Questa preghiera molto antica inizia quando il sacerdote e il popolo “dialogano” pronunciando queste parole:
S: Il Signore sia con voi.
A: E con il tuo spirito.
S: In alto i nostri cuori. Questo è il momento
A: Sono rivolti al Signore. centrale di tutta la Messa!
S: Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
A: É cosa buona e giusta.
Questo breve botte e risposta è come quando qualcuno ci chiede: “Siete pronti?” e noi gli rispondiamo “Si! Eccoci!”
Il testo Queste parole sono tratte dall’esclamazione di Giovanni Battista quando vide Gesù venire
dell’Agnello di verso di lui per ricevere il battesimo: “Ecco l’Agnello di Dio,
colui che toglie il peccato del mondo!”
Dio è questo:
Agnello di Dio
Poco dopo sentiremo il sacerdote ripetere queste esatte parole: Ecco l'Agnello di Dio, ecco
che togli i colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.
peccati del
mondo abbi
pietà di noi. Ma di quale agnello parliamo? Di quello che gli
Agnello di Dio ebrei mangiarono la notte in cui lasciarono l’Egitto
che togli i o di Gesù? Ovviamente parliamo di Gesù!
peccati del
mondo abbi L’Antico Testamento ci racconta che l’agnello
pietà di noi. fosse la vittima sacrificale più pura e bella e
Agnello di Dio di come veniva offerto a Dio nel tempio.
che togli i Attraverso questo sacrificio, il popolo
peccati del chiedeva perdono per i peccati commessi.
mondo dona a
noi la pace. Tutte queste caratteristiche le ritroviamo in Gesù,
che in tutto simile agli uomini fuorchè nel
peccato (quindi puro e innocente come un
agnello), prese la croce sulle sue spalle e donò la
vita perché fossimo liberi dal peccato.
Attenzione: Questo
dobbiamo recitarlo o cantarlo
tutti insieme perché
attraverso queste parole
ricordiamo quanto sia costato
a Gesù liberarci dal peccato.
Cantare l’Agnello di Dio
significa lodare e ringraziare
Cristo risorto e per questo
non possiamo fare scena
muta o distrarci insieme ai
compagni con cui
condividiamo il banco!