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Avvertenza. Il numero fra parentesi quadra, che segue al numero della scheda; rinvia alla figura n:el testo.
1) [20] Civitas · Florentie, particolare dell'affresco della Madonna cassero, p. S. Gallo con cassero, p. a Pinti con cassero, p. alla Croce
della Misericordia con cassero, p, alla Giustizia con cassero.
dimensioni: (cm.xcm.) 48x73 Arno. Compaiono i nomi dei ponti: p. Rubaconte, p. Vecchio, p. a S.
data: 1352 Trinita, p. alla Carraia; compaiono i vari sbarramenti a pescaia (tre-
qualità del lavoro: affresco quattro a monte del ponte Rubaconte e due a valle del ponte alla Car-
Firenze, sala del Consiglio dell'oratorio del Bigallo raia); si nota il sistema fortificato dei mulini tra ponte Rub~nte e
La più antica pianta di Firenze di cui si abbia not.izia, purtroppo non porta S. Niccolò.
pervenutaci, è disegnata da Antonio, figlio del giurista e poeta France- Edifici O/trarno. Chiese e conventi: S. Giovanni Battista della Calza,
sco da Barberino, verso il primo trentennio del Trecento. conv. di Annalena, S. Chiara, S. Felice, conv. di S. Elisabetta delle
Nell'affresco del Bigallo, il primo tentativo a noi noto di 'veduta' della Convertite, S. Salvatore di Camaldoli, S. Niccolò, S. Felicita, S. Spirito
città nel complesso, l'artista non ha messo in evidenza i rapporti diffe- e conv. (campanile e chiostro), Carmine e conv., S. Frediano. Palazzi
renziati tra le emergenze arnolfiane e il resto, rivelando il suo sentire la privati: Pitti, • De' Lariani • (poi Canigiani, in via dei Bardi), Niccolò
città ancora altomedievale, magmatica e omogenea. da Uzzano, Soderini (lungarno Guicciardini).
Si può anche notare che malgrado i provvedimenti adottati nel xm secolo Edifici di qua d'Arno. Chiese e conventi: S, Filippo 'e Iacopo del Ceppo
per la riduzione di tutte le torri, l'area ' antica' della città era ancora (tra corso dei Tintori e l'Arno), S. Maria delle Grazie, S. Trinita, S.
caratterizzata dallo sviluppo nettamente verticale dell'edilizia in rapporto Croce, Ognissanti, conv. delle Murate, conv. della Badia, Orsanmichele,
alle sezioni stradali molto strette. Un'istintiva restituzione visiva di questo S. Piero, S. Maria Nuova, S. Reparata (già nella forma di S. Maria del
fatto si realizza nell'affresco nel ritmo creato dalle aperture distribuite Fiore), S. Giovanni, Vescovado, S. Maria Novella e conv., S. Ambrogio,
prevalentemente su linee verticali, ritmo che i modi di rappresentazione S. Maria degli Angioli (con le muraglie ancora aperte della rotonda),
non sono sufficienti a spiegare. S. Maria dei Servi, ospedale degli Innocenti, conv. di S. Lorenzo, ospe-
Nell'omogeneità del contesto si distinguono chiaramente alcune individua- dale di S. Matteo con loggia, conv. di S. Apollonia, conv. di S. Antonio,
lità monumentali, e cioè, partendo da sinistra: S. Maria Novella, S. Lo- •Cestello• o conv. di S. Maria Maddalena dei Pazzi, conv. di S. Marco,
renzo, S. Pier Maggiore col campanile listato distrutto nel 1784, il Bat- S. Maria della Neve (degli Scalzi), ospedale di S. Bonifazio. Edifici pub-
blici civili: tiratoio delle Grazie, Mercanzia, palazzo della Signoria e '1
tistero, il Duomo con parte della facciata già demolita e col campanile
fermo all'altezza a cui Andrea Pisano l'aveva lasciato, palazzo della Loggia della Signoria, torre del Mercato Nuovo tra via Porta Rossa e
Signoria, S. Croce in costruzione con vista delle capriate del tetto. via Val di Lamona (« Il saggio»), mulina della porticciola d'Ognissanti,
palazzo del Podestà, Mercato Nuovo, Stinche, Mercat9 Vecchio, Sapienza.
Palazzi privati: Castellani, Spini, Gianfigliazzi, Medici.
2) [ 26] Florentia Edifici oltrarno, fuori le mura: S. Francesco, S. Miniato.
dimensioni: (crn.xcm.) 52X41,5
autore: Pietro del Massaio fiorentino 3) [27] Fiorenza (veduta «berlinese» o « della Catena»)
data: 1469 dimensioni: (cm. xcrn.) 58,5X 131,5 (sei fogli)
qualità del lavoro: miniatura autore: Francesco Rosselli (attribuito a)
Cod. Vat. Lat. n. 5699, della Geografia di Tolomeo tradotta da Giacomo data: ca. 1472
d'Angelo qualità del lavoro: incisione su legno
Berlino, Kupferstichkabinett
Risalirebbe, secondo l'ipotesi avanzata da Achille Ratti (poi papa Pio XI)
e confermata da Mori e Boffito, a un archetipo del 1404-20. Il termine post quem della veduta è stato stabilito nel 1471, in quanto
È un tentativo di immagine topografica esteso all'intera città. Ma la base vi compaiono la facciata di S. Maria Novella (1470) e la palla sulla lan-
topografica e i rapporti dimensionali degli elementi risultano approssi- terna della cupola (1471). Poiché d'altra parte non è raffigurata la cupola
mati e in definitiva è ancora prevalente una concezione simbolica e araldica. di S. Spirito, terminata nel 1482, la veduta dovrebbe essere stata dise-
Gli edifici rappresentati testimoniano quali edifici siano considerati impor- gnata· prima del 1482. La veduta è stata probabilmente incisa su metallo in-
tanti a quella data. torno al 1472. Di questa versione forse originale è noto soltanto un fram-
Porle delle mura: Oltrarno (da sinistra a destra): p, S. Niccolò con cas- mento che era conservato presso la 'Società Colombaria, Firenze. La copia
sero, p, S. Miniato, p. S. Giorgio, p. S. Piero Gattolini, p, S. Frediano xilografica conservata a Berlino è probabilmente di diversi anni più tarda.
con cassero; di qua d'Arno: p. al Prato con cassero, p. a Faenza con È la prima immagine conosciuta di una città intera. I momenti della
~ -- ........_
Cartograµa e vediI1e genera/i
268 è differenziata d
murnmra a grandi boz~e. a filarett? _delle mura a quelJa
e pareti bug
prospettica, ddln delle porte; 2. sono distinte parei! intonacate
osJCCrv■ zione dircn1 della rirostnu.ione p)animctricn e finak. Da questo Medici, pal. Pitti, torri in Borgo SS. Aposto
li ecc.); 3. l'i:te (clr. Pal.
.,_I '1 d'·-ll o ronrom,no •I risultato . . nichc magine dcli Por~anza vi.
.. siva ai fini della qualificazione fiorentina dell'im
.
,,1J1onc loca r • ,-o o ~....
d1mension1 e _ice 11 •
prototipo ooh-ono nurncT()O(C ,-«Iute, di di,·ersc a coppi, i ma rt~or~enza
di alcuni particolari dell'edilizia, come i tetti arcap1an, , Ia
1 pani re già d1ll1 fine del X\'
=lo. In queste vedute, spcci~ '" ~ue _e . ·b·1·
e; 4. sono v1s1 1 1, soprattu tto neIle fase
o I• ttpolog~• SIA forma centinata dc Ile apertur
ricl■borote cl■ discgn■ tori e/o inc-i,ori stronkri, malgn,d stru~1u_r• dc~ TAP· .li · 1·
più esterne del tessuto ed1 zto, g t sportt.
· e
ri11'(1t111, spo,o , i rcr-cJc J'cquj)il,rio e il sistema e I• è capace di restit .
e delln CIIIA e singole Il disegno delle si~gole architett~~e _monu_mentali
rem i Ira città e tem torio. Ira morfologia d'insiem le individualità e dt produrre nel! tnsteme ti
carattere disegnato d U1tc
sscn.
dell'architetturea ficioren.
~rtm 7r monumr:n11lt. ziale in funzione della geometria volumetrica,
Per l '■n■li,i dcli■ rornur ione dcll 'imm■ginc, anche
in n,pporto alla realtà '
.
1opo11r1f, a, , i rin,·i■ 11 testo, rr. 69 'FJ!. e alle
fiAA. 28-31. . una. veduta allraverso 1,ev,..
Un o■mc dct11,ù1ato della ,'t'duta ronsente una
serie notevole d r osser• Edifici e luoghi ( entro le. mura)I i11 evide11zad nella
Il . conventi
ncll~ ro~6gur~- denza della rapprese11taz1011e e a pres_e111.a e e seri/te. Chiese,
\'■zion, su11li clement i della nruttura urbana di Firenze d, cm allrt· porta alla Croce), S. An'.
rionc: 1111 6nc dcl Qu■ttm.,:,nto e rul • reso •
ad ognuno ospedali. Di qua d'Amo: S. Ambrogio (v~rso
SS. Apostoli, S. Barnaba
buito ncll'imma;,inc dello città. tonio (vicino a porta Faen~a), SS. Annunziata,
Cupaola », S. Egidio ( .
Arra urb.•• dt q11a d'Arno : I. il Prato appare
rdificato solt•nto sul lato (\'ia S. Gallo), S. Pancraz io, S. Croce, « La
o ( tra S. Maria Novell PO,
nord; 2 alcuni ck:i lott i onrora inrdificati ,,crso
le mura, nd settore incorporato in S. Maria Nuova), S. Giulian
da muri di recinzione, a porta a Faenza), S. ;,:
nord-0 \ut (a sini1-1ra). sono npprcscntari chiusi porta a Faenza), Battistero, S. Cat_eri_na (vicino
edificato e il mo- Prato), S. Maria Maggiore
rùm no. L'ult imo 1ra110 di ,·ia della Scala appare non è chiara mentre renzo, S. Lucia (vicino alla porttcc1ola del
S. Maria _Novella, S. Mari;
nastero di Riroli è ,soloto; 3. In direttrice di via
Faenza S. Maria madre (vicin~ a . port~ a Faenz~),
d, via S. Gallo, è Grazie (alle testata del
l'~ urbano londunen11le di rollcgamcnto nord-su in Campo (al canto det ~oschert),. S. Mana delle
prosegue lino alla porta; Tornabuoni), monaster
molto meno c,·idcnte, anche se l'edificnzione ponte alle Grazie), S. Michele (vtcmo a palazzo
alle porte principali ap- Murate, S. Onofrio de))~
4. l'cdif10Zionc luni!" le direttrici che portano di S. Iacopo di Ripoli (via della Scala), le
a Faenr.a, S. Gallo e la Croce; dei Tintori), S. Orsola (tra
Jllr< già ron1inu1 per le rone a Proto, Cappuccine (tta via d. Malcontenti e corso_
organizzati,•i: S. Maria S. Paolo (tra S. Maria
, . è c,•identc 11 rilc,·anza delle roppie di poli S. Maria Novella e porta a Faenza), Orsannuchele,
iata (è: accentuato lo spazio Scheraggio, S. Sebasciano
No,-dl■ • S. Lorenzo e S. 1\11rro . SS. Annunz Novella e l'Arno), S. Pier Maggiore, S. Pietto
o,-xTto ddk due pi11ZZC); 6. nd settore est (in
alto a destra della Cupola) le di S. Matteo (tra piazza
(oratori o di fianco alla SS. Annunziata), ospeda
arc è interessante lo seor• S. Verdiana. Oltrarn o:
rn,crgono S. Ambrogio e S. Croce. In pmirol S. Marco e via Ricasoli), S. Stefano al Ponte,
Tintori , che già Brockheus in piazza (\'ia Romana).
cio prospett ico molto aettntuato dd corso dei S. Salvatore di Camaldoli, Carmine, S. Felice
del disegno, anche di vie dei Renai e S. Niccolò
notò come pro,-. dell' uso, da parte dell'autore S. Felicita, S. Frediano, S. Gregorio (tra le
come torri o case alte. , S. Spirito. '
punti di osiCl'\·az.ione interni al tessu to urbano, sul luogo dell'attuale palazzo Bardini), S. Niccolò
questo particolare di una palazzo della Mercanzia
Secondo Brockhtu> il disegnatore si \'alse per Edifici e luoghi pubblici: Loggia della Signoria,
la contrazione dell'edifi- della Signoria, palazzo
asa in corso dei Tintori al n. 35; 7. è chiara (piazza della Signoria), Prato d'Ognissanti, palazzo
di fiume a monte del sul greto dell'Arno, fuori
ca.tione in rappon o alla fortificazione dei tratti del Podestà, Sardigna (deposi to di immondizie,
la distanza di Palazzo
ponte alle Grazie; 8. appare notevolmente dilama la porticciola del Prato), Le Stinche .
romano è difficilmente : Bischeri (piazza <lei
Vecchio dall'Amo; 9. al centro, il nucleo antico Palazzi privati. Oltrarno: Pitti. Di qua d'Arno
di "ia della Vigna d'Altofronte), Spini.
riconoscibile. La direttrice più evidente è quella Duomo), Medici (via Larga), Castella ni (già castello
S. Pancrazio. Via Torna- G ian6gliazzi (con torre, al
Nuo\'1 dallo 1estata dd ponte alla Curraia per Ricasoli (al ponte alla Carraia), Tornsbuoni,
mento delle facciate dei
buoni è rico,truibile solo considerando l'allinea ponte S. Trinita).
prùuzi Spini e Torn•buoni. Il Mercato
Vecchio è segnalato dall'cmèr-
o la riva destre dell'Arno
,;cre ddl■ colonna ddl 'Abbondanza; 10. seguend
porta aHa Giustizia, il 4) [32) Veduta di Firenze
si notano: la rontn12ione ddl 'edific112ione verso
del ponte omonimo, la dimensioni: (cm. xcm.) 92,5 X 143,5
tempietto di S. M.ui• delle Grazie alla testata di Francesco Rosse lii
ponicciol1 d'Amo, il castello d'Altofronte, l'arco
del palazzo Spini sopra autore: eseguita probabilmente nella bottega
ponte ella Carraia, chiusa data: ca. 1489-95
il lungarno, I■ fine dd lungarno alle testate del
da uru poru clx, cli accesso a una discesa sul greto
tangente alla cortina qualità del la\'oro: tempera su legno
o di acqua di fronte Coli. privata inglese
dei rcm ddle case sul Borgo Ognissanti, lo specchi
le piazza), connesso con di quella berlinese « della
.U. chi= di Ognissanti (do"e poi si estenderà La veduta si rifà direttamente alla tipologia
io magine della città mu•
a la,'O!UÌone dei tessuti promossa dagli Umiliati, e de questo punto Catena», ma il rapporto larghezza-altezza dell'im
poi k mura luogo il fiume. rata è modificato, passando da 3,8 a 2,7.
fortificate nell'area le seguenti: I. il Duomo
Olirarno: I. è molto chiffll il sistema di barriere presenta il carat- Modifiche importanti rispetto al prototipo sono
rr■ a vccchi1 e a nuo\'a porta a S. Niccolò
; 2. Boboli e la cupola di S. $pitico;
non presenta un disegno di facciata; 2. compar
Pitti ha una notevo-
t= di 1r01 collinare interna alla città; 3. palazzo 3. nel fondo compare il monte Giove dietro
Fiesole .
e, alla mole di Pa-
lissimi , ,.idcnza dimensionale (pari, se non maggior
lllZO Vecchio ); 4. è chiaro l'allineamento
Ponte Vecchio . S. Felicita . pal.
a, la direttrice Borgo 5) [33-35) Veduta di Firenze
Pini · S. Felice · poru Romana; 5. è visi bile, scorciat dimensioni: (cm.xc m.) 300x2 80 ca.
Ponte Vecchio alla porta
S. laropo · Borgo S. Frediano, d■lla testata ciel data: ca. 1550
di S. Spirito e del
S. Frediano; 6. l 'C\•idema dimensionale delle chiese qualità del lavoro: affresco
ata) è spiegabile solo
Carmioe (con a piazza molto precisamente dettagli detto « delle Logge »
a al punto di osservazione. Notevole è Bagnaia (Viterbo), loggia a ponente del palazzo
10 pane con la 1llllUÌOre vicinanz 5t
e di S. Frediano. e ignorato nella pur va a
anche l'cmcrgenu di S. Sal\'a1ore dei Camaldolesi Questo affresco inedito è stato completament r
particolari costruttivi, pur letteratura sull'iconografia storica di Firenze .
N01:"•ole è il gr~ di -~ dei materiali e dei le Niccolò Ridolfi (6g
10
in particolare: I. Ja Nel quarto decennio del Cinquecento, il cardina
ndl ambito della s1nueuc1ta del di.cgno. Si notino
~
--
Cartografia e vedute generali Cartografia e vedute generali
269
bo 6Jarel!O delle mura è differenziata da quella
O di una Medici e nipote di Leone x), divenuto nel 1538 vescovo di Vi- niato, e quella di S. Niccolò, ed il ponte Rubaconrc e molti altri luoghi
:·are pareti inronac:ttc e pareti bugnate (cfr. pa1 terbo, volle ristrutturare e ampliare alcune strutture preesistenti fino a
> ~11:n· Bor...n SS. Apostoli ecc.)j 3. l'importanza vi~ dello città, tanto sono sotto i monti, dove, per fare che il mio disegno
'°"' I
~uatificazionc.- •
6orcnu~• dcli'" .
. 1mmag1~c .d e Il. a n~orrcnza
.
configurare l 'ampio e splendido « palazzo delle Logge~. La qualificazione
voluta dal Ridolfi per il ' palazzo ' (che fu poi residenza di altri cardi-
venisse più appunto, e comprendesse tutto quello che era in quel paese,
i dell'edilizia, come I t~t~• . ~ coppi, 1 marcapiani, la tenni Questo modo per aiutar con l'arte dove ancora mi mancava la na•
nali e si trova oggi in cattive condizioni dopo esser stato purtroppo lot- tura; presi la bussola e la fermai sul tetto di quella casa, e traguardai
Ile ,perrurc; 4._ sono . v1s1b1h, soprattutto nc11c fasce tizzato dagli e redi della famiglia Lante, nel 1946-47) si inquadra chiara- con una linea per il dritto a tramontana, che d i quivi avevo cominciato
uto edilizio, gh sporti. . . mente n ella storia dei fasti del.l'architettura residenziale delle I corti ' e
,gole architetture _monu?1entah è ca~ace d1 restituire a disegnare, i monti , e le case e i luoghi più vkini, e la facevo battere di
delle grandi famiglie italiane del Cinquecento. In tal senso deve essere mano in mano nella sommità di que' luoghi per la maggior veduta; e
. rodunc nclJ'ins1cmc 11 carattere disegnato cd csscn- valutato anche il ricco programma iconografico svolto in cicli di affreschi
1d~la geometria volumetrie.a, dell'architettura fiorcn - mi aiutò assai che avendo levato la p ianta d'intorno a Firenze un miglio,
che ricoprono pareti e soffitti degli interni e delle logge . accompagnandola con la veduta delJe case per quella linea di tramontana,
La grande loggia di panente comprende due fontane dedicate all'Arno e ho ridotto quel che tiene venti miglia di paese in sei braccia di luogo
/e ,nurll) i,, eviden::a nella veduta a/lraverso l'cvi- al Tevere, nelle pareti laterali; affreschi con grottesche e scene mitolo-
~;~llz.iont t Ja prtun:a delle seri/le. Chiese, conventi, misurato ».
giche, nel soffitto; e cinque grandi affreschi con vedute di città: Roma, In mohc altre vedute della città affrescate dal Vasari e aiuti in palazzo
Arno: s. Ambrogio (verso porca alla Croce), S. An- Firenze, Siena, Montefiascone, Napoli . Ducale (cfr. figg . 60-65) la felicità figurativa e l 'intento celebrativo pre-
13 Faenza), SS. Annunziata, SS. Apostoli , S. Barnaba
La qualità del disegno è per tutti gli affreschi notevole. La veduta di valgono sulla fedeltà storica e topografica. Qui invece il Vasari si adopra
PanCNZio, S. Croce, • La Cupaola •• S. Egidio (poi Roma (al centro), in forma di pianta assonometrica a differenza delle
\bri:1 Nuova), S. Giuliano (tra S. Maria Novella e puntigliosamente a restituire una jmmagine • fcd.ele ' di Firenze come
altre quattro vedute, raffigura le strade e gli obelischi sistemati da Sisto v era nel 1530. Si notino in particolare il retro di palazzo Pitti prima degli
n.istcro, S. Uterina (vicino a porta a Faenza), S. Lo-. cd è stata probabilmente affrescata più tardi. Le al tre vedu te sembrano
cino alla porricciola del Prato),. S. Maria Maggiore, ampliamenti deU'Ammannati, le case e la chiesa d i S. P iero Schcraggio
risalire agli anni dell'intervento del Ridolfi, quindi intorno alla metà nel viuzzo dove poi sorgeranno gli Uffizi, il Ponte Vecchio senza il
cino II pona a Faenza}, S. Mana Novella, S. Maria del secolo xvr.
dei Bischeri), S. Maria delle Grazie (alla testata del corridoio vasariano.
Il pittore della veduta di Firenze ha riprodotto direttamente la veduta
s. ]..tichde (vicino a palazzo Tornabuoni), monastero quattrocentesca della Catena (comprese le figure umane in primo piano
Il Vasari forza continuamente la dimensione d egli clementi· component i,
ma sempre in funzione di una sicurissima visione d'insieme in cui risul-
ipoli (via della Scala), le Murate, S. Onofrio delle a sinis tra), anche se ne ha alterato i rapporti dimensionali generali svi-
d . Makontcnù e corso dei Tintori), S. Or.;ola (tra tano con grande efficacia i rapporti generali topografici e formali città•
luppandola in altezza. Egli sembra non essersi preoccupato di « aggior- territorio (la città murata circondata dalle colline alla chiusura della pia-
porta I Faenza), Orsanmichcle, S. Paolo (tra S. Maria nare » la veduta; manca ad esempio la fortezza di S. Giovanni, mentre nura percorsa dalJ'Arno) e città. murata-monumenti (emergenze del nucleo
). Pier Maggiore, S. Pietro 5""'.heraggio, S . Sebastiano nel complesso di S. Spirito ha introdotto la cupola. Le architetture sono centrale Duomo-Palazzo Vecchio e, oltrarno, Boboli-Pitti ecc.).
Ua SS. Annunziata), ospedale di S. Matteo (tra piazza raffigurate: con grande cura e con notevole quantità cd evidenza d i par-
::,soli), S. Stdano al Ponte, S. Verdiana. Oltrarno: ticolari, spesso con maggior I realismo ' rispetto alla veduta della Catena
naldoli, Carmine, S. Felice in piazza (via Romana), 8) [67] Veduta generale di Firenze da Bellosguardo
(dr. ad esempio lo facciata bugnata di palazzo Pitti, ma anche i det-
ano, S. Gregorio (tra le vie dei Renai e S. Niccolò, autore : Hendrick van Clecf
tagli dell'edilizia corrente nelle aperture, nei tetti, nei comignoli ecc.).
'e palazzo Bardini), S. Niccolò, S. Spirito. data: ca. 1560
L'interpretazione del modello appare più personale nelle parti di pae-
,b/ici: Loggia della Signoria, palazzo della Mercanzia qualità del lavoro: disegno a penna su carta
saggio (cfr. il disegno degli alberi o dei campi).
a), Prato d 'Ogniss,nti, palazzo della Signoria, palazzo Roma, Galleria Corsini
11 (deposito di immondizie, sul greto dell'Arno, fuori 6) [36] Veduta di Firenze da fuori porta a Pinti Van Clccf è autore del gr~de panorama di Roma dal Gianicolo stampato
rato), Le Stinche. dimensioni: (cm.xcm.) 10,4Xl2,5 più volte nel Seicento.
ramo: Pitti. Di qua d'Arno: Bischeri (piazza del data: fine secolo xv La veduta potrebbe essere stata disegnata dal vero, dalle a lture di Bello-
1 Larp), Castellani (già castello d'Altofronte), Spini, qualità del lavoro: incisione su legno sguardo .
lla Carraia), Tomabuoni, Gianfigliazzi (con torre, al da Bernardino, Le bellezze e casati di Firenze, Firenze s.d. La parte centrale Duomo-Palazzo Vecchio assume grande rilevanza dimen-
La veduta sembra essere stata disegnata dal vero, almeno nelle sue linee sionale; tutti i campanili sono molto allungati. Si nota chiaramente: il
generali. Nel complesso risulta abbastanza fedele alla realtà topografica, sistema Uffizi-corridoio vosariano. Nella parte nord della città è accen-
Firenze anche se la posizione della torre del Bargello e del campanile della Badia tuata lo direttrice corrispondente n porta S. Gallo. Oluarno è ben v isi-
:n.) 92,5 x 143,5 appare invertita e i campanili d ella pa.rte destra appaiono in dimensione bile, dietro !a cerch ia trecentesca, lo linea di mura e bastioni fatta co-
babilmente nella bonega di Francesco Rosselli struire da Cosimo I dut11nte la guerra contro Siena (tra Boboli e S. Sal-
sforzata (peraltro giustificata dalla ricerca di equilibrio figurativo che
vatore di Crunaldoli). Sono disegnati con evidenza i diversi tiratoi lungo
informa tutta l 'immagine).
tempera su legno Si distinguono chiaramente la rotonda della SS. Annunziata e il palazzo l'Arno. P alnzzo Pitt i appare ancora nella configurazione brunelleschiana,
I
Meclid (al margine destro in basso). primo dell'intervento deH'Ammannati.
irenameme alla tipologia di quella berlinese « della
pano larghezza-altezza dell'immagine della città mu· 7) [66] Veduta generale di Firenze da sud al tempo dell'assedio
9) [68] FJorentia, grande veduta generale da sud-est
dimensioni: (cm .xcm.) 4lx216, in 4 pezzi
mando da 3,8 a 2,7. dell'esercito imperiale nel 1529-30 autore: anonimo
rispetto al prototipo sono le .seguenti: 1 . il Duomo dimensioni: (cm. xcm.) 230 x 530 ca. data: ca. 1570 (?)
,gno di facciata; 2. compare la cupola di S. Spirito; autore: Giorgio Vasari qualità del lavoro: incisione su ram.!
~ il monte Giove dietro Fiesole. data: 1561-62 in basso o destra, entro cartella, d ichiaraziOne in 9 righe: « Florentia,
qualità del lavoro : affresco olim fiuentia, super Arno flumine posita, inter Hetrurie urbes precipua,
di Firenze Firenze, Palazzo Vecchio, sala di Clemente vn lngenijs, Opibus, Situs amoenitate, aedificiorum elegantia, politie pre-
n.) 300x280 ca. Nelle Vite il Vasari descrive minuziosamente il processo che gli consentl stantia, longe foelicissima, lllust ium familiarum, precipue vero Mcdi•
di rcalizz.are questa grande veduta panoramica: « [ ... ] mi posi a dise- cacrum, productrix laudatissima, Insignium artificum , Michaelis Angeli
affresco gnarla nel più alto luogo potetti, ed anco in sul tetto di una casa per architecti ac pictoris percellentissimi, ceterorumque id genus hominum
>ggia • ponente del palazzo detto « delle Logge » scoprire, oltra i luoghi vicini, ancora quelli e di S. Giorgio, e di S. Mi- parens foecundissima, A ngeli Politiani, I;>ontis, Petrarche, Boccatij
lito è stato completamente ignorato nella pur vasta niato, e di S. Gaggia e di Monte Oliveto; ma Vostra Eccellenza sappia, atque Antoni Tcmpestae . Nutrix gloriosissima »
grafia storica di Firenze. ancorché io fussi sl alto, io non poteva veder tutta Firenze, perché il Firenze, Facoltà di architettura, B iblioteca dell'Istituto d i storia del-
del Cinquecento, il cardinale Niccolò Ridolfi (figlio monte· dc,l Gallo e del Giramonte mi toglievano il veder la porta S. Mi- l'architettura e restauro (acq. per cura del prof. Luigi Zangheri)
--.. 11111
270 Cartografia e v d
e U/e genera/;
Firenze, Musco « Firenze com'era•
La ,·cduta ~ i nrcrcua.n1c soprauu110 perc.M, pur rifattndosi sostanziai•
m,,,1,: oli ■ tip0logi1 clcll■ ,,,Juta bc-rlinoc • della C■ ten• • · odotta un Fu ristampata dai rami originali con qualche variante d G·
punto di ,;~u dh"t:nO, int..-mnlio tra Monte Oliveto e Bellosguardo, ceschi senese nel 1,94 (sono aggiunti: il forte Belvedere, a ."01•mo Fran.
Ione, 1'1ltur1 clcll1 ,;111 1-ì on,•ant.i , e più basso, quindi J>iù vicino alle . . . d li s· ,t m?"umcnto
eq uestre a Cosimo I J.n piazza e . a isnoria e le botte he
condi.rion i rca] i d i OflCn•azionc. Ponte Vecchio). g deglt orafi al
Pìù fedele 1111 realtà 1orogra6a è anche, rispetto ■Ila veduta « della ! la prima pianta di Firenze costruita su un rilievo tOPO fi
C. 1cna • , ,I nprono ira la pane • destra e quella a sinistra della cupola Il punto di vista da sud-ovest, dalle alture di Bellosguard~r~ c,::- . _
(clic, in COlltquCNa non è più sull'use c-cnt.r■le dell'immagine), e in par- a quello della veduta « della Catena •• ma innalzato s 11 , sa, Simile
licolarc ~ d,_iara.mcnrc co.~ n• la for1c: contrazione dell 'estensione dc:1- fino ad ottenere una specie di costruzione assonometrica ~ asse Verticale
l'Oltramo fino 1111 poni Romani (d r . i comment i alle schede 2 e 4). dere il tracciato delle strade. Il metodo della prospettiva r non nascon.
Ar>ebc: 11 dimensione di paJaz:zo Pitti è più controllata (la facciata pre- corrisponde alla volontà di una gerarchia assolutamente s/~1-nomeirica
oc:nt■ rcm otto finestre ), mentre 1ppare molto forzata l'altezza della col- portata al Jjmite la valutazione dell'eqwlibrio generale e la a pt "~j ed è
Ima di Boboli e ■nchc: la posizione di porta S. Niccolò. Molto curato pacità di analisi scientifica. Ogni parte della città è presentata ar~l eia ca.
è il durqno delle forti60lZion i; si no tino ad esempio i part icolari di condizioni di visibilità e le strade assumono un'imp0rtanza P:;.ee stesse
poru Romana ( ICOU copertura ), della fortezza di S. Giovanni, e dei
1
dei volumi costruiti, coerentemente alla concezione della città a ~uella
butioni di Cosimo I Oh:runo. Su qucsr'ultimo appaiono lavori in corso: ccntesca intesa come dinamica di percorsi. cinque.
uom i n i che traspon,ano ma1cria1i pc.r corrcndo dei piani inclinati, proprio
La p ianta permette una valutazione generale delle caratteristi h
come nella veduta affrcsca<a in Palazzo Vecchio nella Sala di Cosimo t
fologiche della città e in parte anche della consistenza LiP<>l: e mor:
(li,;. 6,i. Si tntt■ ddlo costruzione dei bastioni (1'44) o della dcmoli- nei
diversi settori urbani. Sono perfettamente riconoscibili le linee delfca
:r:1one ( l '71 )? Palaz:zo Pitt i appare ancora nella configurazione precedente . d ll . h" a stru,.
tura urbana determtnate a e successive cere 1e murarie (cfr. fig. l3J)
ag)j intcn·cnù dell'Ammannati (1,60-77). e
le direttrici radiali dello sviluppo urbano corrispondenti alle P<m
Un CliìCmJ)l.arc d i qu~t.a veduta inedita, ignorata nella leuc.ratura sul-
Area centrale. L Sono leggibili, nella forma e dimensione degli ~~I -
l'ia,noçafia d i Firenze, fu però esposto alla « Mostra iconografica della i caratteri derivanti dalla griglia del castrum romano e dal Processo ~t~,1
Ta.cana • . Firen:r:e, wllcria dell'Accademia, 193,, con il n . 195, e attri-
ziato nell'al~o medioevo, di aggregazion7 e s~r~tfficazio~e del costruir~ ~~~
buita a « Girolamo CocQ • e datata l "7. Tuttavia l'at tribuzione a Hie-
satura quasi completamente le aree d1spombil1. Parucolare interesse ri-
ronynuu Cock: appare in contraddizione con il riconoscimento tributato
veste la raffigurazione della porzione di area centrale ristrutturata aJb
ad Antonio Tcmpcs<a nella dichiarazione, tenuto conto che il Tempesta è
ts·, ,. a meno che non si tratti di un'edizione postuma di un fine del xtx sec. (dr. figg. 40, 166, 167). t documentata la situazione
na1·0 ocl
di piazza del Duomo nel lato sud, poi rettificato dal Baccani e nel lato
d i- no d i Cock o d i una riedizione.
dietro il Battistero, prima dell'arretramento del palazzo vescovile. 2. t:
chiara la rotazione, rispetto al nucleo di impianto romano, del circuito
I O) ( 69) Florentia
di mensioni : (an. x cm.) 1',6x 47,6 delle vie ricavate sul percorso della penultima cerchia di mura. L'arc;i
autore: H . Hoefnagcl tra il tassello romano e questo circuito è scompartita dai tratti di per-
corsi radiali corrispondenti alle porte delle mura e che poi determine-
data: 1'72
Qualità del la\'o ro: incis ione su rame
ranno la posizione delle porte nell'ultima cerchia. In qucst'art'9. si notano:
da C:uitt:Jes orbis urrarum , Colonia 1'72-16 18, pubblicata da G . Braun, a. a nord, la si tuazione edilizia su l fianco nord di S. Lorenzo con il
S . , ,an dcn Noevel , F. J-logenbcrg piccolo isolato e le case addoss:uc .!l transetto , eliminati con intervent i
ocll'IOl!Olo alto a sinistra, entro cartella, dichiarazjone in 7 righe: « FLO- successivi, e l'isolato intorno a S. Giovannino poi saldato, nell'intervento
RE!\'TlA urbs e:st insigni, Heu-uriae, olim Fluenti• dieta, quod sita dell'Ammannati, all'isolato adiace,,r-:.- :1 sud ; b. ad est, l'edificazione del-
est ad FJuonum Ami Aumini s; er populi ipsi Flucntini; quorum l'anfiteatro romano, la configur.17j0r~c de lle Stinche e l'isolato triangolare
mcminir Caio in Originibus, ut rcfcrt Angelus Politianus in quadam tra le vie S. Egidio e dell 'Oriolc, demolito nel periodo del fascismo;
Epinola ad Ban.holomaeum Scalam . Pulchcrrimis tam publicis quam c. a sud, lungo l'Arno, il tiratoio clcllc Grazie.
privatis ornata acd.ific.iis et montibus undique ~ p ta, cx quibus , dictu Area di q11a d'Amo fra le d11e 11/ti,r.e cerchia. L,, rappresentazione dell,
mirum qu.anu oblc:cta t.ionc visus in hanc urbcm pandarur. Nobilium fascia molto larga compresa tra le due u ltime cerchia ~ documento tanro
bominum 5CXics est et praestantissimoru m ingcniorum feracissimus più prezioso sul piano morfologico-tipol ogico in quanto è in quest'area che
sono intervenute tra xix e x.x secolo le maggiori modificazioni strutturali
a&cr•
Fucnz.c, Mw.co .. Firenze com'era • con l 'occupazione degli spazi ·a cuneo di verde verso le mura compresi
tra le principali direttrici porta-porta. Si notino: 1. le antiche direttrici
La veduta assume la tipologia della grande veduta di fig. 68 [scheda 9]
porta-porta: Borgo Ognissanti e via Palazzuolo ad ovest, via Valfonda,
rendendola disponibile a un più vasto pubblico nella dimensione ridotta
via S. Gallo e Borgo Pinti a nord, Borgo la Croce ad ovest; 2. via Al-
della illustrazione di un volume. t; interessante il confronto fu,. le dichia-
fani come via di collegamento anulare tra le radiali sopra indicate, parai:
razioni di questt due incisioni.
]eia al lato nord del perimetro de lle penultime mura; } . la funzione d,
Il ) [70-74] Nova pulcherrimae civitalis Florentiae topographia polo urbano primario dei complessi conventuali con grandi piazze an~-
stanti : S. Maria Novella a ovest, S. Marco e SS. Annunzi••~ . a ~or •
accuralinime delineala S. Croce a est; 4 . la p resenza di aree residenziali a scacchiera dt tm~ anto
dimensioni: (cm. x cn.) u, x lJB, 9 fogli disposti in ; file di tre
medievale o nord di S. Croce, tra via dei Malcontenti e Borgo la . roce,
data: ]'84
llUlone: fra Ste!ano Bonsignori monaco OJjvetano e ad ovest di S. Marco e le formazioni di edilizia popolare ~riale Cli"1~~
incison,, Bonavent ura Billocardi centesche ne ll 'isolato tra via dei Servi e v ia del Castellaccio _e su. coli
. · r medte r P" spazi
qualità dcJ laYoro: inc.i.,ionc ,u rame sud del Prato; , . l'abbondanza d1 complesSI conventua t .
st
nell 'angolo inferiore destro in una ricca cartella oono l'indice dei « luoghi sia lungo le direttrici territoriali (ad es.: via S. Gallo) • n_egd~suiali
st
notabili • ( con 22, richwn.i in , colonne) e quattro righe di artnota- compresi tra tali direttrici; 6. la presenza d i comples proto•~ sorgerà
zjoni ,ug]j altri C<li1ici religiosi non compresi nell'indice sparsi nel tessuto urbano, come il tira toio della P ergola (dove poi
1111
Cartografia e vedute generali
271
.
il teatro) e il tirntoio degli Angeli in .
Chiarissimi, inoltre
lungo l'Amo le fortificazioni i tiratoi , vta /!fant,
1 ciatc granducali ' riconfigurano il paesaggio delle
antiche direttrici me-
'. ' mu 101 e l'alternarsi di chiusur~ Prato, Borgo Finti, via
e affaccinmenti. dievali (Borgo degli Albizi, via della Scala, il
Fuori le mura, a nord della pescaia di S N'
. Romana, ecc.) e delle
Larga, via Ginori, via Tornabuoni, via Maggio, via
. •c~o!ò, st notano la Zecca e
In torre Reale con a fianco la torre d eIl a ·G 1Usttz1a SS. Annunziata).1 Anche
F · d' piazze (S. Croce, S. Spirito, S. Maria Novella,
·1 . · uori t quest'ultima i rifacimenti interni con
era t porto dei legnami dell'Op era di S M venivano le facciate delle chiese (S. Trinita) , e soprattutto
fluitati dal Casenti no. Dopo la Prot'b'1z1onc . · ~tta del Fiore, che ndono a questo ten-
. imposta d Cosimo . r di la- l'introduzione di grandi altari monumentali corrispo
. . I . . a ', per l'edilizia civile
sciare t egnt sopra la pescaia d • S N ' tativo di trasfigurazione. D'ora in poi i 'rifacimenti
veni~a~o depositati sulla forme di intervento più
piazza delle Travi {oggi Menta~a) · t:CColò, esi51 come per l'edilizia religiosa, saranno una delle
Area di S. Frediano . Si notino · / ? ~avrso a
port1cc1ola d'Arno, racchiusa dalle mura,
frequenti dei secoli XVII e xvm. L'ampiezza dell'area

Cosimo I durante la guerra ~n 1I ag IO de_lle
1 m_ura fatte costruire da
di st ruzione di alcuni isolati
largamente sovrabbondante per una popolazione di
60.000 unità, favorisce,
di un nuovo equilibrio
nell'arca di proprie tà dei Camald 1 e?a, ~?n 1 Parte del convento. La chiesa inoltre e più favorirà in seguito, l'affermazione
di S. Salvatore dei CamaldoJes· \est e tra architettura e spazi a verde (o comunque liberi).
sempre notevole rilievo quantità e l'esat-
nell'iconografia urbana a parti; c de 1;veva davuto La pianta è documento eccezionale non soltanto per la o. Il contrasto
ridotta a una piccola chiesa coe a al ve uta
« del!a Catena », è qui tezza dei dati registrati ma anche per l'alto livello
figurativ
~uon delle fortificazioni zione diffusa, piena,
rimangono solo le case lungo Ime . modt7 Saltre. dei bianchi e dei neri produce una sorta di illumina
. . . e vie e1 erragli e Roman . 2 I f meridiana, che è in sintonia con il rapporto tra
qualità della luce nel-
direttrice di ~rg~ ; , F~:: e di valori di super-
~'.:~~ P{'.m~ta 7 portan~e a scala _urbana della Le l'area fiorentina e qualità di essenzialità geometrica
• unica, m quest area, comspo ndente a una I altre s~ade ficie dell'architetturà fiorentina dal romanico in
poi.
ru frt;:
~anno funzione di organizzazione interna· 3 il 0 0 1
. po~ orgamzza-
Ilvo generale del Carmine (con . ) .' · . .
piazza ' m pos1Z1one baricentrica rispetto
all'area m ' . • . 12) [75] Florentia pulcherrima Etruriae civitas
S F d. a '?terno ~•spetto alle direttrici più importa
nti di Borgo
riva d'Arno dal tortino dimensioni : (cm.x cm.) 45X73
: re tano e via _Serragli; 4. il tratto di mura in data: 1700 ca.
dell'Uccello connesso
d1 S.l ,Ro_sa_ vàerso !Il pon_te alla Carraia; 5. il tiratoio disegnato da W. Hollar
con att1v11 tessi e de1_ Camaldoli . edizione di F. de Wit, Amsterdam, .dell'originale
triangolare con base nel 1660 ca.
Area d_i S. S~irito . Si no'.ino: 1. la forma dell'area 228 richiami · in 3 colonne in basso a destra, e 17
richiami in 1 colonna
corrispondenti ai ponti e
appoggrnta . ali Arno, definita da due direttrici in alto a sinistra; ai due lati verticali : vedute di
monumenti e scene
(direttrice duecentesca
co?v~rgen11 alla ~rta Romana : via dei Serragli di giochi fiorentini
linea delle fortificazioni
com~tde~te nel pn~o , tra~to più interno con una Firenze, Museo « Firenze com'era »
(tratto della primaria
~ed1e~ali precede nti I ul11ma cerchia) e via Romana cinquecentesco del Bon-
dt~<;ttrtce urba~a nord-sud ~assa?~e p~r · Ponte
Vecchio); 2. l'importanza, Tra la fine del XVI secolo e il XVIII il prototipo
(di impianto duecentesco issime versioni per fogli
ali interno dcli area, delle direttrm : via Maggio signori viene interpretato e riprodotto in numeros
sono di moda in rutta
parallela alla via dei Serragli fino a confluire
nella via Romana trasfor'. sciolti o più spesso nelle raccolte topografiche che
iati dalle élite; grandu- Europa.
mata nel Cinquecento in uno dei percorsi privileg
del primario percorso
cali) e Borgo S. Jacopo (parallela all'Arno, tratto
dal Ponte Vecchio alla porta per Pisa, con edificazi
one stretta tra la via
13) [ 85] Veduta della città di Firenze dal muricc
iuolo del Prato
a S. Trinita) ; 3. il ruolo
e il fiume nel tratto tra Ponte Vecchio e ponte
so di S. Spirito (con
dei Padri di S. Francesco al Monte ·
di polo organizzativo-direttivo generale del comples dimensioni : (cm. xcm.) 45 x 122, in du.e fogli
e ' interno ' rispetto alle
piazza), in posizione baricentrica rispetto all'area autore: Valerio Spada
(parallela all'Arno),
direttric i principa li; 4. il taglio di via della Chiesa data: ca. 1650 ·
coincid ente con un tratto della penultima cerchia. qualità del lavoro: incisione su rame
Si notino: 1. le di- fumata : « Valerio
Area est de/1'0/trarno, Ira via Romana e. S. Niccolò. dedica in 7 righe al principe Leopoldo di Toscana
a, via dei Bardi. via parte sinima e da
rettrici primari e: via Romana fino alla porta omonim Spada »; 10 colonne di richiami da A a Z per la
con derivazione per la
S. Niccolò fino alla porta S. Niccolò (per Arezzo) 1 a 21 per la parte destra
porta S. Giorgio; 2. l'edificazione stretta tra
il fiume e i rilievi colli- Firenze, Museo « Firenze com 'era »
Ponte Vecchio e ponte
nari; 3. l'edificazione Iungo l 'Arno nel tra 110 tra di veduta - più
lungarno Torrigiani; 4. il L'incisione dello Spada inaugura una nuova tipologia
alle Grazie, dove nel XIX sec. sarà realizzato il lontano, al gusto sceno-
ponte alle Grazie e porta consona , nella sua qualificazione di panorama da
sistema meclievale fortificato delle Molina tra in una posizione a sud-
costituito da tre linee grafico seicentesco - assumendo il punto di vista
S. Niccolò e il complesso sistema di fortificazioni - est della città, simmetrica di quella a sud-oves
t che fino ad allora era
interne corrispondenti alle
di sbarramento ortogonali al fiume : due più prevalsa secondo i prototipi fondamentali « della
Catena » e del Bonsi-
fiume del sistema delle
due ·ultime cerchia e la terza come attacco sul gnori, e rinunciando ad innalzare il punto di vista
lungo la verticale,
l'edificazione sulle coste,
fortificazioni cinquecentesche di S. Miniato; 5. come avevano fatto i suoi predecessori.
si, come ad esempio le
dove si individu ano alcuni elementi oggi scompar Il gusto del tempo si afferma, oltreché nella scelta
del nuovo punto di
costa Scarpuccia; 6. la
due costruzioni a cavalcavia alle estremità della vista, nel disegno fedele all'evidenza <kl vero geometr
ico ma al tempo
dei bastioni di Cosimo,
chiesa di S. Brigida , lungo la via Romana, fuori stesso interessato alla- presenza dell'elemento naturale
e alle manifestazioni
corridoio Vasariano che
poi eliminata nell'ampliamento di Boboli; 7. il contingenti della presenza umana; si veda il rilievo
dato ai particolari
la configurazione del giar- delle colline sul
sembra arrestarsi alla grotta del Buontalenti; 8. del verde dentro la città murata, l'accentuato · disegno
l'asse ·est-ovest del 'Vio,- figurativa dei numerosi
dino di Boboli prima dell'ampliamento lungo fondo assai più rilevate del reale, l'import8112a
nel primo piano agreste,
tolone '. gruppi di ligure, della vegetazione e delle colture
che l'attivit à edilizia del
L'esame della pianta del Bonsignori conferma che a destra si profila direttamente contro la struttura
urbana.
bile. Le nuove costru- do come asse cen-
secolo XVI risulta, nel suo complesso, non trascura Anche nella realtà, dal punto di vista scelto e assumen
notevolmente, soprattutto città: il torrino della
zioni e ristruttu razioni finiscono con il ridurre trale quello puntato sul Duomo, i due estremi della
medievale. Le ' fac-
sul piano ambientale, la continu ità dell'urbanistica
272
Cartografia e vedut
e genera/;
Zc:cca (a destra) e il forte Bch,rocre (a sinistra), sono sost•nzialmente 17) [91) Ichnographia Urbis in Tuscia primari Fl .
cqu.idist•nti dal ccn tro.
graphice simul excusa ab Homannianis Heraed _borenttae scena.
La veduta ~ usai simile a quella oggi P05sibile dal piazzale Michelan-
gelo (dr. 6g. 160).
l egzo s
. ac. Caes. M a7.. MDCCX XXI . Prospecte dI us,S Cu"' przvi-
.
(in un unico riquadro) er tadt Florenz
14) [86) Pianta delu città di Fire11::e, 1690 dimensioni: (cm.xcm.) 57x49
dimcmion i: (cm. x cm.) 1,0x 16' data: 1731
data: 1690 autore: anonimo
autore: anonimo qualità del lavoro: incisione su rame
qualitl del lnoro: di,oqno a pc-nna su carta luogo di stampa: Norimberga
6 rolon~ di richiami in bll!O, 2 a sinistra e 4 a destra Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe
Archivio di Stato di Firenze, Capitani di l'arte, carte sciolte, c. 2
18) [94] Veduta di Firen:ze dal Convento dei pp Capp ..
Rispetto alla più perfezionata di F . Ruggieri, dcl 1731 (figg. 88-90), que-
lla pianta costiruiscr un intcttssantc precr:dcntc di rappresentazione topo~
Montughi · Tavola n. 1 della Scelta di XXIV Vedutccmdz di
· · t I· contrad e, pza:z:ze,
prmczpa · ·
ch tese u e di elle
e pala:z:zi della città F·
grafica della citt.l. Di un ceno interesse, per la storia della toponomastica
cittadina ~ la ricca · lcgcnda ' con i nomi delle vie e dei principali ren:ze dedicata alla Sacra Reale Apostolica Maestà di M !·
=pia.si religiosi. Sulla pianta sono segnate anche le vene acquifere. Teresa arra
dimensioni: (cm.xcm.) 48,3x68,4
15) [ 87) Fiorenz.a data: 1744
di.m cnsioni: (an. xcm.) 34x l 0 1 disegnatore: Giuseppe Zocchi
data: ca. 1735 incisore: J. Andrcas Pfeffel
dìsq;natore: F. B. Wcmcr qualità del lavoro: incisione su rame
incisore: H . J. Wolfi a sinistra in basso: « Joseph Zocchi delin. Florcn. »; a destra: • lohann.
qualità del lavoro: incisione su rame Andreas Pfeffel S.C.M. Chalcogr. sculp. d1rex. Ang. Vind. »
c:lcd.ica in basso a destra fuori del campo: « F. B. Wemet ddin. c. li- Firenze, Museo « Firenze com'era »
can:a [ rie ] a S.A.R . il Gr. Duca di T oscana»
La sensibilità ambientale orientata in senso scenografico, che si afferma
Firenze, Musco « Firenze com'era »
a Firenze nel Sei-Settecento, è chiaramente verificabile anche nelle Vedute
li Wcmcr si rifà al prototipo della veduta « della Catena » attraverso le di Firenze e nelle Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana di
reinterpretazioni cinquecentesche (dr. figg. 68, 69). Giuseppe Zocchi. Sulla via del ' vedutismo ' fiorentino, che si distingue
Prc..o la Biblioteca Nazionale d i Firenze (Fondo Cappugi, 397) sono cori- dagli sviluppi più appariscenti e più noti di Venezia o Roma per una
5CT\·atc 32 vedute di Firenze disegnate dallo stesso Werner. maggiore fedeltà al disegno dal vero anche attraverso l'uso della camera
oscura, lo avevano preceduto in modi diversi i Parigi, i Cantagallina,
16) [ 88-90] Pianta della città di Firem·.e nelle sue vere misure colla Callot e Stefano Dclla Bella. Nel secondo quarto del Settecento si erano
descri:zione dei luoghi più notabili di ciascun quartiere poi diffuse raccolte a stampa di tavole illustrative dedicate a grandi mo-
dimensioni: (an. xcm. ) 51 x68 numenti: di Antonio Francesco Go ri, la Descrizione della cappella di
autore: Ferdinando Ruggieri S. Antonio ... nella chiesa di S. M, rco (1728); di Bernardo Sgrilli, la
data: primo settembre 1731 Descrizione e studi dell'insigne fJi,l-nà di S. Maria del Fiore (1723 );
quali t.à del lavoro: incisione su rame di Giuseppe Ignazio Rossi, La /ib,crù; mediceo-laurenziana (1739); ancora
in alto a destra, entro cartella, dedica al Granduca di Toscana dello Sgrilli, la Descrizione della re,;ia villa, fontane e fabbriche di Pra-
Fi.rctu.c:. Musco « FI.J"CDZC com'era» tolino (1742); di G. Ruggeri, Piante de' palazzi, giardini, ville et altre
I quattro cartc:l.li negli angoli, uno pa quartiere, contengono dati sugli fabbriche dell'Altev.a Reale del Serenissimo Gran Duca di Toscana. Si
edifici pubblici. Nel quartiere di S. Spirito sono: 9 « chiese curate», tratta tuttavia di pubblicazioni ' tecniche ', a differenza delle vedute dclJo
2 • cbicsc iCilZ& cura •• 7 « monasteri di regolari », 12 « monasteri di Zocchi che invece sviluppano le possibilità della visione pittorica proprio
monacbc » , .34 « oratori e compagnie», 1 • conservatorio di femmine», perché destinate a un pubblico più largo. La Sc,//a di XXIV vedute è
5 « spcdaJ.j per pcllcgrini ». Nel quartiere di S. Croce sono: 13 chiese commission3.ta dal marchCSC Andrea Gerini, uno dei più noti mecenati
cur:atc, 2 chiese 5CIWl cura, 7 monasteri di regolari, 16 monasteri di mo- e collezionisti del Settecento fiorentino. Il frontespizio dclla raccolta ri•
nache, 46 oratori e oompagnie, 2 conservatori di maschi, 1 conservatorio produce l 'affresco di Giovanni da Sangiovanni sulla facciata dell'edificio
di femmine, 2 speciali per pcllegrini, I accadcroia, 1 teatro. Nel quartiere fronteggiante l'interno di porta Romana: vi figurano le immagini allego-
di S. Maria Novella sono: 17 cruese curate, 2 chiese senza cura, 9 mo- riche dell'Arno e ddle città di Firenze Siena Pisa, l'anne dei Medici,
nasteri di regolari , 8 moruistcri di monache, 42 oratori e compagnie, 2 spe- divinità pagaoe e trofei delle arti liberali. .
dali per gli infcrmi, 1 spcdale per pcllegrini. Nel quartiere di S. Gio- Per la veduta generale che apre la raccolta, lo Zocchi. sceglie un punto di
vanni sono: 10 chiese curate, 7 chiese senza cura, 6 monasteri di rego- vista insolito, forse inedito, e raramente ripreso anche in seguito. Del
lari, 21 monasteri di monache, 40 oratori e compagnie, 2 conservatori di resto, si può riconoscere anche in questa scelta un'affermazione del_ ~ st0
maschi, 3 conservatori di femmine, 4 spcdali per infermi, 3 spcda}i per scenografico che informa tutta l'opera dello Zocchi. Dal punto di ~15ta
pcllcgrini, 6 accademie, 2 teatri. da lui adottato la città appare infatti quasi come un puro profilo _al un·
Nonostante qualche csc:mpio procedente è questo il primo tentativo di gatissimo dove il tessuto edilizio è ridotto al minimo e si impoo_e in:e
restituzione geometrica dello sviluppo planimetrico dclle strutture urbaoe la successione delle emergenze. Lo Zocchi rinuncia infatti ad 1~a . e
(e nelle sue vere misure», come afferma orgogliosamente l'architetto Rug-
gieri) compiuto distinguendo gli spazi scoperti dagli spazi costruiti e su
il punto di vista sull'asse verticale della stazione scelta per il iscg~:
dal vero, come avevano fatto gli autori delle ' vedute ' del xv e XVI s~c~
questi le crocrgcnzc monumenu.li e gli edifici pubblici dal tessuto edi- Felicissima è la rappresentazione del rapporto ua ~biente t~po~entc
lizfo; è elCgAOtcmcnte rappresentato inoltre il disegno degli spazi aperti, e forma urbana, risolto in tre diversi momenti: la pianura asso;~ 1529)
oni e giardini. piatta e sgombra (anche grazie ai regolamenti dopo l 'assedio
111111111
Cartografia e vedute generali Cartografia e vedute generali 273
Ma Urbis in Tuscia primariae Florenl · in . primo piano; il P~filo_ urbano come equilibrio tra distensioni orizzon- 21) [121] Veduta generale di Firenze da Bellosguardo
,xcusa ab Homannianis Heredibus Crae sceno- tali. e _emergenze vcrucah · e, infine, la sequenza articolata dei rilievi
Mai- MDCCXXXI - Prospect der Stad~F privi- dimensioni: (cm.xcm.) 107 X220
collman.
1uadro) data: 1767
lorenz Nel panorama urbano si distinguono, da sinistra a destra: l'Arco di Lo- autore: Thomas Patch
rena e la port~ a S. GaJJo con il torrino del Maglio, il palazzo Capponi, qualità del lavoro: olio su tela
:m.J 57x ◄9 la SS._ Annunziat_a, S. Marco, S. Croce, il Duomo e il Battistero, Palazzo Prato, Coli. Bertini
Vecchio, Orsa~~1chele, S. ~renzo, palazzo Strozzi, palazzo Pitti, S. Maria
Questa e Je vedute di cui alle due schede seguenti testimo niano la con-
u,cisione su rame
Novell_a, S. Spmto, ~- Paolmo, S. Frediano in Cestello, Ja porta a S. Gallo. tinua fortuna del punto cli osservazione daUc alture di Bellosguardo. La
Nel ~segno della .J:>I~?ura in primo piano è chiaramente riconoscibile la restituzione fedele della veduta reale, confermata dall'uso probabile della
·orimberllll mq:lia della ccntur1az1onc romana a quadrati con lato di 700 metri.
lei discani e ddle stampe camera oscura, stimola ad accentuare l'interpretazione personale delle luci
F" dal Convento dei PP. Cappuccini di 19) [ _105]_ c_arla di _F irenze per il quartiere di San/o Spirito e dei particolari nella dinamica di rapporti tra gli elementi monumentali.
d1mens1on1: (cm.xcm.) 36x26 Nella veduta di G. M . Terreni (6g. 122) la conferma dell'effetto di pre-
: r~z~ della Scelta di XXIV Vedu~e
1 ;azze, chiese e palazzi della ~I/la dz<fell~
F,- data: 1765 senza ravvicinata, fedele all'effetto reale da Bellosguardo, è accentuata
dal contrastato giuoco delle luci, al quale rinuncia invece l 'incisione di
1'.a SpaeraReale Apostolica Maesta dt Maria autore: Neri Andrea Mignoni
qualità del lavoro: disegno a penna acquarellato A. Terreni (fig. 123). T . Patch (6g. 121) preferisce una luce netta fredda
scala grafica: 2000 braccia fiorentine ed effetti di unificazione esasperata di elementi edilizi o monumentali,
.) 48,JX68,4 legenda con 9.5 rinvii nel verso del foglio precedente e gioca sul calcolato dimensionamento degli elementi monumentali ri-
Firenze, Biblioteca Nazionale, Fondo Cappugi, ms. 168 spetto all'unificazione del tessuto per creare effetti romantici cli distanze
Zocchi più lunghe dd reale.
~• pai:-e della Pianta della città di Firenze divisa nei quattro quartieri
Ofefld t qualz la compongono coll'aggiunta dell'antica e contigua fortezza del
cisione su rame 22) [122] Veduta generale di Firenze da Bellosguardo
Joseph Zocchi ddin. Floren. »; a destra: « Iohann. Monte a San Miniato, titolo a c. 15 della Selva di varie piante di Go-
data: 1789
:.M. Qia]cogr. sculp. direx. Ang. Vind. » verni, Dipartimenti, etc. della Toscana, manoscritto in folio. La pianta è autore: Giuseppe Maria Terreni
divisa in cinque carte, una per quartiere e l'ultima per la fortezza di qualità del lavoro: olio su tela
1ZC com'era .,
S. Miniato. Firenze, Museo « Firenze com'era»
t1 orientata in senso scenografico, che si afferma Malgrado la rappresentazione sommaria dell'edificazione e la deforma-
;to è chiaramente veriJicabilc anche nelle Vedute zione evidente delle misure e della con.figurazione topografica, la carta è
iute' delle ville e d'altri luoghi della Toscana di 23) [ 123] Veduta generale della città di Firenze
interessante per alcuni particolari delle fortificazioni e per la ricca legenda. dimensioni: (cm. xcm.) 27x62
via del • vedutismo ' fiorentino, che si dis tingue
u-isccnti e più noti di Venezia o Roma per una 20) [ 107-111] Pianta della città di Firenze rilevata esattamente nel- data: 1801
:gno dal vero anche attraverso l'uso della camera autore: Antonio Tcneni
l 'anno 1783, e dedicata a S.A.R. Pietro Leopoldo · P.R. di Un- qualità del lavoro: acquatinta
:eduro in modi diversi i Parigi, i Cantagallina, gheria e di Boe. e Granduca di Toscana etc etc etc da Viaggio pittorico della~ Toscana, Firenze 1801-03, voi. I
3clla. Nd secondo quarto del Settecento si etano dimensioni : (cm.xcm.) 140xl53 in 6 fogli
ampa di tavole illustrative dedicate a grandi mo-
·rancesco Gori, la Descrizione della cappella di
data: 1783 24 ) [124] Pianta topografica e Veduta generale della città di Fi-
• disegnatore: Francesco Mangclli renze, presso Lorenzo Bardi via de' Cerretani da Santa ·Maria
ra di S. Marco (1728); di Bernardo Sgrilli, la incisore: C. Zocchi
'insig,,e fabbrica di S. Maria del Fiore (1723); qualità del lavoro: incisione su rame
Maggiore
;i, L4 libreria mediceo•laurenz.iana (17.39); ancora dimensioni: (cm. xcm.) 6 1 x64
scala graJica: 140 canne (1:2000)
,,, della regia villa, fontane e fabbriche di Pra- nei quattro angoli, cartelli con dati sugli edifici pubblici nei quartieri; data: 1826
~eri, Piante de' palaui, giardini, ville et altre diSegnatore: Gugliantini
in basso, 6 vedute di spazi urbani direttore: Giorgio Angiolini
de del Serenissimo Gran Duca di T oscana. Si Firenze, Museo « Firenze com'era »
zioni •tecniche', a differenza delle vedute dello incisore: B . Rosaspina
Insieme con la pianta del Bonsignori (1584) e con ·1a pianta del Fan- Firenze, Istituto geografico militare
aoo le possibilità della visione pittorica proprio tozzi (1843), la pianta dell'ingegnere Mangelli costituisce uno degli ele-
oblico più largo. La Scelta di XXIV vedute è La pianta si rifà alla tipologia del Ruggicri, la veduta a quella dello
menti fondamentali della cartografia storica fiorentina. Rispetto alla pianta
sé Andrea Gcrini, uno dei più noti mecenati Zocchi (fig. 94), ma con un gusto romantico delle luci.
del Ruggieri il grado di approssimazione, soprattutto per quanto riguarda
lto fiorentino. Il frontespizio della raccolta ri- J:li andamenti viari e le diverse larghezze degli spazi urbani (strade e
·anni da Sangiovanni sulla facciata dell'ediJicio 25) [125] Veduta di Firenze da sud-est
piazze) è molto migliore tanto che la pianta si può considerare un mo- dimensioni: (cm.xcm.) 14,5x52
pena Romana: vi .figurano le immagini allego- mento intermedio tra quella del Ruggieri e la successiva del Fantozzi.
ttà di Fitcm.e Siena Pisa, l'anne dei Medici, data: 1850 ca.
C.ome già nella pianta del Ruggieri, la città è orientata con il nord in
dle arti liberali. autore: Emilio Burd
basso. Delle chiese e dei chiostri più importanti è disegnata, sia pure qualità del lavoro: disegno a penna e acquerello su carta
apre la raccolta, lo Zocchi. sceglie un punto di schematicamente, la planimetria . Assai abbondanti e dettagliate risultano
e raramente ripreso anche in seguito. Del Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe
1, le indicazioni toponomastiche. I confini dei quartieri sono se&nati con
che in questa scelta un'aJfermazione del gusto una sottile linea punteggiata; nei quattro angoli della carta sono poi ri-
Lo splendido disegno fu eseguito dalle altuse di Rusciano. Forzando sen-
'.tta l'opera dello Zocchi. Dal punto di vista sibilmente la misura in verticale dei singoli clementi , il Burci riesce a
portate per ogni quartiere, il numero delle chiese ' curate ' delle chiese
infatti quasi a,me un puro profilo allun- dare grande evide nza ai rapporti interni alla forma urbana. In primo
' senza cura ', dei monasteri di regolari, dei monasteri di monache e con-
ridotto al minimo e si impone invece piano, sull'Arno, il ponte di ferro costruito nel 1836-37 sul luogo del-
servatori, degli speciali, delle compagnie e oratori, ddle scuole, dei teatri
Zocchi rinuncia infatti ad innalzate (dr. con gli stessi dati nella pianta del Ruggieri, Jigg. 88-90, scheda 16). l'attuale ponte a S. Niccolò.
ella stazione scelta pc, il disegno Le sei vedutine incise nel margine inferiore della carta si rifanno diretta-
:Ile ' vedute ' del xv e XVI secolo. mente alle vedute corrispondenti di G. Zocchi esclusa quella del Batti- 26 ) [ 126-130] Pianta geometrica di Firenze sulla proporzione di 1
cto tra ambiente topograJico stero e del Duomo. Ma nella veduta di palazzo Pitti è già raffigurato il a 4500
Ja pianura assolutamente primo rondò (a destra) mentre sulla sinistra c'è ancora lo stanzone della dimensioni: (cm. xcm.) 94X81
1
<>po l'assedio d el 1529) legna. data: 1843
-~
'I
274
Cartografia e vedt11e
genera/i
autore: Frdcrigo Fan1on i 31) [ 178] Panorama della città di Firenze e suoi cont
quaJitl del lavoro: incisione su nunc
. .
gnato dalla Torre Marchionni in Borgo SS. Apostoz-°rn, dise.
da F . Fantoni, Pianta grometrica di Firrn:r alla proponio11e di 1 a 4500 dimensioni: (cm.xcm.) 29X196 (in 4 fogli) 1
IKda dal •=o r c-orrrdata di storiche 1111110/alioni dal/'archittllo Fede- data: 1830
riio Fantoui, Fircn7.c 1S43 autore: L. Caribbo
Firmu, J\1usco • Fìrc.nzc rom ·era • qualità del lavoro: acquerello
La pianu ~ oric:n1at.■ rol nord in aho cd è insct"itta in una circonferenza.
Negli angoli esterni al cttehio: Minerva, allegoria della Toscana, l'Arno Firenze, Museo « Firenze com'era»
e la Si<"'-.: (? ). Nello rcs1iruzione topografica il Fantoui ha potuto valersi L'interessante panoramica a 360 gradi_ fu eseguita in occasione del volo
cvidcmcmc:ntc dei riliC'\·i ca1uuli già esistenti a quella data. di ~n• _mo~golfiera . . Essa c~nsente ~• valutare. nell~- l~ro qualificazione
All'crooa di quClìta incisione la città antica si prcscnca in forma conclusa. e dinamica 1 rapporti fra gh elementi strutturali del! insieme urban
1..a circonfcrcnz.a che l"aC'Chiudc la pianta sembra esprimere questa ' conclu•
•io~·. A pani.~ da11a metà deg.li anni Quaranta si delineano i primi
caso in cui l'osservatore sia posto all'interno del sistema stesso. Da ~• 1
la ricchezza d ei particolari e il gusto della rappresentazione, interess:t are
te
,viJurpi mod011i, che ,i manifestano romc interventi di saturazione degli cogliere l'effetto - fondamentale per il ' paesaggio urbano ' fiorentino a~
ipnì liberi , 50prc.lc,·uionc delle unità cdi1izic esistenti e · creazione dei delle s~perfici intonacate e dei tetti ' alla toscana ', coperti con coppi
'quan.icri' rc:rifcrici . k figure che seguono (131-136) offrono una lettura e tegoh.
della ci11l antica nella sua ' finale' configurazione topografica, volume-
trica e funz.ionalc:. 32) [179] Carta di Firenze, in scala 1:625
Se la p ianta napprcscnta )a struttura della città antica al suo culmine, dimensioni : (cm. xcm.) 63x83 (ciascun foglio)
cua C05tÌtuiscc anche il punto di arrivo della cartografia storica della città
data: 1870
in quanto risultato di un perfetto equilibrio ua esattezza scientifica e autore: a cura dell'Ufficio municipale d'arte
,mtc:E ~rat ìva; a.I perfezionamento dei mezzi tecnici si accompagnerà,
qualità del lavoro: disegno a china su carta lucida
in liCl;Uh:o, uno scadimento dc:l li,1cllo espressivo.
Firenze, Museo « Firenze com'era »
27 ) [ 150) Pianta della cillà di Firenze Nel 1869, l'Ufficio d'arte del Comune di Firenze iniziò i lavori per la
dnnc:mioni: (cm.x cm.) 51 x65 elaborazione di una carta della città e del territorio comunale alla scala
data: 1855 1 :625, in 276 fogli. I rilievi, eseguiti con la tavoletta pretoriana, sono
autore: Giuseppe: P oni opera di vari tecnici e in particolare dell'ing. Moretti. Non tutti j fogli
qu:il ità dd lavoro: incisione su rame presentano un rilievo esteso a tutte le strutture murarie. Nel 1875 l'Uffi-
256 richiami in due: · bande: laterali : « principali e<lifizii, artisti che ne cio pubblicò un quadro d i unione in scala 1 :10.000.
diedero il disegno cd epoca della loro costruzione » L'area di Firenze documentata nel foglio qui riprodotto presenta parti-
Firenze, 1\.1.usco « Firenze com 'era » colari caratteristiche di continuità e di sequenze di spazi interni agli iso-
La pUU,u è panicolarme.ntc: utile per le nbbondnnti indicazioni sullo stato lati: corti, chiostri, giardini.
delb ciui pochi anni prima dell 'avvento della capitale (cfr. figg. 15 1 e
152 ). Si noùno in parùrola.rc il 4( Quartiere di Barbaoo »~ il quarùere ua 33) [193) Veduta panoramica di Firenze, delineata dal vero dal-
il Pr:a.to e il lungarno Nuo,·o ( oggi V cspucci) e la stazione ferroviaria l'arch. Luigi Zumkeller negli (l llili 1934-36, XII-XN E.F.
Maria Antorua dietro S. Maria Novella. dimensioni: (cm . X cm.) 139 X 293
data: 1934-36
28) [ 175) Fotografia panoramica di Firenze da Bellosguardo autore: Luigi Zumkeller
dimc:nsioni : (cm. x cm .) 2 negati,•i 18 X24 qualità del lavoro: disegno a chin3 s.i cri.n:-;
data: 1880 a . nel margine inferiore, al centro: « Ques ta prospettiva è stata eseguita per
autore.: anonimo incarico della Direzione dei Lavori P ubblici ed Urbanismo del Co-
Firenze, Gabinetto fotografico della Soprintendenza per i beni artistici e mune di Firenze • Ufficio del Piano Regolatore della città »
storici
Firenze, Comune, Divisione Belle Arti e Antichità
Tra pan.a Romana e porta S . Frediano, il terreno fuori delle mura non Sulle linee del ' piano regolatore ' del 1924 l a città si espande a macchia
è sta.i-o ancora edificato; così anche l'arco delle colline a nord non è stato d'olio senza stabilire strutture di cerniera tra città antica e nuove aree
invest.i.t o dall'ondata di urbanizz.az.jonc. urbane. Queste ultime si estendono in ogni direzione come aggregazioni
Si confronti J'imm2gine fotografica con le diverse soluzioni della tradi- monotone e non qualificate sia dal punto di vista funzionale che da quello
zionale tipologia di vt:duta da Bellosguardo (figg. 121-123, schede 21-23). formale. La periferia sfrutta il centro antico.
29 ) [176) Fotografia panoramica di Firenze dal campanile di S. Ma-
ria Novella 34) [ 194] Fotografia aerea zenitale di Firenze
dimensioni : (cm.x cn.) 2 negativi 19x25 dimensioni: (cm.xcm.) negativo 23X23
data: 1895 ca. data: 1963 ·
autore: F .lli Alioari Firenze, Archivio dell'Istituto geografico militare
La ripresa zenitale consente di verificare con esattezza ed evidenza i rap-
30 ) [ 177] Fotografia panoramica di Firenze dal campanile di S.
Spirito
porti tra tessuto e emergenze, la dinamica dei percorsi viari e I:
al~e
caratteristiche generali e particolari della topografia fiorentina. Chiara. a
dimeo>ioni: (cm. xcn.) 6 negativi I0 X15 traccia e l'incidenza strutturale delle linee perimetrali delle succesSlV~
data: 1874 ca. cerchia murarie. Evidente il peso delle saturazioni moderne degli spazi
Firenze., Musco « Fire.nzc com'era» liberi.
..
Cartografia e vedute generali
275
3.5) [ 19_6-201 ~ ~erie di edizioni della carta topografica di Firenze
e dmtorn1, m scala 1:2.5.000 4) L'espansione residenziale procede a rilento. Tuttavia si può rilevare
[ 1%]. Edizione del 1861 a cura dell'Ufficio Superiore del Corpo di Staio l'intensificarsi dell'edificazione nei settori di S. Jacopino, lungo i viali tra
Mnggiore di Torino la fortezza da Basso e il cimitero degli Inglesi, alle Cure, a sud della via
[ 197]. Rilievo del 1875, edizione Istituto geografico militare 1876 Aretina, Oltrarno nella direttrice verso Ricorboli. Si notano alcuni inter-
[ 198]. Rilievo aggiornato al 1890, edizione Istiluto geogrofico militare venti del • Comitato per le case ad uso degli indigenti • ·
1896 5) Attrezzature e servizi realizzati nel periodo: a. Asilo mortuario al
Romito; b. Deposito delle tramvie elettriche e Poligono del Genio a nord
[ 199). Rilievo aggiornato al 1904, edizione Istituto geografico militare
1904 cl Campo di Marte; c. Manicomio di S. Salvi.
[200]. Edizione Istituto geografico militare 1923 ) Le industrie confermano la tendenza a localizzarsi in prossimità delle
barriere doganali e a Rifredi. Sulla carta si può leggere: a Bellariva,
[201). Rilievi aerofotogrammetrici del 1935-36, edizione Istituto geogra- abbrica di sapone, fabbrica di inchiostri, fornace; alla barriera di Setti-
fico militare 1936
nano, fabbrica di prodotti chimici ; a Rifredi, fabbrica di prodotti chimici
Dal- confronto delle diverse edizioni è possibile ricostruire gli elementi ,~e concimi, deposito del petrolio; alla barriera S. Donato, fabbrica di cap-
fondamentali del processo di urbanizzazione.
' pelli; a nord-ovest delle Cascine, fabbrica di prodotti chimici.
Periodo 1861-1875 (figg. 196 e 197). In questo periodo si realizza tutto Periodo 1891-1904 (figg. 198 e 199)
ciò che fu controllato direltamente dal Poggi (cfr. fig. 154). Nel decennio 1) Si potenziano la stazione ferroviaria di Campo di Marte e le Officine
1860-70 la popolazione cresce di quasi 50.000 unità, cifra notevole se si ferroviarie alle Cascine. Il vecchio tracciato della linea Aretina tra l'Af.
considera che nel 1861 gli abitanti erano circa 115.000. Tra il 1865 e il Irico e le Cure è ormai comple!amente cancellato dalla lottizzazione resi-
1870 si costruiscono 51.380 « ambienti abitabili »: nuovi quartieri, ri- denziale a scacchiera, ed è riconoscibile soltanto nella curva di via Sci-
struttumzioni, ampliamenti, sopraelevazioni (3600 vani). pione Ammirato.
I) Con l'abbattimento delle mura anche la cintura daziaria viene spostata. 2) La ristruttu.azione del ' vecchio centro ' è quasi ultimata. L'espansione
Alcune piazzette delle nuove barriere sono riconoscibili nella carta nel residenziale esterna ai viali si intensifica nella faccia tra viali e ferrovia
1875 (partendo da est): a. Aretina, sulla via Aretina, oltre il ponte sul- a nord e a ovest, alle Cure e lungo il viale Militare, a S. Jacopino (ca-
l'Affrico (oggi piazza L. B. Alberti); b. Settignanese, sull'attuale via D'An- ratteristiche formazioni a schiera lungo via Spontini).
nunzio (slargo di fronte al cinema «Fiorella »); c. Fonte all'Erta, al 3) Lungo il viale Militare compare il mulino Biondi.
Campo di Marte; d. La Querce, sul ' viale militare '; e. Le Cure, oltre Periodo 1905-1923 (figg. 199 e 200)
la ferrovia (attuale piazza delle Cure); f. Ponte Rosso, alla testata sud 1) A nord-ovest si realizza il raccordo ferroviario tra le linee Prato-Pistoia
del ponte; g. Romito, sull'attuale piazza B,ldinucci, a sud della linea e Pisana.
ferroviaria, lungo la direttrice di Rifredi ; h. S. Donato, lungo la via 2) L'espansione residenziale satura la fascia tra i viali, la ferrovia e l'Af-
Maragliano; i. Ponte alle Mosse, sull'attuale piazza Puccini; ;. S. Niccolò, friro, a nord e a est (piaz.za Oberdan); a nord oltrepassa il Mugnonc e si
al Ponte sospeso; k. porta Romana. organizza intorno a piazza della Vittoria. Si incrementa decisamente l'area
2) È in via di realizzazione lo spostamento della linea ferroviaria ad est di S. Jacopino (cooperative di ferrovieri di via Mercadante ecc.). Si amplia
dal percorso tangente al tratto di viale tra piazza Beccaria e il Cimitero la zona delle Cure lungo ltl valle del Mugnone e si edifica intorno a Campo
degli Inglesi al percorso parallelo al viale e tangente all'angolo sud-ovest di Marte. Prime formazioni edilizie a schiera compaiono oltre l'Affrico.
del Campo di Marte. Tra l'Arno e la via Settignanese sorgono complessi IACP all'inizio della
3) Viene realizzato il viale dei Colli. via Pisana e a sud di Campo di Marte.
4) Si saturano i cunei di verde interni e in adiacenza alle mura: a. area 3) Si costruiscono i primi padiglioni del complesso ospedaliero di Careggi.
intorno a piazza D'Azeglio; b. settore tra i viali, e vie Ricasoli, dei Servi, 4 ) Gli insediamenti industriali si concentrano a Rifredi.
Faenza; c. area triangolare a ovest della stazione di S. Maria Novella. Pericrdo 1924-1936 (figg. 200 e 201). La popolazione paS&a dai 253.000
5) Oltre i viali l'espansione residenziale sulle linee del piano Poggi si abitanti del 1921 ai 331.000 del censimento del 1936 (si deve tener conto
concentra nel settore nord tra i viali o il Mugnone e la ferrovia; nel che nel 1929 il territorio comunale fu ampliato notevolmente aggregando
settore delle Cure; nel settore a est tra la Zecca, l'Affrico e la ferrovia; le frazioni di Castello, Brozzi, Ponte a Ema, Ponte a Greve, Galluzzo).
intorno alla piazzetta di S. Jacopino; e Oltrarno nel settore sud, tra il Nel periodo 1911-36 il peso specifico complessivo della popolazione delle
viale di Poggio Imperiale e viale dei Colli; in adiacenza al tratto sud-est zone centrali cala sensibilmente. Tra il 1915 e il 1924 si elabora un
delle mura lungo l'attuale viale Petrarca; lungo l'Arno oltre il ponte ' piano regolatore ' (cfr. fig. 180).
Sospeso verso Ricorboli. 1) Si elimina il raccordo tra le linee ferroviarie Prato-Pistoia e Pisana,
6) Si realizzano le piazze previste do[ Poggi lungo i viali. che attraversava il quartiere di S. Jacopino. Il tracciato eliminato corri-
7) Nuove attrezzature e servizi: a. macelli e mercato del bestiame nel- sponde all'attuale via Benedetto Marcello.
l'area a nord-ovest adiacente alla ferrovia Prato-Pistoia; b. scuole comu- 2) Si realizza lo sventramento parziale del quartiere di Santa Croce.
nali a nord di Filarocca (attuale via Capo di Mondo); c. Campo di Marte, 3) L'espansione residenziale si concentra a nord, nell'area del Romito
collegato alle Cure dal viale Militare (oggi dei Mille); d. gazometro fuori (piazze Viesseux e Pietro Leopoldo) anche con interventi IACP e lNcts
porta S. Frediano. (via Crispi). Altri complessi IACP sorgono in via Carlo Del Prete e al
8) Primi insediamenti industriali periferici: a. a nord intorno alla sta- Ponte di Mezzo. A nord-est si espande il settore di S. Jacopino fino al
zione merci di Rifredi· b. a est, tra la via Aretina e l'Arno; c. Oltrarno, ponte alle Mosse. A est si saturano le zone delle Cure e del Campo di
' tra la via Pisana e l'Àrno. Marte. Oltrarno si ·sviluppa il quartiere di Gavinana (piazza Gualfredo da
Periodo 1876-1890 (lìgg. 197 e 198) Milano), ai margini del quale sorge un complesso IACP in via Erbosa ,,,
1) Le barriere daziarie permangono nelle sedi precedenti. (già Gelli), e si ampliano linearmente il settore Pignone-Monticelli (com-
2) Viene realizzato lo spostamento della linea ferroviaria aretina a est pletamento del complesso IACP al ponte alla Vittoria).
tra l'Affrico e le Cure. Il vecchio tracciato è ancora riconoscibile nella 4) Attrezzature realizzate nel periodo: a. Stadio al Campo di Marte; b. pa-
carta del 1890. Si realizza la nuova linea ferroviaria Faentina nella valle diglioni per esposizioni al Parterre; c. ampliamento del complesso ospe-
1 del Mugnone. daliero di Careggi.
3) Si inizia la ristrutturazione del ' vecchio centro '. 5) L'insediamento industriale di Careggi si espande notevolmente.

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