Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
DANTE IN MUSICA
TESTI Pietro Cozzi ì FOTOGRAFIE Andrea Samaritani/Meridiana Immagini
Il Ravenna Festival celebra i 750 anni dalla nascita del Sommo Poeta,
nella città che da sempre ne custodisce le spoglie
———————
I
l profumo dei fiori, l’«aura dolce, che move il sole e l’altre stelle”. È l’inizio stelle”, che si struttura in 14 sequen-
sanza mutamento» e le melodie de- di un itinerario dantesco che culminerà ze musicali – “costruite” da orchestra,
gli uccelli dell’Eden hanno qualcosa nel 2021, settimo centenario della mor- voci e live electronics – tratte dalla ter-
di familiare per Dante che, nel canto te, ricco di progetti multidisciplinari rea- za cantica della Commedia, e “La Vita
XXVIII del Purgatorio, inoltrandosi lizzati appositamente per il festival. Nuova”, una cantata per voce recitan-
nella divina foresta, si rammenta dello Nato nel 1990 e giunto alla sua venti- te, soprano e piccola orchestra com-
stormire delle foglie che «tal qual di ramo seiesima edizione, il festival abbraccia missionata dal festival al Premio Oscar
in ramo si raccoglie/per la pineta in su ’l fin dalla sua fondazione i più diversi Nicola Piovani. Ma il ricco itinerario
lito di Chiassi,/quand’Eolo scilocco fuor linguaggi musicali (musica sinfonica, della manifestazione (vedi pag. 172),
discioglie» (vv.19-21). La pineta di Classe lirica, danza, musical, jazz, musica po- che fin dalle origini si avvale della pre-
è solo una delle ispirazioni che Ravenna polare...) e li mette in comunicazione stigiosa partnership dell’Eni, dedica
e il suo territorio regalarono al Sommo con gli altri linguaggi della creatività anche un’intera sezione alla “Musica al
Poeta: la città che benevolmente lo ac- contemporanea. tempo di Dante”, approfondendo, con
colse negli ultimi anni del suo esilio diversi percorsi, l’indissolubile legame
(1317-1321), ospite di Guido Novello UN ITINERARIO SONORO tra melodie e testo poetico nella mu-
da Polenta, e dove riposano le sue spo- TRA NOTE, VERSI E IMMAGINI sica medievale del XIII e XIV secolo;
glie mortali, ricorre in tutte le cantiche Con questo spirito sono stati ideati gli appuntamenti spaziano dall’analisi
della Divina Commedia. Un binomio in- i due progetti di punta della sezio- di tutti i riferimenti e le suggestioni
dissolubile, che si rinnova in occasione ne “dantesca” del cartellone: la video musicali presenti nell’opera dantesca
dei 750 anni dalla nascita di Dante con opera composta da Adriano Guarnieri, (“La musica della Commedia”) a una
un’edizione “speciale” del prestigioso per la regia di Cristina Mazzavillani rivisitazione delle Rime Petrose, da un
Ravenna Festival, dedicata a “L’amor Muti, “L’amor che move il sole e l’altre approfondimento su Francesco
166 Bell’Italia
In copertina: armonie
di suoni e colori a
Sant’Apollinare in Classe,
durante un concerto
del Ravenna Festival.
Pagina precedente: scorcio
di piazza San Francesco,
cuore della “zona
dantesca” di Ravenna.
Qui sopra: la suggestiva
cripta semisommersa
della Basilica di San
Francesco. A destra: uno
dei chiostri del convento
francescano che ospita
il Museo Dantesco.
Sotto: Sant’Apollinare
Nuovo (fine V-VI sec.),
con il grande mosaico
sulla parete laterale
della navata mediana.
Zani-Casadio
Sopra: particolare
della riproduzione
del Codice Trivulziano
con la Divina Commedia,
al Museo Dantesco.
A sinistra: testa di Dante
(1952), opera dello
scultore ravennate
Augusto Bartolotti.
Sotto: una sala del Museo
Dantesco, inaugurato
nel settembre 1921.
Pagina seguente, in alto:
il tempietto neoclassico
che accoglie la Tomba
di Dante (1780); in basso:
tavola di Amos Nattini
alla mostra che il Museo
d’Arte di Ravenna dedica
agli illustratori della
Divina Commedia.
168 Bell’Italia
Vicino alla tomba c’è la chiesa francescana dove Dante pregava
———————
Bell’Italia 169
Sopra: dettaglio
dell’epitaffio trecentesco
sulla Tomba di Dante.
A sinistra: la ex chiesa
duecentesca di San
Nicolò allestita per un
concerto del Ravenna
Festival. Sotto: l’interno
del tempietto con le
spoglie dantesche,
impreziosito da un rilievo
di Pietro Lombardo (1483)
che ritrae il Sommo
Poeta. Pagina seguente:
scorcio di Sant’Apollinare
Nuovo; le basiliche
paleocristiane e bizantine
della città, Patrimonio
Unesco, ospitano
diversi appuntamenti
del Ravenna Festival.
170 Bell’Italia
Le basiliche scintillanti di mosaici sono protagoniste del Festival
———————
portico laterale all’esterno ne accolse neoclassico progettato dall’architetto NEI CHIOSTRI, IL MUSEO
il primo sepolcro. La basilica, più volte Camillo Morigia (1780). Le ossa del po- DEL MITO DANTESCO
rimaneggiata e restaurata, dal 1261 al eta furono ritrovate casualmente, nel Ma il luogo che custodisce e docu-
1810 (e poi dal 1949 a oggi) fu parte 1865, in una porta murata del vicino menta secoli di “culto” dantesco, non
di un convento francescano e i frati vi Quadrarco di Bracciaforte (1480), e da solo italiano, è negli antichi chiostri
custodirono gelosamente, fino al 1865, allora riposano qui. La visita al sepolcro di San Francesco, sul lato opposto del
le ossa del poeta, al punto da occultar- del Sommo Poeta è, da sempre, l’omag- monumento funebre. Inaugurato l’11
le in nascondigli segreti per impedirne gio sincero a uno dei pochi “patrimo- settembre 1921, nella serena cornice
il trafugamento (peraltro autorizzato ni” davvero comuni – complici anche dei cortili del convento francescano, il
nel 1519 da papa Leone X Medici) da le reminiscenze scolastiche – a tutti gli Museo Dantesco (via Dante Alighie-
parte dei fiorentini. All’esterno si eleva italiani, in un’atmosfera resa ancor più ri 4-6, 0544/21.56.76; aperto martedì-
un campanile protoromanico (IX-XI solenne dalla lampada votiva settecen- domenica 10-18) non poteva trovare
secolo), di grande finezza, mentre la tesca che arde ininterrottamente dal una collocazione migliore, ospite del
principale attrazione dell’interno è 13 settembre 1908, alimentata dall’olio Centro Dantesco dei Frati Minori.
la cripta semisommersa (X secolo), che ogni anno la città di Firenze dona a Una parte del museo ricostruisce le
visibile da una finestra sotto l’altare Ravenna. «I diritti della monarchia, i memorie legate al monumento fune-
maggiore; un ambiente di grande sug- cieli e le acque di Flegetonte visitan- rario e alla vicenda della traslazione
gestione, dove ancora si individuano do cantai, finché volse il mio destino delle ossa; il nucleo più importante
tracce del pavimento a mosaico della mortale...» ricorda l’epitaffio trecente- della raccolta si sofferma invece sulla
chiesa originaria. sco (in latino) di Bernardo Canaccio; fortuna della multiforme iconografia
Usciti dalla chiesa, si attraversano i giar- sopra il sarcofago un rilievo di Pietro dantesca, con busti, dipinti, medaglie
dini per raggiungere la Tomba di Dan- Lombardo (1483), che adornava già la e icone, integrata da un tentativo di
te (via Dante Alighieri, 0544/21.56.76; tomba precedente, ritrae Dante assor- ricostruzione scientifica delle reali
aperta 10-18), un tempietto in stile to davanti a un leggio. fattezze del Sommo Poeta.
Bell’Italia 171
A destra: il maestro IL CARTELLONE DEL RAVENNA FESTIVAL 2015
Riccardo Muti,
protagonista di diversi Grandi orchestre
appuntamenti del e musica medievale
Ravenna Festival
2015. Qui sotto: L’edizione 2015 del Ravenna Festival
una prova al Teatro (4 giugno-27 luglio) offre come ormai
Dante Alighieri, il più da lunga tradizione un ricco calendario
importante teatro di generi e stili diversi. Dopo l’apertura
della città, inaugurato con l’Orchestra del Maggio Musicale
il 15 maggio 1852.
Fiorentino, diretta da Zubin Mehta
In basso: scena da
Falstaff di Giuseppe (4 giugno, Palazzo Mauro De André),
Verdi, l’unico tocca ai due appuntamenti clou del
appuntamento con programma dantesco: la video opera
l’opera in cartellone. L’Amor che move il sole e l’altre
Le ambientazioni di stelle di Adriano Guarnieri (5 giugno,
questo allestimento Teatro Alighieri) e la cantata La Vita
sono i luoghi verdiani, Nuova, scritta da Nicola Piovani (6
Silvia Lelli
da Busseto giugno, Palazzo De André). Ampio
a Villa Sant’Agata.
spazio è dedicato a La musica al
tempo di Dante. Spicca il progetto
La musica della Commedia, curato
da suor Julia Bolton Holloway (14
giugno, Basilica di San Francesco) ed
eseguito dall’Ensemble San Felice, che
ricostruisce l’universo dei riferimenti
musicali nell’opera dantesca. Della
stessa sezione fanno parte Più dura
che petra (8 giugno, Basilica di San
Francesco), rilettura delle Rime Petrose
con David Riondino e l’ensemble
LaReverdie; Ravenna canta il suo Dante
(9 giugno, Teatro Alighieri), letture
dantesche dei due attori ravennati
Ivano Marescotti e Franco Costantini;
Luce nell’ombra (22 giugno, Refettorio
di San vitale), una serata tutta dedicata
a Francesco Landini, il più importante
compositore italiano del ‘300.
Protagoniste anche le grandi basiliche
della città, che ospitano la serie delle
liturgie domenicali In Templo Domini
(7-14-21-28 giugno). Vasto e variegato
il programma di musica sinfonica, che
spazia da due giganti della “musica
Silvia Lelli