Cristianesimo liturgia moderna presenta ancora gli stessi tratti, ovvero la lettura delle
Sacre Scritture (compresi canti e preghiere), che sorgono a modello del
culto delle sinagoghe ebraiche
Il cristianesimo si diffonde in primo luogo in lingua greca, solo in
seguito si impose il latino, e questo è il motivo per cui tutt’oggi nella
nostra messa invochiamo il Kyrie eleison (dal greco=Signore Pietà.
Christe eleison= Cristo Pietà)
Nel 313 d.C., l’Editto di Milano (o Editto di Costantino) pone la
religione cristiana come unica e obbligatoria dell’Impero romano
Divenendo un culto libero (dopo le precedenti persecuzioni
cristiane), inizia a svilupparsi e sorgono anche dei luoghi
specifici dove professare: le basiliche
Il rito principale è la Messa
La nascita del
coeva al pontefice attesta questa attribuzione.
L’attribuzione a Gregorio Magno era un probabile espediente per conferire sacralità ad un
Canto
obiettivo che in realtà aveva sfondo politico, ovvero l’unificazione del Sacro Romano
Impero
• L’Ordinariu Quaresima
CREDO: canto sillabico
m Missae SANCTUS: canto semi ornato o ornato
AGNUS DEI: canto semi ornato o ornato
INTROITO: (canto sillabico) Antifona che introduce la festività (es. «Puer
Natus est» nel giorno di Natale, «Resurrexit sicut dixit» nel giorno di
Pasqua.
GRADUALE: Responsorio in cui il solista, per cantare, sale i «gradini» del
pulpito
ALLELUIA: Canto di gioia che in Quaresima viene sostituito dal Tractus
• Il Proprium OFFERTORIO: Antifona che accompagna la presentazione delle offerte
L’UFFICIO
ORA TERZA: alle 9:00
ORA SESTA: alle 12:00
L’esaltazione della parola I compositori dell’epoca hanno utilizzato uno stile «scarno» per
porre in rilievo la parola e il suo significato.
Con la musica si «interpreta» il testo e si da enfasi alla parola.
Epistula, S. Paolo. I
lettera ai
Thessalonicesi.
Recitativo liturgico I canti gregoriani vengono classificati nei seguenti stili:
(cantillazione) STILE SILLABICO, SALMODICO O «ACCENTUS»: ad ogni sillaba
corrisponde una sola nota
STILE SEMI-ORNATO O «NEUMATICO»: su una sillaba vengono cantate
una o più note
STILE MELISMATICO, ORNATO, FIORITO, «CONCENTUS»): una
sillaba è «fiorita» da moltissime note che ondeggiano su altezze diverse,
prolungando la sillaba stessa per molto tempo, da qui la parola «ornato».
Gli stili del canto L’ornamento sull’ultima sillaba viene detto «Jubilus».
L’Alleluia che è un canto di lode è in stile ornato, il Gloria e il Credo sono invece
in stile sillabico in quanto le verità espresse dal testo necessitano di una chiara
declamazione.
Lo stile salmodico (Ufficio delle Ore) è in stile sillabico con formule melodiche
fisse.
Alleluia, Gli interventi del celebrante (letture e orazioni) sono nello stile recitativo della
Christus «Cantillazione», ovvero una sorta di recitare intonato che ribatte spesso la stessa
resurgens, nota con delle piccole inflessioni della voce.
Domenica V
del tempo di
Pasqua
Gli attori principali della celebrazione liturgica sono:
Il celebrante
Il coro
L’assemblea dei fedeli
Le modalità All’interno del coro vi erano dei solisti esperti che eseguivano
1. Il primo neuma ha dei tratti curvi e questo indica che le due note
devono essere cantate in modo fluido e scorrevole
2. Il secondo neuma presenta un’angolatura, questo ci dice che
entrambi i suoni devono essere ben marcati
Peculiarità dei 3. Nel terzo neuma, la prima nota viene considerata un trampolino
di lancio per la seconda
Neumi 4. Quest’ultimo neuma viene definito «liquescente» e indica che
l’esecutore non deve appesantire la pronuncia delle due note