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Corso d’italiano per cantanti lirici e amanti dell’opera

Donatella Brioschi
Mariella Martini-Merschmann

Guida per l’insegnante

www.edilingua.it
L’italiano nell’aria 1
Corso d’italiano per cantanti lirici e amanti dell’opera

Donatella Brioschi, laureata in Lingue e letterature straniere all’Università Cattolica di Milano, ha lavorato in
Italia nel campo editoriale. Dal 2001 abita ad Amburgo ed è docente all’Istituto Italiano di Cultura e alla
Volkshochschule. Collabora come traduttrice e redattrice per varie case editrici.
Mariella Martini-Merschmann, laureata in Lingue e letterature straniere presso l’Università di Pisa, dal 1991
è docente di lingua italiana alla Hochschule für Musik und Theater di Amburgo, alla Volkshochschule e in
alcuni enti privati.

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I edizione: settembre 2015


Redazione: Antonio Bidetti, Laura Piccolo
Impaginazione e progetto grafico: Edilingua

Le autrici apprezzerebbero, da parte dei colleghi, eventuali suggerimenti, segnalazioni e commenti sull’opera
(da inviare a redazione@edilingua.it).
Unità 1
Sì, siamo tutti artisti!
ELEMENTI
SEZIONI COMUNICATIVI E GRAMMATICA LETTURE
LESSICALI
A. L’ incontro - Saluti - Pronomi personali soggetto e Case famose
- Presentarsi e presentare verbo essere (io / tu / lui, lei, Lei) - Case di Verdi
C. Sì, siamo tutti artisti! qualcuno - Pronomi personali soggetto - Villa Caruso-
- Presente indicativo di essere Bellosguardo
D. Chiara è di...? - Chiedere e dire la città - Di dove...?
In ricordo del maestro
di provenienza - Sostantivi singolari e plurali
- Orchestra sinfonica
E. Benvenuti all’opera! - Professioni diffuse in - Articolo determinativo singolare Giuseppe Verdi
campo musicale e plurale - Conservatorio G. Verdi
F. - C’è / Ci sono
- Non c’è / Non ci sono
G. Bella città, Genova! - Chiedere e dire la - Aggettivi (-o, -a, -e) al singolare e
Stranieri nazionalità al plurale
- Accordo sostantivo-aggettivo
H. E ancora... - Alcuni sostantivi invariabili al
plurale
- Alcuni sostantivi irregolari al
femminile
- Alcuni sostantivi uguali al
maschile e al femminile
Dispensa di pronuncia
1. Regole dell’accento in italiano
2.  Pronuncia italiana - Osservazioni (/k/-/ʧ/, /g/-/ʤ/, /ʎ/, /kw/-/gw/, /ɲ/)
3. /k/-/ʧ/ e /g/-/ʤ/
4. /l/-/ʎ/ e /gl/
5. /kw/-/gw/
6. /n/-/ɲ/
BRANI LIRICI
Libro dello studente
1. G. Rossini, Il barbiere di Siviglia (Rosina), Una voce poco fa (frammento), Atto I - scena V
2. G. Verdi, La Traviata (Germont), È grave il sacrifizio... (frammento), Atto II - scena V
3. G. Donizetti, Don Pasquale (Norina), Quel guardo il cavaliere... (frammento), Atto I - scena IV
4. G. Donizetti, Don Pasquale (Malatesta), Cara mia, sola non siete, Atto II - scena III
5. G. Puccini, Gianni Schicchi (Betto), Ci son delle voci... (frammento), Atto unico
Quaderno degli esercizi Case musicali
1. W.A. Mozart, Don Giovanni (Zerlina), Vedrai, carino, se sei buonino... (frammento), Atto II - - Emi
scena VI - Casa editrice Ricordi
2. G. Rossini, Il barbiere di Siviglia (Figaro), Pronto prontissimo son come il fulmine (fram- - Casa musicale
mento), Atto I - scena II Sonzogno
3. D. Cimarosa, Il matrimonio segreto (Fidalma), È vero che in casa io son la signora...
(frammento), Atto I - scena V

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Unità 1
Presentatevi alla classe, poi per conoscere gli studenti ed entrare in sintonia con loro, chiedete di scrivere su
un cartoncino, da un lato il nome e dall’altro il cognome. In seguito questo servirà per esercitare le presenta-
zioni con il tu/Lei.
Domandate agli studenti in che cosa si specializzeranno (es. canto lirico, regia d’opera lirica, strumenti mu-
sicali, direzione d’orchestra, ecc.) e da quali Paesi provengono. Queste informazioni servono per avere una
panoramica sul tipo di pubblico e sulle difficoltà che dovrete affrontare durante l’insegnamento della lingua
italiana applicata all’opera e al mondo della musica.
Illustrate la struttura del Libro (attraverso l’indice) e della Dispensa di pronuncia; informateli che glossario e
soluzioni vanno scaricati da Internet. In tal modo gli studenti possono lavorare anche da soli a casa.
Spiegate che i dialoghi che ascolteranno debbono essere compresi nella loro globalità, senza fermarsi ai sin-
goli dettagli.
Distribuite in fotocopia una lista di indirizzi online per consultare vari dizionari e verificare le coniugazioni dei
verbi italiani.
Per decisione delle autrici le registrazioni dei dialoghi e dei brani lirici sono stati effettuati con un ritmo più
lento del normale per far sentire meglio la pronuncia e consentire agli studenti la ripetizione delle parole in
modo corretto.

A.1 Ascoltate. – L’ incontro


Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione al tema “Saluti, presentarsi e presentare
qualcuno”.
In classe: introducete il primo dialogo presentandovi ad alcuni studenti: “Io sono... e tu?”. “Piacere!”.
Poi iniziate con il primo ascolto a libro chiuso. Gli studenti devono dire quali parole hanno capito, quan-
te persone parlano e qual è il tema del dialogo (nella lingua del Paese in cui s’insegna o nella lingua
ponte). Fate presente che il “tu” è informale ed è usato tra giovani o nei rapporti d’amicizia; lo stesso
vale anche per il “ciao”, come saluto iniziale e di commiato che è prettamente colloquiale. Il secondo
ascolto è a libro aperto.
Per aiutarli nella comprensione, potete scrivere alla lavagna le seguenti frasi:
1. Quante persone sono presenti all’incontro?
Soluzione: sono quattro (Chiara, Cecilia, Giacomo e Alice)
2. Chi ha la lezione di canto?
Soluzione: Chiara

Introducete l’uso della Dispensa di pronuncia prima di A.2.

Note per l’insegnante


Dispensa di pronuncia allegata
Nelle prime tre unità del libro dello studente si concentrano tutti gli esempi di pronuncia italiana. La
dispensa allegata si propone come strumento indispensabile per esercitare e approfondire le varie regole,
e va di pari passo con il libro. Contiene molti esercizi di ascolto, di ripetizione e di compilazione da svolgere
a casa. Le soluzioni sono scaricabili online.

Istruzioni per l’uso


1. Spiegate che la tabella Pronuncia italiana - Osservazioni (Dispensa, pagina 4) viene utilizzata di volta in
volta per presentare i fonemi contenuti in alcune parole dei dialoghi delle prime tre unità.

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Sì, siamo tutti artisti!
2. Assegnate gli esercizi della dispensa per casa (sono collegati con le Unità 1, 2 e 3).
3. Stabilite di volta in volta sia le pagine da far esercitare a casa, sia le date per le verifiche in classe del
materiale di pronuncia (se ritenete necessario fare questo controllo).
4. Fate un controllo regolare della pronuncia applicata a qualsiasi brano del Libro dello studente. Se ci
fossero ancora lacune, responsabilizzate l’apprendente affinché prenda sul serio le esercitazioni della
Dispensa di pronuncia e non le consideri una parte trascurabile del suo apprendimento.
Uso della tabella
La tabella Pronuncia italiana - Osservazioni (Dispensa, pagina 4) serve agli studenti anche come supporto
veloce di consultazione in caso di dubbi.
La pronuncia corretta
La pronuncia corretta è importante per tutti, ed essenziale per chi esercita la professione di cantante lirico.
Questo paziente lavoro con la Dispensa di pronuncia porterà notevoli miglioramenti nell’articolazione
corretta delle parole.
Fondamentale per gli studenti è consultare sempre un buon dizionario di pronuncia italiana che contenga
la trascrizione fonematica dei vocaboli. Ciò li aiuterà a dissipare le insicurezze legate sia all’accentazione
delle parole sia alla corretta pronuncia di /e//ɛ/ - /o//ɔ/, dei dittonghi, dei trittonghi e degli iati contenuti
nei vari vocaboli.

A.2 Adesso leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: esercizio di lettura; introduzione in classe dell’uso della Dispensa di pronuncia; i fonemi
/k/-/tʃ/ /g/-/dʒ/
In classe: prima di far leggere il dialogo agli studenti si consiglia, per introdurre la pronuncia relativa a
questa sezione, di scrivere alla lavagna
canto - Chiara - Cecilia e mettere in evidenza la differenza ortografica e di pronuncia tra:
ca/co/cu che/chi ce/ci
/k/ /tʃ/
ripetete le parole e poi chiedete a due studenti di leggerle.
Quindi scrivete alla lavagna e mettete in evidenza la differenza ortografica e di pronuncia tra:
dialogo - dialoghi - Giacomo
ga/go/gu ghe/ghi ge/gi
/g/ /dʒ/
Chiedete a due studenti di leggere le parole e poi passate all’ascolto del CD per i fonemi appena pre-
sentati. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.

Estratto dalla tabella per facilitare il lavoro dell’insegnante

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


canto, cosa, crudele /k/ + a/o/u o consonante
Cecilia, Puccini*, bacio /ʧ/ C + e/i
Chiara, amiche, Cherubini* /k/ + h + e/i

*Giacomo Puccini (1858-1924), musicista e uno dei più grandi operisti italiani.
*Luigi Cherubini (1760-1842), musicista e compositore italiano.

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Unità 1
dialogo, gusto, grazie /g/ + a/o/u o consonante
Giacomo, gente, Gesualdo* /ʤ/ G + e/i
dialoghi, streghe, Ghislanzoni* /g/ + h + e/i

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce i gruppi di parole.


Adesso, a coppie, gli studenti leggono A.1. Scegliete quindi due studenti per la lettura in plenum.

Note per l’insegnante


Le regole dell’accento tonico in italiano
Sottolineate che nella lingua italiana l’accento non è soggetto a regole precise. In base alla posizione dell’ac-
cento tonico (dove la voce “si appoggia”) le parole si classificano in: parole tronche, piane, sdrucciole e
bisdrucciole. È quindi molto importante consigliare agli studenti di ascoltare più volte il CD per acquisire
l’accento corretto ed eseguire gli esercizi.
Data la complessità del tema, all’inizio gli studenti procederanno soprattutto per imitazione.

A.3 Completate.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: gli studenti ricercano in A.1 le 3 forme al singolare del verbo essere e le trascrivono.
Soluzioni: sono; sei; è, è

A.4 Comunicate! Lavorate in gruppi e fate le presentazioni.


Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando il verbo essere per presentarsi.

B.1a. Leggete la scala musicale.


Obiettivo: far conoscere le note musicali in italiano.
In classe: uno degli studenti legge ad alta voce le note sulla tastiera.
Evidenziate che la pronuncia della nota musicale DO ha la /ɔ/ aperta.

b. La scala musicale è così anche nel vostro Paese?


Chiedete se anche nei loro Paesi le note hanno lo stesso nome come in italiano.

B.2a. Ascoltate la lettura del testo.


Obiettivi: ascolto e lettura di un frammento del testo lirico; il fonema /ʎ/.
1. Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, su libretto di Cesare Sterbini, è tratto dall’omonima commedia di
Beaumarchais. “La prima” (1816) fu un fiasco, ma le rappresentazioni successive ebbero un grande
successo. Una voce poco fa è una famosa cavatina del primo atto. Il conte Almaviva si è già presen-
tato a Rosina, la donna di cui si è innamorato, con il nome di Lindoro. In quest’aria Rosina pensa con
desiderio a lui e vuole fargli recapitare un biglietto.

*Carlo Gesualdo, noto come Gesualdo da Venosa (1566-1613), compositore di madrigali e musica sacra.
*Antonio Ghislanzoni (1824-1893), librettista per Aida e revisore delle opere La forza del destino e Don Carlo.

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Sì, siamo tutti artisti!
In classe: chiedete alle studentesse di canto lirico:
“Il vostro timbro di voce è adatto a quest’aria?” “L’avete già cantata?” (In questa fase le domande vanno
ancora rivolte nella lingua del Paese in cui s’insegna o nella lingua ponte).

b. Leggete ad alta voce. Attenzione alla pronuncia.


In classe: prima di far leggere l’aria scrivete alla lavagna le parole Siviglia e Cagliari (D.1) e leggetele ad
alta voce.
Dopo la ripetizione da parte di un paio di studenti, si passerà all’ascolto del CD per il fonema /ʎ/. Gli
studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


+ i (+ altre vocali)
Siviglia, moglie, figlio /ʎ/ GL
è pronunciato come consonante doppia

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce i gruppi di parole.


Se ci sono problemi nella pronuncia di questo fonema fatelo ripetere più volte e poi passate alla pro-
nuncia delle parole. Quindi due studentesse leggono in classe il frammento dell’aria.
In seguito, con il vostro aiuto, gli studenti provano a mettere insieme i vari significati e a “imbastire”
una traduzione del frammento di Una voce poco fa. Informate gli studenti che spesso nei libretti il lin-
guaggio e il significato delle parole non sono quelli dell’italiano moderno e che la struttura della frase
raramente segue l’ordine di: soggetto, predicato, oggetto. La lingua operistica è stata adattata alle esi-
genze poetiche e musicali del libretto.

Informazioni da comunicare agli studenti


Linguaggio dei librettisti - I tre livelli di traduzione
Perché imparare a tradurre è importante?
Perché aiuterà gli studenti, quando cantano, a colmare quei difetti come la mancanza di espressività,
gestualità e mimica, tipici di chi non ha compreso bene i passaggi del brano lirico (osservazioni spesso
messe in evidenza anche da critici di fama mondiale).
Come procedere per ottenere una buona traduzione?
Secondo l’esperienza delle autrici, dei colleghi, e soprattutto degli studenti, si ottiene una buona traduzione
come segue:
1a fase: traduzione parola per parola. Qui gli studenti fanno la traduzione delle singole parole nella loro
lingua, cercando il significato più adatto al contesto. Ne risulterà una traduzione un po’ frammentata, ma
sarà comunque un primo approccio alla comprensione del testo.
2a fase: traduzione testuale “accettabile”. In questa fase la traduzione dovrà essere il più fedele possibile
nel suo significato, al testo originale.
La traduzione dei libretti nelle varie lingue è sempre affidabile?
Si sa che il linguaggio dei libretti è aulico. Le parole, le rime e il ritmo musicale devono amalgamarsi.
È abbastanza frequente che il contenuto nella lingua tradotta si distanzi da quella italiana. Gli studenti
devono ricordarsi che i brani lirici tradotti, sia quelli in commercio sia in Internet, non sempre sono del tutto
fedeli all’originale e quindi non si devono affidare ciecamente alla prima versione che trovano.
Vale quindi la pena di fare la propria traduzione!

L’italiano nell’aria 1 sette 7


Unità 1
Prima di tradurre, attenzione...
- all’ordine della frase italiana (soggetto-predicato-oggetto)
- al verbo principale della frase
- ai verbi all’infinito che seguono i verbi modali
- alla negazione che sta sempre davanti al verbo
- alle indicazioni di tempo e di luogo che stanno all’inizio o alla fine della frase
- ai molti verbi che hanno la caduta della vocale finale per troncamento/apócope.
Breve glossario dei termini operistici e musicali
Questa sezione contiene un elenco di vocaboli ricorrenti nel linguaggio operistico e i più diffusi termini
musicali. È scaricabile in PDF dal sito www.edilingua.it.
Inoltre, il sito www.treccani.it, portale italiano di riferimento per trovare l’etimologia e conoscere
l’evoluzione delle parole, è un valido strumento di consultazione.

C.1 Ascoltate il dialogo. – Sì, siamo tutti artisti!


Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione delle tre persone plurali del verbo essere;
primi vocaboli sui vari tipi di voce.
In classe: primo ascolto del dialogo a libro chiuso. Poi chiedete quali vocaboli ricordano e se ne cono-
scono già il significato (artisti, contralto, mezzosoprano, baritoni e tenori).
Secondo ascolto a libro aperto; fate poi domande sul testo.

C.2 Leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.


Obiettivi: esercizio di lettura; fonemi /kw/-/gw/.
In classe: prima di far fare l’esercizio di lettura, richiamate l’attenzione sulle regole di pronuncia scri-
vendo alla lavagna qui e Guido
/kw/ /gw/
e leggetele in classe. Dopo aver chiesto a due studenti di leggere le due parole, passate all’ascolto del
CD per i fonemi /kw/-/gw/. Gli studenti seguiranno sulla Dispensa di pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


qui, Quagliati*, qualche /kw/ QU + altre vocali: la u è pronunciata breve
Guido, guardia, guerra /gw/ GU + altre vocali: la u è pronunciata breve

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce i gruppi di parole.


Infine, a coppie, gli studenti leggono il dialogo C.2 e due studenti, successivamente, lo leggeranno di nuovo
in plenum.

C.3 Cercate i verbi nel testo e completate.


Obiettivi: inserimento del verbo essere coniugato e del “Lei” forma di cortesia.
In classe: da fare in plenum
Soluzioni: siamo, siete, sono

*Paolo Quagliati (1555-1628), compositore e organista italiano.

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Sì, siamo tutti artisti!
C.4 Completate.
Obiettivo: inserimento delle forme verbali di essere.
Soluzioni: è, sono, è, sono
In classe: come esercizio supplementare per fissare il tu/lui/lei/Lei, ogni studente scriverà su un car-
toncino rigido da una parte il proprio nome e dall’altra il cognome. Prendete a caso un cartoncino com-
pilato e chiedete allo studente: “tu sei...?”. La risposta sarà “Sì, sono io. / Sì, sono...”. Potete procedere
così anche con altri studenti.
Per esercitare la forma di cortesia: fate girare allo studente il cartoncino dalla parte del cognome e
chiedete di nuovo: “Lei è il signor... / Lei è la signora...”. Lo studente/la studentessa risponderà “Sì, io
sono il signor.../la signora...”. Poi procedete ancora con altri studenti in modo da evidenziare che, nella
forma di cortesia, il “Lei” vale sia per il signore sia per la signora.
Fissaggio: chiedete nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte quanto segue: “Nella
forma di cortesia in italiano che cosa si usa per rivolgersi a un uomo / una donna?”.

Esercizio supplementare per la conversazione.


Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: formate dei gruppi di 4 persone che devono riprodurre il dialogo C.1 con lo schema:
“Io sono baritono, e tu?” E Lei? E voi? E loro?
Per coloro che non sono cantanti lirici fornite i vocaboli che mancano (es. violinista, arpista, pianista,
regista d’opera lirica, ecc.).

D.1 Ascoltate - Chiara è di…?


Obiettivo: chiedere e dire la città di provenienza.
In classe: rivolgetevi a uno studente e dite (nominando la vostra città di provenienza): “Io sono di...
e tu?”. La risposta sarà, ad es. “Io sono di... Seul, Mosca, Helsinki, ecc.”. Poi un primo studente farà la
stessa domanda al suo vicino di destra il quale risponderà. Fate procedere a catena.
Terminata questa fase, proseguite dicendo a uno studente: “Io sono di... e tu di dove sei?”.
Lo studente risponderà “Sono di...” e a sua volta deciderà a chi rivolgere la stessa domanda.
Lasciate qualche minuto alla classe perché possano esercitarsi tra di loro.

D.2 Leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.


Obiettivo: verificate che siano state apprese le prime regole di pronuncia.

D.3 Scegliete e indicate (3) la risposta giusta.


Soluzioni: 1. c (Cagliari), 2. c (barocca); 3. a (Giacomo e Guido)
In classe: date nella lingua degli studenti la traduzione di: gotico, medievale, barocco.

D.4 Lavorate a coppie e completate.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. Sono di; 2. Di dov’è, di; 3. sono di; 4. lei è di; 5. è di; 6. siete di

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Unità 1
D.5 Comunicate! Domandate in classe.
Obiettivo: esercitare la provenienza con tu, Lei signor.../signora..., voi, loro.

D.6a. Ascoltate la lettura dei due testi e completate con il verbo essere.
Obiettivi: (a) ricerca dei verbi mancanti; (b) lettura; (c) traduzione dei frammenti dei testi lirici da fare
insieme agli studenti.
2. La Traviata di G. Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, è tratta dall’opera teatrale di Alexan-
der Dumas, La signora dalle Camelie. Il debutto avvenne a Venezia nel 1853 ma, a causa dei temi
scabrosi e della mediocrità degli interpreti, fu un fiasco. Le rappresentazioni successive, grazie ad
interpreti migliori, anche se furono colpite da censura, ebbero più successo. In questo testo, È grave
il sacrifizio... atto II, scena V, Germont chiede a Violetta di lasciare suo figlio per il buon nome della
famiglia, anche perché Alfredo si sta rovinando economicamente a causa sua.
3. Don Pasquale di G. Donizetti su libretto di M. A. (Michele Accursi), ma in realtà scritto da Giovanni
Ruffini e dallo stesso Donizetti. Qui, nel frammento della cavatina Quel guardo il cavaliere..., atto
I, scena IV, Norina entra nella sua stanza leggendo un libro che parla di un cavaliere che con il suo
sguardo riesce ad esprimere tutto l’amore che ha per la sua innamorata. Norina dice di conoscere
bene le qualità magiche di tale sguardo. Nel frattempo un cameriere porta alla donna un biglietto
scritto dal suo innamorato.
In classe: far ascoltare la lettura. Gli studenti devono poi inserire i verbi mancanti.
Soluzioni: 2. (1) è, (2) siete; 3. (3) son
Chiedete a due studenti di leggere in classe ad alta voce i due testi. Occorre far attenzione alla pronun-
cia corretta. Consigliate il riascolto e la ripetizione ad alta voce dei testi a casa.

D.7 Osservate e completate la tabella.


Obiettivi: presentazione dei sostantivi e compilazione delle forme mancanti.
In classe: gli studenti completano in plenum la tabella. Ricordate che i sostantivi in -ione e -udine sono
femminili (visione, solitudine) e molti in -ore sono maschili (tenore). Le informazioni sono riportate
sotto la tabella.
Soluzioni: tenori, voci

D.8a. Completate al plurale.


Obiettivo: applicazione della regola per il plurale dei sostantivi.
Soluzioni: opere, tenori, arpe, concerti, bacchette, cantanti, melodie, amori, scenografie, studenti, clas-
si, attori, libretti, teatri, voci

b. Completate.
Obiettivo: fissaggio delle regole appena imparate.
Soluzioni: -e, -i

E. 1 Leggete il testo ad alta voce. Attenzione alla pronuncia. – Benvenuti all’opera!


Obiettivi: esercizio di lettura; il fonema /ɲ/; introduzione degli articoli determinativi con sostantivi
legati alla musica.

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Sì, siamo tutti artisti!
In classe: richiamate l’attenzione sulle regole di pronuncia scrivendo alla lavagna
signore - signori
/ɲ/
Fate pronunciare le due parole ad un paio di studenti. Dopo, passate all’ascolto del CD per il fonema
/ɲ/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


signori, gnomo, Mascagni* /ɲ/ GN è pronunciato come consonante doppia

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce i gruppi di parole.


Quindi fate leggere il testo E 1 a uno studente, correggendo se necessario, e poi i compagni ripeteranno
l’esercizio a coppie.

E.2a. Osservate la tabella - l’articolo determinativo


Obiettivi: presentazione della tabella; riflessione grammaticale.
In classe: spiegate la tabella aiutandovi con le note accanto e sotto lo schema.

b. Sottolineate gli articoli determinativi nel testo Benvenuti all’opera!


Obiettivo: riconoscimento degli articoli determinativi nella lettura.
In classe: dopo aver letto E1 ogni studente sottolinea gli articoli determinativi del testo. Poi passate a E.3.
Soluzioni: l’orchestra, il direttore, il soprano, il tenore, il mezzosoprano, i bassi, i contralti

Nota per l’insegnante


Differenza tra spartito e partitura
Lo spartito contiene le note per un singolo esecutore (cantante o orchestrale).
La partitura è usata da compositori o direttori d’orchestra, con la grafica verticale di più righi musicali, per
seguire l’esecuzione dei vari strumenti dell’orchestra quando devono suonare simultaneamente.

E.3 Scrivete l’articolo determinativo singolare e plurale accanto ai sostantivi.


Obiettivo: verifica delle regole relative agli articoli determinativi.
Soluzioni: la chitarra - le chitarre, lo spartito - gli spartiti, il teatro - i teatri, la classe - le classi, il
contralto - i contralti, l’opera - le opere, la lezione - le lezioni, la cavatina - le cavatine, il soprano - i
soprani, il conservatorio - i conservatori, l’amore - gli amori, la scena - le scene, lo sbaglio - gli sbagli

F.1 Osservate cosa c’è e cosa non c’è nell’armadietto di Michela al conservatorio.
Obiettivi: esercitare c’è/ci sono; accenno all’uso della forma negativa.
In classe: per introdurre il tema potete utilizzare gli oggetti presenti in classe e chiedere, ad esempio:
“C’è la lavagna/il leggìo?” “Sì, c’è./No, non c’è.”
“Ci sono i banchi/le sedie?” “Sì, ci sono./No, non ci sono.”

*Pietro Mascagni (1863-1945), compositore e direttore d’orchestra italiano.

L’italiano nell’aria 1 undici 11


Unità 1
Per la prima volta compare la forma negativa. Ricordate agli studenti che il NON sta sempre prima del
verbo.
Dopo questa breve introduzione fate esercitare F.1.

F.2 Che cosa c’è nell’armadietto di Michela? Lavorate a coppie e usate c’è/non c’è, ci sono/non ci
sono.
Obiettivo: esercitare l’abilità di produzione orale utilizzando c’è/non c’è, ci sono/non ci sono.
Soluzioni: c’è: il diapason, il cellulare, il dizionario, I’iPod, lo spartito, la bottiglia d’acqua, il portafoglio
non c’è: l’ombrello, la sciarpa, la borsa, il computer portatile, l’accendino, la penna, il metronomo, il
casco, la chiavetta
ci sono: le matite, i libri, i CD, il violino con l’archetto
non ci sono: le chiavi, gli occhiali, gli auricolari, i quaderni, i trucchi

F.3 Leggete i due testi ad alta voce. Attenzione alla pronuncia.


Obiettivi: lettura; traduzione dei frammenti di testi lirici da fare insieme agli studenti.
4. G. Donizetti Don Pasquale, atto II – scena III
5. G. Puccini Gianni Schicchi, atto unico
Se avete tempo, potete guidare gli studenti nella traduzione di questi frammenti.

G.1a. Leggete i dialoghi e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia. – Bella città, Genova!
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; introduzione degli aggettivi singolari e plurali; esercita-
zione della pronuncia.
In classe: nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte, chiedete se qualcuno conosce
l’Italia e quali città. Se nessuno conosce Genova, date un paio di informazioni.

Nota per l’insegnante


Genova (608.959 abitanti), capoluogo della Liguria, anticamente era una Repubblica Marinara.
Le testimonianze del suo glorioso passato e delle sue ricchezze sono presenti negli antichi palazzi e dimore
storiche. Per questo motivo da sempre è conosciuta anche con l’appellativo di “Superba”. Ancora oggi è
un’importante sede portuale e industriale.
La città ha dato i natali a molti personaggi illustri: il navigatore Cristoforo Colombo, il politico Giuseppe
Mazzini, il musicista Niccolò Paganini, il poeta Eugenio Montale e l’architetto Renzo Piano.

Se alcune studentesse hanno detto in precedenza che conoscono o hanno interpretato il ruolo di Rosina, do-
mandate se lo hanno trovato impegnativo, difficile oppure facile.
Prima fate leggere a coppie il dialogo, poi fate delle domande sul testo per accertarvi della comprensione
globale.

Esercizio supplementare per la conversazione.


Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando il vocabolario di G.1.
Scrivete alla lavagna gli aggettivi contenuti nel dialogo e poi, a gruppi di quattro, gli studenti provano a
ripetere la situazione di G.1. Passate fra i banchi e intervenite, se necessario.

12 dodici Edizioni Edilingua


Sì, siamo tutti artisti!
b. Stranieri
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; aggettivi di nazionalità.
In classe: prima di far leggere il dialogo, comunicate la vostra nazionalità. Poi, per evidenziare le dif-
ferenze di questi aggettivi, potete procedere come segue: es. “Io sono italiana.” e lui (prendendo uno
studente come riferimento) è italiano. “Io sono inglese e lui è inglese.”, ecc.
Dopo questo esercizio in plenum, gli studenti leggono G.2. Richiamate l’attenzione sulla pronuncia di
Guglielmo e Gherardo. Fate ripetere più volte i nomi, se necessario.
Per verificare la comprensione del dialogo, chiedete ad es: “Rania è cinese? ...e Cheng è cinese? ...e
Consuelo? ...e Jennifer è americana?”, ecc.
Esercizio supplementare: si possono distribuire dei cartoncini con varie nazionalità e le relative capi-
tali. Ogni studente dirà in plenum la città e la nazionalità che gli è stata attribuita e chiederà ad un/una
compagno/a la nazionalità (es: “Io sono ungherese, di Budapest, e tu?”).

G.2 Osservate la tabella. Gli aggettivi.


Obiettivi: presentazione della tabella degli aggettivi; riflessione grammaticale.
In classe: spiegazione degli aggettivi in -a, -o, -e.

G.3 Abbinate A con B: scegliete è oppure sono e completate l’aggettivo con la vocale finale cor-
retta, come nell’esempio in blu.
Obiettivo: verifica dell’accordo dell’aggettivo con il sostantivo.
In classe: da fare a coppie o in plenum.
Soluzioni: il teatro è piccolo, gli strumenti sono nuovi, le violiniste sono brave, Riccardo Muti è famoso,
il ritmo è lento, la musica è moderna, la lezione è interessante, gli esercizi sono difficili
Se lo ritenete necessario, potete continuare dicendo alcune frasi, che gli studenti completeranno oral-
mente, come: 1. Il ruolo di Rosina è important_; 2. I direttori d’orchestra sono celebr_; 3. Cheng e Liang
sono cines_; 4. La città è grand_.
Soluzioni: 1.importante, 2. celebri, 3.cinesi, 4. grande

G.4 Completate e inserite la nazionalità, come nell’esempio in blu.


Soluzioni: Paola è italiana, di Pisa; Svetlana è russa, di San Pietroburgo; Liang è cinese, di Shangai; Kuru-
sh è iraniano, di Kerman; Ciro e Pia sono italiani, di Roma; Abigail è inglese, di Londra

G.5 Comunicate! Chiedete in classe: ...e com’è la tua città?


Obiettivo: ampliamento dei vocaboli relativi alla città.
In classe: chiedete a qualche studente di definire con uno o più aggettivi, presenti nell’esercizio, la loro
città d’origine. Poi lo ripeteranno a gruppi di 4-5.
Ricordate agli studenti che le città sono sempre femminili.

L’italiano nell’aria 1 tredici 13


Unità 1
E ancora ...
H.1 Osservate.
Alcuni sostantivi invariabili al plurale. - Alcuni sostantivi irregolari al femminile. - Alcuni sostantivi uguali
al maschile e al femminile.
Obiettivo: presentare le irregolarità di alcuni sostantivi.
In classe: lettura della tabella in plenum.

I.1a. Leggete. – Case di Verdi


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale.
In classe: il frammento di lettera, che introduce il testo sulle case di Verdi, ricorda il motivo per il quale
il Maestro fece costruire la casa di riposo. Va solo letto e tradotto. Non ha alcun scopo didattico.
Scegliete se far leggere il testo individualmente (o a coppie, alternandosi) o a turno in classe.

Nota per l’insegnante


Alcune informazioni sulla Casa di Riposo per Musicisti Giuseppe Verdi
La Casa di Riposo milanese ospita ex musicisti, ballerini, cantanti, maestri e direttori d’orchestra che hanno
difficoltà economiche. L’edificio in stile Liberty fu costruito nel 1899 dall´architetto Camillo Boito, fratello
del compositore e librettista Arrigo.

b. Rispondete. Vero o falso?


Obiettivo: verifica della comprensione del testo tramite domande.
In classe: da fare in plenum
Soluzioni: 1. F; 2. F; 3. V; 4. F.
Per verificare la comprensione analitica dei testi, chiedete se, per esempio, le parole come fondatore,
visitabile, tomba, ecc. sono comprensibili e se qualcuno riesce a farne la traduzione.
Curiosità: nella Casa di Riposo G. Verdi è custodita una grande margherita in argento che riporta, incise
su petali, tutte le opere verdiane.

I.2. In ricordo del maestro


a. Inserite l’articolo determinativo.
Obiettivi: informazioni culturali; esercizi di ripasso grammaticale dell’articolo determinativo.
In classe: esercizio a coppie con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. I’, 2. il, 3. i, 4. gli, 5. il

b. Completate con le seguenti parole: avanzati, musicale, internazionali, noto.


Obiettivi: informazioni culturali; esercizi di ripasso grammaticale degli aggettivi.
In classe: esercizio a coppie con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. noto, 2. musicale, 3. avanzati, 4. internazionali

14 quattordici Edizioni Edilingua


Sì, siamo tutti artisti!
I.3a. Leggete il testo. – Villa Caruso-Bellosguardo
Obiettivi: esercizi di comprensione e nozioni di cultura generale.
In classe: dopo la lettura in plenum, passate all’esercizio

b. Trovate la parola estranea.


Obiettivo: ampliamento del vocabolario.
In classe: da fare a coppie, con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. sinfonica, 2. ruoli, 3. grandi
Dopo questo esercizio potete fare alcune domande per verificare la comprensione dettagliata del testo
I.3a. Se necessario, fornite la traduzione di alcune parole chiave.

Alla fine della prima unità, i temi della Dispensa di pronuncia esercitati dagli studenti dovranno essere i
seguenti:
- Regole dell’accento in italiano - Pronuncia italiana - Osservazioni (/k/-/tʃ/, /g/-/dʒ/, /ʎ/, /kw/-/gw/, /ɲ/) e
gli esercizi segnalati con Unità 1.
Sarà l’insegnante a valutare se, come e quando verranno fatte le Verifiche di pronuncia.
Inoltre, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile online in PDF sul sito della
casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per studenti”) dell’Unità 1 per verifi-
care quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagina 76 di questa Guida per l’insegnante
e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno finito la verifica.

L’italiano nell’aria 1 quindici 15


Unità 2
Un’audizione
ELEMENTI
SEZIONI COMUNICATIVI E GRAMMATICA LETTURE
LESSICALI
A. Invito a teatro - Parlare al telefono - Presente indicativo di avere Teatri
- Chiedere a qualcuno - Presente indicativo di stare - Teatro Massimo
come sta e rispondere - Teatro Regio di
- Usare la forma di cortesia Parma
B. Albergo a Palermo - Presente indicativo dei verbi regolari - Teatro La Fenice di
(-are, -ere, -ire) Venezia
C. Una prenotazione - Prenotare una camera - La forma negativa - Teatro alla Scala
d’albergo - Alfabeto e spelling delle parole con i - Teatro San Carlo
- Fare lo spelling nomi di città nel Quaderno degli esercizi - Arena di Verona
- OF Opera di Firenze
D. - Articolo indeterminativo
Posso usare il tuo - Chiedere il permesso - Presente indicativo dei verbi modali
cellulare? - Esprimere volontà (dovere, potere, volere)
E. - Chiedere e dire l’età - Numeri cardinali
- Numeri ordinali
E ancora... - I giorni della settimana, i
mesi dell’anno, le stagioni
- Chiedere e dire la data
DISPENSA DI PRONUNCIA
2. Pronuncia italiana - Osservazioni (/r/, /s/-/z/, /sk/-/ʃ/, /t/, /ʦ/-/ʣ/, /p/-/b/, /v/)
7. /r/
8. /s/-/z/
9. /p/-/b/
10. /sk/-/ʃ/
11. /t/
12. /ʦ/-/ʣ/
13. /v/
BRANI LIRICI
Libro dello studente
1. G. Puccini, La Bohème (Rodolfo), Che gelida manina! (frammento), Quadro I
2. W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (Cherubino), Voi che sapete che cosa è amor (frammento), Atto II - scena III
3. G. Donizetti, Don Pasquale (Don Pasquale), Debbo oppormi a ogni modo... (frammento), Atto III - scena I
4. G.B. Pergolesi, La serva padrona (Uberto), Oh, qui sta ella, Parte seconda - scena unica
5. W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (Figaro), Cinque ... dieci ... venti ..., Atto I - scena I
6. W.A. Mozart, Don Giovanni (Leporello), Madamina, il catalogo è questo (frammento), Atto I - scena V
7. G. Donizetti, Don Pasquale (Ernesto), Com’è gentil la notte a mezzo april! (frammento), Atto III - scena VI
Quaderno degli esercizi Pianisti
1. G. Donizetti, L’elisir d’amore (Nemorino), Quanto è bella, quanto è cara!, Atto I - scena I - Yoko Kikuchi
2. W.A. Mozart, Don Giovanni (Leporello), Notte e giorno faticar..., Atto I - scena I - Glenn Gould
3. G. Donizetti, Don Pasquale (Norina), Idolo mio, vi supplico..., Atto II - scena V - Clara Haskil
- A. Benedetto
Michelangeli
- Martha Argerich
- Herbie Hancock
- Daniel Barenboim
- Lang Lang
16 sedici Edizioni Edilingua
Un’audizione
A.1 Ascoltate. – Invito a teatro
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione dei verbi avere e stare.
In classe: il primo ascolto è a libro chiuso. In plenum gli studenti devono dire quali parole hanno capito,
quante persone parlano e qual è la situazione del dialogo, nella lingua del Paese in cui insegnate o nella
lingua ponte. Il secondo ascolto è ancora a libro chiuso.
Spiegate che gli italiani sono in genere superstiziosi, quindi l’espressione “In bocca al lupo.” ha valore
scaramantico ed è molto usata, soprattutto ogni volta che una persona affronta un’impresa nuova e
ha bisogno di “fortuna” (un esame scolastico, un’operazione chirurgica o un colloquio di lavoro). La
risposta è sempre “Crepi (il lupo)!”. È meglio quindi non usare l’espressione “buona fortuna” perché gli
italiani non la gradiscono, e in particolare gli artisti!
Ricordate che gli studenti non possono capire tutto il dialogo; è sufficiente una comprensione globale.

A.2 Rispondete. Vero o falso?


Obiettivo: verifica della comprensione di A.1.
Soluzioni: 1. F, 2. V, 3. F, 4. V, 5. F

A.3 Cercate e sottolineate i verbi nuovi nel dialogo A.1.


Obiettivo: riconoscimento dei nuovi verbi nella lettura.

A.4 Adesso a coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: esercizio di lettura; pronuncia corretta delle parole che iniziano per “h”; fonemi /r/, /s/-/z/.
In classe: prima di passare alla lettura richiamate l’attenzione sulle regole di pronuncia, scrivendo alla
lavagna le parole ho e hai.
Fate presente che “h” anche iniziale di parola non si pronuncia mai. Dopo passate all’ascolto del CD. Gli
studenti seguiranno sulla Dispensa di pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


ho, hanno, ah! H non è pronunciata

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce il gruppo di parole.

Sempre in questa sezione puntualizzate anche le regole di pronuncia di /r/;


scrivete alla lavagna le parole Rossini - albergo - pronto - per - arena
/r/
Quando la /r/ è iniziale di parola o si trova prima o dopo una consonante oppure è finale di parola, ha
un suono forte e la lingua vibra rapidamente più volte (/r/); se è fra due vocali è più morbida e la lingua
vibra una sola volta (/ɾ/).
Queste parole verranno lette ad alta voce da un paio di studenti. Dopo procedete all’ascolto del CD per
il fonema /r/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.

L’italiano nell’aria 1 diciassette 17


Unità 2
Esempi di lettura Fonema Forma ortografica
pronto, Rossini*, mare /r/ R vibrante

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce il gruppo di parole.

Nota per l’insegnante


Nel Quaderno degli esercizi c’è l’aria di apertura del Don Giovanni di Mozart cantata da Leporello (18a) che
si presta per esercitare la /r/ finale di parola, fra due vocali, prima o dopo una consonante, ecc.

Sempre riferendosi al dialogo A.1 Invito a teatro scrivete alla lavagna e mettete in evidenza la differenza
di pronuncia tra
Sicilia - Rosina (Unità 2-A.1 e Unità 1-B.2a)
/s/ /z/
Chiedete a due studenti di leggere le parole e poi passate all’ascolto del CD per i fonemi /s/ /z/. Gli
studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


Sicilia, salve, Salieri* /s/ sorda
S
Rosina*, smania, sdegno /z/ sonora

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce i gruppi di parole.


Infine fate leggere a coppie il dialogo A.1, poi un paio di studenti leggono di nuovo in plenum.

A.5 Completate la tabella.


Obiettivi: compilazione della tabella; riflessione grammaticale.
In classe: da fare in plenum.
Soluzioni: ho; hai; avete.

A.6 Completate le frasi con il verbo avere, come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 2. hai, 3. ha, 4. hanno, 5. ho, 6. abbiamo, 7. ha

A.7 Come stai? Osservate.


Obiettivo: imparare a chiedere a qualcuno come sta.
In classe: rivolgetevi a uno studente, chiamandolo per nome, e chiedete: “Ciao..., come stai?”.
Per la forma di cortesia dite a un altro studente: “Buongiorno, signor/signora... come sta?”. La risposta

*Gioacchino Rossini (1792-1868), compositore di musica operistica.


*Antonio Salieri (1750-1825), compositore di musica sacra e ottimo insegnante.
*Rosina, ne Il Barbiere di Siviglia, è una giovane orfana sivigliana di cui s’innamora il Conte d’Almaviva.

18 diciotto Edizioni Edilingua


Un’audizione
di ciascuno di loro sarà in base ai disegni di A.7. Ad esempio, “(Sto) bene, grazie e tu / e Lei?”. Precisate
che “grazie” fa sempre parte della risposta.

A.8 Comunicate! A gruppi, chiedete ai vostri compagni come stanno.


Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale di A.7.
In classe: a piccoli gruppi si chiedono fra di loro come stanno e usano le espressioni appena imparate.
Gli studenti dovranno usare sia il tu sia il Lei.

B.1 Leggete il dialogo a coppie e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia. – Albergo
a Palermo
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; i fonemi /sk/, /p/, /b/; introduzione dell’indicativo pre-
sente delle tre coniugazioni -are, -ere, -ire.
In classe: chiedete agli studenti se sanno dove si trova Palermo e se ci sono già stati.
Naturalmente, questa conversazione dovrà essere fatta nella lingua del Paese in cui insegnate o nella
lingua ponte, dato che gli studenti non sono ancora in grado di formulare frasi complesse in italiano.

Nota per l’insegnante


La città di Palermo è il capoluogo della Sicilia e ha circa 655.000 abitanti. Fra i vari monumenti storici, due
teatri lirici: il Politeama e il Massimo.

Scrivete alla lavagna preferisco e Francesco e pronunciatele alcune volte ad alta voce.
/sk/
Dopo la ripetizione da parte di un paio di studenti, passate all’ascolto del CD per il fonema /sk/. Gli
studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


preferisco, scusi, Scarlatti* /sk/ SC + a/o/u

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce il gruppo di parole.

Sempre in questa sezione puntualizzate anche le regole di pronuncia delle consonanti /p/e/b/ e legge-
te le parole partire e albergo. Ulteriori esercizi sul tema sono nella dispensa di pronuncia.
Infine, fate leggere il dialogo B.1 a coppie o in plenum, poi fate sottolineare i verbi nuovi del testo.

B.2 Osservate la tabella.


Obiettivo: presentazione della tabella del presente indicativo.
In classe: segnalate le tre coniugazioni dei verbi regolari (-ARE, -ERE, -IRE) e spiegate che:
- la radice è costante in tutti i tempi dei verbi regolari: es. prenot- (prenotare);

*Alessandro Scarlatti (1660- 1725), compositore italiano di musica barocca.


*Domenico Scarlatti (1685-1757), figlio di Alessandro, clavicembalista e compositore italiano.

L’italiano nell’aria 1 diciannove 19


Unità 2
- la desinenza è variabile in base ai tempi dei verbi regolari e si trova dopo la radice (es.-iamo = pre-
notiamo; -ano = prenotano, ecc.). Quest’osservazione è molto importante per coloro che, nella loro
lingua madre, non hanno la declinazione dei verbi. Leggete in classe anche le note sotto la tabella.
Il verbo stare (A.7) è irregolare per alcune forme, quindi non segue del tutto la coniugazione dei verbi
regolari in -ARE.

B.3 Coniugate i verbi dati al presente indicativo, come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione delle regole presentate.
Soluzioni: 1. voi cantate, 2. loro vendono, 3. noi telefoniamo, 4. loro capiscono, 5. io mangio, 6. lui fini-
sce, 7. lei prende, 8. loro ballano, 9. tu decidi, 10. io pulisco

B.4 Abbinate la desinenza giusta e coniugate i verbi al presente indicativo, come nell’esempio.
Obiettivo: apprendimento automatico delle desinenze del presente indicativo.
Soluzioni: 1. io apro, 2. loro capiscono, 3. noi decidiamo, 4. lui prende, 5. tu prenoti. 6. lei guarda,
7. voi telefonate, 8. io spedisco

B.5 Completate le frasi con i verbi al presente indicativo.


Obiettivo: applicazione della desinenze del presente indicativo.
Soluzioni: 1. prenoti, 2. preferiscono, 3. suoniamo 4. prendono, 5. dorme. 6. vede

B.6a. Ascoltate la lettura del testo e sottolineate i verbi al presente indicativo, come nell’esem-
pio. Poi rispondete alle domande.
Obiettivi: (a.) ascolto e ricerca dei verbi al presente indicativo; (b.) lettura; (c.) traduzione del frammen-
to del testo lirico da fare insieme agli studenti.
1. La Bohème di G. Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Mimì va da Rodolfo perché le si
è spento il lume e vuole riaccenderlo. La stanza è rischiarata solo dalla luna. Lì Mimì perde la chiave
e la cercano insieme sul pavimento; in realtà Rodolfo l‘ha già trovata e l’ha messa in tasca. Durante
la ricerca le loro mani si toccano e Rodolfo canta la famosa aria Che gelida manina! (quadro in cui
si presenta e racconta che lavoro fa).
Soluzioni: 1. La Bohème di G. Puccini; 2. Rodolfo canta l’aria Che gelida manina

C.1 Ascoltate. – Una prenotazione


Obiettivi: ascolto e comprensione; prenotazione di una stanza d’albergo; fare lo spelling; breve accen-
no a numeri, giorni, mesi; la forma negativa (già accennata nell’unità 1 in F.1).
In classe: il primo ascolto è a libro chiuso. Poi in plenum gli studenti devono dire, nella lingua del Paese
in cui insegnate o nella lingua ponte, quali parole hanno capito, quante persone parlano e qual è la
situazione del dialogo. Al secondo ascolto gli studenti seguono sul libro.

C.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: esercitazione della pronuncia dei fonemi /ʃ/, /ts/-/dz e /t/; esercizi di lettura.

20 venti Edizioni Edilingua


Un’audizione
In classe: scrivete le parole scena e ambasciatori e pronunciatele più volte.
sce/sci
/ʃ/
Fatele pronunciare anche a un paio di studenti, poi mettetele in opposizione alla forma /sk/, già pre-
sentata precedentemente con le parole Francesco e preferisco. Evidenziate che il fonema /sk/ è conte-
nuto anche nella parola Brioschi.
Passate quindi all’ascolto del CD per il fonema /ʃ/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


ambasciatori, scena, fascia /ʃ/ + e/i
SC
Brioschi*, schiavo, scherzo /sk/ + h + e/i

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce i gruppi di parole.

Poi passate ai fonemi/ts/-/dz/, scrivete alla lavagna e mettete in evidenza la differenza di pronuncia tra
prenotazione - Zerlina
/ts/ /dz/
che verranno lette ad alta voce da un paio di studenti.
Dopo procedete all’ascolto del CD per i fonemi /ts/-/dz/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pro-
nuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


prenotazione, carrozza, danza /ʦ/ sorda
Z
Zerlina*, zaffiro, zona /ʣ/ sonora

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce i gruppi di parole.

Quindi presentate la pronuncia della consonante /t/ scrivendo alla lavagna telefono e prenoto. Fatele
ripetere più volte, correggendo se necessario.
Poi passate procedete all’ascolto del CD per il fonema /t/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pro-
nuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


ottanta, tempo, ventuno /t/ T

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce il gruppo di parole.


Ulteriori esercizi sul tema sono presenti nella Dispensa di pronuncia.
Sempre in questa unità (E.2b) viene presentato un frammento dell’aria Madamina il catalogo è questo
di W.A. Mozart, indicato per esercitare /t/.

*Brioschi è un cognome italiano.


*Zerlina, nel Don Giovanni di W.A. Mozart, è la contadina promessa sposa di Masetto e corteggiata da Don Giovanni.

L’italiano nell’aria 1 ventuno 21


Unità 2
Infine, a coppie, gli studenti leggono C.1. Per la verifica due studenti rileggono in plenum.

In C.1 viene presentato anche lo spelling del cognome Brioschi. L’alfabeto (Quaderno degli esercizi 10a)
e lo spelling con le città (10c.) sono riportati anche qui sotto.
Leggete oppure fate leggere ad alta voce l’alfabeto. In caso di nomi stranieri o parole che possono esse-
re fraintese in Italia si ricorre ai nomi di città. Le lettere dell’alfabeto italiano sono al femminile.

Le lettere italiane sono 21

a b c d e f g h i l
a bi ci di e effe gi acca i elle
/a/ /bi/ /ʧi/ /di/ /e/ /ɛffe/ /ʤi/ /acca/ /i/ /ɛlle/

m n o p q r s t u v z
emme enne o pi qu erre esse ti u vu zeta
/ɛmme/ /ɛnne/ /ɔ/ /pi/ /qu/ /ɛrre/ /ɛsse/ /ti/ /u/ /vu/ /ʣɛta/

Le lettere straniere sono 5

j k w x y
i lunga /il’lunga/ cappa /’kappa/ doppia vu ics /’iks/ ipsilon /’ipsilon/
/doppja’vu/
Attenzione: ´ (accento acuto); ` (accento grave).
Per le parole straniere: ^ accento circonflesso; ä-ö-ü-, il segno diacritico o dieresi, colloquialmente
chiamato “due puntini sulla vocale”.

A come ANCONA H come HOTEL Q come QUARTO


B come BOLOGNA I come IMOLA R come ROMA
C come COMO L come LIVORNO S come SIENA
D come DOMODOSSOLA M come MILANO T come TORINO
E come ENNA N come NAPOLI U come UDINE
F come FIRENZE O come OTRANTO V come VENEZIA
G come GENOVA P come PALERMO Z come ZARA
Chiedete in classe a due studenti di fare lo spelling del loro nome e cognome. Dopo questo esempio,
anche gli altri lo faranno a coppie.

C.3 Rispondete alle domande.

22 ventidue Edizioni Edilingua


Un’audizione
Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
In classe: da fare in plenum per verificare la comprensione.
Soluzioni: 1. Patrizia chiama l’albergo Ambasciatori.; 2. Chiede se l’albergo ha una camera doppia fino a
mercoledì 12 giugno.; 3. Costa 80 Euro a notte.; 4. Arrivano la sera verso le 21.

C.4 Ascoltate i seguenti dialoghi e indicate se sono informali o formali. Poi abbinate i dialoghi
alla foto giusta!
Obiettivo: esercizio di ascolto e di controllo della comprensione.
In classe: da fare in plenum. Se gli studenti hanno difficoltà, fateglieli ascoltare ancora una volta.
Soluzioni: 1. e, informale; 2. d, formale; 3. f, formale; 4. a, formale; 5. c, informale; 6. b, informale
Trascrizione dialoghi.
1. - Ciao, io sono Angelo Grotta e tu chi sei? 4. - Buongiorno signori Innocenti! Come state?
- Sono Aurora Magni, piacere! - Benissimo grazie!
- Piacere! 5. - Ciao, e voi chi siete?
2. - Buonasera signora Grilli, come sta? - Siamo Angela e Clara e tu chi sei?
- Bene, grazie e Lei Signor Sogus? - Ludovico!
- Abbastanza bene, grazie! 6. - Ciao Paolo come stai oggi?
3. - Pronto, è la signora Ferrari? - Non troppo bene, ho ancora il mal di testa!
- No, sono la signora Bracci! - Oh, mi dispiace!

C.5 non" davanti al verbo indica la negazione. Adesso scrivete la forma negativa delle frasi,
come nell’esempio.
Obiettivo: uso della forma negativa.
In classe: da fare individualmente con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. Io non scrivo racconti.; 2. Lucia non telefona a Sonia.; 3. Noi non suoniamo bene il sasso-
fono.; 4. Voi non capite la lezione.; 5. Tu non canti l’aria di Zerlina.; 6. Io non arrivo sempre puntuale.;
7. Loro non mangiano il gelato.

C.6 Comunicate! Telefonate all’albergo. Assumete i ruoli di A e B e fate un dialogo.


Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando come traccia la conversazione C.1.
In classe: da fare a coppie. Potrete passare tra i banchi e correggere gli eventuali errori, anche se sa-
rebbe meglio non intervenire troppo per lasciare libertà agli studenti. L’importante è che comincino a
parlare senza paura.

C.7 Completate la cartolina di Patrizia. Coniugate e inserite i verbi.


Obiettivo: inserimento dei verbi regolari coniugati al presente indicativo.
In classe: da fare a coppie con controllo oppure in plenum.
Soluzioni: 1. sono, 2. cantano, 3. è, 4. visitiamo, 5. mangio, 6. incontra

C.8a. Ascoltate la lettura del testo e inserite i verbi mancanti.


Obiettivi: (a.) ascolto e inserimento dei verbi mancanti; (b.) lettura; (c.) traduzione del frammento del
testo lirico.

L’italiano nell’aria 1 ventitré 23


Unità 2
In classe: prima di iniziare l’ascolto chiedete alle studentesse se hanno già cantato l’aria e se è un ruolo
difficile.
2. Le nozze di Figaro di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. Nella famosissima aria Voi che sa-
pete che cos’è amor..., (frammento), atto II, scena III, Cherubino, davanti alla contessa di Almaviva,
di cui si è invaghito, canta una canzone da lui stesso composta. È timido e impacciato all’inizio, poi a
poco a poco diventa più sicuro.
Soluzioni: 1. sapete, 2. ho, 3. provo, 4. sospiro, 5. gemo, 6. tremo, 7. trovo, 8. è

D.1 Osservate la tabella. Articolo indeterminativo.


Obiettivo: introduzione degli articoli indeterminativi.
In classe: spiegate la tabella, quindi procedete con D.2 per mettere in pratica le regole appena presen-
tate.

D.2 Completate con gli articoli indeterminativi.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: l’esercizio può essere fatto individualmente con successivo controllo in plenum.
Soluzioni: 1. un libretto, 2. una tragedia, 3. uno sbaglio, 4. un albergo, 5. un’opera, 6. una scena, 7.
un’arpa, 8. uno scandalo, 9. una chitarra, 10. una camera, 11. uno spettacolo, 12. un direttore, 13.
un’ottava, 14. un leggìo, 15. un’audizione

D.3 Ascoltate il dialogo. Poi leggete a coppie e scandite bene le parole. Attenzione alla pronun-
cia. – Posso usare il tuo cellulare?
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; fonema /v/; presentazione dei verbi modali.
In classe: procedete al primo ascolto a libro chiuso. Per il controllo della comprensione globale for-
mulate domande sul testo come: “Cosa chiede Sandro a Patrizia?”, ecc. Dopo le risposte, gli studenti
leggono a coppie il testo. Fate notare che in italiano la posizione del pronome personale soggetto “io”
è davanti a tutti gli altri nomi, quando abbiamo una lista: “Io, Giorgio e Sabrina...”.
Spiegate inoltre che nel parlato il pronome personale soggetto si tende a ometterlo perché sono le
desinenze a indicare il soggetto dell’azione. Pertanto quando gli studenti saranno più sicuri potranno
non utilizzare questi pronomi.
Quindi introducete la pronuncia relativa al fonema /v/ e scrivete alla lavagna:
conservatorio e voglio e ripetete le parole ad alta voce.
/v/
Fatele leggere ad alta voce anche ad un paio di studenti. Dopo procedete all’ascolto del CD per il fone-
ma /v/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


vuoi, voce, Verdi* /v/ V

*Giuseppe Verdi (1813-1901), il più celebre operista di tutti i tempi.

24 ventiquattro Edizioni Edilingua


Un’audizione
Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce il gruppo di parole.

Quindi passate alla lettura a coppie del dialogo e, successivamente, un paio di studenti lo leggono di
nuovo in plenum.

D.4 Cercate nel dialogo le forme mancanti della tabella. I verbi modali.
Obiettivi: compilazione della tabella; riflessione grammaticale sui verbi modali.
In classe: fate cercare nel dialogo tutti i verbi che gli studenti riconoscono. Spiegate che in italiano ci
sono 3 verbi modali o servili: dovere, potere, volere, che indicano volontà, necessità, obbligo, possibili-
tà. Stanno in prima posizione, seguiti da un verbo all’infinito.
Es: Gli studenti devono frequentare le lezioni.
Dopo questa spiegazione gli studenti cercano i verbi modali nel testo.
Soluzioni: io devo, io posso, tu vuoi, noi vogliamo
Sottolineate inoltre che il verbo potere è usato nelle frasi interrogative per chiedere un favore o un
permesso.
Esercizio supplementare: per verificare che le regole siano state capite, chiedete in plenum di formula-
re delle frasi con i verbi modali. Scrivetele alla lavagna.

D.5a. Ascoltate la lettura dei testi e inserite le parole mancanti.


Obiettivi: (a.) ascolto e inserimento dei verbi mancanti; (b.) lettura; (c.) traduzione di frammenti di testi
lirici da fare insieme agli studenti.
In classe: dopo aver dato qualche informazione sulle opere da cui sono tratti i testi, procedete all’ascolto.
3. Don Pasquale di G. Donizetti su libretto di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti. Don Pasquale, esa-
sperato dalla condotta di Sofronia, promette a se stesso di opporsi alla sua tirannia e quindi canta
Debbo oppormi ad ogni modo..., atto III, scena I.
4. La serva padrona di G.B. Pergolesi, parte seconda, scena unica. Uberto, attempato signore, si lascia
dominare dalla giovane serva la quale si comporta da padrona e lo comanda a bacchetta.
Soluzioni: 3. (1) debbo, (2) vo’; 4. (3) non posso, (4) vuole
Far presente agli studenti che debbo è una forma più antica di devo. Vo’ è l’abbreviazione di voglio,
forma molto usata a Firenze e dintorni, nonché nei testi d’opera.

D.6 Completate le frasi con i verbi dati.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. Vogliono, 2. Posso, 3. Vuole, 4. Dobbiamo, 5. Potete, 6. Vuoi

E.1 Ascoltate i numeri e ripetete.


Obiettivo: i numeri e la loro formazione.
In classe: dopo aver presentato la formazione dei numeri, potete esercitarli così: scrivete dei numeri
alla lavagna che gli studenti leggeranno a turno. Partite dai numeri semplici per poi aumentare il grado
di difficoltà.

L’italiano nell’aria 1 venticinque 25


Unità 2
E.2a. Leggete ad alta voce. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: lettura; uso dei numeri cardinali.
5. Le nozze di Figaro di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. In questo famoso duetto Cinque
... dieci .. venti ... trenta ... trentasei ... quarantatré..., atto I, scena I, mentre Figaro sta prendendo
le misure per vedere se il letto, che il conte regalerà loro per il matrimonio, potrà essere sistemato
nella stanza, Susanna si prova il cappellino che ha fatto lei stessa.

b. Ascoltate la lettura del frammento dell’aria Madamina il catalogo è questo. Nel testo a
destra inserite i numeri in italiano moderno, come nell’esempio in blu.
Obiettivi: (b.) ascolto e inserimento dei numeri; (c.) lettura; (d.) traduzione del frammento del testo
lirico da fare insieme agli studenti.
In classe: dopo l’ascolto e l’inserimento dei numeri nell’italiano moderno, chiedete se qualcuno ha già
cantato l’aria e se possono dare qualche informazione, ovviamente nella lingua del Paese in cui inse-
gnate o nella lingua ponte.
6. Don Giovanni di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. Nella famosissima aria Madamina il
catalogo è questo..., (frammento), atto I, scena V, Leporello informa Donna Elvira che lei non fu,
non è e non sarà mai l’unica donna nella vita di Don Giovanni. Il catalogo riporta un elenco di donne
amate dal suo padrone.
Soluzioni: 1. seicentoquaranta, 2. duecentotrentuno, 3. cento, 4. novantuno

E ancora...
E.3 I giorni della settimana - I mesi dell’anno - La data - Le stagioni.
Obiettivo: presentazione dei giorni, dei mesi e delle stagioni.
In classe: per introdurre il tema chiedete che giorno è oggi, quindi elencate i giorni della settimana.
Passate poi alla lettura dei mesi, quindi chiedete: “In che mese siamo?”. Per stimolare la conversazione
prendete uno studente come modello e chiedetegli: “Quanti anni hai? In che mese hai il complean-
no?....... e la data?”.
Quindi fate ad altri 2 o 3 studenti le stesse domande e poi lasciateli lavorare in gruppi.
Per quanto riguarda le stagioni potete chiedere, nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua
ponte, se conoscono Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, in cui ogni singolo concerto è dedicato ad
una stagione dell’anno.
La primavera: concerto in Mi maggiore; l’estate: concerto in Sol minore; l’autunno: concerto in Fa mag-
giore (tutti e tre per violino, archi e cembalo); l’inverno: concerto in MI maggiore per violino e archi.
Tutti e quattro fanno parte dell’opera 8 Il cimento dell’armonia e l’invenzione.
Soluzioni: marzo, maggio; luglio, agosto; ottobre, novembre; gennaio

E.4a. Ascoltate la lettura del testo, poi leggete voi ad alta voce. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: (a.) ascolto, ricerca di un mese dell’anno all’interno del frammento della serenata e lettura;
(b.) traduzione di un frammento di testo lirico da fare insieme agli studenti.
In classe: fate ricercare nel frammento il mese in cui si svolge la scena.

26 ventisei Edizioni Edilingua


Un’audizione
Nota per l’insegnante
Questo frammento di serenata, tratto da Don Pasquale di G. Donizetti, si presta per esercitare la pronuncia
della consonante /l/ in parole o frasi contenenti anche la consonante /r/. In genere gli studenti asiatici
hanno difficoltà a pronunciarle, soprattutto se le due consonanti sono presenti in una stessa parola o frase.

7. Don Pasquale di G. Donizetti su libretto di Gaetano Donizetti e Giovanni Ruffini.


Com’è gentil la notte a mezzo april!, (frammento), atto III, scena VI, è la famosa serenata che Erne-
sto canta a Norina nel giardino della casa e che introduce poi il duetto d‘amore.

F.1a. Leggete.
Obiettivi: nozioni di cultura generale sui teatri lirici italiani più famosi; mostrate sulla cartina dell’Italia
(sulla 2a di copertina) i teatri qui di seguito presentati; comprensione dei testi.
In classe: chiedete se qualcuno conosce questi teatri e se ha delle informazioni. Naturalmente la con-
versazione dovrà essere fatta nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte, dato che gli
studenti non sono ancora in grado di formulare frasi complicate in italiano.
A ogni coppia assegnate uno stesso testo da leggere, in modo che in classe ci siano più persone che
hanno letto la storia di un teatro. Il compito sarà prima leggere il testo individualmente e poi, a coppie,
dovranno chiedersi e confrontarsi a vicenda (ovviamente nella lingua del Paese in cui insegnate o nella
lingua ponte) sul lessico non capito (non dovrebbero consultare il glossario).
Poi in plenum gli studenti possono chiedervi le parole che non sono riusciti a comprendere.

b. Lavorate in gruppi e rispondete.


Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
In classe: Formate gruppi di studenti che hanno letto ciascuno un testo diverso. In questo modo ogni stu-
dente potrà rispondere a una delle domande e gli altri controlleranno che sia giusta. Verifica in plenum.
Soluzioni: 1. Il teatro ospita fino a 1400 spettatori.; 2. Il pubblico del loggione, esigente e appassionato,
che intimorisce cantanti e musicisti.; 3. L’ultimo incendio doloso scoppia nel gennaio 1996.; 4. L’archi-
tetto Piermarini.; 5. Farinelli, Velluti, Guadagni, Caffarelli, Gizziello.

c. Lavorate in gruppi e indicate (3) la risposta giusta.


Obiettivo: controllo della comprensione dei testi tramite scelta multipla.
In classe: gli stessi gruppi, già formati in precedenza, daranno la risposta giusta, ciascuno in base al te-
sto letto. Verifica in plenum. In base alla vostra scelta gli studenti lavoreranno a coppie o in due grandi
gruppi.
Soluzioni: 1. a, 2. c, 3. b, 4. b

F.2a. Leggete. – Arena di Verona


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale.
In classe: se c’è tempo fate la lettura in plenum oppure assegnatela per casa, con controllo la volta
successiva.

L’italiano nell’aria 1 ventisette 27


Unità 2
b. Rispondete alle domande.
Obiettivi: controllo della comprensione del testo; esercitazione dell’abilità orale.
In classe: da fare in plenum.
Soluzioni: 1. La stagione musicale inizia in giugno.; 2. La Traviata, la Bohème, il Barbiere di Siviglia,
Tosca, il Trovatore, Madama Butterfly.; 3. La casa di Giulietta e il suo balcone.; 4. La stagione musicale
termina in settembre.

F.3a. Leggete. – OF Opera di Firenze


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale.
In classe: lettura individuale.

b. Rispondete a coppie e indicate (3) la risposta giusta.


Obiettivo: controllo della comprensione del testo tramite scelta multipla.
In classe: per verificare la comprensione del testo, a coppie gli studenti rispondono alle domande.
Verifica in plenum.
Soluzioni: 1. b, 2. c, 3. a, 4. b

Alla fine della seconda unità i temi della Dispensa di pronuncia esercitati dagli studenti dovranno essere i
seguenti:
- Pronuncia italiana - Osservazioni (/r/, /s/-/z/, /sk/-/ʃ/, /t/, /ts/-/dz/, /p/-/b/, /v/) e gli esercizi segnalati
con Unità 2.
Sarà l’insegnante a valutare se, come e quando verranno fatte le Verifiche di pronuncia.
Inoltre, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile online in PDF sul sito della
casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per studenti”) dell’Unità 2 per verifi-
care quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagina 76 di questa Guida per l’insegnante
e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno finito la verifica.

28 ventotto Edizioni Edilingua


Unità 3
Sui tetti di Roma!
ELEMENTI
SEZIONI COMUNICATIVI E GRAMMATICA LETTURE
LESSICALI
A. Cerco una stanza - Chiedere e dare informazioni - Preposizioni semplici Flautisti
B. Sui tetti di Roma! - Descrivere una stanza, un - Preposizioni articolate - Severino Gazzelloni e il
appartamento suo flauto
C. L’orchestra sinfonica - Strumenti musicali - Ginevra Petrucci
Sssss... silenzio! - Indicare la posizione di - Alcuni indicatori spaziali
qualcuno o di qualcosa
D. Nuovi talenti - Presente indicativo di alcuni
musicali verbi irregolari: andare, fare,
venire, uscire
E. Andiamo - Formulare un invito e fare - Pronomi personali diretti e
all’Umbria Jazz? programmi pronome partitivo ne
F. A che ora finisci? - Chiedere e dire l’ora
- Fissare un appuntamento
- Parlare di orari
G. - Avverbio di luogo ci (vi)
- Avverbi di tempo
E ancora... - Pronomi diretti con i verbi modali
- Presente indicativo di altri verbi
irregolari: dare, dire, rimanere,
sapere
DISPENSA DI PRONUNCIA
2.  Pronuncia italiana - Osservazioni (/e/-/ɛ/, /o/-/ɔ/)
14.  Pronuncia della doppia consonante
15.  Suoni sordi e sonori a confronto
16.  Raddoppiamento sintattico
17. /i/-/a/-/u/
18. /e/-/ɛ/
19. /o/-/ɔ/
BRANI LIRICI
Libro dello studente
1. P. Mascagni, L’amico Fritz (Fritz, Suzel), Mi piace come canti..., Atto II - scena II; (Federico, Fritz, Hanezò), Fritz, noi par-
tiamo... addio!, Atto II - scena VII
2. W.A Mozart, Le nozze di Figaro (Cherubino), Non so più cosa son, cosa faccio (frammento), Atto I - scena V
3. G. Donizetti, Linda di Chamounix (Tutti), O tu che regoli gli umani eventi, Atto I - scena VII
4. V. Bellini, I Capuleti e i Montecchi (Tebaldo), L’amo, ah! L’amo..., (frammento), Parte I - scena II; (Romeo), Giulietta!... O
mia Giulietta! (frammento), Parte IV - scena I
5. D. Cimarosa, Il matrimonio segreto (Fidalma), È vero che in casa son io la signora (frammento), Atto I - scena V
6. G. Puccini, Tosca (Tosca, Cavaradossi), Altre parole bisbigliavi... (frammento), Atto I - scena V
Quaderno degli esercizi - Un premio importante:
1. G. Rossini, Il barbiere di Siviglia (Rosina), È mezzanotte, e Lindoro non vien, Atto II - scena XIV il Gramophone Award
2. G.B. Pergolesi, La serva padrona (Uberto), Questa è per me disgrazia; son tre ore che aspet-
to (frammento), Intermezzo I Flauti e flautisti
3. G. Donizetti, Don Pasquale (Don Pasquale), Fra le nove e le dieci della sera sarò dietro al - I flauti Muramatsu
giardino (frammento), Atto III - scena II - Il flautista di Belfast:
4. G. Rossini, La Cenerentola (Ramiro, Don Magnifico), Tra tre minuti! Ah, figlie (frammento),
James Galway
Atto I - scena V

L’italiano nell’aria 1 ventinove 29


Unità 3
A.1 Ascoltate. – Cerco una stanza
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione delle preposizioni semplici.
In classe: spiegate che si tratta di una conversazione telefonica. Tema: la ricerca di una stanza.
Domandate nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte, di quali vocaboli gli studenti
hanno bisogno e in che modo potrebbero cercare in Italia una camera (in Internet, sul giornale, sulla
bacheca dell’università, chiedendo ad amici e conoscenti, ecc.). Scrivete alla lavagna in italiano i voca-
boli da loro suggeriti così da introdurre il tema e dare degli elementi per eseguire il “Comunicate” in
A.4. Sottolineate che non è necessaria la comprensione di ogni singola parola, ma che è importante ca-
pire il senso del dialogo. Dopo il primo ascolto a libro chiuso, gli studenti in plenum devono dire quante
persone parlano e qual è la situazione del dialogo.
Eventualmente potete scrivere alla lavagna le parole che hanno capito, in modo che gli studenti faccia-
no una prima selezione dei vocaboli e si concentrino sul resto nel secondo ascolto a libro aperto.
Nel secondo ascolto, a libro aperto, chiedete di sottolineare i verbi del testo.

Nota per l’insegnante


Da questa lezione in poi, nel lavoro a coppie, dovreste sempre far cambiare di posto gli studenti per favorire
la comunicazione e l’aiuto reciproco.

A.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: lettura; esercizi di pronuncia, in particolare sulle doppie consonanti, sul rafforzamento sintat-
tico e sulle consonanti sorde e sonore.
In classe: prima di procedere con la lettura, richiamate l’attenzione sulle regole di pronuncia della dop-
pia consonante. Scrivete alla lavagna tetti-Anna-Matteo-Tommaso, pronunciatele e fatele ripetere a
due studenti; poi scrivete Raffaello-Rossella, mettendo in evidenza che quando in una parola ci sono
due coppie di doppie consonanti, queste devono avere la stessa lunghezza di pronuncia all’interno
della parola. Le parole verranno lette ad alta voce da un paio di studenti.
Ulteriori esercizi sul tema sono presenti nella dispensa di pronuncia.
Sempre in questa sezione introducete anche le regole di pronuncia delle consonanti sorde e sonore,
quindi scrivete alla lavagna le parole: ciao-giornale; teatro-dove.
Fate presente che la /tʃ/di ciao e la /t/ di teatro sono sorde, mentre la /dʒ/ di giornale e la /d/ di dove
sono sonore. Ripetete più volte la pronuncia, poi presentate un confronto fra alcune coppie di conso-
nanti e scrivete faccio-faggio; fine-vile; pollo-bollo; tetto-detto; (le prime parole di ogni coppia sono
sorde; le seconde sono sonore), quindi chiedete a un paio di studenti di leggerle ad alta voce. Ulteriori
esercizi sul tema sono presenti nella dispensa di pronuncia.

Infine presentate anche il tema del raddoppiamento sintattico prendendo ad esempio e poi /ep’pɔi/
(A.1). Dopo utilizzate alcuni esempi della Dispensa di pronuncia: perché no?-Là sotto. A questo punto
passate alla lettura a coppie del dialogo e poi un paio di studenti lo leggeranno di nuovo in plenum.

A.3 Rispondete e controllate a coppie.


Obiettivo: trascrizione delle frasi contenenti le preposizioni semplici con apprendimento in maniera
indiretta.
Soluzioni: 1. Rossella è a teatro con Filippo.; 2. Raffaello abita con Anna e Tommaso.; 3. Litiga spesso
con Anna e Tommaso.; 4. Sogna di vivere da solo.; 5. La casa è in centro.; 6. è bellissima.

30 trenta Edizioni Edilingua


Sui tetti di Roma!
A.4 Comunicate! Assumete il ruolo di A e B.
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: prima di far fare questo esercizio scrivete alla lavagna, con l’aiuto degli studenti, i motivi per i
quali si può decidere di cambiare la stanza/l’appartamento in cui si abita: ad esempio, perché la stanza
è troppo piccola, rumorosa, buia; l’affitto è troppo alto, ecc. Sulla base delle informazioni fornite, a
coppie, gli studenti faranno una piccola conversazione.

A.5a. Osservate le preposizioni semplici.


Obiettivo: presentazione delle preposizioni semplici; i fonemi /i/-/a/-/u/.
In classe: per introdurre le preposizioni semplici potete raccontare che la successione di-a-da-in-con-
su-per-tra-fra viene imparata a memoria alla scuola elementare, come una melodia.
Queste proposizioni si prestano per esercitare i-a-u. Quindi leggetele di nuovo scandendo bene la pro-
nuncia. Scrivete ancora alcune parole tratte dal dialogo A.1:
libera - dispiace - casa - stanza - tu - purtroppo e fatele leggere a un paio di studenti.
/i/ /a/ /u/
Ulteriori esercizi sul tema sono presenti nella Dispensa di pronuncia. Ricordate agli studenti che per
migliorare la pronuncia di queste vocali ci sono dei disegni nella Dispensa di pronuncia (pagina 19) che
mostrano la corretta posizione delle labbra e della bocca per ottenere il suono esatto.
b. Cercate e inserite le preposizioni semplici del dialogo A.1.
Obiettivo: apprendimento automatico delle preposizioni.
In classe: l’esercizio può essere fatto individualmente o in plenum.
Soluzioni: 1. di, 2. su, 3. con, 4. per

A.6a. Osservate la tabella. Quando usiamo le preposizioni in, a, da?


Obiettivo: presentazione e spiegazione delle preposizioni in, a, da.
In classe: qui, per facilitarne l’apprendimento, le preposizioni in-a-da sono state introdotte e suddivise in
categorie. Consigliate agli studenti di impararle “a memoria”, così come sono state suddivise, seguendo
la tabella.
b. Inserite le preposizioni semplici da, a, in.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: da fare a coppie con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. a; 2. da/con; 3. a; 4. in, in; 5. a, in; 6. in-in

A.7a. Ascoltate i testi.


Obiettivi: (a.) ascolto; (b.) riflessione grammaticale; (c.) lettura; (d.) traduzione dei frammenti dei testi
lirici, da fare insieme agli studenti.
1. L’amico Fritz di P. Mascagni su libretto di Nicola Daspuro. Nel duetto delle “ciliegie”, Mi piace come
canti, atto II, scena II, Fritz è innamorato della contadina Suzel ma non osa confessarglielo. Anche
Suzel è innamorata di Fritz, che però è il suo padrone e ciò le impedisce di manifestargli il suo sen-
timento. Gli amici Federico e Hanezò in Fritz, noi partiamo... addio!, atto II, scena VII, si congedano
da Fritz che però annuncia loro di voler rientrare anche lui in città.
b. Soluzioni: sì
L’italiano nell’aria 1 trentuno 31
Unità 3
B.1a. Vero o falso? Ascoltate la conversazione tra Rossella, Matteo e Raffaello e rispondete.
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione.
In classe: prima di procedere all’ascolto, chiedete agli studenti se sono stati a Roma, quali monumenti
conoscono e se hanno visitato anche le Terme di Caracalla (costruite a sud di Roma dall’imperatore
Caracalla nel 216 d.C., ai tempi avevano una capienza per 1500 persone. Dal 1937 ad oggi - esclusi gli
anni della seconda guerra mondiale - vengono rappresentate opere liriche e balletti).
Gli studenti ascolteranno due volte, a libro chiuso, il dialogo Sui tetti di Roma! che introduce le prepo-
sizioni articolate. Poi risponderanno a B.1. Controllate le risposte in plenum.
Soluzioni: 1. F, 2. V, 3. F, 4. F, 5. F

b. Leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.


Obiettivi: lettura; presentazione dei fonemi /e/-/ɛ/, /o/-/ɔ/ e relativa esercitazione della pronuncia.
In classe: prima della lettura, richiamate l’attenzione su e/o che presentano uno degli aspetti più difficili
della pronuncia italiana, dovuto alla loro derivazione dal latino.
Scrivete alla lavagna questo - bella; sogno - salotto e pronunciatele un paio di volte.
/e/ /ɛ/ /o/ /ɔ/

Prime di farle ripetere agli studenti si consiglia di mostrare sulla Dispensa di pronuncia (pagine 20, 23,
26, 27) i disegni relativi all’esatta posizione delle labbra e della bocca per pronunciare e/o.

Dopo si passerà all’ascolto del CD per i fonemi /e/-/ɛ/, /o/-/ɔ/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di
pronuncia.

Esempi di lettura Fonema Forma ortografica


questo, e, Giulietta /e/ chiusa
E
bella, bene, speme /ɛ/ aperta
sogno, amore, bocca /o/ chiusa
O
salotto, no, opera /ɔ/ aperta

Dopo l’ascolto, qualche studente ripete ad alta voce i gruppi di parole.

Richiamate l’attenzione degli studenti soprattutto sulle seguenti parole contenute nel dialogo:
/e/ tetti, cerca, piacere, e, meraviglia, alberi, dei, sera, beviamo, terrazza
/ɛ/ è, bella, destra, certo, terme, interni, bene, prendo
/o/ Roma, rumore, tavoli, allora, volentieri, dopo, sogno
/ɔ/ salotto, però, costa, qualcosa, posso, porta

Adesso fate leggere il dialogo a gruppi e poi 3 studenti lo leggeranno di nuovo in plenum.

Consigliate di ascoltare anche a casa il dialogo B.1a e di ripeterlo più volte ad alta voce, cercando di
pronunciare correttamente e/o.
Per quanto riguarda la pronuncia di queste due vocali, nella Dispensa di pronuncia sono stati riportati
diversi gruppi di parole. Poiché nella lingua italiana però esistono moltissime eccezioni, consigliate agli

32 trentadue Edizioni Edilingua


Sui tetti di Roma!
studenti di acquistare un buon dizionario di pronuncia italiana e di consultarlo in caso di dubbi.
Ciò è ancora più importante per i cantanti, che devono imparare i testi lirici e che potrebbero incauta-
mente memorizzare una pronuncia errata poi difficile da rimuovere. In tal senso la consultazione di un
buon dizionario di pronuncia potrà aiutarli a risolvere il problema.

B.2 Cercate le preposizioni articolate nel dialogo e completate.


Obiettivi: ricerca delle preposizioni articolate nel testo.
In classe: da fare a coppie con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. del; 2. sui; 3. del; 4. delle, degli; 5. dei, sulla; 6. nei, dei; 7. dell’; 8. sulla

B.3 Osservate la tabella delle preposizioni articolate.


Obiettivo: spiegazione della tabella; riflessione grammaticale.
In classe: si tratta di un tema complesso e va introdotto gradualmente dando degli esempi concreti.
Potete indicare degli oggetti, come un libro o una matita, e metterli sul tavolo dicendo: “il libro è sul
tavolo (su+il). La matita è sulla (su+la) scrivania, ecc.”. Poi spiegate la tabella, in modo che gli studenti
capiscano come usarla e imparino il “meccanismo”.
Nel linguaggio operistico, la preposizione con si trova unita all’articolo (colle, cogli), così come la prepo-
sizione per (pel). Queste forme non sono più in uso nell’italiano moderno.

B.4 Completate con le preposizioni articolate.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. alle; 2. delle, agli; 3. ai, del; 4. al; 5. al, nella

B.5 Comunicate! Assumete i ruoli di A e B.


Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: per la preparazione alla conversazione, potete domandare ad alcuni studenti se la casa dove
abitano è vecchia/nuova; se la stanza è grande/piccola, bella/brutta, rumorosa/tranquilla, costosa/
economica; se hanno un giardino/balcone; se hanno una o due finestre.
Nel frattempo scrivete le parole alla lavagna. Poi, a coppie, seguono le indicazioni sul Libro dello studente.

B.6a. Ascoltate la lettura dei testi e poi inserite le preposizioni articolate.


Obiettivi: (a.) ascolto e inserimento delle preposizioni mancanti; (c.) lettura; (d.) traduzione dei fram-
menti dei testi lirici da fare insieme agli studenti.
2. Le nozze di Figaro di W.A. Mozart, su libretto di Lorenzo da Ponte. Nell’aria Non so più cosa son, cosa
faccio (frammento), atto I, scena V, Cherubino, che si nasconde dietro la poltrona perché è in arrivo
il conte, esprime i suoi sentimenti per tutte le donne, e in particolare per la contessa di Almaviva.
3. Linda di Chamounix di G. Donizetti, su libretto di Gaetano Rossi. Gli abitanti del villaggio, che si re-
cano a Parigi durante l’inverno per trovare lavoro, cantano O tu che regoli gli umani eventi, atto I,
scena VII.
Soluzioni: 2. (1) all’, (2) ai, (3) dei; 3. (4) dei, (5) degl’ (degli), (6) nella

b. S oluzioni: 1. Sì; 2. Perché il sostantivo che segue inizia per vocale. (La regola vale solo quando il sostan-
tivo è al singolare, ma nell’opera si può trovare anche con sostantivi plurali).

L’italiano nell’aria 1 trentatré 33


Unità 3
C.1 L’orchestra sinfonica. Abbinate i nomi degli strumenti musicali all’immagine, come
nell’esempio.
Obiettivo: imparare i nomi degli strumenti musicali.
In classe: se ci sono degli orchestrali in classe, chiedete loro quale strumento suonano; se non conosco-
no la parola in italiano ditegliela voi. Poi fate leggere i nomi degli strumenti musicali e dopo, a coppie o
in plenum, fate inserire i numeri corrispondenti ai vari strumenti dell’orchestra sinfonica.

Nota per l’insegnante


Nel caso gli studenti chiedano informazioni sulla disposizione dell’orchestra data nel disegno, sappiate che
la posizione degli strumenti dipende sia dall’acustica in sala sia dalle abitudini del direttore d’orchestra.
Nell’orchestra la scelta di una o due arpe è legata all’opera o al concerto. Ad esempio: per Wagner, Strauss
e i concerti romantici le arpe sono due, altrimenti una sola.

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I Legni Gli Ottoni Le Percussioni Gli Archi

34 trentaquattro Edizioni Edilingua


Sui tetti di Roma!
C.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia. – Sssss...
silenzio!
Obiettivi: lettura e applicazione delle regole di pronuncia imparate finora; introduzione di alcuni indi-
catori spaziali.
In classe: il dialogo può essere letto a coppie. Passate tra i banchi per fare un controllo. Se preferite,
due studenti leggono in plenum.

C.3 Osservate la tabella. Alcuni indicatori spaziali.


Obiettivo: presentazione della tabella.
In classe: dopo la lettura fate cercare nel testo C.2 le espressioni davanti, di fronte, ecc., contenute nel-
la tabella e chiedete, nella lingua in cui insegnate o nella lingua ponte, che cosa potrebbero significare.
Per aiutarli a imparare le forme, prendete degli oggetti presenti in classe e chiedete in plenum dove si
trovano. In tal modo dovrebbero riuscire a memorizzare più facilmente che accanto, vicino, di fronte,
davanti sono seguiti dalla preposizione a; a destra, a sinistra sono seguiti da di; lontano è seguito da
da, mentre dietro in genere non necessita di alcuna preposizione. Dopo questo esercizio, fate la verifica
della comprensione del dialogo con delle domande.
Altri indicatori spaziali: attraverso, senza, sopra, sotto, presso.

C.4 Comunicate! Guardate in C.1 la disposizione dell’orchestra sinfonica e lavorate a coppie.


Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando i vocaboli relativi all’orchestra.

D.1 Leggete il forum. – Nuovi talenti musicali


Obiettivo: lettura e comprensione; introduzione del presente indicativo dei verbi irregolari.
In classe: gli studenti leggono individualmente i 4 testi del forum e dopo completano D.2.

D.2 Rileggete il forum e inserite i verbi mancanti nella tabella.


Obiettivi: compilazione della tabella; riflessione grammaticale sulle forme irregolari.
Soluzioni: vado, andate; faccio; venite; esce

D.3 Lavorate a coppie e rispondete.


Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
Soluzioni: 1. Tre persone.; 2. C’è un’audizione per orchestrali.; 3. Cercano le informazioni sul sito “Audi-
zioni News”.; 4. Liliana suona l’arpa.

D.4 Rispondete alle domande come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione dei verbi irregolari.
Soluzioni: 1. No, stasera faccio gli esercizi.; 2. No, stasera vanno al concerto rock.; 3. Vado a lezione di
composizione musicale.; 4. No, fa l’esame di solfeggio.; 5. Va al seminario di Didattica della musica.; 6.
Perché dopo vengono alla prova con me.; 7. No, esco con Paola stasera.

L’italiano nell’aria 1 trentacinque 35


Unità 3
E.1 Ascoltate. – Andiamo all’Umbria Jazz?
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione e uso dei pronomi diretti con i tempi al
presente indicativo.
In classe: fate osservare il poster di Umbria Jazz e domandate agli studenti che cosa rappresenta la
foto e quali associazioni fanno con il titolo. Chiedete se conoscono l’Umbria e mostrate la regione sulla
cartina.

Nota per l’insegnante


L’Umbria è una regione dell’Italia centrale, il cui capoluogo è Perugia, ed è famosa anche per l’Università
per Stranieri. In questa regione, nel corso dell’anno, ci sono piccole e grandi manifestazioni culturali nel
campo della musica e del teatro, come il Festival dei Due Mondi di Spoleto e il Festival dell’Umbria Jazz di
Perugia.
Il 23 agosto 1973 segnò la nascita del Festival dell’Umbria Jazz. Fin dall’inizio fu subito un grande successo.
Ci fu un periodo d’interruzione nel 1976, a causa di motivi politici legati anche al momento storico italiano:
erano gli anni di piombo. Poi nel 1982 il Festival riprese con successo la sua attività.
Dapprima la manifestazione musicale si svolgeva in varie piazze della regione come Todi, Gubbio, Spoleto e
Terni. Ora invece ha luogo solo a Perugia.

Gli studenti ascoltano il dialogo, una prima volta, a libro chiuso; poi per avere un’idea della loro com-
prensione globale, potete chiedere chi sono i protagonisti del dialogo e qual è il tema della conversa-
zione. Se necessario, fate un secondo ascolto, a libro chiuso.

E.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione.
In classe: passate fra i banchi e controllate la pronuncia. Se avete tempo, fate fare a due studenti la
lettura in plenum.

E.3 Rispondete.
Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
Soluzioni: 1. Sono una famosa band italiana.; 2. Li ha Marina.; 3. Fulvio la vede tutti gli anni.; 4. Prima
vedono la Street Parade e poi vanno al concerto dei Funk Off.

E.4 Osservate le foto. Quali artisti conoscete?


Obiettivo: uso dei pronomi diretti alla 3a persona singolare e plurale.
In classe: prima di fare questo esercizio si consiglia di introdurre i pronomi diretti lavorando alla lava-
gna. Per la presentazione del pronome diretto la, stampate e mostrate agli studenti la foto di pagina 41
e chiedete: “Conoscete Erykah Badu?”. Se risponderanno: “Sì, conosco Erykah Badu.”, scrivete questa
frase alla lavagna; dopo cancellate il nome e inserite, prima del verbo, il pronome diretto la. È impor-
tante sottolineare che il pronome diretto sostituisce il sostantivo già nominato.
Conoscete Erykah Badu?
Sì, la conosco Erykah Badu.

36 trentasei Edizioni Edilingua


Sui tetti di Roma!
Per conoscenza: Erika Badu è nata a Dallas nel 1971 ed è la “Regina del neo-soul”. Ha vinto 4 Grammy.
Fate presente che i pronomi diretti rispondono alla domanda: Chi? Che cosa? Utilizzando i verbi cono-
scere, vedere, incontrare e i nomi degli studenti presentate gli altri pronomi alla 3a persona singolare
e plurale.
Soluzioni: 1. lo (Gary Brown), 2. la (Diana Krall), 3.li (Kim Prevost e Bill Solley), 4.li (Herbie Hancock e
Chick Corea), 5.le (Anais S. John e Dee Alexander)
Potete ampliare l’esercizio aggiungendo ancora qualche nome famoso: Sonny Rollins (lo), Rita Marley e
Natalie Cole (le), John Scofield ed Esperanza Spalding (li), Sting e Carlo Santana (li).

E.5 Osservate la tabella. I pronomi personali diretti.


Obiettivo: presentazione degli altri pronomi diretti; riflessione grammaticale.
In classe: poiché i pronomi diretti spesso risultano difficili si consiglia, per quanto possibile, di dare l’e-
quivalente dei pronomi italiani nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte.

E.6 Rileggete ancora una volta il dialogo E.1 e sottolineate i pronomi diretti.
Obiettivo: apprendimento dei pronomi attraverso il loro riconoscimento.

E.7 Osservate la tabella in E.5 e completate come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. le ascolto, 2. la capisco, 3. lo accompagniamo, 4.lo studio, 5.li incontro, 6. le invito, 7. lo
chiamo

E.8 Comunicate! Sei in Sicilia con un amico e vuoi trascorrere una serata culturale. Trova un
compromesso o convinci il tuo amico a venire al concerto di Herbie Hancock & Chick
Corea.
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando le espressioni contenute in E.1.
In classe: da fare a coppie con controllo in plenum.

E.9a. Ascoltate la lettura dei testi e poi sottolineate i pronomi diretti.


Obiettivi: (a.) ascolto e ricerca dei pronomi diretti nei testi; (b.) lettura; (c.) traduzione di frammenti di
testi lirici, da fare insieme agli studenti.
4. I Capuleti e Montecchi di V. Bellini, su libretto di Felice Romani. Tebaldo, a cui il padre di Giulietta
ha promesso la figlia in sposa, dice: L’amo, ah! L’amo... (frammento), parte I, scena II. Nella celeber-
rima scena Romeo esprime la sua disperazione per la morte dell’amata e canta: Giulietta!... O mia
Giulietta! Sei tu... ti veggio... (frammento), parte IV, scena I.
Soluzioni: L’amo (x2); ti veggio, ti ritrovo
5. Il Matrimonio segreto di D. Cimarosa, su libretto di Giovanni Bertati. Con l’aria È vero che in casa
son io la signora (frammento), atto I, scena V, la vedova Fidalma confida ad Elisetta il suo desiderio
di risposarsi.
Soluzioni: m’ama, m’onora

L’italiano nell’aria 1 trentasette 37


Unità 3
6. Tosca di G. Puccini, su libretto di Giacomo Giacosa e Luigi Illica. Con Altre parole bisbigliavi. Ov’è?...,
atto I, scena V, Tosca accenna alla sua gelosia nei confronti di Mario Cavaradossi. La pronuncia più
diffusa è /tɔska/.
Soluzioni: lo neghi, lo nego, t’amo

E.10a. Osservate: ne - pronome partitivo.


Obiettivo: uso di ne nei verbi al presente indicativo.
In classe: spiegate che ne esprime la parte di un tutto. Potete disegnare alla lavagna una torta, divisa
in varie fette, e chiedere per esempio: “quante fette (di torta) vuoi?”. “Ne voglio una”. A conferma di
questa spiegazione, si fa leggere lo specchietto che riprende una parte del dialogo E.1.
Poi procedete con l’esercizio b.

b. Rispondete come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. Ne bevo, 2. Ne prendo, 3. Ne ho una, 4. Ne parlo, 5. Non ne canto nessuna, 6. Ne conosco,
7. Ne facciamo

F.1a. Che ora è? Che ore sono? Osservate.


Obiettivo: introduzione delle ore.
In classe: spiegate come funziona la lettura dell’orologio in italiano, aiutandovi con la foto.

b. Che ore sono adesso? Guardate gli orologi e rispondete, come nell’esempio in blu.
Obiettivo: applicazione delle regole di lettura dell’orologio.
In classe: esercizio a coppie. Verifica in plenum.
Soluzioni: 1. è l’una, 2. Sono le tre e mezzo/a, 3. Sono le nove e nove minuti, 4. Sono le sei e un quarto,
5. Sono le undici e trentaquattro, 6. Sono le sette meno sette minuti, 7. Sono le dieci e ventitré, 8. Sono
le cinque meno un quarto

c. Leggete e scrivete l’ora, come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione delle regole di lettura dell’orologio.
Soluzioni: 1. Sono le sedici e ventiquattro, 2. Sono le dodici e trentasei, 3. Sono le quattordici e dieci,
4. Sono le diciotto e quarantanove, 5. Sono le ventidue e trentotto

F.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia. – A che
ora finisci?
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; presentazione delle preposizioni dalle... alle..., inizia
alle...
In classe: prima gli studenti leggono a coppie o in plenum il dialogo, poi fate le domande sul testo per
verificare la comprensione globale. Dovete evidenziare dalle... alle... e le espressioni vorrei andare,
perché non andiamo..., ecc.
Fate presente che si usa alle per tutte le ore, ad eccezione di: all’una, a mezzogiorno, a mezzanotte.

38 trentotto Edizioni Edilingua


Sui tetti di Roma!
F.3 Leggete ancora una volta il dialogo e completate con le preposizioni corrette.
Obiettivi: ricerca e inserimento delle forme presentate nel dialogo per l’apprendimento in maniera
indiretta.
Soluzioni: 1. Alle, 2. dalle... alle..., 3. Alle
In classe: se resta del tempo a disposizione, potete chiedere in plenum ad alcuni studenti: “A che ora
comincia/finisce la lezione d‘italiano/di canto?”; “A che ora vai a dormire di solito?”; “A che ora prendi
l’autobus per venire a scuola?”; “Fino a che ora guardi la televisione/ascolti musica la sera?”; ecc.

F.4 Rispondete alle domande.


Obiettivo: le preposizioni con le ore.
Soluzioni: 1. Alle, 2. dalle... alle..., 3. Alle, 4. dalle... alle...

G.1 a. Osservate: ci - avverbio di luogo.


Obiettivo: presentazione e uso di ci come avverbio di luogo.
In classe: fate leggere gli esempi e oralmente aggiungetene ancora qualche altro a cui dovranno
rispondere gli studenti.

b. Rispondete come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. ci vado, 2. ci andiamo, 3. ci vengo, 4. ci vanno, 5. ci vengo, 6. ci andiamo, 7. non ci va

G.2 a. Osservate. Gli avverbi di tempo.


Obiettivo: presentazione e uso degli avverbi di tempo.
In classe: spiegate che questi avverbi servono a stabilire il tempo in cui si svolge un’azione.
Oltre agli avverbi presenti nel libro dello studente, eccone altri: allora (in quel tempo / in quel mo-
mento), adesso, appena, domani, oggi, ora, ormai, stanotte, quando, poi, prima, ecc. Ricordate che
mai rafforza la negazione.
Fate leggere le frasi a uno studente.

b. Ascoltate e scrivete l’avverbio presente in ogni frase.


Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; inserimento degli avverbi mancanti.
In classe: fate ascoltare le frasi e dopo fate le correzioni in plenum.
Soluzioni: 1. A volte loro ascoltano la radio.; 2. Non mangio mai la pizza perché non mi piace.; 3.
Di solito vado al mare d’estate.; 4. Ginevra va raramente al cinema.; 5. Qualche volta facciamo gli
esercizi insieme.; 6. Marco viene spesso da te?

E ancora...
G.3 Osservate la tabella. I pronomi diretti con i verbi modali.
Obiettivi: presentazione dei pronomi diretti con verbi modali; riflessione grammaticale.
In classe: evidenziate che i pronomi diretti stanno prima del verbo modale oppure sono uniti all’infinito.

L’italiano nell’aria 1 trentanove 39


Unità 3
Consigliate di scegliere una delle due forme e di usare sempre la stessa, altrimenti può succedere di
utilizzarli doppi, prima del modale e dopo l’infinito.

G.4 Osservate la tabella. Presente indicativo (altri verbi irregolari).


Obiettivo: presentazione di altri verbi irregolari.
In classe: consigliate agli studenti di memorizzare le forme irregolari.

H.1a. Leggete. – Severino Gazzelloni (1919-1992) e il suo flauto


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; ampliamento del
vocabolario.
In classe: sia questa lettura sia la successiva possono essere fatte in classe a coppie con controllo in
plenum oppure a casa.

b. Abbinate le parole che hanno un significato simile.


Obiettivo: ampliamento del vocabolario.
Soluzioni: 1. e, 2. d, 3. b, 4. a, 5. c

H.2a. Leggete e inserite i vocaboli mancanti. – Ginevra Petrucci (1989)


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; ampliamento del
vocabolario.
Soluzioni: 1. curriculum, 2. diploma, 3. perfezionamento, 4. borsa di studio, 5. portale

b. Cercate i verbi nel testo e scriveteli all’infinito.


Obiettivo: ripasso grammaticale.
Soluzioni: è (essere), ha (avere), segue (seguire), frequenta (frequentare), studia (studiare), tiene (te-
nere), scrive (scrivere)
In classe: dopo aver svolto tutti gli esercizi di questa sezione, potete fare alcune domande di verifica
della comprensione dettagliata dei testi H.1a e H.2a.

Alla fine della terza unità i temi della Dispensa di pronuncia esercitati dagli studenti dovranno essere i
seguenti:
- Pronuncia italiana - Osservazioni (/e/-/ɛ/, /o/-/ɔ/) e gli esercizi segnalati con Unità 3.
Sarà l’insegnante a valutare se, come e quando verranno fatte le Verifiche di pronuncia.
Inoltre, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile online in PDF sul sito della
casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per studenti”) dell’Unità 3 per verifi-
care quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagina 76 di questa Guida per l’insegnante
e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno finito la verifica.

40 quaranta Edizioni Edilingua


Sui tetti di Roma!

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Erykah Badu

Erika Badu è nata a Dallas nel 1971 ed è la “Regina del neo-soul”. Ha vinto 4 Grammy.

L’italiano nell’aria 1 quarantuno 41


Unità 4
Chi scrisse...?
ELEMENTI
SEZIONI/TESTI COMUNICATIVI E GRAMMATICA LETTURE
LESSICALI
A. Giacomo Puccini - Parlare al passato - Passato remoto (verbi regolari) - Quiz di cultura operistica
B. - Passato remoto di essere e
avere Compositori
- Giacomo Puccini
C. - Passato remoto (alcuni verbi
(Puccini e le donne)
irregolari in -ere)
- Gioacchino Rossini
E. Messaggio di Gioia - Lasciare un messaggio - Aggettivi e pronomi possessivi - Georg Friedrich Händel
F. E ancora... - Gli interrogativi - Richard Wagner
- Wolfgang Amadeus Mozart
DISPENSA DI PRONUNCIA - Giuseppe Verdi
20. Dittonghi, trittonghi e iato - Vincenzo Bellini
21. Intonazione
BRANI LIRICI
Libro dello studente
1. G. Puccini, La rondine (Magda), Chi il bel sogno di Doretta..., Atto I
2. G. Rossini, Semiramide (Semiramide), Bel raggio lusinghier... (frammento), Atto I - scena IX
3. G. Donizetti, Linda di Chamounix (Marchese), Un sol momento. Questo vostro appartamento..., Atto II - scena III

Quaderno degli esercizi Compositori


1. G. Puccini, Tosca (Tosca), Vissi d’arte, Atto II - scena V - George Bizet
2. F.P. Tosti (musica), Carmelo Errico (parole), Non t’amo più! - Charles Gounod
3. G. Donizetti, L’elisir d’amore (Nemorino), Una furtiva lagrima, Atto II - scena VII - Francesco Paolo Tosti,
il padre di Marechiare
- Gaetano Donizetti

- L’elisir d’amore (II Atto)


- Madama Butterfly - Quiz
- L’incompiuta di Puccini
- Due Turandot
- Pierino e il lupo di Sergei
Prokofiev

Gli ultimi due temi della dispensa non sono legati ad alcuna lettura del libro dello studente, per cui decidete
voi quando introdurli. È comunque importante dare alcuni esempi in classe prima di farli esercitare
individualmente a casa. Sarete voi, in quanto insegnanti, a stabilire quando fare le Verifiche di pronuncia.
Quando gli studenti hanno finito di esercitarsi con tutta la Dispensa di pronuncia, si consiglia di fare dei test
alla fine di quest’unità per controllare il livello raggiunto. Nel caso di pronuncia non corretta, fate ripetere
gli esercizi in cui si sentono insicuri, e procedete con un secondo test.

42 quarantadue Edizioni Edilingua


Chi scrisse...?
A.1 Leggete ad alta voce. Attenzione alla pronuncia. – Giacomo Puccini (1858-1924)
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione da fare individualmente; introduzione del passato remo-
to (forme regolari).
In classe: fate leggere a uno studente la prima riga del testo “...fu scapestrato e donnaiolo” e chiedete
che cosa significano questi due aggettivi. Sicuramente non saranno in grado di rispondere e quindi li
potrete aiutare facendo loro osservare che nella prima parte della parola “donnaiolo” è contenuta la
parola “donna”.
Naturalmente, almeno gli studenti di canto, hanno già delle informazioni sulla vita di Puccini e riescono
ad arrivare alla comprensione dell’aggettivo.
Per “scapestrato” potete dare la traduzione nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte.
Dopo, gli studenti procederanno alla lettura individuale.

Nota per l’insegnante


Poiché nel linguaggio operistico compare molto spesso il passato remoto, è stato necessario introdurlo già
alla quarta unità modificando, in questo modo, la successione classica dei temi grammaticali presenti nei
manuali d’italiano per stranieri.

A.2 A coppie trovate il sinonimo o la definizione, come nell’esempio in blu.


Obiettivi: verifica della comprensione attraverso la ricerca dei sinonimi; ampliamento del vocabolario.
In classe: è meglio che facciate quest’esercizio in plenum, aiutandoli. Per quanto riguarda la parola
“dissoluto” portate gli studenti (soprattutto quelli di canto) a fare l’associazione con l’opera di Mozart
Don Giovanni ossia il dissoluto impunito. In tal modo anche la parola “dongiovanni”, cioè donnaiolo,
dovrebbe essere comprensibile.
Soluzioni: 1. esordio - debutto, 2. scapestrato - dissoluto/irresponsabile, 3. donnaiolo - dongiovanni, 4.
organo - strumento musicale, 5. maestro - insegnante, 6. rubare - portare via di nascosto, 7. borsa di
studio - aiuto finanziario per studenti, 8. trionfo - grande successo.

A.3 Rispondete alle seguenti domande.


Obiettivi: controllo della comprensione dettagliata del testo; esercitazione dell’abilità orale.
In classe: si consiglia di fare un controllo veloce anche in plenum.
Soluzioni: 1. Da giovane, Puccini fu scapestrato.; 2. Lo suonò nel duomo di Lucca.; 3. Rubò delle canne
dell’organo.; 4. Andò a studiare al Conservatorio di Milano.; 5. Edgar.; 6. Segnò il primo trionfo.

A.4 Cercate nel testo e riportate qui sotto i verbi che sono al passato remoto.
Obiettivi: un approccio indiretto alle tre coniugazioni (-are, -ere, -ire) con la ricerca dei verbi al passato
remoto presenti in A.1.
In classe: può essere fatto individualmente o a coppie. Controllo in plenum.
Soluzioni: suonò, rubò, vendette, assistette, restò, abbandonò, andò, segnò.

A.5 Osservate la tabella. Passato remoto (verbi regolari).


Obiettivi: presentazione del passato remoto con i verbi regolari; riflessione grammaticale.
In classe: si consiglia di leggere in plenum la nota sotto la tabella. È importante che voi spieghiate, nella

L’italiano nell’aria 1 quarantatré 43


Unità 4
lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte, quanto riportato in questo punto: il passato re-
moto indica un’azione che si è conclusa nel passato. Solo in Toscana e nelle regioni meridionali è usato
costantemente, mentre nelle regioni settentrionali si preferisce il passato prossimo (che verrà spiegato
nell’unità 8 - L’italiano nell’aria 2).
Il passato remoto è inoltre usato nelle narrazioni letterarie e per descrivere fatti storici lontani.
Informate gli studenti che il passato remoto è stato introdotto alla quarta lezione perché è molto usato
nell’opera e devono essere in grado di riconoscerlo per riuscire a tradurre le arie.
Così come per il tempo presente, anche per queste forme verbali la desinenza è la parte variabile che
segue la radice. Es: egli vendette = vend- (radice) -ette (desinenza).

A.6 Abbinate le forme verbali del passato remoto, come nell’esempio.


Obiettivo: apprendimento automatico delle desinenze del passato remoto (verbi regolari).
In classe: da fare individualmente con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. noi andammo, 2. tu aiutasti, 3. lei vendé/ette, 4. lui capì, 5. voi credeste, 6. loro crederono/
ettero, 7. io rubai, 8. tu finisti, 9. loro rubarono, 10. lei disegnò

A.7 Completate le frasi con i verbi al passato remoto.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: a coppie con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. soffrì, 2. crederono/ettero, 3. ballammo, 4. assisté/ette, 5. sposò, 6. impazzì, 7.offrì, 8. girò

B.1 Inserite nelle tabelle le forme date al passato remoto di avere e essere.
Obiettivo: memorizzare meglio la declinazione dei due ausiliari appena presentati.
In classe: da fare individualmente o a coppie.
Soluzioni: tu avesti, l’opera ebbe, noi avemmo, Bellini e Donizetti ebbero; io fui, Puccini fu, voi foste,
Monteverdi e Wagner furono

B.2a. Ascoltate la lettura dell’aria.


Obiettivi: (a.) ascolto del frammento di un testo lirico; (b.) lettura; (c) scelta tra “vero o falso” per una
prima comprensione del testo; (d) parafrasi per la comprensione dettagliata del testo (in queste prime
lezioni la parafrasi ha lo scopo di aiutare gli studenti a comprendere meglio i testi che dovranno tradur-
re); (e) ricerca dei verbi al passato remoto; (f) inserimento dell’articolo determinativo ad alcune parole
del testo; (g.) traduzione del testo da fare insieme agli studenti.
In classe: da fare in plenum.
1. La rondine di G. Puccini su libretto di G. Adami. Prunier inizia a suonare, poi Magda lo sostituisce al
pianoforte e canta il finale da lei inventato Chi il bel sogno di Doretta...(atto I).

c. Vero o falso? Rispondete


Soluzioni: 1. V, 2. V, 3. F, 4. V, 5. V, 6. V

d. Completate la parafrasi di Chi il bel sogno di Doretta...


Soluzioni: 1. baciò, 2. fu, 3. passione, 4. amore, 5. sottile, 6. ardente, 7. alfine, 8. felicità

44 quarantaquattro Edizioni Edilingua


Chi scrisse...?
e. Cercate in B.2a i quattro verbi al passato remoto e metteteli all’infinito.
Soluzioni: 1. poté (potere), 2. finì (finire), 3. baciò (baciare), 4. fu (essere) (x2)

f. Scrivete l’articolo determinativo ai sostantivi evidenziati in rosso nell’aria.


Soluzioni: il sogno, il giorno, lo studente, l’amore, l’ebbrezza, la vita

C.1 Osservate la tabella. Passato remoto (alcuni verbi irregolari in -ERE).


Obiettivo: introduzione dei verbi irregolari al passato remoto.
In classe: mentre con i verbi regolari al passato remoto si può riconoscere la radice e quindi risalire
all’infinito del verbo (andò → andare), nel caso dei verbi irregolari è necessario memorizzare almeno
le forme irregolari (1a e 3a singolare e 3a plurale) della coniugazione e anche il relativo verbo all’infinito
(es. tacque → tacere).
Si consiglia di leggere in plenum, sotto la tabella, le note relative ai gruppi di verbi irregolari.

C.2 Mettete i verbi al passato remoto.


Obiettivo: uso dei verbi irregolari al passato remoto.
In classe: da fare in plenum.
Soluzioni: 1. chiuse, perse; 2. ammise; 3. spesi; 4. presero; 5. uccise; 6. decise, chiese

C.3 Leggete il testo e rispondete. – Puccini e le donne


Obiettivi: esercizio di lettura; esercitazione dell’abilità orale; ripasso del passato remoto.
In classe: gli studenti si esercitano nella lettura e, a turno, leggeranno il testo in plenum.
Soluzioni: 1. Fu Elvira Bonturi.; 2. Elvira accusò Doria.; 3. Doria non sopportò la vergogna e le chiacchie-
re del piccolo paese.; 4. No, ma parlarono della possibilità di separarsi.; 5. Sì, tra loro continuarono i
tradimenti, le vendette e le violenze psicologiche.
Domanda supplementare da rivolgere agli studenti: “Sapete dove morì Puccini?”
Soluzione: a Bruxelles.

D.1a. Leggete il testo. – Gioacchino Rossini (1792-1868)


Obiettivi: esercizio di lettura, pronuncia e comprensione.
In classe: anche qui si consiglia di far leggere in plenum il testo e di correggere la pronuncia.

b. Quali sono gli infiniti dei seguenti verbi?


Obiettivo: trasformazione del passato remoto nelle forme all’infinito.
In classe: a coppie con verifica in plenum.
Soluzioni: 1. nascere, 2. essere, 3. seguire, 4. decidere, 5. invitare, 6.morire

D.2 Rispondete a coppie alle seguenti domande.


Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
In classe: esercizio a coppie. Importante è la correzione reciproca degli errori. Passate fra i banchi e
intervenite, se necessario.

L’italiano nell’aria 1 quarantacinque 45


Unità 4
Soluzioni: 1.imparò a suonare il pianoforte, la viola e altri strumenti ad arco, inoltre dimostrò anche di
avere doti canore; 2. a Parigi nel 1829; 3. la sua seconda passione fu la cucina.

D.3 Comunicate! Scambiatevi delle informazioni su Puccini e Rossini usando il passato remo-
to. Per aiutarvi, potete usare le seguenti parole ed espressioni.
Obiettivi: esercitazione dell’attività di produzione orale.
In classe: gli studenti a coppie si scambiano informazioni su Puccini e Rossini utilizzando il passato re-
moto, le parole e le espressioni date.

D.4a. Ascoltate la lettura della cavatina.


Obiettivi: (a.) ascolto; (b.) lettura; (c.) comprensione del testo con scelta multipla e ampliamento del
vocabolario; (d.) parafrasi; (e.) traduzione del frammento lirico da fare insieme agli studenti.
2. Semiramide di G. Rossini su libretto di Gaetano Rossi. La regina di Babilonia, Semiramide, attende il
suo amato Arsace e canta Bel raggio lusinghier (frammento), atto I, scena IX, cavatina.
In classe: si consiglia di fare gli esercizi in plenum.

c. Soluzioni: 1. a, 2. b, 3. a, 4. b
d. Soluzioni: 1. brillò, 2. lusinghier, 3. piacer, 4. ritornò, 5. me, 6. sinor, 7. tremò

D.5 Sapete rispondere? – Quiz di cultura operistica


Obiettivo: i quiz, che compaiono ogni tanto nelle unità, servono a far socializzare, a rilassare gli studen-
ti e a fornire nozioni culturali.
In classe: potete formare dei piccoli gruppi di lavoro e poi dare pochi minuti per rispondere. Se non
sanno rispondere, permettete loro di fare una ricerca. Controllo in plenum.
Soluzioni: 1. b, 2. b, 3. c, 4. c, 5. a, 6. c, 7. b, 8. b

E.1 Ascoltate il messaggio che Gioia lascia a Cecilia e completate il testo.


Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione degli aggettivi possessivi.
In classe: prima dell’ascolto di E.1 prendete degli oggetti presenti in classe e iniziate a indicarli, ad es:
questo è il mio... questo è il tuo... questo è il suo...
Poi si consiglia di fare due ascolti dell’esercizio per il completamento e il controllo.
Soluzioni: 1. mio, 2. mia, 3. suo, 4. sua, 5. tuo

E.2 Completate la tabella con i possessivi usati nell’attività E.1.


Obiettivi: presentazione degli aggettivi possessivi; compilazione della tabella; riflessione grammaticale.
In classe: completate la tabella in plenum; è importante evidenziare l’uso del possessivo alla 3a singo-
lare: “il suo libro - la sua penna (di lui/di lei), ecc.”. Va posto l’accento sul fatto che suo/sua si riferisce
alla terza persona singolare sia maschile sia femminile e che l’oggetto determina il genere dell’aggettivo
possessivo. Inoltre fate notare che il finale della parola “loro” rimane invariato e cambia solo l’articolo.
Poi ricordate che i nomi di parentela al singolare non vogliono l’articolo. Fate qualche esempio.
Soluzioni: il mio, il tuo, il suo; la mia, la sua

46 quarantasei Edizioni Edilingua


Chi scrisse...?
E.3 Scegliete la forma giusta.
Obiettivo: riconoscimento delle forme corrette dei possessivi, con apprendimento in maniera indiretta.
In classe: da fare individualmente con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. la mia, 2. il suo, 3. i loro, 4. i nostri, 5. la vostra, 6. la loro, 7. tua, 8. la sua, 9. i tuoi, 10. i miei

E.4 Completate le frasi con i seguenti possessivi: tua, il loro, i suoi, il suo, la vostra, la tua.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: da fare individualmente con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. il suo, 2. la tua, 3. il loro, 4. la vostra, 5. i suoi, 6. tua

E.5a. Ascoltate la lettura del testo.


Obiettivi: (a.) ascolto; (b.) lettura; (c.) traduzione del frammento di un testo lirico da fare insieme agli
studenti.
3. Linda di Chamounix di G. Donizetti, su libretto di Gaetano Rossi.
Ambientato a Parigi. Il visconte Carlo, innamorato e corrisposto da Linda, le trova alloggio presso
una sua parente. Il marchese Boisfleury continua a insidiare Linda ma viene respinto. In Un sol mo-
mento. Questo vostro appartamento (frammento), atto II, scena III, il marchese si vanta con Linda
di poterle offrire ben più di un modesto appartamento, cioè un palazzo sontuoso.

E ancora...
F.1a. Osservate la tabella. Gli interrogativi.
Obiettivo: presentazione e uso degli interrogativi.
In classe: prima di introdurre la tabella, fate presente che questi interrogativi sono già stati introdotti
nelle lezioni precedenti e assimilati in modo intuitivo. Leggete la tabella e poi gli studenti lavoreranno
a coppie svolgendo l’esercizio b.

b. Completate.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. Cosa/Che cosa, 2. Quanti, 3. Chi, 4. Quali/Quanti, 5. Quanta, 6. Chi

G. Obiettivi di questa sezione: esercizi di lettura e comprensione dei testi con approfondimento della
lingua a più livelli.
In classe: presentando le letture dedicate a quattro compositori, potreste chiedere agli studenti, nella
lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte, che cosa sanno già di loro. In seguito, in base al
tempo a disposizione, scegliete i testi da far leggere in classe. Eventualmente le letture possono essere
assegnate per casa.

G.1 Scegliete il verbo giusto e completate il testo. – Georg Friedrich Händel (1685-1759)
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; ripasso grammati-
cale del passato remoto.
Soluzioni: 1. iniziò, 2. rimase, 3. incontrò, 4. abbandonò, 5. morì

L’italiano nell’aria 1 quarantasette 47


Unità 4
G.2 Leggete. – Richard Wagner (1813-1883)
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; esercitazione
dell’abilità di produzione orale.
In classe: verificate la comprensione del testo facendo delle domande in plenum.

G.3 Leggete e indicate (3) il sinonimo corretto. – Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; scelta multipla per ricerca di sinonimi; appro-
fondimento culturale.
In classe: verificate la comprensione del testo facendo delle domande in plenum.
Soluzioni: 1. a, 2. b, 3. b

G.4 Leggete. – Giuseppe Verdi (1813-1901)


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; esercitazione
dell’abilità di produzione orale.
In classe: verificate la comprensione del testo facendo delle domande in plenum.

G.5 Leggete e scrivete l’infinito dei verbi al passato remoto. – Vincenzo Bellini (1801-1835)
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; ripasso gramma-
ticale.
Soluzioni: fu (essere), compose (comporre), fu (essere), fece (fare), influenzò (influenzare), ammirò
(ammirare), morì (morire), fu (essere)

Alla fine della quarta unità:


- si ricorda di fare il Test di verifica finale per la pronuncia (test 1 e test 2) per controllare il livello raggiunto
dagli studenti. Entrambi i test, dai quali l’insegnante potrà prendere spunto per crearne degli altri, sono
disponibili alle pagine 73-75 di questa Guida. Qualora gli studenti non pronunciassero ancora corretta-
mente, far ripetere di nuovo gli esercizi dei temi non completamente assimilati, quindi procedete ad una
seconda verifica.
Sarà l’insegnante a valutare se, come e quando verranno fatte le Verifiche di pronuncia.
Inoltre, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile online in PDF sul sito della
casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per studenti”) dell’Unità 4 per verifi-
care quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagina 76 di questa Guida per l’insegnante
e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno finito la verifica.

48 quarantotto Edizioni Edilingua


Unità 5
Veramente, io Le consiglio...
ELEMENTI
SEZIONI COMUNICATIVI E GRAMMATICA LETTURE
LESSICALI
A. 
Bartezzaghi - strumenti - Fare acquisti - Pronomi indiretti Cremona e i violini
musicali (strumenti musicali) - Lo sai che a Cremona...?
- Chiedere e dare - I tre liutai
consigli
- Il violinista maratoneta
B. Michela cerca delle corde - Chiedere e dare - Pronomi combinati
A proposito... informazioni tecniche
C. - Preposizioni semplici e
pronomi personali indiretti
(forma tonica)
D. - Verbo piacere
E. E ancora... - Pronomi indiretti con i verbi
modali
- Pronomi combinati con i
verbi modali
BRANI LIRICI
Libro dello studente
1. G. Verdi, Rigoletto (Duca), La donna è mobile (frammento), Atto III - scena II
2.  W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (Figaro), Se vuol ballare, signor Contino (frammento), Atto I - scena II
3. W.A. Mozart, Così fan tutte (Guglielmo, Dorabella), Il core vi dono (frammento), Atto II - scena V
4. G. Donizetti, Don Pasquale (Norina), La moral di tutto questo..., Atto III - scena VIII
5. G. Rossini, Il barbiere di Siviglia (Fiorello), Piano, pianissimo, Atto I - scena I;
(Il Conte D’Almaviva), Con lei se parlar mi riesce (frammento), Atto I - scena I
6. G.B. Pergolesi, La serva padrona (Uberto), Sempre in contrasti..., Parte I - scena unica
7. G. Puccini, La Bohème (Mimì), Sì. Mi chiamano Mimì, Quadro I - scena I; (Schaunard), Quel
brutto coso..., Quadro II - scena I; (Musetta), Che mi gridi? Che mi canti?, Quadro III - scena I
Quaderno degli esercizi Violinisti e violoncellisti
1. G. Puccini, La Bohème (Rodolfo), Mimì è una civetta... (frammento), Quadro III - scena I - Paganini non ripete!
2. F. Cilea, L’Arlesiana (Rosa), Vivetta! Vivetta!, Atto II - Janine Jansen
3. W.A. Mozart, Don Giovanni (Masetto), Ho capito, signor sì!, Atto I - scena VIII; - Nicola Benedetti
(Don Ottavio), Dalla sua pace la mia dipende, Atto I - scena XIV - Uto Ughi
- Yo-Yo Ma: il cinese di
Parigi
- Pablo Casals
- Itzhak Perlman e la
Juilliard School
- Perché proprio a
Cremona...?

L’italiano nell’aria 1 quarantanove 49


Unità 5
A.1 Ascoltate il dialogo. – Bartezzaghi - strumenti musicali
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione dei pronomi indiretti con i tempi al presen-
te indicativo.
In classe: l’ideale sarebbe che qualche orchestrale avesse con sé lo strumento che suona (violino, chi-
tarra, flauto, sassofono, ecc.). In questo caso, potreste introdurre il tema di A.1, indicando la custodia
dello studente e dire se è morbida/rigida. In mancanza di una vera custodia potreste utilizzare un
astuccio, una borsa, uno zaino, ecc. Una domanda da rivolgere agli studenti potrebbe essere: “Quanto
costa la custodia?”; “Ci sono di solito degli sconti per gli studenti del conservatorio?” (eventualmente
utilizzate la lingua ponte per chiarire questo punto).
Dopo quest’introduzione, procedete all’ascolto a libro chiuso. Gli studenti dovrebbero dimostrare una
buona comprensione globale, dato che sanno già di cosa si tratta.

Nota per l’insegnante


Anche questo tema grammaticale è stato introdotto in anticipo rispetto ad altri manuali d’italiano per
stranieri, perché compare molto spesso nei testi delle opere. Per gli studenti è importante riconoscerli già
all’inizio dello studio della lingua italiana.

A.2 Rispondete.
Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
In classe: la verifica della comprensione del testo avverrà tramite l’esercizio A.2. Scegliete di volta in
volta gli studenti a cui rivolgerete le domande.
Soluzioni: 1. Gianluca vuole comprare una custodia per il violino.; 2. Ci va con Filippo.; 3. Gli consiglia la
custodia rigida perché protegge meglio lo strumento.; 4. Filippo dice a Gianluca di chiedere se c’è uno
sconto per studenti.; 5. C’è il 15%.; 6. Gli studenti devono mostrare la tessera universitaria.

A.3 Adesso leggete il dialogo A.1 e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia!

A.4 Leggete di nuovo il dialgo e completate.


Obiettivo: con questo esercizio si sollecita la riflessione grammaticale.
In classe: quest’esercizio può sembrare ripetitivo e superfluo, ma in realtà è necessario per consentire
agli studenti di familiarizzare con l’uso dei pronomi indiretti in modo passivo. Dovranno completare con
i pronomi le frasi già lette in A.1. Verifica in plenum.
Soluzioni: 1. mi consiglia, 2. Le consiglio, 3. Le mostro, 4. gli chiedi, 5. gli chiediamo

A.5 Osservate la tabella. I pronomi indiretti.


Obiettivi: presentazione e spiegazione della tabella dei pronomi indiretti.
In classe: richiamate l’attenzione degli studenti sui pronomi diretti che hanno già imparato nell’unità 3,
riscrivendoli ancora una volta alla lavagna e aggiungendo poi gli indiretti.
Mettete in evidenza che, tra i pronomi diretti e indiretti, esiste una differenza solo alla 3a singolare e
plurale. Per gli studenti può essere utile scrivere accanto ai pronomi italiani quelli corrispondenti alla
lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte.

50 cinquanta Edizioni Edilingua


Veramente, io Le consiglio...
Pronomi diretti Pronomi indiretti
mi mi
ti ti
lo gli
la le
La Le
ci ci
vi vi
li
gli
le

Fate un paio di esempi alla lavagna scrivendo per intero questa frase e cancellando Maria:
“Io dico a Maria di venire da me”. Poi sostituite a Maria con il pronome:
“Io le dico di venire da me”.
Quindi chiedete agli studenti di dare altri esempi. Scriveteli alla lavagna.

A.6 Completate le frasi come nell’esempio in blu.


In classe: può essere fatto individualmente con successivo controllo oppure subito in plenum.
Soluzioni: 1. Gli, 2. Le, 3. Le, 4. Gli (Parla loro), 5. Le, 6. Gli (Chiede loro), 7. Gli

A.7 Comunicate! Leggete le informazioni a pagina 73 e fate il dialogo come nell’esempio.


Scegliete una delle risposte del/della commesso/a.
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando i pronomi indiretti.
In classe: fate un esempio lavorando con uno studente in plenum. Voi siete il commesso e lo studente
è il cliente. Poi a coppie anche gli altri fanno l’esercizio che servirà ad abituarli all’uso dei pronomi.

A.8a. Leggete i testi ad alta voce e cercate i pronomi indiretti.


Obiettivi: (a.) lettura di due frammenti di testi lirici e ricerca dei pronomi indiretti; (b.) traduzioni da
fare insieme agli studenti.
In classe: gli studenti, a coppie, leggono e ricercano i pronomi indiretti. Il controllo avviene in plenum.
1. Rigoletto di G. Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. Gilda, figlia di Rigoletto, assiste di nascosto
all’elogio che il suo amato Duca fa alla vita libertina cantando la famosissima La donna è mobile
(frammento), atto III, scena II.
Se gli studenti lo richiedono, potete distribuire in fotocopia la versione integrale presente qui sotto.
La donna è mobile È sempre misero
qual piuma al vento, chi a lei s’affida,
muta d’accento chi le confida
e di pensiero. mal cauto il core!
Sempre un amabile Pur mai non sentesi
leggiadro viso, felice appieno
in pianto o in riso, chi su quel seno,
è menzognero. non liba amore!

L’italiano nell’aria 1 cinquantuno 51


Unità 5
2. Le nozze di Figaro di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. Nel frammento della famosissima
cavatina Se vuol ballare, signor contino, atto I, scena II, Figaro, che è adirato con il conte perché
cerca di sedurre la sua Susanna, studia una strategia per mandare all’aria i suoi progetti. Figaro è
disposto a servirlo ancora ma tenendo gli occhi aperti.
Soluzioni: 1. le confida; 2. le suonerò, le insegnerò (qui, in realtà, dovrebbero essere entrambe con la L
maiuscola perché Figaro si rivolge direttamente al Conte)

B.1 Ascoltate il dialogo e rispondete alle domande. – Michela cerca delle corde

Nota per l’insegnante


Per la stessa ragione dei pronomi indiretti, anche i pronomi combinati sono stati introdotti in quest’unità
perché molto spesso sono presenti nei testi delle opere e danno problemi di comprensione e di traduzione,
se non sono conosciuti.

Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione dei pronomi combinati con i tempi al pre-
sente indicativo; esercitazione della produzione orale.
In classe: scrivete alla lavagna le seguenti parole: corde di budello, d’acciaio e in Perlon.
Nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte domandate a chi suona uno strumento a
corde (viola, violino, violoncello, ecc.): “Che tipo di corde sono?”.
Quindi fate ascoltare il dialogo a libro chiuso una o due volte. Qui è importante che gli studenti si con-
centrino non solo sui vocaboli ma anche sui pronomi combinati.
Verifica in plenum della comprensione con le domande del testo.
Soluzioni: 1. Cerca delle corde.; 2. Le propone le corde d’acciaio, di budello o in Perlon.; 3. Pierluigi è
liutaio.; 4. Le consiglia le corde in Perlon.

Nota per l’insegnante


Le corde di budello naturale sono indicate soprattutto per montature storiche di violini. In passato erano
fatte con l’intestino delle pecore ma oggi le corde si fabbricano anche con le interiora di montone e d’agnel-
lo. Le corde d’acciaio sono molto resistenti, di lunga durata, hanno un suono potente e sono economiche.
Le corde sintetiche sono molto resistenti e il suono si modula bene. Ce ne sono di tanti tipi, come quelle
di nylon 6, chiamate corde in Perlon, che sono stabili ma molto costose. Tutto ciò serve a introdurre alcuni
vocaboli che altrimenti sarebbero di difficile comprensione.

B.2 Ascoltate la seconda parte del dialogo tra Michela e il commesso. Rispondete alle doman-
de. – A proposito...
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; ancora pronomi combinati con i tempi al presente indi-
cativo; vocabolario relativo agli archetti; esercitazione della produzione orale.
In classe: scrivete alla lavagna le seguenti parole: archetto in carbonio e archetto di pernambuco. Se
ci sono studenti che suonano il violino, viola o violoncello chiedete loro che tipo di archetto usano.
Presentate anche la forma “avere bisogno di...” , coniugatela alla lavagna e spiegate che qui si coniuga
solo il verbo avere, mentre la parola “bisogno” rimane invariata e va imparata con la preposizione “di”.
Fate ascoltare il dialogo a libro chiuso una o due volte, poi verificate la comprensione in plenum con le
domande del testo.

52 cinquantadue Edizioni Edilingua


Veramente, io Le consiglio...
Soluzioni: 1. Ci sono archetti in fibra di carbonio e di pernambuco.; 2. Perché l’archetto di pernambuco
è di qualità superiore.; 3. No, ci pensa e torna il giorno dopo con un amico.

Nota per l’insegnante


L’archetto di carbonio è di fibra sintetica e ha un’alta velocità di trasmissione del suono. L’archetto di legno
di pernambuco è in genere molto più costoso. Con questo tipo di legno, che prende il nome dall’omonima
regione brasiliana, si fabbricano anche le bacchette dei direttori d’orchestra.

B.4 Rispondete a coppie.


Obiettivo: con questo esercizio si sollecita la riflessione grammaticale.
In classe: verifica in plenum.
Soluzioni: 1. Gliele mostro subito.; 2. Gliele consiglia in Perlon.; 3. Glieli consiglia tutti e due.; 4. Le dice
che se vuole gliela stampa.

B.5a. Osservate le frasi e la tabella. Pronomi combinati glielo/gliela/gliele/glieli/gliene.


Obiettivi: presentazione dei pronomi combinati alla terza singolare e plurale; riflessione grammaticale.
In classe: spiegate in plenum la tabella.
Ricordate agli studenti che nei pronomi combinati la disposizione in sequenza è sempre:
1. pronome che rappresenta la persona (indiretto/dativo)
2. pronome che rappresenta la cosa (diretto/accusativo)
Per quanto riguarda gliene, il pronome partitivo ne è già stato introdotto nell’unità 3.
Nel caso gli studenti non ricordassero bene questo pronome, occorrerà ripassare il tema con delle frasi
di esempio.

b. Riformulate le frasi con i pronomi combinati.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: da far eseguire individualmente. Controllo in plenum.
Soluzioni: 1. glieli, 2. gliela, 3. glielo, 4. gliene

c. Inserite i pronomi combinati come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: da far eseguire a coppie con successivo controllo in classe oppure in plenum.
Soluzioni: 1. gliela, 2. glielo, 3. Glieli, 4. Gliele, 5. gliele, 6. gliene, 7. Gliela

B.6a. Osservate le frasi e la tabella. I pronomi combinati mi/ti/ci/vi + lo/la/li/le/ne.


Obiettivi: presentazione e riflessione grammaticale.
In classe: Spiegate la tabella in plenum.

b. Trasformate le frasi con i pronomi combinati, come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. Te lo, 2. Ve li, 3. Me lo, 4. Ce le, 5. Ve la, 6. Me lo, 7. Te la

L’italiano nell’aria 1 cinquantatré 53


Unità 5
B.7a. Ascoltate i testi e sottolineate i pronomi combinati.
Obiettivi: (a.) ascolto e ricerca dei pronomi combinati; (c.) lettura; (d.) traduzione del frammento lirico
da fare insieme agli studenti.
3. Così fan tutte di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. Guglielmo e Dorabella passeggiano
in un giardino sul mare. Dorabella si lascia sedurre da Guglielmo il quale inizia il duetto cantando Il
core vi dono, atto II, scena V.
4. Don Pasquale di G. Donizetti, su libretto di Gaetano Donizetti e Giovanni Ruffini. In La morale di tut-
to questo..., atto III, scena VIII, Norina esprime il saggio concetto che quando una persona anziana
si sposa con una donna/un uomo molto più giovane vanno messi subito in conto guai e dolori.
In classe: verificate in plenum che gli studenti abbiano trovato tutti i pronomi combinati contenuti
nei due testi.
Soluzioni: 3. mel date, mel chiedete; 4. ve la dico.

Nota per l’insegnante


Richiamate l’attenzione sulla nota a pagina 77 del Libro dello studente.
Spesso nell’opera questi pronomi combinati sono scritti uniti e possono originare degli equivoci (ad esem-
pio: mela, tela, cela, velo, ecc.), gli studenti devono quindi essere in grado di distinguere se sono pronomi
combinati scritti uniti oppure se sono dei sostantivi o dei verbi.

b. Lo sapete? Indicate (3) la risposta giusta.


Soluzioni: 1. c, 2. a, 3. c

C.1 Osservate la tabella. Le preposizioni semplici e i pronomi personali indiretti (forma tonica).
Obiettivo: uso dei pronomi personali indiretti con le preposizioni semplici.
In classe: fate presente che le preposizioni semplici richiedono l’uso dei pronomi personali indiretti
(forma tonica).

C.2a. Leggete i testi e sottolineate i pronomi indiretti (forma tonica) con le preposizioni semplici.
Obiettivi: (a.) lettura e ricerca dei pronomi personali indiretti; (c.) traduzione dei frammenti lirici da fare
insieme agli studenti.
5. Il barbiere di Siviglia di G. Rossini su libretto di Cesare Sterbini. Fiorello, servitore di Almaviva, sta
portando i suonatori nella piazza della città di Siviglia, dove abita Rosina con il tutore Bartolo. Lì, il
Conte di Almaviva li aspetta per fare una serenata a Rosina sotto il suo balcone. Fiorello intona Piano
pianissimo, atto I, scena I, e chiede ai suonatori di non fare rumore mentre si avvicinano alla piazza.
In Con lei se parlar mi riesce (frammento), il Conte di Almaviva, appena vanno via i suonatori, espri-
me il desiderio di incontrarsi da solo con Rosina per dichiararle il suo amore.
6. La serva padrona opera comica di G. B. Pergolesi su libretto di Gennarantonio Federico.
Nell’aria Sempre in contrasti con te si sta, parte I, scena unica, Uberto invita la sua cameriera Serpi-
na a cambiare atteggiamento nei suoi confronti perché è troppo sfrontata. Serpina invece si ribella
alle parole del suo padrone e sostiene che, anche se è serva, ha il diritto di essere rispettata.
Soluzioni: 5. con me, con lei, per lei; 6. con te

54 cinquantaquattro Edizioni Edilingua


Veramente, io Le consiglio...
D.1 Osservate la tabella. Il verbo piacere.
Obiettivi: presentazione del verbo piacere con l’aiuto della tabella; riflessione grammaticale.
In classe: spiegate la tabella del verbo piacere e fate presente che questo verbo ha solo la coniugazione
alla terza singolare e plurale con i pronomi indiretti. Fate osservare che nella tabella ci sono due possi-
bilità d’uso dei pronomi indiretti legati al verbo piacere:
la forma atona e quella tonica (preposizione a con pronomi indiretti tonici).
Fate anche degli esempi con la negazione “Non mi piace il caffè.”; “Non mi piacciono questi libri”.
“A me non piace il caffè.”; “A me non piacciono questi libri”.
Attenzione: la forma “a me mi piace” è un grave errore grammaticale perché viene ripetuto due volte
il pronome.

D.2 Inserite i pronomi indiretti e il verbo piacere come negli esempi in blu.
Obiettivo: applicazione delle regole presentate.
Soluzioni: a. 1. a lui piacciono, 2. a me non piace, 3. a loro piace, 4. a loro piacciono; b. 1. ti piace, 2. ti
piace, 3. vi piacciono, 4. Le piace

D.3a. Ascoltate la lettura dei testi e poi cercate e sottolineate i verbi piacere, garbare e parere.
Obiettivi: (a.) ascolto; (b) ricerca dei verbi che hanno la stessa costruzione grammaticale (piacere, gar-
bare, parere); (c.) lettura; (d.) traduzione dei frammenti dei testi lirici da fare insieme agli studenti.
7. La Bohème di G. Puccini su libretto di Luigi Illica e Giacomo Giacosa. Nella stanza semibuia Mimì ha
perso la chiave e la sta cercando insieme a Rodolfo. Mentre sono indaffarati a tastare il pavimento,
Rodolfo si presenta e chiede di fare altrettanto a Mimì la quale intona la celeberrima aria Sì, mi
chiamano Mimì, quadro I, scena I.
Nel quadro II, scena I, Schaunard dice Quel brutto coso...
Nel quadro III, scena I, Musetta bisticcia con Marcello. È molto arrabbiata e si rivolge a lui con Che
mi gridi? Che mi canti?
Soluzioni: 7. mi piaccion; mi par; mi piace; non ti garba.
In classe: si consiglia di controllare D.3a in plenum.

E ancora...
E.1 Osservate la tabella. I pronomi indiretti con i verbi modali.
Obiettivo: spiegazione della tabella dei pronomi indiretti con i verbi modali; riflessione grammaticale.
In classe: dopo aver letto la tabella, se lo ritenete necessario, date un paio di esempi alla lavagna:
Loro devono restituirci gli spartiti di Liszt! =
Le puoi scrivere due righe stasera? =
Soluzioni: Loro ci devono restituire...; Puoi scriverle...

E.2 Osservate la tabella. I pronomi combinati con i verbi modali.


Obiettivi: spiegazione della tabella dei pronomi combinati con i verbi modali; riflessione grammaticale.

L’italiano nell’aria 1 cinquantacinque 55


Unità 5
In classe: anche qui, se lo ritenete necessario, date ancora un paio di esempi:
D Quando puoi prestarmi la tua auto? D un giorno che non la uso.
D Quando mi puoi preparare la torta al cioccolato? D per stasera.
Soluzioni: Te la posso prestare.../Posso prestartela...; Posso preparartela.../Te la posso preparare...

E.3 Completate con i pronomi indiretti, combinati e i verbi modali, come nell’esempio in blu.
Obiettivo: applicazione delle regole presentate.
In classe: da fare individualmente con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. me li potete prestare / Potete prestarmeli; 2. Ci deve riportare / Deve riportarci; 3. Ti posso
restituire / Posso restituirti; 4. Gliela vogliamo regalare / Vogliamo regalargliela; 5. Glielo devi comprare
/ Devi comprarglielo; 6. mi devono portare / devono portarmi

F.1 Leggete i testi. – Lo sai che a Cremona…?


Obiettivi: dare informazioni di carattere culturale su una città italiana famosa in tutto il mondo; fornire
brevi caratteristiche tecniche dei violini; esercitazione dell’abilità di produzione orale.
Cremona è una città della Lombardia, ha circa 72.000 abitanti, ed è conosciuta per le famose famiglie
di liutai, come Amati, Guarneri e Stradivari. Da visitare il Duomo e il Museo del violino.
In classe: prima di far leggere il testo su Cremona, sui tre liutai e il box con le informazioni sulle botte-
ghe e i legni usati per i violini, potete chiedere: “Conoscete questa città?”; “Esiste/esistono nei vostri
Paesi città famose per la costruzione di strumenti musicali?”. La discussione avviene in plenum. Poi gli
studenti leggeranno individualmente i testi. In seguito fate delle domande di verifica della comprensio-
ne. Spiegate i vocaboli non del tutto chiari.

F.2a. Leggete il testo. – Il violinista maratoneta


Obiettivi: dare informazioni su un violinista dei nostri tempi; esercitazione dell’abilità di produzione
orale.
In classe: fate domande su Garrett: “Chi lo conosce? Chi è andato ai suoi concerti? Chi ha i suoi Cd?”.
Quindi fate leggere a turno il testo e, in plenum, passate a svolgere l’attività b.

b. Completate e scegliete l’alternativa giusta.


In classe: esercizio a coppie. Controllo in plenum.
Soluzioni: 1. bello, bravo, modernissimo, (il violinista più veloce del mondo) velocissimo; 2. Aquisgrana;
3. jeans stracciati, borchie e catenelle.

Alla fine della quinta unità, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile
online in PDF sul sito della casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per
studenti”) dell’Unità 5 per verificare quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagi-
na 77 di questa Guida per l’insegnante e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno
finito la verifica.

56 cinquantasei Edizioni Edilingua


Unità 6
Non dimenticate di...
ELEMENTI
SEZIONI COMUNICATIVI E GRAMMATICA LETTURE
LESSICALI
A. In segreteria - Capire e dare semplici - Imperativo diretto dei verbi Cantanti donne
Ecco i moduli. Iniziamo! istruzioni, ordini regolari (noi, voi) - La breve vita di
- Compilare un semplice - Imperativo diretto dei verbi Maria Malibran
modulo regolari (tu) - Cecilia Gasdia
- Imperativo negativo (tu, voi) - Maria Callas -
- Imperativo diretto di alcuni verbi La Divina
irregolari: dare, dire, fare, stare, - Callas contro Tebaldi
andare, avere, essere o Tebaldi contro
B. Pausa di mezzogiorno - Lessico relativo al bar - Imperativo con i pronomi diretti Callas?
- Anna Netrebko
C. Consigliami! - Chiedere e dare consigli - Imperativo con i pronomi indiretti
D. Regalagliela... diteglie- - Imperativo con i pronomi
lo... portamene combinati
E. E ancora... - Nomi, aggettivi e avverbi alterati
BRANI LIRICI
Libro dello studente
1. W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (Figaro), Aprite un po’ quegli occhi (frammento), Atto IV - scena VIII
2. W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (Susanna), Deh vieni, o gioia bella (frammento), Atto IV - scena X
3. G. Donizetti, L’elisir d’amore (Adina), Sappilo, alfine, ah! Sappilo (frammento), Atto II - scena VIII
4. W.A. Mozart, Don Giovanni (Zerlina), Ma se colpa io non ho (frammento), Atto I - scena XVI
5. G. Rossini, La gazza ladra (Ninetta, Giannetto), Più non resisto, o Dio! Atto II - scena IV
6. G. Donizetti, Don Pasquale (Don Pasquale), Una bomba in mezzo al core, Atto II - scena III
7. G. Donizetti, Don Pasquale (Ernesto, Norina), Tornami a dir che m’ami, Atto III - scena VI
8. G. Puccini, Turandot (Liù), Stringete... ma chiudetemi la bocca... (frammento), Atto III
9. G. Rossini, Il signor Bruschino (Sofia), Ah, datemi lo sposo..., Atto unico - scena XIII
10. P. Mascagni, L’amico Fritz (Suzel, David), Io l’acqua attingerò, Atto II - scena IV
Quaderno degli esercizi Intorno alla lirica
1. W.A. Mozart, Così fan tutte (Fiordiligi, Dorabella), Ah, guarda sorella (frammento), Atto I - - Se andate a
scena II Nagasaki, visitate il
2. G. Puccini, Madama Butterfly (Butterfly), Con onor muore..., Atto II - parte II giardino Glover!
3. W.A. Mozart, Così fan tutte (Guglielmo), Non siate ritrosi occhietti vezzosi (frammento), Atto - La soprano o il
I - scena XI soprano?
4. G. Verdi, Otello (Emilia), Aprite! Aprite!, Atto IV - scena III - Scolpire l’opera
5. P. Mascagni, Cavalleria rusticana (Santuzza), Io son dannata (frammento), Atto unico - scena V - Cecilia Bartoli
6. W.A. Mozart, Don Giovanni (Leporello), Madamina, il catalogo è questo, Atto I - scena V
7. G. Donizetti, Lucia di Lammermoor (Edgardo), Tombe degli avi miei (frammento), Atto III -
scena VII
8. G. Verdi, La forza del destino (Leonora), Son giunta, grazie a Dio (frammento), Atto II - scena V
9. C. Monteverdi, Il lamento di Arianna (Arianna), Lasciatemi morire, Atto unico - scena VII
10. G. Rossini, La Cenerentola (Cenerentola, Ramiro), Deh soccorretemi, Atto I - scena VI
11. D. Cimarosa, Il matrimonio segreto (Fidalma), Chetatevi e scusatela (frammento), Atto I -
scena V
12. G. Donizetti, L’elisir d’amore (Dulcamara), Benefattor degli uomini (frammento), Atto I - scena V
13. W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (frammenti vari)

L’italiano nell’aria 1 cinquantasette 57


Unità 6
A.1 Ascoltate il dialogo. – In segreteria
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione dell’imperativo (noi/voi) dei verbi regolari.
In classe: ascolto del dialogo a libro chiuso.

Nota per l’insegnante


Già in questa lezione è stato introdotto l’imperativo, perché nell’opera incontriamo molto spesso forme
verbali alla seconda singolare e plurale. Il “Voi” è usato sia per rivolgersi in modo formale, al posto del “Lei”
(come forma di cortesia*), sia per rivolgersi a due o più persone.

* Madamina, il catalogo è questo


delle belle che amò il padron mio;
un catalogo egli è che ho fatt’io;
osservate, leggete con me.
...
(da Don Giovanni di W.A. Mozart, atto I, scena V)

A.2 Rispondete.
Obiettivi: esercizio sulle forme appena presentate; esercitazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: rivolgete agli studenti le domande contenute in quest’esercizio. Se ci sono incertezze, fate
ascoltare il dialogo ancora una volta sempre a libro chiuso.
Poiché molto spesso gli studenti confondono nella lettura e nel significato le parole “segreteria” e “se-
gretaria”, attirate la loro attenzione su queste due parole e chiarite le differenze.
Soluzioni: 1. (loro) sono in segreteria; 2. la segretaria gli consegna i moduli; 3. Dice: “Consegnate
o spedite in segreteria entro il 31 luglio”.

A.4a. Cercate i verbi nel dialogo e inseriteli accanto alle forme dell’infinito.
Obiettivo: un primo approccio all’imperativo diretto in maniera intuitiva.
In classe: gli studenti devono ricercare le forme verbali contenute nel testo A.1.
Soluzioni: 1. consegnate, 2. scrivete, 3. mettete, 4. prendiamo, 5. spedite, 6. cerchiamo, 7. compiliamo,
8. andiamo

b. Scegliete la risposta giusta.


Obiettivo: riflessione grammaticale.
Soluzioni: comando.
In classe: è importante sottolineare che con l’imperativo il tono della voce è autoritario ed è bene ad-
dolcirlo con “per favore” o “per piacere”.

c. Completate la tabella. Imperativo diretto (verbi regolari).


Obiettivi: compilazione della tabella; riflessione sull’imperativo diretto alla 1a e 2a persona plurale.
In classe: fate presente che le desinenze dell’imperativo con noi e voi sono le stesse usate per le tre
coniugazioni del presente indicativo. La differenza consiste soltanto nell’intonazione della voce che ha
una valenza di comando.
Soluzioni: ripetiamo, finiamo

58 cinquantotto Edizioni Edilingua


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A.5 Ascoltate. – Ecco i moduli. Iniziamo!
Obiettivo: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione dell’imperativo alla 2a persona singolare.
In classe: ascolto del dialogo a libro chiuso. Domandate agli studenti se hanno riconosciuto dei vocabo-
li, se hanno capito la situazione e se Giulia e Riccardo si danno del tu o del Lei.

A.7 Cercate nel testo e completate.


Obiettivo: trascrizione delle forme dell’imperativo alla 2a persona singolare, con apprendimento in
maniera indiretta.
In classe: fate notare che, a differenza dei verbi all’infinito in -ere- e -ire (che sono uguali alle forme del
presente indicativo), i verbi che terminano in -are cambiano la vocale finale.
Quest’esercizio può essere fatto anche a coppie. Controllo in plenum.
Soluzioni: 1. Scrivi; 2. Stai/Sta’, Guarda; 3. Incolla, firma; 4. Prendi, compila; 5. Inserisci; 6. Non dimen-
ticare; 7. Vai/Va’, prendi

A.8a. Completate la tabella. Imperativo diretto (verbi regolari).


Obiettivi: applicazione della regola grammaticale per le forme regolari alla 2a persona singolare; rifles-
sione grammaticale.
In classe: a questo punto gli studenti dovrebbero essere in grado di compilare la tabella dell’imperativo
diretto delle forme regolari.
È importante sottolineare che i verbi in -are finiscono tutti in -a.
Soluzioni: guarda, prendi, senti, finisci
Spiegate che la prima persona singolare dell’imperativo non esiste.

b. Completate le frasi con i verbi all’imperativo.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. aspetta, 2. finisci, 3. suona, 4. saluta, 5. scrivi, 6. mangia

A.9 Compilate il modulo d’iscrizione al Conservatorio di Parma.


Obiettivo: abituare gli studenti a riempire un modulo d’iscrizione in lingua italiana.
In classe: la compilazione viene fatta individualmente. Durante il controllo in plenum chiedete a uno o
due studenti, per ogni singola voce, che cosa hanno inserito.

A.10 Comunicate! Silvia è al lavoro e telefona a Lorenzo in ufficio per ricordargli alcune cose da
fare. Anche Lorenzo le ricorda qualcosa. Assumete il ruolo di Silvia e Lorenzo e coniugate
gli infiniti all’imperativo.
Obiettivo: esercitare l’abilità di produzione orale utilizzando gli imperativi regolari alla 2a persona singolare.
In classe: per facilitare l’uso dell’imperativo, sono stati preparati due promemoria di commissioni da
sbrigare, come appoggio e ispirazione alla conversazione. Per ampliare l’esercizio, gli studenti potreb-
bero aggiungere di loro iniziativa altri compiti che Lorenzo e Silvia devono eseguire.
Soluzioni: Compiti per Lorenzo: 1. Manda alla segretaria..., 2. Informa tua madre che..., 3. Ricorda a
tua sorella..., 4. Scrivi a Gianluca..., 5. Ordina in Internet...; Compiti per Silvia: 1. Spedisci le lettere che
sono sul tavolo, prima però compra..., 2. Fa’/Fai la spesa perché..., 3. Lava la macchina..., 4. Paga le
tasse d’iscrizione...

L’italiano nell’aria 1 cinquantanove 59


Unità 6
A.11 a. Ascoltate la lettura dei testi e inserite i verbi.
Obiettivi: (a.) esercizio di ascolto e inserimento dei verbi mancanti; (b.) lettura; (c.) riepilogo gram-
maticale; (d.) traduzione dei frammenti di testi lirici da fare insieme agli studenti.
1. Le nozze di Figaro di W. A. Mozart, su libretto di Lorenzo da Ponte. In Aprite un po’ quegli occhi
(frammento), atto IV, scena VIII, Figaro, ormai convinto che Susanna stia per tradirlo, inveisce
contro il genere femminile e mette in guardia gli uomini imprudenti, ingenui e sprovveduti nei
confronti delle donne.
2. Le nozze di Figaro: Susanna e la contessa sono nel giardino e aspettano l’arrivo del conte. An-
che Figaro è lì nelle vicinanze ma nascosto, perché sospetta Susanna d’infedeltà con il conte. Il
suo timore è confermato dall’aria Deh vieni, o gioia bella... (frammento), atto IV, scena X, in cui
Susanna canta in modo provocatorio le gioie dell’amore clandestino. Quest’aria rende Figaro
particolarmente geloso.
Soluzioni: 1. 1. aprite, 2. guardate, 3. guardate; 2. 4. vieni, 5. non tardar (imperativo negativo alla 2a
persona singolare; spiegazione in A.13a), 6. vieni

c. Cercate nei testi i verbi all’imperativo.



In classe: si consiglia di fare quest’esercizio in plenum.
Soluzioni: 2a persona sing.: vieni (x2); 2a persona plur.: aprite, guardate (x2); forma negativa: non
tardar

A.12 Completate le frasi con la 2a plurale (voi) che spesso è la forma di cortesia del linguaggio
operistico.
Obiettivo: abituare all’uso della 2a persona plurale, forma di cortesia tipica dell’opera.
Soluzioni: 1. Venite; 2. Dite; 3. partite; 4. venite; 5. Tacete, venite; 6. Pagate; 7. Cedete; 8. perdonate;
9. Scegliete; 10. Dite

A.13 a. Osservate la tabella. Imperativo negativo.


Obiettivo: presentazione della tabella; riflessione grammaticale sull’imperativo negativo alla 2a per-
sona singolare e plurale.
In classe: spiegazione della tabella. Fate presente che per la 2a persona singolare la negazione è
all’inizio della frase, seguita dal verbo all’infinito.

b. Completate con le forme negative, come negli esempi in blu, e scrivete due frasi.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: scegliete se farlo fare agli studenti individualmente, con controllo successivo in classe,
oppure subito in plenum.
Soluzioni: 2. non arrivare/non arrivate in ritardo; 3. non suonare/non suonate il tamburo di notte; 4.
non dimenticare/non dimenticate di firmare; 5. non fare/non fate errori.

A.14 a. Osservate la tabella. Imperativo diretto (verbi irregolari).


Obiettivo: spiegazione della tabella.
In classe: È importante evidenziare che per i verbi fare, stare, andare esistono due forme, ambedue

60 sessanta Edizioni Edilingua


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corrette. Si può dire: dai/da’, fai/fa’, stai/sta’, vai/va’. Anche avere ed essere hanno forme irregolari
alla 2a persona singolare: abbi, sii e alla 2a persona plurale: abbiate, siate.

b. Trasformate l’imperativo plurale al singolare.


Obiettivo: applicazione dei verbi irregolari.
In classe: anche quest’esercizio può essere fatto individualmente con controllo successivo in classe,
oppure subito in plenum.
Soluzioni: va’ dal liutaio e ritira il mio violino; sta’/stai attento con il mio Mac; di’ alla nonna che sto
a Siena due giorni; da’/dai il mio iPod a zia Gianna; sii prudente in moto; abbi pazienza con la piccola
Susanna ; fa’/fai attenzione a chiudere bene la porta di casa

B.1a. Ascoltate il dialogo. – Pausa di mezzogiorno


Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; uso dell’imperativo con i pronomi diretti.
In classe: primo ascolto a libro chiuso. Dopo potete chiedere: “Dove sono i due ragazzi?”; “Cosa voglio-
no fare?”. Dopo il secondo ascolto, sempre a libro chiuso, leggete ad alta voce le domande e le varie
risposte della scelta multipla (b.). Gli studenti devono rispondere senza leggere il testo.

b. Scegliete e indicate (3) la risposta corretta.


Obiettivo: verifica della comprensione.
Soluzioni: 1. b, 2. b, 3. b, 4. c

B.2a. Osservate la tabella. L’imperativo con i pronomi diretti.


Obiettivo: presentazione della tabella.
In classe: mettete in evidenza che con l’imperativo i pronomi sono sempre collocati dopo il verbo e
formano un’unica parola. Fate presente che con i verbi monosillabici da’, di’, fa’, sta’, va’, la vocale del
pronome raddoppia: dalla, dillo, falla, ecc.
Esempi:
D...e la lettera? D Dalla a tua sorella!
v Ci troviamo alle 20.00? v Sì, ma dillo anche a Arturo.
_ Quando faccio la torta? _ Falla subito!

c. Cercate nel dialogo B.1a gli imperativi con i pronomi diretti.


Obiettivo: verifica della comprensione della regola spiegata.
In classe: date pochi minuti per fare la ricerca e fate il controllo in plenum.
Soluzioni: prendila, prendiamola, dividiamola, prendilo

d. Rispondete.
Obiettivo: uso dell’imperativo con i pronomi diretti.
In classe: date degli esempi prima di far fare l’esercizio, preferibilmente in plenum.
Angelo: Desidero due fette di torta. Rossella: Mangiale!
Guido e Angelo: Prendiamo due aranciate? Rossella: Prendetele!
Soluzioni: Rossella risponde: 1. bevila, 2. mangialo, 3. prendili, 4. comprale, 5. aiutami; Stefano rispon-
de: 1. ripeteteli, 2. invitatelo, 3. seguitele, 4. cantatela, 5. aiutatemi

L’italiano nell’aria 1 sessantuno 61


Unità 6
B.3a. Ascoltate la lettura dei testi e completate.
Obiettivi: (a.) esercizio di ascolto e inserimento dei verbi e dei pronomi diretti mancanti; (b.) lettura dei
testi; (c.) traduzioni dei testi lirici da fare insieme agli studenti.
3. L’elisir d’amore di G. Donizetti su libretto di Felice Romani. Con Sappilo, alfine, ah! Sappilo (fram-
mento), atto II scena VIII, la ricca e capricciosa contadina Adina ha saputo che Nemorino si è arruo-
lato come soldato, per avere una paga e comprare di nuovo l’elisir. Adina si rende conto di amarlo e
gli dichiara il suo amore.
4. Don Giovanni di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. Il geloso Masetto litiga con Zerlina che
ha accettato la corte di Don Giovanni. Lei si difende con Ma se colpa io non ho (frammento), atto I,
scena XVI, in cui lo provoca suggerendogli di picchiarla per espiare di una colpa che in realtà non ha
commesso.
5. La gazza ladra di G. Rossini su libretto di Giovanni Gherardini. Giannetto, l’innamorato di Ninetta, va
a trovarla in prigione perché accusata di aver rubato delle posate d’argento. Presto lei sarà condan-
nata a morte e Giannetto le promette che farà di tutto per salvarla. Egli, prima di lasciare la prigione,
canta insieme con Ninetta Più non resisto, o Dio!, atto II, scena IV.
Soluzioni: 3. 1. sappilo, 2. sappilo; 4. 3. ammazzami; 5. 4. rendimi.

B.4 Comunicate! Assumete il ruolo di A e B che vogliono mangiare qualcosa in un bar. Usate
le espressioni del dialogo B.1a e i vocaboli qui di seguito.
Obiettivo: esercitare l’abilità di produzione orale utilizzando gli imperativi con i pronomi diretti.
In classe: mentre gli studenti fanno l’esercizio, passate fra i banchi e aiutate, se necessario. Se avete
tempo, fate la verifica in plenum con due studenti.

C.1a. Osservate la tabella. L’imperativo con i pronomi indiretti.


Obiettivo: presentazione della tabella.
In classe: dopo la spiegazione della tabella fate altri esempi.

b. Leggete e sottolineate l’imperativo con i pronomi indiretti. – Consigliami!


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; presentazione dell’imperativo con i pronomi indiretti.
In classe: fate leggere il testo individualmente e ponete delle domande sul tema, per verificare se
l’hanno capito.
Soluzioni: dille, digli, consigliale, di’ loro, digli
Come secondo esercizio chiedete agli studenti se sono d’accordo con i consigli dati.

c. Osservate la tabella e trasformate le frasi, come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: si consiglia di fare l’esercizio in plenum.
Soluzioni: 1. Dimmi!, 2. Dagli!, 3. Parlale!, 4. Telefonagli! / Telefona loro!, 5. Spiegale!, 6. Prestaci!, 7.
Digli! / Di’ loro!

C.2a. Ascoltate la lettura dei testi e sottolineate gli imperativi con i pronomi indiretti.
Obiettivi: (a.) esercizio di ascolto e ricerca degli imperativi con i pronomi indiretti; (b.) lettura dei testi;
(c.) traduzioni da fare insieme agli studenti.

62 sessantadue Edizioni Edilingua


Non dimenticate di...
In classe: controllo dell’esercizio in plenum.
6. Don Pasquale di G. Donizetti su libretto di Gaetano Donizetti e Giovanni Ruffini. Ernesto si vuole
sposare con Norina ma suo zio Don Pasquale non gli dà il permesso perché ha in mente un’altra
donna per lui. Il dottor Malatesta ha un piano per aiutare i due innamorati: a Don Pasquale presen-
ta “sua sorella Sofronia”, ma in realtà si tratta di Norina. Quando Don Pasquale la vede, è pronto a
sposarla e canta Una bomba in mezzo al core, atto II, scena III.
7. Don Pasquale. Norina, alias Sofronia, s’incontra segretamente con Ernesto in giardino e all’unisono
cantano A dir che m’ami, atto III, scena VI.
8. Turandot (/turan’dɔt/) di G. Puccini su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni. In Stringete...
ma chiudetemi la bocca (frammento), atto III, Liù prega i suoi aguzzini di chiuderle la bocca mentre
grida, per evitare che il principe ignoto (Calef, figlio del suo padrone) sappia del suo dolore e, dispe-
rato, si decida a rivelare la sua identità. La morte di Liù fu l’ultima scena scritta da Puccini che morì,
lasciando l’opera incompiuta. La parte finale fu completata in seguito da Franco Alfano, basandosi
sui carteggi del compositore.
Soluzioni: 6. ditele; 7. tornami, dimmi; 8. chiudetemi

C.3a. Lavorate a coppie.


Obiettivo: applicazione della regola presentata in C.1a.
In classe: fate il controllo in plenum.
Soluzioni: 1. regalale, 2. dagli, 3. raccontagli

b. Adesso scambiatevi i ruoli.


Soluzioni: 1. compragli, 2. digli, 3. consigliale, 4. parlagli

D.1 Ascoltate. – Regalagliela... diteglielo... portamene


Obiettivo: esercizi di ascolto e comprensione con i pronomi combinati e l’imperativo.
In classe: durante il primo ascolto gli studenti seguono i dialoghi sul libro.

D.2 Leggete a coppie e sottolineate gli imperativi con i pronomi combinati presenti in D.1.
Obiettivo: verifica della comprensione e riconoscimento dell’imperativo con i pronomi combinati.
Dopo la lettura a coppie, gli studenti sottolineano l’imperativo e i pronomi combinati. È importante
richiamare l’attenzione sulle tabelle presenti nell’unità 5 (B.5a e B.6a).
Soluzioni: 1. restituiscimeli, 2. portamene, 3. “Regalagliela, 4. diteglielo
Fate le seguenti domande in plenum per farli rispondere con l’imperativo e i pronomi combinati.
1. Che cosa dice Pierluigi a Giorgio a proposito dei suoi appunti di teoria della musica?
2. Cosa risponde Alessio a Sara a proposito delle pizzette?
3. Che cosa dice Giuliana a Leonardo a proposito della valigia nuova da regalare a Beatrice?
4. Marcella vuole John e Francis alla sua festa. Che cosa dice a Luca e Lisa?

D.3 Qual è la forma giusta?


Soluzioni: 1. regalaglielo, 2. prestameli, 3. ditecelo, 4. dammelo, 5. consegnatecela, 6. diglielo, 7. date-
mele, 8. compratele

L’italiano nell’aria 1 sessantatré 63


Unità 6
D.4a. Ascoltate la lettura dei testi e sottolineate gli imperativi con i pronomi combinati.
Obiettivi: (a.) esercizi di ascolto e ricerca delle forme richieste; (b.) lettura dei testi; (c.) traduzioni da
fare insieme agli studenti.
9. Il signor Bruschino ossia il figlio per azzardo di G. Rossini su libretto di Giuseppe Maria Foppa. In Ah,
datemi lo sposo, atto unico, scena XIII, Sofia è ben contenta di sposare il signor Bruschino, perché in
realtà si tratta del suo innamorato Florville che il suo tutore non accetta.
10.L’amico Fritz di P. Mascagni su libretto di Nicola Daspuro. Suzel canta Io l’acqua attingerò, atto II,
scena IV, e il rabbino David gliene chiede un sorso inducendola a raccontargli un passo della Bibbia.
Con questo stratagemma egli riesce a sapere il nome del suo innamorato e così potrà, ancora una
volta, esercitare il suo ruolo preferito: il sensale di matrimoni.
Soluzioni: 9. datemelo, 10. dammene
In classe: questa volta fate fare direttamente in plenum la traduzione dei due testi.

E ancora...
E.1a. Osservate le immagini.
Obiettivo: presentazione dei nomi, aggettivi e avverbi alterati molto frequenti nel linguaggio operistico.
In classe: dopo aver fatto osservare in plenum le alterazioni della parola casa, passate alla tabella. Chie-
dete agli studenti se ci sono delle parole che conoscono già e come le tradurrebbero nella loro lingua
madre o nella lingua ponte.

b. Da dove derivano queste parole?


Obiettivo: verifica della comprensione della regola spiegata.
In classe: gli studenti fanno l’esercizio individualmente e la correzione è in plenum.
Soluzioni: 1. cuore, 2. vento, 3. uomo, 4. cuffia, 5. giornata, 6. bianco, 7. moglie, 8. dita, 9. bene, 10.
piccola

F.1a. Leggete. – La breve vita di Maria Malibran (1808-1836)


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale.
In classe: per introdurre l’argomento “voci femminili” potete chiedere agli studenti: “Quali soprani co-
noscete fra quelli presentati in questa sezione?”; “Avete una cantante lirica preferita?”; “Come definite
le sue qualità?”. Naturalmente per le definizioni che gli studenti non conoscono in italiano, la comu-
nicazione avverrà nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte. Scrivete alla lavagna la
traduzione delle parole. La lettura può essere fatta a coppie o in plenum.

Nota per l’insegnante


Maria Malibran aveva una vocalità ambivalente in quanto le sue corde vocali erano molto flessibili e poteva
tenderle fino ad emettere suoni gravi, cosa rara per una donna.

b. Rispondete a coppie alle domande.


Obiettivi: controllo della comprensione; esercitare l’abilità orale.
In classe: da fare in plenum.

64 sessantaquattro Edizioni Edilingua


Non dimenticate di...
Soluzioni: 1. Una giovane tanto rovinata dalla natura.; 2. Nacque nel 1808 a Parigi.; 3. In ruoli da con-
tralto, soprano e tenore.; 4. Il ruolo di Gualtiero.; 5. Bellini e Rossini.; 6. Morì a 28 anni in seguito ad
una caduta da cavallo.

F.2 Leggete e trovate i due sinonimi corretti. – Cecilia Gasdia


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; ampliamento del
vocabolario.
In classe: lettura a coppie o in plenum.
Soluzioni: 1. a, c; 2. b, c; 3. a, c; 4. b, c

F.3a. Leggete e completate con i seguenti anni: 1977, 1923, 1939, 1965.
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo, approfondimento culturale.
Soluzioni: 1. 1923, 2. 1939, 3. 1965, 4. 1977
In classe: fate il controllo in plenum delle soluzioni e verificate la comprensione del testo con domande
mirate.

b. - c. Leggete.
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; curiosità sulla cantante; ampliamento del vo-
cabolario.
In classe: si consiglia di fare la lettura in plenum e allo stesso tempo approfondire con gli studenti i
termini lessicali più difficili.

F.4 Leggete e trasformate i verbi dal presente al passato remoto. – Callas contro Tebaldi o Te-
baldi contro Callas?
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; approfondimento culturale; ripasso grammaticale.
Soluzioni: 1. durò, 2. fu, 3. entrò, 4. fu, 5. scomparvero
In classe: verificate le soluzioni in plenum, poi fate un paio di domande sulla comprensione dettagliata
del testo. Chiedete inoltre: “Questa rivalità fra le due cantanti vi era già nota?”; “Potete citare altri casi
che riguardano cantanti famosi?”

F.5 Leggete e inserite le preposizioni semplici e articolate. – Anna Netrebko (1971)


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; ripasso gramma-
ticale.
Soluzioni: 1. nel, 2. al, 3. di, 4. a, 5. nel, 6. con, 7. al

Alla fine della sesta unità, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile
online in PDF sul sito della casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per
studenti”) dell’Unità 6 per verificare quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagi-
na 77 di questa Guida per l’insegnante e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno
finito la verifica.

L’italiano nell’aria 1 sessantacinque 65


Unità 7
“...Là mi dirai di sì!”
ELEMENTI
SEZIONI COMUNICATIVI E GRAMMATICA LETTURE
LESSICALI
A. Sarò in Italia a marzo - Parlare di eventi futuri - Futuro semplice (verbi Il costumista
e... - Fare ipotesi regolari e irregolari) - Il costume fa l’artista
B. - Gerundio semplice
Cosa stai facendo? - Descrivere un’azione - Stare + gerundio
in corso - Stare per + infinito
- Esprimere l’intenzione
di fare qualcosa
C. E ancora... - Aggettivi e pronomi
dimostrativi: questo e quello
- Uso di poco/parecchio/
molto/tanto/troppo come
aggettivi/avverbi
- Alcuni aggettivi e pronomi
indefiniti
BRANI LIRICI
Libro dello studente
1. W.A. Mozart, Don Giovanni (Don Giovanni), Là ci darem la mano (frammento), Atto I - scena IX
2. G.F. Händel, Giulio Cesare in Egitto (Cleopatra), Piangerò la sorte mia (frammento), Atto III - scena III
3. W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (Figaro), Se vuol ballare, signor Contino, Atto I - scena II
4. G. Verdi, Rigoletto (Duca), Questa o quella per me pari sono..., Atto I - scena I
5. W.A. Mozart, Don Giovanni (Don Giovanni), Fin ch’han dal vino calda la testa, Atto I - scena XV
Quaderno degli esercizi Registi e scenografi
1. G. Verdi, La Traviata (Violetta), Alfredo, Alfredo, di questo core, Atto II, scena XV - Luchino Visconti
2. W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (Conte), Vedrò, mentr’io sospiro, felice un servo - Franco Zeffirelli
mio? (frammento), Atto III, scena IV - Luca Ronconi
3. V. Bellini, Norma (Norma), Sì, cadrà... punirlo io posso, Atto I, scena IV - Sebastian Baumgarten
4. V. Bellini, Norma (Norma), M’odi. Pe’l tuo Dio, pei figli tuoi (frammento), Atto II, scena X
5. W.A. Mozart, Il flauto magico (Tamino, Papageno), Ma come vivi? Mangiando e be- Teatri nel mondo
vendo..., Atto I, scena II - Teatro dell’Opera di Oslo
6. W.A. Mozart, Le nozze di Figaro (Cherubino), Non so più cosa son, cosa faccio, Atto I, - Dubai e il Teatro dell’Opera
scena V - Elbphilharmonie ad Amburgo

A.1 Ascoltate la lettura delle quattro mail. – Sarò in Italia a marzo e...
Obiettivi: ascolto e comprensione; lettura; introduzione del tempo futuro dei verbi regolari.
In classe: è consigliabile dividere l’ascolto in due parti: primo ascolto: e-mail 1 e 2, seguendo il Libro
dello studente. Chiedete se hanno capito qual è il tema; poi fate lavorare gli studenti a coppie, facendoli
rispondere oralmente alle prime tre domande di A.2. Secondo ascolto: le e-mail 3 e 4. Gli studenti,
sempre a coppie, rispondono alla seconda parte delle domande di A.2.
Chiedete di sottolineare i vocaboli nuovi (divisi per e-mail) e senza guardare il glossario gli studenti
cercano di capirne il significato. È un esercizio da fare in plenum.
Ricordate agli studenti che la forma plurale “Vi ringrazio” (nella 3a e-mail del Libro dello studente) è

66 sessantasei Edizioni Edilingua


“...Là mi dirai di sì!”
utilizzata perché ci si rivolge alla scuola come istituzione e ai suoi impiegati. Inoltre è diffuso anche nella
corrispondenza commerciale.

Nota per l’insegnante


Il futuro semplice ricorre spesso nel linguaggio operistico e quindi è stato introdotto in anticipo rispetto ai
classici manuali d’italiano per stranieri.

A.2 Rispondete e controllate a coppie.


Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
Dopo che gli studenti avranno risposto a coppie a tutte le domande, fate il controllo in plenum.
Soluzioni: 1. fra sei mesi; 2. un corso di perfezionamento per cantanti lirici; 3. in settembre; 4. in marzo;
5. la tecnica del flauto; 6. la documentazione e il modulo d’iscrizione.

A.4 Completate la tabella. Futuro semplice.


Obiettivi: compilazione della tabella; riflessione grammaticale, forma per esprimere progetti futuri.
In classe: gli studenti a coppie ricercano in A.1 le forme mancanti e le inseriscono nella tabella.
Non trascurate di far leggere in classe le note sotto la tabella.
Ricordate agli studenti che alcune forme del futuro sono simili al passato remoto, quindi facilmente
scambiabili. Il futuro ha sempre le seguenti desinenze finali: io ascolterò, tu ascolterai, loro ascolteran-
no mentre al passato remoto le desinenze sono: io ascoltai, lui ascoltò, loro ascoltarono.
Soluzioni: lui troverà, io partirò

A.5 Abbinate le forme verbali del futuro semplice.


Obiettivo: apprendimento automatico delle desinenze del futuro semplice.
In classe: gli studenti fanno l’esercizio individualmente. Controllo in plenum.
Soluzioni: 1. io lavorerò, 2. loro preferiranno, 3. noi decideremo, 4. lui prenderà, 5. tu canterai, 6. lei
ballerà, 7. voi telefonerete, 8. io spedirò. 9. lui pulirà

A.6 A coppie correggete solo le forme sbagliate del futuro semplice.


Obiettivo: apprendimento automatico delle desinenze dei verbi al futuro.
Quest’esercizio può essere fatto sia in plenum sia a coppie con verifica successiva in classe.
Soluzioni: 1. vincerò, 3. parlerai, 5. canteremo, 6. capirete, 7. domanderanno, 10. ascolterete

A.7 Formate delle frasi, come nell’esempio in blu.


Obiettivo: applicazione delle regole presentate.
In classe: l’esercizio può essere fatto in plenum per verificare l’apprendimento.
Soluzioni: 1. manderai, 2. venderai, 3. incontrerete, 4. partiranno, 5. lavoreremo, 6. studierò, 7. impa-
rerà

A.8 Osservate le tabelle. Cercate in A.1 le forme mancanti.


Obiettivi: compilazione della tabella; riflessione grammaticale sulle forme irregolari.
Soluzioni: dovrà, sarò, rimarrò
L’italiano nell’aria 1 sessantasette 67
Unità 7
A.9a. Ascoltate la lettura dei testi e inserite i verbi mancanti.
Obiettivi: (a.) ascolto e inserimento delle forme mancanti; (b.) lettura; (c.) traduzione dei frammenti
dei testi lirici da fare insieme agli studenti.
1. Don Giovanni di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. Nel famosissimo duetto Là ci darem
la mano, atto I, scena IX, Don Giovanni per dichiarare a Zerlina il suo amore l’invita ad andare in un
luogo appartato. Intanto Leporello distrae Masetto, fidanzato di Zerlina, portandolo altrove in modo
che egli non sorprenda Don Giovanni mentre seduce la sua innamorata.
2. Giulio Cesare in Egitto di G.F. Händel, su libretto di Nicola Francesco Haym. Cleopatra, prigioniera di
Tolomeo, piange Cesare che crede morto; lei non ha più speranza, quindi inizia con la celeberrima
aria Piangerò la sorte mia, atto III, scena III.
Soluzioni: 1. darem, dirai; 2. piangerò, avrò, agiterò

A.10 Ricostruite le frasi e abbinate le domande alle risposte.


Obiettivo: esercitare l’uso del tempo futuro.
In classe: spiegate che il futuro si usa non solo per fare progetti ma anche per formulare ipotesi.
Soluzioni: fare progetti: 1. c, 2. a, 3. b; fare ipotesi: 1. b, 2. c, 3. a

A.11 Comunicate!
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale parlando di se stessi e dei propri progetti.
In classe: fate esercitare a piccoli gruppi. Poi a campione fate un controllo in plenum tra gli studenti
ponendo le domande.

B.1a. Ascoltate la lettura dell’aria e completate con le parole mancanti.


Obiettivi: (a.) introduzione del gerundio con l’ascolto dell’aria e inserimento delle forme mancanti; (b.)
formazione e uso del gerundio; (c.) lettura; (d.) traduzione del testo lirico da fare insieme agli studenti.
3. Le nozze di Figaro di W.A. Mozart, su libretto di Lorenzo da Ponte. Nella famosissima cavatina Se
vuol ballare, signor Contino, atto I, scena II, Figaro adirato con il conte che cerca di sedurre l’amata
Susanna, studia una strategia per mandare all’aria i suoi progetti. Figaro è disposto a servirlo ancora
ma tenendo gli occhi aperti.
Soluzioni: schermendo, adoprando, pungendo, scherzando

b. Osservate la tabella. Gerundio semplice.


In classe: spiegate che il gerundio si forma aggiungendo -ANDO, alla radice, nel caso di verbi in -are;
-ENDO con i verbi in -ere e -ire. Si consiglia di fare ulteriori frasi con azioni simultanee (ad esempio:
“Grazia lavora cantando”).

B.2a. Ascoltate il dialogo. Vero o falso?


Obiettivo: esercizio per la verifica della comprensione globale del testo.
In classe: fate uno o due ascolti di B.2b a libro chiuso, poi leggete le frasi di B.2a in plenum. Gli studenti
risponderanno con “vero o falso”.
Soluzioni: 1. F, 2. F, 3. V, 4. V, 5. F

68 sessantotto Edizioni Edilingua


“...Là mi dirai di sì!”
b. A
 desso leggete a coppie il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia! –
Cosa stai facendo?
Obiettivi: lettura e comprensione; introduzione e uso della forma perifrastica stare + gerundio; eserci-
tazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: decidete chi deve leggere in plenum e poi chiedete ad alcuni studenti di sottolineare le nuove
forme. Alla lavagna scrivete le prime due frasi del dialogo che loro hanno ricercato: “Cosa stai facen-
do?”; “Sto ascoltando questo brano di Mozart”. Poi domandate: “Quando lo ascolta?”.
Gli studenti dovrebbero dire: “Adesso”.
Dovrete spiegare che quando un’azione si svolge mentre si parla si usa stare + gerundio.
In genere è necessario ripassare la coniugazione del verbo stare al presente:
sto
stai
sta ascoltando..., leggendo..., sentendo...
stiamo
state
stanno
Scrivete alla lavagna altri verbi per fare esercitare a coppie gli studenti. Prima di passare alla compren-
sione analitica del testo, chiedete se riescono a spiegare i nuovi vocaboli: succedere, intuizione, inter-
rogare, a memoria, avere ragione.
In classe: in aggiunta, potete fare delle domande in plenum per la comprensione dettagliata del dialogo
e per l’esercitazione dell’abilità di produzione orale.
1. Che cosa sta facendo Igor quando arriva Midori?
2. Perché la ragazza dice che capisce la cavatina?
3. Perché Midori deve cercare “pungendo, schermendo e dissimulando” sul dizionario?
4. Da quanto tempo studia l’italiano Midori?
5. Cosa risponde Igor, quando Midori chiede: “Mi stai interrogando, per caso?”
6. Secondo Igor che cos’è importante per chi studia l’italiano dell’opera?
Soluzioni: 1. Sta ascoltando un brano di Mozart.; 2. Sa che cosa succede nella cavatina e quindi, per in-
tuizione, capisce il senso.; 3. Perché lei non ne conosce il significato esatto.; 4. Studia l’italiano soltanto
da dieci mesi.; 5. “Ma no, dai, sto scherzando”.; 6. È importante capire le parole e le frasi, e non cantare
tutto a memoria.

B.3 Inserite le forme mancanti di stare e, se necessario, anche i verbi al gerundio, come
nell’esempio in blu.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: esercizio da fare a coppie o in plenum.
Soluzioni: 1. stai, Sto andando; 2. stai, Sto telefonando; 3. sta, stanno litigando; 4. state, Stiamo guar-
dando; 5. stanno applaudendo; 6. stai, Sto rispondendo; 6. state, Stiamo compilando

B.4 Comunicate!- Annabella e Giovanni al telefono domandano e raccontano che cosa stanno
facendo per l’università. Utilizzate la forma stare + gerundio.
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando la regola grammaticale appena im-
parata.
In classe: per fissare la regola di stare + gerundio, si consiglia di far fare in classe questo esercizio.

L’italiano nell’aria 1 sessantanove 69


Unità 7
Il controllo può essere verificato in plenum, chiedendo ad una coppia di studenti di ripetere l’esercizio.
Consigliate di formulare altre frasi a piacere, oltre alle tracce date.

B.5 Compilate la seguente tabella con nomi di personaggi che conoscete.


Obiettivo: attività ludica di cultura generale.
In classe: a coppie o a gruppi con discussione in plenum.

B.6a. Osservate la tabella. Stare per + infinito.


Obiettivo: introduzione e uso di stare per + infinito.
In classe: spiegate che questa forma si usa quando si vuole parlare di un’azione che è imminente, che
sta per accadere. Fate altri esempi per evidenziare l’uso di stare per + infinito.

b. Guardate le immagini e scrivete una frase. Utilizzate la forma stare per + infinito.
Obiettivo: verifica della regola appena spiegata.
In classe: da fare a coppie o in plenum.
Soluzioni: 1. loro stanno per partire, 2. lei sta per telefonare, 3. sta per piovere, 4. lui/lei sta per uscire

E ancora...
C.1a. Osservate la tabella. Questo - aggettivo e pronome dimostrativo.
Obiettivo: presentazione della tabella di questo come aggettivo e pronome dimostrativo.
In classe: evidenziate che questo si usa per indicare qualcosa/qualcuno vicino alla persona che parla.

b. Completate con le forme di questo.


Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. questo, 2. questi, 3. quest’, 4. quest’, 5. questo, 6. queste, 7. questi, 8. queste; 9. quest’, 10.
questi, 11. questa, 12 quest’

C.2a. Ascoltate la lettura dell’aria.


Obiettivi: (a.) ascolto; (b.) lettura; (c.) traduzione del testo lirico da fare insieme agli studenti.
4. Rigoletto di G. Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. Il duca di Mantova, dopo aver parlato con
Borsa delle donne presenti alla festa, è attirato dalla bellezza della contessa di Ceprano. Borsa gli
ricorda che il marito è geloso ma lui risponde con la nota ballata Questa o quella per me pari sono,
atto I, scena I. Il duca dice che è abituato a vivere da libertino e non si fa scrupoli dei sentimenti altrui.

C.3a. Osservate la tabella. Quello - aggettivo e pronome dimostrativo.


Obiettivo: presentazione della tabella di quello come aggettivo e pronome dimostrativo.
In classe: fate leggere la tabella e la regola. Ricordate che codesto/cotesto e quello sono frequenti nel
linguaggio operistico e tuttora usati nell’italiano letterario e nell’area toscana. Se volete, potete antici-
pare che la stessa regola vale anche per l’aggettivo bello (Unità 9 - E ancora... - L’italiano nell'aria 2).

70 settanta Edizioni Edilingua


“...Là mi dirai di sì!”
b. Completate con le forme di quello.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. quel, 2. quell’, 3. quegli, 4. quella, 5. quella, 6. quelle, 7. quelle, 8. quel, 9. quegli, 10. quel,
11. quei, 12. quel

C.4a. Ascoltate la lettura dell’aria.


Obiettivi: (a.) ascolto; (b.) lettura; (c.) traduzione del testo lirico da fare insieme agli studenti.
5. Don Giovanni di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. In Fin ch’han dal vino calda la testa,
atto I, scena XV, Don Giovanni ordina a Leporello di organizzare una festa allo scopo di sedurre e
amoreggiare liberamente.

C.5 Osservate le tabelle degli avverbi poco, parecchio, molto, tanto, troppo.
Obiettivo: presentazione delle tabelle e uso degli avverbi che modificano il significato di un verbo, di
un aggettivo, di un avverbio.
In classe: spiegate le tabelle, mettendo in evidenza che gli avverbi sono invariabili. Successivamente,
fate ulteriori esempi e lasciate che li facciano anche gli studenti, come controllo delle regole appena
apprese.

C.6 Osservate la tabella degli aggettivi poco, parecchio, molto, tanto, troppo.
Obiettivo: presentazione della tabella e uso degli aggettivi che modificano un nome.
In classe: qui sono presentati con valore di aggettivo e sono declinabili. Davanti a un nome ne modifi-
cano il significato.

C.7a. Osservate le tabelle. Alcuni aggettivi indefiniti.


Obiettivo: presentazione delle tabelle e uso di alcuni aggettivi indefiniti.
In classe: evidenziate che l’uso di qualche ha sempre il sostantivo, il verbo è al singolare e indica una
quantità indefinita.
Ciascuno e ogni sono sinonimi ma ciascuno è meno usato nella lingua moderna. Nessuno ha valore
negativo. Fate fare degli esempi agli studenti, per controllare se hanno capito le regole.
Quindi passate all’esercizio b.

b. Completate. Sono possibili più soluzioni.


Obiettivo: applicazione delle regole presentate.
In classe: a coppie o in plenum.
Soluzioni: 1. Ognuno/Ciascuno/Nessuno, 2. Alcuni, 3. qualche, 4. Nessun/Ogni, 5. Ogni/Ciascun/Nes-
sun, 6. Ogni/Qualche

C.8a. Osservate la tabella. Alcuni pronomi indefiniti.


Obiettivo: presentazione delle tabelle e uso di alcuni pronomi indefiniti.
In classe: ricordate che niente e nulla sono sinonimi; ognuno/ciascuno, qualcuno e qualcosa si usano
solo al singolare. Nessuno, come pronome, vuole la doppia negazione. Se è iniziale di frase non ne ha
bisogno (ad esempio: “Nessuno dorme a quest’ora”).

L’italiano nell’aria 1 settantuno 71


Unità 7
Anche in questo caso si consiglia di far fare un paio di esempi agli studenti, prima di passare all’esercizio b.

b. Completate. Sono possibili più soluzioni.


Obiettivo: applicazione delle regole presentate.
In classe: Anche qui scegliete se farlo fare in plenum o a coppie.
Soluzioni: 1. niente/nulla, 2. qualcosa, 3. Nessuno/Ognuno, 4. qualcuno, 5. nessuno, 6. Nessuno/Cia-
scuno/Ognuno

D.1a. Leggete. – Il costume fa l’artista


Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; descrizione del mondo della sartoria teatrale;
esercitazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: si tratta di un’intervista a un personaggio immaginario ma con informazioni autentiche.
Prima di passare alla lettura potreste, per introdurre il tema, fare qualche domanda: “Avete mai visitato
una sartoria teatrale?”; “Cosa conoscete di questo mondo?”; “Avete qualche curiosità in proposito da
raccontare?”. Da leggere in plenum, a coppie o individualmente.
Se gli studenti leggeranno a coppie, dovreste avvicinarvi ai vari gruppi, ascoltarli e correggerli, se ne-
cessario. In questo caso poiché l’intervista è lunga si consiglia una seconda lettura, magari individuale,
prima di passare alle domande.

b. Rispondete. Vero o falso?


Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
In classe: da fare a coppie con controllo in plenum, oppure direttamente tutti insieme.
Soluzioni: 1. V, 2. F, 3. F, 4. F, 5. V, 6. F

D.2 Comunicate!
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: formate le coppie e, mentre gli studenti parlano, avvicinatevi ai vari gruppi, ascoltateli e aiu-
tateli, se necessario.
Soluzioni: 1. Dipende dalla difficoltà del lavoro.; 2. La sartoria è mobile, quindi talvolta io e i miei col-
laboratori seguiamo la compagnia.; 3. No, facciamo anche costumi per la TV, il cinema, il balletto e il
teatro di prosa.; 4. Ne abbiamo ben 13.000 e facciamo anche servizio di noleggio.; 5. Dipende. Per
esempio, gli abiti d’epoca come quelli del ’500 e ’600 richiedono una grande lavorazione e quindi dare
un prezzo è difficile.
Dopo questa conversazione, potete chiedere agli studenti qual è il costume che vorrebbero indossare
e perché.

Alla fine della settima unità, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile
online in PDF sul sito della casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per
studenti”) dell’Unità 7 per verificare quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagi-
na 77 di questa Guida per l’insegnante e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno
finito la verifica.

72 settantadue Edizioni Edilingua


Test di verifica finale per la pronuncia
Test 1
1. G
 erardo e Gherardo suonano la chitarra in un gruppo di giovani musicisti genovesi i quali si incontrano sempre nel
quartiere Centocelle a Roma. Spesso si uniscono anche il violoncellista Germano Sciami e il contrabbassista Guido
Schiamazzi.
 uido, Giulia e Lorenzo sono al bar Le giubbe gialle e bevono una Coca Cola con la cannuccia e con il ghiaccio.
2. G
Vogliono mangiare anche un gelato alle noci e al cacao ma poi decidono che preferiscono aspettare le loro amiche
Cecilia e Lucia prima di chiamare la cameriera!
 he belli quei gioielli esposti nella gioielleria Gioacchino e Quirino Cecchini in Piazza Maggiore; mi piacciono
3. C
tantissimo sia il braccialetto con quei due piccolissimi brillanti sia gli orecchini a forma di bottoncino! Chissà se il
mio amico me li regalerà per il mio venticinquesimo compleanno!
4. Q
 uelle squisite specialità gastronomiche che vendono nelle botteghe storiche nel cuore della città di Piacenza, e
presso il panificio-pasticceria di Gilberto e Guendalina Squadroni, sono veramente eccezionali. Da raccomandare
sono i “cannolicchi” di pasta sfoglia ripieni di spinaci, castagne e ricotta e le “caramelle” che sono una specialità
piacentina, fatte con ingredienti assolutamente genuini.
5. G
 iuliano possedeva un bell’orologio da uomo al quarzo che lasciava sempre sulla credenza del soggiorno, ma un
giorno il suo amico Edoardo glielo ruba perché invidioso. Quando il furto viene scoperto, quest’ultimo si giustifica
dicendo che era un semplicissimo scherzo fra ragazzi, ma nessuno dei suoi amici e conoscenti gli crede, eccetto sua
madre la quale lo protegge e lo coccola eccessivamente anche quando si comporta come un irresponsabile.
6. G
 iorgio, Michele e Gaia, i quali abitano a Quarrata, scendono sempre in ascensore e raramente prendono le scale.
Gaia non può nemmeno andare in giardino a chiacchierare all’ombra dei ciliegi con le sue amiche Guglielmina e
Giuseppina perché lì c’è una scala a chiocciola e utilizzarla le fa girare la “capoccia”. Inoltre Gaia porta sempre le
scarpe con il tacco a spillo e le gonne strette, per cui non può muoversi molto agilmente su e giù per gli scalini!
7. C
 ecilia ha schiaffeggiato Giacomo perché sostiene che le abbia mancato di rispetto. Giada e Giulia dicono che ha
esagerato nel dargli uno schiaffo e che poteva anche chiarire la questione verbalmente. Si dice che l’amico sia
veramente un ragazzo ben educato e corretto, e che negli ultimi tempi siano stati spesso insieme in piscina e nella
comunità della chiesa di Santa Chiara di Quercianella. Chissà perché Cecilia si è comportata così?
 uando usciamo insieme io e Giovanna per andare ai concerti, di solito ci fermiamo al bar Da Girolamo; qui
8. Q
mangiamo sempre un panino al prosciutto cotto oppure uno con frittata di spinaci e poi ci prendiamo un quartino di
vino bianco secco e fresco. Invece quando il nostro amico Calogero ci procura i biglietti gratuiti al teatro Mascagni,
allora andiamo al ristorante Dal cuoco ciociaro, che si trova proprio accanto al teatro e ci mangiamo tagliatelle al
caciocavallo e tartufi, del pesce fresco con finocchi gratinati ed infine un bel gelato in coppa ai gusti di stracciatella,
pistacchio e nocciola.
9. L e mie amiche Lucia Schiavone e Chiara Mattarelli mi hanno invitato ad una trasmissione di cucina coreana ma,
purtroppo, non ci sono potuta andare perché l’ambasciatrice egiziana, insieme a quella algerina, mi avevano
mandato un invito per un concerto di musica classica con un violoncellista cinese e due clarinettisti giapponesi
molto famosi.
10. P
 urtroppo Giorgio e Guido hanno distrutto la macchina di Pierluigi e non sanno come dirglielo. So per certo che
lui gliela aveva prestata due giorni fa, raccomandando loro di non correre, ma ieri sera loro hanno tamponato
violentemente un’altra auto guidata da un marocchino il quale ha picchiato la testa e ha perso molto sangue. Che
guaio che hanno combinato quei due!
11. - Ti piace la cucina pachistana?”
- No, preferisco la cinese o quella giapponese, ma perché me lo chiedi?
- Perché volevo cucinare qualcosa di esotico ed invitare anche quelle due giovani e simpatiche ragazze turche che
abbiamo conosciuto alla festa in maschera data da Cinzia e Michele. Avevo pensato di passare il pomeriggio con
loro nella piscina comunale del mio quartiere e poi di invitarle a cena da me.
- Va bene, accetto l’invito e cercherò di mangiare tutto ciò che preparerai.

L’italiano nell’aria 1 settantatré 73


Test 2
Come si pronunciano queste parole?
/dʒelo’zia/ /’ʃame/ /s’kontʃo/ /ʃalak’kwio/
/’wɔvo/ /’kjakkjere/ /in’ditʃe/ /dʒal’loɲɲolo/
/ʃɔ’kketstsa/ /’dzii/ /aʃʃen’sore/ /skjuma’rɔla/
/aɲ’ɲɔstiko/ /aʃ’ʃɛlla/ /diz’dʒɛlo/ /diz’gratstsja/
/gar’dzone/ /a’jwɔle/ /zgim’bɛʃʃo/ /pa’gano/
/zgiri’bitstso/ /’kjara/ /ge’riʎʎo/ /sker’maʎʎa/
/dʒan’duja/ /’nwɔra/ /effi’katʃe/ /baɲɲaʃ’ʃuga/
/rutstso’lio/ /’rodzdza/ /ne’tʃɛssito/ /sidʒiz’bɛrto/
/bolʃe’viko/ /z’brondzo/ /sgiɲ’ɲatstso/ /dʒadʒ’dʒɔlo/
/dopodi’ke/ /de’dʒɛnere/ /filo’lɔdʒiko/ /kwattro’tʃɛnto/
/skan’sjone/ /’bolgeri/ /nwo’tare/ /filoso’vjɛtitʃi/
/kje’zetta/ /’nuntsjo/ /z’gotstso/ /aʎ’ʎatʃeo/
/fiʎ’ʎɔlo/ /muɲ’ɲaio/ /ate’nɛo/ /’tʃɛrea/
/’fjɔtʃina/ /’ʃɔkki/ /’gwardja/ /s’kertso/
/siɲ’ɲora/ /giʎʎot’tina/ /dʒu’dɛa/ /inkwizits’tsjone/
/’tra’sɛkolo/ /kompaɲ’ɲia/ /gwer’riʎʎa/ /aero’nautika/
/eu’fɛmiko/ /riu’njone/ /ovvero’sia/ /’lan’gwore/
/riʃ’ʃakkwo/ /ba’ule/ /unge’ria/ /dʒanfran’tʃesko/

74 settantaquattro Edizioni Edilingua


Test di verifica finale per la pronuncia
Test 2
Forma ortografica
gelosia sciame sconcio scialacquio
uovo chiacchiere (lui/lei/Lei) indice giallognolo
sciocchezza zii ascensore schiumarola
agnostico ascella disgelo disgrazia
garzone aiuole sghimbescio pagano
sghiribizzo chiara gheriglio schermaglia
gianduia nuora efficace bagnasciuga
ruzzolio rozza necessito Sigisberto
bolscevico sbronzo sghignazzo giaggiolo
dopodiché degenere filologico quattrocento
scansione Bolgheri nuotare filosovietici
chiesetta nunzio sgozzo agliaceo
figliolo mugnaio ateneo cerea
fiocina sciocchi guardia scherzo
signora ghigliottina Giudea inquisizione
trasecolo compagnia guerriglia aeronautica
eufemico riunione ovverosia languore
risciacquo baule Ungheria Gianfrancesco

L’italiano nell’aria 1 settantacinque 75


Soluzioni del Riepilogo grammaticale
Unità 1
1. sei, è, siete, sono
2. sei, Sono di; Di dove, è di; di dove siete, Siamo di
3. libro, libri; zaino, zaini; opera, opere; aria, arie; studente, studenti; tenore, tenori
4. il conservatorio, i conservatori; il direttore, i direttori; lo sbaglio, gli sbagli; l’atto, gli atti; la scena, le scene; la voce, le voci; l’opera,
le opere
5. 1. il dizionario/la borsa, c’è; 2. il dizionario/la borsa, non c’è; 3. le chiavi/i libri, ci sono; 4. le chiavi/i libri, non ci sono
6. bravo-i/brava-e, spagnolo-i/spagnola-e, famoso-i/famosa-e; cinese-cinesi, interessante-i, importante-i
7. scrittrice, direttrice
8. il pianista, la cantante, l’artista, la regista

Unità 2
1. ha, abbiamo, hanno
2. sto: molto bene/benissimo, abbastanza bene; Non c’è male, Insomma
3. stai, sta, state
4. canti, canta, cantano; decido, decide, decidiamo, decidete; dorme, dormite, dormono; finisco, finisci, finisce, finiscono
5. non sono, non hanno, non incontri
6. un albergo, uno spettacolo, un direttore, un’arpa, un’audizione
7. devi, dobbiamo, devono; può, potete, possono; voglio, vuole, vogliono
8. cardinali: quindici, ventitré, cinquantotto, ottantuno, centouno, duemilaventotto
ordinali: quinto, settimo, nono, decimo, diciottesimo, ottantanovesimo
9. martedì, mercoledì, sabato, domenica
10. gennaio, marzo, giugno, luglio, settembre, dicembre

Unità 3
1. a, da, su, tra
2. preposizioni semplici: di, in; preposizioni articolate: dell’, delle; al, alla, agli; dallo, dalle; nello, nell’, nei; sul, sulla, sugli
3. accanto a, di fronte a; fino a; a sinistra di; lontano da
4. andare: vado, vai, va; dire: dici, dice, diciamo; fare: faccio, facciamo, fate, fanno; sapere: sappiamo, sapete, sanno; venire: vieni,
viene, venite, vengono; uscire: esco, esci, esce, uscite
5. lo, la, li, le
7. Che ore sono? Sono le nove; Sono le nove e un quarto; Sono le nove e mezzo/a; Sono le dieci meno un quarto
11. ascoltarmi, chiamarti, Lo devo, incontrarLa, Ci volete, Vi posso, accompagnarli, Le vogliamo

Unità 4
1. suonare: suonò, suonaste, suonarono; credere: credei, credesti, credemmo; capire: capì, capiste, capirono
2. avere: ebbi, avesti, ebbe, avemmo, aveste, ebbero; essere: fui, fosti, fu, fummo, foste, furono
3. decidere: decisi, decise, decisero; fingere: finse, fingeste, finsero; piangere: piansi, piangemmo, piangeste; scendere: scendesti,
scese, scesero; volere: volli, volle, vollero
4. il tuo numero, il suo dizionario, il vostro telefono; la mia penna, la sua festa, la nostra borsa, la loro chiave; i miei spartiti, i nostri
amici, i loro giornali; le tue amiche, le vostre vacanze
mio fratello, mia sorella; tuo figlio, tua figlia; suo nonno, sua nonna; nostro cugino, nostra cugina; vostro zio, vostra zia; il loro
cognato, la loro cognata; i miei fratelli, le mie sorelle; i tuoi figli, le tue figlie; i suoi nonni, le sue nonne; i nostri cugini, le nostre
cugine; i vostri zii, le vostre zie; i loro cognati, le loro cognate
5. Quali, Quanti, Quante

76 settantasei Edizioni Edilingua


Soluzioni del Riepilogo grammaticale
Unità 5
1. gli, le, Le, gli
2. me lo, me le; te la, te le te ne; glielo, glieli, gliene; ce la, ce li, ce le; ve lo, ve li, ve ne
4. 1a colonna: a me, a noi; 2a colonna: ti, gli/le/Le, vi, gli; 3a colonna: piace; 5a colonna: ci; 6a colonna: piacciono
5. 1o: Mi, Le, Gli, Gli; 2o: inviarti, darle, farci, portarvi
6. 1o: Te la, Ve la, Glielo; 2o: mandarmelo, regalargliele, prestarceli

Unità 6
1. lavoriamo!, lavorate!, lavora!; scriviamo!, scrivete!, scrivi!; sentiamo!, sentite!, senti!; puliamo!, pulite!, pulisci!
2. Non leggete!, Non partite!; Non leggere!, Non partire!
3. (tu) abbi, sii; (voi) abbiate, siate
4. (tu) va’/vai, da’/dai, di’, fa’/fai, sta’/stai
5. invitami, invitatemi; chiudila, chiudiamola, chiudetela; seguici, seguiteci
6. consigliale, spiegatemi, raccontaci, rispondetegli, dammi, dicci, scrivigli/scrivi loro
7. portaglielo, prestatecela, dimmela, raccontateglielo, dagliele, regalateglieli
8. scarpina, scarpona; chiesa, chiesetta, chiesaccia; donna, donnina, donnaccia; ragazzino, ragazzetto, ragazzaccio

Unità 7
1. manderò, manderà, manderete, manderanno; venderai, venderemo; dormirò, dormirà, dormirete
2. andrà, andrete; avrò, avrai; dovrà, dovremo; farò, farai, faranno; saprà, sapremo; sarò, sarà, saranno; rimarrò, rimarrai, rimarrà;
verremo, verrete, verranno; vorrò, vorrà, vorrete
3. cantando, sorridendo, finendo
4. stai, sta, state, stanno; telefonando, leggendo, applaudendo
5. ...sta per telefonare...; ...stanno per andare...
6. Quest’, Questa; Questi, Questi; Queste, Queste
Quegli, Quelli; Qell’, Quella; Quei, Quelli; Quella, Quella
7. poco, parecchio, molto/tanto, troppo
8. parecchio, molto, troppo; poco
9. molto, troppo; parecchio, poco
10. pochi, parecchi, tante/molte, troppi
11. aggettivi: qualche; alcuni, alcune; ogni; nessuna. pronomi: niente/nulla; ciascuno/ognuno; qualcuno; qualcosa; nessuno

L’italiano nell’aria 1 settantasette 77

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