell’universo,


è la fonte di tutta la coscienza.

L’Assoluto è la base di tutte le realtà

L’universo vuole che la nostra componente spirituale sia la più elevata possibile e quindi che la
nostra coscienza in termini di quantità e qualità risuoni ai livelli più alti della creazione.

Tra gli stati più alti di coscienza vi è la coscienza cosmica, in questo stato la persona assiste con
distacco alle proprie azioni, come se guardasse qualcun altro agire, vede le interazioni tra le
persone come flussi di energia. In questo stato di pace profonda comprende di essere uno spirito
immortale che opera a questo livello per acquisire esperienza.

Vi sono altri stati al di sopra della coscienza cosmica in cui l’universo mostra all’osservatore i
principi e la struttura alla base del tutto. In questo stato fuori dallo spazio e dal tempo la persona
conosce istantaneamente tutto ciò che sta accadendo nel cosmo.

Il vuoto

La materia è composta da atomi ed ogni atomo è costituito da un nucleo centrale circondato da un


guscio di elettroni.

Se assegniamo 1 mm al diametro del nucleo di un atomo di idrogeno allora il diametro dell’orbita


dell’elettrone sarà di circa 10 m (10.000 mm), lo spazio intermedio è vuoto.
Se ingrandiamo ancora di più zoomando sul nucleo vediamo che lo stesso scompare quasi del
tutto, e percepiamo soltanto una pulsazione di energia.

Sembra che la realtà “solida” in cui viviamo non sia altro che spazio vuoto, pieno di campi di
energia pulsanti che interagiscono tra di loro.

L’atomo è formato principalmente di vuoto che è pura coscienza, e qualunque cosa vibri
nell’atomo ed è manifesto, elettroni e nucleo, è fatto di coscienza vibrante.

Se prendiamo in considerazione la più piccola particella di materia, ad esempio un elettrone,


vediamo che non è altro che un quanto di energia, un’increspatura nel vuoto.

Ciò che vibra all’interno di un quanto è un’unità di coscienza pura.

Tutta la materia essendo fatta di quanti di energia non è altro che la componente vibrante e
mutevole della coscienza pura.

Il vuoto è ovunque e permea ogni cosa incluso i nostri corpi.

Cosa accadrebbe se la coscienza si fermasse a riposare? Ogni cosa scomparirebbe


immediatamente tornando alla sua forma potenziale non manifesta.

L’Assoluto
Possiamo suddividere la creazione in due componenti: Assoluto e relativo.

L’Assoluto è lo stato in cui la frequenza di vibrazione è così alta e l’ampiezza delle onde così piccole
da essere invisibili.
L’Assoluto vibra ad una frequenza infinita ed è contemporaneamente in totale stato di quiete.
Muovendosi a velocità infinita si trova ovunque, onnipresente e contemporaneamente in uno
stato di totale riposo.

Il premio nobel per la fisica Richard Feynmann ha calcolato che nello spazio vuoto pari ad una
biglia vi è tanta energia da portare istantaneamente all’ebollizione tutti gli oceani della Terra.

Hal Puthoff, della Cambridge University, ha verificato sperimentalmente che nello spazio vuoto,
schermato dai campi elettromagnetici e alla temperatura di zero gradi kelvin, esiste una quantità
enorme di energia, che è stata chiamata energia di punto zero in quanto allo zero assoluto non
dovrebbe esserci alcuna energia.

Il vuoto o l’assoluto è pura coscienza che contiene tutto in forma potenziale.

L’Assoluto è fisso, eterno ed invisibile.

Il relativo è visibile e manifesto in quanto mutevole.

Affinché appaia la materia un movimento vibratorio deve essere introdotto nell’Assoluto.

Un fotone è una piccola vibrazione del vuoto, se facciamo vibrare il vuoto più forte otterremo i
raggi X che hanno un’energia più alta di quella della luce visibile e se aumentiamo ancora la
vibrazione del vuoto otterremo i raggi gamma che possono decadere in elettroni e positroni
particelle di cui è composto l’atomo, ovvero la particella fondamentale della materia.
In altre parole quando la coscienza si dimena nel vuoto produce materia fisica e più velocemente
vibra più particelle/materia otteniamo.

La coscienza si presenta in due forme:

 Vibratoria e quindi manifesta ovvero quello che noi chiamiamo materia.


 Non manifesta ma contenente ogni cosa allo stato potenziale

In breve, la coscienza in uno stato vibratorio manifesta sé stessa come materia di cui sono fatte
tutte le cose che vediamo.

I nostri corpi sono fatti quindi di coscienza che vibra rapidamente.


Tempo oggettivo e soggettivo

Esistono due tipi di tempo, il tempo oggettivo quello che misuriamo con l’orologio e quello
soggettivo che può accorciarsi o allungarsi a seconda del nostro stato di coscienza.

Sappiamo che negli stati alterati di coscienza, come il sonno, facciamo tantissime esperienze in
pochi minuti.

Consideriamo due coppie di assi cartesiani, quelli dello spazio-tempo oggettivo e quelli dello
spazio-tempo soggettivo.
In condizioni normali le due coppie di assi sono sovrapposte mentre negli stati alterati di coscienza
le due coppie di assi sono sfasati. Nella figura, ad esempio, ad 1 secondo di tempo oggettivo
corrispondono 3 secondi di tempo soggettivo.
Se immaginiamo di ruotare l’asse del tempo soggettivo fino a diventare parallelo all’asse dello
spazio oggettivo avremo una situazione in cui possiamo essere istantaneamente ovunque, ovvero
essere onnipresenti.

Cos’è un ologramma

Nella produzione di un ologramma, un fascio laser puro è fatto passare in uno specchio
semiargentato, che lo divide in due fasci identici. Il primo fascio resta puro e incontaminato
mentre il secondo è proiettato sull’oggetto da "fotografare". Infine, i due fasci, quello puro e
quello modificato, si riuniscono e impressionano la lastra olografica. Tra questi due fasci si viene a
creare un fenomeno di interferenza che appare sulla lastra sotto forma di cerchi concentrici senza
un senso apparente. Queste linee d’interferenza contengono tutte le informazioni tridimensionali
dell'oggetto fotografato.
Quando la lastra fotografica impressionata (ologramma) è fatta attraversare da una luce laser, si
ricrea l'immagine originale. L'immagine è tridimensionale, cioè un osservatore può girarci attorno
e vedere i particolari da diverse angolazioni

Al contrario di una normale pellicola fotografica, in cui ogni parte contiene una porzione
dell'immagine, la lastra dell'ologramma contiene l’intera immagine in ogni suo punto, se la
dividiamo in cento parti, ogni singolo pezzo conterrà l’intera immagine. Verranno persi particolari
e dettagli, ma l'oggetto apparirà nella sua totalità e nella sua unità. Ogni punto dell'ologramma
contiene quindi tutte le informazioni dell'oggetto, proprio come la cellula di un organismo
contiene tutte le informazioni del sistema di cui fa parte.
Come avviene la Creazione

Nel vuoto sconfinato qualcosa si agita, il vuoto ha deciso di muoversi e definisce dei confini
diventando così un’entità individualizzata, si è così delineato il contorno dell’universo, o se
vogliamo, il corpo del creatore di forma ovoidale.
Il confine dell’universo, appena formatosi, è delimitato da una guaina di luce di energia superiore
che si estende anche all’interno generando della protomateria. Tale energia inizia a polarizzarsi
creando un differenziale di energia lungo l’asse dell’ovoide.

Il forte accumulo di energia ai poli dell’ovoide fa si che scocchi una scintilla dal polo positivo verso
il polo negativo mettendo in moto la protomateria negativa che inizierà a fluire dal polo negativo
verso il polo positivo per ritornare lungo le pareti dell’ovoide.
Ad un certo punto l’energia si esaurisce e cessa la circolazione, la protomateria ricade verso i poli
ad eccezione di una goccia di materia che si separa dal getto e rimane fluttuante. Questa goccia è il
nucleo e contiene tutte le informazioni sull’universo in forma condensata/potenziale, proprio
come il seme contiene tutte le informazioni per la costituzione dell’albero, il resto della struttura
ovoidale rispecchia le stesse informazioni ma in forma manifesta.
Il seme è la forma potenziale che riflette l’assoluto mentre la parte restante è la forma manifesta
che rappresenta le realtà relative o l’assoluto in azione.
Il nucleo è la fonte di tutta la materia dell’universo, è il creatore.
Se prendiamo un uovo di gallina vediamo che tra i due poli si registra una differenza di potenziale
di 2,4 millivolt, analogamente ogni seme di albero ha una corrente che corre tra i due assi creando
un campo elettromagnetico.
I biologi chiamano questa corrente il campo organizzatore della vita che guida la formazione e la
crescita di un organismo.

Il nostro universo ha la forma di un toroide schiacciato simile al campo elettromagnetico del cuore.

Nel centro si trova il Creatore rappresentato da un buco bianco ed un buco nero.


Nella teoria della relatività generale, un buco bianco è un'ipotetica regione dello spazio-tempo, è
una singolarità dentro cui non si può entrare dall'esterno, ma dalla quale può uscire energia-
materia e luce. In questo senso è l'opposto del buco nero, in cui si può entrare solo dall'esterno e
da cui non può uscire né energia-materia né luce.

Il creatore è come il seme, contiene tutte le informazioni sull’universo in forma potenziale.


Un getto di radiazione emerge dal buco bianco ed inizia a fluire intorno al creatore formando la
superficie del toroide/universo.
La materia nasce dal buco bianco inizialmente sotto forma di luce, poi via via che si raffredda
forma particelle stabili quali protoni, neutroni ed elettroni. Successivamente si formano nubi di
idrogeno ed elio che condensando formano le stelle.
Il getto di materia che esce dal seme/sorgente/buco bianco tende a ricadere sulla sorgente a causa
della forte attrazione a cui è sottoposta. Nel percorso di ritorno viene attratta dal seme attraverso
il buco nero. Il collasso gravitazionale trasforma la materia in energia che viene trasformata
nuovamente in materia ripassando dal buco bianco e dando origine ad un nuovo universo.
E’ un ciclo continuo di nascita e morte della materia. Ma anche di nascita e morte del tempo in
quanto il tempo appare dove c’è movimento e materia.

E’ possibile che questo universo sia solo una minuscola cellula all’interno di una struttura molto
più vasta?

Esaminando l’universo vogliamo vedere se e dove finisce.

Se viaggiamo sino al confine dell’universo ci troveremo davanti un muro a tratti curvo e piatto.

Tale conformazione rispecchia quello che accade durante la suddivisione cellulare.


In biologia le cellule che si riproducono si pressano l’un l’altra e le zone di contatto si presentano
appiattite. Per analogia questa conformazione spiega l’alternarsi di aree curve e piatte ai confini
dell’universo.

Uscendo dal nostro universo vediamo che esistono innumerevoli altri universi fino a quando
arriviamo veramente alla fine di tutto, una sfera luminosa che contiene tutta la creazione
manifesta.

Tutte le forme fisiche e non fisiche sono contenute in essa.

Tutto ciò che è stato creato, tutti i miliardi di universi ed i loro creatori, tutti gli esseri umani e non
umani si trovano qui.

La creazione manifesta si espande e cresce in continuazione, è un organismo vivente.

Tutto ciò che vibra si trova qui, al di fuori di questa sfera c’è il vuoto, l’Assoluto o pura coscienza
che è non vibratoria e che contiene ogni cosa nel suo stato potenziale.
Appena l’Assoluto vibra la creazione si manifesta.

Le galassie che si muovono lungo la superficie del toroide irradiano onde di informazioni che
interferendo tra loro originano un ologramma all’interno dello spazio vuoto del toroide.
Potremmo chiamare questo ologramma di informazioni Mente universale in quanto contiene tutte
le informazioni dell’intero universo.
Qualsiasi cosa uno pensi o faccia diventa parte dell’ologramma universale.
Ne segue che i pensieri di tutti gli esseri umani sono interconnessi, si influenzano l’un l’altro ed
influenzano l’intero universo.
Le implicazioni del modello olografico sono enormi. Esso comporta che tutta la conoscenza nella
mente universale è disponibile a chiunque possa sintonizzarsi con essa.
Alcuni aforismi come: Siamo tutti uno, come sopra così sotto, Dio è dentro di te, l’universo è in un
granello di sabbia, acquistano un nuovo significato quando visti alla luce del modello olografico.

Facciamo tutti parte di questo grande modello olografico chiamato creazione. Sei tu a creare la tua
realtà. E’ tutto un gioco cosmico e non c’è niente, solo tu.

La creazione è un grande ologramma.

Facciamo tutti parte dello stesso ologramma.

Il creatore definisce le leggi della natura ed i processi evolutivi affinché la coscienza della sua
creazione si sviluppi fino ad assomigliare alla sua.
Osserva con soddisfazione l’emergere della prima intelligenza in grado di contemplare sé stessa.
Non dimentichiamoci che tutti questi processi avvengono dentro di Lui, all’interno del suo corpo e
del suo tempo soggettivo.
Quando tutte le Sue creature avranno attraversato tutte le situazioni ed interagito in tutti i modi
possibili, solo allora Lui saprà di cosa è capace; solo allora Lui conoscerà Sé stesso.
Il Creatore usa la dualità del bene e del male come catalizzatore per accelerare le esperienze: ciò
che è in armonia con le sue leggi ed aiuta il processo di evoluzione è bene e ciò che lo rallenta è
male.
Pian pianino le coscienze inizieranno a contemplare prima se stesse e successivamente il creatore.
Il creatore si rende conto che a meno che non produca una coscienza uguale a Sé potrebbe non
conoscersi mai fino in fondo.
Quando una creatura si sarà sviluppata al punto da comprendere che essa stessa è parte del
Creatore, allora il Creatore la noterà e le assegnerà dei compiti per iniziare a guidare l’evoluzione
di altre coscienze diventando così un co-creatore, finché non emerge una coscienza che può
diventare come Lui.
Ogni creatore fa di tutto per produrre almeno una coscienza, un essere in grado di gestire un
nuovo universo.
Una volta che il Creatore ha duplicato sé stesso, conosce Sé stesso e riassorbe in sé tutta la
creazione manifesta ritornando nel vuoto originale.

Chi è il Creatore?

Chi è allora l’essere che governa l’universo o meglio tutta la creazione manifesta?
Una risposta è possibile se consideriamo che ogni cosa che è accaduta in ogni luogo ed in ogni
tempo è registrata nell’ologramma, nella mente universale.
Ognuno di noi pur essendo una piccolissima parte dell’ologramma contiene in sé tutte le
informazioni sull’universo incluse quelle sulla sua origine. Il problema è riuscire a tirare fuori
queste informazioni dalla nostra coscienza.

Abbiamo visto che esistono miliardi di universi e miliardi di creatori, siamo arrivati al vuoto infinito
o Assoluto, chi è il capo qui? Chi è che manda avanti tutti i giochi?

A questa domanda una colonna di luce luminosissima appare di fronte a te e poiché è impossibile
guardarla, per via della sua forte luminosità, devi ricorrere ad uno stratagemma se vuoi conoscere
il boss dell’intero sistema.
Infatti, guardando il fondo della colonna di luce si vede che è aperta come un tubo o una gonna e
la luce che fuoriesce dal basso non è poi così potente.
Se entri dal basso scopri che la colonna è un tubo di luce vuoto. Così decidi di entrare e sali fino ad
arrivare ad una curva, continui a salire e mentre sali giri attorno alla curva e poi ti accorgi che ti stai
muovendo rapidamente verso il basso, precipiti e in fondo al tubo vedi qualcosa. Subito ti rendi
conto che quel qualcosa deve essere Lui il Signore dell’intero sistema, ti avvicini e scopri con
grande stupore che è il tuo Sé superiore, la fotocopia del tuo corpo fisico, completamente
immobile, imperturbato.
Non ti guarda, i suoi occhi guardano fissi lontano, ti avvicini a lui, lo tocchi e nel momento in cui il
tuo corpo si fonde con il suo avviene un’esplosione, non ci sono più i corpi ma soltanto il vuoto, tu
sei il vuoto.
Il Sé è il vuoto, tu sei stato sempre il vuoto. Sei pura coscienza ed il Sé superiore ti ha guidato
attraverso il lungo viaggio che ti ha riportato a sé stesso.
Questo era l’osservatore che guardava attraverso le pupille dei tuoi occhi per centinaia o migliaia
di vite dando un senso alle tue esperienze.

Così tu sei il Dio supremo del sistema e non solo tu ma ogni altro essere.

Siamo tutti parte della pura coscienza, il vuoto. La coscienza si frammenta in unità e ciascuna ha
una coscienza di sé e pensa di essere diversa da chiunque altro.

La casa del Sé superiore è l’assoluto, il vuoto. Dopo eoni trascorsi da solo nel vuoto, annoiato, il Sé
vuole giocare ma non avendo compagnia inizia a giocare a nascondino con sé stesso.

Manifesta una coperta di ego, separa una parte di sé e la copre con la coperta di ego.
Manifesta una coperta di ignoranza ed avvolge la precedente coperta, poi aggiunge una coperta di
intelletto e di emozioni ed una spessa coperta fisica.

Subito la parte coperta cessa di riconoscere il Sé originale, egli è ora giù al livello fisico della
coscienza, nella realtà fisica, incosciente di sé stesso.

Ma anche se ha dimenticato il suo vero status, il Sé nel vuoto non lo ha dimenticato ed ogni tanto
solleva le coperte e dice “Ehi, là! E continua a stimolarlo finché non gli risponde.

Inizia ad avere strane sensazioni, sente che gli manca qualcosa, allora inizia la ricerca finche non si
incammina sul sentiero dello sviluppo spirituale.
Prima o poi la coperta dell’ignoranza cade e poi le altre, inizia a ricevere una conoscenza intuitiva
del sistema.
Finalmente l’ultima coperta cade e si trova faccia a faccia con il Sé alla fine del tubo, lo guarda e gli
chiede chi sei? Ed il Sé risponde Io sono te, eoni fa eravamo uno.
Realizzi che Lui sei tu e tu sei Lui, lo abbracci, hai raggiunto l’auto-realizzazione.

Chi è il Sé superiore

Il Sé superiore è la componente più elevata dell’uomo, ovvero una piccola parte del Creatore, fatto
della sua stessa sostanza.

Il Sé superiore è lo Spirito dentro di noi, è parte del Creatore e tutti i Sé superiori sono connessi e
comunicano tra di loro.

Il Creatore si scompone in piccole unità per poter sperimentare tutte le possibili interazioni tra le
sue parti, a tutti i livelli possibili, ed imparare così a conoscere sé stesso.

Il Sé superiore usa l’anima per comunicare con il corpo fisico, ma vita dopo vita compiendo
innumerevoli sforzi alla fine la propria coscienza evolverà al punto da poter comunicare
direttamente con il Sé superiore.

Chiudiamo il post riportando alcune frasi dal testo Iniziazione: memorie di un’Egizia di Elisabeth
Haich e da due antichissimi testi egizi.

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La verità è dunque che non sei tu che respiri, ma il tuo corpo.

Il tuo corpo vive perché il Sé superiore lo anima con il suo soffio. Noi tutti, viviamo soltanto perché
il nostro essere fisico inspira il soffio divino. Sai che Dio è il Sé in te, ed è così che il tuo corpo inspira
il tuo Sé - te - e questo gli dà vita. Fintantoché crederai di essere tu a respirare, rimarrai, in
coscienza, identificata al tuo corpo e non al tuo Sé. Se, in coscienza, riesci a sentire che è il tuo
corpo che inspira te e ti rende la libertà ad ogni espirazione, allora vivrai una grande
trasformazione: dalla tua persona (dal corpo animato) diventerai te stessa.

Esercitati dunque a questo modo: non sei tu ad inspirare ed espirare, ma ti lasci inspirare ed
espirare dal tuo corpo. Ad ogni respiro, devi sentire che, con l’inspirazione, tu riempi il tuo corpo di
forza vitale e che il tuo corpo ti inspira, e che, ad ogni espirazione, tu ti ritiri dal corpo e resti, in Te,
separata dal corpo fino alla prossima inspirazione. Se ci riesci, questo ti darà un’idea di ciò che
accade alla morte del corpo, giacché, in quel momento, te ne ritirerai, in quanto esso ti espirerà
per l’ultima volta. Esercitati, e fammi sapere cosa succede.

N.B. Tutti sappiamo che un bambino appena nato, per iniziare a vivere autonomamente, deve
respirare ed un vecchio esalando l’ultimo respiro muore. La vita inizia e finisce con un respiro.

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“Io sono te e tu sei me, e dovunque tu sia,
là io sono, e sono disseminato in tutte le cose,
e da qualsiasi parte tu voglia tu puoi raccogliermi, ma raccogliendo me raccoglierai te stesso.”

(Osiride – Testo dei Sarcofagi)

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