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Donatella Brioschi
Mariella Martini-Merschmann
www.edilingua.it
L’italiano nell’aria 1
Corso d’italiano per cantanti lirici e amanti dell’opera
Donatella Brioschi, laureata in Lingue e letterature straniere all’Università Cattolica di Milano, ha lavorato in
Italia nel campo editoriale. Dal 2001 abita ad Amburgo ed è docente all’Istituto Italiano di Cultura e alla
Volkshochschule. Collabora come traduttrice e redattrice per varie case editrici.
Mariella Martini-Merschmann, laureata in Lingue e letterature straniere presso l’Università di Pisa, dal 1991
è docente di lingua italiana alla Hochschule für Musik und Theater di Amburgo, alla Volkshochschule e in
alcuni enti privati.
Le autrici apprezzerebbero, da parte dei colleghi, eventuali suggerimenti, segnalazioni e commenti sull’opera
(da inviare a redazione@edilingua.it).
Unità 1
Sì, siamo tutti artisti!
ELEMENTI
SEZIONI COMUNICATIVI E GRAMMATICA LETTURE
LESSICALI
A. L’ incontro - Saluti - Pronomi personali soggetto e Case famose
- Presentarsi e presentare verbo essere (io / tu / lui, lei, Lei) - Case di Verdi
C. Sì, siamo tutti artisti! qualcuno - Pronomi personali soggetto - Villa Caruso-
- Presente indicativo di essere Bellosguardo
D. Chiara è di...? - Chiedere e dire la città - Di dove...?
In ricordo del maestro
di provenienza - Sostantivi singolari e plurali
- Orchestra sinfonica
E. Benvenuti all’opera! - Professioni diffuse in - Articolo determinativo singolare Giuseppe Verdi
campo musicale e plurale - Conservatorio G. Verdi
F. - C’è / Ci sono
- Non c’è / Non ci sono
G. Bella città, Genova! - Chiedere e dire la - Aggettivi (-o, -a, -e) al singolare e
Stranieri nazionalità al plurale
- Accordo sostantivo-aggettivo
H. E ancora... - Alcuni sostantivi invariabili al
plurale
- Alcuni sostantivi irregolari al
femminile
- Alcuni sostantivi uguali al
maschile e al femminile
Dispensa di pronuncia
1. Regole dell’accento in italiano
2. Pronuncia italiana - Osservazioni (/k/-/ʧ/, /g/-/ʤ/, /ʎ/, /kw/-/gw/, /ɲ/)
3. /k/-/ʧ/ e /g/-/ʤ/
4. /l/-/ʎ/ e /gl/
5. /kw/-/gw/
6. /n/-/ɲ/
BRANI LIRICI
Libro dello studente
1. G. Rossini, Il barbiere di Siviglia (Rosina), Una voce poco fa (frammento), Atto I - scena V
2. G. Verdi, La Traviata (Germont), È grave il sacrifizio... (frammento), Atto II - scena V
3. G. Donizetti, Don Pasquale (Norina), Quel guardo il cavaliere... (frammento), Atto I - scena IV
4. G. Donizetti, Don Pasquale (Malatesta), Cara mia, sola non siete, Atto II - scena III
5. G. Puccini, Gianni Schicchi (Betto), Ci son delle voci... (frammento), Atto unico
Quaderno degli esercizi Case musicali
1. W.A. Mozart, Don Giovanni (Zerlina), Vedrai, carino, se sei buonino... (frammento), Atto II - - Emi
scena VI - Casa editrice Ricordi
2. G. Rossini, Il barbiere di Siviglia (Figaro), Pronto prontissimo son come il fulmine (fram- - Casa musicale
mento), Atto I - scena II Sonzogno
3. D. Cimarosa, Il matrimonio segreto (Fidalma), È vero che in casa io son la signora...
(frammento), Atto I - scena V
A.2 Adesso leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: esercizio di lettura; introduzione in classe dell’uso della Dispensa di pronuncia; i fonemi
/k/-/tʃ/ /g/-/dʒ/
In classe: prima di far leggere il dialogo agli studenti si consiglia, per introdurre la pronuncia relativa a
questa sezione, di scrivere alla lavagna
canto - Chiara - Cecilia e mettere in evidenza la differenza ortografica e di pronuncia tra:
ca/co/cu che/chi ce/ci
/k/ /tʃ/
ripetete le parole e poi chiedete a due studenti di leggerle.
Quindi scrivete alla lavagna e mettete in evidenza la differenza ortografica e di pronuncia tra:
dialogo - dialoghi - Giacomo
ga/go/gu ghe/ghi ge/gi
/g/ /dʒ/
Chiedete a due studenti di leggere le parole e poi passate all’ascolto del CD per i fonemi appena pre-
sentati. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.
*Giacomo Puccini (1858-1924), musicista e uno dei più grandi operisti italiani.
*Luigi Cherubini (1760-1842), musicista e compositore italiano.
A.3 Completate.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: gli studenti ricercano in A.1 le 3 forme al singolare del verbo essere e le trascrivono.
Soluzioni: sono; sei; è, è
*Carlo Gesualdo, noto come Gesualdo da Venosa (1566-1613), compositore di madrigali e musica sacra.
*Antonio Ghislanzoni (1824-1893), librettista per Aida e revisore delle opere La forza del destino e Don Carlo.
D.6a. Ascoltate la lettura dei due testi e completate con il verbo essere.
Obiettivi: (a) ricerca dei verbi mancanti; (b) lettura; (c) traduzione dei frammenti dei testi lirici da fare
insieme agli studenti.
2. La Traviata di G. Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, è tratta dall’opera teatrale di Alexan-
der Dumas, La signora dalle Camelie. Il debutto avvenne a Venezia nel 1853 ma, a causa dei temi
scabrosi e della mediocrità degli interpreti, fu un fiasco. Le rappresentazioni successive, grazie ad
interpreti migliori, anche se furono colpite da censura, ebbero più successo. In questo testo, È grave
il sacrifizio... atto II, scena V, Germont chiede a Violetta di lasciare suo figlio per il buon nome della
famiglia, anche perché Alfredo si sta rovinando economicamente a causa sua.
3. Don Pasquale di G. Donizetti su libretto di M. A. (Michele Accursi), ma in realtà scritto da Giovanni
Ruffini e dallo stesso Donizetti. Qui, nel frammento della cavatina Quel guardo il cavaliere..., atto
I, scena IV, Norina entra nella sua stanza leggendo un libro che parla di un cavaliere che con il suo
sguardo riesce ad esprimere tutto l’amore che ha per la sua innamorata. Norina dice di conoscere
bene le qualità magiche di tale sguardo. Nel frattempo un cameriere porta alla donna un biglietto
scritto dal suo innamorato.
In classe: far ascoltare la lettura. Gli studenti devono poi inserire i verbi mancanti.
Soluzioni: 2. (1) è, (2) siete; 3. (3) son
Chiedete a due studenti di leggere in classe ad alta voce i due testi. Occorre far attenzione alla pronun-
cia corretta. Consigliate il riascolto e la ripetizione ad alta voce dei testi a casa.
b. Completate.
Obiettivo: fissaggio delle regole appena imparate.
Soluzioni: -e, -i
F.1 Osservate cosa c’è e cosa non c’è nell’armadietto di Michela al conservatorio.
Obiettivi: esercitare c’è/ci sono; accenno all’uso della forma negativa.
In classe: per introdurre il tema potete utilizzare gli oggetti presenti in classe e chiedere, ad esempio:
“C’è la lavagna/il leggìo?” “Sì, c’è./No, non c’è.”
“Ci sono i banchi/le sedie?” “Sì, ci sono./No, non ci sono.”
F.2 Che cosa c’è nell’armadietto di Michela? Lavorate a coppie e usate c’è/non c’è, ci sono/non ci
sono.
Obiettivo: esercitare l’abilità di produzione orale utilizzando c’è/non c’è, ci sono/non ci sono.
Soluzioni: c’è: il diapason, il cellulare, il dizionario, I’iPod, lo spartito, la bottiglia d’acqua, il portafoglio
non c’è: l’ombrello, la sciarpa, la borsa, il computer portatile, l’accendino, la penna, il metronomo, il
casco, la chiavetta
ci sono: le matite, i libri, i CD, il violino con l’archetto
non ci sono: le chiavi, gli occhiali, gli auricolari, i quaderni, i trucchi
G.1a. Leggete i dialoghi e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia. – Bella città, Genova!
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; introduzione degli aggettivi singolari e plurali; esercita-
zione della pronuncia.
In classe: nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte, chiedete se qualcuno conosce
l’Italia e quali città. Se nessuno conosce Genova, date un paio di informazioni.
Se alcune studentesse hanno detto in precedenza che conoscono o hanno interpretato il ruolo di Rosina, do-
mandate se lo hanno trovato impegnativo, difficile oppure facile.
Prima fate leggere a coppie il dialogo, poi fate delle domande sul testo per accertarvi della comprensione
globale.
G.3 Abbinate A con B: scegliete è oppure sono e completate l’aggettivo con la vocale finale cor-
retta, come nell’esempio in blu.
Obiettivo: verifica dell’accordo dell’aggettivo con il sostantivo.
In classe: da fare a coppie o in plenum.
Soluzioni: il teatro è piccolo, gli strumenti sono nuovi, le violiniste sono brave, Riccardo Muti è famoso,
il ritmo è lento, la musica è moderna, la lezione è interessante, gli esercizi sono difficili
Se lo ritenete necessario, potete continuare dicendo alcune frasi, che gli studenti completeranno oral-
mente, come: 1. Il ruolo di Rosina è important_; 2. I direttori d’orchestra sono celebr_; 3. Cheng e Liang
sono cines_; 4. La città è grand_.
Soluzioni: 1.importante, 2. celebri, 3.cinesi, 4. grande
Alla fine della prima unità, i temi della Dispensa di pronuncia esercitati dagli studenti dovranno essere i
seguenti:
- Regole dell’accento in italiano - Pronuncia italiana - Osservazioni (/k/-/tʃ/, /g/-/dʒ/, /ʎ/, /kw/-/gw/, /ɲ/) e
gli esercizi segnalati con Unità 1.
Sarà l’insegnante a valutare se, come e quando verranno fatte le Verifiche di pronuncia.
Inoltre, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile online in PDF sul sito della
casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per studenti”) dell’Unità 1 per verifi-
care quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagina 76 di questa Guida per l’insegnante
e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno finito la verifica.
A.4 Adesso a coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: esercizio di lettura; pronuncia corretta delle parole che iniziano per “h”; fonemi /r/, /s/-/z/.
In classe: prima di passare alla lettura richiamate l’attenzione sulle regole di pronuncia, scrivendo alla
lavagna le parole ho e hai.
Fate presente che “h” anche iniziale di parola non si pronuncia mai. Dopo passate all’ascolto del CD. Gli
studenti seguiranno sulla Dispensa di pronuncia.
Sempre riferendosi al dialogo A.1 Invito a teatro scrivete alla lavagna e mettete in evidenza la differenza
di pronuncia tra
Sicilia - Rosina (Unità 2-A.1 e Unità 1-B.2a)
/s/ /z/
Chiedete a due studenti di leggere le parole e poi passate all’ascolto del CD per i fonemi /s/ /z/. Gli
studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.
B.1 Leggete il dialogo a coppie e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia. – Albergo
a Palermo
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; i fonemi /sk/, /p/, /b/; introduzione dell’indicativo pre-
sente delle tre coniugazioni -are, -ere, -ire.
In classe: chiedete agli studenti se sanno dove si trova Palermo e se ci sono già stati.
Naturalmente, questa conversazione dovrà essere fatta nella lingua del Paese in cui insegnate o nella
lingua ponte, dato che gli studenti non sono ancora in grado di formulare frasi complesse in italiano.
Scrivete alla lavagna preferisco e Francesco e pronunciatele alcune volte ad alta voce.
/sk/
Dopo la ripetizione da parte di un paio di studenti, passate all’ascolto del CD per il fonema /sk/. Gli
studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.
Sempre in questa sezione puntualizzate anche le regole di pronuncia delle consonanti /p/e/b/ e legge-
te le parole partire e albergo. Ulteriori esercizi sul tema sono nella dispensa di pronuncia.
Infine, fate leggere il dialogo B.1 a coppie o in plenum, poi fate sottolineare i verbi nuovi del testo.
B.4 Abbinate la desinenza giusta e coniugate i verbi al presente indicativo, come nell’esempio.
Obiettivo: apprendimento automatico delle desinenze del presente indicativo.
Soluzioni: 1. io apro, 2. loro capiscono, 3. noi decidiamo, 4. lui prende, 5. tu prenoti. 6. lei guarda,
7. voi telefonate, 8. io spedisco
B.6a. Ascoltate la lettura del testo e sottolineate i verbi al presente indicativo, come nell’esem-
pio. Poi rispondete alle domande.
Obiettivi: (a.) ascolto e ricerca dei verbi al presente indicativo; (b.) lettura; (c.) traduzione del frammen-
to del testo lirico da fare insieme agli studenti.
1. La Bohème di G. Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Mimì va da Rodolfo perché le si
è spento il lume e vuole riaccenderlo. La stanza è rischiarata solo dalla luna. Lì Mimì perde la chiave
e la cercano insieme sul pavimento; in realtà Rodolfo l‘ha già trovata e l’ha messa in tasca. Durante
la ricerca le loro mani si toccano e Rodolfo canta la famosa aria Che gelida manina! (quadro in cui
si presenta e racconta che lavoro fa).
Soluzioni: 1. La Bohème di G. Puccini; 2. Rodolfo canta l’aria Che gelida manina
C.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: esercitazione della pronuncia dei fonemi /ʃ/, /ts/-/dz e /t/; esercizi di lettura.
Poi passate ai fonemi/ts/-/dz/, scrivete alla lavagna e mettete in evidenza la differenza di pronuncia tra
prenotazione - Zerlina
/ts/ /dz/
che verranno lette ad alta voce da un paio di studenti.
Dopo procedete all’ascolto del CD per i fonemi /ts/-/dz/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pro-
nuncia.
Quindi presentate la pronuncia della consonante /t/ scrivendo alla lavagna telefono e prenoto. Fatele
ripetere più volte, correggendo se necessario.
Poi passate procedete all’ascolto del CD per il fonema /t/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pro-
nuncia.
In C.1 viene presentato anche lo spelling del cognome Brioschi. L’alfabeto (Quaderno degli esercizi 10a)
e lo spelling con le città (10c.) sono riportati anche qui sotto.
Leggete oppure fate leggere ad alta voce l’alfabeto. In caso di nomi stranieri o parole che possono esse-
re fraintese in Italia si ricorre ai nomi di città. Le lettere dell’alfabeto italiano sono al femminile.
a b c d e f g h i l
a bi ci di e effe gi acca i elle
/a/ /bi/ /ʧi/ /di/ /e/ /ɛffe/ /ʤi/ /acca/ /i/ /ɛlle/
m n o p q r s t u v z
emme enne o pi qu erre esse ti u vu zeta
/ɛmme/ /ɛnne/ /ɔ/ /pi/ /qu/ /ɛrre/ /ɛsse/ /ti/ /u/ /vu/ /ʣɛta/
j k w x y
i lunga /il’lunga/ cappa /’kappa/ doppia vu ics /’iks/ ipsilon /’ipsilon/
/doppja’vu/
Attenzione: ´ (accento acuto); ` (accento grave).
Per le parole straniere: ^ accento circonflesso; ä-ö-ü-, il segno diacritico o dieresi, colloquialmente
chiamato “due puntini sulla vocale”.
C.4 Ascoltate i seguenti dialoghi e indicate se sono informali o formali. Poi abbinate i dialoghi
alla foto giusta!
Obiettivo: esercizio di ascolto e di controllo della comprensione.
In classe: da fare in plenum. Se gli studenti hanno difficoltà, fateglieli ascoltare ancora una volta.
Soluzioni: 1. e, informale; 2. d, formale; 3. f, formale; 4. a, formale; 5. c, informale; 6. b, informale
Trascrizione dialoghi.
1. - Ciao, io sono Angelo Grotta e tu chi sei? 4. - Buongiorno signori Innocenti! Come state?
- Sono Aurora Magni, piacere! - Benissimo grazie!
- Piacere! 5. - Ciao, e voi chi siete?
2. - Buonasera signora Grilli, come sta? - Siamo Angela e Clara e tu chi sei?
- Bene, grazie e Lei Signor Sogus? - Ludovico!
- Abbastanza bene, grazie! 6. - Ciao Paolo come stai oggi?
3. - Pronto, è la signora Ferrari? - Non troppo bene, ho ancora il mal di testa!
- No, sono la signora Bracci! - Oh, mi dispiace!
C.5 non" davanti al verbo indica la negazione. Adesso scrivete la forma negativa delle frasi,
come nell’esempio.
Obiettivo: uso della forma negativa.
In classe: da fare individualmente con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. Io non scrivo racconti.; 2. Lucia non telefona a Sonia.; 3. Noi non suoniamo bene il sasso-
fono.; 4. Voi non capite la lezione.; 5. Tu non canti l’aria di Zerlina.; 6. Io non arrivo sempre puntuale.;
7. Loro non mangiano il gelato.
D.3 Ascoltate il dialogo. Poi leggete a coppie e scandite bene le parole. Attenzione alla pronun-
cia. – Posso usare il tuo cellulare?
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; fonema /v/; presentazione dei verbi modali.
In classe: procedete al primo ascolto a libro chiuso. Per il controllo della comprensione globale for-
mulate domande sul testo come: “Cosa chiede Sandro a Patrizia?”, ecc. Dopo le risposte, gli studenti
leggono a coppie il testo. Fate notare che in italiano la posizione del pronome personale soggetto “io”
è davanti a tutti gli altri nomi, quando abbiamo una lista: “Io, Giorgio e Sabrina...”.
Spiegate inoltre che nel parlato il pronome personale soggetto si tende a ometterlo perché sono le
desinenze a indicare il soggetto dell’azione. Pertanto quando gli studenti saranno più sicuri potranno
non utilizzare questi pronomi.
Quindi introducete la pronuncia relativa al fonema /v/ e scrivete alla lavagna:
conservatorio e voglio e ripetete le parole ad alta voce.
/v/
Fatele leggere ad alta voce anche ad un paio di studenti. Dopo procedete all’ascolto del CD per il fone-
ma /v/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di pronuncia.
Quindi passate alla lettura a coppie del dialogo e, successivamente, un paio di studenti lo leggono di
nuovo in plenum.
D.4 Cercate nel dialogo le forme mancanti della tabella. I verbi modali.
Obiettivi: compilazione della tabella; riflessione grammaticale sui verbi modali.
In classe: fate cercare nel dialogo tutti i verbi che gli studenti riconoscono. Spiegate che in italiano ci
sono 3 verbi modali o servili: dovere, potere, volere, che indicano volontà, necessità, obbligo, possibili-
tà. Stanno in prima posizione, seguiti da un verbo all’infinito.
Es: Gli studenti devono frequentare le lezioni.
Dopo questa spiegazione gli studenti cercano i verbi modali nel testo.
Soluzioni: io devo, io posso, tu vuoi, noi vogliamo
Sottolineate inoltre che il verbo potere è usato nelle frasi interrogative per chiedere un favore o un
permesso.
Esercizio supplementare: per verificare che le regole siano state capite, chiedete in plenum di formula-
re delle frasi con i verbi modali. Scrivetele alla lavagna.
b. Ascoltate la lettura del frammento dell’aria Madamina il catalogo è questo. Nel testo a
destra inserite i numeri in italiano moderno, come nell’esempio in blu.
Obiettivi: (b.) ascolto e inserimento dei numeri; (c.) lettura; (d.) traduzione del frammento del testo
lirico da fare insieme agli studenti.
In classe: dopo l’ascolto e l’inserimento dei numeri nell’italiano moderno, chiedete se qualcuno ha già
cantato l’aria e se possono dare qualche informazione, ovviamente nella lingua del Paese in cui inse-
gnate o nella lingua ponte.
6. Don Giovanni di W.A. Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte. Nella famosissima aria Madamina il
catalogo è questo..., (frammento), atto I, scena V, Leporello informa Donna Elvira che lei non fu,
non è e non sarà mai l’unica donna nella vita di Don Giovanni. Il catalogo riporta un elenco di donne
amate dal suo padrone.
Soluzioni: 1. seicentoquaranta, 2. duecentotrentuno, 3. cento, 4. novantuno
E ancora...
E.3 I giorni della settimana - I mesi dell’anno - La data - Le stagioni.
Obiettivo: presentazione dei giorni, dei mesi e delle stagioni.
In classe: per introdurre il tema chiedete che giorno è oggi, quindi elencate i giorni della settimana.
Passate poi alla lettura dei mesi, quindi chiedete: “In che mese siamo?”. Per stimolare la conversazione
prendete uno studente come modello e chiedetegli: “Quanti anni hai? In che mese hai il complean-
no?....... e la data?”.
Quindi fate ad altri 2 o 3 studenti le stesse domande e poi lasciateli lavorare in gruppi.
Per quanto riguarda le stagioni potete chiedere, nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua
ponte, se conoscono Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, in cui ogni singolo concerto è dedicato ad
una stagione dell’anno.
La primavera: concerto in Mi maggiore; l’estate: concerto in Sol minore; l’autunno: concerto in Fa mag-
giore (tutti e tre per violino, archi e cembalo); l’inverno: concerto in MI maggiore per violino e archi.
Tutti e quattro fanno parte dell’opera 8 Il cimento dell’armonia e l’invenzione.
Soluzioni: marzo, maggio; luglio, agosto; ottobre, novembre; gennaio
E.4a. Ascoltate la lettura del testo, poi leggete voi ad alta voce. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: (a.) ascolto, ricerca di un mese dell’anno all’interno del frammento della serenata e lettura;
(b.) traduzione di un frammento di testo lirico da fare insieme agli studenti.
In classe: fate ricercare nel frammento il mese in cui si svolge la scena.
F.1a. Leggete.
Obiettivi: nozioni di cultura generale sui teatri lirici italiani più famosi; mostrate sulla cartina dell’Italia
(sulla 2a di copertina) i teatri qui di seguito presentati; comprensione dei testi.
In classe: chiedete se qualcuno conosce questi teatri e se ha delle informazioni. Naturalmente la con-
versazione dovrà essere fatta nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte, dato che gli
studenti non sono ancora in grado di formulare frasi complicate in italiano.
A ogni coppia assegnate uno stesso testo da leggere, in modo che in classe ci siano più persone che
hanno letto la storia di un teatro. Il compito sarà prima leggere il testo individualmente e poi, a coppie,
dovranno chiedersi e confrontarsi a vicenda (ovviamente nella lingua del Paese in cui insegnate o nella
lingua ponte) sul lessico non capito (non dovrebbero consultare il glossario).
Poi in plenum gli studenti possono chiedervi le parole che non sono riusciti a comprendere.
Alla fine della seconda unità i temi della Dispensa di pronuncia esercitati dagli studenti dovranno essere i
seguenti:
- Pronuncia italiana - Osservazioni (/r/, /s/-/z/, /sk/-/ʃ/, /t/, /ts/-/dz/, /p/-/b/, /v/) e gli esercizi segnalati
con Unità 2.
Sarà l’insegnante a valutare se, come e quando verranno fatte le Verifiche di pronuncia.
Inoltre, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile online in PDF sul sito della
casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per studenti”) dell’Unità 2 per verifi-
care quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagina 76 di questa Guida per l’insegnante
e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno finito la verifica.
A.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: lettura; esercizi di pronuncia, in particolare sulle doppie consonanti, sul rafforzamento sintat-
tico e sulle consonanti sorde e sonore.
In classe: prima di procedere con la lettura, richiamate l’attenzione sulle regole di pronuncia della dop-
pia consonante. Scrivete alla lavagna tetti-Anna-Matteo-Tommaso, pronunciatele e fatele ripetere a
due studenti; poi scrivete Raffaello-Rossella, mettendo in evidenza che quando in una parola ci sono
due coppie di doppie consonanti, queste devono avere la stessa lunghezza di pronuncia all’interno
della parola. Le parole verranno lette ad alta voce da un paio di studenti.
Ulteriori esercizi sul tema sono presenti nella dispensa di pronuncia.
Sempre in questa sezione introducete anche le regole di pronuncia delle consonanti sorde e sonore,
quindi scrivete alla lavagna le parole: ciao-giornale; teatro-dove.
Fate presente che la /tʃ/di ciao e la /t/ di teatro sono sorde, mentre la /dʒ/ di giornale e la /d/ di dove
sono sonore. Ripetete più volte la pronuncia, poi presentate un confronto fra alcune coppie di conso-
nanti e scrivete faccio-faggio; fine-vile; pollo-bollo; tetto-detto; (le prime parole di ogni coppia sono
sorde; le seconde sono sonore), quindi chiedete a un paio di studenti di leggerle ad alta voce. Ulteriori
esercizi sul tema sono presenti nella dispensa di pronuncia.
Infine presentate anche il tema del raddoppiamento sintattico prendendo ad esempio e poi /ep’pɔi/
(A.1). Dopo utilizzate alcuni esempi della Dispensa di pronuncia: perché no?-Là sotto. A questo punto
passate alla lettura a coppie del dialogo e poi un paio di studenti lo leggeranno di nuovo in plenum.
Prime di farle ripetere agli studenti si consiglia di mostrare sulla Dispensa di pronuncia (pagine 20, 23,
26, 27) i disegni relativi all’esatta posizione delle labbra e della bocca per pronunciare e/o.
Dopo si passerà all’ascolto del CD per i fonemi /e/-/ɛ/, /o/-/ɔ/. Gli studenti seguono sulla Dispensa di
pronuncia.
Richiamate l’attenzione degli studenti soprattutto sulle seguenti parole contenute nel dialogo:
/e/ tetti, cerca, piacere, e, meraviglia, alberi, dei, sera, beviamo, terrazza
/ɛ/ è, bella, destra, certo, terme, interni, bene, prendo
/o/ Roma, rumore, tavoli, allora, volentieri, dopo, sogno
/ɔ/ salotto, però, costa, qualcosa, posso, porta
Adesso fate leggere il dialogo a gruppi e poi 3 studenti lo leggeranno di nuovo in plenum.
Consigliate di ascoltare anche a casa il dialogo B.1a e di ripeterlo più volte ad alta voce, cercando di
pronunciare correttamente e/o.
Per quanto riguarda la pronuncia di queste due vocali, nella Dispensa di pronuncia sono stati riportati
diversi gruppi di parole. Poiché nella lingua italiana però esistono moltissime eccezioni, consigliate agli
b. S oluzioni: 1. Sì; 2. Perché il sostantivo che segue inizia per vocale. (La regola vale solo quando il sostan-
tivo è al singolare, ma nell’opera si può trovare anche con sostantivi plurali).
11 12
13
9 10 14
29 19
15
20 21 16
18 17
3
2 4
1
22
6 7
8
28 5
27
25
24 26
23
30
Gli studenti ascoltano il dialogo, una prima volta, a libro chiuso; poi per avere un’idea della loro com-
prensione globale, potete chiedere chi sono i protagonisti del dialogo e qual è il tema della conversa-
zione. Se necessario, fate un secondo ascolto, a libro chiuso.
E.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia.
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione.
In classe: passate fra i banchi e controllate la pronuncia. Se avete tempo, fate fare a due studenti la
lettura in plenum.
E.3 Rispondete.
Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
Soluzioni: 1. Sono una famosa band italiana.; 2. Li ha Marina.; 3. Fulvio la vede tutti gli anni.; 4. Prima
vedono la Street Parade e poi vanno al concerto dei Funk Off.
E.6 Rileggete ancora una volta il dialogo E.1 e sottolineate i pronomi diretti.
Obiettivo: apprendimento dei pronomi attraverso il loro riconoscimento.
E.8 Comunicate! Sei in Sicilia con un amico e vuoi trascorrere una serata culturale. Trova un
compromesso o convinci il tuo amico a venire al concerto di Herbie Hancock & Chick
Corea.
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando le espressioni contenute in E.1.
In classe: da fare a coppie con controllo in plenum.
b. Che ore sono adesso? Guardate gli orologi e rispondete, come nell’esempio in blu.
Obiettivo: applicazione delle regole di lettura dell’orologio.
In classe: esercizio a coppie. Verifica in plenum.
Soluzioni: 1. è l’una, 2. Sono le tre e mezzo/a, 3. Sono le nove e nove minuti, 4. Sono le sei e un quarto,
5. Sono le undici e trentaquattro, 6. Sono le sette meno sette minuti, 7. Sono le dieci e ventitré, 8. Sono
le cinque meno un quarto
F.2 A coppie leggete il dialogo e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia. – A che
ora finisci?
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; presentazione delle preposizioni dalle... alle..., inizia
alle...
In classe: prima gli studenti leggono a coppie o in plenum il dialogo, poi fate le domande sul testo per
verificare la comprensione globale. Dovete evidenziare dalle... alle... e le espressioni vorrei andare,
perché non andiamo..., ecc.
Fate presente che si usa alle per tutte le ore, ad eccezione di: all’una, a mezzogiorno, a mezzanotte.
E ancora...
G.3 Osservate la tabella. I pronomi diretti con i verbi modali.
Obiettivi: presentazione dei pronomi diretti con verbi modali; riflessione grammaticale.
In classe: evidenziate che i pronomi diretti stanno prima del verbo modale oppure sono uniti all’infinito.
Alla fine della terza unità i temi della Dispensa di pronuncia esercitati dagli studenti dovranno essere i
seguenti:
- Pronuncia italiana - Osservazioni (/e/-/ɛ/, /o/-/ɔ/) e gli esercizi segnalati con Unità 3.
Sarà l’insegnante a valutare se, come e quando verranno fatte le Verifiche di pronuncia.
Inoltre, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile online in PDF sul sito della
casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per studenti”) dell’Unità 3 per verifi-
care quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagina 76 di questa Guida per l’insegnante
e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno finito la verifica.
www.bet.com
Erykah Badu
Erika Badu è nata a Dallas nel 1971 ed è la “Regina del neo-soul”. Ha vinto 4 Grammy.
Gli ultimi due temi della dispensa non sono legati ad alcuna lettura del libro dello studente, per cui decidete
voi quando introdurli. È comunque importante dare alcuni esempi in classe prima di farli esercitare
individualmente a casa. Sarete voi, in quanto insegnanti, a stabilire quando fare le Verifiche di pronuncia.
Quando gli studenti hanno finito di esercitarsi con tutta la Dispensa di pronuncia, si consiglia di fare dei test
alla fine di quest’unità per controllare il livello raggiunto. Nel caso di pronuncia non corretta, fate ripetere
gli esercizi in cui si sentono insicuri, e procedete con un secondo test.
A.4 Cercate nel testo e riportate qui sotto i verbi che sono al passato remoto.
Obiettivi: un approccio indiretto alle tre coniugazioni (-are, -ere, -ire) con la ricerca dei verbi al passato
remoto presenti in A.1.
In classe: può essere fatto individualmente o a coppie. Controllo in plenum.
Soluzioni: suonò, rubò, vendette, assistette, restò, abbandonò, andò, segnò.
B.1 Inserite nelle tabelle le forme date al passato remoto di avere e essere.
Obiettivo: memorizzare meglio la declinazione dei due ausiliari appena presentati.
In classe: da fare individualmente o a coppie.
Soluzioni: tu avesti, l’opera ebbe, noi avemmo, Bellini e Donizetti ebbero; io fui, Puccini fu, voi foste,
Monteverdi e Wagner furono
D.3 Comunicate! Scambiatevi delle informazioni su Puccini e Rossini usando il passato remo-
to. Per aiutarvi, potete usare le seguenti parole ed espressioni.
Obiettivi: esercitazione dell’attività di produzione orale.
In classe: gli studenti a coppie si scambiano informazioni su Puccini e Rossini utilizzando il passato re-
moto, le parole e le espressioni date.
c. Soluzioni: 1. a, 2. b, 3. a, 4. b
d. Soluzioni: 1. brillò, 2. lusinghier, 3. piacer, 4. ritornò, 5. me, 6. sinor, 7. tremò
E.4 Completate le frasi con i seguenti possessivi: tua, il loro, i suoi, il suo, la vostra, la tua.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: da fare individualmente con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. il suo, 2. la tua, 3. il loro, 4. la vostra, 5. i suoi, 6. tua
E ancora...
F.1a. Osservate la tabella. Gli interrogativi.
Obiettivo: presentazione e uso degli interrogativi.
In classe: prima di introdurre la tabella, fate presente che questi interrogativi sono già stati introdotti
nelle lezioni precedenti e assimilati in modo intuitivo. Leggete la tabella e poi gli studenti lavoreranno
a coppie svolgendo l’esercizio b.
b. Completate.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
Soluzioni: 1. Cosa/Che cosa, 2. Quanti, 3. Chi, 4. Quali/Quanti, 5. Quanta, 6. Chi
G. Obiettivi di questa sezione: esercizi di lettura e comprensione dei testi con approfondimento della
lingua a più livelli.
In classe: presentando le letture dedicate a quattro compositori, potreste chiedere agli studenti, nella
lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte, che cosa sanno già di loro. In seguito, in base al
tempo a disposizione, scegliete i testi da far leggere in classe. Eventualmente le letture possono essere
assegnate per casa.
G.1 Scegliete il verbo giusto e completate il testo. – Georg Friedrich Händel (1685-1759)
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; ripasso grammati-
cale del passato remoto.
Soluzioni: 1. iniziò, 2. rimase, 3. incontrò, 4. abbandonò, 5. morì
G.3 Leggete e indicate (3) il sinonimo corretto. – Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; scelta multipla per ricerca di sinonimi; appro-
fondimento culturale.
In classe: verificate la comprensione del testo facendo delle domande in plenum.
Soluzioni: 1. a, 2. b, 3. b
G.5 Leggete e scrivete l’infinito dei verbi al passato remoto. – Vincenzo Bellini (1801-1835)
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; approfondimento culturale; ripasso gramma-
ticale.
Soluzioni: fu (essere), compose (comporre), fu (essere), fece (fare), influenzò (influenzare), ammirò
(ammirare), morì (morire), fu (essere)
A.2 Rispondete.
Obiettivi: controllo della comprensione; esercitazione dell’abilità orale.
In classe: la verifica della comprensione del testo avverrà tramite l’esercizio A.2. Scegliete di volta in
volta gli studenti a cui rivolgerete le domande.
Soluzioni: 1. Gianluca vuole comprare una custodia per il violino.; 2. Ci va con Filippo.; 3. Gli consiglia la
custodia rigida perché protegge meglio lo strumento.; 4. Filippo dice a Gianluca di chiedere se c’è uno
sconto per studenti.; 5. C’è il 15%.; 6. Gli studenti devono mostrare la tessera universitaria.
A.3 Adesso leggete il dialogo A.1 e scandite bene le parole. Attenzione alla pronuncia!
Fate un paio di esempi alla lavagna scrivendo per intero questa frase e cancellando Maria:
“Io dico a Maria di venire da me”. Poi sostituite a Maria con il pronome:
“Io le dico di venire da me”.
Quindi chiedete agli studenti di dare altri esempi. Scriveteli alla lavagna.
B.1 Ascoltate il dialogo e rispondete alle domande. – Michela cerca delle corde
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; introduzione dei pronomi combinati con i tempi al pre-
sente indicativo; esercitazione della produzione orale.
In classe: scrivete alla lavagna le seguenti parole: corde di budello, d’acciaio e in Perlon.
Nella lingua del Paese in cui insegnate o nella lingua ponte domandate a chi suona uno strumento a
corde (viola, violino, violoncello, ecc.): “Che tipo di corde sono?”.
Quindi fate ascoltare il dialogo a libro chiuso una o due volte. Qui è importante che gli studenti si con-
centrino non solo sui vocaboli ma anche sui pronomi combinati.
Verifica in plenum della comprensione con le domande del testo.
Soluzioni: 1. Cerca delle corde.; 2. Le propone le corde d’acciaio, di budello o in Perlon.; 3. Pierluigi è
liutaio.; 4. Le consiglia le corde in Perlon.
B.2 Ascoltate la seconda parte del dialogo tra Michela e il commesso. Rispondete alle doman-
de. – A proposito...
Obiettivi: esercizio di ascolto e comprensione; ancora pronomi combinati con i tempi al presente indi-
cativo; vocabolario relativo agli archetti; esercitazione della produzione orale.
In classe: scrivete alla lavagna le seguenti parole: archetto in carbonio e archetto di pernambuco. Se
ci sono studenti che suonano il violino, viola o violoncello chiedete loro che tipo di archetto usano.
Presentate anche la forma “avere bisogno di...” , coniugatela alla lavagna e spiegate che qui si coniuga
solo il verbo avere, mentre la parola “bisogno” rimane invariata e va imparata con la preposizione “di”.
Fate ascoltare il dialogo a libro chiuso una o due volte, poi verificate la comprensione in plenum con le
domande del testo.
C.1 Osservate la tabella. Le preposizioni semplici e i pronomi personali indiretti (forma tonica).
Obiettivo: uso dei pronomi personali indiretti con le preposizioni semplici.
In classe: fate presente che le preposizioni semplici richiedono l’uso dei pronomi personali indiretti
(forma tonica).
C.2a. Leggete i testi e sottolineate i pronomi indiretti (forma tonica) con le preposizioni semplici.
Obiettivi: (a.) lettura e ricerca dei pronomi personali indiretti; (c.) traduzione dei frammenti lirici da fare
insieme agli studenti.
5. Il barbiere di Siviglia di G. Rossini su libretto di Cesare Sterbini. Fiorello, servitore di Almaviva, sta
portando i suonatori nella piazza della città di Siviglia, dove abita Rosina con il tutore Bartolo. Lì, il
Conte di Almaviva li aspetta per fare una serenata a Rosina sotto il suo balcone. Fiorello intona Piano
pianissimo, atto I, scena I, e chiede ai suonatori di non fare rumore mentre si avvicinano alla piazza.
In Con lei se parlar mi riesce (frammento), il Conte di Almaviva, appena vanno via i suonatori, espri-
me il desiderio di incontrarsi da solo con Rosina per dichiararle il suo amore.
6. La serva padrona opera comica di G. B. Pergolesi su libretto di Gennarantonio Federico.
Nell’aria Sempre in contrasti con te si sta, parte I, scena unica, Uberto invita la sua cameriera Serpi-
na a cambiare atteggiamento nei suoi confronti perché è troppo sfrontata. Serpina invece si ribella
alle parole del suo padrone e sostiene che, anche se è serva, ha il diritto di essere rispettata.
Soluzioni: 5. con me, con lei, per lei; 6. con te
D.2 Inserite i pronomi indiretti e il verbo piacere come negli esempi in blu.
Obiettivo: applicazione delle regole presentate.
Soluzioni: a. 1. a lui piacciono, 2. a me non piace, 3. a loro piace, 4. a loro piacciono; b. 1. ti piace, 2. ti
piace, 3. vi piacciono, 4. Le piace
D.3a. Ascoltate la lettura dei testi e poi cercate e sottolineate i verbi piacere, garbare e parere.
Obiettivi: (a.) ascolto; (b) ricerca dei verbi che hanno la stessa costruzione grammaticale (piacere, gar-
bare, parere); (c.) lettura; (d.) traduzione dei frammenti dei testi lirici da fare insieme agli studenti.
7. La Bohème di G. Puccini su libretto di Luigi Illica e Giacomo Giacosa. Nella stanza semibuia Mimì ha
perso la chiave e la sta cercando insieme a Rodolfo. Mentre sono indaffarati a tastare il pavimento,
Rodolfo si presenta e chiede di fare altrettanto a Mimì la quale intona la celeberrima aria Sì, mi
chiamano Mimì, quadro I, scena I.
Nel quadro II, scena I, Schaunard dice Quel brutto coso...
Nel quadro III, scena I, Musetta bisticcia con Marcello. È molto arrabbiata e si rivolge a lui con Che
mi gridi? Che mi canti?
Soluzioni: 7. mi piaccion; mi par; mi piace; non ti garba.
In classe: si consiglia di controllare D.3a in plenum.
E ancora...
E.1 Osservate la tabella. I pronomi indiretti con i verbi modali.
Obiettivo: spiegazione della tabella dei pronomi indiretti con i verbi modali; riflessione grammaticale.
In classe: dopo aver letto la tabella, se lo ritenete necessario, date un paio di esempi alla lavagna:
Loro devono restituirci gli spartiti di Liszt! =
Le puoi scrivere due righe stasera? =
Soluzioni: Loro ci devono restituire...; Puoi scriverle...
E.3 Completate con i pronomi indiretti, combinati e i verbi modali, come nell’esempio in blu.
Obiettivo: applicazione delle regole presentate.
In classe: da fare individualmente con controllo in plenum.
Soluzioni: 1. me li potete prestare / Potete prestarmeli; 2. Ci deve riportare / Deve riportarci; 3. Ti posso
restituire / Posso restituirti; 4. Gliela vogliamo regalare / Vogliamo regalargliela; 5. Glielo devi comprare
/ Devi comprarglielo; 6. mi devono portare / devono portarmi
Alla fine della quinta unità, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile
online in PDF sul sito della casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per
studenti”) dell’Unità 5 per verificare quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagi-
na 77 di questa Guida per l’insegnante e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno
finito la verifica.
A.2 Rispondete.
Obiettivi: esercizio sulle forme appena presentate; esercitazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: rivolgete agli studenti le domande contenute in quest’esercizio. Se ci sono incertezze, fate
ascoltare il dialogo ancora una volta sempre a libro chiuso.
Poiché molto spesso gli studenti confondono nella lettura e nel significato le parole “segreteria” e “se-
gretaria”, attirate la loro attenzione su queste due parole e chiarite le differenze.
Soluzioni: 1. (loro) sono in segreteria; 2. la segretaria gli consegna i moduli; 3. Dice: “Consegnate
o spedite in segreteria entro il 31 luglio”.
A.4a. Cercate i verbi nel dialogo e inseriteli accanto alle forme dell’infinito.
Obiettivo: un primo approccio all’imperativo diretto in maniera intuitiva.
In classe: gli studenti devono ricercare le forme verbali contenute nel testo A.1.
Soluzioni: 1. consegnate, 2. scrivete, 3. mettete, 4. prendiamo, 5. spedite, 6. cerchiamo, 7. compiliamo,
8. andiamo
A.10 Comunicate! Silvia è al lavoro e telefona a Lorenzo in ufficio per ricordargli alcune cose da
fare. Anche Lorenzo le ricorda qualcosa. Assumete il ruolo di Silvia e Lorenzo e coniugate
gli infiniti all’imperativo.
Obiettivo: esercitare l’abilità di produzione orale utilizzando gli imperativi regolari alla 2a persona singolare.
In classe: per facilitare l’uso dell’imperativo, sono stati preparati due promemoria di commissioni da
sbrigare, come appoggio e ispirazione alla conversazione. Per ampliare l’esercizio, gli studenti potreb-
bero aggiungere di loro iniziativa altri compiti che Lorenzo e Silvia devono eseguire.
Soluzioni: Compiti per Lorenzo: 1. Manda alla segretaria..., 2. Informa tua madre che..., 3. Ricorda a
tua sorella..., 4. Scrivi a Gianluca..., 5. Ordina in Internet...; Compiti per Silvia: 1. Spedisci le lettere che
sono sul tavolo, prima però compra..., 2. Fa’/Fai la spesa perché..., 3. Lava la macchina..., 4. Paga le
tasse d’iscrizione...
A.12 Completate le frasi con la 2a plurale (voi) che spesso è la forma di cortesia del linguaggio
operistico.
Obiettivo: abituare all’uso della 2a persona plurale, forma di cortesia tipica dell’opera.
Soluzioni: 1. Venite; 2. Dite; 3. partite; 4. venite; 5. Tacete, venite; 6. Pagate; 7. Cedete; 8. perdonate;
9. Scegliete; 10. Dite
b. Completate con le forme negative, come negli esempi in blu, e scrivete due frasi.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: scegliete se farlo fare agli studenti individualmente, con controllo successivo in classe,
oppure subito in plenum.
Soluzioni: 2. non arrivare/non arrivate in ritardo; 3. non suonare/non suonate il tamburo di notte; 4.
non dimenticare/non dimenticate di firmare; 5. non fare/non fate errori.
d. Rispondete.
Obiettivo: uso dell’imperativo con i pronomi diretti.
In classe: date degli esempi prima di far fare l’esercizio, preferibilmente in plenum.
Angelo: Desidero due fette di torta. Rossella: Mangiale!
Guido e Angelo: Prendiamo due aranciate? Rossella: Prendetele!
Soluzioni: Rossella risponde: 1. bevila, 2. mangialo, 3. prendili, 4. comprale, 5. aiutami; Stefano rispon-
de: 1. ripeteteli, 2. invitatelo, 3. seguitele, 4. cantatela, 5. aiutatemi
B.4 Comunicate! Assumete il ruolo di A e B che vogliono mangiare qualcosa in un bar. Usate
le espressioni del dialogo B.1a e i vocaboli qui di seguito.
Obiettivo: esercitare l’abilità di produzione orale utilizzando gli imperativi con i pronomi diretti.
In classe: mentre gli studenti fanno l’esercizio, passate fra i banchi e aiutate, se necessario. Se avete
tempo, fate la verifica in plenum con due studenti.
C.2a. Ascoltate la lettura dei testi e sottolineate gli imperativi con i pronomi indiretti.
Obiettivi: (a.) esercizio di ascolto e ricerca degli imperativi con i pronomi indiretti; (b.) lettura dei testi;
(c.) traduzioni da fare insieme agli studenti.
D.2 Leggete a coppie e sottolineate gli imperativi con i pronomi combinati presenti in D.1.
Obiettivo: verifica della comprensione e riconoscimento dell’imperativo con i pronomi combinati.
Dopo la lettura a coppie, gli studenti sottolineano l’imperativo e i pronomi combinati. È importante
richiamare l’attenzione sulle tabelle presenti nell’unità 5 (B.5a e B.6a).
Soluzioni: 1. restituiscimeli, 2. portamene, 3. “Regalagliela, 4. diteglielo
Fate le seguenti domande in plenum per farli rispondere con l’imperativo e i pronomi combinati.
1. Che cosa dice Pierluigi a Giorgio a proposito dei suoi appunti di teoria della musica?
2. Cosa risponde Alessio a Sara a proposito delle pizzette?
3. Che cosa dice Giuliana a Leonardo a proposito della valigia nuova da regalare a Beatrice?
4. Marcella vuole John e Francis alla sua festa. Che cosa dice a Luca e Lisa?
E ancora...
E.1a. Osservate le immagini.
Obiettivo: presentazione dei nomi, aggettivi e avverbi alterati molto frequenti nel linguaggio operistico.
In classe: dopo aver fatto osservare in plenum le alterazioni della parola casa, passate alla tabella. Chie-
dete agli studenti se ci sono delle parole che conoscono già e come le tradurrebbero nella loro lingua
madre o nella lingua ponte.
F.3a. Leggete e completate con i seguenti anni: 1977, 1923, 1939, 1965.
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo, approfondimento culturale.
Soluzioni: 1. 1923, 2. 1939, 3. 1965, 4. 1977
In classe: fate il controllo in plenum delle soluzioni e verificate la comprensione del testo con domande
mirate.
b. - c. Leggete.
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione del testo; curiosità sulla cantante; ampliamento del vo-
cabolario.
In classe: si consiglia di fare la lettura in plenum e allo stesso tempo approfondire con gli studenti i
termini lessicali più difficili.
F.4 Leggete e trasformate i verbi dal presente al passato remoto. – Callas contro Tebaldi o Te-
baldi contro Callas?
Obiettivi: esercizio di lettura e comprensione; approfondimento culturale; ripasso grammaticale.
Soluzioni: 1. durò, 2. fu, 3. entrò, 4. fu, 5. scomparvero
In classe: verificate le soluzioni in plenum, poi fate un paio di domande sulla comprensione dettagliata
del testo. Chiedete inoltre: “Questa rivalità fra le due cantanti vi era già nota?”; “Potete citare altri casi
che riguardano cantanti famosi?”
Alla fine della sesta unità, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile
online in PDF sul sito della casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per
studenti”) dell’Unità 6 per verificare quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagi-
na 77 di questa Guida per l’insegnante e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno
finito la verifica.
A.1 Ascoltate la lettura delle quattro mail. – Sarò in Italia a marzo e...
Obiettivi: ascolto e comprensione; lettura; introduzione del tempo futuro dei verbi regolari.
In classe: è consigliabile dividere l’ascolto in due parti: primo ascolto: e-mail 1 e 2, seguendo il Libro
dello studente. Chiedete se hanno capito qual è il tema; poi fate lavorare gli studenti a coppie, facendoli
rispondere oralmente alle prime tre domande di A.2. Secondo ascolto: le e-mail 3 e 4. Gli studenti,
sempre a coppie, rispondono alla seconda parte delle domande di A.2.
Chiedete di sottolineare i vocaboli nuovi (divisi per e-mail) e senza guardare il glossario gli studenti
cercano di capirne il significato. È un esercizio da fare in plenum.
Ricordate agli studenti che la forma plurale “Vi ringrazio” (nella 3a e-mail del Libro dello studente) è
A.11 Comunicate!
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale parlando di se stessi e dei propri progetti.
In classe: fate esercitare a piccoli gruppi. Poi a campione fate un controllo in plenum tra gli studenti
ponendo le domande.
B.3 Inserite le forme mancanti di stare e, se necessario, anche i verbi al gerundio, come
nell’esempio in blu.
Obiettivo: applicazione della regola presentata.
In classe: esercizio da fare a coppie o in plenum.
Soluzioni: 1. stai, Sto andando; 2. stai, Sto telefonando; 3. sta, stanno litigando; 4. state, Stiamo guar-
dando; 5. stanno applaudendo; 6. stai, Sto rispondendo; 6. state, Stiamo compilando
B.4 Comunicate!- Annabella e Giovanni al telefono domandano e raccontano che cosa stanno
facendo per l’università. Utilizzate la forma stare + gerundio.
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale utilizzando la regola grammaticale appena im-
parata.
In classe: per fissare la regola di stare + gerundio, si consiglia di far fare in classe questo esercizio.
b. Guardate le immagini e scrivete una frase. Utilizzate la forma stare per + infinito.
Obiettivo: verifica della regola appena spiegata.
In classe: da fare a coppie o in plenum.
Soluzioni: 1. loro stanno per partire, 2. lei sta per telefonare, 3. sta per piovere, 4. lui/lei sta per uscire
E ancora...
C.1a. Osservate la tabella. Questo - aggettivo e pronome dimostrativo.
Obiettivo: presentazione della tabella di questo come aggettivo e pronome dimostrativo.
In classe: evidenziate che questo si usa per indicare qualcosa/qualcuno vicino alla persona che parla.
C.5 Osservate le tabelle degli avverbi poco, parecchio, molto, tanto, troppo.
Obiettivo: presentazione delle tabelle e uso degli avverbi che modificano il significato di un verbo, di
un aggettivo, di un avverbio.
In classe: spiegate le tabelle, mettendo in evidenza che gli avverbi sono invariabili. Successivamente,
fate ulteriori esempi e lasciate che li facciano anche gli studenti, come controllo delle regole appena
apprese.
C.6 Osservate la tabella degli aggettivi poco, parecchio, molto, tanto, troppo.
Obiettivo: presentazione della tabella e uso degli aggettivi che modificano un nome.
In classe: qui sono presentati con valore di aggettivo e sono declinabili. Davanti a un nome ne modifi-
cano il significato.
D.2 Comunicate!
Obiettivo: esercitazione dell’abilità di produzione orale.
In classe: formate le coppie e, mentre gli studenti parlano, avvicinatevi ai vari gruppi, ascoltateli e aiu-
tateli, se necessario.
Soluzioni: 1. Dipende dalla difficoltà del lavoro.; 2. La sartoria è mobile, quindi talvolta io e i miei col-
laboratori seguiamo la compagnia.; 3. No, facciamo anche costumi per la TV, il cinema, il balletto e il
teatro di prosa.; 4. Ne abbiamo ben 13.000 e facciamo anche servizio di noleggio.; 5. Dipende. Per
esempio, gli abiti d’epoca come quelli del ’500 e ’600 richiedono una grande lavorazione e quindi dare
un prezzo è difficile.
Dopo questa conversazione, potete chiedere agli studenti qual è il costume che vorrebbero indossare
e perché.
Alla fine della settima unità, gli studenti potranno compilare il Riepilogo grammaticale (disponibile
online in PDF sul sito della casa editrice alla voce “Allegati scaricabili” o nella sezione “Materiali per
studenti”) dell’Unità 7 per verificare quanto hanno appreso in questa unità. Le soluzioni sono a pagi-
na 77 di questa Guida per l’insegnante e possono essere distribuite agli studenti non appena hanno
finito la verifica.
Unità 2
1. ha, abbiamo, hanno
2. sto: molto bene/benissimo, abbastanza bene; Non c’è male, Insomma
3. stai, sta, state
4. canti, canta, cantano; decido, decide, decidiamo, decidete; dorme, dormite, dormono; finisco, finisci, finisce, finiscono
5. non sono, non hanno, non incontri
6. un albergo, uno spettacolo, un direttore, un’arpa, un’audizione
7. devi, dobbiamo, devono; può, potete, possono; voglio, vuole, vogliono
8. cardinali: quindici, ventitré, cinquantotto, ottantuno, centouno, duemilaventotto
ordinali: quinto, settimo, nono, decimo, diciottesimo, ottantanovesimo
9. martedì, mercoledì, sabato, domenica
10. gennaio, marzo, giugno, luglio, settembre, dicembre
Unità 3
1. a, da, su, tra
2. preposizioni semplici: di, in; preposizioni articolate: dell’, delle; al, alla, agli; dallo, dalle; nello, nell’, nei; sul, sulla, sugli
3. accanto a, di fronte a; fino a; a sinistra di; lontano da
4. andare: vado, vai, va; dire: dici, dice, diciamo; fare: faccio, facciamo, fate, fanno; sapere: sappiamo, sapete, sanno; venire: vieni,
viene, venite, vengono; uscire: esco, esci, esce, uscite
5. lo, la, li, le
7. Che ore sono? Sono le nove; Sono le nove e un quarto; Sono le nove e mezzo/a; Sono le dieci meno un quarto
11. ascoltarmi, chiamarti, Lo devo, incontrarLa, Ci volete, Vi posso, accompagnarli, Le vogliamo
Unità 4
1. suonare: suonò, suonaste, suonarono; credere: credei, credesti, credemmo; capire: capì, capiste, capirono
2. avere: ebbi, avesti, ebbe, avemmo, aveste, ebbero; essere: fui, fosti, fu, fummo, foste, furono
3. decidere: decisi, decise, decisero; fingere: finse, fingeste, finsero; piangere: piansi, piangemmo, piangeste; scendere: scendesti,
scese, scesero; volere: volli, volle, vollero
4. il tuo numero, il suo dizionario, il vostro telefono; la mia penna, la sua festa, la nostra borsa, la loro chiave; i miei spartiti, i nostri
amici, i loro giornali; le tue amiche, le vostre vacanze
mio fratello, mia sorella; tuo figlio, tua figlia; suo nonno, sua nonna; nostro cugino, nostra cugina; vostro zio, vostra zia; il loro
cognato, la loro cognata; i miei fratelli, le mie sorelle; i tuoi figli, le tue figlie; i suoi nonni, le sue nonne; i nostri cugini, le nostre
cugine; i vostri zii, le vostre zie; i loro cognati, le loro cognate
5. Quali, Quanti, Quante
Unità 6
1. lavoriamo!, lavorate!, lavora!; scriviamo!, scrivete!, scrivi!; sentiamo!, sentite!, senti!; puliamo!, pulite!, pulisci!
2. Non leggete!, Non partite!; Non leggere!, Non partire!
3. (tu) abbi, sii; (voi) abbiate, siate
4. (tu) va’/vai, da’/dai, di’, fa’/fai, sta’/stai
5. invitami, invitatemi; chiudila, chiudiamola, chiudetela; seguici, seguiteci
6. consigliale, spiegatemi, raccontaci, rispondetegli, dammi, dicci, scrivigli/scrivi loro
7. portaglielo, prestatecela, dimmela, raccontateglielo, dagliele, regalateglieli
8. scarpina, scarpona; chiesa, chiesetta, chiesaccia; donna, donnina, donnaccia; ragazzino, ragazzetto, ragazzaccio
Unità 7
1. manderò, manderà, manderete, manderanno; venderai, venderemo; dormirò, dormirà, dormirete
2. andrà, andrete; avrò, avrai; dovrà, dovremo; farò, farai, faranno; saprà, sapremo; sarò, sarà, saranno; rimarrò, rimarrai, rimarrà;
verremo, verrete, verranno; vorrò, vorrà, vorrete
3. cantando, sorridendo, finendo
4. stai, sta, state, stanno; telefonando, leggendo, applaudendo
5. ...sta per telefonare...; ...stanno per andare...
6. Quest’, Questa; Questi, Questi; Queste, Queste
Quegli, Quelli; Qell’, Quella; Quei, Quelli; Quella, Quella
7. poco, parecchio, molto/tanto, troppo
8. parecchio, molto, troppo; poco
9. molto, troppo; parecchio, poco
10. pochi, parecchi, tante/molte, troppi
11. aggettivi: qualche; alcuni, alcune; ogni; nessuna. pronomi: niente/nulla; ciascuno/ognuno; qualcuno; qualcosa; nessuno