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L’autrice ringrazia:
Geo Pistarino, Carlo Prosperi, Paolo Bavazzano, Gian Luigi Rapetti Bovio
della Torre, Sergio Arditi e Giuseppe Corrado, Giovanna Zerbo, Antonella
Rathschuler, dai cui articoli sono tratte le notizie storico, artistiche e archi-
tettoniche contenute nelle Guida.
Per le Foto: Andrea Chiesa, Renato Gastaldo, Gianpaolo Scarsi, a cui si deve
la foto di copertina, e i fotografi che hanno partecipato alle edizioni del
“Concorso fotografico” promosse del Comune di Trisobbio.
Un grazie per la collaborazione va poi all’Accademia Urbense e in particolare
Alessandro Laguzzi, a cui si deve l’impaginazione della guida,
Mariangela Toselli
gUida di
Trisobbio
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Trisobbio
Centro agricolo turistico del- viuzze, con gli antichi palazzi
l'Alto Monferrato a poca distanza ottimamente conservati e restau-
dai centri zona limitrofi ovada e rati, offrono una proposta turisti-
Acqui Terme e non lontano da ca importante e alternativa.
Novi Ligure e dal capoluogo di Facendo un'analisi dal punto
provincia Alessandria, facilmente di vista storico-architettonico
raggiungibile da Genova e Torino l'insediamento di Trisobbio è
con la rete autostradale, Trisobbio inserito all'interno dell’antico
è inserito nel verde delle colline marchesato del Monferrato.
dell'ovadese, zona ricca di vesti- La collocazione è molto parti-
gia del passato, quali un numero colare, in quanto risulta al centro
straordinario di castelli di chiaro di un struttura territoriale fitta-
retaggio medioevale. il territorio mente insediata, compresa tra i
che ospita Trisobbio è di bellezza corsi dell'orba e della bormida e
straordinaria, il panorama che si la linea ideale ovada - Acqui
può godere dalla torre del castel- Terme, della quale l’abitato tri-
lo spazia dalle Alpi agli Apennini: sobbiese è un elemento impre-
territorio un tempo vocato all'a- scindibile. Dal punto di vista
gricoltura e soprattutto alla colti- urbanistico, Trisobbio è un tipico
vazione della vite che ne costitui- insediamento di crinale: non
va la maggior fonte economica ha solo, è il tipo urbano più partico-
conservato queste caratteristiche lare che si possa trovare. il suo
giungendo fino a noi praticamen- impianto è infatti "avvolgente",
te inalterato nel tempo. diverso però dai pochi
Le attrattive naturalisti- altri tipologicamente
che, congiuntamente alla affini riscontrabili nel-
bellezza del borgo, con- l'immediato dintorno
servato in tutto il suo come Cavatore, Denice
fascino medievale, con il e Alice bel Colle. Ha
castello che sovrasta l'a- infatti una struttura tri-
bitato, con stradine e 2 partita concentrica: l'a-
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Fig. 16, Trisobbio in
una rappresentazione
dell’Atlante Massarotti,
(1630), A.S.G
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Fig. 22, Trisobbio il Castello Car-
peneto Spinola, in primo piano det-
taglio del pozzo
Fig. 23, l’entrata del castello
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Fig. 30, Palazzo Comu-
nale, Sala del Consiglio
Fig. 31, la facciata nel
progetto originale delle
Vecchie scuole
Fig. 32, le scuole oggi
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scuole pubbliche e di
altre attività attinenti,
nasce appunto dall'esi-
genza dell'Amministra-
zione di un locale pro-
prio, senza doverne affit-
tare un altro. L'utilizzo
dell'edificio fu fin da
allora polifunzionale. sia
come municipio che
come scuola e a piano
terra ospitava anche le
guarnigioni di guardia.
La data effettiva della
costruzione si può collo-
care tra il 1862 ed il
1864. Nel 1862, per recu-
perare i fondi, il Comune
decide di vendere il
Castello che possedeva almeno le". Tale fabbricato si riferisce
fin dal 1839, che verrà acquistato molto probabilmente all'edificio
dallo stesso Della Valle che ha adibito a tutt'oggi a circolo ricrea-
eseguito la perizia. Nel 1882 il tivo e la sua costruzione permet-
comune si prende l'impegno per terebbe di liberare la stanza sotto
l'anno successivo di aprire l'asilo la sala consigliare ed adibirla a
infantile, decisione voluta dal molteplici usi pubblici. L'Ammi-
Consiglio Comunale. Di fronte nistrazione vuole costruire altre
all'urgenza di dover provvedere a due nuove scuole, una nel con-
recuperare spazi per l'asilo comu- centrico, l'altra nella frazione di
nale, il Consiglio non esita a uti- Villa botteri, ma purtroppo quelli
lizzare lo spazio del porticato del- dell'Amministrazione si rivele-
l'edificio delle scuole, tamponan- ranno solo dedideri irrealizzati.
dolo sia a levante che a ponente, Dal 1860 al 1916 infatti i proget-
in attesa che vengano riattati i ti si susseguono, cambiano i pro-
locali donati dal Cavalier gettisti, cambiano i siti prescelti
Dogliotti ad uso asilo. Nel 1899 per la realizzazione degli edifici
viene approvata la decisione di che dovrebbero ospitare le scuo-
costruire un porticato in adiacen- le, ma il problema di dare nuove
za di questo "casamento comuna- aule ai ragazzi trisobbiesi si esau-
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Convenzione
stipulata tra la
Casa Madre
delle oblate di
san Luigi
Gonzaga,
suore Luigi-
ne, con sede in
36 Alba con il
conseguente
rirà da solo per calo demografi- ritiro ufficiale
co. Dopo il lascito testamentario della Comunità composta da due
del Cavalier Dogliotti, gli uffici religiose. È del 22 marzo 1899
comunali si trasferirono nel l'Atto di Assegnazione della
Palazzo padronale del Cavaliere e signora Lanzavecchia erminia,
l'edificio rimase ad uso esclusivo vedova Dellavalle ai figli Mar-
delle scuole fino al 1970, quando gherita, Giuseppe e Ada Dellaval-
vennero finalmente costruite le le, minori, ed al signor Arturo
nuove scuole comunali e l'edifi- Dellavalle, figlio di primo letto in
cio delle vecchie scuole fu defini- cui, tra i molti lasciti di rendite e
tivamente abbandonato . di terre viene "dato corpo di casa
posto nel concentrico del Comu-
il “Vecchio asilo” ne di Trisobbio circondario di
Acqui, con entrata in via Cairoli
Nel centro storico di Trisob- 4, composto da piano terreno e
bio, a poca distanza dalla Piazza due piani superiori". Dopo alcuni
della Chiesa, c'e un'antica
casa, incastonata tra le
altre, che nella memoria
dei Trisobbiesi è cono-
sciuta come il "vecchio
asilo". ed effettivamente
questo edificio è stato per
quasi un secolo sede sta-
bile dell'Asilo infantile di
Trisobbio, fino al 21
novembre 1988, anno in
cui si notifica la cessazio-
ne del rapporto della
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Fig. 36, l’edificio del Vecchio
Asilo 38
Fig. 37, l’entrata del Veccchio
Asilo
Fig. 38, scorcio di Trisobbio con
Campanile della Parrocchiale
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Fig. 39, Parrocchiale, interno
39 Fig. 40, Parrocchiale, facciata
Fig. 41, Parrocchiale, Pietro Ivaldi,
proclamazione dell’Immacolata
Fig. 42, Parrocchiale, Pietro Ivaldi,
Angelo Custode
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Fig. 43, Oratorio della SS. Trinità, Fig. 44, Parrocchiale di Trisobio,
Pietro Ivaldi, epifania Pietro Ivaldi, virtù teologali, la
prudenza
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Fig. 52, Villa Botteri, la via princi- Fig. 54, Villa Botteri, scorcio dalla
pale strada verso Rocca Grimalda
Fig. 53, Villa Botteri, la statua di S. Fig. 56, panorama di Villa Botteri
Giovanni Battista viene portata a dalla costiera di Carpeneto
spalle in processione
1571 con 512 abitanti; nel 1604, siamo siderato che l'azienda più vicina si
a 626 unità. Non si hanno notizie certe trova a tre chilometri di distanza e
della metà del 700, ma dai bandi Poli- risulta poco agevole da raggiungere:
tici di questo periodo, conservati nel- viene data la concessione a Prato Gio-
l'Archivio Comunale, si desume che la vanni, fu Giacomo, "principale magaz-
popolazione doveva constare di molte ziniere della Villa e Consigliere Comu-
più delle 600 unità, per arrivare al nale" sempre conservato nell'Archivio
1861 con una popolazione di 1495, nel parrocchiale è del 1787 un documento
censimento effettuato in italia il 31 che attesta l'assegnazione al rev.
dicembre dopo l'Unità d'italia; nel signor Cappellano della Chiesa Cam-
1880 la popolazione sale a 2000 abi- pestre di Villa botteri; del 1885 è il
tanti. È da desumere che anche la Decreto con il quale di Vescovo di
popolazione di Villa botteri segua que- Acqui concede che venga impartita la
ste oscillazioni, causate tra l'altro dalle benedizione del ss. sacramento tutte
varie vicende storiche che intercorrono le domeniche e feste dell'anno dietro
nei secoli e dalle varie crisi economi- richiesta degli abitanti della Villa.
che a cui, centri basati su un'economia siamo sul finire dell'800 e a causa
prettamente agricola come lo fu Tri- della crisi agraria che interessa il Mon-
sobbio nei secoli passati, dovettero ferrato, diventa problematico man -
adeguarsi. Dato sicuro è, come si legge tenere la Cappellania e lo stipendio del
in un documento conservato nell''Ar - Cappellano, per cui viene fatta una
chivio Parrocchiale, che nel 1787 gli scrittura privata da parte dei parroc-
abitanti di Villa botteri erano 250, chiani della Villa per garantire il paga-
mentre erano 800 quelli di san Loren- mento di una quota per gli oneri da
zo e 500 quelli della Guardia. in pas- sostenersi per il pagamento dello sti-
sato quindi questo piccolo gruppo di
case doveva rivestire un'importanza
maggiore di quanto non ne abbia oggi 53
ed era più popolato. Dal censimento
del 1961 risulta che gli abitanti della
frazione erano 84 e 114 quelli dei din-
torni, ovvero le regioni aggregate alla
frazione come La Guardia, santo ste-
fano, Costiera Carpeneto e borgo Vi -
valdi. il censimento seguente del 1971
vede 171 abitanti tra la frazione e din-
torni mentre nel 1981 siamo a 39 abi-
tanti nella Villa e 73 nelle zone limi-
trofe. Villa botteri ha il suo commesti-
bili: nell'Archivio Parrocchiale di Tri-
sobbio è conservata la richiesta del
1892, all'intendenza di Finanza della
popolazione di Villa botteri e zone
limitrofe per un'azienda di sali e
Tabacchi da aprirsi in detta Villa, con-
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secolo la popolazione di Villa bot- stra del primo piano. Di quegli anni
teri e dintorni doveva essere molto io conservo un ricordo bellissimo.
numerosa: risulta infatti da una re- Ma a Villa botteri c'era anche l'Uf-
cente scoperta, che il comune aves- ficio Postale, già attivato nel perio-
se approvato il progetto per la do della Prima Guerra Mondiale,
costruzione di un edificio per le tra il 1915 e il 1918: mancavano
scuole elementari. Purtroppo il però il servizio di telegrafo e quel-
progetto non venne attuato, ritengo lo di versamento delle somme di
per il mancato finanziamento da denaro. il funzionamento della
parte del Ministero della Pubblica Posta era assicurato mediante il
istruzione. in seguito la popolazio- collegamento tra Villa botteri e
ne diminuì e non ci fu più bisogno santo stefano, dove vi era la coin-
del nuovo edificio. in quegli anni le cidenza con la corriera da ovada
scuole comprendevano solo le per i paesi limitrofi. Villa botteri
prime tre classi elementari. Più aveva il suo negozio di generi ali-
tardi, quando io le frequentai erano mentari (e non solo) e sale e
comprese tutte le cinque classi, ma Tabacchi, una rivendita di macelle-
gli esami di seconda e quinta si ria e un Circolo dopo-lavoro. La
dovevano sostenere a Trisobbio. i presenza del Parroco è stata assicu-
bambini di oggi non possono rata fino agli anni 1930/35. il feno-
immaginare come fossero povere meno più curioso della prima metà
quelle nostre scuole! Due soli del secolo scorso soprattutto per la
ricordi per brevità: lo sforzo della sua diffusione, era quello delle
maestra con cinque classi di bam- osterie, in quanto davvero numero-
bini diciamo "vivaci" e la serratura se: c'erano a santo stefano, alla
del portone d'ingresso difettoso che Casa rossa, alla casa dei Grosso
mi costringeva a passare dalla fine- (anche affittacamere fino al 1932)
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Fig. 57,
la S.A. O.M.S. in
una foto di oggi e
all’epoca dell’inagu-
razione (Fig. 58)
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del Canada, albero di Giuda, noc- stesso periodo e nei giorni prossimi
ciolo contorto... circondati dall'in- alla festività dedicata a san Giovanni.
cantevole panorama offerto dalle il suo vaso si colma di foglie e di frut-
colline monferrine. Un luogo ti, quasi per rinnovare l'omaggio al
incantevole dove il verde della pri- santo a cui è dedicata. È stata fatta
mavera lascia il posto al rosso e richiesta alla regione per inserire il
all'arancio dell'autunno e dove le "Noce di san Giovanni" tra le piante
cime delle Alpi sono lo sfondo di monumentali del Piemonte.
un acquerello di dolci colori e
armonie. iMPiANTo PoLisPorTiVo DeLLe
iL NoCe Di sAN GioVANNi PisCiNe
Lungo la strada che da Trisob- La splendida vallata ai piedi
bio porta a Cremolino, un secolare del paese, ampia e completamen-
noce inizia a germogliare tardiva- te immersa nel verde, delimitata
mente, nella notte di san Giovan- unicamente da pioppeti e macchie
ni, il 24 giugno e in brevissimo di vegetazione spontanea, ospita
tempo i germogli diventano foglie, l'impianto Polisportivo delle
i suoi frutti sono sani e gustosi Piscine di proprietà comunale. La
oltre che abbondanti. "sfida" di realizzare una struttura
Una leggenda racconta che, ormai
quasi due secoli fa, venne rinvenuto ai dedicata completamente allo
suoi piedi un tesoro, probabilmente sport e al divertimento è iniziata
sepolto da un soldato di ventura di pas- più di venti anni fa dall'Ammini-
saggio. Tra realtà e leggenda, questa strazione Comaschi con la realiz-
pianta ormai centenaria presenta in - zazione della prima vasca a cui,
dubbiamente una germogliazione ano-
mala e molto particolare: ogni anno il
nel corso degli anni, hanno fatto
"miracolo" si ripete… ogni anno da un seguito le altre tre (una per i bam-
giorno all'altro torna a nuova vita nello bini, una con lo scivolo acquatico
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e in ultimo l'idromassaggio).
Da corollario all'impianto:
campi da tennis e campo da
calcetto illuminati per i tor-
nei notturni, parco giochi per
i più piccoli e alcuni campi
polivalenti. L'ampio parco
annesso ospita nel periodo
estivo, tornei sportivi, spetta- congiunge con i "Percorsi verdi
coli e concerti. il centro Polispor- dei castelli" citati precedente-
tivo delle Piscine di Trisobbio è mente.
frequentatissimo per tutta la sta-
Trisobbio e... i prodoTTi Tipici
gione estiva non solo dalla popo-
lazione locale, ma anche da chi Trisobbio è terra ricca di storia,
coglie l'occasione per allontanarsi cultura, tradizioni la cui identità è
stata mirabilmente plasmata dall'o-
dal caos della città per passare
pera della natura in collaborazione
una giornata nel silenzio e nel
con quella dell'uomo. L'agricoltura
verde di un luogo di vero relax. ed il mondo rurale per Trisobbio
Collegato alle Piscine è la parte costituiscono una parte importante
del "Percorso verde" che unisce della sua cultura e tra dizioni,
Trisobbio con Montaldo e che si quella che meglio rappresenta il
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