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1. Alcuni episodi salienti del IV secolo.

- Tra mimesi e astrazione

- Fama, coscienza e ruolo dell'artista

- L'imprescindibile fascino dell'antico

- La crisi del naturalismo nell'arte tardoantica e paleocristiana. IV secolo: i Tetrarchi; l'arco di


Costantino, la Basilica di Massenzio; le basiliche costantiniane di San Giovanni in Laterano e di San
Pietro; la basilica di Treviri; il Mausoleo di Costanza; il sarcofaco di Elena, il sarcofago di Costanza,
il Sarcofago "dogmatico", il Sarcofago del Buon Pastore; il Sarcofago di Giunio Basso; la
decorazione della basilica di Giunio Basso sull'Esquilino;

- Roma perde il suo primato: Milano, San Lorenzo; la base dell'obelisco di Teodosio; il Missorium di
Teodosio; il dittico dei Simmachi e dei Nicomachi, dittico di Stilicone

2. Le nuove capitali dell’impero e le invasioni barbariche V-VI secolo-

- Ravenna: il mausoleo di Galla Placidia, il Battistero degli Ortodossi; il Battistero degli Ariani; la chiesa
di Sant'Apollinare Nuovo; il mausoleo di Teodorico

- Roma: Santa Maria Maggiore e Santa Sabina

3. La genesi dell’arte bizantina e l’età di Giustiniano

- Ravenna: San Vitale, Sant'Apollinare in Classe; la cattedra di Massimiano; l'ambone del vescovo
Agnello

- la basilica di Santa Sofia

- l'avorio Barberini, l'Arianna del Musée de Cluny

- la miniatura: i codici purpurei (la Genesi di Vienna e il Codex Purpureus di Rossano Calabro); il De
Materia medica di Vienna

4. La genesi dell’arte bizantina e l’età di Giustiniano

I Longobardi in Italia

5. oreficeria longobarda: fibule, Croce di Gisulfo, lamina di Agilulfo; legatura dell'Evangelario di


Teodolinda; corona ferrea e corona di Teodolinda; Croce di Agilulfo
- La Langobardia maior e la «rinascenza liutprandea», tra Cividale, Brescia e Pavia: altare di Ratchis;
Fonte Battesimale di Callisto; lastra di Sigualdo; Urna di Sant'Anastasia a Sesto al Reghena;
Tempietto di Santa Maria in Valle a Cividale; San Salvatore a Brescia; i plutei di Teodote.

- Langobardia minor: i Ducati di Benevento e Spoleto (Santa Sofia a Benevento; la lastra di Ferentillo;
san Salvatore a Spoleto e il tempietto del Clitunno)

- Miniatura insulare VII-VIII secolo: Evangelario di Durrow; Vangeli di Lindisfarne; Libro di Kells)

- Intermezzo romano: la pittura a Roma tra VI e VIII secolo (la parete palinsesto di Santa Maria
Antiqua e la cappella di Teodoto)

6. La renovatio carolingia:

- l'architettura carolingia: la Torhalle di Lorsch; il complesso palaziale di Aquisgrana; la cappella


Palatina; la pianta di San Gallo; l'abbazia di Corvey

- la miniatura carolingia: il gruppo di Ada o della scuola di corte (il Vangelo di Godescalco; Vangeli di
Saint Médard de Soissons; Vangeli di Lorsch); i Vangeli dell'Incoronazione di Vienna; la scuola di
Reims (i Vangeli di Ebbone e il Salterio di Utrecht) e la scuola di Tours (la prima e la seconda Bibbia
di Carlo il Calvo)

- la decorazione della chiesa di San Giovanni a Müstair; San Benedetto a Malles e San Procolo a
Naturno

- l'altare di Vuolvinio in Sant'Ambrogio a Milano

- un hapax sfuggente della pittura europea: la decorazione di Castelseprio

7. La rinascita dell’anno Mille:

- San Ciriaco a Gernrode; San Michele a Hildesheim

- le pitture di San Giorgio a Oberzell

- la miniatura ottoniana: il Maestro del Registrum Gregorii; il Codex Egberti; il Vangelo di Ottone III;
Pericopi di Enrico II; l'Apocalisse di Bamberga

- oreficeria al tempo di Enrico II: Antependium di Basilea; il Pulpito di Aquisgrana; il paliotto di


Aquisgrana
- La Croce di Vercelli
- Milano e Ariberto da Intimiano: la situla di Gotofredo; il ciborio di Sant'Ambrogio; la Croce di San
Dionigi a Milano; la Coperta di Evangeliario della cattedrale; la decorazione di San Vincenzo a
Galliano
- gli affreschi di Novara e di Aosta
8. L'età Romanica: indirizzi, temi e peculiarità

- L'architettura e la scultura in Borgogna: l'abbazia di Cluny; Saint-Lazare ad Autun e la scultura di


Gislebertus; Vézelay, Sainte-Madeleine.

- L'architettura e la scultura a Tolosa e in Aquitania: Saint-Sernin a Tolosa e Bernardus Gelduinus;


Saint-Pierre a Moissac; Saint-Marie a Souillac

9. Il Romanico in Italia

- Esempi lombardi: Lomello e Sant'Ambrogio a Milano

- Il Duomo di Parma: l'architettura di Lanfranco, la Relatio de innovatione ecclesie sancti Geminiani,


Wiligelmo e la decorazione della facciata; la porta della Pescheria

- la scultura di Niccolò: la porta dello Zodiaco nella Sacra di San Michele; il portale della cattedrale di
Ferrara; la decorazione del portale e della facciata di San Zeno e del Duomo di Verona

- tra XII e XIII secolo: il Duomo e il Battistero di Parma e la scultura dell'Antelami verso un nuovo
naturalismo

10. Il Duomo, il Battistero e la Torre campanaria di Pisa; Bonanno Pisano e la porta di San Ranieri;
il pulpito di Guglielmo e la scultura di Gruamonte e Adoedato; l'attvità di Biduino; il Battistero e
San Miniato al Monte a Firenze

11. La Basilica di San Marco a Venezia; San Clemente e Santa Maria in Trastevere a Roma; San
Nicola di Bari e Santa Maria Assunta a Troia; la Sicilia normanna: Palazzo dei Normanni, la
cappella Palatina; il Duomo di Cefalù; la Cattetdrale di Monreale; la Zisa, la Cuba e San Cataldo

12. L'Arte gotica lineamenti; l'abate Suger e Saint Denis; la Cattedrale di Chartres e la Cattedrale di
Reims; la Sainte Chapelle a Parigi; l'architettura cistercense

13. L'arte al tempo di Federico II; la porta di Capua; il Castello Maniace; il collezionismo e la
produzione in sardonica contemporanea; i codici miniati: De Arte Venandi cum Avibus, De balneis
puteolanis e il

Liber de locis stellarum di Parigi; Castel del Monte, architettetura e decorazione plastica; gli avvii di
Nicola Pisano nel tiburio del Duomo di Siena
14. L'arte di Nicola Pisano: la lunetta di San Martino a Lucca, il pulpito del Battistero di Pisa, il
pulpito del Duomo di Siena, l'arca di San Domenico a Bologna;

l'attività di Arnolfo di Cambio: Carlo I d'Angiò, gli assetati e i giuristi di Perugia, il Monumento
funerario del cardinale Guillaume de Braye; i cibori di San Paolo fuori le Mura e di Santa Cecilia in
Trastevere; la tomba di Bonifacio VIII; i rilievi per la Cattedrale di Firenze.

Giovanni Pisano: gli interventi nel Battistero pisano; la Fontana di Perugia; il Pulpito di Sant'Andrea a
Pistoia e il pulpito della Cattedrale di Pisa, l'attività a Padova e Genova

15. Giunta Pisano, le Croci di Pisa, Assisi e Bologna; la pittura del Maestro di San Francesco e del
Maestro delle Croci francescane; Coppo di Marcovaldo; Cimabue: la Croce di Arezzo, la Croce di
Santa Croce, la Maestà di Pisa e la Maestà di Santa Trinita, l'attività assisiate

16. L'attività di Giunta Pisano per Assisi e il Maestro di San Francesco; l'attività di Cimabue per
Assisi e il suo percorso finale; Jacopo Torriti e le maestranze romane. Le storie di Isacco e la
presenza di Giotto. Il ciclo francescano e il percorso di Giotto da Assisi a Padova, a Firenze, Napoli
e Bologna.

17. Avvio e percorso di Duccio

18. Il percorso di Simone Martini:


- la Maestà di Palazzo Pubblico
- la cappella Partino ad Assisi
- l'influenza del gotico francese e la riflessione sulla lezione giottesca
- il S. Ludovico di Tolosa per gli Angiò
- il polittico di Pisa
- l'attività orvietana e il Guidoriccio da Fogliano
- l'Annunciazione del 1333 e le pale dei santi quattro avvocati

Pietro Lorenzetti: - la Maestà di Cortona


- il polittico di Arezzo e gli affreschi della basilica inferiore di Assisi
- gli affreschi di San Francesco ad Assisi
- il polittico del Carmine
- La Natività della Vergine dell'altare di San Savino

Ambrogio Lorenzetti: - la Maestà di San Casciano


- gli affreschi di San Francesco a Siena
- la Croce dipinta del Carmine
- il trittico e le storie di San Nicola per San Procolo a Firenze
- l'Altare di S. Crescenzio

19. Il percorso di Giotto e le declinazioni regionali del linguaggio giottesco:

la passione degli umbri (il Maestro di Cesi e Palmerino di Guido)

l’eleganza dei riminesi (Giovanni, Giuliano, Pietro da Rimini e Giovanni Baronzio)

Firenze (Taddeo Gaddi, Bernardo Daddi, Maso di Banco)

Bologna (lo pesudo Dalmasio, lo pseudo Jacopino, Vitale da Bologna)

Il neogiottismo di fine secolo (Jacopo Avanzi e Altichiero)

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