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Descrizione:
My bachelor thesis regarded an accurate analysis on the music streaming services, more and more at the center of the music business sector. The analysis focus on the "free" and "two-sided" business model literature applies on the music streaming model. In specific has been analysed the relations between the streaming content with alternative ways to provide music (Spotify vs. Itunes) and the potential effects of the streaming services in the long-term.
Titolo originale
Thesis on "The Business Model of the Streaming Services: The Spotify Case"Edit
My bachelor thesis regarded an accurate analysis on the music streaming services, more and more at the center of the music business sector. The analysis focus on the "free" and "two-sided" business model literature applies on the music streaming model. In specific has been analysed the relations between the streaming content with alternative ways to provide music (Spotify vs. Itunes) and the potential effects of the streaming services in the long-term.
My bachelor thesis regarded an accurate analysis on the music streaming services, more and more at the center of the music business sector. The analysis focus on the "free" and "two-sided" business model literature applies on the music streaming model. In specific has been analysed the relations between the streaming content with alternative ways to provide music (Spotify vs. Itunes) and the potential effects of the streaming services in the long-term.
Corso di Laurea in Economia Aziendale e Management
Anno Accademico 2012/2013
Il business model dei servizi streaming: il caso Spotify
Docente relatore: Angeloantonio Russo
Filippo Falconi Matricola: 1525625
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno seguito e sostenuto durante questi tre anni. Un primo ringraziamento va a alla Rude Records per avermi concesso i dati per lanalisi e per tutti gli insegnamenti ricevuti durante lo stage. Tutti i miei amici, che mi hanno sempre aiutato a sorridere anche nelle situazioni pi difficili. Un ringraziamento speciale ai miei genitori e a mia sorella Giulia che senza il loro supporto non sarei mai stato in grado di arrivare fino a questo punto. Un grazie anche alla musica, da sempre mia compagna di vita.
"Ownership is great, but access is the future. People just want to have access to all of the world's music." (Daniel Ek, CEO of Spotify 2012)
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Sommario
Introduzione e obiettivi di ricerca ........................................................................................................ 2 1. Il concetto di business model nella letteratura ......................................................................... 4 1.1. Definizione e utilizzo .............................................................................................................. 4 1.2. Il modello Canvas ................................................................................................................... 6 1.3. I modelli Multi-sided platform e Freemium ........................................................................ 10 2. Il mercato discografico: le pi importanti fasi evolutive degli ultimi decenni ........................... 14 3. Metodologia ................................................................................................................................ 17 4. Il modello di business di Spotify ................................................................................................. 18 5. Analisi Empirica: la sostenibilit del modello ............................................................................. 29 5.1. Il problema della remunerazione degli artisti ..................................................................... 29 5.2. Lanalisi economica del servizio premium ........................................................................... 33 5.3. La cannibalizzazione tra servizi distributivi .......................................................................... 35 5.4. Ipotesi sulla struttura finanziaria in perdita ........................................................................ 37 6. Considerazioni finali e conclusione ............................................................................................. 40 Bibliografia ......................................................................................................................................... 42 Sitografia ............................................................................................................................................ 43
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Introduzione e obiettivi di ricerca Il cambiamento tecnologico ha portato a una radicale trasformazione delle abitudini e delle scelte dei consumatori e ha favorito radicali mutamenti nei modelli di business e nel modo in cui le imprese competono. Pensiamo ad esempio alla scoperta delle lenti a contatto che modific in larga parte il settore dellottica, o ancora ai vari passaggi evolutivi delle memorie di massa che hanno spinto verso un processo di miniaturizzazione ma allo stesso tempo verso una maggiore velocit di processo. Tali cambiamenti hanno portato le aziende a trasformarsi, reinventando il proprio business. da questa premessa che nasce linteresse verso il concetto di business model, oggetto di indagine di questo lavoro. Questo approccio al centro di ogni impresa che si affacci in una situazione ad ampia dinamicit ambientale. Nello specifico, lazienda deve costruire una strategia efficace basandosi sulle proprie fonti di differenziazione (Zook, Allen, 2011). In particolare importante: Capire a chi si rivolge il prodotto tramite unadeguata segmentazione della domanda; ottimizzare la produzione in base allanalisi dei consumatori; se necessario, attuare strategie ad hoc nei confronti dei potenziali competitor; capire se il proprio business sia sostenibile economicamente. Per perseguire questi obiettivi lazienda deve necessariamente analizzare il proprio modello di business. Questultimo definito come La storia che spiega come funziona unimpresa ed la descrizione globale di come lazienda trasferisca valore al cliente (Magretta, 2002). Questo tipo di approccio, diversamente dal business plan, non fa unanalisi dettagliata su ogni aspetto dellazienda, ma si limita a focalizzarne i punti chiave. In questo modo molto pi facile per lazienda definire gli elementi sui quali sviluppare una nuova strategia, differenziando alcuni tipi di attivit, oppure integrando alcune risorse interne. Si ha quindi la possibilit di testare una molteplicit di strategie differenti soprattutto nei settori pi dinamici. Il business model sar in questa
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sede utilizzato come guida per lanalisi del settore discografico, mercato che in questi anni stato protagonista di numerosi cambiamenti. La grande innovazione intervenuta nella sfera musicale sicuramente la distribuzione digitale, dove da tre anni a questa parte entrato in gioco un servizio e che consente allutente di ascoltare qualsiasi brano totalmente gratis tramite il proprio device: il servizio streaming. Lo streaming un tipo di tecnologia che permette di accedere alla musica senza averne il possesso. Il primo player ad affermare questo tipo di tecnologia fu Youtube. Le etichette discografiche attraverso questi servizi (tra i quali anche Vevo, Vimeo, Dailymotion) hanno radicalmente innovato il loro marketing e la comunicazione verso gli utenti, grazie anche a numerose partnership con i pi affermati social media. Nuove start-up in seguito stabilirono un nuovo servizio gratuito e simile a questi, fissando per rapporti pi stretti con le case discografiche. Questo nuovo servizio in crescita costante, soprattutto in Svezia, dove appunto nato Spotify, il servizio che tuttora detiene 24 milioni di utenti in 28 paesi diversi ed il servizio con il pi alto tasso di crescita 1 . proprio questo il caso che sar proposto: Spotify oggi lazienda di distribuzione digitale in streaming con pi ricavi al mondo, ed uno dei casi pi importanti di start-up consolidata nel tempo. Tuttavia, doveroso analizzare, considerando anche altri modelli simili, se questo business possa essere sostenibile nel lungo periodo, dato il passaggio totale verso una cultura free musicale che non produce alcun esborso da parte degli ascoltatori. chiaro che gli attori del settore vedono in questa nuova forma di distribuzione musicale una grande opportunit per una rinascita del mercato musicale globale. Le etichette discografiche o i manager artistici avranno lopportunit di includere le proprie uscite su una nuova piattaforma, dando la possibilit di far conoscere i propri artisti a una grande massa di utenti.
1 Fonte: press.spotify.com 2 Un esempio pu essere riferito alla recente scelta di Thom Yorke, leader del gruppo Radiohead, il quale ha deciso di
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Nonostante ci, il servizio streaming stato oggetto di molte critiche 2 negli ultimi anni, a causa delle basse remunerazioni degli artisti. Il presente lavoro, dopo aver definito e presentato il concetto di business model, si propone di analizzare il caso di Spotify. In seguito si cercher di capire come tale business possa essere sostenibile nel lungo periodo, considerando i problemi principali al centro di critiche da parte degli attori del mercato. Al termine saranno proposte alcune ipotesi per migliorarne la sostenibilit e verranno suggerite alcune possibili strategie per il futuro.
1. Il concetto di business model nella letteratura 1.1. Definizione e utilizzo Nel corso di questo decennio avvenuta una profonda trasformazione del contesto economico e sociale in cui le imprese operano. La deregolamentazione dei mercati, le diverse dinamiche concorrenziali e i cambiamenti concernenti le tecnologie e linformazione, hanno reso fondamentale lattenzione alla progettazione di modelli di business coerenti con le nuove condizioni esogene. In generale, un modello di business definito come la descrizione di come lazienda crea, sviluppa e distribuisce valore (Magretta, 2002) e risponde alle domande: Chi il consumatore a cui ci si rivolge? Qual il reale valore del servizio? Come si trasferisce valore a un costo appropriato? (Drucker). Il modello di business rappresenta sostanzialmente il documento predisposto da unazienda prima di cominciare la sua attivit. La sua semplicit e linearit permetteranno poi al manager e agli attori dellimpresa di sviluppare altri documenti riguardanti la gestione aziendale, quali, ad esempio, il Business Plan.
2 Un esempio pu essere riferito alla recente scelta di Thom Yorke, leader del gruppo Radiohead, il quale ha deciso di eliminare parte del proprio catalogo musicale sulla libreria disponibile su Spotify.
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Tabella 1|Le principali definizioni di "business model" AUTORE DEFINIZIONE DI BUSINESS MODEL Clay Christensen (professore alluniversit di Harvard). Individua quattro elementi nel modello di business: la value proposition del cliente, la formula dei profitti, le risorse chiave e i processi chiave (2008). Ramon Casadesus Masanell (professore alluniversit di Harvard) e Joan Ricart (professore alluniversit IESE Business School a Barcellona). Insieme di tre tipi principali di scelte: policy, governance e attivit (2008). Financial Times (Lexicon). Processo di come limpresa trasforma il capitale, i materiali e il lavoro in una efficace value proposition per il cliente, ottenendo un ritorno economico maggiore rispetto il costo del capitale. Benot Demil e Xavier Lecocq (entrambi professori presso luniversit di Lille). Descrizione del collegamento fra le varie componenti per produrre un bene o un servizio che possa creare valore al cliente e quindi allazienda (2010). Alex Ostenwalder (autore di Business Model Generation). Strumento concettuale contenente un insieme di temi, concetti e le loro relazioni con lobiettivo di definire la logica di business di unimpresa (2008).
La sostenibilit del proprio business nei settori innovativi, diventa cos la principale preoccupazione del manager. Attualmente circa il 98% delle aziende modifica costantemente il proprio modello di business 3 (Casadesus-Masanell, Ricart, 2011): le aziende si trovano, infatti, a dover rispondere velocemente ai cambiamenti della tecnologia e di conseguenza alla situazione in cui esse operano. Con sostenibilit del business si intende quella strategia che guida verso una crescita dei profitti, facendo riferimento anche ai processi ambientali e sociali. La sostenibilit dunque, mira al futuro, cambiando se necessario, la natura dellazienda. Recenti studi (Ivey Business Journal), hanno identificato il processo di sostenibilit del business con quattro elementi principali: 1. Crescita sostenibile: concetto che equilibra i bisogni strutturali per la crescita economica con lambiente e i bisogni sociali. (si fa riferimento alla triple bottom line 4 );
3 Fonte: Values biannual Global Ceo Study 4 Con il termine Triple Bottom Line si intende il raggiungimento di tre obiettivi: prosperit economica, qualit ambientale ed equit sociale.
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2. corporate social responsability: processo che fa riferimento allindividuazione dei problemi passati; logica che guarda al passato. Utilizzato per indirizzare gli elementi di tipo ambientale e sociale del modello; 3. orientamento verso gli stakeholders: la sostenibilit si assicura verso una logica esterna, che garantisce il miglior rapporto possibile con gli attori che interferiscono con lazienda; 4. corporate accountability: contribuisce una base legale ed etica e verifica limpatto dellazienda sulla societ, sullambiente e la situazione finanziaria.
1.2. Il modello Canvas Lo schema Canvas il primo modello a cui si fa riferimento quando si parla di business model. Proposto da Alex Osterwalder, rappresenta uno schema semplice, formato da alcuni elementi, che ha lo scopo di creare un linguaggio comune condiviso a tutta la realt aziendale (Osterwalder, Pigneur, 2010). Figura 1|Lo schema Canvas
In questo modo, integrando diversamente gli elementi aziendali, sar possibile progettare o riprogettare il proprio business in base alle condizioni esterne e alle trasformazioni in atto. I manager, grazie a questo schema, potranno costruire diverse strategie cambiando semplicemente alcuni degli elementi presenti nel modello. Questo considerato da molti il pi attendibile, ed
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utilizzato in questo periodo come punto dinizio per lavvio di una start-up 5 . composto da nove elementi che saranno analizzati di seguito: clienti, proposizione di valore, canali distributivi, relazioni con il cliente, ricavi, risorse, attivit, partnership e struttura dei costi. o La segmentazione della clientela: il cliente rappresenta ormai il cuore delle aziende moderne. Lazienda deve essere consapevole di quale segmento di clientela possa essere il pi profittevole in base al proprio business. Per segmentazione sintende la disaggregazione della domanda in sottoinsiemi di clienti con caratteristiche simili (Valdani, 2009). Per esempio in base a diversi canali di distribuzione del servizio/prodotto, ai differenti tipi di relazione, alla disposizione a pagare per diversi tipi di servizio. o La Value proposition: dato un segmento di domanda, si deve analizzare cosa trasferire al cliente. Per value proposition sintende una serie di benefici che lazienda offre a un determinato target. Tale valore deve risultare irresistibile 6 affinch il cliente scelga quel prodotto piuttosto che lofferta della concorrenza. Nella costruzione del business model, lazienda dovr definire quale sia la propria proposizione di valore. Lefficacia di una value proposition si pu misurare tramite innumerevoli caratteristiche come la novit, la performance, la personalizzazione, il design, il prezzo e molti altri fattori. Il marketing ci insegna che possibile costituire diverse prospettive di valore per il cliente, tra cui per esempio un valore economico molto influenzato dal prezzo di vendita, il valore funzionale che rappresenta il valore di tutte le caratteristiche fisiche o virtuali che distinguono il prodotto o servizio in termini di performance oppure non meno importante il valore emozionale ed esperienzale, che si focalizza su tutti i sentimenti che il consumatore prova nel godimento del servizio 7 .
5 Con il termine Start-up sintende unazienda da poco costituita, ancora in fase di sviluppo e dove sono ancora in atto alcuni processi organizzativi interni per la definizione di un business model solido e strutturato. 6 Termine utilizzato nei pi importanti articoli inerenti al marketing. Con irresistibile si intende la capacit di attuare una value proposition che abbia bassi costi e alti benefici percepiti dal cliente. 7 Si fatto riferimento al cuneo di valore, rappresentazione grafica dei driver di valore del cliente. costituito da quattro triangoli formati ognuno da uno specifico driver, in alto si posizionano i driver di valore pi visibili e verificabili (economico, funzionale), al centro e nella parte pi profonda troviamo gli elementi pi difficili da valutare (intangibile, emozionale) (Valdani, 2011).
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o I canali di comunicazione: il canale un altro importante elemento aziendale poich permette allazienda di trasferire la propria value proposition al cliente. Tramite il canale quindi il cliente in grado acquistare i beni e servizi, anche se talvolta pu avere diverse funzioni, tra cui lobiettivo di raggiungere unampia notoriet nello specifico segmento target (brand awarness), aiutare i consumatori a valutare la value proposition, lassistenza post-vendita, ecc. Vale la pena riportare come la comunicazione sia cambiata radicalmente negli ultimi anni. Sempre pi aziende utilizzano nuovi tipi di metodi comunicativi come il crowdsourcing 8 o lapproccio consumer engagement 9 , soprattutto in un mercato dove lutente in primo piano e ha la possibilit di comunicare in modo rapido ed efficace con altri utenti attraverso blog, social network e photo-sharing. o Relazione con i clienti: oltre a garantire un buon servizio distributivo, lazienda deve trovare il modo migliore per rapportarsi con i propri clienti. La scelta del tipo di relazione pu, infatti, avere importanti risultati su indicatori come la conservazione e lacquisizione dei propri clienti a livello numerico. Tali strategie sono spesso utilizzate nel momento in cui il mercato ormai saturo, e le aziende cercano di rubare clientela alla concorrenza. Un esempio quello delle compagnie telefoniche, che tuttora stanno stabilendo nuove forme di relazione attraverso canali social incrementando il potere degli utenti (Feijo, Misuraca, Lisoli, 2009). Listituzione di canali relazionali adeguati pu determinare anche un elemento di differenziazione implementando sistemi informativi pi veloci ed efficaci. I tipi di relazione con il cliente vanno da un approccio assistenza personale, a uno automatizzato; le relazioni che in questo periodo hanno portato a una vera e propria differenziazione sono le comunit virtuali, in altre parole un vero e proprio portale dove i clienti possono scambiarsi opinioni e informazioni relative al prodotto e la creazione di spazi per lasciare al cliente la capacit di scrivere recensioni relative al prodotto,
8 Con il termine crowdsourcing si intende una metodologia di collaborazione con la quale le imprese tramite la rete chiedono un contributo attivo agli utenti riuniti in piattaforme partecipative, blog o social network (Valdani, 2011). 9 Con il termine consumer engagement si intende il coinvolgimento del consumatore sia dal punto di vista dellinterazione sia dal punto di vista della partecipazione emotiva (Valdani, 2011).
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realizzando cos anche un feedback pi attendibile da parte degli altri potenziali clienti. o Struttura dei ricavi: rappresentano i flussi di cassa percepiti da ogni cliente. Lazienda dovr stabilire i ricavi in base ad un prezzo prestabilito per ogni tipo di prodotto coerente con il valore trasferito e la disponibilit a pagare dei clienti. Vi sono diversi modi per generare ricavi, si potrebbe stabilire ununica transazione di pagamento come per la vendita di beni, oppure in base ad un contratto di abbonamento come avviene per esempio nelle palestre, o ancora stabilendo dei contratti di pubblicit con alcune aziende, in modo tale da diminuire il prezzo per i propri clienti o in alcuni casi renderlo completamente nullo. o Risorse chiave: sono necessarie per creare valore, studiare il mercato e aumentare i ricavi. Esistono diversi tipi di risorse come ad esempio quelle fisiche, umane, intellettuali o finanziarie. La determinazione delle attivit che necessitano a una start-up, varia molto in base allarchitettura del modello di business. Nel caso di unazienda di produzione di microchip per esempio, ci si dovr focalizzare soprattutto sulle risorse umane sulle quali si fonda interamente il modello di business. o Attivit chiave: rappresenta la composizione delle attivit necessarie affinch il modello funzioni. Esempi di attivit possono essere quelle riguardanti la produzione del prodotto, che include anche la parte logistica, oppure quelle riguardanti la ricerca e sviluppo, ormai diventata una tra le attivit fondamentali nel settore delle nuove tecnologie. o Partnership: rappresenta linsieme delle strategie con le quali lazienda riesce a stabilire alleanze, acquisire risorse, ridurre i rischi per ottimizzare il proprio business. Sono un esempio le alleanze con i fornitori al fine di ottenere economie di scala, oppure i collegamenti a lungo termine con aziende che forniscono particolari tipi di risorse o attivit che permettono di rendere unico ed inimitabile il prodotto o il servizio offerto.
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o Struttura dei costi: il modello di composizione dei costi determina di conseguenza la strategia che lazienda vuole attuare. Nel caso dei voli low cost per esempio, la minimizzazione dei costi diventa il fattore primario della strategia, il cuore del modello di business. Ci detto, si deve dunque identificare una struttura in modo tale da equilibrare costi fissi e costi variabili in base al modello che si vuole attuare. importante inoltre, considerare laspetto della partnership per consolidare economie di scala a lungo termine.
1.3. I modelli Multi-sided platform e Freemium Facendo riferimento allo schema Canvas analizzato in precedenza, possibile determinare alcuni tipi di modelli di business standard. In particolare, si devono analizzare quelli che interessano lanalisi del settore streaming. I modelli di business che pi di tutti caratterizzano le aziende che offrono un servizio streaming sono il multi-sided platform e il freemium model, di seguito spiegati analiticamente. Multi-sided il tipico modello che si relaziona con due tipi di clientela differenti e la presenza di uno dei gruppi indispensabile per la creazione di valore del servizio 10 . Lunicit strategica aziendale si fonda proprio sullinterazione fra le due categorie di clienti, attuata molto spesso cercando di aumentare il pi possibile il numero di utenti di un determinato servizio. Il tipico mercato multi-sided a cui si fa riferimento quello dei quotidiani, dove siamo in presenza di due tipi interdipendenti di clientela: aziende che intendono pubblicizzare i propri prodotti e i lettori, che acquistano il quotidiano. chiaro che entrambe le categorie di clienti sono importanti: da una parte i ricavi conseguiti dalla pubblicit consentono di mantenere il prezzo dei quotidiani pi basso, che determina un incremento dei clienti nel complesso.
10 Definizione del modello multi-sided: two-sided markets represent a business relationship where a company deals with different groups of customers that are dependent on one another(Hagiu, 2009).
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Esiste dunque lobiettivo primario di aumentare gli utenti che utilizzano il servizio, in modo tale da poter ottenere un incremento dei clienti da entrambi i gruppi. I due gruppi sono collegati luno con laltro 11 : il valore del servizio aumenta considerevolmente con laumento degli utilizzatori del servizio stesso (Eisenmann, Parker e Alstyne, 2006). Possiamo identificare quattro tipi di modello multi-sided: o Exchanges platform: lazienda mette in contatto acquirenti e venditori tramite una transazione; o Advertiser-supported media: mette a disposizione un tipo di servizio completamente gratuito agli utenti, generando ricavi attraverso la vendita di advertising. Sono un esempio i mercati delle stazioni radio, dei giornali e dei nuovi settori innovativi come i motori di ricerca; o Transaction system: come, ad esempio, le aziende che offrono carte di credito, che svolgono un ruolo dintermediazione fra i consumatori e le banche; o Software platforms: le aziende informatiche devono, da un lato indurre gli sviluppatori a lavorare con loro potendo cos sviluppare nuove applicazioni, dallaltro dovranno promuovere e vendere i loro prodotti finali ai clienti 12 . Il mercato con la presenza di pi clienti drasticamente aumentato grazie alla diffusione delle nuove tecnologie, affermando sempre di pi modelli basati sugli utenti. Basti pensare ad aziende come Skype o Facebook, dove il network di utenti rappresenta una caratteristica essenziale del proprio modello di business 13 .
11 Gli economisti chiamano questo fenomeno network effect. 12 Si faccia attenzione che questo tipo di modello fa riferimento esclusivamente al mercato dei computer, dove la presenza delle applicazioni parte essenziale per lacquisto del device/console. 13 Si fa riferimento al concetto di massa critica (vedi anche legge di Metcalfe), ovvero alla capacit di aumentare drasticamente le esternalit positive della tecnologia con il raggiungimento di un network stabile. Essa si raggiunge attraverso tre fattori principali: economie di scala dal lato della domanda: enfatizzano labbattimento del prezzo medio unitario della tecnologia allaumentare dellampiezza della stessa; situazione di lock-in: dove il cliente resta catturato nellattuale tecnologia a causa di elevati switching cost (costi legati al cambio di tecnologia); lo sviluppo di prodotti complementari: bloccando lutente attraverso lutilizzo di prodotti della stessa tecnologia.
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Freemium 14
un tipo di business model che utilizza due tipi di prodotti o servizi dove uno di questi offerto gratuitamente mentre laltro venduto a un prezzo. I due tipi di clientela sono tra loro complementari, la strategia aziendale si fonda sostanzialmente sulla conversione degli utenti che utilizzano il servizio gratuito in utenti che utilizzano prodotti o servizi premium 15 . La differenza sostanziale con il modello Multi-sided consiste nella presenza nella presenza di un unico gruppo di clientela (Pujol, 2010). The demand you get at a price of zero is many times higher than the demand you get at a very low price. (Kartik Hosanagar). Possiamo individuare tre strategie di differenziazione del modello di business Freemium (Pujol, 2010): o Differenziazione di quantit: generalmente utilizzata quando esiste una sistema di vendita di un prodotto o servizio in versione limitata (in termini di quantit) completamente gratis e il suo complementare venduto a pagamento. Molto spesso la limitazione del servizio offerto gratuitamente fa riferimento al tempo. Sempre pi aziende limitano i propri servizi attraverso una limitazione temporale nella quantit di attivazione del servizio attraverso programmi trial. La differenziazione per limitazione temporale pu avvenire anche attraverso la distribuzione in via esclusiva, prima degli altri, del prodotto attraverso un sistema di prevendita. In questo caso il prodotto sar disponibile in modo gratuito, successivamente a tale data. Altre prospettive, invece, fanno riferimento a unofferta di un programma ancora in fase di sviluppo, come avviene nel settore dei software development in cui vengono offerte le prime versioni di determinate applicazioni, chiamate beta, ancora in fase di strutturazione e finalizzazione. Queste sono offerte gratuitamente a un gruppo di utenti per controllare e migliorare le applicazioni per poi finalmente definire la versione definitiva disponibile in vendita.
14 Linventore del termine Freemium fu Fred Wilson nel 2006 e con il tempo si consolidato come un modello specifico. La composizione del termine Freemium data da Free, che identifica la parte di servizio gratuito e Premium, corrispondente con i servizi a pagamento. 15 Con il termine premium si intende un prodotto o servizio venduto ad un prezzo non pari a zero.
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o Differenziazione di funzionalit: siamo in presenza di un prodotto che ha delle funzionalit limitate (gratuitamente) e un altro che include funzionalit avanzate (premium). In questo caso potrebbero essere proposti servizi che sono implementati a quello gratuito, oppure viene definito un altro tipo di servizio con servizi di alta qualit. Limplementazione di una differenziazione attraverso funzionalit potrebbe essere molto difficile da attuare, in quanto, richiede compromessi tra la crescita della massa critica di utenti gratuiti e la generazione di ricavi. o Differenziazione dincorporazione: la differenza fra il modello gratuito e premium definita attraverso la distribuzione del prodotto o servizio. Un esempio classico di questo modello dato dai software che includono una licenza duso. In questo caso la licenza, che sia open source o in vendita, detta i casi in cui il prodotto pu essere usato gratuitamente o attraverso un pagamento. Un software per esempio potrebbe essere gratuito allutilizzo ma non distribuibile o modificato, o ancora potrebbe prevedere un pagamento per soli scopi commerciali. Figura 2|Il modello "Freemium"
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La figura 2 fa riferimento a un modello Freemium, in cui sussiste la presenza di due gruppi di clientela: il lato A rappresenta gli utenti che utilizzano il servizio gratuitamente, adatti allazienda per un ritorno di mind share 16 , il lato B invece rappresentato da tutti gli utenti che hanno acquistato un pacchetto premium a pagamento. Nella figura rappresentato anche il processo di conversione da utente ad acquirente, importante per incrementare i ricavi ottenuti dal servizio premium. La parte teorica relativa ai diversi tipi di modello servir nella parte conclusiva a identificare a quale il modello il servizio streaming faccia riferimento.
2. Il mercato discografico: le pi importanti fasi evolutive degli ultimi decenni La pi grande evoluzione avvenuta allinterno del settore discografico nel corso degli ultimi decenni stata sicuramente la distribuzione di contenuti digitali. Tutto nasce nel 1993 con linvenzione dellmp3, un formato musicale compresso che permetteva la condivisione veloce fra diversi utenti. Lo scambio effettivo dei brani per avvenne solamente nel 1999 con linvenzione da parte di uno studente di Napster, un programma che permetteva la condivisione totalmente gratuita di brani in formato mp3 mediante il sistema Peer to Peer 17 ; gli utenti che utilizzavano questo programma avevano la possibilit di condividere contenuti digitali ad altri utenti, aumentando cos la proliferazione di materiale considerato poi, in seguito alle denunce confermate dalle etichette discografiche, completamente illegale. Napster, dunque, venne chiuso nel 2001, tuttavia, furono numerosi i tentativi da parte di altri programmatori di affermare altri software analoghi, quali: Winmx, Morpheus, Limewire che in seguito subirono la stessa sorte di Napster.
16 Con il termine mind share si intende il ritorno di immagine che scaturisce in una diffusione del servizio. Questa pre- condizione essenziale per la definizione della clientela acquirente. 17 Sistema di condivisione di file formato dallinterazione di un insieme di computer (nodo), dove tutti gli utenti sono alla pari.
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Levoluzione digitale riprese solamente nellaprile del 2003, con la nascita di Itunes Store 18 , una libreria digitale che permetteva lacquisto di singoli brani oppure di album interi a prezzi pi convenienti di un cd fisico. La sua grande diffusione fu dovuta essenzialmente allottima capacit di integrazione con lipod, device creato dalla stessa azienda Apple. Linnovazione e limpatto digitale furono davvero sconvolgenti, non si ebbe, tuttavia, un reale cambiamento del ciclo di vita del prodotto ma solamente una differenziazione sul canale di distribuzione: il formato non era pi fisico ma digitale, lacquisto avveniva on-line e non in un negozio. La nascita del servizio streaming avvenne solamente nel 2001, con la nascita di Rhapsody, il primo servizio streaming nella storia 19 . Tale approccio verso la musica cambia radicalmente il modello precedente: si passa da un modello rivolto allacquisizione, a quello dellaccesso e quindi per lutente di questi servizi non pi molto importante detenere la propria musica, basta solamente poterne usufruire. Fin da subito si costitu una grande concorrenza nel mercato: nacquero altre aziende come Deezer, Last.fm e Rdio, attualmente i pi importanti competitor di Spotify. Il mercato digitale si divide sostanzialmente in due servizi: il download e lo streaming. Il download ormai rappresenta un servizio affermato nel settore. Apple e Amazon sono le aziende pi affermate: durante il 2012 hanno avuto un incremento delle vendite del 12% (IFPI, 2013). Le nuove funzionalit cloud- based permettono agli utenti di riprodurre in streaming qualsiasi brano acquistato, conducendo allaumento considerevole delle vendite. Tuttavia, la pi grande crescita intervenuta sul mercato data sicuramente dal servizio streaming: i ricavi nel 2012 sono aumentati del 59% rispetto allanno precedente, mentre il numero degli abbonati, in altre parole chi ha sottoscritto un contratto a pagamento, aumentato del 44% (IFPI, 2013). Tale crescita dovuta essenzialmente a quattro fattori (IFPI, 2013):
18 LItunes store un servizio di Apple, la ormai nota azienda affermata nel settore della tecnologia. 19 Attualmente Rhapsody un servizio di sottoscrizione mensile esclusivamente a pagamento. Nonostante sia stata l a prima azienda in questo settore, Rhapsody fu superata dapprima da Pandora nel 2004 e recentemente da Spotify.
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Figura 3|Crescita degli utenti di Spotify accordi redditizi firmati con operatori di telefonia mobile o con fornitori di accessi internet; la capacit delle aziende del settore di migliorare la user experience; la grande integrazione stabilita con i principali social network; una maggiore flessibilit in termini di prezzo. In particolare gli accordi con ISP 20 , hanno consentito alle piattaforme musicali di ampliare notevolmente il servizio a un vasto numero di utenti grazie alla fruizione di nuovi mezzi marketing e di sfruttare il bacino dutenza proprio delle compagnie telefoniche. Un esempio di partnership di successo potrebbe essere quella stipulata tra Spotify e la societ di telecomunicazioni olandese, KPN. Lino Prencipe, responsabile digitale di Sony, conferma un radicale cambiamento del settore: le etichette discografiche si riducono al ruolo di societ di servizi che accompagnano lartista nella distribuzione del proprio catalogo.[] necessario inventare nuovi sistemi affinch si possano instaurare nuovi rapporti fra artista e ascoltatore (Forum della Comunicazione, 2013). Come gi detto, Spotify rappresenta la realt aziendale pi forte in questo campo. Approfittando della condizione di first-mover in Europa, riusc fin da subito a consolidare la sua prima posizione nel mercato dello streaming 21 , soprattutto grazie allintegrazione con i servizi di Facebook.
20 Con lacronimo ISP (Internet service provider), intendiamo aziende commerciali che offrono servizi di fornitura della rete internet. 21 Nello specifico nel 2004 nacque Pandora, un servizio internet radio simile a Spotify ma che riguarda solamente un servizio di scelta di brani in base alle preferenze dellascoltatore. Non si pu dire che attualmente Pandora sia un diretto concorrente di Spotify, operando esclusivamente negli Stati Uniti.
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Nonostante esistessero gi alcuni servizi simili, come Grooveshark 22 , questi non prevedevano un sistema di licenze, bens solamente una condivisione di brani tra gli utenti in ununica piattaforma. Non veniva perci garantita una distribuzione ufficiale e controllata. Quello che fece Spotify fin da subito fu invece di collaborare con gli attori del settore e accordare contratti di licenza, presentandosi come una nuova forma di distribuzione.
3. Metodologia Lanalisi seguente vuole mettere in luce tutte le caratteristiche del modello di Spotify, individuandone i problemi e proponendo alcune ipotesi per migliorarne la sostenibilit. Si dovuto suddividere la parte dellanalisi in tre fasi principali: Delineazione del modello di business, per capire quali siano gli elementi distintivi di Spotify e quali siano le principali differenze con altri tipi di servizio musicale. Nello stesso tempo per spiegare la sostenibilit del business, si posto laccento su quattro fattori specifici: Lanalisi dei costi di vendita (o delle royalties), punto focale sul quale viene criticato il modello di Spotify a causa delle basse remunerazioni degli artisti; Lanalisi economica del servizio premium; Lanalisi di cannibalizzazione verso altri servizi distributivi; Lanalisi della struttura finanziaria, che spiega come siano cambiati i risultati finanziari ed economici, anchessa al centro del dibattito; Sono stati utilizzati solamente dati oggettivi o ricerche che riguardano lazienda in tutti i suoi aspetti, facendo riferimento ad articoli, paper, a interviste sul web, alla situazione economico-finanziaria e ai relativi bilanci. Tutta la parte relativa ai rapporti con le etichette discografiche, con il management artistico e i rapporti di distribuzione digitale stata analizzata grazie allesperienza
22 Attualmente Grooveshark legale, tuttavia stato oggetto di molte critiche riguardo la concessione del materiale online, ad esempio le concessioni del catalogo di EMI.
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professionale acquisita durante uno stage di tre mesi presso letichetta discografica indipendente Rudenetworks. stata svolta unintervista a Giacomo Coveri, responsabile italiano dellazienda The Orchard, attualmente partner di Spotify e uno dei principali aggregatori nel mondo a cui molte etichette discografiche si affidano per la distribuzione di contenuti digitali. In questo modo sono stati tracciati i vari rapporti che Spotify ha attualmente con i fornitori. Altri dati sono stati appresi durante la conferenza dell11 aprile 2013 La rivoluzione musicale nellera digitale, organizzata nellambito del World Communication Forum, dove era presente Veronica Di Quattro, responsabile italiana per lazienda Spotify. Nel complesso il materiale stato raccolto principalmente su internet, nello specifico, le informazioni pi aggiornate sono state raccolte grazie ad articoli o working paper eseguiti direttamente da studi di ricerca specializzati.
4. Il modello di business di Spotify Facendo riferimento alla parte teorica analizzata in precedenza, si deve innanzitutto capire come lavora Spotify. Il primo passo dunque quello di cercare di costruire il business model di Spotify seguendo lo schema Canvas. Il disegno qui rappresentato spiega in dettaglio quali sono gli elementi principali che costituiscono il business di Spotify. In seguito saranno posti al centro dellanalisi gli elementi per analizzare quali sono le critiche concernenti la sostenibilit del business, verificando alcune ipotesi con dati empirici. Possiamo individuare due diversi gruppi di clientela su Spotify: gli utenti che ascoltano musica e le aziende che decidono di acquistare banner pubblicitari allinterno del programma. Gli utenti - Ora Spotify ha 24 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui il 20% di questi utilizza i servizi a pagamento 23 . I clienti target possono essere segmentati in due diversi tipi in base ai due servizi offerti: il servizio gratuito,
23 Fonte: http://press.spotify.com/it/
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indirizzato ad un pubblico pi giovane o chi a meno disponibilit a pagare che rappresenta la maggior parte della clientela, e il servizio a pagamento. Come gi premesso nel paragrafo 1, in ogni modello Freemium, vi la necessit di aumentare considerevolmente il numero degli utenti tramite un servizio completamente gratuito. Questa ipotesi sicuramente positiva a un servizio streaming se pensiamo al grande problema della pirateria che ha da sempre ostacolato il mercato discografico 24 ; Lo stesso fondatore, Daniel Ek afferma I just really believe that if we create the right product, which is better than piracy, that people will come (Ek, 2011), Spotify si rivolge dunque agli stessi utenti che prima scaricavano materiale illegale sfruttando un gruppo di clientela che prima non poteva essere raggiunto. Laltro segmento invece, fa riferimento a una clientela con unaffiliazione pi alta del servizio, il quale disposto a pagare un abbonamento per usufruire di migliore qualit della musica senza pubblicit. Molto spesso questo target costituito da persone che hanno una pi alta disponibilit a pagare, ed quindi possibile immaginare che questi siano compresi nelle fasce det pi alte 25 . Figura 4|Et media degli utenti di Spotify
24 Secondo lIFPI, il 32% della popolazione mondiale usufruisce di servizi di musica illegali. 25 Ipotesi avanzata secondo la ricerca di Oestreicher-Singer e Zalmanson sul servizio Last.fm, dove si identificano 6 anni di differenza tra gli utenti di un servizio gratuito e quello premium. 13% 7% 29% 21% 17% 9% 4% Eta' media degli utenti di Spotify < 18 18-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65+ Fonte: adattamento personale da Quantcast, sondaggio eseguito sulla popolazione statunitense, campione di 1.554.152 persone.
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Dalla figura 4, possiamo notare che la maggior parte degli utenti si focalizza in unet compresa tra i 25 e 34 anni con una percentuale pari al 29% e quella tra i 35 e i 44 anni, con una percentuale del 21%, identificando una clientela formata da un gruppo prevalentemente giovane/adulto. da evidenziare, tuttavia, come Spotify stia ora cercando grandi interazioni con i vari social network, i quali utenti sono composti prevalentemente da un gruppo pi giovane. I servizi - Per quanto riguarda i servizi invece, Spotify ha diverse opzioni di offerta. Individuiamo tre tipi di servizi offerti agli utenti: Free: possibilit di ascoltare gratuitamente sul proprio desktop o laptop tutti i brani presenti nella libreria per i primi 6 mesi, poi prevista una limitazione temporale di 10 ore mensili. Il piano prevede la presenza della pubblicit tramite banner e audio. Unlimited: gli utenti con questo servizio possono ascoltare senza alcun limite qualsiasi brano a 4,99 al mese. possibile utilizzare il servizio solamente su un desktop o un laptop. Premium: possibilit di ascoltare ad alta qualit e senza pubblicit tutta la libreria musicale a 9,99 al mese. La differenza con il pacchetto Unlimited sta nel fatto che possibile utilizzare Spotify anche in un dispositivo mobile. Questo servizio permette anche di scaricare i brani e ascoltarli off- line in un altro dispositivo non collegato a internet. Allinterno di questi servizi, Spotify permette la totale condivisione delle attivit degli utenti sui principali social network, tra cui Facebook, Twitter e Tumblr. In particolare, laccordo raggiunto con Facebook, ha permesso di incrementare notevolmente gli utenti 26 , che dal 2011 possono registrarsi liberamente utilizzando il proprio account Facebook. Una volta iscritti, tutte le playlist create o tutti i brani ascoltati possono essere condivisi sulla piattaforma, dove possibile anche seguire le attivit degli amici. Negli ultimi anni questi servizi implementati si sono rilevati di notevole importanza, la stessa Veronica Di Quattro, responsabile italiana per lazienda Spotify, afferma: Spotify si sta
26 Linterazione di Spotify con Facebook fece aumentare gli utenti di 7 milioni nei primi 3 mesi. Fonte: http://paidcontent.org/
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avviando sempre di pi verso una cultura social, permettendo di offrire allutente sempre pi servizi di condivisione e dinterazione con altri utenti (Forum della comunicazione, 2013). Lobiettivo di Spotify sembra chiaro: non focalizzarsi solamente sul servizio di ascolto, ma offrire allutente una user experience 27 che si avvicina molto di pi ai servizi social. Nuove funzionalit come la creazione di un vero e proprio store gratuito di applicazioni e la capacit di seguire i propri artisti preferiti attraverso il pulsante segui 28 , indirizza la strategia di Spotify verso questa direzione. Ora gli utenti possono servirsi di un catalogo di applicazioni in grande espansione che offre diversi servizi, quali recensioni di album, notizie del mondo musicale o la capacit di leggere il testo dei brani 29 . Ultimamente Spotify ha annunciato lacquisto di Tunigo, una start-up che ha creato unapplicazione che prevede la realizzazione di playlist in base al proprio umore 30 . Gli inserzionisti - Laltro tipo di clientela invece formato dalle aziende che utilizzano Spotify per promuovere un determinato evento o prodotto. Gli inserzionisti hanno la possibilit di scegliere come promuovere le loro campagne attraverso diversi sistemi, tra cui lutilizzo di banner laterali, pubblicit audio, banner Billboard oppure playlist brandizzate. Attraverso un servizio cos efficiente di advertising Spotify riuscita a stabilire accordi di lungo termine 31 e collaborare in nuovi sistemi di marketing, come nel caso della collaborazione con il mercato automobilistico 32 . Tale sistema un grande potenziale di advertising anche per le etichette discografiche, permettendo di acquisire banner pubblicitari e presentare il disco nellhome page per la diffusione di nuovi album o singoli.
27 Con il termine user experience sintende lesperienza duso, le emozioni e le sensazioni che lutente vive nel momento in cui utilizza il servizio. 28 Tale funzionalit fa riferimento alla capacit di poter seguire le attivit sia degli amici presenti su Facebook, sia degli stessi artisti o di persone famose, potendo cos essere avvisato ad ogni nuova uscita discografica o ad ogni nuova playlist. 29 Esempi di applicazioni famose possono essere Pitchfork, uno dei pi rilevanti siti web sulla musica, TuneWiki, un servizio che permette di leggere il testo di una canzone e Billboard Charts che visualizza le classifiche pi importanti. 30 Gi un anno prima tale servizio era stato creato da Stereomood tramite il servizio Soundcloud. 31 Ricordiamo laccordo ottenuto con Sony Ericsson nella fruizione del servizio premium per tutti gli utenti che sottoscrivevano un contratto di 24 mesi con il modello Xperia X10 e Vivaz. 32 Un esempio laccordo stabilito con Seat e Samsung che prevedeva lofferta del servizio premium compresa nellacquisto dellautomobile Seat Ibiza.
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I servizi di advertising - Dal lato degli inserzionisti, il servizio offerto consiste nella possibilit di inserire contenuti allinterno del software. Nello specifico vi possono essere diversi tipi di pubblicit: Audio: si attiva in automatico dopo lascolto di un numero determinato di brani con impossibilit di saltare lascolto; Display: relative ai banner posti sulla destra o sotto lhome page che permette il link diretto al sito o al relativo prodotto. Il singolo banner pubblicato per 30 secondi consente il 100% del share of voice permettendo un solo banner per ogni visualizzazione; Pubblicit MPU: allinterno della sezione novit/home; Takeover: la pi visibile, la prima cosa che lutente vede allapertura del programma; Playlist personalizzate che permettono allazienda di condividere una playlist con il proprio brand, mirando a una strategia virale; Lightbox: finestra che viene visualizzata quando lutente non attivo per pi di 5 minuti. Le potenzialit dei servizi pubblicitari per gli inserzionisti sono enormi, considerando che ogni strategia pubblicitaria pu essere personalizzata e promossa in modo totalmente differente secondo le esigenze dellinserzionista. La differenziazione di Spotify deriva per sostanzialmente dalla grande capacit di geo localizzazione, che permette di promuovere un determinato prodotto solamente in una zona precisa o addirittura secondo diverse variabili, come let, il sesso oppure la musica ascoltata. I servizi di advertising sono, infatti targetizzati in base a sesso, et, generi musicali, umore ecc. 33 . Questa prospettiva, come gi reso evidente da alcune statistiche, determina dunque una maggiore spinta verso ladvertising basato su un tipo di marketing del tutto innovativo, che sfrutta un target che prima era del tutto assente. La politica di Spotify considera i partner unopportunit per aumentare la conoscenza del proprio servizio. Attraverso la collaborazione con gli ISP, compagnie telefoniche o altri servizi digitali, Spotify ha potuto incrementare
33 Si possono gi individuare alcune campagne positive al livello di marketing, come lapp di Coca Cola, la campagna Herbal Essence o la playlist di Obama (Fisher, 2012).
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notevolmente la propria massa di utenti. Questi, avranno la possibilit di poter conoscere tutte le informazioni necessarie per il supporto e lacquisto direttamente sul sito web spotify.com. Nella figura 5 sono rappresentate le relazioni di Spotify con gli inserzionisti e gli utenti. Figura 5|Il modello di Spotify
La relazione con la clientela - Linterazione con lutente avviene principalmente tramite il software gratuito scaricabile direttamente dal sito ufficiale. Support.spotify.com, il sito web che garantisce unassistenza completa per gli utenti che utilizzano il servizio. Oltre alle indicazioni su come accedere e utilizzare il servizio, nel sito presente anche una vera e propria community virtuale. Il sistema community uno dei sistemi al momento pi utilizzati, basti pensare al grande successo determinato dalla community creata dallazienda Microsoft per lutilizzo dei prodotti. Dal punto di vista aziendale e di direzione generale, la community permette di poter contare su un gruppo di persone che in modo rapido rispondono alle domande e alle richieste degli altri utenti in modo tale da offrire un servizio molto pi personalizzato e unico. In
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questo modo si istituisce un diverso e ulteriore canale di comunicazione verso la clientela. LEmpowerment Community 34 (Bruscaglioni, 2011), d la possibilit di far entrare in gioco molte persone proponendosi in modo attivo e dinamico. Lelemento che pi si differenzia con gli altri modelli di business nel settore discografico, , per la presenza di una user experience completa. Spotify si adeguata fin da subito a questa politica instaurando un grande rapporto con gli utenti su Facebook e su Twitter. Oltre allapplicazione disponibile che rimanda al player, Spotify gestisce una pagina dedicata per la pubblicazione di sondaggi, domande e news. Altre applicazioni sono invece create a fini promozionali per un determinato periodo e riguardano eventi promozionali creati in partnership con altre aziende 35 . Lopportunit di poter vivere lascolto di un brano attraverso un sistema di condivisione permette di aumentare considerevolmente gli utenti e nello stesso modo aumentare la value proposition del servizio. Questo aspetto social molto importante e rappresenta lelemento distintivo rispetto ad altri business e ai competitor 36 . Le risorse chiave - Individuiamo sostanzialmente tre tipi di risorse chiave: Gli accordi di licenza: sono accordi di cessione da parte di un autore verso il servizio affinch i suoi brani possano essere ascoltati nella piattaforma. Essendo stata la prima azienda nel settore, Spotify ha potuto consolidare prima dei competitor unefficace libreria musicale, stabilendo una quantit ampia di accordi di licenza, puntando cos ad avere la libreria musicale pi ampia nel settore. Sfruttando i vantaggi di first mover 37 in Europa, si sono potuti instaurare i principali accordi con le major, indispensabili per
34 Lempowerment community costituita da persone di diversi livelli gerarchici e di settori differenti. Il vantaggio principale quello di poter contare su un gruppo di persone affidabile stabilendo una cultura di dinamismo, vitalit, innovativit, apertura di nuove possibilit, rendendo gli stessi utenti del servizio parte della funzione assistenziale a cui tutti gli altri utenti fanno riferimento. 35 Un esempio il Spotify's Big Green Bus Tour, il grande tour americano organizzato insieme a Bacardi con molti artisti presenti nella libreria di Spotify. 36 Il pi grande servizio digitale presente tuttora nel settore discografico, Itunes per esempio, non ha una user experience cos importante e incisiva. Questo significa che attualmente non vi un servizio che si sfrutta gli utenti per aumentare la qualit del servizio. 37 In questo caso facciamo riferimento ai vantaggi di leadership tecnologica, identificazione e immagine di prodotto, brand loyalty ed effetto network.
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garantire un livello di servizio minimo. Gli accordi in licenza sono stabiliti anche per le applicazioni software ed hanno una durata di 20 anni. Le risorse ingegneristiche: sicuramente uno delle risorse principali rappresentato dalle risorse umane. La maggior parte rappresentata da ingegneri, web designer e software development, indispensabili per lo sviluppo e la manutenzione del software. Potenziale del brand: anche gli investimenti in marketing e nel brand sono stati una grande risorsa per lacquisizione del servizio. Ancora una volta entra in gioco la grande interazione che Spotify ha firmato con i principali social network, stabilendo cos un grande sistema di marketing virale e permettendo agli utenti di condividere le loro attivit di Spotify. Questo processo ha aumentato drasticamente la brand awarness, ed ha affermato il marchio Spotify sopra i competitor. Le attivit - Per quanto riguarda le attivit invece, rileviamo sicuramente quelle relative al software development e alla sua manutenzione. Il suo inserimento in un contesto cos dinamico come quello dei social/web site a grandi masse di utenti, rende necessario lo sviluppo continuo del software accertandosi che il sistema funzioni e sia in generale apprezzato dalla clientela. Ora disponibile un software open che permette la funzione Scopri 38 . Le partnership - Il successo di Spotify attribuibile in larga parte alle collaborazioni ottenute nel corso del tempo. Le partnership fanno riferimento a un vasto numero di brand molto conosciuti di diversi mercati. La particolarit da
38 Il nuovo servizio stato lanciato a giugno del 2013 e permette di accedere ad un portale musicale direttamente online attraverso lutilizzo del browser. Sulla pagina specificato che si tratta di un software Beta e quindi ancora in via di sviluppo. Alcune funzioni di questa piattaforma potrebbero essere implementate successivamente nel software primario. Figura 6|Le principali partnership per gli accordi di licenza
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attribuirsi alla capacit di instaurare rapporti a breve, medio o lungo periodo con settori tra loro molto diversi, a seconda che vi sia una collaborazione tecnologica, di marketing o di promozione. Ovviamente, la pi importante collaborazione per quella che riguarda gli accordi di licenza con le etichette discografiche, che cedono i diritti per la fruizione del servizio streaming. Spotify ha svolto collaborazioni soprattutto con le major, che da sole occupano quasi il 70% del mercato, ovvero Sony BMG, EMI, Warner e Universal. Molto importanti sono anche gli accordi con gli aggregatori 39 The Orchard e Merlin. Per quanto riguarda invece gli accordi strategici, possiamo nello specifico determinare tre tipi fondamentali di collaborazioni: di banda larga, rivolte molto spesso ai servizi di Internet Service Provider o i gestori di telefonia che vogliano implementare le funzionalit di Spotify nei propri servizi, garantendo cos servizi esclusivi ai clienti. Per Spotify rappresenta un grande vantaggio sfruttare la clientela di altre aziende per ampliare la conoscenza del servizio, un esempio potrebbe essere laccordo raggiunto con la societ di telecomunicazioni olandese KPN, dove viene offerto ai clienti il servizio premium di Spotify in alcune offerte. verso le aziende di elettronica di consumo o addirittura nel mercato delle automobili, dove possa essere utile qualsiasi funzione rivolta allimplementazione di un servizio musicale di un prodotto come un telefono cellulare, una Tv o appunto unautomobile. Un esempio pratico pu essere laccordo raggiunto con lazienda di telecomunicazioni britannico Virgin Mobile, il quale veniva offerto tre mesi di Spotify Premium gratis a tutti i clienti che acquistavano un servizio Premier o Vip collection. Le funzioni di ascolto furono inoltre integrate nella Tivo Box. Verso piattaforme social, che garantiscono una strategia di marketing virale e la grande condivisione dei contenuti. Come detto in precedenza la pi grande collaborazione stata quella con Facebook.
39 Con il termine aggregatori si intende aziende di servizi a cui le etichette indipendenti si affidano per la distribuzione digitale dei contenuti. In questo modo Spotify non deve rivolgersi alla singola etichetta, ma piuttosto al suo aggregatore di riferimento.
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I costi - Individuiamo tre tipi di costi nel sistema Freemium di Spotify: Le royalties sui detentori dei diritti autorali: Spotify paga una somma predeterminata per ogni ascolto eseguito dallutente. Tale somma varia in base a quale tipo di servizio lutente ha acquistato, ad esempio la royalties dovuta per un utente che ascolta un brano attraverso il servizio premium pi alta rispetto a un Ad-supported stream 40 . Questo tipo di costo determina una svolta nel mercato discografico mondiale: la vendita fisica di dischi, cos come la vendita digitale con Itunes, prevedeva un ciclo unico di vendita che termina nel momento in cui il disco acquistato; in questa ipotesi, invece, lascolto da parte dellutente determina una royalties da pagare al detentore ogni volta. Si determina un diverso modello ricavi/costi, dove prevaricano i costi variabili su quelli fissi. Costi di larghezza di banda (bandwith costs): rappresentano tutti quei costi riguardanti il trasferimento dei dati attraverso il traffico web. Il loro livello ovviamente dipendente al numero di utenti e al costo relativo del transito internet protocol. Salari: facciamo riferimento sostanzialmente a tutti ai costi che si riferiscono agli ingegneri, software developer e tutta la parte delle risorse umane. Il punto principale del business model di Spotify (anche oggetto di critica) per la percentuale dei costi di royalties sui ricavi. Come detto in precedenza, questi rappresentano i costi derivanti dagli accordi di licenza, ovvero quei costi che andranno a remunerare gli artisti e le etichette discografiche. Dagli ultimi dati di bilancio del 2012 troviamo una percentuale dei costi di vendita sui ricavi dell83,5% a fronte del 97,7% del 2011 41 . Nonostante la diminuzione avvenuta tra il 2011 e il 2012, questi costi appaiono ancora troppo alti. La percentuale restante dovr infatti servire a coprire le altre forme di costo appena descritte come i salari e le spese di marketing. Pi avanti si andr ad analizzare in modo dettagliato questi costi.
40 Per ad-supported stream si intende lascolto di un brano presente nella libreria musicale attraverso il servizio gratuito. Il termine si riferisce allascolto supportato dalla pubblicit. 41 Fonte: Financial Times.
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I ricavi - Per quanto concerne i ricavi, i flussi principali derivano sostanzialmente dai due tipi di clientela. Gli utenti, come detto in precedenza, pagano un determinato prezzo per usufruire dei servizi non gratuiti, nello specifico 9,99 nel caso del servizio premium e 4,99 per quello Unlimited. Il pagamento una quota fissa pagata ogni mese attraverso un sistema automatizzato con carta di credito. La sostanziale differenza con gli altri business che esiste la pi grande fetta di clientela che non paga un prezzo, ma usufruisce di un servizio gratuito. Spotify (e gran parte delle aziende che hanno un modello Freemium) cerca perci di incrementare i ricavi aumentando la conversione degli utenti gratuiti in utenti paganti. La totale assenza di ricavi per la maggior parte degli utenti compensata dai pagamenti degli inserzionisti che pagano per i banner presenti nel software applicativo. Nel 2012 Spotify ha ricavato 573 milioni di dollari, raddoppiando la cifra rispetto al 2011 42 . Dagli ultimi dati disponibili del 2011, possiamo trovare un mix dei ricavi composto per l83,5% dalle sottoscrizioni in abbonamento, mentre il restante 16,5% ottenuto dallofferta dei servizi di advertising 43 . Questo tipo di mix consente di capire che la fonte principale di ricavo rappresentata dagli utenti premium, mentre i ricavi derivanti dai servizi di advertising sono ancora una parte marginale. Questo risultato per potrebbe venire migliorato grazie al consolidamento del servizio nel territorio. La maggiore presenza di Spotify sul mercato gli permetter di definire contratti pi vantaggiosi con gli inserzionisti, grazie ad un maggiore potere contrattuale consolidato nel tempo. Tale previsione fa presupporre un aumento della percentuale dei ricavi derivanti dagli inserzionisti. Nel complesso, laumento dei ricavi ottenuti dai servizi di advertising, e la progressiva diminuzione dei costi di vendita, fanno presumere un miglioramento della condizione economica e un migliore mix ricavi/costi. Di seguito saranno rilevati alcuni problemi relativi alla sostenibilit del modello di business.
42 Fonte: Financial Times. 43 Fonte: Digital Music Week.
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5. Analisi Empirica: la sostenibilit del modello Si possono individuare attualmente quattro problemi relativi modello di business dei servizi streaming: o Il problema dei costi di vendita, o delle royalties artistiche; o Lanalisi economica del servizio premium; o il problema della presunta cannibalizzazione tra i servizi; o le ingenti perdite finanziarie delle aziende che offrono un servizio streaming. Di seguito saranno analizzati i quattro problemi, cercando di dare una possibile risposta alla sostenibilit del modello.
5.1. Il problema della remunerazione degli artisti Spotify e la maggior parte dei servizi streaming sono stati accusati di non essere in grado di remunerare correttamente gli artisti. In questa tesi si cercher di verificare tale condizione in base ai risultati trovati. Questanalisi necessaria per determinare unipotesi di sostenibilit del modello, in quanto, una mancanza dinteresse da parte degli artisti o delle etichette discografiche potrebbe significare il ritiro del proprio catalogo musicale, determinando un fallimento inesorabile del servizio. Andiamo innanzitutto a stimare i costi di vendita che rappresentano la principale fonte remunerativa per gli artisti e il settore discografico in generale. La tabella qui sotto mostra un riepilogativo dei dati di vendite digitali relative ai ricavi ottenuti da Spotify e dal servizio di download di Itunes per letichetta discografica Rudenetworks s.n.c. Si considerato un arco temporale di 4 trimestri dal secondo trimestre del 2012, al primo trimestre del 2013. Nello specifico, sono considerati il numero e i ricavi ottenuti dagli stream (formati da utenti di Spotify con un pacchetto Unlimited o Premium), dagli Ad-supported stream (rappresentati invece dagli utenti che utilizzano il servizio gratuitamente) e dalle tracce scaricate tramite lo store di Itunes. La tabella
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2013 Totale Q2 Q3 Q4 Q1 Stream 427.547 358849 497.358 535.361 1.819.115 Ad-supported stream 968.680 895947 1.104.110 1.118.104 4.086.841 Stream 2.909 $ 3.734 $ 5.172 $ 6.128 $ 17.943 $ Ad-supported stream 912 $ 1.160 $ 1.457 $ 1.504 $ 5.034 $ Stream 0,00680 $ 0,01040 $ 0,01040 $ 0,01145 $ 0,00986 $ Ad-supported stream 0,00094 $ 0,00129 $ 0,00132 $ 0,00135 $ 0,00123 $ Spotify Quantit Ricavi Pay per out (Ricavi/quantit) 2012 2013 Totale Q2 Q3 Q4 Q1 Quantit Download 5.105 4665 6.338 6.855 22963,0 Ricavi Download 2.444 $ 2.542 $ 3.923 $ 4.027 $ 12.936 $ Pay per out (Ricavi/quantit) Download 0,47866 $ 0,54496 $ 0,61902 $ 0,58750 $ 0,56336 $ 2012 fornisce un payout 44 a prescindere dalla qualit o dallimportanza del catalogo musicale, in quanto, le ipotesi saranno visualizzate in una visione unitaria.
Tabella 2|Quantit stream/ricavi ottenuti da Spotify (Rude Records)
Tabella 3|Quantit download/ricavi ottenuti da Itunes (Rude Records)
Come mostrato in tabella 45 , letichetta discografica Rude Records pagata in media 0,00986 $ per ogni stream premium, quasi dieci volte di pi rispetto allad-supported stream, con un ricavo medio di 0,00123 $. Nello stesso modo, identifichiamo invece il payout garantito con il servizio download di Itunes per lacquisto di una singola traccia del prezzo di 0,99 $, del valore di 0,56336 $ per ogni download 46 .
44 Con il termine payout si intende la royalties unitaria pagata da Spotify alletichetta discografica. 45 Fonte dati: payout relativi allazienda Rudenetworks. 46 Per facilit di comprensione vengono identificati solamente I ricavi relativi al download delle tracce singole. Lunica differenza che vale la pena sottolineare che i ricavi derivanti dal download risultano nel complesso (aggiungendo cio quelli relativi allacquisto di album)molto pi alti rispetto al servizio streaming. Questo non determina distorsioni nellanalisi dei payout unitari.
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Figura 7|Trend di crescita degli stream e degli ad-supported stream
Tracciati i payout per ogni trimestre possiamo subito notare che le royalties risultano soggette a variazioni. Troviamo dunque un trend di crescita positivo delle royalties, in accordo con laumento dei ricavi registrati dal 2011 al 2012. Secondo logiche interne, infatti, Spotify paga la maggior parte (circa il 70%) di tutti i profitti ottenuti (pubblicit e costi di abbonamento) ai detentori di diritti: artisti, etichette, editori e societ di protezione dei diritti di esecuzione (ad es., ASCAP, BMI ecc.) 47 . Definiti i payout unitari, possiamo comparare le remunerazioni assicurate da Spotify e Itunes. Nella tabella ipotizzato un payout di 0,004 $ 48 per ogni ascolto di un brano su Spotify e 0,54 $ per Itunes che corrisponde al download di un singolo brano. Nellasse delle ascisse troviamo il numero di ascolti, mentre su quello delle ordinate il payout di un singolo brano. Ovviamente il payout di Spotify aumenta in base agli ascolti effettuati per ogni utente, mentre il payout di Itunes completamente indipendente rispetto al numero di ascolti.
47 Fonte: spotify.com/it/about-us/artists/get-paid-from-spotify/ 48 Corrispondente ad una media approssimativa tra gli ascolti eseguiti attraverso il servizio gratuito e premium. I dati dei payout unitari corrispondono approssimativamente ad alcuni dati trovati sul web (vedere digitalmusicnews.com).Si tratta di dati non ufficiali ma pubblicati dagli stessi artisti o da altre etichette discografiche che utilizzano il servizio. $0,00060 $0,00080 $0,00100 $0,00120 $0,00140 $0,00160 Q2 Q3 Q4 Q1 Ad-supported stream $0,00400 $0,00600 $0,00800 $0,01000 $0,01200 $0,01400 Q2 Q3 Q4 Q1 Stream Fonte: Rudenetworks. Vedere tabella sopra. Fonte: Rudenetworks. Vedere tabella sopra.
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Figura 8|Confronto di payout fra Itunes e Spotify
Prima di esaminare i dati doverosa una premessa molto importante: quando si acquista un brano digitale, lutente paga in anticipo per tutti gli ascolti della traccia stessa. Quando lutente ascolta una traccia attraverso il servizio streaming, egli sta pagando una quota per ogni ascolto eseguito. Come mostrato in tabella, Spotify raggiunge il payout di Itunes solamente con 140 ascolti. Attenzione, questo numero potrebbe risultare molto alto e soprattutto poco conveniente ad unetichetta. In realt non possiamo comparare il servizio della fruizione con quello della propriet, dobbiamo infatti capire quanto in realt viene ascoltata in media un brano acquistato attraverso Itunes. Ipotizzando che essa sia ascoltata 200 volte in media nellarco di una vita 49 , il grafico soprastante d un risultato favorevole allazienda svedese: con uno stesso payout si hanno circa 60 ascolti in meno. La comparazione non ha la pretesa di dimostrare una remunerazione pi alta di Spotify rispetto ad Itunes per gli artisti, anche perch non sarebbe corretto comparare in modo univoco due tipi di servizio completamente diversi. Tuttavia, tralasciando quale servizio preferisca utilizzare lutente, possiamo
49 Il dibattito sullascolto medio di un brano di propriet spiegato qui davidtouve.com/2011/11/22/is-a-stream-on- spotify-or-any-music-service-really-worth-less-than-an-itunes-sale/. Tale ipotesi pu risultare pretenziosa per molti, tuttavia se assumiamo che una persona ascolti la propria libreria musicale 20 volte allanno per i primi 10 anni, lipotesi sembra pi che ragionevole. 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0 40 80 120 160 200 Ricavi per ascolto Numero di ascolti Royalties per download/stream Spotify Itunes Fonte: elaborazione personale. I dati fanno riferimento alla tabella sopra.
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constatare che in media, il servizio streaming ha un payout per le etichette discografiche attualmente abbastanza equo agli ascolti degli utenti. Questa una forte considerazione che comunque tralascia elementi importanti dei due servizi come le opportunit di promozione, la visibilit e il numero di utenti. Indipendentemente dallanalisi finanziaria, lanalisi delle royalties pagate attesta dunque un possibile interesse degli artisti e delle etichette allutilizzazione del servizio, fondamentale per la sua sostenibilit.
5.2. Lanalisi economica del servizio premium Daltra parte se guardiamo gli stessi dati della tabella in unottica puramente economica, possiamo riscontrare una dubbia anomalia anchessa al centro del dibattito della sostenibilit del modello. La critica posta da molti dovuta allincoerenza fra il costo relativo al payout dovuto per il servizio premium e gli stessi ricavi derivanti dalla sottoscrizione mensile. Tale incongruenza deriva dal fatto che i costi derivanti da un servizio premium, potrebbero superare i ricavi di una mensilit. Per verificare tale ipotesi, si deve innanzitutto stabilire per quanto tempo un utente premium ascolti musica nellarco di una giornata; il pagamento da parte di un utente verso un servizio di questo tipo traccia, come gi detto in precedenza, una forte affiliazione con il brand stesso. Si pu presumere di conseguenza che lutente premium ascolti molta pi musica rispetto a un utente che utilizza servizi gratuiti 50 . Tabella 4|Calcolo del costo per il servizio Premium Calcolo del costo per il servizio Premium 3 x Ore di ascolto 60 = Minuti/Ora 180 / Minuti di ascolto giornaliero 4 = Durata media di una canzone 45 x N di canzoni ascoltate in un giorno 0,009 = Payout per canzone ($) 0,405 x Payout giornaliero ($) 30 = Giorni in un mese 12,20 $ Costo per il servizio Premium ($)
50 Questo presumibile dallesborso che lutente disposto sostenere potendo tuttavia usufruire di un servizio simile gratis. Lipotesi avanzata anche da DangNguyen, Dejean e Moreau (2012).
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Se ipotizziamo un ascolto medio di 3 ore al giorno 51 per un utente premium, e una media di 4 minuti per ogni canzone, moltiplicando per il payout medio trovato in precedenza, ovvero 0,009 $, si ottiene un costo relativo ad un singolo servizio premium al mese di 12,15 $ a fronte di un ricavo ottenuto dallutente di 9,99 $. Da qui nasce dunque unaltra parentesi da verificare allinterno del modello di business. Dai dati, ritenendo piuttosto accurate le ipotesi, vi attualmente un rischio che il payout per i servizi premium sia insostenibile a fronte di un ricavo di soli 9,99 $. Il problema si pu verificare in futuro molto pi che adesso se immaginiamo che il servizio streaming si estenda ad un numero sempre maggiore di persone e ad un utilizzo pi intenso del servizio. Le ripercussioni di un tale problema potrebbero determinare una riduzione graduale a lungo termine dei payout pagati, mettendo in crisi il sistema di remunerazione degli artisti 52 . Il problema sostanziale sta nel fatto che il modello di business si differenzia introducendo un costo variabile 53 a fronte per di un ricavo fisso mensile. Per ovviare a questo problema la strategia futura pi accessibile ad un modello come quello di Spotify quella di aumentare il prezzo per gli utenti utilizzatori del servizio premium; Tale ipotesi potrebbe risultare banale, tuttavia sicuramente una delle considerazioni pi accessibili considerato il modello di business in costante crescita e con un valore sempre maggiore per lutente. Un aumento dei servizi a pagamento resta il pi conveniente, questo di certo comporterebbe una diminuzione degli utenti a pagamento, tuttavia come dimostrato in figura 9, il tasso di conversione da utenti ad-supported a utenti premium (20%) di molto superiore rispetto ad altri modelli di business Freemium come Skype, Pandora o Soundcloud. Questo significa che c un interesse reale di usufruire pienamente del servizio e un aumento minimo del
51 Lascolto medio di ogni utente al giorno molto variabile e contradditorio in molti blog della community di Spotify. 3 ore al giorno sembra un ipotesi ragionevole pensando a tutti gli utenti che utilizzano Spotify attraverso il servizio radio in modo abitudinario. 52 Come detto in precedenza Spotify paga allincirca il 70% di tutti i ricavi ottenuti ai detentori di diritti, ci significa che si fa sempre riferimento ad un payout variabile e non ad una quota fissa. 53 Si fa riferimento al costo dovuto alletichetta o allartista di riferimento relativo ad ogni ascolto (payout).
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prezzo non avrebbe molte ripercussioni sul numero di clientela in abbonamento, soprattutto se il servizio si sta consolidando a livello sociale. Figura 9|Confronto della percentuale di utenti che utilizzano il servizio a pagamento
5.3. La cannibalizzazione tra servizi distributivi Un altro dibattito aperto dalle principali etichette discografiche 54 , relativo allo streaming la sua presunta cannibalizzazione 55 verso i servizi di download. Un fenomeno questo, che, se realmente confermato, determinerebbe luscita, da parte degli attori del mercato (artisti ed etichette), del catalogo musicale nei servizi streaming, affidandosi solamente ai servizi download. Proviamo a verificare tale condizione. Il grafico dimostra i ricavi delletichetta Rude Records ottenuti da Itunes e Spotify 56 . Possiamo constatare una crescita graduale di entrambi i servizi distributivi: i ricavi da Spotify passano da 3.821 del primo trimestre a 7.632 $ dellultimo trimestre, aumentando di circa il 50% in un anno, mentre i ricavi da Itunes passano da 2.444 $ del primo trimestre a 4.027 $ dellultimo trimestre,
54 La cannibalizzazione del servizio streaming verso altri tipi di distribuzione stato un dibattito acceso nel 2012 da alcune etichette discografiche britanniche. 55 Con il termine cannibalizzazione si intende quel processo che diminuisce i profitti derivanti da un prodotto o servizio esistente a fronte di un nuovo servizio stabilito sul mercato. 56 Da notare che i ricavi di Spotify sono esattamente la somma dei ricavi degli stream e degli ad-supported stream presentati nella tabella 1 del paragrafo 5.1. I ricavi di Itunes sono invece complessivi anche delle vendite degli album, dove invece nella tabella si era fatto riferimento alla sola vendita di brani singoli. 0% 20% 40% 60% 80% 100% Soundcloud Pandora Skype Spotify Freemium business model: % di utenti in abbonamento sul totale Utenti Ad- supported Utenti Premium Fonte: elaborazione personale. I dati sono stati ricavati dal sito di ciascuno dei servizi.
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registrando un aumento di circa il 60%. Tale analisi ci dimostra che, almeno per questi dati, il fenomeno di cannibalizzazione non sussiste, ma anzi il servizio streaming risulta essere complementare rispetto al mercato esistente. Questa ipotesi facilmente comprensibile se pensiamo allo streaming come uno strumento di scoperta musicale, dove gli utenti finalizzano lacquisto della musica solo dopo lascolto. Figura 10|Totale ricavi ottenuti da Itunes e Spotify (Rude Records)
Lanalisi rilevata non lunica a confermare la positiva correlazione fra i due servizi distributivi. DangNguyen, Dejean e Moreau (2012), attraverso la ricerca Are streaming and other music consumption modes substitutes or complements? confermano che lo streaming, non solo non cannibalizza i ricavi ottenuti da altri servizi distributivi, ma li aumenta considerevolmente 57 . Anche il report distribuito da Nielsen (2013) individua sostanzialmente una crescita di entrambi i servizi distributivi 58 , riscontrando, tuttavia, una perdita di quota di mercato da parte della distribuzione fisica tradizionale (14%).
57 La ricerca stata compiuta su un campione di 2.000 persone a cui sono state chieste le abitudini in termini di consumo musicale, in particolare sullutilizzo dei servizi download e streaming, della partecipazione agli eventi live e sullacquisto di merchandising. 58 Fonte: theverge.com. $6.048,6 $5.118,2 $9.700,1 $13.946,2 $3.821,0 $4.894,0 $6.629,0 $7.632,0 $- $2.000,0 $4.000,0 $6.000,0 $8.000,0 $10.000,0 $12.000,0 $14.000,0 $16.000,0 Q2 - 2012 Q3 - 2012 Q4 - 2012 Q1 - 2013 Totale ricavi PER SERVIZIO Itunes Spotify Fonte: Rudenetworks.
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5.4. Ipotesi sulla struttura finanziaria in perdita Dal 2006 in poi, i risultati finanziari dellazienda svedese, non sono stati ancora in grado di assicurare un modello di business solido e sostenibile. Questo non rappresenta un caso particolare o singolo, ma investe la maggior parte dei business model Freemium. La particolarit della strategia di Spotify fu fin da subito puntare sulla crescita degli utenti: our dream of making all the worlds music available instantly to everyone, wherever and whenever they want it Daniel Ek. La rete di distribuzione del servizio si allargata in pochissimi anni arrivando a quota 28 paesi. Questo spiega in larga parte le notevoli perdite che Spotify ha incrementato nel corso degli anni, lo stesso CEO dellazienda, Daniel Ek, sostiene che il modello di business di Spotify guarda ad un orizzonte molto ampio e i risultati potrebbero arrivare solamente nel lungo periodo. Si presume, dunque, che la strategia nel breve periodo sia di incrementare notevolmente il numero degli utenti, arrivando a pi paesi possibili e puntare subito su una promozione volta a garantire la pi ampia possibile conversione degli utenti in abbonamento. Figura 11|Ricavi e perdite di Spotify negli anni 2011 e 2012
Come mostrato dagli ultimi bilanci del 2012 59 , le perdite per Spotify passano da -58,8 milioni nel 2011 a -77,4 milioni nel 2012, registrando un aumento di 18,6 milioni di dollari. Nonostante ci, i ricavi continuano a crescere
59 Fonte: Financial Times. $-58,80 $-77,40 $246,70 $573,10 -$200 $- $200 $400 $600 2011 2012 Ricavi / Perdite A n n o
Dati di bilancio di Spotify Ricavi Perdite Fonte: elaborazione personale. Dati acquisiti dai bilanci di Spotify
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rapidamente, passando da 246,7 milioni nel 2011 a 573,1 milioni di dollari nel 2012, registrando una crescita del 43%. Questo risultato da attribuirsi al notevole aumento di territori acquisiti dallazienda e in parte anche al maggiore sfruttamento del servizio degli utenti nei territori gi consolidati. La stabilit finanziaria sembra funzionare gi in Svezia, dove lazienda la prima fonte di ricavo nel settore discografico, ottenendo una quota di mercato pari al 57% 60 . Avendo a per a disposizione solamente dati aggregati non si in grado di stabilire quali siano i risultati relativi ai singoli mercati. Unanalisi molto convincente della sostenibilit del modello di business di Spotify pu riguardare il caso britannico. Glenn Peoples, giornalista del Billboard, riferendosi ai dati della situazione di Spotify nel Regno Unito, sostiene che il modello Freemium ha bisogno di consolidarsi per un periodo purch sia sostenibile nel lungo periodo. Considerando i dati aggregati, infatti, non terremmo in considerazione che lazienda acquisisce continuamente nuovi territori. In questi nuovi mercati (8 nuovi mercati solo nel 2013) si presenteranno tre scenari inizialmente: un alto tasso di utenti che utilizzano il servizio gratuito; un basso numero di collaborazioni instaurate; un basso potere contrattuale, non ancora necessario per sfruttare pienamente il mercato. Una parte degli utenti free con il tempo sar poi tentata di provare i servizi a pagamento grazie alle politiche di marketing 61 verso questa direzione e alla capacit di condivisione nei social network, vi saranno quindi una maggiore quantit di sottoscrizioni. Tale situazione pu essere spiegata solamente attraverso risultati finanziari limitatamente ad un singolo mercato o territorio; i valori aggregati potrebbero essere fuorvianti in quanto comprendono anche i territori in cui il servizio stato appena attivato e il mercato ancora immaturo. A prova dello scarto
60 Fonte: IFPI, 2013. 61 Si fa riferimento alle campagne pubblicitarie adottate da Spotify allinterno del proprio software che inducono lutente alla prova gratis per 30 giorni del servizio premium.
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temporale necessario affinch il business model diventi remunerativo, possono essere considerati i risultati relativi al Regno Unito. Nel 2011 Spotify Ltd, la sede britannica 62 , ha riportato una perdita netta di soli 2,06 milioni a fronte di una perdita di 26,5 milioni di pound nel 2010 63 . Il risultato pi interessante fu per la drastica diminuzione dei costi di vendita, ovvero le royalties pagate ai detentori dei diritti musicali, che passarono dal 102,6% nel 2010, al 85,7% dei ricavi nel 2011. Tale diminuzione rappresenta un grande traguardo per lazienda, poich i ricavi possono essere utilizzati per poter finanziare costi interni come strutture, IT o salari. Tra il 2010 e il 2011 inoltre, vi stata una tendenza positiva (4%) nella conversione degli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento 64 . La diminuzione dei costi di vendita e il relativo aumento dei ricavi per gli utenti premium, potrebbero fare ben sperare per recuperare parte del margine necessario per far fronte ai costi interni. Lattivazione del servizio in un mercato come quello americano ha aperto una grande opportunit per incrementare ulteriormente il numero degli utenti, tuttavia il servizio stato avviato solamente nellestate 2011 e dunque potrebbe essere necessario un arco temporale molto pi ampio, soprattutto in un mercato come quello statunitense, cos vasto e dominato dal download digitale di Itunes. Non da escludere dunque che i risultati negativi riportati siano da imputare in larga parte al mercato statunitense. Un dato molto importante che verificato con i risultati del 2012 una diminuzione dei costi di vendita anche nei dati aggregati, passando al 63% dei ricavi totali 65 e facendo ben sperare nella situazione finanziaria globale.
62 Spotify Ltd la sede britannica di Spotify ed attualmente la seconda sede che ha pi successo in Europa dopo quella svedese. 63 Fonte: Billboard, 2013. 64 Il trend positivo fu dovuto in parte alla collaborazione stretta con Virgin Media, una delle pi importanti aziende di intrattenimento britanniche che fornisce servizi tv, Internet, telefonia mobile e telefonia fissa. 65 Le dichiarazioni da parte del CEO, Daniel Ek, relativamente ai dati di bilancio del 2012 furono: Oh wow, losses, thats really, really bad. Thats not at all how we see it, we see that weve actually now proved our business model. The difference between what we pay out in royalties and what we actually take in in revenue is increasing, which is positive." Fonte: nme.com (2013).
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6. Considerazioni finali e conclusione In base allanalisi precedente si cercato di rispondere alle premesse poste nella parte teorica, analizzando i maggiori problemi relativi alle critiche relative alla sostenibilit del modello. Approfonditi gli elementi che costituiscono il business model di Spotify, possiamo riscontrare un avvicinamento ad un modello ibrido, che mostra elementi multi-sided (nella parte relativa ai servizi gratuiti) stabilendo accordi con aziende per servizi di advertising e offrendo un servizio gratuito e elementi Freemium, riscontrati nella suddivisione tra differenti tipi di servizio (uno gratuito e due a pagamento). Nella parte che si avvicina al modello Freemium, rileviamo una differenziazione, sia di funzionalit sia di quantit. La differenziazione di quantit implementata limitando il tempo (per il servizio gratuito vengono offerte 10 ore al mese) per lascolto del servizio gratuito, mentre la differenziazione di funzionalit avviene attraverso limplementazione di nuove caratteristiche aggiuntive al servizio premium e unlimited (aumento della qualit di ascolto, possibilit di scaricare brani in modalit offline, utilizzo del software mobile). Questo modello, nonostante sia ancora in fase di maturazione, stato implementato da numerose aziende nel settore, creando una grande competizione. Pandora in questo momento il servizio con pi utenti al mondo 66 grazie al mercato consolidato negli Stati Uniti, Deezer ha un numero sempre maggiore di utenti, mentre altre aziende come Google, Apple e Microsoft stanno attualmente pensando di entrare nel mercato. per questo motivo che, come mostrato in precedenza, in un modello dove gli utenti sono al centro dellattenzione e parte essenziale per il suo consolidamento, lo sviluppo di una buona value proposition risulta lelemento pi importante del business, soprattutto se siamo in presenza di un tipo di servizio gratuito. evidente che per contrastare tale competizione, Spotify, dovrebbe perci sfruttare le potenzialit dinterazione con altri utenti, costituite grazie ai maggiori social network, con la quantit di utenti stabilita fino ad ora. Come
66 Fonte: mashable.com.
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risulta dalla ricerca Content or Community? A Digital Business Strategy for Content Providers in the Social Age di Gal Oestreicher-Singer e Lior Zalmanson 67 , dovrebbe essere attuata dunque una strategia di differenziazione che si fonda proprio sulla user experience dellutente, appurato che tutti i concorrenti hanno a questo punto stabilito una solida rete di interazione con le maggiori etichette. Un esempio dato dalle playlist: Spotify stato criticato di non avere un soddisfacente servizio destinato alle radio (inferiore rispetto a quello di Pandora), si potrebbe in questo caso stabilire un algoritmo studiato secondo le preferenze degli utenti in base alle playlist create 68 . Non solo, una maggiore user experience potrebbe essere sviluppata attraverso partnership vincenti. Abbiamo visto infatti che le partnership per il settore dello streaming hanno garantito un aumento degli utenti, un aumento della brand awarness ma soprattutto nuove funzionalit che arricchivano i servizi accessori disponibili allutente. Nello specifico, un aumento della user experience determinerebbe una maggiore affiliazione da parte dellutente e dunque la creazione di switching cost verso i competitor. Non si pu dire tuttavia che Spotify non stia andando verso questa direzione, dato lacquisto di Tunigo 69 e la creazione di browse, un servizio che permette di scoprire nuova musica e playlist comuni per diverse occasioni. Per quanto riguarda i problemi al centro del dibattito sulla sostenibilit, possiamo verificare un potenziale consolidamento della struttura. Le analisi riguardanti le remunerazioni degli artisti, sembrano portare ad un payout sostanzialmente equo ai servizi di download come Itunes 70 , settore, quello della musica proprietaria, da tempo consolidato e ormai accettato dagli attori del mercato. Dai dati individuati si anche scongiurato il problema della cannibalizzazione, potendo individuare una possibile forma complementare dello streaming nei confronti del download. Il problema dei costi di vendita,
67 La ricerca identificava un incremento degli utenti medi del servizio a seguito di un maggiore orientamento verso i servizi social come la condivisione e linterazione con gli utenti. La ricerca fu eseguita su un'altra azienda di streaming musicale, Last.fm, su un campione di 150.000 utenti. La ricerca si fonda sulla comparazione dei due diversi gruppi di utenti. 68 Si fa riferimento alla strategia crowdsourcing utilizzata da Netflix, azienda leader nel settore del noleggio dvd negli Stati Uniti, la quale ha offerto un premio (Netlix prize) a chi costruisse lalgoritmo migliore per identificare i migliori suggerimenti di film o cortometraggi in base alle preferenze di genere. 69 Si faccia riferimento alla parte relativa ai servizi. 70 Si fa riferimento al paragrafo 5.1.
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riguarda nello specifico solamente (e paradossalmente) solo i servizi premium, con payout che, se stabiliti nel tempo, potrebbero apparire pi alti rispetto ai ricavi ottenuti, soprattutto visti i tassi di crescita del servizio in termini di utenti e di utilizzazione del servizio. Il modello sembra dunque affermato a livello sociale, vista la grande crescita di utenti, e anche a livello ambientale, avendo stabilito buoni rapporti con i principali attori del mercato prima dei competitor. La sostenibilit ancora immatura a livello finanziario, tuttavia le ipotesi analizzate spiegano in parte la causa delle ingenti perdite del business dello streaming musicale. Il modello qui analizzato approda in un mercato totalmente nuovo, rompendo il primato della distribuzione digitale. Lo streaming arriva nel mercato discografico, offrendo unalternativa al modello della propriet e cercando di sviluppare una cultura allaccesso musicale completamente gratuita allutente medio. I dati di crescita dimostrano che questo tipo di modello pu funzionare, in accordo con linteresse degli attori del mercato. La presenza di un segmento di clientela che prima utilizzava servizi illegali sicuramente un elemento su cui lo streaming pu consolidarsi non solo a livello economico ma anche in ambito sociale. Bibliografia Alexander Osterwalder e Yves Pigneur (2010), Business Model Generation, A Handbook for Visionaries, Game Changers and Challengers. Wiley, 2010. Stati Uniti dAmerica: John Wiley & Sons. BPI (British Recorded Music Industry) (2013), Digital Music Nation 2013. 2013 BPI LIMITED, Stati Uniti DAmerica. Chris Zook e James Allen (2011), The Great Repeatable Model. Harvard Business Review, 107-112. Godefroy DangNguyen, Sylvain Dejean e Franois Moreau (2012), Are streaming and other music consumption modes substitutes or complements? Working paper. Telecom Bretagne, Francia.
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