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98 IL VIATICO SENZA LA MESSA 99

RITI DI CONCLUSIONE

145. Alla fine della Messa, il sacerdote può usare questa speciale formula per 2. IL VIATICO SENZA LA MESSA
impartire la benedizione e aggiungervi la formula dell'indulgenza plenaria
in articulo mortis.

l1Signore Gesù Cristo sia accanto a te per proteggerti.


ij. Amen.

S ia dinanzi a te per guidarti,


sia dietro a te per difenderti.
ij. Amen.
148. Se l'infermo desidera confessarsi, il sacerdote ascolti possibilmente la con-
fessione prima della celebrazione del Viatico.
Rivolga a te il suo sguardo, Nel caso che solo durante la celebrazione sia possibile al sacerdote ascol-
ti assista e ti benedica. tare la confessione sacramentale dell'infermo, l'ascolti all'inizio del rito.
ij. Amen. Quando durante il rito non si fa la confessione, o quando ci sono altri
comunicandi, è bene inserire l'atto penitenziale.
146. Indulgenza plenaria in articulo mortis

P er i santi misteri della nostra redenzione,


Dio onnipotente ti condoni ogni pena
della vita presente e futura, RITI INIZIALI
ti apra le porte del paradiso
e ti conduca alla gioia eterna. 149. Il sacerdote, entrando dal malato, rivolge a lui e a tutti i presenti un fra-
terno saluto. Lo può fare con queste parole o altre simili:
ij. Amen.
P ace a questa casa e a quanti vi abitano.
147. Quindi il sacerdote conclude dicendo:
·Oppure:
E su voi tutti qui presenti, L a pace del Signore sia con voi.
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio +
e Spirito Santo. 150. Poi, deposto il Santissimo sulla mensa, lo adora insieme con i presenti.
ij. Amen. * Lo può fare con una delle seguenti antifone o con altre formule, osser-
vando però sempre un breve silenzio.

O sacro convito, in cui Cristo è nostro cibo,


si perpetua il memoriale della sua Pasqua,
l'anima nostra è colmata di grazia,
e ci è dato il pegno della gloria futura.
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Oppure: 152. Quindi il sacerdote rivolge ai presenti questa monizione o un'altra simile,
meglio adatta alle condizioni dell'infermo:
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini, F ratelli carissimi, il Signore Gesù Cristo, prima di pas-
vero pane dei figli. sare da questo mondo al Padre, ci ha lasciato il sacramento
Buon pastore, vero pane, del suo Corpo e Sangue.
o Gesù, pietà di noi: Nell'ora del nostro passaggio da questa vita a lui noi rice-
nutrici e difendici, viamo questo Sacramento come viatico per la vita eterna
portaci ai beni eterni e pegno della risurrezione.
nella terra dei viventi. Uniti nell'amore di Cristo al nostro fratello, preghiamo
per lui.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra, 153. Se necessario, il sacerdote ascolta la CONFESSIONE SACRAMENTALE
conduci i tuoi fratelli dell'infermo; in caso di necessità, e nell'impossibilità di un'altra soluzione,
alla tavola del cielo la confessione può essere generica.
nella gioia dei tuoi santi.
154. Quando l'infermo non fa durante il rito la confessione sacramentale, o
quando vi sono altri che desiderano comunicarsi, il sacerdote invita l'in-
Oppure:
fermo e i presenti a fare l' ATTO PENITENZIALE:
Adoriamo, o Cristo, il tuo corpo glorioso,
nato dalla Vergine Maria; F ratelli, riconosciamo i nostri peccati
per noi hai voluto soffrire, per esser degni
per noi ti sei offerto vittima sulla croce di partecipare a questo santo rito.
e dal tuo fianco squarciato Si fa una breve pausa di silenzio.
hai versato l'acqua e il sangue del nostro riscatto.
Sii nostro conforto nell'ultimo passaggio
e accoglici benigno nella casa del Padre: Ja formula.
o Gesù dolce, o Gesù pio,
o Gesù, Figlio di Maria. Poi tutti insieme fanno la confessi one :
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli,
che ho molto peccato
in pensieri, parole, opere e omissioni,
151. Quindi, secondo l'opportunità, asperge con l'acqua benedetta l'infermo e e, battendosi il petto, dicono:
la stanza, dicendo la formula seguente:
per m.ia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
R avviva in noi, Signore, E proseguono :
nel segno di quest'acqua benedetta, E supplico la beata sempre vergine Maria,
il ricordo del Battesimo gli angeli, i santi e voi, fratelli,
e la nostra adesione a Cristo Signore, di pregare per me il Signore Dio nostro.
crocifisso e risorto per la nostra salvezza.
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2a formula. Indulgenza plenaria

Poi il sacerdote dice: 155. Il sacramento della Penitenza o l'atto penitenziale si può concludere con
l'indulgenza plenaria in articulo mortis. Il sacerdote la concede con questa
f. Pietà di noi, Signore. formula:
ij. Contro di te abbiamo peccato.
f. Mostraci, Signore, la tua misericordia. I n virtù della facoltà datami dalla Sede Apostolica,
io ti concedo l'indulgenza plenaria
ij. E donaci la tua salvezza.
e la remissione di tutti i peccati,
nel nome del Padre e del Figlio +
e dello Spirito Santo.
ij. Amen.
Ja formula.
Oppure:
Poi il sacerdote o uno dei presenti dice le invocazioni seguenti o altre
simili:
P er i santi misteri della nostra redenzione,
Signore, che nel tuo mistero pasquale Dio onnipotente ti condoni ogni pena
ci hai meritato la salvezza, della vita presente e futura,
abbi pietà di noi. ti apra le porte del paradiso
ij. Signore, pietà. Oppure: K yrie, eléison. e ti conduca alla gioia eterna.
ij. Amen.
Cristo, che nelle nostre sofferenze
rinnovi sempre le meraviglie della tua Passione,
abbi pietà di noi.
ij. Cristo, pietà. Oppure: Christe, eléison.

Signore, che con la comunione al tuo Corpo


ci réndi partecipi del tuo sacrificio redentore,
abbi pietà di noi.
ij. Signore, pietà. Oppure: K yrie, eléison.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

156. È ottima cosa che uno dei presenti o il sacerdote stesso legga un breve
passo della sacra Scrittura, per esempio:

Il sacerdote conclude: Gv 6, 54-55


Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
D io onnipotente abbia misericordia di noi, ha la vita eterna
perdoni i nostri peccati, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
e ci conduca alla vita eterna. Perché la mia carne è vero cibo
ij. Amen. e il mio sangue vera bevanda.
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Gv 6, 54-58 PROFESSIONE DI FEDE


Chi mangia la mia carne
e beve il mio sangue 157. È bene che l'infermo, prima di ricevere il Viatico, rinnovi la professione
di fede del suo Battesimo. Il sacerdote pronuncia brevi e opportune pa-
ha la vita eterna role di introduzione, e poi rivolge all'infermo le domande rituali:
e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo Credi in Dio, Padre onnipotente,
e il mio sangue vera bevanda. creatore del cielo e della terra?
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ij. Credo.
dimora in me e io in lui. Credi in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me che nacque da Maria Vergine,
e io vivo per il Padre, morì e fu sepolto,
così anche colui che mangia di me vivrà per me. è risuscitato dai morti
Questo è il pane disceso dal cielo, e siede alla destra del Padre?
non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. ij. Credo.
Chi mangia questo pane, vivrà in eterno. Credi nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
Gv 14, 6 la com unione dei san ti,
Io sono la via, la verità e la vita. la remissione dei peccati,
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. la risurrezione della carne e la vita eterna?
ij. Credo.
Gv 14, 23
Se uno mi ama, osserverà la mia parola
e il Padre mio lo amerà
e not verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. PREGHIERA LITANI CA

Gv 15, 4 158. Quindi, se le condizioni dell'infermo lo permettono, ha luogo una breve


litania con queste parole o con altre simili. Alle invocazioni risponde,
Rimanete in me e io in voi. per quanto è possibile, l'infermo, e con lui tutti i presenti.
Come il tralcio non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite, F ratelli carissimi, uniti in un sol cuore
così anche voi se non rimanete in me. invochiamo il Signore Gesù Cristo
per il nostro fratello N.
1 Cor 11, 26 Preghiamo dicendo insieme:
Ogni volta che mangiate di questo pane Assistilo, o Signore.
e bevete di questo calice,
voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. Signore Gesù, che ci hai amati sino alla fine
e ti sei consegnato alla morte per ridarci la vita,
Si può leggere anche un altro testo, scelto fra quelli proposti più oltre nel noi ti preghiamo.
Lezionario, e farne, secondo l'opportunità, una breve spiegazione. ij. Assistilo, o Signore.
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Signore Gesù, 161. Il sacerdote si accosta all'infermo e gli presenta. il Sacramento, dicendo:
che hai detto: « Chi mangia la mia carne Il Corpo di Cristo. Oppure: Il Sangue di Cristo.
e beve il mio sangue ha la vita eterna»,
noi ti preghiamo. L'infermo risponde:
ij. Assistilo, o Signore. Amen.
Signore Gesù, E subito, appena data la Comunione, il sacerdote soggiunge:
che ci inviti al banchetto del cielo Egli ti custodisca e ti conduca alla vita eterna.
dove non ci sarà più né dolore né pianto,
né tristezza né separazione, L'infermo risponde:
noi ti preghiamo. Amen.
W. Assistilo, o Signore.
I presenti che desiderano comumcars1 ricevono il sacramento nel modo
solito.
VIATICO 162. Terminata la distribuzione della Comunione, il sacerdote fa le necessarie
159. Il sacerdote invita i presenti a recitare la preghiera del Signore, introdu-
abluzioni.
cendola con queste parole o con altre simili: Secondo l'opportunità, si può sostare alquanto m sacro silenzio.

E ora, tutti insieme, rivolgiamo al Padre la preghiera, 163. Il sacerdote dice poi l'orazione conclusiva:
che Gesù Cristo nostro Signore ci ha insegnato. Preghiamo.
E tutti insieme dicono:
Padre nostro, che sei nei cieli, G uarda, o Padre, a questo nostro fratello
sia santificato il tuo nome, che si affida alla tua promessa
venga il tuo regno, nella fede in Cristo, via verità e vita,
sia f~tta la tua volontà, e fa' che, fortificato dal Corpo [Sangue] del tuo Figlio,
come in cielo così in terra. venga incontro a te nella pace del tuo regno.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, Per Cristo nostro Signore.
e rimetti a noi i nostri debiti ij. Amen.
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, Oppure:
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. 0 Dio,
salvezza eterna di chi crede in te,
160. Il sacerdote fa l'ostensione del Santissimo Sacramento dicendo: fa' che il nostro fratello N.
B eati gli invitati alla cena del Signore. confortato da questo sacramento,
Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. viatico per la vita eterna,
giunga senza timore
L'infermo, se può, e gli altri che desiderano comunicarsi, dicono: nella splendida luce della tua casa.
O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: Per Cristo nostro Signore.
ma di' soltanto una parola e io sarò salvato. ij. Amen.
108 IL VIATICO

Oppure: CAPITOLO V

S ignore, Padre santo,


la comunione al Corpo [Sangue] del tuo Figlio
protegga e conforti questo nostro fratello,
gli rechi sollievo nel corpo e nello spirito
e sia per lui pegno sicuro di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
ij. Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

164. Quindi il sacerdote benedice l'infermo e i presenti o tracciando su di


essi il segno della croce con la pisside, se ancora vi è il Sacramento, o
usando una delle seguenti formule o altre simili:

Vi benedica Dio onnipotente,


Padre e Figlio + e Spirito Santo. RITO PER CONFERIRE
ij. Amen.

Oppure:
I SACRAMENTI
II Signore Gesù Cristo sia accanto a te per proteggerti.
A UN INFERMO
ij. Amen. IN PERICOLO ~ r
·
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, ~
-
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DI ii J;i
~
, 1
.
' \

~t~l~:J
S ia dinanzi a te per guidarti,
sia dietro a te per difenderti.
ij. Amen. MORTE
Rivolga a te il suo sguardo,
ti assista e ti benedica.
ij. Amen.

E su voi tutti qui presenti,


scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio +e Spirito Santo.
ij. Amen.
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