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2 1 REGOLE
Nei monosillabi atoni ( (congiunzione), m, n, t, Nei sussi di sostantivi e aggettivi diminutivi e col-
s, r (monarca), v, pr) lettivi in "-etto, "-etta [etto, etta] (librtto, ca-
stta, chiestta, pezztto, navtta, terztto, quinttto,
Eccezione: il vocabolo r (nota musicale). palchtto, porchtta, forchtta, carrtta, colltto).
Nei sussi avverbiali in mente [mente] (assoluta- Nelle terminazioni in "-eguo, "-egua [ewo,
mnte, inutilmnte, velocemnte) ewa] (sguo, adguo, trgua, dilguo).
Nelle terminazioni in mento e menta [mento,
Nei sussi di aggettivi che al singolare terminano in
menta] (sentimnto, proponimnto, momnto, mn-
"-evole [evole] (lodvole, incantvole, ammirvole,
ta, strumnto, tormnto, godimnto, struggimnto,
caritatvole, deplorvole, cedvole, arrendvole ).
fallimnto).
Eccezioni: nella coniugazione del verbo men- Nei sussi di sostantivi in "-ezza [ettsa] (bellz-
tire: mnto, ma anche possibile con chiusa: za, debolzza, chiarzza, salvzza, dolczza, mitzza,
mnto[1] arrendevolzza, segretzza).
Nei vocaboli tronchi in -ch [ke] (perch, giacch, Eccezione: il vocabolo mezza [mddza].
anzich, poich, fuorch, sicch, macch)
Nelle preposizioni articolate (dl, dlla, dllo, dgli,
Nelle terminazioni -eccio e -eccia [etto, et- dlle, di, nl, nllo, nlla, ngli, nlle, ni, pi ).
ta] (frccia, fccia, trccia, libccio, villerccio,
intrccio, cicalccio). Nei pronomi personali (gli, lla, sso, ssa, ssi,
sse).
Nelle terminazioni -ece [ete] ( orce, carnce,
artce, pontce ). Negli aggettivi dimostrativi (qusto, qusta, quste,
qusti, qullo, qulla, qugli, qulli, qulle, codsto,
Nelle terminazioni -eggio, -eggia, -eggi, egge codsta, codsti, codste).
[eddo, edda, eddi, edde] (campggio, mang-
gio, postggio, pontggio, alpggio, cartggio, lgge Nelle desinenze -mo, -te [emo, ete] del futuro
(sostantivo), pulggia). indicativo (faremo, farete).
4 1 REGOLE
Nelle desinenze dell'imperfetto congiuntivo -sse, - Nelle terminazioni in -occio e -occia [tto, t-
ssi, -ste, -ssimo, -ssero [esse, essi, este, essimo, ta] (cartccio, saccccia, bccia, grassccio, rccia,
essero] (facssero, mordssi, leverste, tendssimo, gliccio).
volssero).
Eccezioni: i vocaboli dccia e gccia.
Nelle desinenze del condizionale -resti, -remmo,
-reste [resti, remmo, reste]. Nelle terminazioni in -odo, -oda e -ode (brdo, chi-
do, sda, mda, pagda, chido, ldo, do, frdo,
Nelle desinenze dell'imperfetto -vo, -vi, -va, - frde).
vano: [evo, evi, eva, evano] (facvo, mettvi,
ardva, ponvano). Eccezioni:
nel verbo rdere [rodere] e nei suoi
Nelle desinenze del passato remoto -i, -sti, -ste, composti (Es.: rdo, erdo, corrdo, ecc.)
-mmo, -rono - [ei, esti, este, emmo, ero-
nel vocabolo cda [koda]
no] (voli, mettsti, sostenste, tendmmo, volrono,
perd). Nelle terminazioni in -oge, -ogia, -ogio, -oggia, -
oggio, -oggi [de, da, do, dda, ddo, d-
Nelle desinenze del Indicativo Presente e
di] (dge, fggia, ggi, piggia, barbgio, allggio,
dell'Imperativo in -ete [ete] (prendte, cadte,
frge, appggia, appggio).
rompte, volte, potte, dovte).
Nei sussi di sostantivi e aggettivi in -oide [ide]
Nelle desinenze dell'innito dei verbi della secon-
(tiride, mattide, collide, steride, pazzide).
da coniugazione [ere] (tenre, avre, cadre, volre,
bre, giacre). Nei sussi di sostantivi in -olo e -ola [lo, -
la] (carrila, tritlo, stagnla, taglila, bagnarla,
mariulo, mentlo).
1.3 La aperta
Eccezioni:
La aperta [], nella genesi della lingua italiana a partire i vocaboli slo, vlo;
dal latino deriva nella maggior parte dei casi dalla breve
le voci del verbo colare e i suoi derivati
latina e dal dittongo au della lingua latina classica.
(Es.: clo, sclo, ecc.)
prta < porta Nei sussi -osi e -osio [zi, zjo] in sostantivi usati
in campo scientico e medico (calcolsi, brsi, tu-
ro < auru(m) (accusativo, per caduta della m na- bercolsi, artrsi, ipnsi, lattsio, destrsio, maltsio,
le, precedentemente nasalizzata, e apertura della u saccarsio, glucsio)
breve)
Nei sussi di sostantivi e aggettivi in "-otto e in
La o si pronuncia aperta nei seguenti casi: generale nelle terminazioni in -otto, -otta [tto, t-
ta] (semplicitto, bamboltto, ltto, btta, ctto, ctta,
Nel dittongo uo [w] (tuno, scula, umo, sui, tui, saltto, dtto, dectto)
bui, vui, sucera, nura, sura, cure).
Eccezioni:
Eccezioni: Nei verbi derivati dal latino ducere (Es.:
quando il dittongo fa parte dei sussi di indtto, condtto, ridtto, tradtto, ecc.).
sostantivi in -uosa, -uoso [wosa, woso]. nei vocaboli ghitto, rtto, stto.
nei vocaboli liqure, langure.
Nei sussi dei sostantivi in -ottolo e -ottola [ttolo,
Nei vocaboli tronchi in - comprese le forme verbali ttola] (vittolo, collttola, nanerttolo, pallttola)
del futuro e del passato remoto (per, fal, andr,
Nei sussi dei sostantivi in -ozzo e -ozza [ttso,
arriv, cerc, sogn, pedal, ritir, acquist).
ttsa] (tinzza, tavolzza, czzo, tzzo, czza,
Nei vocaboli in cui o sia seguita da consonante e poi picczza).
due vocali (negzio, scio, petrlio).
Eccezioni: i vocaboli gzzo, pzzo, singhizzo,
Eccezione: nel vocabolo incrcio [inkroto]. rzzo, szzo.
Nei vocaboli in -orio e -oria [rjo, rja] (stria, Nei sussi dei sostantivi in -olgia e -orgia [lda,
glria, dormitrio, conservatrio). rda] (blgia, frgia, rgia).
Nei vocaboli di origine straniera entrati a far par- Nelle terminazioni del passato remoto -olsi, -olse, -
te del linguaggio comune (bxe, gng, ygurt, lden, olsero [lsi, lse, lsero] (clsi, tlsero, sconvlsero,
lrd, pster). vlsero, vlsi, avvlsero, racclsi).
1.5 La i vocale 5
Nei participi passati in -osso [sso] (msso, scssa, Nelle terminazioni in -ondo, -onda [ondo, onda]
percsso). (fndo, mndo, secndo, snda, nda).
Nei sussi di derivazione greca -ologo, -ogico, - Nelle terminazioni in -onto, -onte, -onta [onto, on-
ografo, -omico [logo, diko, rafo, miko] te, onta] (frnte, cnto, nta, mnte, scnto, accnto,
(prlogo, psicolgico, fotgrafo, cmico). viscnte).
Nelle terminazioni in -ogno, -ogna [oo, oa] se preceduta da vocale e seguita da consonante o alla
(bisgno, cargna, sgno, cicgna, zampgna, ram- ne della parola (mai [mai]);
pgna).
se si trova fra due consonanti (costituisce quindi una
Nei sussi di aggettivi in -ognolo [oolo] sillaba) (piccolo [pikkolo]);
(amargnolo, giallgnolo).
se preceduta da consonante e seguita da vocale ma
Nelle terminazioni in -one [one] (missine, ottne, accentata (sia [sia]);
nasne, calzne, coccolne, briccne, mascalzne,
pantalne, giaccne, vegline, torrine, bastine).
1.6 La i consonante
Nelle terminazioni in -zione [(t)tsjone] (azine,
creazine, dizine, lezine, situazine) La i semiconsonante [j]:
Nei sussi di sostantivi e aggettivi in -oio, -oia
[ojo, oja] (abbeveratio, galoppatio, mangiatia, se seguita da vocale e non accentata (piove [pjve]);
mattatio, corridio, feritia, cesia, tettia). ieri [jri]);
1.10 La z
1.7 La s sorda
La z rappresenta le aricate sorda [ts] o sonora [dz]:
La s sorda [s]:
2 Note
[1] Dizionario d'ortograa e di pronunzia
3 Voci correlate
Dizione
Fonologia della lingua italiana
8 4 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE
4.2 Immagini
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