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Parrocchia Santa Maria della Consolazione

Adorazione Eucaristica 01/06/2023


Canto d’esposizione
COMMENTO AL VANGELO DI S. GIOVANNI, DI DON DOLINDO RUOTOLO.

Il mondo si dilania nella maniera più feroce quando si allontana dall’Eucaristia, e noi lo
constatiamo con i fatti, poiché le nazioni più povere di Eucaristia sono le più povere di carità. La
bontà, la dolcezza, il compatimento, l’apostolato fatto per salvare le anime, il soccorso materiale
agli indigenti sono fiori che spuntano e prosperano ai piedi dell’altare eucaristico.
Non sono i trattati che stabiliscono la pace nel mondo, ma è il regno eucaristico.
Se l’umanità non ricorre al suo Re sacramentato, invano fa appello alla giustizia e alla carità
Queste parole sono vive solo quando si riceve Gesù e si vive di Gesù. 
Andiamo, perciò, ogni giorno ai piedi dell’altare, per rinfocolarci nella carità vera e per fecondare
le nostre opere di apostolato affinché, raccogliendo da Gesù i tesori della sua carità, siamo come
fiori profumati dalla sua bontà, dal suo amore, dalla sua misericordia, dalla sua condiscendenza e
dal sacrificio col quale ci ha amati e ci ama.
Ogni giorno dobbiamo metterci nei raggi di questo Sole divino per espanderci come passiflore di
bontà, che sono fiori bellissimi e portano in loro i segni della Passione. 
L’anima nostra porti i segni della Passione come segni della carità che giunge a dare la vita per il
prossimo, in un sacrificio e in un’immolazione completa. L’Eucaristia sia la mensa comune delle
famiglie, dei cuori e delle nazioni e, attraverso l’Eucaristia, si formi di tutta la terra un solo ovile e
un solo pastore, nella vera pace.

Adorazione silenziosa ___Canto______________________


63 Salmo. Mi sazierò come a lauto convito,
Di Davide, quando dimorava nel deserto di e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Giuda. Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, e penso a te nelle veglie notturne,

di te ha sete l'anima mia, a te che sei stato il mio aiuto,
a te anela la mia carne, esulto di gioia all'ombra delle tue ali.

come terra deserta, A te si stringe l'anima mia
arida, senz'acqua. e la forza della tua destra mi sostiene.
3  10 
Così nel santuario ti ho cercato, Ma quelli che attentano alla mia vita
per contemplare la tua potenza e la tua scenderanno nel profondo della terra,
11 
gloria. saranno dati in potere alla spada,

Poiché la tua grazia vale più della vita, diverranno preda di sciacalli.
12 
le mie labbra diranno la tua lode. Il re gioirà in Dio,

Così ti benedirò finché io viva, si glorierà chi giura per lui,
nel tuo nome alzerò le mie mani. perché ai mentitori verrà chiusa la bocca.

Adorazione silenziosa ____Risonanze e preghiere spontanee ____Canto_____________________


Adorare il Dio di Gesù Cristo, fattosi pane spezzato per amore, è il rimedio più valido e radicale
contro le idolatrie di ieri e di oggi. Inginocchiarsi davanti all’Eucaristia è professione di libertà: chi si
inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte.
Noi cristiani ci inginocchiamo solo davanti al Santissimo Sacramento, perché in esso sappiamo e
crediamo essere presente l’unico vero Dio, che ha creato il mondo e lo ha tanto amato da dare il
suo Figlio unigenito (cfr Gv 3,16). Ci prostriamo dinanzi a un Dio che per primo si è chinato verso
l’uomo, come Buon Samaritano, per soccorrerlo e ridargli vita, e si è inginocchiato davanti a noi
per lavare i nostri piedi sporchi. Adorare il Corpo di Cristo vuol dire credere che lì, in quel pezzo di
pane, c’è realmente Cristo, che dà vero senso alla vita, all’immenso universo come alla più piccola
creatura, all’intera storia umana come alla più breve esistenza. L’adorazione è preghiera che
prolunga la celebrazione e la comunione eucaristica e in cui l’anima continua a nutrirsi: si nutre di
amore, di verità, di pace; si nutre di speranza, perché Colui al quale ci prostriamo non ci giudica,
non ci schiaccia, ma ci libera e ci trasforma. Ecco perché radunarci, camminare, adorare ci riempie
di gioia.
Papa Benedetto XVI

Adorazione silenziosa

Nell'Eucaristia Cristo è realmente presente tra noi. La sua non è una presenza statica. E' una
presenza dinamica, che ci afferra per farci suoi, per assimilarci a sé. Cristo ci attira a sé, ci fa uscire
da noi stessi per fare di noi tutti una cosa sola con Lui. In questo modo Egli ci inserisce anche nella
comunità dei fratelli e la comunione con il Signore è sempre anche comunione con le sorelle e con
i fratelli. E vediamo la bellezza di questa comunione che la Santa Eucaristia ci dona.
Papa Benedetto XVI

Adorazione silenziosa

Canto: Shemà Israel

Giovanni 15,1-8
1
 «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore.  2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo
taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.  3Voi siete già puri, a causa
della parola che vi ho annunciato.  4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare
frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.  5Io sono la
vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far
nulla.  6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano
nel fuoco e lo bruciano.  7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che
volete e vi sarà fatto.  8In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate
miei discepoli.
Canto: Shemà Israel

Adorazione silenzosa—Canto_____________

Benedizione Eucaristia e canto finale

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