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DRL2-EP
Dispositivo digitale per la regolazione
della bobina di estinzione e per la
resistenza parallela
Descrizione tecnica
La presente descrizione é stata preparata per il dispositivo digitale
di tipo EuroProt, prodotto dalla PROTECTA Electronics Co. Ltd
DRL2-EP 1
1 Campo d’applicazione, caratteristiche principali 4
1. 1 Campo d’applicazione ................................................................................................4
1.1.1Introduzione .........................................................................................................4
1.1.2Il principio della misura dei parametri omopolari della rete................................5
1.1.3La gestione della resistenza in serie .....................................................................6
1.1.4Aumento di corrente per la localizzazione di guasto ...........................................6
1. 2 Caratteristiche principali.............................................................................................6
1.2.1La funzione di misura dei parametri omopolari ...................................................6
1.2.2Determinazione della posizione della bobina ......................................................7
1.2.3La funzione di accordo.........................................................................................7
1.2.4La funzione di Comando della resistenza d’aumenta corrente di guasto di
terra 7
1.2.5Caratteristiche hardware.......................................................................................7
1.2.6Caratteristiche software........................................................................................8
1.2.7Caratteristiche della comunicazione ....................................................................8
1.2.8Caratteristiche opzionali.......................................................................................8
2 Struttura hardware 10
2. 1 Caratteristiche hardware ...........................................................................................10
2.1.1I moduli di hardware e le loro funzioni..............................................................10
2. 2 Installazione ..............................................................................................................12
2.2.1Installazione in sistema di „rack”.......................................................................13
2.2.2Installazione sul retro .........................................................................................15
2.2.3Installazione abbassata .......................................................................................16
2.2.4Installazione semi-abbassata ..............................................................................16
2. 3 Connessioni elettrici .................................................................................................16
3 Connessioni esterne 17
3.1 Disegni per le connessioni ........................................................................................17
3.2 La definizione degli ingressi e delle uscite ...............................................................20
3.2.1Ingressi analogici del dispositivo DRL2-EP .....................................................20
3.2.2Ingressi digitali del dispositivo DRL2-EP ........................................................21
3.2.3Contatti d‘uscita del dispositivo DRL2-EP........................................................22
3.2.4Ingressi e uscite del dispositivo DRL2i-EP........................................................24
4 La descrizione delle funzioni 25
4.1 La regolazione della bobina di estinzione.................................................................25
4.1.1Le condizioni d’avviamento della funzione di misura.......................................26
4.1.1.1 Avviamento automatico.................................................................26
4.1.1.2 Avviamento a mano.......................................................................27
4.1.1.3 La funzione di misura frequente....................................................27
4.1.2Il calcolo della posizione e della corrente di bobina ..........................................27
4.1.3La procedura di misura.......................................................................................28
4.1.4L’accordo della bobina di Petersen ....................................................................32
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PROTECT DRL2-EP
E lectronics Co. Ltd.
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PROTECT DRL2-EP
E lectronics Co. Ltd.
1. 1 Campo d’applicazione
1.1.1 Introduzione
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PROTECT DRL2-EP
E lectronics Co. Ltd.
Nella pratica la ricerca dell’accordo si può realizzare con due metodi: il metodo
convenzionale dell’accordo di risonanza o quello più moderno dell’iniezione di corrente.
L’accordo di risonanza cerca direttamente il punto di risonanza della rete. Il rapporto tra la
tensione naturale omopolare della rete (Uo) ed il grado di compensazione é descritto dalla
”curva a campana”. L’accordo (o compensazione) é raggiunto se il valore di Uo é vicino
del massimo, che implica la condizione di risonanza. Il regolatore accorda la bobina
variandone la posizione e determinando i parametri della rete da accordare. Verificata la
posizione ottimale della bobina, il regolatore aggiusta l’induttanza della bobina al valore
desiderato.
Il metodo di iniezione di corrente si basa sul calcolo dei valori dei parametri della rete
senza movimentazione della bobina. Mediante iniezione di corrente nel circuito omopolare
si induce una variazione del valore Uo; attraverso la conoscenza del circuito omopolare
equivalente si calcola la nuova posizione di accordo. La bobina viene movimentata solo se
è necessario.
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PROTECT DRL2-EP
E lectronics Co. Ltd.
Il valore della resistenza in serie alla bobina di Petersen può essere modificato in funzione
della posizione della bobina stessa, facendo chiudere o aprire un contattore.
Nel caso di guasto di terra sulle reti compensate il valore della corrente omopolare (Io) é
piccolo, il che rende difficile la selezione della linea sede di guasto. Per ovviare ai
problemi di sensibilità si usa la resistenza parallela per aggiungere una corrente
wattmetrica di valore sufficiente ad attivare le protezioni. Il regolatore DRL2-EP inserisce
o disinserisce la resistenza in modo automatico o su comando da operatore.
1. 2 Caratteristiche principali
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PROTECT DRL2-EP
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La posizione della bobina si determina dalla misura del potenziometro che indica la
posizione. Poiché la posizione può essere funzione non lineare della corrente della bobina,
viene calcolata la relazione mediante interpolazione con dieci punti per minimizzare
l’errore di calcolo.
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PROTECT DRL2-EP
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2 Struttura hardware
2. 1 Caratteristiche hardware
I moduli di schede di circuiti stampati inseriti dal retro del pannello sono di diversi tipi e
hanno funzioni differenti. I simboli marcati sulle maniglie si riferiscono al tipo del modulo.
Questa é l’identificazione della scheda. Solo i moduli che sono dello stesso tipo e hanno il
simbolo d’identificazione uguale sono intercambiabili tra loro.
I moduli seguenti fanno parte del dispositivo DRL2-EP nella configurazione di base (i
simboli in grassetto sottolineato sono indicati sulla maniglia):
Dispositivo DRL2-EP:
◊ PS4 : Modulo di alimentazione c.c.-c.c.
◊ O, Os: 8 ingressi digitali con accoppiatori ottici, in cui il polo negativo é comunizzato.
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PROTECT DRL2-EP
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2. 2 Installazione
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Il dispositivo può essere montato su telai normalizzati da 19” con l’uso dei fori di fissaggio
sul frontale. I connettori vanno cablati ai morsetti sul lato posteriore, interno all’armadio.
Vista anteriore
Figura 1
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Vista posteriore
Dispositivo EuroProt per il montaggio su telai normalizzati da 19 “, o per
installazione in modo abbassato
Figura 1/b
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Gli elementi di montaggio forniti dalla PROTECTA S.r.l. rendono possibile l’installazione
del dispositivo sul telaio di relè apribile. Il pacchetto di accessori contiene il retro apribile,
che rende possibile l’apertura unilaterale del dispositivo.
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PROTECT DRL2-EP
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Per questo tipo di installazione i distanziatori possono essere ordinati dal produttore.
Quest’accessorio viene applicato al dispositivo da installazione in sistema di „rack”/
abbassata. Il cablaggio viene realizzato sul retro del dispositivo.
2. 3 Connessioni elettriche
La connessione elettrica dei moduli viene realizzata tramite connettori montati sul retro del
dispositivo. I contatti maschio dei connettori sono montati sulla scheda, gli elementi
femmina sono collegati con cavi elettrici e sono estraibili. Due tipi di morsetti vengono
applicati. Nei circuiti ampermetrici la corrente viene condotta attraverso un paio di
connettori Weidmüller tipo STVS6SB e STVS6SS adatti per conduttori con sezione fino a
4 mm2. Gli altri connettori sono di tipo Weidmüller SLAx/xx 3.2SNOR e BLAxSNOR
STVS6SS adatti per conduttori con sezione fino a 2,5 mm2.
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3 Connessioni esterne
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I valori minimo e massimo dei parametri e il passo di regolazione vengono indicati tra
parentesi nella forma seguente:
La ricerca di un nuovo accordo é necessaria nel caso in cui lo stato di esercizio della rete
cambia stabilmente, p.e. se le linee o altri elementi vengono inseriti/disinseriti
dall‘operatore o dall‘intervento delle protezioni, cambiando così la capacità omopolare
della rete. L’induttanza della bobina di estinzione deve essere accordata in conformità al
nuovo stato. Il cambiamento dello stato della rete ha influenza sulla tensione naturale del
neutro (Uo omopolare). Il dispositivo DRL2-EP percepisce il cambiamento della tensione,
e se questo permane al di sopra di un valore limite prefissato, per un tempo dato, avvia la
procedura di accordo. I parametri omopolari della rete (reattanza e resistenza) vengono
determinati dalla procedura di iniezione di corrente. La reattanza risultante viene calcolata
dalle capacità delle linee della rete e dalla reattanza della bobina di estinzione,
sommandole tenendo conto del segno.
L’induttanza della bobina può essere determinata dal potenziometro indicatore di
posizione del nucleo. In questo modo la componente capacitiva può essere derivata
facilmente.
Il passo seguente é di decidere se il grado di accordo é giusto o no. Il grado di sopra- o
sotto-compensazione desiderato può essere assegnato come un parametro. Il regolatore
verifica che il valore della corrente induttiva, relativo al valore desiderato ±2% (± 3 A, per
valori minori di 3 A).
Se la corrente é dentro nel campo di errore ammesso, la tensione Uo viene memorizzata dal
regolatore, e nei passi seguenti la tensione omopolore viene confrontata a questo valore
memorizzato.
Se la corrente induttiva esce fuori della zona di tolleranza, la procedura di accordo viene
avviata, cambiando conseguentemente l’induttanza della bobina in modo che la corrente
sia conforme al valore calcolato di compensazione.
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PROTECT DRL2-EP
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Questo processo viene eseguito in tre passi. Nel primo passo (accordo grossolano) il valore
desiderato viene avvicinato, ma prima del valore calcolato la regolazione si ferma. Dopo di
questo viene eseguita una nuova misura, poi si esegue l’accordo fine. Il terzo ciclo di
misura serve per verificare la regolazione, producendo anche la correzione della posizione
della bobina, se necessario.
Con il metodo descritto da un lato può essere diminuito il numero di inversioni di
direzione del motore, aumentando la durata di vita meccanica, inoltre si raggiunge
un’accordo molto preciso. Dopo che la bobina ha raggiunto la posizione finale, il valore
della tensione omopolare Uo viene memorizzato come successivo riferimento.
Il valore attuale della tensione omopolare viene confrontato col riferimento memorizzato.
La condizione di avviamento diventa valida se il valore assoluto della differenza é
maggiore di Par1 per un intervallo pari a Par2 (Par1 e Par2 sono parametri).
Il valore della tensione omopolare Uo di solito viene memorizzato come riferimento alla
fine della procedura di accordo, indipendentemente dal fatto che la correzione della
posizione sia stata necessario o no.
La tensione omopolare viene misurata dopo il processo di accordo e ne viene memorizzata
la media calcolata su 1 secondo. In alcuni casi viene memorizzato il valore zero come
riferimento di Uo, perché é avviato il ciclo di misura in modo automatico.Questi casi sono
i seguenti:
◊ Dopo un Reset
◊ Dopo di un down-loading dei parametri.
◊ Alla fine dell’esclusione dell’accordo di bobina, quando la regolazione automatica
diventa attiva di nuovo.
I parametri sono:
◊ Par1: (Uo / Uo base) > soglia (10 - 100 / 1) = xx %
Il valore da impostare viene dato come valore relativo percentuale di Uo base
memorizzata.
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PROTECT DRL2-EP
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La precisione della misura del cambiamento della tensione omopolare si riduce se il valore
di Uo rimane piccolo. In questo caso un’altra condizione trigger viene scelta per
l’avviamento dell’accordo, quando il valore di Uo per 5 secondi rimane al di sotto di Par1.
In questa speciale funzione di misura frequente la corrente iniettata non cambia polarità
durante la misura. La misura viene eseguita in ogni 20 secondi.
Nel caso la posizione della bobina risulti differente di più di 5 A dall’ideale per l’intervallo
indicato nel paragrafo 4.2.1.1, appartenente alla condizione normale di avviamento, si
avvia il ciclo completo di misura bifase.
Il parametro é:
◊ Par1: Uo< Modo di misura frequente (100 - 400 /50) = xx mV
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(Par21-22). La tensione misurata sul potenziometro puó essere visualizzata sul display nel
menu Test, oppure sullo schermo del PC nel menu Informazioni On-line.
I parametri sono:
◊ Par1-20:
Fine corsa inferiore Fine corsa superiore
CARATTERISTICA POTENZIOMETRO
Corrente della bobina Resistenza potenziometro
1. interruzione xx A xx *0.1 Ω
2. interruzione xx A xx *0.1 Ω
3. interruzione xx A xx *0.1 Ω
4. interruzione xx A xx *0.1 Ω
5. interruzione xx A xx *0.1 Ω
6. interruzione xx A xx *0.1 Ω
7. interruzione xx A xx *0.1 Ω
8. interruzione xx A xx *0.1 Ω
◊ Par21-22:
Fine corsa inferiore Fine corsa superiore
Tensione potenziometro (0 - 5000 / 1) = xx mV xx mV
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Dove
◊ ai_fine_corsa_inferiore e ai_fine_corsa_superiore sono i rapporti di corrente in posizioni di fine
corsa,
◊ U(t.t.) fine_corsa_inferiore e U(t.t.) fine_corsa_superiore sono le tensioni nominali
dell’avvolgimento di potenza in posizioni di fine corsa,
◊ Un é la tensione nominale della bobina di Petersen
◊ ai é l’attuale rapporto di corrente nella posizione della bobina, cui la corrente é uguale a
I.,
◊ I é la posizione attuale della bobina di Petersen, espressa in corrente,
◊ I fine_corsa_inferiore e I fine_corsa_superiore sono le correnti della bobina di Petersen in posizioni
di fine corsa,
Uo2 − Uo1
X=
Iinj2 − Iinj1 * ai * sin ϕ
dove
◊ X é la reattanza omopolare della rete,
◊ Uo1 e Uo2 sono I vettori della tensione omopolare primaria nei due passi di iniezione,
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◊ Iinj1 e Iinj2 sono I vettori della corrente nei due passi di iniezione,
◊ ai é il rapporto di corrente attuale,
◊ ϕ é l’angolo tra I vettore di Uo2 - Uo1 e Iinj2 - Iinj1 .
Il dispositivo può anche gestire una bobina di Petersen in parallelo. Se alla stessa rete
vengono collegate due bobine di Petersen, solo uno dei due dispositivi può essere attivo,
l’altro va escluso. In modo cosi può essere eliminato il funzionamento ooposto dei diversi
dispositivi. La bobina, il cui dispositivo é escluso, va impostata ad un valore fisso. Questo
valore fisso va impostato per il dispositivo attivo come Par8. Va controllata anche la
presenza della bobina fissa collegata alla rete. La condizione viene definita dallo stato
dell’ingresso Reattore supplementare incluso/escluso.
La corrente va sottratta dalla risultante corrente induttiva di IL_impostato, se il reattore é
collegato.
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PROTECT DRL2-EP
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dove
◊ I’L_ impostata é la corretta corrente impostata della bobina di Petersen,
◊ Ifissa é la corrente della bobina fissa (Ifissa =Par8).
Per l’esecuzione dei calcoli é necessario avere la tensione omopolare primaria (Uopimaria),
che di solito può essere misurata sul triangolo aperto del trasformatore di tensione di sbarra
(Uosecondaria). É stato supposto, che durante un guasto di terra – quando la tensione
omopolare primaria é uguale alla tensione di fase – la tensione del triangolo aperto del
trasformatore di tensione é la tensione di linea. Uno dei parametri é la nominale tensione di
fase primaria del trasformatore di tensione (Par9). Unintermedia (di solito 100V) é la
tensione nominale primaria dell’incorporato trasformatore di tensione intermedio del
dispositivo, che va adattata alla tensione secondaria del trasformatore di tensione
principale. Cioè:
I parametri sono:
◊ Par1, Par2:
Fine corsa inferiore Fine corsa superiore
Avv. secondario di potenza (0 - 1000 / 1) = xx V xx V
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Il parametro é:
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Sulle due semisbarre di una sbarra divisa molto spesso sono in esercizio due bobine di
Petersen separate e i relativi DAN. I due DAN devono funzionare indipendentemente,
finchè le due semisbarre non sono collegate. Nel caso della congiunzione delle semisbarre
(esercizio parallelo) il funzionamento indipendente dei DAN causa delle anomalie. Perciò
in questi casi uno dei due DAN viene disabilitato (diventa slave) mentre l’altro DAN
(master) continua la regolazione, tenendo conto della posizione della bobina slave. Tramite
configurazione dei parametri deve essere scelto se ciascuno dei due DAN debba diventare
master oppure slave.
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La resistenza parallela viene applicata, se nel caso di uno stabilizzato guasto di terra della
rete con neutro compensato o isolato, la corrente omopolare è troppo bassa perchè
distingua le linee intatte dalle linee in guasto. La corrente della resistenza attraversa il
luogo del guasto, così la linea in guasto può essere identificata con l’auto di un relè da
massima corrente omopolare. La resistenza può essere collegata al neutro della rete oppure
all’avvolgimento di potenza della bobina di Petersen, connessa al neutro.
Il DAN supporta le seguenti modalità di funzionamento:
! Rp fissa
! L’inserimento automatico di Rp nel caso di guasto di terra
! L’inserimento manuale di Rp dall’operatore
La selezione del modo di funzionamento avviene con l’aiuto delle equazioni Equ1 ed
Equ2. La resistenza non viene inserita automaticamente dal dispositivo, se il valore logico
dell’equazione Equ1 è vero. La resistenza è sempre inserita (eccetto che viene disinserita
dalla sua protezione di sovraccarica-termica o da un DAN master), se il valore logico
dell’equazione Equ2 è impostato ad essere sempre vero. L’equazione Equ2, usando gli
ingressi programmabili, può essere regolata in modo, che il DAN segua le istruzioni
dell’operatore.
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Il DAN verifica il guasto di terra sulla base del monitoraggio della tensione omopolare Uo.
La soglia della tensione omopolare, al cui di sopra il DAN suppone di avere un guasto di
terra, può essere impostato con il parametro Par1. Questo va fornito come per mille della
nominale tensione omopolare. La maggior parte dei guasti di terra viene estinta dalla
bobina di Petersen. Quando si presenta un guasto di terra, sempre parte un contatore, che
ha un ritardo di Par2. Durante quest’intervallo, la bobina di Petersen ha la possibilità di
eliminare il guasto. Qualora, allo scadere di questo temporizzazione ancora sempre esiste il
guasto di terra, la resistenza viene inserita dal dispositivo. Non viene eseguita l’inserimento
della resistenza, se il guasto di terra non è presente continuamente durante l’intervallo
impostato con il parametro Par2, perchè il temporizzatore sempre ritorna in posizione di
partenza, se il guasto di terra è sparita, e riparte quando un guasto di terra si presenta. La
resistenza rimane inserita per un intervallo impostato dal parametro Par3 dopo la
scomparsa del guasto di terra, poi viene disinserita dal DAN. Questo ha lo scopo di non
disinserire la resistenza durante la richiusura rapida, facilitando così l’estinzione del
secondo guasto.
◊ Par1: Uo> per guasto a terra (Uo / Uon) (10 - 1000 / 1) = xx * 0.1V
◊ Par2: Ritardo di Rp ON per guasto a terra (10 - 60000 / 10) = xx ms
◊ Par3: Ritardo di Rp OFF dopo guasto a terra (10 - 60000 / 10)= xx ms
La resistenza parallela può essere inserita solo per un breve tempo durante un guasto a
terra, altrimenti si sovra-riscalderebbe. Una semplice protezione contro la sovraccarica-
termica viene realizzata da una logica implementata, che monitora fino a quanto tempo è
inserita la resistenza. Dopo dello scadere del tempo, impostato dal parametro Par1, la
resistenza viene disinserita dal DAN.
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Condizioni di sblocco:
◊ Il risultato dell’equazione PROTLOG di Reset allarme, definita dall’utente,
◊ Il Comando da LCD di Op.modi → Reset.
◊ Par1: Uo> per guasto a terra (Uo / Uon) (10 - 1000 / 1)= xx * 0.1V
◊ Par2: Uo> -> inibizione DAN (500 -60000 /100) = xx ms
◊ Par3: Durata inibizione dopo guasto a terra (1 - 600 / 1) = xx s
◊ Par4: Ritardo del modo Master (10 - 600 / 1) = xx s
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Come si vede, l’accordo manuale può essere avviata, anche se l’accordo automatica è
esclusa.
I comandi d’accordo su e accordo giù vengono ritirati e nemmeno verranno emessi ulteriori
comandi, se i comandi d’accordo della bobina sono bloccati.
Condizioni e segnali di blocco:
◊ Se scade la temporizzazione del Comando pilotaggio bobina (timeout). Se viene
emesso un Comando di pilotaggio bobina in qualsiasi direzione, parte un
temporizzatore con un tempo di ritardo, impostabile dall’utente tramite il parametro
Par1. Se il tempo scade príma che la bobina raggiungesse la posizione desiderata, lo
stato di un bit da indica-errore interno viene cambiato.
Condizioni di sblocco:
◊ L’equazione PROTLOG di Reset allarme, definita dall’utente
◊ Il Comando da menu LCD di Op.modi → Reset
Il parametro corrispondente è:
◊ Par1: Max. pilotaggio della bobina (1 - 600 / 1) = xx s
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Nella tabella seguente vengono elencati i parametri del dispositivo. Nella prima colonna
vengono elencate le denominazioni dei parametri, che sono visualizzate nel software
PROTECTW.EXE. Nella seconda colonna vengono elencati i valori min. e max. possibili
dei parametri, il passo e le dimensioni. Nella terza colonna vengono elencati i nomi dei
parametri, che sono visualizzati sullo schermo LCD del dispositivo. L’ultima colonna
indica il numero del paragrafo corrispondente di questo manuale.
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Parametri di comunicazione
Cavo ottico o RS232 (0 = cavo ottico, 1 = RS232/Ottico
RS232)
Loop ottico (1 = si, 0 = no) Loop ottico
Baudrate (150 – 19200) Baud Baudrate
Cod. stazione (0 – 254) Cod. stazione
Cod. apparato (0 – 254) Cod. apparato
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6.1.2 Contatori
La tabella seguente contiene i contatori visualizzati. Nella prima colonna vengono elencate
le denominazioni dei contatori, che sono visualizzati nel software PROTECTW.EXE.
Nella seconda colonna vengono elencati quei nomi che sono visualizzati sullo schermo
LCD del dispositivo. La terza colonna è una descrizione.
Nome Nome su LCD Descrizione
Accordo Accordo cont. Sono i numeri degli accordi
automatici e delle regolazioni
a valori impostati (vedi
4.1.4.1, 4.1.4.2)
Sottocompens. - IL < Sottocompens IL<cont. È lo stato di mancanza di
corrente induttiva, l’accordo è
terminato in fine corsa
superiore (vedi 4.1.5)
Sovracompens. - IL > Sovracompens È lo stato di sopravanzo di
IL>cont. corrente induttiva, l’accordo è
terminato in fine corsa
inferiore (vedi 4.1.5)
Guasto a terra Guasto a terra cont. È il numero dei guasti a terra
Soppressione arco riuscita Soppressione AR cont. Sono i numeri dei guasti di
terra estinti prima
dell’inserzione di Rp. (È
operativo solo nel caso di
Comando automatico incluso
di Rp)
Rp ON Rp ON cont. Sono i numeri dei comandi
emessi di inserzione Rp
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Su LCD possono essere visualizzati due byte di stato in forma binaria, che contengono le
informazioni sullo stato del dispositivo. Nella tabella seguente si trovano le descrizioni di
queste.
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riferimento
DRL2 2.stato xx1xxxxx Rp ON La resistenza Rp è 4.2
stata inserita dal
DAN
DRL2 2.stato x1xxxxxx Guasto a terra È avvenuto un 4.4.1
guasto a terra
DRL2 2.stato 1xxxxxxx ----------
La visualizzazione dei messaggi viene indicata anche dal led rosso superiore con la
marcatura LCD. Dopo premuto il bottone ENTER, il messaggio sparisce
indipendentemente dalla persistenza della. Fa eccezione il messaggio di anomalia del
convertitore A/D, che indica un errore critico hardware del dispositivo e non può essere
tacitato, finchè l’errore persiste. Nel caso di visualizzazione di questo errore, il
produttore va avvisato!
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Uo primario = xx V
Posizione della bobina = xx A
Corrente capacitiva della rete= x.xx A
Corrente resistiva della rete = x.xx A
Compensazione = x.xx A
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7 Messa in servizio
Prima della messa in servizio vanno eseguite le seguenti regolazioni e verifiche:
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3. La polarità giusta del sistema di iniezione va controllata. Questo è l’ultimo passo della
messa in servizio. Una possibilità di farlo, è di impostare manualmente uno stato di
sottocompensazione, e di avviare un ciclo di misura. Le grandezze misurate
(Compensazione) vengono visualizzate sullo schermo on-line. Se il risultato della
misura, in stato sottocompensato, è negativo, la polarità è giusta. In caso contrario la
polarità della tensione secondaria di Uo va cambiata. Un’ulteriore verifica può essere
eseguita in modo, che avviando l’accordo dai diversi stati di sotto- e
sovracompensazione, lo stato finale viene confrontato al desiderato grado di
compensazione.
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8 Caratteristiche tecniche
-Tensione di linea nominale, secondaria 100 V
- Tensione omopolare nominale, secondaria 100 V
-Corrente iniettata, Iinj 2A
-Sovraccaricabilitá dei circuiti ampermetrici:
permanente 4xIn
1s 100xIn (ha In = 1 A)
50 x In (ha In = 5 A)
-Caricabilitá, dinamica 100xIn
-Campo di misura della tensione omopolare U0 0,03...150 V
-Frequenza nominale 50 Hz
-Ingresso indica-posizione,
tipo potenziometro
connessione 3 conduttori
resistenza nominale 200 Ω
corrente di misura 37.5 mA
-Uscite digitali (contatti d’uscita),
tipo indipendente dalla potenziale
Tensione nominale d’operazione 250 V
Corrente di carico permanente 8A
Corrente di chiusura 16 A
Potere di interruzione a 220 V cc,
con carico resistivo 0,25 A
con L/R = 40 ms del carico 0,20 A
-Ingressi digitali (ingressi con separazione d’ottica)
tensione nominale 110 V cc, 24 V cc
consumo 4 mA
-Modalità della comunicazione esterna RS232 o cavo ottico
-Modo di funzionamento del cavo ottico radiale o a spira
-Velocità della comunicazione seriale [BaudRate] 150 … 19200 Baud
(passo da 2x)
-Protocollo della comunicazione (opzione, data per l’ordine) INFOWARE MAB
PROLAN
IEC 870-5-101
IEC 870-5-103
SPA
-Tensione di alimentazione 110 V
tolleranza della tensione 80 ... 160 V
-Temperatura ambientale 00 … 500C
-Rigiditá dielettrica (IEC 255) 2 kV, 50 Hz,
5 kV, 1,2/50 µs
- 58 -
PROTECT DRL2-EP
E lectronics Co. Ltd.
- 59 -
PROTECT DRL2-EP
E lectronics Co. Ltd.
- 60 -
PROTECT DRL2-EP
E lectronics Co. Ltd.
10 APPENDICE – DISEGNI
- 61 -
INGRESSI DIGITALI
ISOLA CODIFICA ENEL SEGNALE PROVENIENZ
ALIMENTAZIONE A
ID01 DAN1 Incluso (impulsivo) DV9662-NCI
ID02 DAN1 Escluso DV9662-NCI
(impulsivo)
ID03 Stato congiuntore per DV9662-NCI
abilitazione master/slave
ID04 Programmabile
ID05 Programmabile
ID06 Corrente d’iniezione ECI1
ID07 Programmabile
ID08 Fine corsa superiore ASC
ID09 Fine corsa inferiore ASC
ID10 Programmabile
ID11 Rs includi Rs includi
-110Vcc ID12 Programmabile
ID13 ECI Anomalia / Attivato ECI1
ID14 Programmabile
ID15 Programmabile
ID16 DAN2 in modalità master DAN2
/ slave
ID17 DAN2 posizione bobina DAN2
ID18 DAN2 in modalità Escluso DAN2
ID19 Programmabile
ID20 Programmabile
ID21 DAN Incluso (impulsivo) TPT
ID22 DAN Escluso (impulsivo) TPT
ID23 Reattore supplementare Campo
insluso/escluso
ID00 COMUNE –110Vcc
Designed by Description:
Edited by: DEF/EP 84TE
Drawn by: Baloghné PROTECT
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TABELLA DI INSERZIONE EP-06-12676-00
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- 62 -
INGRESSI ANALOGICI
CODIFICA ENEL SEGNALE PROVENIENZA
IA01 Tensione omopolare 1 TV semisbarra1
IA02 Tensione omopolare 1 TV semisbarra 1
IA01b Tensione omopolare 2 TV semisbarra 2
IA02b Tensione omopolare 2 TV semisbarra 2
IA03 Tensione fase 4 TV semisbarra 1
IA04 Tensione fase 4 TV semisbarra 1
IA05 Tensione fase 8 TV semisbarra 1
IA06 Tensione fase 8 TV semisbarra 1
IA07 Tensione fase 12 TV semisbarra 1
IA08 Tensione fase 12 TV semisbarra 1
IA09 - Posizione Bobina ASC
IA10 + Posizione Bobina ASC
IA10b Comune Posizione Bobina ASC
IA11 Misura della corrente ECI1
d’iniezione
IA12 Misura della corrente ECI1
d’iniezione
IA13
IA14
IA15 Corrente omopolare linea 1 Campo
IA15b Corrente omopolare linea 1 Campo
IA16 Corrente omopolare linea 2 Campo
IA16b Corrente omopolare linea 2 Campo
IA17 Corrente omopolare linea 3 Campo
IA17b Corrente omopolare linea 3 Campo
IA18 Corrente omopolare linea 4 Campo
IA18b Corrente omopolare linea 4 Campo
IA19 Corrente omopolare linea 5 Campo
IA19b Corrente omopolare linea 5 Campo
IA20 Corrente omopolare linea 6 Campo
IA20b Corrente omopolare linea 6 Campo
IA21 Corrente omopolare linea 7 Campo
IA21b Corrente omopolare linea 7 Campo
IA22 Corrente omopolare linea 8 Campo
IA22b Corrente omopolare linea 8 Campo
IA23 Corrente omopolare linea 9 Campo
IA23b Corrente omopolare linea 9 Campo
IA24 Corrente omopolare linea 10 Campo
IA24b Corrente omopolare linea 10 Campo
Designed by Description:
Edited by: PROTECT
Electronics Co. Ltd.
Drawn by: Baloghné
Checked by: Subject: IID:
Prod.manager
TABELLA DI INSERZIONE EP-06-12676-00
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2003.07.03.
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- 63 -
USCITE DIGITALI
IISOLA CODIFICA ENEL SEGNALE DESTINAZIONE
ALIMENTAZIONE
OD00a COMUNE+110Vcc
OD01 Anomalia CPU DAN DV966A2-NCI
OD02 Anomalia lieve DV966A2-NCI
OD03 Fuori limite tensione omopolare DV966A2-NCI
OD04 Apertura contattore R parallela (impulsivo) DV966A2-NCI
OD05 Chiusura contattore R Parallela(impulsivo) DV966A2-NCI
OD06 Paralallo esterno DV966A2-NCI
OD07 Funzionamento master/slave DAN2
+110Vcc OD08 DAN posizione bobina DAN2
OD09 DAN in modalità Escluso DAN2
OD10 ECI1 corrente d’iniezione ECI1
OD11
OD12 Comando di aumenta corrente su ASC1 ASC1
OD13 Comando di diminuisci Corrente su ASC1 ASC1
OD14 Programmabile
OD15 Chiusura/Apertura Sezionatore Resistenza Serie ASC1
(livello)
OD16 Programmabile
OD17 Programmabile
OD18 Anomalia grave DV966A2-NCI
OD00b COMUNE +24Vcc
OD19 DAN1 Incluso TPT
+24Vcc OD20 DAN1 Escluso TPT
OD21 Fine corsa inferiore della bobina
OD22 Fine corsa superiore della bobina
OD23 Programmabile
OD24 Programmabile
OD00a COMUNE +110Vcc
OD25 DAN1 Incluso/Escluso DV966A2-NCI
+110Vcc OD26 Richiesta inclusione reattore supplementare Campo
(impulsivo)
OD27 Richiesta esclusione reattore supplementare Campo
(impulsivo)
+24 V OD00c COMUNE +24Vcc
OD28 Perdita di isolamento lieve linea 1 DV928A2-NCI
OD29 Perdita di isolamento lieve linea 2 DV928A2-NCI
OD30 Perdita di isolamento lieve linea 3 DV928A2-NCI
OD31 Perdita di isolamento lieve linea 4 DV928A2-NCI
OD32 Perdita di isolamento lieve linea 5 DV928A2-NCI
OD33 Perdita di isolamento lieve linea 6 DV928A2-NCI
OD34 Perdita di isolamento lieve linea 7 DV928A2-NCI
OD35 Perdita di isolamento lieve linea 8 DV928A2-NCI
OD36 Perdita di isolamento grave linea 1 DV928A2-NCI
OD37 Perdita di isolamento grave linea 2 DV928A2-NCI
OD38 Perdita di isolamento grave linea 3 DV928A2-NCI
OD39 Perdita di isolamento grave linea 4 DV928A2-NCI
OD40 Perdita di isolamento grave linea 5 DV928A2-NCI
OD41 Perdita di isolamento grave linea 6 DV928A2-NCI
OD42 Perdita di isolamento grave linea 7 DV928A2-NCI
OD43 Perdita di isolamento grave linea 8 DV928A2-NCI
OD44 Perdita di isolamento grave linea 9 DV928A2-NCI
OD45 Perdita di isolamento grave linea 10 DV928A2-NCI
OD46 Perdita di isolamento lieve linea 9 DV928A2-NCI
OD47 Perdita di isolamento lieve linea 10 DV928A2-NCI
Designed by Description:
Edited by: PROTECT
Electronics Co. Ltd.
Drawn by: Baloghné
Checked by: Subject: IID:
Prod.manager
TABELLA DI INSERZIONE EP-06-12676-00
Approved by:
2003.07.03.
E DI PIN-IN/PIN-OUT Pages3/3
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- 65 -
"U" "V" CT2 "S" "T" VT2 "R" DRLA
No. Segnale Mors. Conn.int. No. Segnale Mors. Conn.int. No. Segnale Conn.int.
1 1 1 COMUNE +110Vcc OD00a↔
2 2 2 COMUNE –110Vcc ID00↔
3 3 Tensione omopolare 1 P/1↔ 3
4 4 Tensione omopolare 1 P/2↔ 4 -Posizione Bobina IA09
5 Misura della corrente d’iniezione J/7↔ 5 Tensione fase 4 IA03↔ DEFL/U8 5 Comune Posizione Bobina IA10b
6 Misura della corrente d’iniezione IA11 6 Tensione fase 8 IA05↔ DEFL/U6 6 + Posizione Bobina IA10
Prod.manager: DI-06-12055-00
Approved by MORSETTIERA
Pages: 2/3
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4
11
2 15 5
23 19 7
"K-O" TR
No Segnale Mors. Conn.int.
1 R 220V~ DRLi/P/6"
2 R 220V~ 33 DRLi/P2/1"
3 DAN I inizione 26
4 DAN I inizione 25
5 DRLiC3"
6 DRLiC4"
"E-I" COIL
No Segnale Mors. Conn.int.
1
2
3
4
5 IEC 1" DRLi/C6"
6 DRLi/C2"
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