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IL CORPO CHE PREGA

ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE


22 FEBBRAIO 2022, P. JAIME RODRIGUEZ LC
GESÙ PREGA COL CORPO

• Mt 4,1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo.
E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.

• Lc 10,21 In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo
lode, Padre, Signore del cielo e della terra

• Lc 19,41: Quando fu vicino alla città, Gesù la guardò e si mise a piangere per lei.

• Lc 22,39 Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava

• Mt 6,25: Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.

• Gv 4,34 Il mio cibo è fare la volontà del Padre

• Gv 4,35: Levate i vostri occhi e guardate i campi che gia biondeggiano per la mietitura

• Prega di notte e anche all’aurora


SCALETTA DELLA LEZIONE

• Il corpo che prega


• Uno sguardo ad alcuni maestri di preghiera
• I significati del corpo. Preghiera e teologia del corpo
IL CORPO CHE PREGA

• Il fatto che la teologia comprenda anche


il corpo non deve meravigliare né
sorprendere nessuno che sia cosciente
del mistero e della realtà
dell’Incarnazione. Per il fatto che il Verbo
di Dio si è fatto carne, il corpo è entrato,
direi, attraverso la porta principale nella
teologia, cioè nella scienza che ha per
oggetto la divinità. UG 2-4-80
LA PERSONA CHE PREGA

Spirito
(pneuma)
Anima
(psiche)
Corpo
(soma)

Il corpo è espressione della persona


IL SOGGETTO ORANTE - DAVIDE

2 Sam 6,14: Davide danzava con tutte le forze davanti al


Signore
Sal 63: O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te
ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra
deserta, arida, senz'acqua. Così nel santuario ti ho
cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra
diranno la tua lode. Così ti benedirò finché io viva, nel
tuo nome alzerò le mie mani. Mi sazierò come a lauto
convito, con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo e penso a te
nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali. A te si stringe
l'anima mia e la forza della tua destra mi sostiene.
IL SOGGETTO ORANTE: PAOLO DI TARSO

• Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non


schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;
perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma
non uccisi, portando sempre e dappertutto nel
nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la
vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
Sempre, infatti, noi che siamo vivi, veniamo
esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche
la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne
mortale..., convinti che colui che ha risuscitato il
Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù »
2 Cor. 4, 8-11. 14.
I CONSIGLI DI SAN TOMMASO CONTRO LA TRISTEZZA

• Un qualsiasi piacere
• Il pianto
• Gli amici
• La bellezza (fulgor naturae),
contemplazione della verità
• Dormire, farsi un bagno
I-II q. 38
IGNAZIO DI LOYOLA: LA PREGHIERA A RITMO
• Il terzo modo di pregare consiste in questo: ad ogni anelito o respiro
si prega mentalmente dicendo una parola del Padre nostro o di
un'altra preghiera che si vuole recitare; così, tra un respiro e l'altro, si
pensa principalmente al significato di quella parola, o alla persona a cui
è rivolta, o alla propria pochezza, o alla distanza fra quella grandezza e
la propria pochezza. Con lo stesso procedimento e la stessa misura si
continua con le altre parole del Padre nostro; infine si dicono nel
modo solito le altre preghiere, cioè l'Ave Maria, l'"Anima di Cristo", il
Credo e la Salve Regina.

• [259] Prima regola. In altro giorno o in altra ora in cui si vuole


pregare, si dice l'Ave Maria con questo ritmo e le altre preghiere nel
modo solito; si continua poi allo stesso modo con le altre. [260]
Seconda regola. Chi vuole trattenersi più a lungo nella preghiera a
ritmo, può dire tutte le preghiere precedenti o parti di esse, seguendo
lo stesso procedimento del respiro a ritmo, come si è spiegato [258].
IL SOGGETTO ORANTE: SAN GIOVANNI PAOLO II

• La sofferenza, infatti, non può essere trasformata e


mutata con una grazia dall'esterno, ma dall'interno. E
Cristo mediante la sua propria sofferenza salvifica
si trova quanto mai dentro ad ogni sofferenza
umana, e può agire dall'interno di essa con la
potenza del suo Spirito di verità, del suo Spirito
Consolatore.
• In quella lotta « cosmica » tra le forze spirituali del
bene e del male, della quale parla la Lettera agli
Efesini, le sofferenze umane, unite con la sofferenza
redentrice di Cristo, costituiscono un particolare
sostegno per le forze del bene, aprendo la strada alla
vittoria di queste forze salvifiche. SD 26
I SIGNIFICATI DEL CORPO

• Esperienza di essere dono


• Radicarsi nell’amore
Significato
filiale • Battesimo: il PADRE

• Esperienza di donarsi
• Communio personarum
Significato
sponsale • Eucaristia: il FIGLIO

• Amante, amato, amore


• Paternità e maternità
Significato
fecondo • Cresima: lo SPIRITO
PREGARE CON IL CORPO – PREGHIERA FILIALE

Gli atti di preparazione

• Hic et nunc: il corpo


• Preghiera del respiro
• Le virtù teologali

Benedizione

• La preghiera di benedizione è la risposta dell'uomo ai doni di Dio: poiché Dio benedice, il cuore dell'uomo può rispondere benedicendo colui che è la sorgente di ogni
benedizione. CCC 2626

L’adorazione

• L'adorazione è la disposizione fondamentale dell'uomo che si riconosce creatura davanti al suo Creatore. Essa esalta la grandezza del Signore che ci ha creati e l'onnipotenza del
Salvatore che ci libera dal male. È la prosternazione dello spirito davanti al « re della gloria » e il silenzio rispettoso al cospetto del Dio « sempre più grande di noi ». L'adorazione
del Dio tre volte Santo e sommamente amabile ci colma di umiltà e dà sicurezza alle nostre suppliche. CCC 2628

Preghiera di domanda

• Il vocabolario della supplica è ricco di sfumature nel Nuovo Testamento: domandare, implorare, chiedere con insistenza, invocare, impetrare, gridare e perfino « lottare nella
preghiera ». 109 Ma la sua forma più abituale, perché la più spontanea, è la domanda:

La lode

• La lode è la forma di preghiera che più immediatamente riconosce che Dio è Dio! Lo canta per se stesso, gli rende gloria perché EGLI È, a prescindere da ciò che fa.
PREGARE CON IL CORPO – PREGHIERA SPONSALE

Ringraziamento e lode Eucaristia Offerta di sé

• L'azione di grazie caratterizza la • 2643 L'Eucaristia contiene ed


preghiera della Chiesa, la quale, esprime tutte le forme di • Prendi, Signore, e accetta tutta la
celebrando l'Eucaristia, preghiera: è « l'oblazione pura » mia libertà, la mia memoria, il mio
manifesta e diventa sempre più di tutto il corpo di Cristo a intelletto, e tutta la mia volontà,
ciò che è. CCC 2637 gloria del suo tutto ciò che ho e possiedo; tu mi
• San Luca annota spesso nel suo nome. 136 Secondo le tradizioni hai dato tutte queste cose, a te,
Vangelo l'ammirazione e la lode d'Oriente e d'Occidente, essa è Signore, le restituisco; sono tutte
davanti alle meraviglie operate « il sacrificio di lode ». tue, disponine secondo la tua
da Cristo CCC 2640 • 1391 La Comunione accresce la volontà. Dammi il tuo amore e la
nostra unione a Cristo. Ricevere tua grazia, queste sole, mi bastano
l'Eucaristia nella Comunione
reca come frutto principale
l'unione intima con Cristo Gesù
PREGARE CON IL CORPO – PREGHIERA FECONDA
Intercedere, chiedere in Lasciate che i poveri e la Chi veramente ama

Sofferenza
Preghiera di intercessione

L’Apostolato
favore di un altro, dopo gente si cibino di voi. volentieri soffre (Sta
Abramo, è la prerogativa di Lasciate che le persone Gemma)
un cuore in sintonia con la “mordano” il vostro
misericordia di Dio. sorriso, il vostro tempo. A
Nell'intercessione, colui volte quando ci sono delle
che prega non cerca solo il incomprensioni potreste
proprio interesse, ma non avere nemmeno voglia
anche quello degli altri. di guardare qualcuno.
CCC 2365 Allora non solo guárdatelo,
ma sorridetegli. Imparate a
memoria che dovete
lasciare che le persone si
cibino di voi. Sta Teresa di
Calcuta.

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