Sei sulla pagina 1di 39

DOCUMENTO

DK 4520
Pag. 1 di 39

PROGETTO: AUTOMAZIONE DELLA RETE MT

TITOLO ELABORATO: ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI


AUTOMATIZZATI
Rev. DESCRIZIONE DELLE REVISIONI
00 Prima emissione

00 MAG 01 LUG A.CERRETTI


2002 2002 G. DEL GOBBO E. DI MARINO
G. DI PRIMIO
R. BORRUSO
L. CONSIGLIO

DDR-ING/ESR DPR /SIQ DIN/ESR


DDR-ING/ATM

Rev. DATA Data INCARICATO/I VERIFICA APPROVAZ.


Emissione Validità
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 2 di 39

INDICE
1 OGGETTO 4

2 SCOPO 4

3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 4

4 DEFINIZIONI 4

5 ABBREVIAZIONI 5

6 GENERALITA’ 6

6.1 DSTG 6

6.2 SISTEMA STMT 6


6.2.1 CENTRINO 6
6.2.2 UP 6
6.2.3 RGDAT 6

6.3 RECLOSER 7

6.4 CENTRO SATELLITE 7

7 ATTIVITA’ PRELIMINARI A CARATTERE GENERALE SU CENTRINO E UP 8

7.1 VERIFICA COLLEGAMENTO “CENTRINO-UP” 8

7.2 ACCENSIONE/SPEGNIMENTO UP 8

7.3 CONFIGURAZIONE DEI NODI MT AUTOMATIZZATI SU “PC CENTRINO” 10

7.4 PARAMETRI DI CONFIGURAZIONE UP 12

8 ATTIVITA’ PRELIMINARI SU CENTRI SATELLITE E RECLOSERS 12

8.1 AGGIORNAMENTO MEPR IN CASO DI PRESENZA DI INTERRUTTORI ASSERVITI A


PROTEZIONI LUNGO LINEA MT (DEFINIZIONE NODO AUTOMATIZZATO + LINEA
AMMINISTRATIVA) 12

8.2 AGGIORNAMENTO FILE-NOMI CENTRINO 13

8.3 OUTPUT ELECA 15

9 LIMITI DI ESERCIZIO 17

10 SELEZIONE AUTOMATICA DEI TRONCHI GUASTI 17

10.1 DSTG 17

10.2 MODALITÀ FRG 17

10.3 MODALITÀ FNC 18

10.4 RECLOSERS 19
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 3 di 39

10.5 CENTRI SATELLITE 20

11 PARAMETRI DI CONFIGURAZIONE E TARATURE APPARECCHIATURE DI CABINA PRIMARIA


(PANNELLI DV 901 A2NC E SUPERIORI E DV 925 A2 E SUPERIORI), CENTRINO, UP E
RGDAT 20

12 REGOLE DI ESERCIZIO 20

12.1 CASO FRG 20

12.2 CASO FNC 22

13 SEQUENZA DI MANOVRE SUCCESSIVE ALLA SELEZIONE AUTOMATICA DEL TRONCO


GUASTO – CON DRA E AUTOMATISMI INSERITI ( DK4518/ ED.II, PARAG. 9.2.1 ) 22

13.1 MODALITÀ FRG 22

13.2 MODALITÀ FNC 24

14 GESTIONE NODI AUOMATIZZATI CONTROALIMENTATI 25

15 SEQUENZA DELLE MANOVRE RELATIVE ALLA TRANCIATURA DI UN CAVO MT IN


CONDIZIONE DI PARALLELISMO CON ALTRI CAVI. 25

16 REGISTRAZIONE DEI DATI RELATIVI ALLA QUALITA’ DEL SERVIZIO 27

17 MANUTENZIONE DEL SISTEMA STMT 28

18 REGOLE DI COMPORTAMENTO IN PRESENZA DI SEGNALI ANOMALI STMT 31


DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 4 di 39

1 OGGETTO
Il presente documento definisce le modalità di esercizio di reti MT con nodi automatizzati.
In particolare vengono trattati:
 Nodi automatizzati equipaggiati con IMS, cioè:
 automazione realizzata con i DSTG;
 automazione realizzata con sistema STMT e tecnica Ricerca Tronco Guasto
con Funzionamento con Rilevatori di Guasto (Tecnica FRG);
 automazione realizzata con sistema STMT e tecnica Ricerca Tronco Guasto
con Funzionamento a Neutro Compensato (Tecnica FNC);
 Nodi automatizzati equipaggiati con interruttori dotati di sistemi di protezione, cioè:
 Centri Satellite
 Automazione realizzata con reclosers;

2 SCOPO
Lo scopo è quello di definire, per tutte le Unità preposte al governo della rete, regole
univoche di esercizio in presenza di reti MT con nodi automatizzati, sia nella fase di
selezione automatica del tronco guasto, sia nella fase di manovre successive mirate alla
esatta localizzazione del guasto stesso, di configurazione dei sistemi centrali e periferici
che consentano il corretto trasferimento dei dati negli archivi informatici, di esecuzione
delle operazioni preliminari per l’avvio dell’automazione su una determinata linea MT e di
manutenzione successiva sui sistemi e gli automatismi in rete.

3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Procedura Operativa SQ.E.PO.01
Istruzione Operativa SQ.E.IO.09
Manuale Procedura “ELECA”
Manuale Centrino Selta
DK 4517 “Selezione automatica tronco guasto mediante UP”
DK 4418 “Sequenza di manovre sulla rete MT in seguito a guasti”
DK 4452 “Taratura dei dispositivi per la rete MT”
DK 4450 (Dic.96)
DK 4451 (Dic.96)
G.E.02 “Rete MT. Protezione contro guasti a terra coordinamento protezioni”
Deliberazione Autorità 128/99
Deliberazione Autorità 202/99
Deliberazione Autorità 143/00

4 DEFINIZIONI
Dicotomia
Procedimento mediante il quale si suddivide la linea, o porzione di essa, in due parti
equivalenti; una linea composta da quattro tronchi determinati da tre cabine di
sezionamento principale può essere suddivisa mediante due dicotomie.

Cabina secondaria automatizzata


Cabina secondaria nella quale è presente almeno un organo di manovra soggetto ad
automatismi di apertura e/o chiusura.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 5 di 39

Sezionamento automatizzato
Sezionamento lungo linea, di norma su palo, con organo di manovra soggetto ad
automatismi di apertura e/o chiusura.

Linea MT automatizzata
Linea elettrica di media tensione che presenta almeno una cabina secondaria o un
sezionamento automatizzato. Le linee MT automatizzate si distinguono in due categorie:
1. Linee che presentano interruttori asserviti a protezioni sia in Cabina Primaria che
lungo linea (Recloser e Centri Satellite);
2. Linee con interruttore asservito a protezione solo in Cabina Primaria.

Protocollo di servizio dei nodi MT automatizzati


Estratto del protocollo STMT relativo ai Centri Satellite, alle cabine secondarie e/o ai
sezionamenti automatizzati equipaggiati con interruttori con protezioni, elaborato
manualmente o con l’ausilio della procedura ELECA.

FNC
Funzione per la selezione automatica del tronco guasto su rete a neutro compensato
senza apertura interruttore in testa alla linea in caso di guasto monofase a terra.

FRG
Funzione per la selezione automatica del tronco guasto con la tecnica dei Rilevatori di
Guasto.

5 ABBREVIAZIONI
CP Cabina Primaria
CS Cabina Secondaria
DRA Dispositivo di Richiusura Automatica
DSTG Dispositivo Selezione Tronco Guasto
FNC Funzionamento Neutro Compensato
FRG Funzionamento Rilevatore Guasto
IAM Modulo Interruzioni Automatiche MT
IGM Modulo Interruzione/Guasto MT
ITG Individuatore Tronco Guasto
MEPR Modulo Esercizio e Pianificazione Rete - Archivio informatico.
OdM Organo di Manovra
STMT Sistema di Telecontrollo della Rete MT (centrino)
STU-X Sistema di Telecontrollo Unificato Impianti Primari
TD Tempo di discriminazione
TMES Trattamento delle misure e degli eventi STU
RGDAT Rilevatore di Guasto Direzionale ed assenza tensione
UP Unità Periferica di Telecontrollo e Automazione
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 6 di 39

6 GENERALITA’

6.1 DSTG
Il DSTG è un dispositivo installato in cabina secondaria che comanda autonomamente
l’apertura/chiusura di un OdM motorizzato in mancanza/presenza di tensione di rete.
Nelle CP le cui linee sono dotate di DSTG, vengono installati, di norma, gli ITG che
consentono l’individuazione del tronco guasto e la trasmissione dell’informazione a
STU-X.

6.2 SISTEMA STMT


Si compone di una unità centrale, detta CENTRINO, installata presso le Unità preposte
alla conduzione della rete, e di Unità periferiche, UP, installate nei nodi telecontrollati. In
caso di esercizio della rete con regole automatiche FRG e FNC sono presenti in CS
anche dei rilevatori di guasto monofase a terra e/o polifase, detti RGDAT.

6.2.1 CENTRINO
Il Centrino svolge le funzioni di:
• validazione ed invio alle UP dei comandi impartiti dall’operatore;
• acquisizione, elaborazione e memorizzazione dei dati provenienti dalle UP;
• selezione dei tronchi guasti;
• configurazione e diagnostica a distanza delle UP;
• sincronizzazione degli orologi delle UP.

6.2.2 UP
La UP è un’apparecchiatura di impianto secondario che assolve sostanzialmente a due
funzioni:
• il telecontrollo del nodo ( anche con più Odm )
• l’automazione locale degli ODM collegati.
L’automazione della rete MT, quindi, ha come stumento principale la UP, ad essa è
collegato l’RGDAT e tramite i segnali dell’RGDAT è in grado di operare sull’ODM
secondo regole prestabilte.

6.2.3 RGDAT
L’RGDAT è un rivelatore di guasto in grado di poter seguire i guasti, a neutro isolato e
compensato, senza alcuna commutazione, con le stesse caratteristiche delle protezioni
A2-NC; in particolare l’RG-DAT è in grado di rilevare :
• I corti circuiti in linea con soglia fissa
• I guasti a terra direzionali con soglie tarabili
• I guasti intermittenti di durata superiore a 80ms
• I guasti doppi monofasi a terra adirezionali a soglia fissa
• La presenza / assenza tensione in linea
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 7 di 39

6.3 RECLOSER
Il Recloser è un interruttore automatico installabile sia in cabina secondaria che su palo,
dotato di protezione direzionale di terra, di massima corrente e di DRA.

6.4 CENTRO SATELLITE


E’ l’insieme di interruttori protetti telecontrollati con sistemi di richiusura su una o più
sezioni di sbarra non di Cabina Primaria, alimentati da feeder MT.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 8 di 39

7 ATTIVITA’ PRELIMINARI A CARATTERE GENERALE SU CENTRINO E UP

7.1 VERIFICA COLLEGAMENTO “CENTRINO-UP”

I siti degli impianti individuati da telecomandare devono essere verificati ai fini della
certificazione del collegamento CENTRINO-UP.
Allo scopo occorre eseguire :
a) Misura del campo presente.
b) Individuazione del gestore GSM/DCS di migliore performance in sito.
Qualora i risultati delle operazioni suddette non riuscissero a garantire l’acquisizione,
anche differita, degli eventi dalla UP, occorrerà trovare alternative più efficaci, come, ad.
esempio, il collegamento con la rete telefonica commutata.

7.2 ACCENSIONE/SPEGNIMENTO UP
All’accensione della UP occorre eseguire le seguenti verifiche:

a) Esito positivo collegamento con il CENTRINO.

b) Controllo sincronizzazione CENTRINO-UP (a tal fine può essere utilizzato il


software VISD)

c) Compilazione modello allegato “ACCENSIONE UP"

Nel caso di spegnimento della UP dovrà analogamente essere compilato l’apposito


modulo con evidenziata e certificata la potenziale perdita di informazioni, con
l’indicazione dell’arco di tempo e l’UP interessata. (casistica analoga al “GUASTO
TELECOMANDO” dello STUX)
Onde evitare lo spegnimento accidentale della UP occorre eseguire un’attività di
manutenzione adeguata alle batterie d’alimentazione .
Il modello “Accensione UP” viene archiviato presso l’Unità Esercizio Rete.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 9 di 39
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 10 di 39

7.3 CONFIGURAZIONE DEI NODI MT AUTOMATIZZATI SU “PC CENTRINO”

La configurazione del PC centrino è da eseguire utilizzando l’apposita maschera


“Configurazione Cabine Secondarie”. Con riferimento alla chiamata della predetta
maschera valgono le seguenti indicazioni.

A Codice MEPR nodo: •Codice MEPR

B Descrizione nodo : • Caratteri 1÷11 Nome MEPR del nodo troncato


all’undicesimo carattere
• Carattere 12 $ per Centro Satellite
% per Recloser
# per eventuali IMS Automatizzati
@ per eventuali Interruttori BT
autorichiudenti
Qualora il nodo contenga più di una tipologia di OdM
usare il Simbolo previsto in ordine per il primo tipo.
• Caratteri 13÷14 = Numero progressivo (IC)
C Codice
Collegamento : Per quanto riguarda gli interruttori di Centri Satellite,
dovrà comparire sul protocollo di servizio
“yy-NNNNNN-” :
•yy = Codice di Esercizio
•NNNNNN = Codice MEPR nodo interfacciato
(il campo in oggetto e quello della finestra <Cabina
Secondaria Collegata> con etichetta Cod. MEPR) (C)
Per quanto riguarda i Recloser e IMS Automatizzati , dovrà
comparire sul protocollo di servizio:
“(NNNNNN:MMMMMM”)
NNNNNN = codice MEPR nodo (A)
MMMMMM = Codice MEPR nodo interfacciato
(il campo in oggetto e quello della finestra <Cabina
Secondaria Collegata> con etichetta Cod. MEPR) (C)
Per quanto riguarda Interruttori BT autorichiudenti dovrà
comparire sul protocollo di servizio:
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 11 di 39

(“NNNNNN:MMMMMM“)
NNNNNN = codice MEPR nodo (A)
MMMMMM = 1° carattere “@”; caratteri 2÷6 da
imporre a “11111”

D
Denominazione
Collegamento : Per quanto riguarda gli IMS Automatizzati
e Reclosers, il campo non è significativo.
Per quanto riguarda gli interruttori di Centri Satellite, dovrà
comparire sul protocollo di servizio:
•Denominazione Linea
Per quanto riguarda gli interruttori BT autorichiudenti, dovrà
comparire sul protocollo di servizio:
• Carattere 1÷3 = “@BT” prefisso per questo tipo di
interruttore.
• Carattere 4÷15 = Denominazione
Esempi di protocollo di servizio da Centrino a seconda della provenienza.
1) Provenienza Centro Satellite
26/11/2001 16:54:58 26/11 16:54:53 204132 BITETTO $99 LMT (60_333333_MODUGNO ) chiuso
A B D
2) Provenienza Recloser C

25/11/2001 10:40:25 25/11 07:59:06 204132 CAVAGNOLA %99 IMS (204132:333333) aperto
A B
3) Provenienza Interruttore BT Autorichiudente A C

25/11/2001 10:40:25 25/11 07:59:06 204132 CAVAGNOLA @99 IMS (204132:111111) aperto
A B A C
4) Provenienza IMS Automatizzato
25/11/2001 10:40:25 25/11 07:59:06 204132 CAVAGNOLA #99 IMS (204132:333333) aperto
A B A C

A B
#99

D
C

(IM) Descrizione presente nel protocollo di


servizio solo per i Centri Satellite
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 12 di 39

7.4 PARAMETRI DI CONFIGURAZIONE UP


I parametri di configurazione UP si introducono con la maschera di configurazione
parametri da PC Centrino o dalla maschera parametri generali da configuratore locale
UP. I valori da introdurre sono rilevabili dal “manuale centrino”; in particolare si
imporranno i seguenti valori:
• Numero max. di richiamate : 50
• Soglia di riempimento eventi : 70 %

Inoltre è obbligatorio configurare la UP in maniera tale da generare una spontanea in


caso di eventi di :
- FALLITA RICHIUSURA (x UP Recloser e Centri Satellite)
- SEGNALAZIONI DIAGNOSTICHE (bassa Vcc, manca Vca , avaria
raddrizzatore)
Il parametro “x” relativo al numero di giorni di assenza di trasmissioni UP-Centrino deve
essere configurato x=7.

8 ATTIVITA’ PRELIMINARI SU CENTRI SATELLITE E RECLOSERS

8.1 AGGIORNAMENTO MEPR IN CASO DI PRESENZA DI INTERRUTTORI


ASSERVITI A PROTEZIONI LUNGO LINEA MT (DEFINIZIONE NODO
AUTOMATIZZATO + LINEA AMMINISTRATIVA)
Per la configurazione in MEPR si utilizzerà la colonna Dispositivi Selezione Rapida della
maschera NO-C-7;:
IP = INTERRUTTORE PROTETTO
RC = RECLOSER

Occorrerà inoltre definire una nuova linea amministrativa in partenza dal Centro Satellite
e dal Recloser con la maschera LN-C-1.
Non è prevista l’installazione di più di un Recloser su una stessa linea
elettrica.

Per la registrazione delle Interruzioni fare riferimento a SQ.E.IO.09


Successivamente occorrerà aggiornare nella maschera NO-C-6 i campi di collegamento
verso STU

CODICE
POSTAZIONE STU IZ IC
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 13 di 39

In pratica qui viene fatta un’associazione a codici del telecontrollo creati


automaticamente dalla procedura ELECA e non propriamente da STU, pur avendo lo
stesso formato e significato. Una volta configurata tale maschera non sarà più possibile
registrare interruzioni con il modulo IAM, ma viene attivata la catena di registrazione di
interruzioni automatica.

8.2 AGGIORNAMENTO FILE-NOMI CENTRINO


Allo scopo di descrivere a T-MESX tutti i montanti comprendenti organi di manovra che
possono essere manovrati automaticamente da protezione e/o DRA occorre descrivere
in un File tutti i montanti controllati, questo file deve avere la struttura identica al filenomi
dello STU-X.
Per l’aggiornamento di questo file esistono 2 attività:
Automatica
Manuale
Fase Automatica : La parte automatica riguarda l’aggiornamento dei montanti. Essa
viene eseguita giornalmente tramite la procedura “ELECA”, che è in grado di
controllare eventuali ‘nascite’ o ‘morti’ di montanti, in funzione del caricamento o della
cancellazione dei dati sul PC CENTRINO, e di agire di conseguenza sui campi della
validità di ciascun montante.(solo una piccola parte resterà da fare manualmente)

Fase Manuale: La fase di aggiornamento manuale non viene fatta giornalmente, ma


solamente quando c’è una movimentazione di ESERCIZIO, CABINA, SBARRA
MT o CONGIUNTORE. Per eseguire tale attività è stata implementata la procedura
“CONFIG_FILENOMI”, che permette l’inserimento o la modifica di questi particolari
elementi eseguendo degli appositi controlli, ai fini di una corretta introduzione dei
dati.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 14 di 39

Di seguito è riportata la videata di aggiornamento.

Di seguito sono elencati i vari vincoli e la modalità di compilazione.

• ESERCIZIO:
IC = " ", (manuale)
IM = " ", (manuale)
ENTE = "ESER " , (manuale)
FLAG = " ", (manuale)
TE = "Z",(manuale)
DATAD = Data di nascita dell’Esercizio (manuale)
DATAV = Data di fine esistenza dell’Esercizio (manuale)

• CABINA:
IM = " ",(automatico)
ENTE = "CPAT " , (automatico)
FLAG = " ",(automatico)
TE = "C",(automatico)
DATAD = Data di nascita del Telecontrollo da Centrino di alcuni elementi della
Cabina (automatico)
DATAV = Data di fine esistenza del Telecontrollo da Centrino di tutti gli
elementi della Cabina (automatico)
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 15 di 39

• Montante Linea MT:


ENTE = "LINMT",(automatico)
FLAG = "*",(automatico)
TE = "L",(automatico)
SB1 =carattere identificativo del colore della semisbarra a cui il montante è
connesso,(manuale)
CONG1 = codice "IM" del congiuntore connesso alla semisbarra,(manuale)
ZONAPR = primi due caratteri pari al codice di Postazione dell'Esercizio
Prevalente + codice IZ dell'Esercizio prevalente,(manuale)
DATAD = Data di nascita del Telecontrollo da Centrino del Montante
(automatico)
DATAV = Data di fine esistenza del telecontrollo da Centrino del Montante
(automatico)

• Montante Sbarra MT:


ENTE = "SBMT ",(manuale)
FLAG = " ",(manuale)
TE = "S",(manuale)
SB1 =carattere identificativo del colore della semisbarra a cui il montante è
connesso,(manuale)
CONG1 = codice "IM" del congiuntore connesso alla semisbarra, (manuale)
DATAD = Data di nascita del Telecontrollo da Centrino del Montante (manuale)
DATAV = Data di fine esistenza del telecontrollo da Centrino del Montante
(manuale)

• Montante Congiuntore MT:


ENTE = "CNGMT",(manuale)
FLAG = "*",(automatico)
TE = "K",(manuale)
SB1 = carattere identificativo del colore della prima semisbarra che il
congiuntore collega,(manuale)
SB2 = carattere identificativo del colore della seconda semisbarra che il
congiuntore collega, (manuale)
DATAD = Data di nascita del Telecontrollo da Centrino del Montante (manuale)
DATAV = Data di fine esistenza del telecontrollo da Centrino del Montante
(manuale)

8.3 OUTPUT ELECA


Una volta configurato il PC Centrino in tale maniera, si potranno ottenere ,
attraverso la procedura ELECA, i seguenti risultati:
- Protocollo di Servizio nodi automatizzati.
Destinazione: all’operatore per una più rapida consultazione +
masterizzazione
- Protocollo di Sistema nodi automatizzati.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 16 di 39

Destinazione: all’operatore per una più rapida consultazione +


masterizzazione
- Protocollo eventi di Recloser e Centri Satellite per l’interpretazione
automatica delle interruzioni brevi e transitorie.
Destinazione: al PC TMES-X
- Protocollo dei soli allarmi
Destinazione: all’operatore come supporto alla manutenzione del sistema
STMT. (punto 17)
- Estrazione di eventi con ritardi e anomalie
Destinazione: all’operatore come supporto alla manutenzione del sistema
STMT. (punto 17)
- Generazione del Filenomi riguardante la consistenza storica dei montanti
telecontrollati da Centrino.
Destinazione : all’operatore e al PC TMES-X
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 17 di 39

9 LIMITI DI ESERCIZIO

L’automazione dei nodi MT ha come obiettivo la riduzione dei tempi di disalimentazione


della clientela in occasione dei guasti permanenti.
In tale ambito sono presenti guasti che si risolvono in interruzioni lunghe senza
localizzazione del guasto.
Una elevata percentuale di guasti permanenti non localizzati inficia i benefici ottenibili
con l’automazione di rete.
Pertanto l’attivazione delle regole di automazione sulla linea deve sempre essere
preceduta dall’analisi dei guasti permanenti senza localizzazione.
Qualora la percentuale di tali guasti, valutata su un periodo di almeno sei mesi, superi il
50 %, l’attivazione delle regole di automazione dovrà essere preceduta da una opportuna
attività di manutenzione straordinaria della linea interessata.
Per quanto concerne i limiti di impiego dei singoli componenti di rete e di controllo
valgono i riferimenti riportati della DK 4452.

10 SELEZIONE AUTOMATICA DEI TRONCHI GUASTI

10.1 DSTG
Il funzionamento e le tarature dei dispositivi DSTG sono illustrati nelle tabelle:
DK4450 Edizione dic. 96
Criteri di impiego e taratura delle protezioni e degli automatismi ad essa
associati per reti MT
DK4451 Edizione dic. 96
Guida ai criteri di protezione della rete MT di distribuzione

10.2 MODALITÀ FRG


Le regole FRG prevedono una operatività differenziata a seconda se sono applicate a
linee miste o linee in cavo.
Linee miste:
• I tempi di apertura degli OdM sono prefissati a 35” dalla mancanza rete in
coincidenza con l’RGDAT attivo; pertanto gli IMS movimentati sono solo quelli che
vedono il guasto.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 18 di 39

• Tutti i tipi di guasto (67/51) vengono selezionati utilizzando le sequenze delle


richiusure automatiche dell’interruttore CP (N° 3 in caso di guasto sul primo tronco e
N° 4 in caso di guasto sui tronchi successivi)
• In caso di guasto permanente, la rialimentazione dei tronchi a monte del guasto
avviene in tempi variabili e comunque superiori 180”
• Nel caso il guasto si estingua prima della seconda richiusura lenta, la linea sarà
comunque oggetto di sezionamenti automatici e rientrerà in servizio entro 180 “
• Per guasti che si estinguono entro la prima richiusura lenta, la linea non è oggetto di
sezionamenti automatici e rientrerà tutta in servizio in circa 31”.
Linee in cavo:
• I tempi di apertura degli IMS sono prefissati a 5” dalla mancanza rete in coincidenza
con l’RGDAT attivo; pertanto gli IMS movimentati sono solo quelli che vedono il
guasto.
• Tutti i tipi di guasto (67/51) vengono selezionati utilizzando le sequenze delle
richiusure automatiche dell’interruttore CP ( N° 2 in caso di guasto sul primo tronco e
N° 3 in caso di guasto sui i tronchi successivi ).
• In caso di guasto permanente, la rialimentazione dei tronchi sani a monte del guasto
avviene sempre entro 180”
• Nel caso il guasto si estingua entro la prima richiusura lenta la linea sarà, comunque,
oggetto di sezionamenti automatici e rientrerà in servizio in circa 31” per il primo
tronco e con ritardi di circa 8”, in sequenza, per quelli a valle.
Al completamento della selezione del tronco guasto, la UP con l’IMS a monte del guasto
aperto ed in blocco invierà una spontanea al centrino.
Per maggiori dettagli vedere documento DK 4517 “SELEZIONE AUTOMATICA
TRONCO GUASTO MEDIANTE UP”

10.3 MODALITÀ FNC


Le regole FNC prevedono due comportamenti distinti in funzione della tipologia di
guasto:
• Guasto monofase a terra:
viene selezionato, con tempi crescenti a partire da fondo linea, dagli OdM per guasto
sui tronchi successivi al primo e dall’interruttore di CP per guasto sul primo tronco.
All’apertura dell’IMS a monte del guasto, in coincidenza con il blocco dello stesso, la
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 19 di 39

UP invierà una spontanea al centrino. Per guasto monofase a terra che attiva la
soglia 67 del RGDAT in coincidenza con la mancanza rete (esercizio temporaneo a
neutro isolato), le regole automatiche applicate sono analoghe a quelle FRG.
Nel caso di selezione del guasto a terra con apertura di OdM lungo linea lo STU-X
rileva la mancata estinzione del guasto da parte della bobina di Petersen inviando il
messaggio “INTERVENTO NON RISOLUTIVO BOBINA”.
Tale messaggio viene elaborato al superamento del tempo di 2 secondi di
permanenza del guasto a terra.
• Guasti polifasi e doppio monofasi a terra:
vengono selezionati con regole FRG, quindi attraverso l’apertura degli OdM (dopo 35”
indipendentemente dalla tipologia di linea ) per mancanza tensione contemporanea a
RGDAT attivo per soglia 51/51N. Al completamento della selezione del tronco guasto
la UP con IMS a monte del guasto aperto ed in blocco invierà una spontanea al
centrino.
Con regole FNC e guasto monofase a terra definitivo sul primo tronco, gli scatti
conseguenti ai cicli di richiusura impostati avverranno sempre con contrazione del tempo
di attesa allo scatto della protezione 67; stessa contrazione è attiva per chiusure manuali
dell’interruttore di CP (vedere allegati DK 4452).
Per maggiori dettagli vedere documento DK 4517 “SELEZIONE AUTOMATICA
TRONCO GUASTO MEDIANTE UP”

Le linee collegate a CP equipaggiate con bobine di Petersen Tipo DT 1099/1 e /2 non


possono essere automatizzate con regole FNC.

10.4 RECLOSERS
L’automazione di una linea può comprendere anche un recloser; in questo caso,
trattandosi di interruttore automatico con protezioni di comportamento equivalente ad un
interruttore di linea in CP, la programmazione e la relativa taratura dovranno essere
coordinati con l’interruttore di linea stesso, in modo da renderlo selettivo per tutte le
tipologie di guasto.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 20 di 39

L’impiego del recloser non altera i concetti di Automazione, quindi, può essere installato
su linee automatizzate con regole FGR e FNC, con il vantaggio, in caso di guasto a valle,
di potere effettuare la selezione entro 180” senza interessare i tronchi a monte.
Qualora, quindi, il guasto venga eliminato entro la seconda richiusura lenta, nessun
tronco di linea subisce una interruzione lunga.

10.5 CENTRI SATELLITE


I centri satelliti selezionano i guasti sulle linee a valle in modo selettivo e con le stesse
modalità con cui operano gli stalli linea di CP; possono avere linee uscenti con
automazione a valle sia FRG che FNC.

11 PARAMETRI DI CONFIGURAZIONE E TARATURE APPARECCHIATURE DI


CABINA PRIMARIA (PANNELLI DV 901 A2NC E SUPERIORI E DV 925 A2 E
SUPERIORI), CENTRINO, UP E RGDAT
Per tali parametri deve essere fatto riferimento alla DK 4452 “TARATURA DEI
DISPOSITIVI PER LA RETE MT” ed al documento DK 4517 “SELEZIONE TRONCO
GUASTO MEDIANTE UP”.

12 REGOLE DI ESERCIZIO

La selezione del tronco guasto avviene per fasi successive che, in presenza di
automazione, sono così schematizzabili:

Fase 1 Selezione automatica con innesco dall’evento guasto.

Fase 2 Selezione automatica con innesco da operatore (eventuale)

Fase 3 Selezione manuale

12.1 CASO FRG


Con regole FRG inserite, la selezione del guasto avviene, con la sequenza prevista
(linea mista o cavo ), quando l’OdM chiudendosi rileva il guasto entro il TD (2,5”) e
contemporaneamente viene a mancare tensione a causa dello scatto dell’interruttore di
CP.
DOCUMENTO
DK 4520
Pag. 21 di 39

E’ bene precisare che, se durante i cicli di richiusura automatici si presenta un nuovo


guasto su un altro tronco, magari transitorio, l’OdM che, su chiusura automatica vede
l’RGDAT attivo e la mancanza tensione, si posiziona in blocco e manda la spontanea al
centro selezionando un tronco diverso da quello iniziale.
A conclusione della fase di selezione automatica (fase 1) l’operatore riceve ed acquisisce
il messaggio spontaneo di OdM aperto in blocco lungo linea o scatto definitivo linea.
L’operatore procederà ad :
- Accertare che siano trascorsi almeno 120” dall’ultima chiusura
dell’interruttore della linea interessata al guasto.
- Inviare il comando di aggiornamento dello stato della direttrice interessata e
verificare lo stato di tutti gli OdM telecontrollati
- Inviare il comando di visualizzazione RGDAT intervenuti
La visualizzazione dello stato della direttrice (posizione OdM – condizioni di
blocco – segnalazione RGDAT) porterà a due possibili situazioni:
(a) Tronco guasto individuato: un solo OdM aperto con segnalazione di
guasto concordi.
(b) Tronco guasto incerto: più di un OdM aperto.

Nel caso (a) l’operatore procederà a:


- Rialimentare gli eventuali tronchi sani a valle di quello guasto con manovre
in telecomando.
- Attivare la ricerca del guasto sul tronco individuato guasto mediante ulteriori
dicotomie da eseguire con personale in sito (Fase3 )

Nel caso (b) l’operatore procederà ad effettuare un rilancio di tensione dall’ OdM
aperto lungo linea, con tensione presente a monte (OdM aperto in blocco),
reinnescando un nuovo ciclo di selezione automatica del tronco guasto (Fase 2)

A valle di tale ciclo l’operatore procederà a rialimentare gli eventuali tronchi sani
con manovre in telecomando ed ad attivare (Fase 3) la ricerca del guasto sul/sui
tronchi ritenuti guasti mediante ulteriori dicotomie da eseguire con personale in
sito.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 22 di 39

12.2 CASO FNC


Con Regole FNC inserite, a conclusione della fase di selezione automatica si troverà un
unico OdM aperto in blocco. Stante la bassissima probabilità che il guasto selezionato
“sparisca” spontaneamente non si effettueranno rilanci di tensione prima di eseguire
ulteriori dicotomie manuali.
Pertanto dopo la Fase 1 si passerà direttamente alla rialimentazione dei tronchi sani
mediante telecontrollo e alla attivazione della Fase 3 sul tronco individuato guasto.

13 SEQUENZA DI MANOVRE SUCCESSIVE ALLA SELEZIONE AUTOMATICA DEL


TRONCO GUASTO

La sequenza delle manovre successive alla conclusione della selezione automatica ed


alla rialimentazione in telecontrollo dei tronchi sani si esegue sulle linee automatizzate
con:

- DRA di linea inserito

- Regole di automazione sui nodi inserite

I rilanci di tensione avverranno di norma chiudendo l’OdM automatizzato in blocco. Tale


manovra dovrà essere sempre preceduta dalla conferma di esecuzione di una ed una
sola dicotomia sul tronco in prova (equivalente all’apertura di un solo OdM lungo tutto il
tronco/tratta sede di guasto). La dicotomia sul tronco/tratta in prova è da individuare nel
punto di sezionamento che meglio approssima la divisione del tronco/tratta in parti di reti
equivalenti. A tal fine il parametro di riferimento è costituito dal prodotto
Lunghezza*Clienti (equivalenza di rischio).

Nel processo di individuazione del guasto (dicotomia – lancio di tensione –


rialimentazione – dicotomia) la rialimentazione delle parti di rete ritenute sane è prioritaria
rispetto all’esecuzione delle successive dicotomie e lanci di tensione.

13.1 MODALITÀ FRG


In caso di manovre successive su linee automatizzate con regole FRG, il processo
avviene come di seguito descritto:
Linee miste:
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 23 di 39

l’effettuazione dei rilanci di tensione per la localizzazione precisa del guasto, deve
avvenire dall’ultimo OdM automatizzato a monte del guasto.
Il personale in campo effettuerà il sezionamento manuale e richiederà al Centro
operativo di rilanciare tensione tramite l’ OdM con regole FRG inserite; alla chiusura dell’
OdM immediatamente a monte del guasto, qualora questo si ripresenti, si avrà l’apertura
dell’interruttore di linea e l’apertura in blocco del solo OdM manovrato per effetto delle
regole FRG. I tronchi sani della linea verranno disturbati, ma rientreranno in servizio
automaticamente fino all’ OdM aperto ed in blocco dopo la prima richiusura lenta (in circa
31”).
L’apertura in blocco dell’ OdM a monte del guasto verrà trasmessa all’operatore tramite
una spontanea inviata dall’UP. Le modalità di effettuazione delle dicotomie sono descritte
in testa al presente capitolo.
Linee in cavo:
l’effettuazione dei rilanci di tensione, per la localizzazione precisa del guasto, devono
avvenire dall’ultimo OdM automatizzato a monte del guasto.
Il personale in campo effettuerà il sezionamento manuale e richiederà al Centro
operativo di rilanciare tensione tramite l’OdM con regole FRG inserite; alla chiusura
dell’OdM immediatamente a monte del guasto, qualora questo si ripresenti, si avrà
l’apertura dell’interruttore di linea, l’aperturtura di tutti gli OdM automatizzati e l’apertura
in blocco del solo OdM manovrato per effetto delle regole FRG. I tronchi sani della linea
verranno disturbati, ma rientreranno in servizio automaticamente fino all’OdM aperto ed
in blocco dopo la prima richiusura lenta (a partire da circa 31” per il primo tronco, cui
vanno aggiunti circa 8” 1 per ogni tronco successivo).
Per evitare inutili movimentazioni degli OdM a monte di quello manovrato durante la
ricerca guasto, di norma si effettueranno rilanci con DRA attivo mantenendo inseriti gli
automatismi solo sull’OdM manovrato, escludendoli sulle altre CS a monte della stessa
direttrice. Tale metodologia va adottata, in particolare, in presenza di numerosi possibili
sezionamenti da effettuare lungo il tronco/tratta sede di guasto per la localizzazione
precisa del guasto stesso.
L’apertura in blocco dell’OdM a monte del guasto verrà trasmessa all’operatore tramite
una spontanea inviata dall’UP.

1 In caso di tempo di manovra IMS pari a 4’


DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 24 di 39

Le modalità di effettuazione delle dicotomie successive sono descritte in testa al


presente capitolo.
In ogni caso, quindi, il rilancio di tensione per le manovre successive avviene a cura
dell’operatore Centro operativo che ha, di ritorno, sia l’informazione sull’avvenuta
apertura o meno degli OdM (tramite le spontanee), sia l’eventuale apertura
dell’interruttore di CP (tramite il protocollo di STM/STU-X), riassumendo pertanto la
responsabilità e il coordinamento di tutti gli eventi.

13.2 MODALITÀ FNC


Poiché il vantaggio di FNC è quello di lasciare indisturbata la parte di linea a monte del
guasto, l’effettuazione dei rilanci di tensione per la localizzazione precisa del guasto deve
avvenire dall’ultimo OdM automatizzato.
Il personale in campo effettuerà il sezionamento manuale e richiederà al Centro
operativo di rilanciare tensione tramite l’OdM assoggettato a FNC; in caso di guasto
monofase si riaprirà solo tale OdM, lasciando indisturbati i tronchi di linea a monte del
guasto. In caso di polifase o doppio monofase, si avrà l’apertura dell’interruttore di linea e
dell’OdM manovrato per effetto delle regole FRG. La linea verrà disturbata, ma rientrerà
in servizio automaticamente fino all’OdM a monte del guasto in 30”.
L’apertura dell’OdM verrà trasmessa all’operatore tramite una spontanea inviata dall’UP.
Le modalità di effettuazione delle dicotomie successive sono descritte nel seguito.
In ogni caso, quindi, il rilancio di tensione per le manovre successive avviene a cura
dell’operatore che ha, di ritorno, sia l’informazione sull’avvenuta apertura o meno degli
IMS (tramite le spontanee), sia l’eventuale apertura dell’interruttore di CP (tramite il
protocollo di STM/STU-X), riassumendo pertanto la responsabilità e il coordinamento di
tutti gli eventi.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 25 di 39

14 GESTIONE NODI AUTOMATIZZATI CONTROALIMENTATI

I nodi automatizzati gestiti con UP in caso di controalimentazione devono essere


portati in condizione di assenza di automazione:

- Nodi con soli IMS : esclusione automatismo mediante telecomando


- Nodi con Recloser : esclusione DRA mediante telecomando

15 SEQUENZA DELLE MANOVRE RELATIVE ALLA TRANCIATURA DI UN CAVO


MT IN CONDIZIONE DI PARALLELISMO CON ALTRI CAVI.

Si presentano i seguenti casi


A) Presenza di linee non automatizzate :
1. Esclusione del DRA su tutte le linee collegate all’attività (anche su tutta la CP nel
caso il parallelismo interessi linee afferenti alle due semisbarre );
2. Dopo la tranciatura del cavo, l’operatore del centro operativo scambia le relative
informazioni, necessarie al proseguimento dell’attività, con gli operativi che eseguono
il lavoro, sugli eventi registrati.
3. Terminate le procedure di sicurezza collegate alla tranciatura del cavo, l’operatore
del centro operativo reinserisce il DRA.

B) Presenza di linee con almeno una direttrice automatizzata in FRG o FNC :


1. Esclusione del DRA su tutte le linee collegate all’attività (anche su tutta la CP nel
caso il parallelismo interessi linee afferenti alle due semisbarre ),
2. Esclusione delle regole automatiche su tutte le direttrici interessate all’attività ( sia
quelle oggetto di tranciatura sia quelle collegate a parallelismo );
3. Dopo la tranciatura del cavo, l’operatore del centro operativo scambia le relative
informazioni, necessarie al proseguimento dell’attività, con gli operativi che eseguono
il lavoro, sugli eventi registrati.
4. Terminate le procedure di sicurezza collegate alla tranciatura del cavo, l’operatore del
centro operativo reinserisce il DRA e le regole automatiche su tutte le direttrici in
servizio.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 26 di 39

C) In presenza di linee con Recloser nella direttrice automatizzata (FRG o FNC), sono
possibili due condizioni operative:
1. Se il cavo da tranciare è posto a monte del Recloser, la sequenza è quella
indicata nel paragrafo precedente;
2. Se il cavo da tranciare è a valle del Recloser, si procede come sopra detto con
l’aggiunta di escludere il DRA anche al Recloser; inoltre l’operatore, per le
informazioni da scambiare con il personale addetto all’attività, dovrà tenere
presente non più l’interruttore di CP, ma il montante del Recloser.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 27 di 39

16 REGISTRAZIONE DEI DATI RELATIVI ALLA QUALITA’ DEL SERVIZIO


Vale quanto indicato nell’istruzione operativa SQ.E.IO.09 “MODALITA’ DI
RILEVAZIONE DELLE INTERRUZIONI PER RETE MT AUTOMATIZZATE E/O
TELECONTROLLATE TRAMITE STMT”
Si allegano in appendice le seguenti schede che indicano la sequenza temporale delle
manovre:
Linea MT MISTA automatizzata con DSTG (presenza ITG)
Linea MT MISTA automatizzata con DSTG (ITG assente/in avaria)
Linea MT MISTA automatizzata con FRG
Linea MT CAVO automatizzata con FRG (automi INCLUSI durante la ricerca tronco
guasto).
Linea MT CAVO automatizzata con FRG (automi ESCLUSI durante la ricerca tronco
guasto.
Linea MT automatizzata con FNC – GUASTO POLIFASE (analoga a FRG su linee
miste)
Linea automatizzata con FNC – GUASTO MONOFASE A TERRA (tronco successivo
al primo)
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 28 di 39

17 MANUTENZIONE DEL SISTEMA STMT


Il sistema STMT deve avere l’orario sincronizzato con il sistema STU-X.
Allo scopo provvede il collegamento sulla stessa LAN dei due sistemi.
Nel caso di asincronie l’operatore del Centro di controllo provvede a reimpostare l’orario
di sistema STMT il linea con l’orario STU-X annotando l’evento sul registro delle
manovre.
Nella gestione operativa dei centrini sono da effettuare le seguenti attività:
• Lancio ronda sui collegamenti Centrini-UP per:
− Verificare l’efficienza dei collegamenti Centrino-UP;
− Sincronizzare orari Centrino-UP;
− Acquisire eventuali messaggi da UP.
Il lancio va programmato:
a. Almeno giornalmente per i Centri satellite, i Recloser e comunque per tutte le
UP estese.
b. Almeno settimanalmente, il lunedì, per tutte le altre UP.
c. Ogni qualvolta si reimposta manualmente l’orario STMT.

Gli esiti di collegamento negativi riscontrati a valle della ronda devono essere inviati
dall’operatore STMT (via e-mail) alla Assistenza Tecnica (Unità Telecontrollo e
Automazione) e alla Zona (Unità specialistica). Il coordinamento delle operazioni per il
ripristino della comunicazione sarà a cura Unità Telecontrollo e Automazione.
Gli eventuali interventi di ripristino dovranno concludersi entro 48 ore dalla segnalazione.
Gli aggiornamenti relativi allo stato della comunicazione delle UP non raggiungibili
dovranno essere trasmesse via e-mail da Unità Telecontrollo e Automazione agli
operatori STMT.

Analogamente si procederà qualora, dal controllo giornaliero del protocollo di sistema, si


dovessero riscontrare segnalazioni del tipo:
- Avaria motori
- Avaria raddrizzatore
- Bassa Vcc (qualora le segnalazioni pervenute lascino intendere
un’anomalia permanente)
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 29 di 39

- Tc negativo
L’operatore dovrà segnalare tali anomalie all’Assistenza Tecnica – Unità Telecontrollo e
Automazione.

Le informazioni contenute nel Protocollo di Servizio e nel protocollo di Sistema


(disservizio) devono essere salvate settimanalmente su CD non riscrivibile.
L’operazione sarà effettuata nella mattina del primo giorno lavorativo della
settimana successiva a quella di riferimento.
I file da salvare sono quelli individuati con la sigla “LGBnn.txt”.
I file, 14 per ogni settimana, saranno rinominati sul CD come segue:
Dx ee gg mm aa y.txt
D = Distribuzione
x = Codice Direzione (MEPR)
ee = Codice Esercizio (MEPR)
gg = Giorno
mm = Mese
aa = Anno
y=A Protocollo di Servizio; y=B Protocollo di Sistema
Sia l’estrazione delle anomalie che il salvataggio su CD secondo l’algoritmo di
conversione precedentemente descritto vengono eseguiti in maniera automatica tramite
la procedura ELECA.
Nel caso di spegnimento o reset del sistema STMT l’evento e la sua durata deve essere
trascritto a cura dell’operatore sul registro delle manovre.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 30 di 39

Sul centrino non è possibile attualmente distinguere le manovre reali da quelle simulate,
pertanto qualora si verifichi la condizione di prova, l’operatore del Centro di Controllo
compilerà un modulo (sotto riportato) dove vengono specificati i montanti ed il periodo in
cui sono in prova.
DOCUMENTO
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI
DK 4520
AUTOMATIZZATI
Pag. 31 di 39

18 REGOLE DI COMPORTAMENTO IN PRESENZA DI SEGNALI ANOMALI STMT


Documento
ISTRUZIONE OPERATIVA DK 4520
Pag. 32 di 39
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI AUTOMATIZZATI

Sequenza manovre
Linea MT MISTA automatizzata con DSTG (presenza ITG)
MANOVRE ORARI
INIZIO EVENTO A fronte del messaggio “TRONCO GUASTO N….”in STUX si rileverà:
 AP Interruttore linea (1° scatto)  da PdS STUX con orari arrotondati
 AP IMS in blocco ( a monte del guasto)  stesso orario del primo scatto della linea
 CH Interruttore Linea a seguito richiusura lenta positiva (nel caso  da PdS STUX con orari arrotondati. Occorre considerare il
di fallita richiusura il guasto è sul primo tronco) messaggio di neutralizzazione in corso antecedente il
messaggio di richiusura lenta positiva
RILANCI La ricerca del guasto sarà effettuata con le seguenti modalità:
SUCCESSIVI  sezionamenti sul campo a valle dell’IMS in blocco Le interruzioni dovranno essere rilevate su IGM sez.1 con
 rilanci di tensione effettuati dall’IMS automatizzato a monte del orari da PdS STUX
tronco guasto. DRA escluso.

C P C S A C S B C S C C S
c o n fin e

3 0 s e c 1 2 0 s e c 1 2 0 s e c 1 ° s e g n a la z io n e d i m a n c a n z a te n s io n e d a lla C lie n te la

T 1
T 2

C H

C P : C a b in a P r im a r ia
A P

C H

C S A
A P

C H

C S B B L O C C O IM S

A P

C H

C S C
A P

C H
C S R IA L IM E N T A Z IO N E T R A T T O A
c o n fin e V A L L E D E L G U A S T O D A " C S c o n fin e "
A P

R ic e r c a g u a s t o
R ic e r c a d e l g u a s to c o n o p e r a to r i s u l c a m p o
c o n A U T O M A T IS M O
Documento
ISTRUZIONE OPERATIVA DK 4520
Pag. 33 di 39
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI AUTOMATIZZATI

Sequenza manovre
Linea MT MISTA automatizzata con DSTG (ITG assente/in avaria)
MANOVRE ORARI
INIZIO EVENTO A fronte della prima segnalazione proveniente , in genere dalla
clientela, si rileverà:
 AP IMS verificato in blocco ( a monte del guasto)  all’istante in cui è stata segnalata l’interruzione dalla clientela
(presente sul registro segnalazioni)
RILANCI La ricerca del guasto sarà effettuata con le seguenti modalità:
SUCCESSIVI  sezionamenti sul campo a valle dell’IMS in blocco Le interruzioni dovranno essere rilevate su IGM sez.1 con
 rilanci di tensione effettuati dall’IMS automatizzato a monte del orari da PdS STUX
tronco guasto. DRA escluso.

C P C S A C S B C S C C S
c o n fin e

3 0 s e c 1 2 0 s e c 1 2 0 s e c 1 ° s e g n a la z io n e d i m a n c a n z a te n s io n e d a lla C lie n te la

T 1
T 2

C H

C P : C a b in a P r im a r ia
A P

C H

C S A
A P

C H

C S B B L O C C O IM S

A P

C H

C S C
A P

C H
C S R IA L IM E N T A Z IO N E T R A T T O A
c o n fin e V A L L E D E L G U A S T O D A " C S c o n fin e "
A P

R ic e r c a g u a s t o
R ic e r c a d e l g u a s to c o n o p e r a to r i s u l c a m p o
c o n A U T O M A T IS M O
Documento
ISTRUZIONE OPERATIVA DK 4520
Pag. 34 di 39
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI AUTOMATIZZATI

Sequenza manovre
Linea MT MISTA automatizzata con FRG
MANOVRE ORARI
INIZIO EVENTO A fronte dell’accertamento di “Blocco IMS” in una CS si dovrà rilevare
 AP Interruttore linea (1° scatto)  da PdS STUX con orari arrotondati
 AP IMS in blocco  stesso orario del primo scatto della linea
 CH Interruttore Linea a seguito richiusura lenta positiva (nel caso  da PdS STUX con orari arrotondati. Occorre considerare il
di fallita richiusura il guasto è sul primo tronco) messaggio di neutralizzazione in corso antecedente il
messaggio di richiusura lenta positiva
RILANCI La ricerca del guasto sarà effettuata con le seguenti modalità:
SUCCESSIVI  sezionamenti sul campo a valle dell’IMS in blocco Le interruzioni dovranno essere rilevate su IGM sez.1
 rilanci di tensione effettuati dall’IMS automatizzato a monte del
tronco guasto. Automi e DRA inseriti.
Gli orari delle manovre su elementi telecomandati da Centrino, dovranno essere rilevati dal “PdS del Centrino”.

C P C S A C S B C S C C S
c o n f in e

3 0 s e c 1 2 0 s e c 1 2 0 s e c 3 0 s e c 1 2 0 s e c

T 1 T 2

C H

C P : C a b in a P r im a r ia
A P

C H

C S A
A P

C H

C S B B L O C C O IM S B L O C C O IM S

A P

C S C
A P

C
C S R IA L IM E N T A Z IO N E T R A T T O
c o n fin e A V A L L E D E L G U A S T O D A " C S c o n fin e "
A

R ic e r c a d e l g u a s to c o n A U T O M A T IS M O R ic e r c a d e l g u a s to c o n o p e ra to ri s u l c a m p o
Documento
ISTRUZIONE OPERATIVA DK 4520
Pag. 35 di 39
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI AUTOMATIZZATI

Sequenza manovre
Linea MT CAVO automatizzata con FRG (automi INCLUSI durante la ricerca del guasto)
MANOVRE ORARI
INIZIO EVENTO A fronte dell’accertamento di “Blocco IMS” in una CS si dovrà rilevare
 AP Interruttore di linea (1° scatto)  da PdS STUX con orari arrotondati
 AP IMS in blocco  stesso orario del primo scatto della linea
 CH Interruttore Linea a seguito richiusura lenta positiva (nel caso  da PdS STUX con orari arrotondati. Occorre considerare il
di fallita richiusura il guasto è sul primo tronco) messaggio di neutralizzazione in corso antecedente il
messaggio di richiusura lenta positiva
RILANCI La ricerca del guasto sarà effettuata con le seguenti modalità
SUCCESSIVI  sezionamenti sul campo a valle dell’IMS in blocco Le interruzioni dovranno essere rilevate su IGM sez.1 con
 rilanci di tensione effettuati dall’IMS automatizzato a monte del orari da PdS STUX
tronco guasto. Automi e DRA inseriti. Le manovre di apertura/chiusura automatica degli OdM
relativi al tronco sano (compresi tra l’interruttore di C.P. ed il
tronco guasto) non vengono registrasti su IGM.
Gli orari delle manovre su elementi telecomandati da Centrino, dovranno essere rilevati dal “PdS del Centrino”.

C P C S A C S B C S C C S
c o n fin e

3 0 s e c 1 2 0 s e c 3 0 s e c 1 2 0 s e c

T 1
T 2

C H

C P : C a b in a P r im a r ia
A P

C H

C S A
A P

C H

C S B B L O C C O IM S B L O C C O IM S

A P

C H

C S C
A P

C H

C S R IA L IM E N T A Z IO N E T R A T T O
c o n f in e A V A L L E D E L G U A S T O D A " C S c o n f in e "
A P

R ic e r c a d e l g u a s t o c o n
R ic e r c a d e l g u a s t o c o n o p e r a t o r i s u l c a m p o
A U T O M A T IS M O
Documento
ISTRUZIONE OPERATIVA DK 4520
Pag. 36 di 39
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI AUTOMATIZZATI

Sequenza manovre
Linea MT CAVO automatizzata con FRG - automi ESCLUSI durante la ricerca del guasto (1)
MANOVRE ORARI
INIZIO EVENTO A fronte dell’accertamento di “Blocco IMS” in una CS si dovrà rilevare
 AP Interruttore linea (1° scatto)  da PdS STUX con orari arrotondati
 AP IMS in blocco  stesso orario del primo scatto della linea
 CH Interruttore Linea a seguito richiusura lenta positiva (nel caso  da PdS STUX con orari arrotondati. Occorre considerare il
di fallita richiusura il guasto è sul primo tronco) messaggio di neutralizzazione in corso antecedente il
messaggio di richiusura lenta positiva
RILANCI La ricerca del guasto sarà effettuata con le seguenti modalità:
SUCCESSIVI  sezionamenti sul campo a valle dell’IMS in blocco Le interruzioni dovranno essere rilevate su IGM sez.1 con
 rilanci di tensione effettuati dall’IMS automatizzato a monte del orari da PdS STUX
tronco guasto. Automi inseriti solo su IMS a monte del guasto,
DRA inserito.
Gli orari delle manovre su elementi telecomandati da Centrino, dovranno essere rilevati dal “PdS del Centrino”.

C P C S A C S B C S C C S
c o n f in e

3 0 s e c 1 2 0 s e c 3 0 s e c 1 2 0 s e c

T 1 T 2

C P : C a b in a P r im a r i a

C S A
A

C S B B L O C C O I M S B L O C C O I M S
A

C S C
A

C
C S R I A L I M E N T A Z I O N E T R A T T O
c o n f i n e A V A L L E D E L G U A S T O D A " C S c o n f in e "
A

R i c e r c a d e l g u a s t o c o n
R i c e r c a d e l g u a s t o c o n o p e r a t o r i s u l c a m p o
A U T O M A T I S M O
Documento
ISTRUZIONE OPERATIVA DK 4520
Pag. 37 di 39
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI AUTOMATIZZATI

Sequenza manovre
Linea MT automatizzata con FNC - GUASTO POLIFASE (analoga a FRG su linee miste)
MANOVRE ORARI
INIZIO EVENTO A fronte dell’accertamento di “Blocco IMS” in una CS si dovrà rilevare
 AP Interruttore linea (1° scatto)  da PdS STUX con orari arrotondati
 AP IMS in blocco  stesso orario del primo scatto della linea
 CH Interruttore Linea a seguito richiusura lenta positiva (nel caso  da PdS STUX con orari arrotondati. Occorre considerare il
di fallita richiusura il guasto è sul primo tronco) messaggio di neutralizzazione in corso antecedente il
messaggio di richiusura lenta positiva
RILANCI La ricerca del guasto sarà effettuata con le seguenti modalità:
SUCCESSIVI  sezionamenti sul campo a valle dell’IMS in blocco Le interruzioni dovranno essere rilevate su IGM sez.1
 rilanci di tensione effettuati dall’IMS automatizzato a monte del
tronco guasto. Automi e DRA inseriti.
Gli orari delle manovre su elementi telecomandati da Centrino, dovranno essere rilevati dal “PdS del Centrino”.

C P C S A C S B C S C C S
c o n f in e

3 0 s e c 1 2 0 s e c 1 2 0 s e c 3 0 s e c 1 2 0 s e c

T 1 T 2

C H

C P : C a b in a P r im a r ia
A P

C H

C S A
A P

C H

C S B B L O C C O IM S B L O C C O IM S

A P

C S C
A P

C
C S R IA L IM E N T A Z IO N E T R A T T O
c o n f in e A V A L L E D E L G U A S T O D A " C S c o n f in e "
A

R ic e r c a d e l g u a s t o c o n A U T O M A T IS M O R ic e r c a d e l g u a s t o c o n o p e r a t o r i s u l c a m p o

( 1 ) Da applicare soli in caso di presenza di numerosi IMS coinvolti in caso di manovre successive a valle
Documento
ISTRUZIONE OPERATIVA DK 4520
Pag. 38 di 39
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI AUTOMATIZZATI

Sequenza manovre
Linea MT automatizzata con FNC - GUASTO MONOFASE A TERRA (tronco successivo al primo)
MANOVRE ORARI
INIZIO EVENTO A fronte dell’accertamento di “Blocco IMS” in una CS si dovrà rilevare
 AP IMS in blocco  da PdS “INTERVENTO NON RISOLUTIVO BOBINA”
RILANCI La ricerca del guasto sarà effettuata con le seguenti modalità::
SUCCESSIVI  sezionamenti sul campo a valle dell’IMS in blocco Le interruzioni dovranno essere rilevate su IGM sez.1
 rilanci di tensione effettuati dall’IMS automatizzato a monte del
tronco guasto. Automi e DRA inseriti.
Gli orari delle manovre su elementi telecomandati da Centrino, dovranno essere rilevati dal “PdS del Centrino”.

C P C S A C S B C S C C S
c o n fin e

IN T E R V E N T O F A L L IT O B O B IN A

C P : C a b in a P r im a r ia

C
C

C S A
A
A P

C
C

C S B B L O C C O IM S B L O C C O IM S
A
A P

C S C
A P

C
C S
c o n fin e
A P

R ic e r c a d e l g u a s t o c o n A U T O M A T IS M O R ic e r c a d e l g u a s t o c o n o p e ra to ri s u l c a m p o
Documento
ISTRUZIONE OPERATIVA DK 4520
Pag. 39 di 39
ESERCIZIO DELLA RETE MT CON NODI AUTOMATIZZATI

Sequenza manovre
Linea MT automatizzata con FNC - GUASTO MONOFASE A TERRA (primo tronco)
MANOVRE ORARI
INIZIO EVENTO La rilevazione deve essere effettuata in modo analogo a quello
utilizzato per linee non automatizzate

RILANCI La rilevazione deve essere effettuata in modo analogo a quello


SUCCESSIVI utilizzato per linee non automatizzate

Gli orari delle manovre su elementi telecomandati da Centrino, dovranno essere rilevati dal “PdS del Centrino”.

Potrebbero piacerti anche