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a cura di
Philippe Nouzille
Contributi di
Angela Ales Bello
Stefano Bancalari
Carla Canullo
Emmanuel Falque
Edoardo Ferrario
Alain Flajoliet
Jean-François Lavigne
Philippe Nouzille
Nicola Reali
Francesco Valerio Tommasi
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Presentazione
Philippe Nouzille
Indice
La costituzione fenomenologica
della persona umana in Edith Stein
F V T
Francesco Valerio Tommasi
. Cfr. J. M, Distinguer pour unir ou les degrés du savoir, Paris, Desclée de
Brouwer, , che cita Husserl o la fenomenologia ad esempio alle pp. –,
o , ma che menziona anche Pfänder, Scheler, Heidegger.
. Cfr. J. M, Le paysan de la Garonne. Un vieux laïc s’interroge à propos du
temps présent, Paris, Desclée de Brouwer, , p. .
. Cfr. E. S, Husserls Phänomenologie und die Philosophie des hl. Thomas von
Aquin, in Jahrbuch fűr Philosophie und phänomenologische Forschung, Ergänzugsband,
Tübingen, Max Niemeyer, (), pp. –. Nella versione dialogica originale il
testo è stato pubblicato in ESW XV, pp. –, con il titolo Was ist Philosophie? Ein
Gespräch zwischen Husserl und Thomas von Aquin
. Cfr. J. M, Humanisme intégral. Problèmes temporels et spirituels d’une
nouvelle chrétienté, Paris, Aubier, : « Umanesimo teocentrico e umanesimo an-
tropocentrico », p. . Riguardo a Héring cfr. l’introduzione e la conclusione di
Phénoménologie et Philosophie religieuse. Étude sur la théorie et la connaissance religieuse,
Strasbourg, imp. Alsacienne, , dove si distingue tra approccio “antropocentrico”
e “teocentrico”, secondo una contrapposizione già di E. Przywara in un articolo del
intitolato « Theozentrische und anthropozentrische Frömmigkeit », in Ringen
der Gegenwart: Gesammelte Aufsätze –, voll., Augsburg, B. Vilser, , vol. ,
pp. –.
Francesco Valerio Tommasi
. Cfr. C.M. W, Hinführung a Einführung in die Philosophie, Freiburg im B.,
Herder, (ESGA VIII), p. XX ss.
La costituzione fenomenologica. . .
piano di assoluta certezza . Sino alle sue opere più tarde, anche
quando la filosofia scolastica sarà parte integrante del modo di
pensare steiniano — e dunque anche in Endliches und ewiges Sein
— Stein prende sempre le mosse dalla riduzione fenomenologi-
ca, e non sembra mai smentirla o rifiutarla, ma eventualmente
superarla o trascenderla, operazione però ben diversa. Non è
lecito quindi ascrivere frettolosamente a Stein una posizione
immediatamente o ingenuamente realistica; anche se come
diremo immediatamente, la sua lettura della riduzione trascen-
dentale possiede una tonalità e un accento peculiari, per cui
non si può di certo neanche definire Stein un’“idealista” .
Anche nella Einführung ci si rivolge anzitutto al metodo
dell’epoché e della messa tra parentesi dell’esperienza naturale,
di tutto il mondo e dell’atteggiamento spontaneo che pone
aproblematicamente e in modo spontaneo come un dato di
fatto l’esistenza dello stesso. Il dubbio e la riduzione svelano il
terreno della coscienza pura e dell’io puro, su cui si fonda la fi-
losofia come scienza di visione di essenze (Wesens–Anschauung),
costituita da atti intenzionali composti necessariamente, sem-
pre, da elementi sia noetici che noematici. Questi vengono
ricondotti da Stein alla divisione tra aspetto soggettivo e natura-
le e quindi vengono a essere l’architrave su cui si costruisce la
macrodistinzione che regge l’impianto dell’opera.
Così, Stein può giustificare immediatamente anche una trat-
tazione della natura e del mondo e l’apertura del soggetto a
essi.