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SELEZIONE AUTOMATICA

TRONCO GUASTO MEDIANTE UP


DK4517
Maggio 2002
Ed. I - 1 / 33

INDICE

1. SCOPO DELLE PRESCRIZIONI .................................................................................. 3

2. CAMPO DI APPLICAZIONE ......................................................................................... 3

3. NORME E PRESCRIZIONI RICHIAMATE NEL TESTO ............................................... 3

4. DEFINIZIONI E SIGLE.................................................................................................. 4

5. SISTEMA DI TELECONTROLLO MT........................................................................... 5

6. SELEZIONE AUTOMATICA DEL TRONCO GUASTO DI LINEA MT MEDIANTE UP .. 6

6.1 APPARATI DI CABINA PRIMARIA.................................................................. 6

6.2 APPARATI DI CABINA SECONDARIA ........................................................... 7

6.3 SEQUENZA DI MANOVRE ............................................................................. 7

6.4 TECNICHE DI RICERCA GUASTO................................................................. 8

6.5 RIALIMENTAZIONE TRONCHI SANI A VALLE DEL GUASTO...................... 9

7. AUTOMI REALIZZATI NELLA UP .............................................................................. 11

7.1 PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO ............................................................. 11


7.1.1 Inibizione apertura automatica.................................................. 11
7.1.2 Variabile di direzione ................................................................ 12

7.1 COMANDI DI FUNZIONAMENTO ................................................................. 12


7.1.1 Inclusione/esclusione automatismi ........................................... 12
7.1.2 Predisposizione della direzione dell'automatismo..................... 13

7.2 DESCRIZIONE DEGLI AUTOMI ................................................................... 13


7.2.1 Presenza/assenza tensione ..................................................... 13
7.2.2 Gestione Funzione di Blocco.................................................... 13
7.2.3 Stato di automatismo inibito ..................................................... 14
7.2.4 Gestione comando di chiusura ................................................. 14
7.2.5 Gestione comando di apertura ................................................. 15
7.2.6 Gestione memoria intervento rilevatore di guasto .................... 15
7.2.7 Consenso alla chiusura/apertura IMS con priorità successiva.. 15

8. GENERAZIONE SPONTANEE................................................................................... 16

9. CONFIGURAZIONE SISTEMA CENTRALE PER L'AUTOMAZIONE ......................... 18


SELEZIONE AUTOMATICA
TRONCO GUASTO MEDIANTE UP
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9.1 CONFIGURAZIONE DELLO SCHEMA DI DIRETTRICE .............................. 18

9.2 CONFIGURAZIONE DEI PARAMETRI DI DIRETTRICE ............................... 18

9.3 CONFIGURAZIONE DEI TEMPI DI DIRETTRICE......................................... 19

9.4 CONFIGURAZIONE DEI PARAMETRI DI MONTANTE ................................ 20

9.5 CONFIGURAZIONE UP ................................................................................ 21

10. ESEMPIO DI SELEZIONE DEL GUASTO CON AUTOMAZIONE FRG...................... 22

11. ESEMPIO DI SELEZIONE DEL GUASTO CON AUTOMAZIONE FNC ...................... 28

12. ESEMPIO DI SELEZIONE DEL GUASTO CON AUTOMAZIONE FRG SU LINEA


DOTATA DI RECLOSER............................................................................................ 30
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1. SCOPO DELLE PRESCRIZIONI

Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di descrivere, per le reti MT, i criteri di


impiego e di taratura delle apparecchiature per la selezione automatica dei tronchi
guasti mediante UP.
Le apparecchiature coinvolte sono: i quadri di potenza delle Cabine Secondarie, le
linee MT, RGDAT, Recloser e UP.
Per offrire una visione sintetica di quanto descritto in questo documento, sono
riportati degli esempi di selezione del guasto con varie modalità e le tabelle di
programmazione delle UP.

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

Le presenti prescrizioni si applicano in modo specifico all’Automazione della rete MT


della Distribuzione esercita a neutro isolato e compensato.

3. NORME E PRESCRIZIONI RICHIAMATE NEL TESTO

• ENEL DK4518: Sequenza di manovre sulla rete MT in seguito a guasti


• ENEL DK4452: Taratura dei dispositivi per la rete MT
• ENEL DV 901 A2NC/NCI: Pannello di protezione e controllo Linea MT
• ENEL DX1215: Sistema di Telecontrollo rete MT: Unità Periferica per il
telecontrollo e la supervisione delle cabine secondarie (UP)
• ENEL DX1216: Sistema di Telecontrollo rete MT: Mini Sistema centrale per il
telecontrollo e la supervisione delle cabine secondarie (STMT)
• ENEL DX1220: Automatismi locali per la ricerca del tronco guasto mediante UP
• ENEL DX 1221: Ricerca del tronco guasto sulle linee MT
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4. DEFINIZIONI E SIGLE
CP Cabina Primaria
CS Cabina Secondaria
CST Cabina Secondaria Telecontrollata
DRA Dispositivo di Richiusura Automatica
FNC Funzione Neutro Compensato
FRG Funzione a Rilevatori di Guasto
FVT Funzione a Vuoti di Tensione
IMS Interruttore di Manovra Sezionatore
NI Neutro Isolato
NC Neutro Compensato
ODM Organo di manovra (IMS o interruttore)
ODM automatizzato ODM telecontrollato e sottoposto a regole di automazione
RECLOSER Interruttore MT automatico per esercizio a NI/NC
RGDAT Rilevatore di Guasto e di Assenza Tensione
RVS Segnale di presenza Tensione di Sbarra
RVL Segnale di presenza Tensione di Linea
STU-X/STM Sistema di Telecontrollo Unificato
STMT Sistema di Telecontrollo della rete MT (“Centrino”)
TD Tempo di discriminazione
UP Unità Periferica per il Telecontrollo e l’Automazione
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5. SISTEMA DI TELECONTROLLO MT
Il Telecontrollo MT è attualmente realizzato dal sistema STUX-STM e dal minisistema
STMT (tra loro non integrati), al fine di rendere disponibili agli operatori dei Centri
Operativi di esercizio le seguenti funzionalità:
• la visualizzazione dello schema di rete nello stato istantaneo di connessione, con
l’aggiornamento automatico degli organi di manovra telecontrollati e
l’aggiornamento manuale, eseguito degli operatori stessi, degli organi non
telecontrollati.
• la visualizzazione di tutte le informazioni necessarie per la gestione delle manovre
a fronte di un guasto (indicazione delle cabine di sezionamento principale, di
quelle telecontrollate, etc) e a fronte di lavori programmati.
• il controllo a distanza degli organi di manovra delle cabine secondarie di
sezionamento principale e di quelle localizzate nei punti della rete ritenuti strategici
ai fini dell’esercizio ottimale della stessa.
• la selezione automatica o manuale (da operatore) del tronco di rete guasto,
l’isolamento dello stesso e la rialimentazione di tutti i tronchi sani;
• l’individuazione automatica, su richiesta dell’operatore del percorso della corrente
di guasto.
L’architettura del Sistema di telecontrollo prevede:
1. al centro un certo numero di stazioni informatiche sulle quali sono realizzate le
seguenti funzioni:
• gestione dell’interfaccia con l’operatore
• front-end di interfacciamento alle unità periferiche di telecontrollo presenti nelle
cabine secondarie.
• archiviazione degli eventi
2. in periferia, nelle cabine secondarie dotate di quadri motorizzati predisposti al
telecontrollo, le Unità Periferiche UP che realizzano le seguenti funzioni:
• inoltro dei telecomandi di apertura e di chiusura impartiti dal centro agli IMS di
cabina secondaria
• monitoraggio posizione Organi di Manovra telecomandati
• monitoraggio della presenza di tensione MT sulla sbarra della cabina
secondaria e sulle linee attestate alla cabina stessa (se presenti i rilevatori di
tensione)
• inversione, su richiesta del centro, del verso di rilevatori di guasto direzionali
• attuazione, su abilitazione del centro, degli automatismi per la selezione del
tronco guasto.
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6. SELEZIONE AUTOMATICA DEL TRONCO GUASTO DI LINEA MT MEDIANTE


UP
Nelle cabine secondarie telecontrollate da UP, nelle quali, su comando
dell’operatore, sia abilitata la funzione di automazione, gli ODM automatizzati sono
movimentati in apertura ed in chiusura dalla UP, secondo regole prestabilite, in caso
di guasti lungo linea.

Al termine della sequenza automatica, che - come di seguito descritto - può essere
realizzata con diverse modalità, l’ODM automatizzato che alimentava il tronco guasto
viene aperto e tutti i tronchi di linea a monte vengono rialimentati automaticamente.
La UP segnala agli operatori, tramite un messaggio spontaneo, l’ODM aperto che ha
selezionato il guasto.

I documenti ENEL DK4518/ed.II e DK4452 definiscono le basi tecniche e le modalità


con cui possono essere eseguiti la selezione e l’isolamento di un tronco guasto di
linea MT.
In tali documenti sono definiti gli aspetti impiantistici quali:

• Apparati di Cabina Primaria


• Apparati di Cabina Secondaria
e gli aspetti legati all'esercizio quali:

• Sequenza di manovre
• Tecniche di ricerca guasto
• Rialimentazione tronchi sani a valle del guasto

6.1 APPARATI DI CABINA PRIMARIA

Il Dispositivo di Richiusura Automatica installato in corrispondenza dell’interruttore


MT di cabina primaria deve essere programmato per effettuare i seguenti cicli
operativi:
Linee non automatizzate (automatismi periferici non attivi)
• in cavo: una richiusura rapida ed una lenta
• miste: una richiusura rapida e due lente

Linee automatizzate:
• in cavo: una richiusura rapida e due lente(*)
• miste: una richiusura rapida e tre lente(*)
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(*) L’ultima richiusura lenta (memorizzata) consente di rialimentare i tronchi sani a


monte del guasto senza l’intervento dell’operatore.

Nei documenti si prevede inoltre, per le linee miste, di predisporre il tempo di


discriminazione solo sulla seconda richiusura lenta TD2 = 5" mentre sulla prima tale
tempo TD1 sarà uguale a zero.

In realtà non tutti i pannelli DV901 prevedono la possibilità di predisporre tempi di


discriminazione diversi fra la prima lenta e le successive: in tal caso si avrà un ciclo di
richiusura con una memorizzata in più in caso di guasto sul primo tronco.

6.2 APPARATI DI CABINA SECONDARIA

Ai fini del telecontrollo e dell'automazione, le cabine secondarie devono prevedere:


• una UP collegata tramite rete telefonica al minisistema STMT
• la generazione del segnale di Presenza Tensione di Sbarra (RVS) come
presenza della tensione all’ingresso dell’alimentatore della UP o, in alternativa,
come segnale proveniente da un dispositivo esterno;
• la presenza di almeno un IMS predisposto al telecontrollo (motorizzazione).

In corrispondenza degli IMS telecontrollati possono essere installati il dispositivo


Rilevatore di Tensione di Linea (RVL) ed il dispositivo Rilevatore di Guasto per
individuare la presenza di un guasto a valle dell'IMS. La presenza di almeno uno dei
due dispositivi è essenziale per l'automazione della cabina secondaria, secondo le
tecniche di seguito descritte.

Il dispositivo che di seguito viene preso in considerazione per realizzare


l’automazione della rete è il Rilevatore di Guasto Direzionale e di Assenza Tensione
RGDAT – DY1059: l'alta sensibilità e la direzionalità di cui dispone lo rendono adatto
sia per le reti a neutro isolato che per quelle a neutro compensato (Soglie: MaxI (51)
= 500A, Doppio monofase a terra (51N) = 150A, Direzionale di Terra= valori Io e Vo
tarabili in funzione delle caratteristiche della rete).
La funzione RVL è integrata nel dispositivo stesso.

6.3 SEQUENZA DI MANOVRE

Devono essere individuate, lungo linea, un certo numero di Cabine di Sezionamento


Principale (N.ro ottimale=3) su cui effettuare le prime manovre in caso di guasto
permanente.

La serie di manovre automatiche (Automatismi UP) o manuali (da operatore)


necessarie ad isolare il tratto di rete compreso tra tali cabine viene denominata
“Sequenza di manovre principali”.
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La serie di manovre necessarie ad isolare il tratto elementare di rete guasta all’interno


del tronco individuato attraverso la sequenza di manovre principali viene denominata
“Sequenza di manovre successive”.

6.4 TECNICHE DI RICERCA GUASTO

Il documento DK4518 definisce cinque tecniche per la Ricerca Tronco Guasto:

• RTG1: Manuale mediante telecomandi da operatore.

E' la ricerca per dicotomie successive, mediante telecomandi sulle cabine


telecontrollate della direttrice

• RTG2: Manuale mediante telecomandi da operatore, con l'ausilio di


RGDAT.

L'operatore, interrogando attraverso il sistema centrale le cabine secondarie della


direttrice guasta, individua il percorso della corrente di guasto sulla base dello
stato degli RGDAT della direttrice stessa ed opera le aperture che ritiene
necessarie ai fini dell'isolamento del tronco guasto.

• RTG3: Automatica a vuoti di tensione

Tale tecnica, detta anche Funzione Vuoti di Tensione (FVT), per l'elevato numero
di manovre sugli IMS che comporta e per l’influenza che su questa hanno le
mancanze di tensione non originate da un guasto, è da ritenersi obsoleta e quindi
da non utilizzare.

• RTG4: Automatica a vuoti di tensione accoppiati agli RGDAT

Tale tecnica, detta anche Funzione FRG (a vuoti di tensione accoppiati a


rilevatori di guasto), prevede l’utilizzo dei rilevatori di guasto e dei rilevatori di
tensione di linea (entrambi integrati nel dispositivo RGDAT).

La procedura è analoga alla RTG3 (FVT) salvo il fatto che l'UP movimenta solo gli
IMS i cui RGDAT sono stati attraversati dalla corrente di guasto. La sequenza
realizzata è la seguente:

Ø apertura al verificarsi di una mancanza di tensione, perdurante un tempo


prestabilito, degli IMS di Cabina Secondaria i cui RGDAT abbiano rilevato un
guasto polifase o monofase

Ø chiusura in un ordine prestabilito degli IMS precedentemente aperti, quando


in Cabina Secondaria si ripresenta la tensione per effetto di una chiusura
(automatica o manuale) dell'interruttore e/o dell'IMS immediatamente a monte

Ø apertura e posizionamento nello stato di "Blocco" di un IMS qualora questo,


chiudendosi, produca lo scatto della linea e quindi il verificarsi
contemporaneo dei seguenti due eventi rilevati dall’RGDAT:
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• mancanza di tensione, entro un tempo di discriminazione dalla chiusura


dell’IMS stesso

• intervento della soglia di massima corrente o di terra dell’RGDAT


(passaggio della corrente di guasto)

Ø segnalazione dell’evento all'operatore mediante un messaggio spontaneo da


parte dell'UP il cui IMS è stato bloccato in apertura dagli automatismi.

• RTG5: Automatica per reti a neutro compensato

La procedura è basata su automi UP che realizzano la Funzione a Neutro


Compensato (FNC) e prevede necessariamente l'impiego di RG di tipo
direzionale (RGDAT); la sequenza delle operazioni eseguite è diversa a seconda
del tipo di guasto rilevato dagli RGDAT:

v se il guasto è polifase (51) o doppio monofase (51N) la sequenza è analoga a


quella RTG4 (FRG).

v se il guasto è monofase a terra (67) la sequenza prevede:

Ø apertura degli IMS i cui RGDAT rilevino la presenza del guasto a valle per
un tempo prestabilito: tale tempo di ritardo è programmato in base alla
posizione della cabina secondaria sulla linea, in modo che, tra gli IMS i cui
RGDAT rilevino il guasto, si apra solo quello più distante dalla CP.
L’interruttore di CP, se il guasto non è sul primo tronco, rimane chiuso per
l’intera durata della selezione e quindi tutta la porzione di linea a monte del
tronco guasto non risente di alcuna interruzione. Se invece il guasto
riguarda il primo tronco, l'interruttore di CP eseguirà il ciclo di richiusura
completo fino allo scatto definitivo.

Ø segnalazione dell’evento all'operatore mediante un messaggio spontaneo


da parte dell'UP il cui IMS è stato aperto dagli automatismi per presenza di
guasto a terra.

6.5 RIALIMENTAZIONE TRONCHI SANI A VALLE DEL GUASTO

La rialimentazione dei tronchi sani a valle di quello guasto è sempre a cura


dell’operatore, sia nelle procedure manuali sia in quelle automatiche.
Nel caso di selezione automatica del guasto si ha che:
v il tronco a monte del guasto viene rialimentato attraverso l’ultima richiusura
memorizzata dell'interruttore di CP (RTG4-FRG per tutte le tipologie di guasto -
RTG5 per guasti polifase) o resta sempre alimentato (RTG5-FNC, per presenza di
guasto monofase a valle);
v al centro viene segnalato lo stato di aperto dell’IMS immediatamente a monte del
guasto (Spontanea da UP), oppure lo scatto definitivo dell'interruttore in CP della
linea per guasto sul primo tronco;
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v l’operatore, richiamata a video la direttrice interessata, ne acquisisce lo stato con


un aggiornamento delle UP sottese e provvede ad inviare i telecomandi per
isolare il tronco guasto e controalimentare la parte sana a valle. Successivamente,
solo se necessario (durata prolungata fuori assetto normale), l'operatore cambierà
la direzione degli RGDAT previa esclusione degli automatismi in corrispondenza
degli IMS delle CS controalimentate.
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7. AUTOMI REALIZZATI NELLA UP

Al fine di rendere operative le regole di selezione automatica del tronco guasto


definite dai documenti DK4518 e DK4452, sulle UP sono stati implementati una serie
di automi a stati finiti che realizzano le funzioni previste, e precisamente:

• FRG: funzionamento a vuoti di tensione accoppiati ad RGDAT


• FNC: funzionamento con linea in tensione su reti a neutro compensato
Ciascun automa tiene conto, quando significativi, di alcuni parametri che sono:

definiti in fase di configurazione:


• inibizione apertura automatica
• inserimento richiusura automatica da UP (procedura non utilizzata)
• tipologia della linea (cavo, mista)
• variabile di direzione
impartiti come comandi dall'operatore:
• telecomandi di chiusura/apertura
• inclusione/esclusione automatismi
• predisposizione della direzione dell'automatismo

7.1 PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO

La definizione di alcuni dei seguenti parametri è propedeutica alla comprensione


degli automi successivamente descritti.

7.1.1 Inibizione apertura automatica

Questo parametro è definito dalla variabile IniAP.

Se tale funzione, definita a livello di direttrice, viene abilitata da configurazione


(IniAP=1), tutti gli IMS della direttrice che, a seguito di chiusura automatica, non
vanno in blocco, inibiscono temporaneamente (t101) l’apertura automatica che
altrimenti si verificherebbe al successivo scatto dell’interruttore di CP, secondo le
regole FRG.
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In altre parole, al verificarsi di un guasto sulla direttrice, tutti gli IMS automatizzati a
monte del guasto si aprono a seguito dello scatto dell’interruttore in CP, ma, alla
successiva richiusura dell’interruttore, ogni IMS che effettua una chiusura positiva
inibisce temporaneamente la propria apertura automatica, in modo da non aprirsi alla
successiva mancanza di tensione.

In tal modo risulta velocizzata la rialimentazione dei tronchi a monte del guasto.

7.1.2 Variabile di direzione

Questo parametro è identificato dalla variabile ISV.

Tale variabile, definita per singolo IMS, viene gestita dal sistema centrale ed inviata
all'UP, sulla base del ruolo che un IMS ha nei confronti del verso di alimentazione
della cabina cui appartiene.
Infatti gli automi funzionano in base a due segnali logici Va e Vb a cui vengono
rispettivamente associate:

Ø se ISV=0 (corrispondente ad un IMS in dorsale uscente o in derivazione)


Va = Sensore RVS (Presenza tensione di sbarra)
Vb = Sensore RVL (Presenza tensione di linea)

Ø se ISV=1 (corrispondente ad un IMS in dorsale entrante)


Va = Sensore RVL (Presenza tensione di linea)
Vb = Sensore RVS (Presenza tensione di sbarra)

In altre parole, la variabile indica quale segnale di presenza tensione (RVL o RVS) gli
automi devono prendere in considerazione per l’applicazione delle regole di apertura
e chiusura in dipendenza del verso dell’alimentazione.

7.1 COMANDI DI FUNZIONAMENTO

7.1.1 Inclusione/esclusione automatismi

Gli automatismi associati ad ogni IMS possono essere inclusi od esclusi mediante
telecomando.
Lo stato iniziale degli automi, a seguito della configurazione di una UP è ESCLUSO
L'inclusione degli automatismi può essere eseguita dall'operatore su tre livelli di
aggregazione:

Ø per singolo montante: il comando inserisce gli automatismi configurati per un


determinato IMS
Ø per singola cabina secondaria: il comando inserisce lo stato normale degli
automatismi su tutti gli IMS di una determinata cabina sui quali è stato configurato
l'automatismo
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Ø per tutte le cabine di una direttrice: il comando agisce come al punto precedente su
tutte le cabine secondarie di una determinata direttrice

7.1.2 Predisposizione della direzione dell'automatismo

La direzione normale dell’automatismo (valore della variabile ISV) viene valorizzata


automaticamente dal sistema per ogni IMS in fase di configurazione (stato normale) e
quindi trasferita alla UP.
Naturalmente, l’operatore di esercizio, tramite un opportuno comando da sistema
Centrale, può in ogni momento invertire gli automatismi per ciascun IMS (a
condizione che sia presente laddove necessario il sensore RVL di presenza tensione
di linea).

7.2 DESCRIZIONE DEGLI AUTOMI

Alcuni degli automi realizzati sono:


• Presenza/assenza tensione
• Gestione Funzione di Blocco
• Stato di automatismo inibito
• Gestione comando di chiusura
• Gestione comando di apertura
• Gestione memoria intervento rilevatore di guasto
• Consenso alla chiusura/apertura IMS con priorità successiva

Di seguito è riportata una descrizione sintetica del funzionamento di tali automi. Per la
loro descrizione completa e formale, si rimanda al documento DX1220 Ed. VI – marzo
2002 e alle successive integrazioni.

7.2.1 Presenza/assenza tensione

L'automa controlla:
Ø l'assenza di tensione stabile (>1 s) per interrompere la procedura di richiusura di
un IMS nel tempo di attesa alla chiusura e per determinare, insieme all’RGDAT, lo
stato di blocco durante il tempo di discriminazione impostato a valle della chiusura
dell’IMS;
Ø la presenza di tensione breve(>2 s) per attivare le procedure di chiusura
automatica degli IMS;
Ø la presenza di tensione lunga(>130 o 190 s) per contribuire alle procedura di 2a
richiusura lenta da UP in coordinamento con il ciclo di richiusura in cabina
primaria.

7.2.2 Gestione Funzione di Blocco

L'automa gestisce:
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Ø lo stato di blocco di un IMS per chiusura su guasto (mancanza tensione


contemporanea ad RGDAT attivo) entro il tempo di discriminazione in modalità
FRG;
Ø lo stato di blocco di un IMS per apertura con guasto monofase a valle in modalità
FNC;
Ø lo stato di non blocco ovvero lo sblocco determinato dalla chiusura manuale
dell'IMS

Esso svolge inoltre le seguenti funzioni:

Ø avvia l'inibizione temporanea all'apertura automatica degli IMS richiusi


automaticamente che non siano andati in blocco;
Ø qualora per un IMS sia configurata la seconda richiusura lenta eseguita dall'UP, al
verificarsi di una chiusura su guasto sarà attivato lo stato di "preblocco", utilizzato
per aprire l'IMS senza mandare in blocco l'IMS e gestire la richiusura lenta dello
stesso da parte della UP (procedura attualmente non utilizzata).

7.2.3 Stato di automatismo inibito

L'automa identifica le condizioni che inibiscono temporaneamente le procedure


automatiche, quali:
• IMS non chiude a seguito di un comando di chiusura (da automa)
• IMS non apre a seguito di un comando di apertura (da automa)
• la cabina viene posta in locale (43LT/L)
• presenza degli allarmi di impianto "AVARIA RADDRIZZATORE" e "AVARIA
MOTORI"
• inversione direzione automatismo (ISV a 1) con Rvl non configurato
• chiusura o inserzione automatismo in assenza di tensione
• IMS aperto, non in blocco e mancanza dell’abilitazione alla chiusura automatica (a
seguito di apertura manuale o da telecomando, inserzione automatismo a IMS già
aperto o in asssenza di tensione, reset preblocco con IMS in preblocco)
• incongruenza posizioni finecorsa IMS
• incongruenza RVL-RVS a IMS chiuso.
7.2.4 Gestione comando di chiusura

L'automa gestisce la chiusura di un IMS, che avviene in modo:


• automatico, a seguito di un'apertura automatica (FRG), dopo un tempo di attesa
(Chn=2 secondi) dal rilievo di presenza tensione Va per un tempo superiore a 2
secondi (presenza di tensione breve) o pari a 130-190 secondi (presenza di
tensione lunga) nel caso di 2a richiusura lenta impostata da UP
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• intenzionale, per azionamento telecomando di chiusura: il consenso al


telecomando è subordinato alla verifica della condizione di IMS aperto e comando
di apertura non in corso
La chiusura intenzionale è prioritaria rispetto quella automatica.

La procedura di chiusura automatica si interrompe se, durante gli stati di attesa che
precedono la chiusura, si ha:
• telecomando di apertura
• mancanza della tensione Va
• presenza contemporanea di Va e Vb
7.2.5 Gestione comando di apertura

L'automa gestisce l’apertura del'IMS, che avviene in modo:

Ø automatico, dopo un tempo di attesa:


• δVn =5 sec se la linea cui appartiene l'IMS è configurata in cavo o mista con 2a
richiusura da lenta da UP
• δVn=35 sec se la linea cui appartiene l'IMS è configurata mista con 2a richiusura
da cabina primaria o a neutro compensato
se l'IMS è chiuso e sono assenti entrambe le tensioni Va e Vb.

Il ciclo è interrotto se durante il tempo di attesa dVn si ripresenta la tensione Va e/o


Vb.

Ø automatico, se la linea cui appartiene l'IMS è configurata a neutro compensato, al


persistere della segnalazione di RGDAT attivato per soglia 67 (guasto monofase a
valle) per un tempo di attesa T1, configurato in funzione della posizione sulla linea
stessa della cabina secondaria

Ø automatico, dopo 1 secondo per avvenuto blocco di un IMS ovvero per un IMS che
ha chiuso su guasto

Ø intenzionale, per azionamento telecomando di apertura.

7.2.6 Gestione memoria intervento rilevatore di guasto

L'automa memorizza l'intervento del RGDAT nelle varie tipologie di guasto e delle
regole automatiche applicate. Questa operazione è necessaria per disporre
dell'informazione di intervento RGDAT in tempi successivi sia all'apertura automatica
sia alla determinazione dello stato di blocco.

7.2.7 Consenso alla chiusura/apertura IMS con priorità successiva

L'automa controlla che la chiusura (come l’apertura) degli IMS avvenga un IMS per
volta, in modo da non sovraccaricare la stazione di energia della UP.
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Nel caso siano presenti le condizioni per chiusura/apertura automatica di più IMS
controllati dalla stessa UP, i comandi avvengono in maniera sequenziale secondo
priorità impostate dal centro, sulla base del ruolo che ciascun IMS in dorsale ha nei
confronti del verso dell'alimentazione e, per gli IMS in derivazione, della priorità
configurata.

La sequenza che si realizza è:

v in Apertura: aprono prima gli IMS in derivazione in base alle priorità impostate,
quindi l’IMS in dorsale uscente e per ultimo l’IMS in dorsale entrante; con
automazione FRG, l’apertura dei singoli IMS è comunque condizionata al fatto che
l’RGDAT associato sia attivo (abbia cioè rilevato passaggio di corrente di guasto).

v in Chiusura: chiude prima l’IMS in dorsale entrante (è il primo a sentire tensione


tramite l’RVL), poi gli IMS in derivazione in base alle priorità impostate, e per
ultimo l’IMS in dorsale uscente.

8. GENERAZIONE SPONTANEE

Alcuni segnali o stati particolari degli automatismi provocano la generazione di


chiamate spontanee da parte dell’UP.

Le spontanee generate dagli automi, a differenza di tutte le altre, non sono


disabilitabili;

La generazione di alcune spontanee può essere ritardata di un intervallo di tempo


programmabile; se durante tale tempo la condizione di allarme rientra, la spontanea
non viene generata.

Il trattamento delle spontanee prevede:


• Spontanee disabilitabili predefinite istantanee
Ø Accensione/reset UP
Ø Superamento soglia riempimento buffer eventi
Ø Superamento 1a soglia riempimento buffer Misure
Ø Superamento 2a soglia riempimento buffer Misure

• Spontanee disabilitabili predefinite ritardate


Ø Anomalie Impianto (Avaria raddr. etc)
Ø Variazione predispositore 43LT
Ø Apertura porta cabina
Ø Apertura IMS Trasformatore
Ø Insorgenza TS disponibile

Per questi eventi i tempi di ritardo sono definiti in configurazione.

• Spontanee da automatismi non disabilitabili predefinite istantanee


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Ø Blocco di un IMS
Ø Seconda richiusura utile da UP (se RUP=1)
Ø Inibizione automatismo di un IMS (per una qualsiasi delle cause sopra citate)
Ø Apertura per P67
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9. CONFIGURAZIONE SISTEMA CENTRALE PER L'AUTOMAZIONE

Di seguito sono riportati i passi procedurali per la configurazione del Sistema


Centrale (Centrino STMT) necessari per attivare gli automatismi precedentemente
descritti.

Nella descrizione è omesso il riferimento alla tecnica FVT e alla procedura per linee
miste con seconda richusura da UP (RUP=1), in quanto tali tecniche non sono
utilizzate.

Le operazioni per la configurazione degli automatismi sono:


•Configurare lo schema di direttrice
•Configurare i parametri di direttrice
•Configurare i tempi di direttrice
•Configurare i parametri di montante
•Configurare l'UP

9.1 CONFIGURAZIONE DELLO SCHEMA DI DIRETTRICE

Questa operazione è finalizzata ad integrare lo schema di direttrice, già realizzato per


il telecontrollo, con la simbologia dell'automazione. I nuovi simboli, costituiti da frecce
il cui significato sarà meglio specificato negli esempi successivi, definiscono in questa
fase lo stato normale di automazione della direttrice, ovvero la configurazione degli
automatismi che si raggiunge con il comando di inserzione eseguito a livello di
direttrice.

9.2 CONFIGURAZIONE DEI PARAMETRI DI DIRETTRICE

Con questa operazione si impostano i parametri Tipo di Linea e Tipo automatismo in


base alle caratteristiche della direttrice MT ed alla corrispondente tecnica di ricerca
guasto FRG o FNC; inoltre si stabilisce attraverso il parametro IniAP l'inibizione
all'apertura in caso di chiusura positiva.

Per la tecnica FRG

Tipo automatismo Tipo linea IniAP


In cavo
Funzione rilevatori di guasto Mista con 2a richiusura da UP Si / No
a
Mista con 2 richiusura da CP
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Per la tecnica FNC

Tipo automatismo Tipo linea IniAP

Funzione rilevatori di guasto Linea Neutro Compensato Si / No

9.3 CONFIGURAZIONE DEI TEMPI DI DIRETTRICE


Nella tabella seguente è riportato il significato di ogni tempo configurabile a livello di
direttrice ed il relativo valore di default:

CONFIGURAZIONE TEMPI DIRETTRICE


Acronimo Significato Default
dVn Tempo di attesa apertura IMS per mancanza tensione 5s
t 10 Tempo di attesa per evidenziare la presenza tensione breve 1s
t 11 Tempo di attesa per evidenziare la mancanza tensione 1s
t 13 Tempo di attesa per evidenziare la presenza tensione lunga 190 s
dtD Tempo di discriminazione su chiusura 2,5 s
t55 Tempo di emissione del comando di chiusura 0,3 s
t63 Tempo di emissione del comando di chiusura 0,3 s
t65 Tempo di attesa all'apertura per chiusura su guasto 1s
t101 Tempo di attesa per ripristino automatico breve su richiusura 200 sec
lenta memorizzata di CP
t102 Tempo di attesa per ripristino automatico lungo 240 min
t132 Tempo di attesa per dichiarazione incongruenza segnali di 1 sec
aperto/chiuso dell'IMS
t142 Tempo di attesa per dichiarazione incongruenza segnali Vsb e Rvl a 3 sec
IMS chiuso

Nella tabella sono evidenziati in grassetto i tempi che normalmente si andranno a


modificare, mentre per i rimanenti si lascerà il valore di default.

Le modifiche dei tempi sono necessarie per sincronizzare gli automatismo per FRG al
ciclo di richiusura di cabina primaria; si avrà così:

Tipo linea dVn


In cavo 5 sec
Mista con 2 richiusura da UP 5 sec
Mista con 2 richiusura da CP 35 sec
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Tempo di neutralizzazione in t13 t101


CP (*)
120 sec 130 sec 120 sec
180 sec 190 sec 180 sec
(*) L'impostazione del tempo di neutralizzazione sulle richiusure automatiche di
CP è pari a 120 secondi.

9.4 CONFIGURAZIONE DEI PARAMETRI DI MONTANTE

Questa operazione definisce i seguenti parametri di montante:

v tempo T1 di Attesa apertura IMS:

Tale tempo è significativo solo per la tecnica FNC in caso di guasto monofase a
terra a valle: questo campo è quindi visualizzato solo se la direttrice associata è
stata dichiarata a Neutro Compensato.

L'impostazione di questo tempo deve sottostare a regole ben precise, derivanti


dalle attuali caratteristiche degli impianti a neutro compensato:
•Poiché la selezione del guasto deve concludersi entro il tempo di attesa allo
scatto per 67.S1 in CP, il limite massimo di IMS automatizzati in FNC su una
direttrice è pari a 3 IMS in serie, compreso l’ultimo in derivazione.
• Il tempo minimo T1 è pari a 2" per evitare interventi intempestivi.
• I tempi T1 degli IMS automatizzati in serie sono crescenti a partire da fondo
linea, dipendono dai tempi effettivi di apertura dei singoli IMS e devono essere
tarati “a livelli” secondo quanto descritto in DK4452.

Un esempio di configurazione disponibile a centrino, nell'assetto più esteso, è di


seguito indicato:

CP

CS1 CS2 CS3

I valori indicativi da impostare sono riportati nella seguente tabella:

Cabina T1
CS1 14"
CS2 8"
CS3 2"
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v Presenza RVL
Questo campo deve essere impostato a SI poiché l’IMS è dotato di rilevatore di
tensione di linea (RVL) incluso nell’RGDAT.

v Presenza RGDAT
Questo campo deve essere impostato a SI poiché l’IMS è dotato di rilevatore
guasto di tipo RGDAT.

v Presenza automatismo
Se questo campo è impostato a SI, per l'IMS sono attivate le funzioni di
automatismo.

v Stato normale inserimento automatismo


Questo campo definisce se lo stato normale dell’automatismo di un IMS è
INSERITO o ESCLUSO

v Tipo tratta
Questo campo è presente solo se è stata precedentemente definita la presenza
dell'automatismo; si prevedono due casi:
Ø Dorsale
Ø Derivazione

v Direzione dorsale
Questo campo è presente solo se il campo Tipo tratta del montante è stato
dichiarato di tipo Dorsale; è da prendere in considerazione solo il caso:
Ø Entrante per l’IMS da automatizzare posto in dorsale entrante

v Priorità
Questo campo è presente solo se il campo Tipo tratta del montante è stato
dichiarato di tipo derivazione e con automatismo presente e definisce la priorità
(da 1 a 8) delle manovre da automatismo dell'IMS rispetto a quella delle altre
derivazioni; non è possibile definire più montanti automatizzati in derivazione con
la stessa priorità.

9.5 CONFIGURAZIONE UP

Una volta completata la configurazione sul centrino è necessario inviarla, tramite


apposita procedura, a ciascuna UP che la conserverà in memoria fino a successiva
riconfigurazione (a meno che la UP non venga disalimentata).
Tale configurazione, che costituisce la quota parte telemodificabile della
configurazione della UP, va ad aggiungersi a quella precedentemente caricata in fase
di installazione, tramite configuratore locale.
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10. ESEMPIO DI SELEZIONE DEL GUASTO CON AUTOMAZIONE FRG


La funzione FRG si attiva sia per guasti a terra sia per cortocircuito; è quindi
indifferente ipotizzare uno dei due tipi di guasto.
La linea presa in considerazione è a neutro isolato ed è stata configurata Mista 2a
Rich Lenta da CP e con IniAp=1 (ovvero con l'inibizione temporanea alla apertura).
Si ipotizza un ciclo di richiusura con TN2=120”.
Per gli IMS in dorsale entrante la direzione normale è Entrante (freccia blu piena)
mentre per gli IMS di derivazione la direzione normale è Uscente (freccia blu piena).
Lo schema normale della direttrice che compare sul video dell'operatore prima del
guasto è il seguente:

CP
CS CS2 CS3 CSC

Al momento del guasto, identificato con t0 , l'interruttore di CP scatta, esegue una


richiusura rapida e scatta di nuovo per presenza di un guasto persistente;
contemporaneamente viene memorizzato l'intervento degli RG attivatisi per il guasto :
t0

CP
RG RG RG
CS1 CS2 CS3 CSC

RG

La tensione sulla direttrice è assente (alone colorato) per il tempo di attesa alla
richiusura lenta di 30” e continua ad esserlo anche dopo la richiusura lenta
dell'interruttore di CP che scatta nuovamente, prima che nelle cabine secondarie
sottese sia rilevata la presenza di tensione breve (>2”).
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Dopo 35" di assenza tensione sarà comandata l'apertura di tutti gli IMS dei cui RG è
stato memorizzato l'intervento. L’apertura è eseguita in 4" circa:

t0+35"+4"

CP
CS1 CS2 CS3 CSC

Apertura automatica

Trascorso il tempo di attesa di 120" per la 2a richiusura lenta, l'interruttore di CP


richiude mettendo in tensione il primo tronco di linea.

Ttronco1=t0+150"

CP
CS1
CS1 CS2 CS3 CSC

2 richiusura lenta
a
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In cabina CS1 l'automatismo, dopo aver rilevato una presenza di tensione breve (>2")
e trascorso il tempo di attesa per la chiusura automatica (3"), comanda la chiusura
dell'IMS precedentemente aperto, ne imposta l'inibizione all'apertura alla successiva
mancanza di tensione e, ad avvenuta chiusura dopo 4" circa, fa partire il tempo di
discriminazione di 2,5".
La chiusura dell'IMS mette in tensione il secondo tronco di linea:

ttronco2= ttronco1+2"+3"+4"

CP
IniAp
CS1
CS1 CS2 CS3 CSC

Chiusura automatica

In cabina CS2, analogamente a quanto compiutosi nella CS1, si chiude l'IMS2 che
rialimenta il terzo tronco:

ttronco3= ttronco2+2"+3"+4"

CP
IniAp IniAp
CS1
CS1 CS2 CS3 CSC

Chiusura automatica
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In cabina CS3 l'automatismo chiude per primo l'IMS3 in dorsale che rialimenta la
CSC:

tCSC= ttronco3+2"+3"+4"

CP
IniAp IniAp IniAp
CS1
CS1 CS2 CS3 CSC

Chiusura automatica

e per secondo l'IMS in derivazione che inserisce il tronco sede del guasto,
provocando lo scatto dell'interruttore di CP.
Degli RG attivatisi lungo la direttrice resta memorizzato esclusivamente quello il cui
IMS ha chiuso sul guasto stesso, mentre per gli altri la condizione di apertura inibita
cancella la memorizzazione.

tCSC+2"+3"+4"

CP
IniAp IniAp IniAp
CS1 CS2 CS3 CSC

RG

Chiusura automatica
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La mancanza di tensione che ne consegue, congiuntamente all'attivazione del RG,


determina, allo scadere tempo di discriminazione di 2,5" relativo all'IMS richiuso, lo
stato di blocco dell'IMS stesso.
Questo stato genera un messaggio spontaneo inviato al centro contenente la notifica
del blocco:

Tblocco= Ttronco3+2"+3"+4"+2,5"
Messaggio
spontaneo

CP IniAp
IniAp IniAp
CS1 CS2 CS3 CSC

BL

Dopo 1" dalla determinazione del blocco è impartito il comando di apertura dell'IMS e,
dopo 4" circa, si ha la seleziona del tronco guasto:

Tselezione= Tblocco+1"+4"

CP IniAp IniAp IniAp


CS1 CS2 CS3 CSC

BL

Apertura automatica
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Trascorso il tempo di attesa di 120" per la 3a richiusura lenta, l'interruttore di CP


richiude mettendo in tensione la parte di linea sana a monte del guasto.

Trialim=t0+270"

CP IniAp
IniAp IniAp
CS1 CS2 CS3 CSC

BL

3a richiusura lenta

Il ciclo di FRG si completa in ulteriori 120" dopo il ripristino della tensione (parametro
t101 tarabile), con l'azzeramento dell'inibizione all'apertura degli IMS in CS1 e CS2.

TFRG= Trialim+120"

CP
CS1 CS2 CS3 CSC

BL
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11. ESEMPIO DI SELEZIONE DEL GUASTO CON AUTOMAZIONE FNC

La funzione FNC è significativa solo per guasti monofase a terra: si ipotizza quindi un
guasto di questo tipo.

La linea presa in considerazione fa parte di una rete a neutro compensato ed è quindi


stata configurata come Neutro compensato.
Tutti gli IMS in dorsale entrante sono equipaggiati con RGDAT e sono quindi
configurati automatizzati con direzione normale Entrante (freccia blu piena).
I tempi di attesa allo scatto per guasto a terra (T1), configurati per ciascuna cabina
secondaria ed in CP sono:

Cabina T1/67S1
CP 20"
CS1 14"
CS2 8"
CS3 2"

Lo schema normale della direttrice che compare sul video dell'operatore prima del
guasto è il seguente:

CP

CS1 CS2 CS3 CSC


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Al momento del guasto, identificato con t0, gli RGDAT delle cabine CS1 e CS2 si
attivano per P67 ovvero per guasto a terra, mentre in CP si avvia la protezione
direzionale di terra dell'interruttore di linea; nello stesso istante viene fatto partire il
tempo di attesa all’apertura in CP, CS1 e CS2, mentre in CS3, non essendo presente
alcuna rilevazione del guasto, l'automatismo è a riposo.

t0

CP
P67 P67
CS1 CS2 CS3 CSC
Avv
67.1

Allo scadere del tempo di attesa T1 della cabina CS2, corrispondente a 8”,
l'automatismo della stessa comanda l'apertura dell'IMS, eseguita in 4" circa; l'apertura
dell'IMS, che isola il guasto, avviene in tempo utile per riportare a riposo l'RGDAT di
CS1 e la protezione di CP, senza ulteriori scatti.
La selezione del guasto avviene quindi senza mancanze di tensione, anche
transitorie, nella parte di linea a monte del guasto.
Lo scatto viene segnalato al centro con l'invio di un messaggio spontaneo.

TFNC= t0+8"+4"
Messaggio
spontaneo
CP ScattoP
67
CS1 CS2 CS3 CSC
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12. ESEMPIO DI SELEZIONE DEL GUASTO CON AUTOMAZIONE FRG SU LINEA


DOTATA DI RECLOSER.

La linea presa in considerazione è a neutro isolato, è stata configurata Mista 2a Rich


Lenta da CP e con IniAp=1 (ovvero con l'inibizione temporanea alla apertura) ed è
dotata di un Recloser al centro della linea con la richiusura rapida, la 1a lenta a 45" e
la 2a lenta a 120".
Si ipotizza un guasto definitivo di terra o polifase a corrente medio-bassa, campo
dove il Recloser risulta essere selettivo nei confronti dell'interruttore di cabina
primaria.

Lo schema normale della direttrice che compare sul video dell'operatore prima del
guasto è il seguente:

CP RCL
CS1 CS2 CSC

Al momento del guasto, identificato con t0 , il Recloser scatta, esegue una richiusura
rapida e scatta di nuovo per presenza di un guasto persistente; contemporaneamente
viene memorizzato l'intervento degli RGDAT attivatisi per il guasto.
La protezione in CP si avvia, ma essendo il guasto eliminato entro il suo tempo di
attesa allo scatto, va a riposo:

t0

CP RCL
RG S67 RG
CS1 CS2 CSC

In CS1, dopo 5", non essendo mancata la tensione viene cancellata la


memorizzazione dell'intervento dell’RGDAT:
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t0+5"

CP RCL RG
CS1 CS2 CSC

In CS2, dopo 35" di assenza tensione sarà comandata l'apertura dell'IMS del cui RG
è stato memorizzato l'intervento, eseguita in 4" circa:

t0+35"+4"

CP RCL
CS1 CS2 CSC

Apertura automatica
DK 4517
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Trascorso il tempo di attesa di 45" per la 1a richiusura lenta, il recloser richiude


mettendo in tensione il terzo tronco di linea:

ttronco3=t0+45"

CP RCL
CS1 CS2 CSC

1a richiusura lenta

In cabina CS2 l'automatismo chiude dopo circa 9" l'IMS precedentemente apertosi,
inserendo il tronco sede del guasto e provocando lo scatto del Recloser.

ttronco3+2"+3"+4"

CP RCL RG
CS1 CS2 CSC

Chiusura automatica

La mancanza di tensione entro il TD (2,5”) che ne consegue, congiuntamente


all'attivazione del RG, determina lo stato di blocco dell'IMS. Questo stato genera un
messaggio spontaneo inviato al centro contenente la segnalazione del blocco:
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Tblocco= ttronco3+2"+3"+4"+2,5"
Messaggio
spontaneo
CP RCL BL
CS1 CS2 CSC

Dopo 1" dalla determinazione del blocco è impartito il comando di apertura dell'IMS e,
dopo 4" circa, si ha la seleziona del tronco guasto:

Tselezione= Tblocco+1"+4"

CP RCL BL
CS1 CS2 CSC

Apertura automatica

Trascorso il tempo di attesa di 120" per la 2a richiusura lenta, il Recloser richiude


mettendo in tensione il 3° tronco di linea.

Trialim=t0+165"

CP RCL
BL
CS1 CS2 CSC

2a richiusura lenta

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