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I i;i; K k;
k; L l;l; M m;
m; N n;
n; O o;
o; P p;
p; Q q;
q; La y, di origine greca, si pronunzia
comunemente i
(per es.
es. lyra si legge lira)
lira)
R r;
r; S s;
s; T t;
t; U u;
u; V v;
v; X x;
x; Y y;
y; Z z.
z.
ae ed oe si pronunziano e
(per es.
es. rosae “rose”
rose” si legge rose)
rose)
Il gruppo ti+vocale si pronunzia zi
Ma poë
poëta “poeta”
poeta” si legge poé
poéta,
ta, come in italiano (per es. gratia “grazia”
grazia” si legge grazia)
grazia)
1
LINGUA LATINA (E LATINO MEDIEVALE)
Prof. Giovanni Polara
Lez. 1 – Fonetica del latino
La sillaba aperta con vocale breve è breve Quando due vocali formano un dittongo,
non si dividono e la sillaba è sempre lunga
ma-re , feˇ -ro)
(ma- ro). (per es.
es. poe-
poe-na)
na)
La sillaba aperta con vocale lunga è lunga Quando una vocale è seguita da una sola
consonante, questa appartiene alla sillaba
(da-
da-co)
co). seguente
(per es.
es. ma-
ma-ter)
ter)
Le sillabe chiuse sono tutte lunghe.
2
LINGUA LATINA (E LATINO MEDIEVALE)
Prof. Giovanni Polara
Lez. 1 – Fonetica del latino
Quando una vocale è seguita da una o piùpiù L’accento tonico va sulla penultima o sulla
consonanti, queste si dividono tra le due terzultima sillaba.
sillabe
(per es.
es. con-
con-sul)
sul) Non va mai sull’
sull’ultima sillaba
(legge della baritonè
baritonèsi)
si
Quando una vocale è seguita da gruppi di
consonanti, formati da Nelle parole di due sillabe (bisillabi) l’
l’accento
b, p, c, g, d, t + l o r va sempre sulla prima sillaba
(per es.
es. fra-
fra-tres)
tres) (per es.
es. máter)
ter)
b) - Esercizio di lettura