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Bilancio Competenze Concetta
Bilancio Competenze Concetta
L’attività guidata per la realizzazione del Bilancio di Competenze non assume un carattere
valutativo (di cui tratta invece l'articolo 4 del DM 850 cit.), ma è finalizzata alla costruzione di un
dispositivo pedagogico in grado di fare emergere la percezione di autoefficacia del docente rispetto
ad alcune delle complesse funzioni che è chiamato a svolgere durante il proprio lavoro.
I. INSEGNAMENTO (DIDATTICA)
II. PARTECIPAZIONE alla vita SCOLASTICA (ORGANIZZAZIONE)
III. FORMAZIONE CONTINUA (PROFESSIONALITA’)
che rappresentano le dimensioni “generative” delle diverse competenze che il docente interpreta ed
esprime nell’esercizio quotidiano della sua professione.
Ciascuna area si articola in alcuni Ambiti di competenza, a loro volta scanditi in Descrittori derivati
dalla letteratura nazionale ed internazionale, opportunamente adattati per il contesto del nostro
Paese, alla luce del quadro normativo vigente (TU 297/1994; CCNL 2006-2009; Legge 107/2015 e
DM 850/2015). Ai descrittori sono affiancate delle domande guida, utili come stimolo di riflessione.
Per ciascuno degli Ambiti di competenze è richiesto al docente di prendere in considerazione da uno
a tre Descrittori e, con l’aiuto delle domande guida, di elaborare un testo discorsivo di massimo
2.000 battute, per descrivere e sintetizzare le ragioni del proprio posizionamento rispetto ai livelli
di competenza percepiti.
1. Individuare con chiarezza le competenze (profili, Ritieni di avere individuato i contenuti, i traguardi
traguardi, ecc.) che gli allievi devono conseguire necessari per la tua classe o di avere ancora
incertezze nella scelta degli stessi e perché?
2. Rendere operativi gli obiettivi di apprendimento Incontri difficoltà nel tradurre il contenuto in
individuati, traducendoli in evidenze concrete obiettivi di apprendimento? Quali eventuali difficoltà
capaci di supportare la verifica del loro incontri? Riesci a ricostruire chiaramente la relazione
conseguimento tra contenuti, traguardi e obiettivi?
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
suggerisce di prendere in esame da un minimo di uno ad un massimo di tre descrittori per ogni
ambito.
La professionalità della funzione docente si giocano intorno alle capacità dello stesso di organizzare
emergere le competenze degli allievi. Guardando a ritroso e riflettendo sulla mia esperienza
didattica ritengo di essere sufficientemente capace di individuare con chiarezza i traguardi che gli
verificarne il loro conseguimento, di individuare i nuclei fondanti della mia disciplina utili a
costruire un percorso formativo adeguato alla classe e all’alunno. Ho lavorato sperimentando varie
diverse strategie di intervento e sistemi di valutazione. Ho capito che di volta in volta trovandomi in
varie scansioni dell’anno scolastico, ma soprattutto in relazione alle esigenze educative e culturali
degli alunni con cui interagivo. Fatte queste riflessioni credo invece di dover acquisire nuove
competenze utili a prevedere compiti di apprendimento in cui gli allievi debbano fare uso delle
tecnologie; altrettanto posso dire rifacendomi a tutte quelle strategie e metodologie che possano
attivare gli allievi nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso a definizione di
attività in situazione” aperte sfidanti che richiedano, ricerca soluzioni di problemi, e costruzioni di
progetti.
13. Acquisire una visione longitudinale degli Ritieni di avere chiarezza sull’articolazione degli
obiettivi dell’insegnamento (curricolo obiettivi del tuo insegnamento in rapporto allo
verticale) sviluppo del curricolo verticale? Se no, quali sono i
problemi che ti poni, i dubbi che hai?
14. Rendere visibili agli occhi degli allievi i loro Ritieni di possedere adeguate metodologie per
osservare come gli allievi stanno apprendendo?
avanzamenti rispetto all’obiettivo prestabilito
Ritieni di saper individuare quali sono i tipi di feed
attraverso un feedback progressivo back che maggiormente aiutano gli allievi a fare il
punto sulle loro conoscenze/competenze e ad
individuare che cosa modificare?
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
suggerisce di prendere in esame da un minimo di uno ad un massimo di tre descrittori per ogni
ambito.
2.
18. Lavorare partendo dalle conoscenze degli Ritieni di saper tener conto delle conoscenze degli
allievi. Rilevare le conoscenze esistenti e i allievi per progettare l’insegnamento? Come le rilevi?
legami tra le stesse Ritieni adeguate le modalità di raccolta delle
conoscenze che utilizzi e perché?
19. Costruire ambienti di apprendimento capaci di Ritieni di essere in grado di attivare situazioni
sollecitare partecipazione, curiosità , didattiche che coinvolgano gli allievi perché
motivazione e impegno degli allievi presentano sfide di conoscenza, o di produzione, o di
risoluzione di problemi?
20. Sviluppare la cooperazione fra gli allievi e le Ritieni di essere in grado di progettare e gestire
forme di mutuo insegnamento situazioni nelle quali gli allievi siano impegnati nel
costruire conoscenza attraverso processi
collaborativi e cooperativi, anche svolgendo attività
di insegnamento reciproco.
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
suggerisce di prendere in esame da un minimo di uno ad un massimo di tre descrittori per ogni
ambito.
Grazie anche al mio carattere solare ho sempre cercato di costruire un rapporto aperto con i miei
alunni basato però su regole ben precise e condivise da tutti impostando così i miei interventi
secondo un metodo che prevede il dialogo e le interazioni tra le parti. Ciò stimola i ragazzi a
partecipare alla lezioni condividendo in modo affettuoso l’argomento trattato. Questo mi consente
anche di guidare i miei allievi dando dei suggerimenti sul loro metodo di studio , ovviamente
calibrandoli secondo i loro diversi stili di apprendimento. Tuttavia credo di dover ancora imparare
molto su come rendere gli allievi capaci di autoregolare e autovalutare i loro progressi. Spesso cerco
di rilevare le loro conoscenze pregresse, i loro interessi e le lo curiosità tenendole in conto e
partendo da esse per spiegare nuovi contenuti. Considerando che la vita di gruppo può stimolare la
motivazione ad apprendere, sviluppare nuove competenze , e all’interno di esso i ragazzi possono
imparare a rispettare le regole e la libertà di pensiero, comprendendo i loro limiti e le loro capacità ,
vorrei poter approfondire le strategie di cooperative-learning proprio perché esse possono offrire
importanti opportunità di inclusione e confronto.
24. Elaborare e negoziare un progetto Ritieni, alla luce della tua esperienza, di saper
educativo di team, costruendo prospettive partecipare produttivamente all’elaborazione di
condivise sui problemi della comunità progetti di gruppo che tenessero conto delle posizioni
individuali per giungere a soluzioni collettivamente
scolastica
accettate?
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
suggerisce di prendere in esame da un minimo di uno ad un massimo di tre descrittori per ogni
ambito.
Il mio orario scolastico è strutturato su tre ore settimanali per classe su un totale di sei classi
quindi diventa indispensabile il rapporto di cooperazione con i colleghi, con cui scambiare
Come ho avuto modo di specificare in precedenza, essendo il mio orario scolastico strutturato su tre
ore settimanali per classe su un totale di sei classi, diventa indispensabile il rapporto di
cooperazione con gli altri colleghi, con cui scambiare informazioni, consigli, suggerimenti, con cui
progettare o programmare obiettivi comuni da raggiungere o ancora trovare la giusta direzione da
dare all’intervnto didattico. I principali vantaggi della collaborazione intercollegiale sono un
aumento delle competenze individuali, un aumento di fiducia tra le persone coinvolte e lo sviluppo
di un senso comunitario (interdipendenza). Benefici questi che giovano sia al docente sia all’istituto.
Inoltre, la collaborazione è rivolta soprattutto a creare condizioni favorevoli perché altri, esterni al
gruppo delle persone che collaborano fra loro, possano trarre un vantaggio, nel nostro caso gli
allievi.
29. Contribuire alla gestione delle relazioni Ritieni di saper partecipare fattivamente e
con i diversi interlocutori (parascolastici, produttivamente alle situazioni elencate nella
di quartiere, associazioni di genitori, colonna a sinistra?
insegnamenti di lingua e cultura d’origine)
30. (SOSTEGNO) Curare i rapporti con le équipe Ritieni di saper gestire i rapporti con le équipe e i
multidisciplinari ed i servizi specialistici. servizi al fine di costruire sinergie positive utili agli
allievi e alle loro famiglie?
31. Organizzare e far evolvere, all’interno della Ritieni di essere in grado di proporre, valorizzare e
gestire situazioni di confronto tra allievi affinché
scuola, la partecipazione degli allievi
emergano proposte utili a migliorare il
funzionamento scolastico?
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
suggerisce di prendere in esame da un minimo di uno ad un massimo di tre descrittori per ogni
ambito.
34. Coinvolgere i genitori nella vita della Ritieni di saper attuare strategie di coinvolgimento
scuola dei genitori nella vita della scuola?
36. Comunicare ai genitori obiettivi didattici, Ritieni di essere in grado di comunicare chiaramente
strategie di intervento, criteri di valutazione e il tuo progetto educativo-didattico, le strategie di
intervento poste in atto o ipotizzate per affrontare i
risultati conseguiti
problemi, e relativi processi di costruzione della
valutazione in itinere e finale?
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
Le relazioni scuola famiglia sono importanti da curare al fine di rendere più adeguato il percorso
formativo dei ragazzi. Nella mia esperienza scolastica sono stata sempre disposta al dialogo con le
famiglie, non solo durante gli incontri predisposti dalla scuola ma anche le ore di ricevimento.mi
sono cosi resa conto che ci sono famiglie che definirei presenti, collaborative e molto attente alla
crescita dei propri figli ma altrettante che invece sembrano essere poco partecipi e necessitano
dunque di essere sollecitate a partecipare a un dialogo costruttivo. Sebbene ritengo di essere
abbastanza adeguata al compito sotteso alla comunicazione scuola famiglia credo però di aver
bisogno di una maggiore formazione riguardo all’ aspetto organizzativo di incontri scuola famiglia
inerenti alle problematiche educative della società odierna.
38. Rispettare regole, ruoli e impegni assunti Ritieni di espletare con regolarità ed efficacia gli
all’interno del proprio contesto impegni assunti all’interno della tua scuola?
professionale
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
suggerisce di prendere in esame da un minimo di uno ad un massimo di tre descrittori per ogni
ambito.
Scegliere di svolgere la professione d’insegnante con passione non basta; è necessario, anche, il
rispetto per le regole ,i ruoli e le varie figure che operano nell’ambito scolastico. Ormai da molti anni
ho cambiato diversi ambienti scolastici e di conseguenza ho dovuto relazionarmi con molti colleghi
e dirigenti e inserirmi in contesti organizzativi sempre diversi. Finora penso di non aver incontrato
particolari difficoltà e certamente ho collaborato instaurando relazioni positive con tutto il
personale scolastico e amministrativo superando anche le iniziali piccole difficoltà derivanti da una
mancata conoscenza . premesso ciò l’aspetto che invece credo di dover approfondire è quello della
privacy non tanto perché temo di infrangerla quanto perché i principi giuridico- amministrativi che
ineriscono a questo tema sono talmente tante e complesse da rischiare, senza volerlo, di violarli. In
questo senso, dunque, credo di dovere acquisire nuove conoscenze riguardo a questa legge e alla
sua applicazione in ambito scolastico.
44. Esplorare le potenzialità didattiche dei diversi Ritieni di avere un adeguato bagaglio di conoscenze e
dispositivi tecnologici strategie per supportare gli allievi nell’uso delle
tecnologie per apprendere?
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
suggerisce di prendere in esame da un minimo di uno ad un massimo di tre descrittori per ogni
ambito.
Utilizzare efficacemente le tecnologie per ricercare informazioni ormai é essenziale per il lavoro
dell’insegnante. Primo motivo fra tutti, per ottenere interesse motivazione stimoli da parte degli
alunni. Mi sono accorta che i ragazzi mantengono viva l’attenzione durante la spiegazione solo
quando la lezione è impostata sulla visione di filmati o la risoluzione di esercizi sulla LIM. I
contenuti vengono assimilati prima e in modo più efficace. Ma conoscere e usare le tecnologie è
importantissimo anche per la ricerca di informazioni su un duplice canale. Innanzitutto a scuola, in
classe, con gli alunni perchè imparino che la rete ad esempio é una fonte inesauribile di
informazioni utili per comprendere e approfondire lo studio di qualsivoglia argomento; ma
insegnare loro anche come cercare, cosa cercare, come scaricare il materiale e farlo proprio. E’
chiaro che tutto questo serve anche a casa al docente per preparare le sue lezioni e curare la propria
formazione che deve essere continua. Io mi pongo sempre nella posizione di colei che ha ancora da
imparare tanto della propria disciplina e del proprio essere docente. Mi sento sempre incompleta e
sento sempre di dover dare di più ai miei alunni. In questo la tecnologia é un amica inesauribile ed
essenziale!! Chiaramente durante la mia carriera da insegnante e soprattutto in questa prima fase
vorrei tanto approfondire l’uso corretto delle TIC, in quanto oltre ad usare semplicemente il
computer vorrei riuscire ad usare bene ad usare la LIM, imparare a curare un sito internet per
essere utile alla scuola magari curare prorio l’aggiornamneto del sito istituzionale e insieme ai
colleghi imparare ad inserire materiale da condividere con loro e con i ragazzi. La scuola dal canto
suo dovrebbe sempre cercare di mettere a disposizione efficienti dispositivi informatici ed una rete
wifi funzionante e suuficientemente potente da garantire il regolare svolgimento del lavoro in
classe, anche per l’uso corretto e veloce del registro elettronico, da compilare e curare in classe e
non a casa!!!
45. Documentare la propria pratica didattica Ritieni di saper documentare in modo efficace la tua
pratica didattica per presentarla a diversi destinatari
(dirigenti, colleghi, genitori)?
47. Aggiornare il proprio bilancio di competenze ed Ritieni di saper orientare il tuo sviluppo
elaborare un proprio progetto di sviluppo professionale in rapporto a specifici obiettivi
professionale risultanti dall’analisi del tuo percorso
formativo/esperienziale e dei bisogni della scuola
nella quale operi?
48. Partecipare a programmi di formazione Ritieni di saper scegliere le situazioni formative che
possono apportare un reale contributo al tuo lavoro
personale e con colleghi, gruppi, comunità di
con i colleghi?
pratiche
Ritieni di avere adeguate competenze per fare ricerca
49. Essere coinvolto in attività di ricerca didattica, sulla tua didattica individualmente e/o
anche in forma collaborativa collettivamente?
50. Utilizzare i risultati della ricerca per innovare le Ritiene di essere adeguatamente informato/a sui
proprie pratiche didattiche risultati della ricerca in relazione ai problemi che
risultano oggi pregnanti per un insegnante?
Ritieni di riuscire a ricavare dalle ricerche consultate
degli elementi utili a innovare la tua didattica?
Con l’aiuto delle domande guida, si elabori un testo di massimo 2.000 battute, che argomenti e
sintetizzi la propria riflessione posizionandosi rispetto ai livelli di competenza percepiti. Si
suggerisce di prendere in esame da un minimo di uno ad un massimo di tre descrittori per ogni
ambito.
L’insegnante non è un bricoleur, perché non si limita ad utilizzare una quantità di repertori e di
tecniche. Il lavoro del docente non è solo mestiere, perché ci sono qualità aggiuntive, definite dai
saperi (le competenze), i valori (le responsabilità ), la riflessività (la consapevolezza, l’essere
presenti a se stessi). Al centro della professione docente ci sono domande etiche, responsabilità
istituzionali: l’etica del lavoro ben fatto, l’impegno verso i ragazzi, la formazione di persone e
cittadini consapevoli ed attivi. La dimensione culturale della professione docente comprende senza
dubbio la padronanza dei nuclei fondamentali delle discipline oggetto di insegnamento. Tale
padronanza dovrà estendersi alle conoscenze di tipo procedurale, di tipo immaginativo, di tipo
rappresentativo, assai ricche sotto il profilo formativo ed indispensabili sul piano professionale. La
formazione continua è essenziale in quanto bisogna aggiornarsi sempre e mettendo in discussione