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SPETTROMETRO A FIAMMA
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Lo spettrometro a fiamma fornisce energia agli atomi, tramite una fonte
luminosa o laser. L’energia fornita genera uno scquilibrio nella nube
elettronica di un atomo, causando l'emissione di elettroni e l’eccitazione
dell’atomo (ione). A questo punto gli orbitali esterni tenderanno a
riempire le vacanze (zone prive di elettroni é) più interne. Con
quest’ultimo passaggio si ha un emissione energetica sfruttata nella
spettrometria.
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La fiamma, dato l’elevato contenuto energetico, viene utilizzata per far
evaporare la soluzione in esame, dato che lo stato gassoso è più stabile
rispetto agli altri.
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SPETTROMETRIA DI FIAMMA IN EMISSIONE (FE)
STRUTTURA DELLO SPETTROMETRO A FIAMMA
Il campione da analizzare viene aspirato da un capillare e nebulizzato,
mentre viene immesso nella fiamma e ne determina il colore.
A questo punto si seleziona il colore (sostanza) da analizzare tramite un
monocromatore o un filtro. In questo modo solo la luce di interesse
arriva alla fotocellula che la converte in un segnale elettrico direttamente
proporzionale.
NEBULIZZATORE
La parte iniziale e finale del capillare sono “strozzati” in modo tale da
favorire l’aspirazione tramite differenza di pressione ed al col tempo
trasformare il liquido in goccioline. Queste goccioline vengono introdotti
nella camera di miscelazione dove opportuni filtri indirizzano in una
traiettoria vorticosa le goccioline più piccole ed eliminano le goccioline
più grandi.
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BRUCIATORE
Tramite più piccole fiammelle originate da più fori, si crea un'unica
fiamma conica.
Il gas che brucia dev’essere puro e generare un’energia sufficiente,
salvo l’analisi di metalli alcalini o terre che necessitano di energie basse.
SELETTORE DI LUNGHEZZA D’ONDA
Può essere un filtro di base, interferenziale od un monocromatore
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FLUTTUAZIONE DI FIAMMA
L’intensità del segnale misurato è direttamente proporzionale al numero
di atomi di una sostanza nel gas con il nebulizzato.
Perciò è necessario garantire un flusso il più possibile costante è lineare.
INTERVALLO DI CONCENTRAZIONE
La linearità di colore rispetto alla concentrazione di un soluto non è
costante e varia in base a diversi parametri per cui va ricercato
sperimentalmente caso per caso.
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TEMPERATURA
Deve mantenersi il più possibile costante per mantenere invariato il
numero di atomi in una determinato volume.
IONIZZAZIONE
Nell’analisi di metalli anche alcalini risulta essere un disturbo, motivo per
cui si aggiunge alla soluzione un elemento più facilmente ionizzabile per
mantenere integra la stabilità del metallo in esame. Le temperature di
operabilità sono più basse rispetto ad altre attività di misura 2000C o
3000C
STANDARD INTERO
Malgrado tutti gli accorgimenti ci sarà sempre un minimo di errore, che
è, in parte, possibile correggere. Lo standard intero è un sistema di
stabilizzazione. Esso consiste nell'addizionare alle varie sostanze da
misurare un elemento suscettibile alla fiamma che funga da calibro.
L’elemento aggiunto dev'essere filtrato da un apposito filtro, prima che la
luce generata dalla fiamma raggiunga il detettore finale.
L’elemento aggiunto nelle varie sostanze è in ugual modo proporzionale
è deve mantenersi costante durante tutta la misura, motivo per cui ci
sono dei circuiti elettrici di regolazione della fiamma e della miscela.
EFFETTO MATRICE
sono le proprietà intrinseche della sostanza sotto analisi, che possono o
no influire sulla misura.
Ad esempio un’eccessiva viscosità può avere una ripercussione sulla
nebulizzazione.
SPETTROMETRIA DI FIAMMA DI ASSORBIMENTO (AA)
sfrutta la capacità degli atomi di assorbire determinate lunghezze d’onda.
Si fornisce all’atomo la stessa energia necessaria per emettere un
elettrone di un determinato livello energetico.
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COMPONENTI SPETTROMETRO DI ASSORBIMENTO
La prima parte è composta da una lampada con monocromatore per la
selezione della luce necessaria per ottenere una radiazione I0 > I
uscente dal campione. Un secondo monocromatore ed una fotocellula
permettono di misurare il segnale. Il secondo monocromatore taglia tutte
le lunghezze d’onda diverse da quella incidente. [è importante notare
che oltre alla luce segnale della lampadina c’è la fiamma] Il sistema che
distingue le varie lunghezze d'onda delle luci si chiama chopper.
LAMPADINA
è costituita da un catodo cavo, costituito dallo stesso materiale metallico
che si vuole analizzare. Tramite scariche elettriche, sul catodo si genera
un'emissione di lunghezza d’onda pari al metallo che la costituisce.
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CHOPPER
è un semidisco rotante che alternativamente impedisce il passaggio
della luce del raggio incidente generando una pulsazione.
Per cui il detector riceve il segnale pulsato dal chopper e quello continuo
dalla fiamma. Il detector , essendo focalizzato sul chopper a segnale
pulsato ignora quello di fiamma che è continuo.
BRUCIATORE
è simile al FE, ma genera un flusso laminare per massimizzare il
contatto tra radiazione luminosa e sostanza da analizzare.
NEBULIZZATORE
è identico al FE.
Monocromatore e apparato di rilevazione
è identico al FE.
MISURE
l’assorbanza è costante per ogni materiale e la lunghezza del percorso è
costante ed è a partire da questi dati che si determina la concentrazione
di una sostanza in una soluzione.
ATTENDIBILITA’ DI MISURA AA
Intervallo di concentrazione con attendibilità alta è limitato da un
intervallo di linearità limitato
Intervallo di temperatura è indifferente dato che i materiali sono nello
stato fondamentale (non eccitato) , a parte minimissime variazioni di
stabilità dovute a minimissime variazioni di temperatura.
L’assorbimento varia al variare della quantità e della concentrazione
della sostanza sottoposta ad analisi.
La fluttuazione di fiamma è identica al FE.
La ionizzazione di fiamma è identica al FE.
L’effetto matrice è identico al FE.
Interferenze chimiche - il metallo, nella fiamma, potrebbe generare
sostanze difficilmente distinguibili.
Scattering è la dispersione di energia generata da una lunghezza d’onda
pari alle dimensioni della molecola o cellula posta ad analisi.

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