Osho - La meditazione la pi grande avventura umana
Tratto da: "Il Libro Arancione"
Edizioni Mediterranee _____________________ "La meditazione la pi grande avventura umana..." La meditazione un'avventura, la pi grande avventura che la mente umana possa intraprendere. Meditazione semplice esistere, senza far nulla: nessuna azione, nessun pensiero, nessuna emozione. Esisti semplicemente ed pura gioia. Dove ha origine questa gioia se tu non fai nulla? Viene dal nulla o, meglio, viene da ogni cosa, dal tutto. Non ha bisogno di una causa perch l'esistenza si compone della sostanza chiamata gioia. La meditazione non ha alcun obiettivo La meditazione appare sul tuo orizzonte solo dopo che hai messo alla prova tutte le tue aspirazioni e ne hai riconosciuta l'insufficienza, quando hai passato in rassegna l'intero arco delle tue aspirazioni e ne hai riconosciuta la falsit. Hai visto che non portano da nessuna parte, che continui a muoverti in cerchio: tu non cambi mai. Le tue aspirazioni non ti abbandonano neppure un istante, ti governano, ti fanno impazzire, creano sempre nuovi desideri nessuno dei quali viene mai realizzato: le tue mani sono sempre vuote come prima. Quando hai visto questo, quando hai scrutato nella tua vita e hai constatato che ogni aspirazione un fallimento... Nessuna aspirazione ha mai avuto successo, nessuna aspirazione ha mai dato felicit. Esse non fanno che promesse che non mantengono mai. Un'aspirazione fallisce, ne insorge un'altra che di nuovo ti fa promesse... e ti inganna ancora. Una delusione segue all'altra, finch un giorno ne diventi improvvisamente consapevole: d'un tratto vedi il meccanismo, e proprio questa percezione l'inizio della meditazione. La meditazione non ha nessun seme in s, non ha motivazione alcuna. Se mediti per un motivo, non stai meditando, in quel caso ti stai concentrando. E sei ancora nel mondo: la tua mente si interessa ancora a cose futili, cose banali. In tal caso sei ancora parte di questo mondo. Ne sei parte anche se la tua meditazione rivolta a realizzare Dio. Sei parte di questo mondo anche se mediti per conseguire il Nirvana, perch la meditazione non ha una meta. La meditazione l'intuizione che tutte le mete sono false. Meditazione significa comprendere che i desideri non portano da nessuna parte. - Stare semplicemente seduti -
Meditare significa dedicare qualche minuto alla non attivit. Le
prime volte sar molto difficile: all'inizio la cosa pi difficile del mondo, ma alla fine sar la pi facile. facilissima, per questo cos Se chiedi a qualcuno di sedere semplicemente in silenzio senza far nulla, diventer irrequieto, sentir un formicolio alle gambe, gli sembrer che al corpo stia succedendo qualcosa di strano. Diventer cosi irrequieto perch non abituato a non Far niente. come una automobile col motore acceso che gira anche se la macchina ferma, continua a girare c si surriscalda sempre di pii. Ti sei scordato come si Fa a spegnere il motore. Questa meditazione: l'arte di spegnere il motore della mente. Respirare: il mantra pi profondo Il respiro entra in te: lascia che il tuo essere sia uno specchio del respiro che entra. II respiro esce: lascia che il tuo essere sia uno specchio del respiro che esce e sentirai discendere su di te un silenzio straordinario. Seguire il respiro che entra ed esce, entra ed esce, il mantra pi profondo che sia mai stato inventato. Tu respiri qui e ora. Non puoi respirare nel domani e non puoi respirare nel passato. Devi respirare in questo momento, anche se nel frattempo sei in grado di pensare al domani e riesci a pensare al passato. Cosi il corpo rimane nel presente e la mente continua a saltare tra il passato e il, futuro: esiste una dissociazione tra il corpo e la mente. Il corpo risiede nel presente e la mente non mai nel presente: non si incontrano mai. Non si incrociano mai! Ed a causa di questa dissociazione che sorgono ansia, tensione e angoscia. Sei teso: questa tensione ansia. La mente deve essere portata al presente, perch non esiste un altro tempo. Innanzitutto devi danzare, perch nella danza le tue corazze scompaiono. Innanzitutto devi urlare di gioia e cantare, cosi la tua vita acquista energia. Innanzitutto ti devi abbandonare alla catarsi, cos tutto ci che hai represso viene buttato fuori, il corpo viene purificato da veleni e tossine e anche la tua psiche viene purificata da traumi repressi e da ferite. Una volta che questo sia accaduto e hai riacquistato la capacit di ridere e sei in grado di amare, allora il momento del Vipassana. - Bhagwan parla del Vipassana Siedi in silenzio e comincia a osservare il tuo respiro. Il punto di osservazione pi semplice all'entrata del naso. Quando il respiro entra, avvertine il contatto all'inizio del condotto nasale: osservalo da quel punto. Il contatto sar pi facile da osservare, il respiro sarebbe troppo sottile: all'inizio limitati a osservarne il contatto. Il respiro entra e tu lo senti entrare: osservalo. E poi
accompagnalo, seguilo. Scoprirai che a un certo punto si arresta. Si
ferma da qualche parte vicino all'ombelico; per un attimo, per un pat, si arresta. Quindi, risale verso l'esterno: seguilo, di nuovo percepisci il contatto del respiro che fuoriesce dal naso. Seguilo, accompagnalo verso l'esterno: di nuovo arriverai a un punto in cui per un attimo brevissimo il respiro si arresta. E il ciclo riprende un'altra volta. Inspirazione, pausa, espirazione, pausa, inspirazione, pausa. Dentro di te quella pausa il fenomeno pi misterioso. Quando il respiro entrato in te e si fermato, non c' nessun movimento: quello l'attimo in cui si pu incontrare Dio. Oppure quando il respiro esce e poi si arresta, e non esiste alcun movimento. Ricorda, non lo devi arrestare tu: si ferma da solo. Se lo interrompi volontariamente, quell'istante ti sfuggir, perch colui che agisce interferir e scomparir il testimone. Tu non devi interferire. Non devi alterare il ritmo della respirazione, non devi n inalare n esalare. Non come il Pranayama dello yoga, dove tu intervieni per controllate il respiro. Non la stessa cosa. Non alteri affatto il respiro, lasci spazio al suo fluire naturale, alla sua naturalezza. Lo segui quando esce e lo segui quando entra. E presto ti accorgerai dell'esistenza di due pause. In queste due pause si trova la porta. E in quelle due pause perverrai alla comprensione, vedrai che il respiro in se stesso non vita, forse nutrimento per la vita, come altri cibi, ma non la vita. Perch quando il respiro si arresta, tu sei presente, assolutamente presente: sei perfettamente consapevole, assolutamente cosciente. E anche se il respiro si arrestato, se il respiro non c' pi, tu ci sei ancora. Praticando questa osservazione del respiro che il Buddha chiama Vipassana, oppure Anapanasati yoga se continui a osservare, a osservare, a osservare, ti accorgerai che pian piano la pausa aumenta e si allarga sempre di pi. Alla fine accade che la pausa dura per diversi minuti. Una inspirazione e la pausa e per alcuni minuti il respiro non esce. Tutto si fermato. TI mondo si fermato, il tempo si fermato, i1 pensiero si fermato. Perch non possibile pensare quando il respiro si arresta. E quando il respiro si arresta per diversi minuti, assolutamente impossibile pensare, perch il processo del pensiero ha costantemente bisogno di ossigeno e il tuo processo cognitivo profondamente connesso con la respirazione. Quando sei in collera il respiro ha un ritmo; quando sei eccitato sessualmente ha un altro ritmo; e quando sei in silenzio il ritmo del respiro cambia di nuovo. Quando sei felice hai un ritmo di respirazione e quando sei triste ne hai uno diverso. Il respiro cambia secondo gli umori della mente. Ed vero anche il contrario: quando il respiro cambia, cambiano anche gli umori della mente. E quando il respiro si arresta, anche la mente si ferma.
Con l'arrestarsi della mente, il mondo intero si ferma: perch la
mente il mondo. E in questa pausa riuscirai a percepire per la prima volta il respiro all'interno del respiro; la vita all'interno della vita. Questa un'esperienza liberatoria. un'esperienza che ti rende pii sensibile nei confronti di Dio; poich Dio non una persona ma l'esperienza della vita stessa. La meditazione semplice gioia per il proprio esistere. La meditazione semplice gioia di essere nel proprio essere. - Vipassana "La porta della consapevolezza" Trova un luogo comodo dove sederti per 45-60 minuti. E bene sedere alla stessa ora e nello stesso posto ogni giorno, ma non necessariamente in un posto silenzioso. Esperimenta finch non trovi la situazione in cui ti senti a tuo agio. Puoi fare una o due sedute ai giorno, ma non fare mai una seduta se non trascorsa almeno un'ora da quando hai mangiato, e aspetta almeno un'ora dopo la seduta, prima di andare a dormire. importante sedersi con la testa e la schiena erette. Gli occhi devono restare chiusi e il corpo dev'essere il pi fermo possibile. Puoi usare un seggiolino da meditazione o una sedia con lo schienale rigido, oppure dei cuscini sistemati come meglio credi. Non esiste una tecnica di respirazione particolare: va benissimo il respiro naturale. Il Vipassana si basa sulla consapevolezza del respiro, per cui si devono osservare semplicemente l'inspirazione e respirazione in qualsiasi punto del corpo in cui si riesce ad avvertirne maggiormente la sensazione: all'altezza del naso o dello stomaco o del plesso solare. Il Vipassana non concentrazione e non si tratta di osservare il respiro per un'ora intera. Quando affiorano pensieri, emozioni o sensazioni, oppure quando sorge in te la consapevolezza di un suono, di un odore o della brezza all'esterno, lascia semplicemente che la tua attenzione li segua. Qualsiasi cosa affiori pu essere osservata come una nuvola che scorre nel cielo: non ti ci devi attaccare, n la devi respingere. Ogni volta che puoi scegliere cosa osservare, torna alla consapevolezza del respiro, Ricorda, non devi aspettarti nulla di speciale. Non esiste successo n fallimento, n vi sar progresso. Non c' nulla da capire o da analizzare, ma possono insorgere intuizioni di qualunque tipo. Le domande e i problemi possono essere visti come misteri con cui divertirsi.
Luce - Appunti di viaggio per la tua anima: Per comprendere l'essenza di quello che ti accade e trasformare la tua vita. Guida pratica alla Consapevolezza