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Lezione 1 del 05/10/2015

Obiettivi del corso:

Analisi di composti organici tramite risonanza magnetica nucleare


bidimensionale;

Analisi di composti organici tramite spettrometria di massa;

Metodologie per modifiche chimiche di macromolecole (polisaccaridi) da fonti


naturali destinate allindustria chimica.
Spettroscopia e spettrometria
La struttura di un composto organico pu essere ricavata da quattro analisi
spettroscopiche fondamentali: IR, UV, NMR e massa. Le tecniche spettroscopiche
utilizzano radiazioni con differente energia e lunghezza donda. Se al composto in esame
si fornisce energia sotto forma di radiazione si inducono modifiche reversibili nella materia.
Dunque il campione analizzato recuperato inalterato dopo lanalisi spettroscopica. Le
tecniche spettroscopiche sono reversibili e non distruttive. Le tecniche spettrometriche
sono invece distruttive. Il campione alterato rispetto al suo stato iniziale, in quanto sono
state indotte modifiche irreversibili (ad esempio la frammentazione dei legami).Tuttavia,
anche se la spettrometria (di massa) presenta lo svantaggio di essere una tecnica
distruttiva, ha come pregio una sensibilit elevatissima. Infatti, per eseguire uno spettro di
massa sono necessarie quantit di campione dellordine dei picogrammi (o anche
inferiori). Al contrario, le tre tecniche spettroscopiche IR, UV e NMR necessitano di
quantit pi elevate di campione. La tecnica che richiede maggiori quantit di prodotto da
analizzare lNMR (richiede mg di campione); lIR e lUV necessitano di quantit di
campione dellordine delle frazioni di milligrammo.
Ordine di sensibilit:
-

spettrometria di massa;
IR e UV;
NMR.

La risonanza magnetica nucleare ha minor sensibilit; tuttavia le informazioni che si


possono ricavare riguardano ogni aspetto della struttura primaria (connessione tra gli
atomi), della vicinanza spaziale degli atomi, della struttura terziaria (organizzazione
spaziale della molecola) e della presenza di specifici elementi nel campione in esame
(quasi tutti gli elementi della tavola periodica sono in grado di dare spettri di risonanza
magnetica nucleare). La maggior parte delle tecniche NMR analizza il campione in
soluzione. per possibile effettuare lanalisi NMR di campioni allo stato solido. Anche per
lIR possibile svolgere analisi di campioni solidi o in soluzione. Per quanto riguarda la
spettrometria di massa, il campione deve essere sciolto in una matrice.
Il campione in soluzione irradiato e, fornendo energia, si inducono (nella spettroscopia)
modifiche reversibili. Una volta cessata la radiazione il sistema ritorna nello stato iniziale.
NellUV si modificano gli elettroni meno intensamente legati (elettroni e doppietti non
condivisi; gli elettroni non vengono eccitati). NellIR si modificano gli stati vibrorotazionali. NellNMR si utilizzano le radiofrequenze , cio radiazioni poco intense dal
punto di vista energetico, che inducono modifiche a livello nucleare (gli elettroni, invece,
non sono interessati da modifiche). In particolare viene modificato lorientazione dello spin

nucleare. I nuclei, caratterizzati nello stato iniziale da unorientazione random, sottoposti


allazione di un campo magnetico esterno si orientano in funzione del campo stesso.
Lorientamento pu essere parallelo o antiparallelo al campo magnetico esterno B 0.
Una volta orientati e ordinati i nuclei attraverso lapplicazione del campo magnetico
esterno, si pu irradiare il campione. In questo modo i nuclei a minor energia (stato ,
allineati al campo magnetico esterno), grazie allenergia della radiofrequenza, passano in
uno stato a maggior energia (stato ; i nuclei sono antiparalleli al campo B 0)
Lenergia fornita per eccitare le molecole dallo stato fondamentale ad uno stato a pi alta
energia nelle tecniche spettroscopiche sempre tale da non indurre la rottura dei legami.
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Nello spettro IR, in ascissa sono riportati i numeri donda e in ordinata le intensit. Nello
spettro si individuano bande e non picchi. La limitazione pratica dellIR in soluzione
rappresentata dal fatto che lintensit non proporzionale al segnale che la genera
(differentemente dallNMR). Non possibile effettuare lintegrazione perch larea sottesa
dal segnale non proporzionale al segnale stesso. Inoltre, le celle in cui si inserisce il
campione sono costituite da sali (KBr, NaCl, etc) caratterizzati da legami ionici e non
covalenti (come i legami indagati dalla tecnica). Di conseguenza non si possono usare
solventi polari come lacqua, il metanolo o letanolo. Come solventi si usano, allora,
cloroformio e tetracloruro di carbonio; se il composto in solubile in questi solventi, si pu
preparare una pasticca, miscelando il campione con un solido e con il nujol ( un olio
minerale di paraffina pesante). Le cuvette per lIR sono conservate in essiccatori perch i
sali sono igroscopici. LIR fornisce informazioni sui gruppi funzionali presenti nella
molecola: ad esempio il carbonile (C=O), presente nei chetoni, nelle aldeidi, negli acidi
carbossilici, nelle anidridi. Il segnale di questo gruppo funzionale si trova a numeri donda
v 1700. una banda di forte intensit perch corrisponde ad una variazione elevata del
momento dipolare della molecola. Unaltra zona di interesse nellIR a v 3000; in questa
zona presente il segnale del legame C-H, poco diagnostico. A v 3500 presente lo
stretching dellOH, rappresentato da una banda molto larga. La zona dello spettro a destra
di v 1700 si chiama zona del finger print e caratterizza un composto nel suo insieme.
Nello spettro presente una banda a v =1715, rappresentativa dellassorbimento del
gruppo C=O di un chetone (gli altri composti contenenti il carbonile sono spostati rispetto a

questo numero donde). Il composto non ha assorbimento nella zona dellUV e ci implica
che il composto non ha legami coniugati. Quindi il carbonile non ha nelle vicinanze altri
doppi legami (non un chetone coniugato). Lo spettro di massa fornisce informazioni sul
peso molecolare dello ione molecolare. Lo ione molecolare a massa maggiore d
indicazioni sulla composizione in termini qualitativi e quantitativi degli atomi presenti. Dalla
formula presente nello spettro di massa si possono trarre informazioni sul numero di
insaturazioni (cicli, doppi legami, tripli legami, anelli aromatici). La formula minima di un
alcano :
CnH2n+2
Si calcola la differenza tra la formula del composto in esame e la formula dellalcano
corrispondente con il medesimo numero di atomi di carbonio. Le insaturazioni per un
composto di formula CxHyXzO sono espresse tramite la relazione:
=

( + )
+1
2

Le insaturazioni sono pari alla differenza tra il numero di atomi di carbonio e la met del
numero di atomi monovalenti, sommata poi ad 1. Gli atomi monovalenti sono idrogeno e
alogeni.Gli atomi bivalenti non contano.
Per 6 atomi di carbonio dovrebbero essere presenti 14 atomi di idrogeno; invece ne sono
presenti solo 12 e quindi si ha una sola insaturazione. Infatti:
= 6

12
+1 = 1
2

Linsaturazione il C=O e la molecola a catena aperta.


Il primo spettro NMR lo spettro per il 13C (la scala va da 0 a 220 ppm). Il secondo spettro
lo spettro HNMR (la scala va da 0 a 10/12-15 ppm). Ogni elemento ha il suo range di
assorbimento. Il fosforo P (numero atomico 15) per esempio ha uno spettro con scala che
va da -10 a +40 ppm. Gli spettri per il C riguardano il 13C, che non lisotopo naturalmente
pi abbondante (ha abbondanza naturale 1,1%). I nuclei attivi allNMR sono quelli la cui
somma di neutroni e protoni dispari e il numero atomico pari o dispari. importante
che la somma dei componenti del nucleo sia dispari. Non sono attivi allNMR i nuclei che
hanno numero di massa e numero atomico pari (il 12C e lO); in tal caso si sfruttano gli
isotopi di tali elementi.
Esistono due spettri per il carbonio: spettro accoppiato e disaccoppiato con lidrogeno
direttamente legato. Gli atomi di carbonio risentono dellinterazione con gli atomi di
idrogeno direttamente legati ad essi. Gli atomi direttamente legati sono caratterizzati da
una costante di accoppiamento j = 1 (numero di legami che separano gli atomi
considerati). A seconda del numero di idrogeni legati si ottengono segnali diversi:

Quartetto

Tripletto

Doppietto

5
Singoletto

Il numero di linee che compaiono in un segnale pari al numero di atomi legati (di H) +1.
Lo spettro accoppiato permette di stabilire quanti atomi di idrogeno sono legati ad un
particolare carbonio.
(N.B.: nella figura presa dal libro Organic Structures from Spectra lo spettro accoppiato
non c; c solo quello disaccoppiato).Nello spettro accoppiato presente un CH
(doppietto), tre CH3 (tre quartetti) e un segnale singolo, rappresentativo di un atomo di
carbonio non legato ad atomi di H (singoletto). Lo spettro disaccoppiato (con linee singole)
si ottiene cancellando linformazione relativa allaccoppiamento con lidrogeno ( utile per
molecole molto complesse). Nello spettro disaccoppiato si contano i carboni (si contano i
segnali). A 0 ppm presente il segnale del tetrametilsilano (TMS), composto utilizzato
come riferimento per la scala degli spettri di risonanza magnetica nucleare. Il TMS,
aggiunto al campione come standard interno, viene scelto come riferimento perch pi
schermato, in quanto il carbonio pi elettronegativo degli altri atomi, essendo polarizzato
negativamente (il segnale spostato a destra rispetto a quelli dei composti organici). Nel
TMS tutti i protoni e gli atomi di carbonio sono magneticamente e chimicamente
equivalenti; quindi lunico segnale visibile anche utilizzando quantit minime di
silano.Inoltre il TMS un composto organico davvero poco reattivo con i solventi,
solubile nella maggior parte dei composti organici ed insolubile in acqua (in tal caso si
usa un sale di silicio). facilmente eliminabile, perch volatile ed economico.
N.B. Negli ultimi 10 minuti della registrazione, inspiegabilmente, non si sente un emerito
cavolo, per cui mi limito a ricopiare gli appunti di Anna. Forse il problema si pu risolvere
ascoltando la registrazione direttamente dal cellulare di Anna.
Negli strumenti di nuova generazione il TMS non viene pi impiegato come riferimento e la
scala tarata direttamente con il solvente.
I segnali nello spettro sono 5.Poich i carboni sono 6 (come si evince dalla formula del
composto), due carboni devono essere equivalenti. Gli spettri di 13C non sono integrabili.
Lintegrazione (nello spettro HNMR??) la misura (in cm) dellarea sottesa dal segnale e
si effettua a partire dalla met del punto di flesso fino al termine del segnale. Si divide poi
per lintensit del segnale pi basso e si ottiene il rapporto tra i protoni responsabili del
segnale.

I CH3 nello spettro hanno posizioni differenti. Quando i segnali sono spostati a delta pi
elevati significa che gli atomi considerati sono vicini ad un eteroatomo (lo spostamento
vale sia per lHNMR che per il 13C NMR).

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