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ES COLLANA SCHEMARI SIMONE

Studio Memorizzazione Ripasso


6/4

DI DIRITTO
COMMERCIALE
XII EDIZIONE
SCHEDE STACCABILI

SIMONE
EDIZIONI GIURIDICHE
DI DIRITTO
COMMERCIALE

SIMONE
EDIZIONI GIURIDICHE
TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Vietata la riproduzione anche parziale

Tutti i diritti di sfruttamento economico dell’opera


appartengono alla Simone s.r.l. (art. 64, D.Lgs. 10-2-2005, n. 30)

Della stessa collana:


(per i prezzi e le edizioni richiedi al tuo libraio o consulta il nostro sito: www.simone.it)

Vol. 1/3 • Schemi & Schede di Diritto del Lavoro


Vol. 2/3 • Schemi & Schede di Diritto Pubblico e Costituzionale
Vol. 3/4 • Schemi & Schede di Diritto Penale
Vol. 4/2 • Schemi & Schede di Diritto Amministrativo
Vol. 5/2 • Schemi & Schede di Diritto Privato
Vol. 7/2 • Schemi & Schede di Diritto Processuale penale
Vol. 8/3 • Schemi & Schede di Diritto Processuale civile
Vol. 12/2 • Schemi & Schede di Scienza delle Finanze
Vol. 14/3 • Schemi & Schede di Diritto Tributario
Vol. 21/3 • Schemi & Schede di Istituzioni di Diritto romano
Vol. 32/2 • Schemi & Schede di Diritto Ecclesiastico
Vol. 44/1 • Schemi & Schede di Economia politica
Vol. 45/2 • Schemi & Schede di Diritto Internazionale privato
Vol. 46/3 • Schemi & Schede di Diritto Internazionale
Vol. 47/5 • Schemi & Schede di Diritto dell’Unione europea

Simone: una garanzia nella didattica universitaria


Ogni anno le Edizioni Simone si presentano sempre aggiornate e migliorate grazie all’esperienza
quarantennale che contraddistingue la Casa Editrice.

La collana Schemari Simone si caratterizza per l’utilizzo di un secondo colore al fine di trasformare
le grigie pagine nozionistiche in un più agile e vivace materiale di apprendimento.

Per saperne di più sul «metodo di studio Simone» chiedi al tuo libraio e a quanti oggi sono
funzionari, magistrati, notai, avvocati etc., che hanno formato la loro preparazione sulle nostre
pubblicazioni, sempre imitate, mai eguagliate.

Coordinamento redazionale a cura di Dario di Maio


Questa edizione è stata curata da Alessandra Avolio

Ha collaborato alle precedenti edizioni Silvia Dell’Agnello

Finito di stampare nel mese di giugno 2018


da Cecom - Via Cardaropoli, 14 - Bracigliano (SA)
per conto della Simone s.r.l. - Via F. Russo, 33/D - Napoli

Grafica di copertina di Giuseppe Ragno


Premessa

Da oggi “Schemi & Schede”, per distinguersi dalla concorrenza che tende
a confondere i nostri clienti, rientra nella nuova collana “Schemari Simone”.
Questi originali volumi seguono i programmi tradizionali degli Atenei po-
nendosi come sussidio del manuale adottato per:
— delineare un quadro sistematico della materia;
— identificare, al pari delle “slides”, i punti chiave e le linee generali della
disciplina;
— dedicare maggiore attenzione agli argomenti “caldi” più frequentemente
oggetto di domande d’esame;
— facilitare la lettura, agevolare la memorizzazione, velocizzare il ripasso.
I volumi sono strutturati in pagine staccabili per essere facilmente inserite
negli schedari a fogli mobili utilizzati per prendere appunti durante le lezioni.
In particolare, gli Schemi & Schede di Diritto Commerciale costituiscono,
per quanti si apprestano ad affrontare questa complessa disciplina, un utile
supporto per la propria preparazione.
Il lavoro, strutturato in tavole sinottiche e schemi articolati, presuppone
già una conoscenza di base della materia e se ne raccomanda la conte-
stuale (o successiva) consultazione del manuale istituzionale.
Questa XII edizione si giova di una veste grafica più accattivante ed af-
fianca agli schemi tre differenti rubriche:
— osservazioni, che approfondisce aspetti rilevanti della disciplina;
— differenze, che analizza aspetti particolari della materia, stimolando i
confronti e i paralleli fra i diversi istituti;
— in sintesi, che offre un quadro riepilogativo degli argomenti affrontati.
Aiuto…… Help……, SOS……
Questo volume mi ha aiutato molto, ma non trovo in commercio lo “Schemi
& Schede” di un’altra disciplina che devo studiare!
Cosa devo fare?
È il momento di metterti in gioco e fare da te!

Ecco alcuni consigli…

Apri il libro di testo e consulta l’indice generale*.


Ti renderai conto che esiste una partizione complessiva della materia
i cui argomenti principali (che sono, di regola, i titoli dei Capitoli) possono
essere utilizzati per costruire i tuoi schemi.
Inizia a leggere capitolo per capitolo per dare una prima sistemazione
degli argomenti cardine partendo dalle “parole-sistema”: definizione, fonda-
mento, oggetto, riferimenti normativi, funzioni, soggetti, applicazioni, limiti
paralleli, differenze, eccezioni etc. cercando, istituto per istituto, di inserire
e incasellare tutti i concetti in questo schema.

Così avrai costruito la scaletta……!


che ti consentirà, al momento dell’esame, riportando alla mente le «parole
sistema», di ricordare con facilità, esporre con ordine e «navigare» sugli
istituti affini, contrari etc.
A completamento dello schema:
— se assisti alle lezioni potrai integrare il testo con gli appunti presi;
— se assisti agli esami potrai annotarti le domande più gettonate.
Ti consigliamo di acquistare uno schedario a fogli mobili per poter interval-
lare gli appunti presi dal vivo con i tuoi schemi riassuntivi ricavati dal testo.
Usa prevalentemente una matita o penne cancellabili a diversi colori
per integrare, sottolineare ed evidenziare i termini più importanti.
Lascia sempre un po’ di margine laterale ad ogni pagina per poter aggiun-
gere successivamente eventuali “glosse” o “arricchimenti”.

* Anche l’indice analitico è utile per identificare i principali argomenti di studio. In tal modo si completa
la preparazione e si può affrontare con più sicurezza la prova d’esame.
Parte Prima
L'imprenditore
e l'impresa

1 L'imprenditore e i caratteri dell'attività


imprenditoriale

2 Le categorie imprenditoriali

3 Registro delle imprese e semplificazioni


per l'esercizio di attività economiche

4 L'imprenditore e i suoi ausiliari

5 L'azienda

6 I segni distintivi dell'imprenditore

7 I diritti di privativa

8 Impresa familiare e azienda coniugale


9 La concorrenza fra le imprese

10 La collaborazione fra imprese


1 L'imprenditore e i caratteri
dell'attività imprenditoriale

1 Il diritto commerciale

Nell’ambito dei rapporti giuridici patrimoniali vi è una categoria di rapporti con carat-
teri che li differenziano dagli altri rapporti patrimoniali in considerazione della funzio-
ne economica alla quale adempiono: si tratta dei rapporti che, attraverso la produzio-
ne e lo scambio, attengono alla predisposizione di beni o di servizi per il mercato ge-
nerale.
Questa categoria di rapporti assume la denominazione di rapporti commerciali e, di
conseguenza, viene denominato diritto commerciale il complesso delle norme giuri-
diche che li regolano.

►►Costituisce una particolare branca del diritto privato: non è oggetto


di autonomia normativa.
►►È oggetto di norme sopranazionali: il nostro Paese, entrando a far
Caratteri del
parte dell’Unione Europea, si è impegnato ad uniformarsi alle norme
diritto commerciale
della UE, alcune delle quali (regolamenti) hanno immediato vigore
nel nostro ordinamento.
►►Conserva, comunque, autonomia scientifica e didattica.

2 Imprenditore

Nozione: è imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica orga-


nizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi (art. 2082 c.c.).

►►Attività economica: per attività si intende una serie di atti finalizzati ad uno scopo.
L’attività economica è attività diretta alla creazione di nuove utilità, quindi di
nuova ricchezza; essa deve essere lecita, cioè non contraria a norme impera-
tive, all’ordine pubblico o al buon costume. Dal punto di vista strettamente
giuridico, il requisito dello scopo di lucro non fa parte degli elementi costitu-
tivi dell’impresa. Per aversi impresa è essenziale che l’attività produttiva sia
condotta con metodo economico, cioè secondo modalità che consentono quan-
Elementi to meno la copertura dei costi con i ricavi.
caratterizzanti
►►Organizzazione: per realizzare le finalità dell’impresa è necessario che vi sia-
no mezzi patrimoniali da impiegare e uomini che lavorino. L’organizzazione
ha ad oggetto i fattori della produzione, capitale — proprio o altrui — e la-
voro. Tale elemento serve ad individuare il confine fra attività produttive che,
se «organizzate», assumono il carattere di impresa e attività che, pur essendo
dirette alla produzione o allo scambio di beni e servizi, non assumono il ca-
rattere di impresa (es.: lavoro autonomo).

1  L'imprenditore e i caratteri dell'attività imprenditoriale


7
►►Professionalità: la professionalità implica che l’attività sia abituale, stabile, dura-
tura, svolta sistematicamente. Non occorre però che l’attività sia svolta in perma-
nenza e senza interruzione: possono costituire oggetto di impresa le cd. imprese
stagionali, in quanto nel ripetersi dell’attività costante ad ogni stagione vi è una
Elementi stabilità sufficiente a far acquistare la qualità di imprenditore. È imprenditore an-
caratterizzanti che chi realizza un unico affare, purché esso si concretizzi in un’attività protratta
nel tempo che richieda l’impiego di un’adeguata organizzazione di mezzi.
►►Finalizzazione alla produzione di beni o servizi: l’espressione è pleonastica dal mo-
mento che quando si parla di attività economica già si fa riferimento ad una attivi-
tà rivolta alla produzione o allo scambio di beni o di servizi.

2.1 
Acquisto della qualità di imprenditore
Condizione necessaria e sufficiente per l’acquisto della qualità di imprenditore è l’eser-
cizio effettivo di un’attività imprenditoriale.

L’inizio dell’impresa è fatto dipendere dall’esercizio di atti che, per la loro significatività
o il loro numero, fanno desumere quale sia il fine dell’esercizio di un’attività imprendito-
Osservazioni

riale (CAMPOBASSO). In particolare, in presenza di un apparato organizzativo apposita-


mente predisposto, anche il compimento di un unico atto di gestione è ritenuto idoneo
all’esercizio dell’impresa; in mancanza della predisposizione di un’organizzazione di mez-
zi, sarà necessaria la reiterazione degli atti compiuti ovvero la loro sistematicità e il pre-
ordinamento all’esercizio di un’impresa.

2.2 
Perdita della qualità di imprenditore

►►Non è legata a momenti formali, ma si produce in conseguenza della


cessazione di fatto dell’attività d’impresa.
►►La disgregazione del complesso aziendale necessaria per sancire la fine
Generalità dell’impresa si ha allorquando l’imprenditore ha esaurito la liquida-
zione dell’attivo.
►►La cessazione dell’impresa può avvenire anche per la morte dell’im-
prenditore.

3 Capacità all’esercizio dell’impresa

È richiesta per l’esercizio dell’impresa la capacità di agire.


Il legislatore ha dettato una particolare disciplina volta a regolare la fattispecie di un
soggetto totalmente incapace (minore ed interdetto) o parzialmente incapace (eman-
cipato e inabilitato) che si trovi titolare di un’impresa commerciale.

►►Può essere autorizzato ad iniziare o continuare un'impresa commer-


ciale.
Minore emancipato
►►È necessario: sentire il curatore; il parere favorevole del giudice tute-
lare; l'autorizzazione del tribunale.

Parte Prima  L'imprenditore e l'impresa


8
►►Può solo continuare l'esercizio di un'impresa commerciale.
►►È necessario: il parere del giudice tutelare; l'autorizzazione del tribu-
Inabilitato
nale.
►►L'autorizzazione può essere subordinata alla nomina di un institore.

Assolutamente ►►Il suo rappresentante legale può solo continuare l'esercizio di un'im-
incapace (minore presa commerciale.
non emancipato e ►►È necessario: il parere del giudice tutelare; l'autorizzazione del tribu-
interdetto) nale.

Nella normativa codicistica sull’attività imprenditoriale manca un’autonoma definizio-


ne di impresa, la quale si desume in via derivata dalla definizione di imprenditore con-
In sintesi

tenuta nell’art. 2082 c.c.


L’impresa è, dunque, l’attività economica organizzata ed esercitata professionalmen-
te dall’imprenditore al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi.
L’imprenditore si presenta come colui che utilizza i fattori della produzione organiz-
zandoli, a proprio rischio, nel processo produttivo di beni o servizi. Due elementi fon-
damentali caratterizzano l’imprenditore: l’iniziativa, cioè il potere di organizzare l’im-
presa, di indirizzarne l’attività decidendone la politica economia e di dirigere la produ-
zione; il rischio economico, cioè la sopportazione di tutti gli oneri inerenti alla condu-
zione dell’impresa. Il compenso per tale rischio costituisce il profitto imprenditoriale
ed è rappresentato dal plusvalore fra ricavi e costi di produzione.

1  L'imprenditore e i caratteri dell'attività imprenditoriale


9
2 Le categorie imprenditoriali

1 Classificazione dell’impresa

In relazione ►►Impresa commerciale (art. 2195 c.c.).


all’attività esercitata ►►Impresa agricola (art. 2135 c.c.).

In relazione ►►Piccolo imprenditore (art. 2083 c.c.).


alle dimensioni ►►Imprenditore medio-grande.

In relazione ►►Impresa pubblica.


al soggetto esercente ►►Impresa privata.

In relazione alla veste che ►►Imprenditore individuale.


l’imprenditore assume vo-
lontariamente all’esterno ►►Imprenditore collettivo (società).

2 Classificazione in relazione all’attività eser-


citata

2.1 
Imprenditore agricolo
Nozione: è imprenditore agricolo chi esercita un’attività diretta alla coltivazione del fon-
do, alla selvicoltura, all’allevamento di animali e attività connesse (art. 2135 c.c.). L’im-
presa agricola può svolgersi anche in forma associata e societaria.

►►Attività agricole principali: sono quelle dirette alla coltivazione del


fondo, alla selvicoltura e all’allevamento di animali. Per coltivazio-
ne del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si inten-
dono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biolo-
Attività agricole gico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o
animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le
acque dolci, salmastre o marine.
►►Attività agricole per connessione: sono quelle connesse ad un’atti-
vità agricola principale o da questa dipendenti.

2  Le categorie imprenditoriali
11
▻▻Che vi sia un’attività umana definibile come
►►Coltivazione del attività di produzione di beni, non essendo
fondo: è quell’atti- sufficiente la mera raccolta dei frutti.
vità rivolta allo
▻▻Che il fondo assuma un ruolo di fattore pro-
sfruttamento delle
duttivo e non di mero strumento per la con-
energie naturali
servazione delle piante.
della terra. È ne-
cessario ▻ ▻Sono indifferenti le modalità tecnico-orga-
nizzative con le quali il fondo è coltivato.
Attività agricole ►►Selvicoltura: è quell’attività rivolta alla produzione del legname. Si
principali richiede una complessa attività di coltivazione e non una attività
meramente estrattiva.
►►Allevamento di animali: nell’attuale formulazione della norma, è
stato eliminato il riferimento al «bestiame», abbandonando il prin-
cipio secondo cui l’allevamento di animali, per essere qualificato
come agricolo, non doveva essere disgiunto dalla terra e dal suo sfrut-
tamento. In tale prospettiva la qualifica di impresa agricola dovreb-
be essere riconosciuta a tutti gli allevamenti di animali, di qualsiasi
tipo e genere (inclusi l’apicoltura, l’avicoltura, gli allevamenti di ani-
mali in batteria, da pelliccia, gli allevamenti di cani e di cavalli etc.).

►►Attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione,


commercializzazione e valorizzazione di prodotti prevalentemente ot-
tenuti dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di
animali.
Attività agricole ►►Attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizza-
per connessione zione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmen-
te impiegate nell’attività agricola esercitata, comprese le attività di
valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ov-
vero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge (es.: l’agri-
turismo).

►►Deve iscriversi nel Registro delle imprese, all’interno di una sezio-


ne speciale. Tale regime pubblicitario ha effetti dichiarativi.
►►Non è obbligato a tenere le scritture contabili.
►►Non è soggetto alle procedure concorsuali. Oggi gli imprenditori
agricoli potranno accedere agli accordi di ristrutturazione dei debi-
ti (art. 182bis L.F.), al trattamento dei crediti tributari e contributi-
Caratteristiche dell’im- vi (art. 182ter L.F.), alla procedura di composizione delle crisi da
prenditore agricolo sovraindebitamento (L. 3/2012). Infine, per effetto della L. 155/2017
(di riforma delle procedure concorsuali), i decreti legislativi di attua-
zione dovranno assoggettare al procedimento di accertamento del-
lo stato di crisi o di insolvenza «ogni categoria di debitore, sia esso
persona fisica o giuridica, ente collettivo, consumatore, professio-
nista o imprenditore esercente un'attività commerciale, agricola o
artigianale, con esclusione dei soli enti pubblici …».

Parte Prima  L'imprenditore e l'impresa


12
2.2 
Imprenditore commerciale
Nozione: sono imprenditori commerciali coloro che non esercitano attività agricola,
ed in particolare gli imprenditori che esercitano le attività indicate nell’art. 2195 c.c.

►►Attività industriali: sono tutte le attività dirette alla produzione di


beni o servizi, ossia quelle che si propongono la creazione di nuovi
prodotti attraverso la trasformazione di materie prime, nonché quelle
che con l’organizzazione di capitale e lavoro realizzano la predisposi-
zione di servizi.
►►Attività commerciali: sono le attività intermediarie nella circola-
zione di beni, ossia le imprese di somministrazione e le imprese
svolgenti attività di intermediazione.
Le attività indicate ►►Attività di trasporto: sono quelle che realizzano il trasferimento di
dall’art. 2195 c.c. persone e/o di cose da un luogo all’altro per terra, aria, acqua.
►►Attività bancarie: sono quelle attività, riservate alle banche, che si
concretano nella «raccolta di risparmio tra il pubblico» e nell’«eser-
cizio del credito».
►►Attività assicurative: sono quelle attività che consistono nell’eser-
cizio delle assicurazioni private.
►►Attività ausiliarie alle precedenti: sono quelle attività che agevola-
no l’esercizio delle attività specificamente indicate o comunque sono
legate a queste da un rapporto di complementarietà.

►►È obbligato a iscriversi nel Registro delle imprese (artt. 2188-2202


c.c. e art. 8, L. 29 dicembre 1993, n. 580).
Statuto dell’imprendito- ►►Può servirsi di ausiliari (artt. 2203-2213 c.c.).
re commerciale ►►È obbligato a tenere le scritture contabili (artt. 2214-2220 c.c.).
►►È soggetto al fallimento e alle altre procedure concorsuali (art. 2221
c.c. e R.D. 267/1942).

Nella categoria della impresa civile rientrerebbero quelle non classificabili come agrico-
le (art. 2135 c.c.) o commerciali (art. 2195 c.c.) perché la loro attività non implica l’impie-
Osservazioni

go di materie prime e la loro trasformazione in nuovi beni (es.: estrazione di minerali,


agenzie matrimoniali, investigative etc.). Tali imprese non sarebbero sottoposte allo sta-
tuto commerciale dell’imprenditore. La loro ammissibilità è fortemente discussa in dot-
trina.

3 Classificazione in relazione alle dimensioni

3.1 
Piccolo imprenditore
Nozione: sono piccoli imprenditori il coltivatore diretto del fondo, l’artigiano, i picco-
li commercianti e coloro che esercitano un’attività professionale organizzata con lavo-
ro prevalentemente proprio e dei componenti della propria famiglia (art. 2083 c.c.).

2  Le categorie imprenditoriali
13
►►Colui che coltiva il fondo «col lavoro prevalentemente proprio o di
persone della sua famiglia» (art. 1647 c.c.).
►►Colui che direttamente e abitualmente si dedica alla coltivazione dei
fondi ed all’allevamento ed al governo del bestiame, sempre che la
complessiva forza lavorativa del nucleo familiare non sia inferiore
Coltivatore diretto ad un terzo di quella occorrente per le normali necessità della coltiva-
del fondo zione del fondo o per l’allevamento ed il governo del bestiame.
►►Colui che coltiva il fondo con il lavoro proprio e della propria famiglia,
sempreché tale forza lavorativa costituisca almeno un terzo di quella
occorrente per le normali necessità di coltivazione del fondo, tenuto
conto, agli effetti del computo delle giornate necessarie per la coltiva-
zione del fondo stesso, anche dell’impiego delle macchine agricole.

►►Colui che esercita personalmente, professionalmente ed in qualità di tito-


lare, l’impresa artigiana, assumendone la piena responsabilità con tutti gli
oneri ed i rischi inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misu-
ra prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo.
►►Colui che svolge attività di produzione di beni, anche semilavorati,
Imprenditore artigiano o di prestazioni di servizi, escluse le attività agricole e le attività di
prestazione di servizi commerciali, di intermediazione nella circo-
lazione di beni o ausiliarie di queste ultime, di somministrazione al
pubblico di alimenti e bevande.
►►Colui che svolge l’attività precedente anche con la prestazione d’opera
di personale dipendente (il cui numero varia fino ad un massimo di
40) diretto personalmente dall’imprenditore artigiano o dai soci.

►►Colui che, rispondendo ai caratteri di cui all’art. 2083 c.c., svolge


Piccolo commerciante
un’attività di intermediazione nella circolazione dei beni.

3.2 
Disciplina del piccolo imprenditore
►►Il piccolo imprenditore è iscritto nella sezione speciale del Registro del-
le imprese e tale iscrizione ha funzione di certificazione anagrafica e di
pubblicità notizia.
►►È esonerato dalla tenuta delle scritture contabili.
►►Non può essere sottoposto alla procedura fallimentare né alle altre
procedure concorsuali, qualora sia in possesso dei requisiti di «non
fallibilità» previsti dall’art. 1 L.F.
►►È opportuno segnalare che la L. 3/2012 ha introdotto nel nostro or-
dinamento la procedura di composizione delle crisi da sovraindebi-
Disciplina tamento, volta a porre rimedio alle sempre più diffuse situazioni di
indebitamento in cui si trovano famiglie, piccole imprese e consu-
matori, cioè quei soggetti non sottoposti a procedure concorsuali
diverse da quelle regolate dalla medesima legge. Per la trattazione di
tale procedura si rinvia oltre alla Parte Quinta, Cap. 6, par. 9.
►►Da ultimo, la L. 155/2017 (di riforma delle procedure concorsuali) ha
previsto, tra i suoi principi, che la procedura di accertamento dello
stato di crisi o di insolvenza, per i piccoli imprenditori, dovrà esse-
re simile a quella di sovraindebitamento per debitori civili, profes-
sionisti e consumatori.

Parte Prima  L'imprenditore e l'impresa


14
4 Classificazione in relazione alla veste che l’im-
prenditore assume all’esterno

Impresa individuale ►►È quella esercitata da una persona fisica.

►►È quella esercitata in comune da più soggetti.


Impresa collettiva ►►È quella esercitata nell’interesse di più persone.
►►È quella che è nella titolarità di più soggetti.

Il concetto di «imprenditore» accolto dal legislatore all’art. 2082 c.c. abbraccia ogni for-
ma di «attività produttiva organizzata», quale che sia la natura, la dimensione o lo sco-
In sintesi

po dell’attività stessa. Proprio in considerazione dell’ampiezza del concetto, nel codi-


ce possono identificarsi tre criteri di classificazione dell’imprenditore e della sua atti-
vità:
— un criterio qualitativo, che si rifà alla più antica classificazione tra le attività impren-
ditoriali e cioè quella tra imprenditore agricolo e imprenditore commerciale;
— un criterio quantitativo, che ha riguardo alle dimensioni dell’attività imprenditoria-
le distinguendo le figure del piccolo imprenditore e grande imprenditore;
— un criterio personale, che tiene conto del numero dei soggetti che esercitano e diri-
gono l’impresa, distinguendo tra imprenditore individuale (che può, comunque, av-
valersi dell’opera di collaboratori) e imprenditore collettivo o società (art. 2247 c.c.).

2  Le categorie imprenditoriali
15
Registro delle imprese
3 e semplificazioni per l'esercizio
di attività economiche

1 Generalità

Il registro delle imprese è lo strumento di pubblicità legale disposto dall’art. 2188 c.c.,
attraverso il quale il legislatore ha inteso fornire la possibilità di acquisire informazio-
ni sui dati e i fatti salienti delle imprese e quanti vengono in contatto con esse. Tratta-
si di un pubblico registro, sottoposto al controllo di un giudice a ciò delegato dal pre-
sidente di ciascun Tribunale.

2 Disciplina

Il codice civile impone per l’iscrizione nel Registro delle imprese le seguenti formalità:

►►L’obbligo di iscrizione incombe sull’imprenditore commerciale,


Soggetti obbligati sulle società, anche se non hanno ad oggetto un’impresa com-
all’iscrizione merciale, sugli enti pubblici aventi come oggetto esclusivo o prin-
cipale un’attività commerciale, sui consorzi con attività esterna.

►►Sono soggetti all’iscrizione tutti gli atti e i fatti che concernono


Atti soggetti all’iscrizione i momenti più importanti della vita dell’impresa (dal sorgere, alle
modificazioni e trasformazioni, fino all’estinzione).

►►L’iscrizione avviene su domanda dell’interessato ma, essendo


obbligatoria, può essere eseguita anche d’ufficio: in ogni caso è
Modalità dell’iscrizione
subordinata all’accertamento, da parte dell’ufficio del registro,
delle condizioni richieste dalla legge.

Il D.L. 185/2008 (cd. decreto anticrisi), conv. in L. 2/2009, al fine di ridurre i costi ammi-
nistrativi sostenuti dalle imprese, ha previsto che le società, al momento dell’iscrizio-
ne nel Registro delle imprese, dovranno dotarsi obbligatoriamente di un indirizzo di
posta elettronica certificata (Pec) prevedendo, quindi, modalità di comunicazione e
consultazione dei dati ad essa relativi in forma elettronica.
L’obbligo di depositare presso il Registro delle imprese il proprio indirizzo Pec è stato este-
so, a partire dal giugno 2013, anche alle imprese individuali (D.L. 179/2012, conv. in L.
221/2012).

3  Registro delle imprese e semplificazioni per l'esercizio di attività economiche


17
3 Efficacia

►►Positiva, nel senso che i terzi non possono opporre l’ignoranza


dei fatti iscritti, che si presumono ad essi noti.
L’iscrizione ha efficacia ►►Negativa, nel senso che i fatti non iscritti non sono, invece, op-
ponibili ai terzi (a meno che non si provi che i terzi stessi ne era-
no a conoscenza).
Una volta avvenuta l’iscrizione, la presunzione di conoscenza è assoluta (iuris et de iure);
in caso di mancata iscrizione, invece, vi è solo una presunzione relativa di ignoranza
del terzo (è ammessa, cioè, la prova contraria).

L’efficacia dell’iscrizione, di regola, è solo dichiarativa, poiché si esaurisce nel campo


dell’opponibilità ai terzi degli atti e dei fatti iscritti i quali, appunto, sono opponibili ai
Differenze

terzi anche nel caso in cui essi diano prova di non conoscenza. In alcuni casi particola-
ri, tuttavia, l’efficacia è costitutiva, come per le società di capitali e le società coopera-
tive, che solo con l’iscrizione nel registro acquistano personalità giuridica (art. 2331 c.c.).
Per le società semplici, il piccolo imprenditore, l’imprenditore agricolo e l’imprendito-
re artigiano l’iscrizione, invece, ha funzione di mera pubblicità-notizia, avente lo scopo
di rendere determinati fatti conoscibili ai terzi, senza però che la sua omissione incida
sulla loro validità ed opponibilità.

4 Le modalità di funzionamento previste dalle leg-


gi speciali

►►Istituzione di quattro sezioni speciali del registro, nelle quali sono


iscritti i piccoli imprenditori, gli imprenditori agricoli e le società
semplici ed annotate le imprese artigiane. Sono stati così attratti
nel registro anche soggetti per i quali il codice civile non prevede
Le novità introdotte dal- l’obbligo di iscrizione. Con il D.P.R. 558/1999 le sezioni speciali
l’art. 8 della L. 580/1993 sono state accorpate in un’unica sezione.
►►Automazione del registro secondo tecniche informatiche e tele-
matiche, in quanto la predisposizione, la tenuta, la conservazio-
ne e la gestione di esso devono avvenire «secondo tecniche in-
formatiche».

►►Dal 1° aprile 2010 è a pieno regime la comunicazione unica per


la nascita e l’avvio di un’impresa, procedura le cui regole tecni-
che di attuazione sono state definite con D.P.C.M. 6-5-2009.
►►Tale comunicazione, da presentare all’ufficio del Registro delle
Comunicazione unica imprese presso le camere di commercio competenti utilizzan-
do la via telematica, vale come assolvimento della maggior par-
te degli adempimenti amministrativi previsti per l’iscrizione al
Registro delle imprese e, se sussistono i presupposti di legge,
vale anche ai fini previdenziali, assistenziali, fiscali e per l’ot-
tenimento del codice fiscale e della partita Iva.

Parte Prima  L'imprenditore e l'impresa


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►►Si tratta di una semplificazione affidata, dunque, ad una proce-
dura informatica attraverso la quale le imprese possono diven-
tare operative in un giorno e assolvere gli adempimenti dichia-
rativi verso il Registro delle imprese, l’Inps, l’Inail e l’Agenzia
Comunicazione unica delle entrate mediante la presentazione di un modello informa-
tico unificato.
►►La suddetta comunicazione diventa unico adempimento anche
per le modifiche e le cessazioni delle imprese.

5 La segnalazione certificata di inizio attività


(SCIA)
La SCIA costituisce uno dei principali adempimenti amministrativi da compiere per ini-
ziare, modificare o cessare un'attività produttiva artigianale, commerciale o industriale.

►►Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costituti-


va, permesso o nulla osta comunque denominato, comprese le
domande per le iscrizioni in albi o ruoli richieste per l’esercizio
di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale il cui rila-
scio dipenda esclusivamente dall’accertamento di requisiti e pre-
supposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenu-
to generale, e non sia previsto alcun limite o contingente com-
plessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per
il rilascio degli atti stessi, è sostituito da una segnalazione dell’in-
teressato (SCIA).
►►La SCIA deve essere corredata dalle dichiarazioni sostitutive di
Disciplina certificazioni e dell’atto di notorietà.
►►L’attività può essere iniziata immediatamente dalla data di pre-
sentazione della segnalazione all’amministrazione competente.
►►In caso di accertata carenza dei requisiti necessari ed entro il
termine di 60 giorni dal ricevimento della SCIA, l’amministra-
zione competente adotta motivati provvedimenti con cui dispo-
ne il divieto di proseguire l’attività e la rimozione degli eventua-
li effetti dannosi. L’interessato può evitare tali provvedimenti
conformando alla normativa vigente l’attività ed i suoi effetti en-
tro un termine fissato dall’amministrazione, in ogni caso non
inferiore a 30 giorni.
Sono esclusi dalla disciplina sulla SCIA i casi in cui sussistano vincoli ambientali, pa-
esaggistici o culturali.

3  Registro delle imprese e semplificazioni per l'esercizio di attività economiche


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