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Sede di Verona
Relatore: Laureando:
Ch.ma Prof.ssa Cecilia Rossignoli Enrico Rubele, VR369475
1
Sommario
INTRODUZIONE ............................................................................................................................... 3
CAPITOLO 1 ...................................................................................................................................... 6
Complementary currency in un sistema ristretto: base per relazioni inter-organizzative ................... 6
1.1 Trueque e Palmas: sviluppo partendo dalla crisi finanziaria .............................................. 7
1.1.1 Trueque e i Clubes de Trueque: soluzione alla crisi finanziaria argentina ............ 7
1.1.2 Palmas e Banco Palmas: riduzione della povertà in Brasile.................................. 8
1.2 WIR svizzero per le relazioni business-to-business ............................................................ 9
1.3 Punti in comune tra Trueque, Palmas e WIR .................................................................... 11
CAPITOLO 2 .................................................................................................................................... 12
Complpementary currency e l’etica aziendale: relazione ambiente-organizzazione......................... 12
2.1 Collegamento tra ambiente esterno e etica aziendale ....................................................... 12
2.2 Time Dollars e la valuta “Time-Based”: l’impatto sull’ambiente ..................................... 13
2.3 Similitudini tra valuta complementare e bene pubblico .................................................... 15
2.4 Punti in comune tra etica del lavoro, valuta Time-Based e etica per il popolo ................. 16
CAPITOLO 3 .................................................................................................................................... 18
Evoluzione delle complementary currencies: la moneta virtuale ...................................................... 18
3.1 Cos’è il Bitcoin ................................................................................................................. 19
3.1.1 Struttura del sistema Bitcoin ................................................................................ 20
3.1.2 Caratteristiche innovative del Bitcoin rispetto alla moneta standard ................... 21
3.1.3 Lo sviluppo nel tempo dei Bitcoin....................................................................... 22
3.2 Vantaggi del Bitcoin per un’organizzazione ..................................................................... 24
3.2.1 Bitcoin per organizzazioni non-profit .................................................................. 27
3.3 Bitcoin in negativo: Deep Web e riciclaggio del denaro sporco ....................................... 28
3.4 Note conclusive sul potenziale del Bitcoin per un’organizzazione................................... 29
CAPITOLO 4 .................................................................................................................................... 30
Focus sul sistema Sardex italiano: incontro tra valuta virtuale e economia autonoma ..................... 30
CONCLUSIONE............................................................................................................................... 33
BIBLIOGRAFIA............................................................................................................................... 35
2
INTRODUZIONE
La moneta, secondo la definizione del vocabolario Treccani è “l’insieme di tutto ciò che, in
un dato Paese e in un dato periodo, è accettato come mezzo di pagamento”. Questa
definizione abbraccia quindi le più recenti e innovative unità di scambio come le valute
complementari, le quali in seguito a periodi di recessione e decrescita economica sono
sempre più diffuse e utilizzate. Innanzitutto la valuta complementare, complementary
currency in inglese, è uno strumento che permette di effettuare pagamenti senza l’uso del
denaro ufficiale: è infatti priva di valore intrinseco ed è impiegata da una collettività di
persone e enti che volontariamente la accetta e la riutilizza per godere di diversi vantaggi
negli scambi.
L’esperimento della Wära riscosse molto successo, portando ad avere circa mille attività
presenti in tutta la Germania in connessione tra loro; successivamente sono stati creati altri
sistemi fondati sulle complementary currencies, concentrati soprattutto in periodi di declino
economico come la recessione iniziata nel 2008. Attualmente, facendo riferimento al
database online di complementarycurrency.org, in tutto il mondo sono presenti 305 valute
complementari2, tutte con caratteristiche e funzionalità diverse tra loro per meglio adattarsi
alle richieste ed esigenze delle varie collettività socio-economiche.
1
www.complementarycurrency.org, HISTORY, Complementary Currency Movement Shared Timeline
Project.
2
www.complementarycurrency.org, DATABASE, Online Database of Complementary Currency Systems
Worldwide, aggiornato il 18/07/2016.
3
I benefici derivanti dall’utilizzo delle valute complementari possono creare nuove
opportunità per le organizzazioni3 a scopo di lucro tanto quanto per le non-profit, in quanto
avere una valuta aggiuntiva significa poter accedere a finanziamenti a tassi più bassi
rispetto a quelli applicati dalle banche tradizionali, aumentare il livello di liquidità in
un’area designata e facilitare l’accesso ai mercati di scambio. Questi potenziali
miglioramenti sono alla base dello studio, nel quale si mostra, partendo dal punto di vista di
un’impresa inserita in un sistema di moneta complementare, come essa possa instaurare
nuove connessioni con altre imprese e con consumatori presenti nella propria comunità,
come possa migliorare il suo impatto sociale ottenendo un riconoscimento ambientale ed
infine come possa migliorare drasticamente i rapporti in ottica internazionale andando
quindi a creare nuove modalità di relazioni inter-organizzative anche mondiali.
Questo documento è sviluppato in tre punti che rappresentano le fasi evolutive che
un’organizzazione percorre dal momento in cui entra a far parte di una comunità fondata
sulla valuta complementare. In primis fornisco modelli esistenti che provano come una rete
di imprese presenti in un’area commerciale ristretta e colpita da crisi economica, in seguito
all’introduzione della valuta aggiuntiva, possa riattivarsi collettivamente portando quindi ad
una nuova movimentazione della ricchezza. In secondo luogo mostro come
un’organizzazione possa avere un impatto positivo in un complementary currency system,
andando a rafforzare i rapporti fondamentali che coesistono tra organizzazione e ambiente
circostante. In terzo luogo espongo quello che è lo stadio finale a cui tendono al giorno
d’oggi queste valute, ossia la loro diffusione sotto una forma digitale; l’esempio chiave di
moneta virtuale è il Bitcoin. È infatti di notevole importanza capire come essa possa
svolgere un ruolo centrale tra aziende che operano su internet e che conseguentemente
devono relazionarsi in modo rapido, sicuro ed economico con altri agenti presenti in diverse
zone del mondo.
Questo punto finale è raggiunto dal collegamento sempre più stretto e necessario tra
aziende e piattaforme tecnologiche, soprattutto dopo una crisi finanziaria che ha costretto le
3
Viene utilizzata la definizione di organizzazione come “entità sociale guidata da obiettivi, progettata come
sistema di attività deliberatamente strutturata e coordinata che interagisce con l’ambiente esterno”, data da
“Organization theory and design”, di RICHARD L. DAFT, XI edizione, Cengage Learning, 2012.
4
organizzazioni di tutto il mondo a trovare nuove soluzioni per ridurre costi e allo stesso
tempo aumentare gli scambi. Al giorno d’oggi l’utilizzo dell’e-commerce in supporto ai
sistemi di commercio “tradizionali” è un must, portando persino diverse aziende a
concentrarsi esclusivamente su di esso. Allo stesso modo anche le complementary currency
si sono evolute prendendo questa direzione puramente virtuale, generando una situazione
ideale per la nascita del Bitcoin. Al giorno d’oggi quest’ultimo riveste un ruolo chiave nelle
relazioni inter-organizzative essendo di grande aiuto per la globalizzazione, in quanto ha
doti di rapidità e basso costo connesse a grande sicurezza data dal completo distaccamento
da mercati finanziari, governi e soprattutto banche.
5
CAPITOLO 1
6
membri della comunità, che deve esistere per portare ad un perpetuo movimento di
ricchezza. Partendo da questi esempi si procede all’analisi del sistema WIR svizzero in cui
la moneta complementare è usata da organizzazioni focalizzate sul business-to-business.
Dati gli esempi proposti si può infine notare come le organizzazioni e il sistema in cui esse
coesistono possano evolversi anche partendo dalle condizioni più avverse.
Questa situazione portò alla creazione dei cosiddetti Clubes de Trueque, che erano veri e
propri club basati sul baratto: i membri che partecipavano al Trueque offrivano beni o
servizi in cambio di valuta complementare, in misura alla qualità e/o quantità del bene
offerto. Questo sistema funzionava dal momento in cui l’organizzazione entrante
continuava a conferire beni o servizi in modo da ottenere nuovo denaro scambiabile, così
facendo le organizzazioni erano in continuo collegamento e il processo di ottenimento di
denaro era vitale per non rimanere esclusi dal mercato. Dopo la crisi argentina si sono
registrati oltre due milioni e mezzo di membri del Trueque, in quanto esso rappresentava la
4
INTERNATIONAL JOURNAL OF COMMUNITY CURRENCY RESEARCH, Sustainability of the
argentine Complementary currency systems: Four governance systems, pagina 81, volume 16, sezione D 80-
90, 2012.
7
miglior soluzione dall’esclusione commerciale e sociale, descritta dallo studio “Reinventing
the market: The experience of the Red global del Trueque in Argentina” scritto e pubblicato
da tre membri del sistema con l’intento di conferire popolarità ai Clubes de Trueque5.
Dal punto di vista sociale ed economico-solidale, focalizzato sul rapporto tra organizzazioni
membro del Trueque e popolazioni locali, si è espresso l’esperto argentino di critica sociale
José Luis Coraggio nel suo libro “Las redes del Trueque como institución de la economía
popular”6. Da esso si giunge alla seguente conclusione costruttiva: per un’organizzazione
esclusa dal mercato capitalista, lo scambio di beni simile al baratto facilitato dall’utilizzo di
una moneta alternativa è la soluzione ottimale dal momento in cui si cessa di considerare la
moneta legale come unico mezzo di pagamento. Coraggio afferma appunto che
organizzazioni e popolazioni che non hanno entrate monetarie, anche se allo stesso tempo
posseggono risorse produttive, con le quali possono produrre beni e servizi capaci di
soddisfare i loro bisogni, utilizzeranno il baratto in modo sistematico per riorganizzarsi e
creare mercati locali.
5
HELOISA PRIMAVERA, HORACIO COVAS E CARLOS DE SANZO, Reinventando el mercado: La
experiencia de la red global de Trueque en Argentina, Lilliput Edizioni, 2001.
6
JOSÉ LUIS CORAGGIO, “Las redes del Trueque como institución de la economía popular”, Cartillas del
Programa de Desarrollo Local, 1998.
7
FRANÇA FILHO E SILVA JÚNIOR, Ação pública e economia solidária: uma perspectiva internacional,
EDUFBA, 2006.
8
Per promuovere l’economia, ridurre la povertà e aumentare l’occupazione in un periodo di
crisi del lavoro, in Brasile è stato ampiamente utilizzato il microcredito nelle “banche di
sviluppo sociale”. Una di queste è il Banco Palmas, il quale fissò come obiettivo la
creazione di nuovi posti di lavoro e di entrate monetarie usando vari strumenti per i
consumatori e produttori del territorio, raggiungendo servizi di finanza solidale8. In questo
caso il microcredito, o prestito a basso taglio, è fornito nella valuta sociale Palmas, moneta
che supera gli ostacoli amministrativi e burocratici statali, in quanto scambiabile in modo
immediato dovendo solo essere accompagnata da un documento di identità valido.
La valuta sociale Palmas circola in modo congiunto con la valuta legale, il Real, nelle zone
in cui le organizzazioni decidono di accettarla volontariamente, aderendo all’accordo del
Banco Palmas, il quale opera quindi come vera e propria banca fornendo anche una carta di
credito cartacea, la PalmaCard. All’inizio le piccole organizzazioni aderenti fornirono beni
di prima necessità come cibo e vestiti in cambio di Palmas, facendo circolare ricchezza al
posto di accumularla semplicemente; da questo punto di partenza sempre più imprese si
sono aggregate, creando legami tra di esse, soprattutto in un sistema business-to-business,
ponendo in primo piano valori come la partnership e la solidarietà economica.
Ora la diffusione delle Palmas permette di coprire intere catene di produzione che portano
con sé pool di conoscenze, condivisione di risorse e coordinazione tra organizzazioni; il
tutto seguendo l’etica principale dell’aiuto reciproco al fine di creare lavoro e creare entrate
per le popolazioni socialmente escluse che vivono in zone povere del Brasile. Si può
concludere affermando che le condizioni più avverse possono portare a soluzioni
innovative, come il microcredito in valuta complementare, per organizzazioni che non
possono accedere facilmente ai finanziamenti bancari.
8
SILVA JUNIOR, Gestão, fato associativo & economia solidária: a experiência da ASMOCONP/Banco
Palmas, Dissertação, 2004.
9
alla prima valuta complementare in Bavaria. I due fondatori del WIR infatti condividevano
la teoria Geselliana del “free money”, applicata inizialmente in aree economiche ristrette.
Questa teoria è stata sintetizzata dallo studioso Tobias Studer nel 1998 nel documento
“WIR and the Swiss national economy”9 e può essere riassunta in:
- moneta in perpetua circolazione, per ottenere una stabilità nelle vendite di beni di
ogni tipo;
- presenza di un organo centrale con funzione di controllo che operi senza interessi;
- meccanismo di deprezzamento del valore della moneta, in modo da non incentivare
gli utilizzatori ad accumulare il denaro.
Questa teoria è stata dunque abbracciata dai due ideatori del WIR, Werner Zimmermann
and Paul Enz, che portarono nel 1934 alla fondazione del Circolo Economico WIR in cui
parteciparono allora solo 16 membri.
Questo sistema economico supportato da una Clearing House, ossia un organo centrale
composto da membri stessi del WIR, fu d’aiuto alle imprese che, in seguito alla Grande
Depressione, si trovavano ad avere grandi capacità produttive inutilizzate ma che allo
stesso tempo non vedevano ridursi i costi fissi aziendali. Iniziarono a farne parte piccole
imprese, fattorie e artigiani; il successo si diffuse rapidamente portando dopo solo un anno
circa 1700 membri provenienti da organizzazioni di 850 categorie diverse10. Possono farne
parte anche consumatori finali, ma ad ogni modo è maggiormente usato dalle imprese che
rivendono il prodotto intermedio ad altre imprese, coprendo comunque gran parte di interi
cicli di produzione.
Il senso di comunanza e connessione tra le organizzazioni è dato dal nome stesso che deriva
dal tedesco Wirtschaftsring-Genossenschaft che è tradotto in “circolo economico
cooperativo”, mentre la sua abbreviazione Wir significa proprio “noi”. Il sistema esiste
tutt’ora e si è evoluto sotto un profilo virtuale, rendendo la moneta ancora più facile da
scambiare e impossibile da derubare. Questa è lo sviluppo ottimale presentato all’inizio
dell’analisi e viene sviluppato nel capitolo 3 dove si analizzano le monete virtuali e, più
9
TOBIAS STUDER, Wir and the Swiss national economy, pag. 23, capitolo 10, 1998.
10
TOBIAS STUDER, Wir and the Swiss national economy, pag. 10, capitolo 6, 1998.
10
nello specifico, il Bitcoin. Un elemento chiave che è invece sempre esistito nel sistema
WIR e che ne conferisce una diversità rispetto ad altri sistemi di complementary currencies,
è il seguente: il WIR è utilizzato in ogni scambio insieme al Franco svizzero, moneta a
corso legale, dividendo il pagamento in due parti; esso è infatti qualificato come valuta
supplementare o secondaria e può essere usato per tutti gli scambi tranne per quelli diretti ai
servizi pubblici come il pagamento delle tasse.
11
CAPITOLO 2
11
RICHARD L. DAFT, Organization theory and design, XI edizione, Cengage Learning, 2012.
12
Nell’ambiente generale è presente il settore sociale e culturale, il quale non è collegato alle
organizzazioni in quanto fornitore di beni o risorse umane ma risulta comunque molto
decisivo, soprattutto recentemente, data l’attenzione crescente in temi di sostenibilità
ambientale. È stato inoltre dimostrato empiricamente, nel libro “Corporate culture and
performance” di John Kotter e James Heskett12, che un’attenzione allo sviluppo della
cultura nell’ambiente circostante porta benefici in termini anche economici
all’organizzazione.
12
JOHN P. KOTTER E JAMES L. HESKETT, Corporate culture and performance, The Free Press, 1992
13
valore fisso che non varia in base alle capacità e alle caratteristiche del singolo individuo
che presta servizi.
Questo sistema ha le sue radici nella teoria dell’Owenismo13, dal riformista socialista
Robert Owen, il quale tentò di creare società utopiche socialiste fondate interamente sulla
cooperazione. Il suo esperimento più famoso si svolse dal 1825 al 1827 nella città di New
Harmony, Indiana, U.S.A., dove i membri della collettività venivano remunerati
esclusivamente in base alle ore di lavoro, a prescindere dall’appartenenza a diverse classi
sociali, esperienza o abilità lavorative in generale. Questo esperimento fu un fallimento
poiché la moneta legale venne totalmente rimpiazzata da questi labour voucher, ossia finte
banconote non scambiabili, le quali rendevano impossibili contatti con altre realtà e
limitavano fortemente la competizione sul mercato.
In una comunità con valuta complementare il labour voucher, in aggiunta alla moneta
legale crea ampie possibilità di sviluppo per le organizzazioni e singoli individui. Il Time
Dollar è una sua evoluzione, in quanto ha le stesse caratteristiche del voucher: non è
trasferibile, si ottiene in base al numero di ore di lavoro, si può utilizzare solo tra membri
che partecipano a questo sistema ed è esente da tasse14. Esso è utilizzato specialmente negli
Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Corea15; incide molto sulla cultura presente nelle aree
in cui è utilizzato, poiché nel corso degli anni ha avuto un scopo fondato sul
coinvolgimento della società: i Time Dollars sono infatti usati per dare una remunerazione
a coloro che fanno volontariato per servizi utili alla comunità, ai detenuti o ex-detenuti per i
servizi sociali che sono obbligati a svolgere e a tutti coloro che prestando lavoro riducono
la diversità tra individui e promuovono la crescita culturale16.
Le organizzazioni, che adoperano una valuta basata sul tempo come il Time Dollar,
permettono a tutti coloro che arricchiscono culturalmente la società di avere una
13
RONALD GEORGE GARRETT, Co-operation and the Owenite socialist communities in Britain,
Manchester University Press, 1972.
14
LIETAER, BERNARD; DUNNE, JACQUI, Rethinking Money: how new currencies turn scarcity into
prosperity, Berrett-Koehler Publishers, 2013.
15
CAHN, EDGAR, Time banking: an idea whose time has come?, Yes Magazine, capitolo 5, 2013.
16
CENTER FOR THE STUDY OF PUBLIC POLICY, Building social and economic support networks with
Time Dollars, Pagina 5, 2004.
14
ricompensa, dando allo stesso tempo all’organizzazione stessa la possibilità di avere un
impatto positivo sull’ambiente. Lo scopo principale della moneta sociale è quello di
remunerare azioni di volontariato nelle zone povere o escluse dall’economia. Il fine è
appunto sociale perché si promuove un oggetto di cambiamento della comunità che porta
ad un sistema più solidale e socio-economico.
Il bene pubblico puro è quindi molto importante, soprattutto per coloro che hanno problemi
economici nell’ottenere risorse di prima necessità, in quanto viene fornito a tutti e per tutti,
senza che nessuno sia titolare di un diritto di proprietà su di esso. Esistono altri tipi di beni
pubblici che hanno più bassi livelli di non escludibilità e rivalità, come i beni pubblici
impuri o tariffabili.
La moneta in corso legale è uno degli esempi più intuitivi per descrivere un bene privato, in
quanto è consumata esclusivamente dall’individuo che la possiede. Può la moneta
complementare andare oltre questi limiti ed essere considerata un bene pubblico? La
risposta a questa domanda è stata data dagli studiosi del Centro per la Ricerca Europea in
Microfinanza, esposta in “Money and the commons: Lessons from complementary
currencies”18. In questo studio, viene analizzato come la valuta complementare sia usata
per scopi sia commerciali (commercial commons) che solidali (social commons), arrivando
infine alla conclusione che essa porta al cosiddetto ethos of the commons, ossia etica per il
17
HARVEY S. ROSEN E TED GAYER, Public Finance, Mcgraw-Hill, 2014.
18
CAMILLE MEYER, MAREK HUDON, Money and the commons: lessons from complementary
currencies, Center for European Research in Microfinance.
15
popolo che mira allo sviluppo umano. Riassumendo gli argomenti esposti nel documento si
può quindi paragonare la moneta complementare ad un bene pubblico impuro.
Si ha invece rivalità quando un bene non può essere consumato allo stesso tempo da più
agenti. In un sistema a valuta complementare il servizio o bene consegnato in cambio di un
pagamento è molto più diretto del sistema tradizionale, senza dilazioni tra pagamenti.
Inoltre i sistemi di valuta complementare hanno in comune la caratteristica di attuare un
deprezzamento costante del valore della moneta, in modo da incentivare i membri a non
accumulare denaro ma a consumare continuamente. Si conclude quindi affermando che non
essendoci debiti ed essendo la moneta sempre in circolazione, la valuta complementare è
quasi non rivale. L’alto livello di non escludibilità e non rivalità può variare da valuta a
valuta, conferendole caratteristiche simili a sistemi ibridi di beni pubblici impuri o beni
tariffabili, il che rende molto più vantaggiosa questa moneta rispetto a quella legale,
soprattutto per coloro che sono in condizioni di povertà.
2.4 Punti in comune tra etica del lavoro, valuta Time-Based e etica per il popolo
Come descritto nell’ultimo paragrafo, la valuta complementare possiede caratteristiche tali
da conferire un potenziale di sviluppo culturale per gli individui. Un suo uso per perseguire
tale fine deve essere esplicitato e attuato all’interno delle organizzazioni che utilizzano tale
moneta, le quali si propongono come primi promotori per la crescita culturale. Un
organizzazione può avere quindi un ruolo chiave nella società per aumentarne il suo
16
sviluppo culturale ponendosi come primo esempio di modello fondato sulla cooperazione e
solidarietà.
Essa si può muovere in diverse direzioni grazie alla moneta complementare: può accettare
pagamenti in tale valuta da parte degli individui in bisogno e che svolgono attività sociali,
può remunerare i suoi lavoratori in modo egualitario basato esclusivamente sul numero
delle ore di servizio, dando una possibilità agli individui di partecipare collettivamente
nella produzione e distribuzione di beni per la comunità in cui vivono. Possono infine
collegarsi con altre organizzazioni e formare un organo centrale che stabilisce le regole
base per la partecipazione al sistema di moneta complementare, fondando tale sistema su
principi etici che permettano a tutti gli individui di farne parte e di crescerne il suo
potenziale sia economico che sociale.
Da questi primi due capitoli si è visto come un’organizzazione facente parte di una
comunità costituita sulla valuta complementare abbia grandi potenziali economici, in
quanto strettamente collegata agli altri membri del sistema, e grandi responsabilità nei
confronti della comunità in cui vive, in quanto possa usare tale valuta per incentivare la
cooperazione e l’arricchimento culturale della collettività.
17
CAPITOLO 3
A tutte queste possibilità si aggiunge anche quella di utilizzare monete complementari, che
quindi hanno i vantaggi descritti nella parte iniziale del documento, anche sotto una sua
modalità virtuale. Essendo la moneta in generale un qualsiasi mezzo accettato dalle parti
per i pagamenti, questo non esclude la possibilità di considerare moneta anche qualcosa di
fisicamente intangibile. L’esempio più diffuso e discusso a livello mondiale di moneta
virtuale è quello del Bitcoin, in codici BTC o XBT, in uso sempre crescente a partire
dall’anno della sua nascita, il 2009.
Il Bitcoin non è altro che l’evoluzione delle valute complementari passate; è stato creato
quasi in modo naturale date le esigenze di questo periodo storico fondato sulla crescita
tecnologica e segnato dalla crisi finanziaria del 2008. Essendo sempre più difficile tenere
registri su carta di tutte le transazioni in valuta complementare e aumentando sempre di più
l’e-commerce, la moneta stessa è stata trasformata in un semplice valore numerico di
proprietà di un utente munito di un computer, molto spesso in forma anonima. In aggiunta a
questo, la crisi finanziaria e la conseguente sfiducia negli intermediari finanziari ha fatto in
modo che venissero creati sistemi di monete complementari virtuali completamente
decentralizzati, ovvero creati e controllati senza l’uso di banche o enti governativi. Il
Bitcoin può dunque essere visto come il punto d’incontro tra il mondo online, la sfiducia
nelle banche e le complementary currencies.
18
Il Bitocin, avendo tutte queste qualità, è un esempio chiave, anche se non è l’unico, per
descrivere quali sono i vantaggi e i rischi che le organizzazioni al giorno d’oggi possono
ottenere dal suo utilizzo. In questo capitolo si descrive dunque qual è il suo potenziale
all’interno e all’esterno di un’azienda, partendo da una breve introduzione su cos’è e come
funziona il Bitcoin, per poi procedere all’analisi vera e propria dei suoi vantaggi e
svantaggi. Si arriva infine alla conclusione che esso possa essere usato per creare e
migliorare legami con altri agenti, anche al di fuori delle comunità chiuse o autonome
descritte nei primi due capitoli. Esso infatti supera i limiti delle complementary currencies
usate nel passato, in quanto le sue caratteristiche conferiscono un potenziale per le aziende
che operano anche su scala globale.
Il focus sul Bitcoin è inoltre utile per superare i dubbi che lo circondano: il sistema che lo
supporta è fondato su difficili algoritmi matematici ma il meccanismo può comunque essere
spiegato con termini a tutti comprensibili. Iniziare ad usare Bitcoin è infatti molto facile e
intuitivo dal momento stesso in cui si entra a farne parte, mentre la comprensione dei
calcoli e formule matematiche che si celano dietro a questo sistema possono essere
trascurate.
19
SATOSHI NAKAMOTO, Bitcoin: a peer-to-peer electronic cash system, www.cryptovest.co.uk, 2008.
19
è ignota, poiché viene sottolineato ancora di più il fatto che non esiste nessuno posto al
vertice di questa struttura.
I wallets contengono una chiave pubblica, che associa il denaro alla persona, e una chiave
privata che permette di dare le conferme per inviare o ricevere denaro: un soggetto che
vuole inviare denaro deve sostituire la sua chiave pubblica presente sulle monete con quella
del soggetto destinatario e ne dà conferma usando la propria chiave privata; l’altra parte
riceve il denaro in quanto ha la propria chiave pubblica, che può essere pensata come
20
l’indirizzo dell’individuo, e lo ha confermato inserendo la propria chiave privata, che può
essere pensata come una password privata.
Per impedire truffe, come l’invio della stessa moneta più volte, Nakamoto ingegnò la
blockchain, ossia una catena formata da blocchi contenenti tutte le transizioni pubbliche
che ogni dieci minuti, grazie solamente alla presenza di computer collegati online, permette
di confermare tutte le transazioni effettivamente valide. Per le transazioni di alto valore o
provenienti da negozi online sconosciuti, basta attendere più conferme prima di inviare i
beni per essere sicuri che il denaro esista realmente.
Il denaro è trasferito in modo immediato, in quanto basta solo la trasmissione del codice
pubblico da una parte all’altra: si superano quindi i tempi di attesa necessari per una
normale transazione in denaro tramite una banca. Non essendoci un intermediario, non ci
sono quindi commissioni sui pagamenti, o meglio il costo per effettuare un pagamento è
dato dall’energia elettrica consumata per avere il computer o cellulare acceso.
Usare Bitcoin come mezzo di pagamento, come qualsiasi altra valuta complementare, è
legale; usare Bitcoin per comprare beni vietati dalla legge è naturalmente un reato. Questo
problema verrà affrontato in seguito, in quanto non si può tralasciare il fatto che
l’anonimità agevola organizzazioni criminali nel commercio di beni illegali. Inoltre i
Bitcoin sono legali ma allo stesso tempo possono non essere regolamentati dallo Stato: in
Italia ancora non esiste una legge che li norma e questo porta alla diretta conseguenza che
tutti i profitti generati da Bitcoin non sono tassati20.
20
DECRETO LEGISLATIVO 16 aprile 2012, n. 45.
21
Infine i Bitcoin non possono essere derubati in quanto protetti da una serie di codici
nascosti, non generano inflazione in quanto il numero totale di Bitcoin producibili è
prefissato uguale a 21 milioni di XBT che sarà raggiunto nel 2140 e soprattutto è usato
senza dover avere un rapporto di fiducia nelle banche o nei mercati finanziari in generale.
21
XE, THE WORLD’S TRUSTED CURRENCY AUTHORITY, conversione Bitcoin XBT in Dollari
Statunitensi USD, in data 26 Luglio 2016.
22
XE, THE WORLD’S TRUSTED CURRENCY AUTHORITY, grafico cambio XBT/USD dal 17 Luglio
2010 al 30 Luglio 2016.
22
Il fattore più importante per determinare il valore della valuta è dato dal numero di
organizzazioni che la usano come mezzo di scambio; più agenti sono disposti a vendere
beni in Bitcoin, più agenti a loro volta convertiranno la valuta legale e viceversa. Dal
grafico di coinmap.org, sito internet, che aggiorna su scala mondiale il numero di negozi
che accettano Bitcoin, si vede dove e con quale intensità, a partire dal 2013, il numero di
questi sia drasticamente aumentato, soprattutto nelle aree economicamente e
tecnologicamente più avanzate del mondo, come Stati Uniti, Europa, Giappone e altre aree
sviluppate del Sud America e Asia. Si riportano di seguito i grafici della diffusione globale
di attività utilizzatrici di Bitcoin, con cadenza annuale a partire dal Luglio 2013 fino ad
oggi23.
Daniel Masters, co-fondatore di Global Advisors una delle più grandi agenzie di
investimento di Bitcoin, ha affermato che il valore della valuta virtuale potrebbe arrivare a
4400$ nel 2017 in seguito al continuo aumento di negozi che lo accettano, al crescere degli
Stati che lo regolamentano e alla domanda sempre più alta di Bitcoin da parte della Cina,
23
COINMAP.ORG, Grafico mondiale di venues che accettano Bitcoin, Satoshilabs, aggiornato in data 26
Luglio 2016
23
poiché essa vede scendere sempre di più il valore della propria valuta nazionale 24. Tre anni
fa il 21% delle conversioni in valuta estera del Yuan cinese è stato proprio in Bitcoin25.
A conclusione di questa parte descrittiva del sistema Bitcoin, viene mostrato come esso
venga metaforicamente paragonato ad una miniera d’oro. I nuovi Bitcoin immessi nel
sistema sono destinati a coloro che confermano le transazioni della blockchain, collegando
computer tra loro e attivando un software basato sugli algoritmi di Nakamoto. Questi
individui vengono chiamati “minatori” proprio perché, in quanto spendono moltissimo in
energia elettrica per confermare le transazioni di tutto il mondo, vengono ricompensati con
nuovi Bitcoin, come oro nelle miniere. L’immissione di nuova moneta nel sistema
terminerà nell’anno 2140 dove si raggiungerà il valore limite di 21 milioni di Bitcoin26.
Questo non genera problemi di innalzamento dei prezzi dei beni e non crea debito pubblico,
come invece accade nei normali sistemi economici in seguito alla coniazione di denaro, e
non genera neanche limitazioni del valore del Bitcoin stesso, poiché esso è divisibile in
milionesime parti chiamate micro-bitcoin o addirittura in “satoshi” che equivalgono a
0,00000001 BTC27.
24
REUTERS, Record highs predicted for Bitcoin in 2016 as new supply halves, 23 Dicembre 2016.
25
ANDREA TARQUINI, Il Bitcoin a 600 Dollari. In Cina è più usato dell'Euro, Repubblica, 19 Novembre
2013.
26
ANDREAS M. ANTONOPOULOS, Mastering Bitcoin. Unlocking Digital Crypto-Currencies, O'Reilly
Media, 2014.
27
BTCSATOSHI.COM, Predefined Values.
24
quindi dover necessariamente avere beni o servizi da vendere e senza dover appartenere ad
un’area geografica delimitata o settore commerciale specifico.
In primis iniziare ad accettare Bitcoin come mezzo di pagamento allarga la cerchia dei
potenziali clienti, includendo tutti quelli che lo adoperano in maniera sistematica. Questo
potrebbe inoltre spingere i clienti abituali verso questa nuova comunità, una volta verificati
i vantaggi che ne derivano. In questo modo l’ingresso nel mondo Bitcoin aiuta le aziende ad
ottenere nuovi consumatori, o allo stesso modo i fornitori, e potrebbe anche migliorare i
rapporti già esistenti con gli agenti con i quali l’impresa interagisce abitualmente.
L’organizzazione inoltre viene pubblicizzata nelle piattaforme online create per gli utenti di
Bitcoin, come spendbitcoins.com o coinmap.org, dove vengono inseriti tutti i negozi, uffici
e altre attività che accettano la moneta virtuale come mezzo di pagamento.
Inoltre bisogna inoltre aggiungere che, come le altre valute complementari, all’interno della
comunità si crea un senso di unione e solidarietà, dove vengono aiutati coloro che sono da
poco entrati in questo sistema tramite donazioni volontarie. Queste donazioni avvengono
anche per aumentare indirettamente il proprio profitto: una nuova organizzazione nel
sistema può potenzialmente trascinare in Bitcoin tutta la sua rete di fornitori e clienti;
questo effetto domino su scala globale porta ad un aumento del valore della moneta stessa.
Iniziare ad usare la moneta virtuale può essere una necessità, dato il grande sviluppo del
commercio elettronico. Essendo il Bitcoin parte di questo movimento tendente sempre di
più a Internet, i colossi del mercato e-commerce mondiali si sono adeguati ad esso: Nike,
Amazon, Walmart e molti altri non accettano pagamenti in modo diretto in valuta virtuale,
ma allo stesso tempo permettono di comprare giftcards in Bitcoin convertibili in valute
legali. In questo modo si rispettano gli accordi presi con le compagnie che offrono
strumenti di pagamento, come paypal o mastercard, e in aggiunta si offre al consumatore la
possibilità di usare Bitcoin per comprare buoni regalo di diverso valore, spendibili per tutti
gli acquisti online.
Per un’organizzazione essere i primi rispetto ai competitors ad usare valuta virtuale può far
ottenere una posizione da leader nel settore. Il sistema Bitcoin è infatti ancora giovane e
sono relativamente poche le aziende che lo usano. Queste circostanze possono essere
25
paragonate a ciò che si era creato quando le prime imprese decisero di promuoversi sui
social networks: in primis erano in pochi a pubblicizzarsi su un network tipo Facebook, ora
è considerato un must per ogni venditore. Un’organizzazione che oggi decide di entrare a
far parte di Bitcoin assume una posizione di leader nel mercato, il quale, nel momento in
cui si svilupperà, attrarrà anche i concorrenti followers nel sistema che però non avranno
un’esperienza tanto avanzata quanto quella del leader.
I vantaggi principali che si ottengono con i Bitcoin sono dati dalla sua qualità di essere una
moneta decentralizzata, non controllata da nessun intermediario finanziario o governo.
Subito si nota come una sfida sul piano delle commissioni tra Bitcoin e Paypal sia
imparagonabile: trasferendo denaro tra Italia e un altro Stato nella zona Euro si paga il
3,4% più 0,35€ per transizione28; questa tariffa cresce nel caso di vendite internazionali, in
modo differente da paese a paese. Paypal è infatti una banca online a tutti gli effetti e come
tale applica commissioni sugli scambi. Per i Bitcoin, come già mostrato precedentemente,
le commissioni sono quasi nulle.
28
PAYPAL ITALIA, Tariffe di acquisto, vendita, invio denaro, aggiornato a Luglio 2016.
29
BITPAY INC., Guaranteed instant conversion rate, aggiornato a Luglio 2016.
26
3.2.1 Bitcoin per organizzazioni non-profit
Per comprendere come l’uso dei Bitcoin possa aiutare i più bisognosi, si parte dalla nozione
di crowdfunding. Esso è una forma di finanziamento alternativo, specialmente utilizzato
attraverso internet, in cui si dà la possibilità ad un ampio numero di persone, crowd, di
donare soldi collettivamente per premiare idee innovative da parte di piccoli imprenditori,
per supportare enti caritatevoli o per inviare direttamente risorse monetarie alle vittime di
catastrofi naturali. Il Bitcoin serve in questo campo per evitare le vari fasi burocratiche che
si formano dal momento in cui si dona il denaro al momento in cui viene effettivamente
consegnato; inoltre con i Bitcoin si ha la certezza che il denaro giungerà a destinazione.
Grazie a questo progresso nel campo della finanza informatica, sono sempre di più le
associazioni di volontariato che pubblicano i loro indirizzi Bitcoin per poter ricevere ingenti
somme di denaro in modo veloce e sicuro. Una lista di progetti e enti non-profit che
accettano valuta virtuale è aggiornata sulla pagina di Bitcoin Wiki30 e il flusso di tutte le
donazioni del mondo è tracciato da siti online come Helperbit, che nacque in seguito al
terremoto in Nepal nel 201531.
Un altro utilizzo di questa moneta crittografica ha fatto molto discutere nel 2010, anno in
cui il sito internet wikileaks.org pubblicò documenti e video top secret degli Stati Uniti in
cui venivano mostrati massacri di civili e occultamento delle prove durante la guerra in
Afghanistan32. In seguito a questo scandalo e molti altri pubblicati dal sito, compagnie
come Paypal, Mastercard e Visa furono costrette a bloccare tutte le donazioni dei cittadini
per sostenere il lavoro di Wikileaks33, limitando in questo modo la libertà di divulgazione
delle informazioni. Da quel momento infatti il sito internet iniziò ad accettare Bitcoin per
ottenere finanziamenti, in quanto esso non può essere fermato da nessun governo. Questa
impossibilità di controllare l’uso di valuta virtuale genera però molti problemi laddove
venga a mancare l’etica e il buon senso degli operatori.
30
BITCOIN WIKI, Donation-accepting organizations and projects.
31
HELPERBIT.COM, P2P natural disaster aid.
32
NICK DAVIES E DAVID LEIGH, Afghanistan war logs: Massive leak of secret files exposes truth of
occupation, The Guardian, 25 Luglio 2010.
33
JON MATONIS, WikiLeaks bypasses financial blockade with Bitcoin, Forbes, 20 Agosto 2012.
27
3.3 Bitcoin in negativo: Deep Web e riciclaggio del denaro sporco
Continuando ad analizzare gli usi della valuta virtuale e le sue conseguenze in seguito al
possibile anonimato degli utilizzatori e all’incapacità di controllo da parte di enti di
sicurezza, si mostrano ora gli aspetti negativi derivanti. Innanzitutto le attività criminali di
scambio di merce illegale avviene nel Web Sommerso o Deep Web, dove non viene filtrata
alcuna informazione da parte dei motori di ricerca: è una parte del World Wide Web in cui
sono presenti tutti i documenti pubblicati online. Tra questi ci sono anche materiali illegali
come armi e droga e possono venire scambiati in modo anonimo grazie alla qualità dei
Bitcoin: esso ha dato la possibilità di utilizzare internet per qualsiasi tipo di e-commerce e
ha aumentato la difficoltà nel reperire informazioni su coloro che svolgono attività illegali
online.
34
EUROPEAN BANKING AUTHORITY, Warning to consumers on virtual currencies, 12 Dicembre 2013.
35
FBI INTELLIGENCE ASSESSMENT, Bitcoin virtual currency: intelligence unique features present
distinct challenges for deterring illicit activity, 24 Aprile 2012.
36
SARAH MEIKLEJOHN, MARJORI POMAROLE, GRANT JORDAN, KIRILL LEVCHENKO, DAMON
MCCOY, GEOFFREY M. VOELKER E STEFAN SAVAGE, A fistful of bitcoins: characterizing payments
among
men with no names, Dicembre 2013.
28
3.4 Note conclusive sul potenziale del Bitcoin per un’organizzazione
Per concludere il capitolo riguardante nello specifico i Bitcoin, si riprendono i punti di
forza e debolezza della moneta in ottica organizzativa, usando le caratteristiche e
conseguenze analizzate precedentemente. La moneta virtuale è ancora in fase di sviluppo
ed espansione, non è ancora supportata da un’ampia rete di organizzazioni e quindi è vista
tutt’oggi in modo scettico dai consumatori. Questa moneta giovane però porta innovazione
e distinzione nei confronti di altre organizzazioni e permette di scambiare beni in modo
sicuro, veloce e soprattutto economico. Dallo studio svolto si può concludere affermando
che essa può avvantaggiare molto un’azienda che opera su un mercato internazionale e che
intrattiene scambi continui e molto costosi dati dalla presenza di intermediari finanziari; il
Bitcoin rafforza il potenziale aziendale nell’area e-commerce, ottenendo una nuova
tipologia di clienti e fortificando i rapporti con quelli abituali.
29
CAPITOLO 4
Focus sul sistema Sardex italiano: incontro tra valuta virtuale e economia
autonoma
La comunità Sardex si inserisce in questo studio come punto di incontro tra molti dei temi
toccati durante l’analisi delle valute complementari e dei loro effetti sulle relazioni inter-
organizzative. Per capire al meglio le sue funzionalità, bisogna inquadrare il contesto
storico-geografico e sociale che ha portato alla sua nascita. Sardex venne fondato in
Sardegna nel 200937, da un gruppo di cinque ragazzi, provenienti dal piccolo comune di
Serramanna, con scarsa esperienza in finanza ma con un’idea molto ambiziosa. Essi
progettarono un sistema fondato su una moneta alternativa, prendendo come esempio il
modello svizzero del WIR, nel quale, come visto nel primo capitolo del documento, esiste
un organo centrale che gestisce e controlla il funzionamento e movimento della moneta
alternativa, senza però applicare un tasso d’interesse sugli scambi.
37
EDWARD POSNETT, The Sardex factor, Financial Times, 18 Settembre 2015.
38
LONDON SCHOOL OF ECONOMICS AND POLITICAL SCIENCE, From an idea to a scalable working
model: merging economic benefits with social values in Sardex, 11 Settembre 2014.
39
VIVIANA ZELIER, Circuits in economic life, Princeton University Press, pagine 289-322, 2005.
30
Questa valuta complementare è anche virtuale e tutto il sistema si sviluppa online. Ciò
all’inizio rappresentò una sfida ambiziosa poiché il popolo sardo è stereotipato come
tradizionalista e scettico di fronte alle novità; in seguito si rivelò invece una scelta molto
produttiva, poiché l’uso di Internet facilitò molto lo scambio di informazioni ed è tutt’ora
usato per divulgare le ultime notizie e aggiornamenti riguardanti il circuito. La moneta è
dunque virtuale, in cui un Sardex equivale ad un Euro, ed è sviluppata intorno all’organo
centrale di cui i cinque fondatori ne fanno parte. Le transazioni sono fatte online, riducendo
tempi e costi legati ai pagamenti.
Le norme che regolano la moneta virtuale mettono in luce le sue qualità di moneta
complementare: può essere usata interamente per transazioni al di sotto della soglia di mille
Euro, mentre per quelle più alte si usa in percentuali variabili la moneta legale insieme a
quella aggiuntiva. Sui profitti in Sardex si pagano regolarmente le tasse e questo porta le
organizzazioni ad avere fino al 20% del fatturato in valuta complementare per non incorrere
in problemi di liquidità. La valuta accumulata non dà interessi, forzando le organizzazioni a
metterla continuamente in circolo.
Questo sistema già collaudato in altri complementary currency systems ha portato enormi
risultati alle organizzazioni: partendo da 100 imprese iscritte nel primo anno di vita del
Sardex si è arrivati ad un totale di 3000 nel 2015 con 100 milioni di crediti transati in valuta
virtuale. Il sistema sardo è stato esportato in molte altre regioni italiane, dando vita al
Venex in Veneto, Piemex in Piemonte, Tibex in Lazio, Sicamex in Sicilia e altri ancora.
Dal 2015 Sardex diventa una società per azioni, in modo tale da introdurre nell’azienda
“professionisti che portino in dote, al di là del denaro, competenze e know-how40” in ottica
di uno sviluppo in altre aree del mediterraneo al di fuori dell’Italia.
40
LORENZO MARIA ALVARO, Sardex diventa S.p.A. e si prepara a sbarcare in Europa, Vita, 19 Maggio
2016.
31
relazioni economiche che hanno creato un impatto positivo sociale, tenendo tutti gli scambi
all’interno del territorio e valorizzando i prodotti locali. Allo stesso tempo l’innovazione sul
piano virtuale ha permesso di risparmiare molto in termini di commissioni nei pagamenti di
tutti i giorni, generando allo stesso tempo rapidità e sicurezza negli scambi. Il Sardex
rappresenta quindi un esempio che connette tutte le qualità delle monete complementari
viste fino ad ora, partendo dalla capacità di rivitalizzare economie in aree autonome, senza
trascurare l’importante responsabilità sul piano sociale, fino ad arrivare alla convenienza e
praticità usando tale moneta online.
32
CONCLUSIONE
Fornire risultati su come tutte le valute complementari possano aiutare le organizzazioni e
l’ambiente circostante porterebbe a delle generalizzazioni imprecise, data la scarsità di
informazioni reperibili e la limitatezza dei sondaggi svolti nelle aree in cui esse sono
presenti. In questo studio sono stati scelti ed analizzati alcuni modelli esempio che
rappresentano gran parte dei sistemi esistenti, i quali hanno caratteristiche marcate, mirate
alla soluzione di specifici problemi economico-sociali.
Dopo aver fornito le caratteristiche fondamentali della valuta complementare, sono stati
analizzati tre sistemi che descrivono lo sviluppo inter-organizzativo in aree geografiche
limitate colpite da crisi finanziarie. Il Banco Palmas è tutt’ora un ente presente in quasi
tutte le aree del Brasile, il suo sistema di microcredito lo ha portato nel 2006 a far parte
della rete di banche solidali per la comunità. Le organizzazioni partecipanti hanno inoltre
permesso la creazione di scuole, eventi e altri progetti culturali volti alle popolazioni più in
difficoltà di queste aree. La Banca WIR, che oggi funziona principalmente online ed è
riconosciuta come banca a tutti gli effetti, ha dato enormi opportunità alle organizzazioni
presenti in Svizzera, fino ad ottenere un valore delle attività di più di quattro miliardi e
mezzo di Euro41. Dalle idee innovative del WIR è nato il sistema Sardex italiano, che tende
a svilupparsi in altre regioni europee. I Clubes de Trueque, creati per contrastare i problemi
finanziari causati dalla crisi in Argentina, oggi esistono sotto forma di Banche del Tempo,
ossia sistemi fondati sui Time Dollars, che oggi sono diffusi in tutto il mondo.
41
WIR.CH, Cifre e fatti, bilancio aggiornato al 2015.
33
Andare oltre i sistemi tradizionali di pagamento è tutt’oggi visto in modo scettico, dato che
media, governi e anche sistemi scolastici a stento si esprimono a riguardo. Un superamento
di questo ostacolo permetterebbe a tutti una migliore comprensione dei vantaggi che
portano queste valute, soprattutto se fatte in ottica tale da rafforzare i valori etici di
comunità e solidarietà.
34
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