TAI
Tecniche di Alchimia Interiore
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Il Sentiero Interiore
Questo manuale nasce all’interno di un progetto che ho denominato “Il
Sentiero Interiore”. Vivendo mi sono reso conto di non essere
immortale, sebbene varie teorie e antiche tradizioni affermino
l’esistenza di una vita ultraterrena. So che questa è l’unica, ora, a mia
disposizione, ed eà mia intenzione onorarla e impiegarla al meglio.
Oggi eà molto diffusa la credenza nelle cosiddette vite precedenti, che
presuppongono innumerevoli esperienze in diverse epoche oltre alla
salvifica certezza di vite posteriori. “Non escludo il ritorno” ha fatto
scrivere il cantante Franco Califano sulla sua lapide, ed io sono con lui,
tuttavia non posso nemmeno affermare con certezza qualcosa di cosìà
imponderabile. Peraltro, quand’anche fosse accertata l’immortalitaà di
“qualcosa in me” (anima, essenza, mente imperitura, etc.) preferisco
comunque focalizzarmi sulla mia vita attuale, cosìà, giusto percheé ce
l’ho sottomano.
Dopo aver riflettuto sulla mia impermanenza mi sono reso conto che
anche tutto quello che esiste possiede questa caratteristica. Oggi c’eà ,
domani chissaà , tra mille anni forse, tra ventimila probabilmente non
ne resteraà traccia. Eraclito descrive questo fenomeno con due parole
greche, “panta rei” ovvero “tutto scorre”.
tutto scorre
Tanti anni fa, in meditazione nella foresta, un principe indiano ha
esplorato questo fenomeno e si eà reso conto che nell’universo nulla
permane. Anche il nostro amato Sole che permette la vita su questo
pianeta e splende sui giusti e sugli empi, un giorno lontano termineraà
la sua esistenza. Del resto, eà risaputo che l’entropia non guarda in
faccia a niente e a nessuno. Non solo, il principe Siddhartha ha
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determinato che la causa prima della sofferenza eà l’attaccamento, sia
alle cose positive che a quelle negative dell’esistenza. Ha fatto un gran
lavoro, questo principe! Nella mia esplorazione della vita, mi sono
accorto che essa eà qualcosa di vivo.
la vita è viva
Intendo che eà una sorta di organismo, composto dalle vite di tutti gli
esseri, dai loro pensieri, dalle emozioni, dai vissuti, dalle fantasie, dai
non-detti, dalle paure, dalle aspettative, dalle idee, dalle impressioni.
Questa unica immensa manifestazione organica eà viva nel tempo e
nello spazio, e mi piace chiamarla “plasma spazio-temporale”.
Questo termine evoca una sostanza a metaà tra il liquido e il solido,
intelligente, che risponde alle frequenze emesse da ciascun essere.
Per questo, quando accade qualcosa, tendo a guardare dentro
piuttosto che fuori. Non eà facile neé automatico, ma puoà dare parecchie
soddisfazioni oltre a metaforiche legnate sui denti! Penso che
guardarsi dentro sia la prima e piuà importante cosa da fare, senza peroà
attribuirsi poteri che, semplicemente, l’essere umano non possiede. Ad
esempio, se ti fossi trovato a vivere in un paese multiculturale e
moderno come era la Siria nel 2011 e all’improvviso ti avessero
sparato addosso o bombardato la casa, oppure fossi finita come
schiava sessuale nelle mani di cosiddetti (dai media occidentali)
“ribelli moderati” dimostratisi dei tagliagole al soldo delle stesse
nazioni che dicono di combatterli, non eà tanto o solamente dentro di te
che avresti dovuto guardare. Anche percheé , in questo esempio, la
guerra eà stata ideata, decisa e finanziata da persone o organismi
dall’altra parte dell’oceano con precise mire economiche e politiche,
incuranti della tua vita e del tuo destino. Quando sei nel bel mezzo di
un fenomeno piuà grande di te, verso il quale hai poco o punto potere,
puoi certamente cambiare il modo con il quale lo vivi e reagisci
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ad esso, al contempo rendendoti conto che le tue opzioni sono limitate
e difficilmente sono in grado di arrestare un fenomeno cosìà vasto e
complesso. Per questo quando entro in contatto con idee del tipo “tu
crei la tua realtaà al 100%”, sorrido. Mi sembra l’estremo opposto del
fatalismo, secondo il quale tutto eà giaà deciso ed eà inutile fare alcuncheé .
Mi piace molto la massima latina “In medio stat virtus”, la trovo
efficace per offrire soluzioni pratiche. Questo mi esorta a guardare
dentro di me, rispettando gli ordini di grandezza della vita. Del
resto, solo gli esseri umani potevano concepire una visione totalmente
antropocentrica dell’esistenza.
EFT, TAI, AGER, PET: i quattro punti cardinali che ti faranno da guida
lungo il Sentiero Interiore, cosìà da lasciar andare i pesi del passato,
sviluppare i tuoi talenti e manifestare la tua natura profonda.
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AVVERTENZE
e non puoi:
utilizzarlo o citarlo attribuendotene la paternitaà ;
modificarlo in alcun modo;
utilizzarlo in toto o in parte per elaborare una tua opera;
venderlo o fornirlo in cambio di denaro o altro valore.
Anche grazie a te, dopo che ne avrai sperimentato i benefici, TAI saraà
sempre piuà diffusa e potraà aiutare molte persone nella loro ricerca
interiore. Grazie! Per ulteriori informazioni sul Copyright puoi
consultare il sito www.creativecommons.it
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Capitolo 1: Alchimia interiore
Secondo le ultime ricerche, svolte da eminenti scienziati di tutto il
globo, la vita che stai vivendo eà l’unica che hai a disposizione,
perlomeno con questo corpo e questa mente. Sebbene vi siano
numerosi indizi che possono far ipotizzare una esistenza dopo la
morte fisica, la certezza eà ancora laà da venire e, soprattutto, essa eà
situata in un tempo futuro, diverso da quello attuale. Per questo
motivo ritengo prioritario dedicarsi allo sviluppo dei potenziali, tanto
i propri quanto quelli altrui, sia come individui che come società.
Il tempo che abbiamo eà limitato, e al “memento mori” di sapor
medievale affianco la famosa frase del Vate: “Memento audere semper”.
Infatti ogni volta che vivi un’esperienza che per te, in quello specifico
momento, è troppo (negativa, ma anche positiva), non sei in grado di
comprenderla (pienamente) e di portarla a compimento, un
frammento della tua consapevolezza si cristallizza in forma di
rappresentazione multi-sensoriale non completamente digerita,
unita alle tue reazioni automatiche ad essa. Significa che una parte
della tua energia vitale rimane bloccata nello spazio e nel tempo che
hanno configurato quell’evento, creando cosìà un nodo energetico.
Cioà puoà essere eseguito con molte strategie diverse, che discipline
antiche e moderne hanno insegnato a generazioni di umani.
L’esperienza insegna che non esiste un metodo che vada bene per tutti,
sempre. Per questo intendo dare il mio contributo, dopo tanti anni di
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pratica nel campo delle Tecniche Energetiche, portandoti a conoscenza
di un metodo che ho chiamato TAI, Tecniche di Alchimia Interiore.
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Infine, una menzione speciale merita l’espressione di sentimenti di
gratitudine, potente strumento di connessione con la vita e creatrice di
ordine. Sentire ed esprimere gratitudine aiuta a vivere meglio, ad
essere felici e a sentirsi parte dell’esistenza. Per questo, come in altri
miei libri, ho disseminato nel manuale una serie di “inviti alla
gratitudine”. Quando li incontri, ti consiglio di seguirne le indicazioni e
di prenderti il tempo per assaporare il benessere che la gratitudine,
invariabilmente, permette di provare.
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Capitolo II: principi e opinioni
Nel presente capitolo trovi i principi di TAI uniti a miei punti di vista
personali. Mi sono accorto di non poter operare una distinzione
oggettiva tra la costruzione teorica del metodo e le mie opinioni su
vari aspetti della vita, percioà ho scelto di mettere tutto insieme, e
lascio a te l’incombenza di distinguere cioà che spiega il funzionamento
di TAI da cioà che ne “colora” la teoria. Ci tengo a dire che i pensieri qui
esposti hanno contribuito alla realizzazione del metodo, li considero
quindi come muse ispiratrici. Probabilmente leggerai delle opinioni
poco “politicamente corrette”, e me ne rallegro. Ritengo che il
moderno conformismo da “Polizia Culturale” sia un flagello per le
menti, un virus che inibisce l’attivitaà senziente e favorisce
l’autocensura e l’omologazione prima ancora della censura imposta da
governi, media e istituzioni. Percioà se posso dare il mio contributo per
uscire dalla “trance” del politicamente corretto, ne sono lieto e
onorato.
Eraclito
Byron Katie
L’assunto base di “The Work” (Il Lavoro), metodo messo a punto dalla
statunitense Byron Katie, eà che l’attaccamento a cioà che pensiamo
genera sofferenza inutile. Propone quindi, attraverso un attento esame
della propria coscienza, di lasciar andare gli attaccamenti ai pensieri
per raggiungere la pace interiore. Steve Wells, co-ideatore delle
Tecniche Energetiche Provocative, eà partito dalla comune esperienza
con Logosintesi per utilizzare il potere delle parole come mezzo per
favorire questo rilascio, semplicemente dicendo “Lascio andare tutti i
miei attaccamenti emotivi a (questo pensiero)”. Ho colto l’importanza
di questa affermazione, semplificandola e integrandola nei protocolli
TAI cosìà da massimizzarne l’efficacia. Peraltro, l’esperienza con EFT mi
ha condotto a rendermi conto dell’importanza di accettare, di
riconoscere e accogliere ciò che c’è, prima di poterlo lasciar
andare. Giudicare e rifiutare le reazioni a una situazione non fa altro
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che rinforzarla, mentre riconoscerle (accoglierle) significa dargli uno
spazio per poterle poi trasformare, lasciando andare ogni
attaccamento. Spesso il disagio eà dato non tanto (o non solo) dal
problema in seé , ma dalle reazioni automatiche (fisiche, emotive,
mentali e comportamentali) ad esso. Sovente sono le nostre risposte
che facciamo fatica a riconoscere e accettare, mentre eà bene rendersi
conto che le modalitaà di reazione ad un evento sono spesso obbligate,
quando quest’ultimo eà “troppo per noi”. Abbiamo visto che quando
un’esperienza (reale o anche immaginata vividamente) eà “troppo” per
un individuo, il suo sistema attiva una strategia automatica di
reazione che, se da un lato permette di gestire l’episodio, dall’altro lo
cristallizza in un “nodo energetico”. Esso puoà avere segno positivo o
negativo (il ricordo di un momento “troppo bello per essere vero”,
oppure un lutto) ma comunque eà una zona dell’orizzonte interiore nel
quale non scorre energia, ovvero non avvengono mutamenti di
consapevolezza. Rimane come una bolla d’aria in un liquido, una
capsula spazio-temporale dove non avvengono cambiamenti. Per
aumentare la consapevolezza e il benessere occorre individuare e
dissolvere queste capsule, muovendo energia cosìà da riconoscere le
proprie reazioni, lasciar andare l’attaccamento e generare un nuovo
grado di ordine e armonia.
Ora, ho come il sospetto che tutto questo non sia avvenuto, con buona
pace di chi ci ha creduto con fervore, e che anzi i ceppi delle catene che
la cosiddetta “eé lite” ha ideato si stiano ulteriormente stringendo, con
la terribile prospettiva di un mondo alla “1984” di George Orwell.
Resta comunque l’ottimo intento di porsi come parziale origine della
propria esistenza, lasciando andare i pesi del passato, gli schemi
limitanti e le ferite emotive. Penso che insieme ad essi vadano
abbandonati anche il pensiero magico, la proiezione parentale
sull’autoritaà , le fantasie di illuminazione istantanea e l’aspettativa
della catarsi che purifica il mondo. Come avrebbe detto il buon
Nietzsche: “Umano, troppo umano”. Un’attenta analisi della storia
dell’umanitaà mostra che le aspettative di ascensione e riscatto sono
spesso presenti nella cultura dei vari popoli, e il tanto avanzato
(tecnologicamente) mondo moderno non ne eà esente, anzi spesso le
ammanta di sembianze scientifiche per conferire loro una parvenza di
logica. Cambiano i protagonisti e le modalitaà , ma il messaggio eà
sempre il medesimo: grazie ad un elemento (un messia, un dio, una
consapevolezza, una tecnologia) l’intera umanitaà o meglio una parte
(in genere quella meritevole, secondo precise regole mostrate in un
qualche libro sacro o illustrate da esseri “risvegliati”) di essa saraà
salvata. Ogni anno circolano almeno tre o quattro “date speciali” che
promettono elevazione spirituale immediata, trasformazioni personali
e sociali, sviluppo spontaneo di capacitaà paranormali e fratellanza
universale, con migliaia di persone in speranzosa attesa di un futuro
radioso che rimane, appunto, futuro.
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Anche per questo motivo ho concepito TAI: come strumento per vivere
appieno il presente, che utilizza gli ostacoli (i nodi energetici) come
fonte di energia contemporaneamente allenando al pensiero critico.
Una sorta di Aikido spirituale che liberi dalle aspettative di
illuminazione istantanea, di apertura h.24 di tutti i Chakra e di una
Kundalini libera e bella. Lo scopo di TAI eà il dasein, l’esserci.
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Capitolo III: Legge di Risonanza
Per proseguire il nostro viaggio all’interno di noi stessi abbiamo
bisogno di qualche altro pilastro teorico. Peraltro, ci tengo a dire che la
teoria segue la pratica, e non il contrario. Le esperienze vissute
necessitano di una spiegazione, e questa eà la mia. Non
necessariamente una veritaà rivelata, e anche se lo dovesse essere…
accolgo, e lascio andare ogni attaccamento ad essa. Prendo a prestito
da Marco Della Luna, autore tra gli altri dell’ottimo libro Neuroschiavi,
il termine “dividuo”, che indica uno stato dell’essere molto comune
anche al giorno d’oggi caratterizzato da una sostanziale
frammentazione della coscienza. Il “dividuo” eà privo di un centro, di
conseguenza raramente puoà operare scelte pienamente consapevoli.
La sua coscienza eà frammentata e cristallizzata in migliaia di “nodi
energetici” che gli impediscono di esserci pienamente. Abbiamo visto
che questi nodi sono previsti dalla natura, sono una soluzione alla
mancanza di consapevolezza in un dato punto del tempo e dello
spazio. Potremmo paragonarli alla melanina che si crea
automaticamente dopo l’esposizione ai raggi solari, per proteggere la
pelle (nodi piuà leggeri) o alle cicatrici che sorgono dopo una ferita
profonda (nodi piuà “carichi”). Non c’eà nulla di sbagliato ad averli (fa
parte del gioco della vita) ed eà normale essere un dividuo, eà la
naturale condizione umana. Non eà per niente facile diventare un
individuo (letteralmente “non diviso”) percheé necessita di volontaà e
di energia, ovvero consapevolezza disponibile e direzionata, prodotta
da tutti e tre i tuoi “centri”: pancia, cuore e cervello.
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Dove si trova questa energia? Essa eà in te, la devi liberare, produrre e
raffinare; a questo serve l’Alchimia Interiore. Quando sei presente a
te stesso sei consapevole del tuo corpo, dei tuoi pensieri, delle tue
emozioni, dell’ambiente attorno a te, e utilizzi un tipo di energia simile
a una benzina con molti ottani. In queste occasioni la vita ha un altro
sapore, non percheé cambino le circostanze esterne ma percheé tu ci sei,
piuà intensamente. Talvolta accade che questo stato arrivi
spontaneamente, ma possono anche passare giorni o settimane, e
soprattutto non hai il minimo controllo su questo fenomeno. Per
essere individuo, quindi per esserci, necessiti di energia che trovi in
parte disponibile (la forza vitale che ti permette, ora, di leggere queste
parole) e che in parte resta cristallizzata in idee e risposte non piuà
funzionali. Questa energia eà tua, in te, ma non eà (ancora) quella
benzina a molti ottani che ti permette di “vivere ad un’altra velocità”,
anzi ti fa procedere con il freno a mano tirato. La devi quindi estrarre
dai nodi energetici (le impressioni cristallizzate non piuà adeguate o
non concluse) oltre che da tutti gli istanti di presenza e di
gratitudine che riesci a generare. La fase successiva eà trasformarla in
carburante ad alta resa, e questo lo puoi fare nei tre centri destinati
dalla natura anche a questa funzione, definiti dantian nell’antica
cultura cinese. Questa parola significa “campo rosso” e rappresenta il
centro dove l’energia viene accumulata e trasformata. TAI si avvale dei
tre centri per aiutare il praticante a produrre e utilizzare la sua forza
vitale in modo efficace, per facilitare la sua completa manifestazione
come individuo. Quando utilizzo il termine “energia” intendo l’essenza
che anima ogni essere vivente, e che secondo la tradizione orientale si
accumula nel dantian inferiore (Hara, in giapponese) situato appena
sotto l’ombelico. Da lìà sale al dantian mediano (zona cardiaca),
trasformandosi in energia vitale che poi arriva al dantian superiore
(Terzo Occhio) per divenire una forma piuà raffinata di energia, detta
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coscienza. Percioà in TAI energia e coscienza sono sinonimi, pur
indicando frequenze e manifestazioni differenti dello stesso elemento.
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Capitolo IV: Centri di energia
In Medicina tradizionale cinese, ma anche nella filosofia taoista, i
Dantian sono i tre centri nei quali si accumula il chi (sotto forma di
Jing, Qi e Shen) e da lìà si diffonde nei meridiani energetici (quelli che
utilizziamo in EFT). Nelle arti marziali interne si utilizzano i tre
dantian per accumulare e raffinare energia vitale, in un percorso di
crescita personale e spirituale. I tre centri corrispondono a quelli che
la scienza moderna ha confermato essere tre cervelli, poicheé tutti
sono dotati di neuroni. Oltre al cervello contenuto nella scatola
cranica, abbiamo cellule nervose nel cuore e nell’intestino. Le
espressioni popolari, come ad esempio “seguire la pancia” o “andare
dove ti porta il cuore” assumono quindi un senso piuà ampio, e trovano
riscontro nelle ultime scoperte. Abbiamo tre cervelli ed eà bene che si
mettano d’accordo, altrimenti si rischiano innumerevoli conflitti e
sofferenze.
I TRE CENTRI
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Capitolo V: Tecniche di Alchimia Interiore
Abbiamo visto che in questo modello l’energia viene usata come
sinonimo di coscienza, anche se in realtaà quest’ultima eà energia vitale
raffinata, trasmutata. Potremmo utilizzare una metafora musicale, per
definire la coscienza come energia ad un’ottava piuà elevata. Poicheé
tutto eà ciclico, la coscienza si traduce nuovamente in energia (capacitaà
di agire) sotto forma di azioni, non piuà reattive ma consapevoli. Anche
il semplice lavare i piatti puoà essere un’azione automatica (lo faccio e
intanto la mia mente vaga) oppure consapevole, mentre lavo le
stoviglie ci sono. Nel secondo caso la consapevolezza mi permette di
agire in modo differente, quello che Franco Battiato nella canzone “I
treni di Tozeur” chiama “vivere a un’altra velocità”. TAI eà uno
strumento per raggiungere tale stato dell’essere. L’osservazione della
natura ci permette di cogliere un aspetto fondamentale della vita: tutto
si trasforma.
tutto si trasforma
Prepararsi a TAI
Per iniziare, soprattutto quando cominci a fare pratica con TAI, eà bene
partire da qualcosa che ti disturba a livello fisico, emotivo o mentale. Il
disagio eà paragonabile alla scintilla prodotta dalla candela, grazie alla
quale inizia il processo di combustione che permette di avviare il
motore. La vita fornisce spesso, diciamo pure quasi ogni giorno,
situazioni, sintomi ed emozioni che necessitano di essere elaborate.
Per il praticante di Alchimia Interiore le situazioni “calde”, ovvero
emotivamente coinvolgenti, sono ghiotte occasioni per trasformare
energia e sviluppare consapevolezza. Quando una tematica ti
coinvolge sei maggiormente agganciato ad essa, e questo facilita molto
l’esecuzione del metodo e l’elaborazione della situazione disturbante.
Talvolta eà necessario “scaldare” una tematica (un ricordo, una fantasia,
una credenza, un simbolo) per renderla presente nel tuo orizzonte
interiore. Il disagio esiste quando lo senti, lo percepisci, quando ti
attiva emotivamente.
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Se, come ti auguro, hai appreso EFT, dovresti saper utilizzare lo Stile
Evocativo per connetterti alla tematica che desideri elaborare. Per
facilitarti lo ricordo qui:
stimola uno dei punti di EFT e descrivi, meglio se a voce normale,
la situazione che stai vivendo con tutte le sue sfaccettature
mentali, emotive e fisiche. Ogni tanto cambia il punto che vai ad
attivare mentre segui il flusso di pensieri, emozioni e sensazioni.
Quando arrivi a provare emozioni o sensazioni intense fai un
respiro e nota cosa c’eà nella tua mente in quel preciso istante. A
quel punto passa a TAI.
Eseguire le tecniche
Quando utilizzi TAI arrivi a sciogliere i nodi energetici, liberando
energia disponibile ad alimentare i tuoi obiettivi, quali che siano. Per
questo eà una buona idea avere in mente un obiettivo da nutrire con
l’energia che verraà liberata mediante le frasi “solve”. Molte persone
sono consapevoli del loro potere personale che permette di
contribuire alla creazione della realtaà , ma spesso dimenticano
letteralmente di utilizzarlo. La cultura condivisa non abitua ad
applicare scientemente l’intento per favorire la realizzazione di scopi,
siano essi la pace interiore, un miglior funzionamento del corpo o una
vita relazionale soddisfacente. Percioà se hai un obiettivo che ti sta a
cuore, abbi cura di inserirlo nell’ultima fase della procedura TAI
(coagula) cosìà da alimentarlo ogni volta che pratichi. Come protocollo
base ho espresso la seguente frase, che puoà essere modificata a
seconda delle tue preferenze: “Oriento questa energia verso la mia
piena realizzazione”.
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Le tre posizioni per focalizzarsi sui centri
Se stai leggendo queste parole significa che i tuoi centri stanno
funzionando, e probabilmente anche bene. Non hai bisogno di
complesse procedure per attivarli, percheé l’energia segue l’intenzione
e soprattutto, sono giaà attivi. Con l’aiuto del respiro e delle tre
posizioni imparerai rapidamente a connetterti consapevolmente con
i tuoi centri, fino a quando non avrai piuà bisogno di questi ausili. Dopo
qualche settimana di pratica ti basteraà portare l’attenzione laà dove eri
solito posizionare le mani, e respirare consapevolmente per
connetterti con i tuoi dantian. Questa capacitaà , utile per poter eseguire
TAI anche in situazioni pubbliche, ti serviraà ogni volta che avrai
bisogno di concentrazione, luciditaà , precisione.
Portare il respiro
Il respiro eà un metodo eccezionale per dirigere il flusso di energia nel
corpo. Quando diventi consapevole dell’aria che entra ed esce,
immediatamente riduci i livelli di stress e attivi quella parte della
mente che si occupa di osservare. Per focalizzare l’attenzione su un
centro, poni le mani in corrispondenza ad esso ed esegui tre respiri
consapevoli, a seguito dei quali pronuncerai una specifica frase. Puoi
sentire come il tuo respiro arriva al primo e al secondo centro mentre,
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se respiri con il naso, ecco che vai a nutrire il centro situato nella zona
della fronte.
Le frasi
In TAI ci avvaliamo delle parole per veicolare un intento. Ci sono due
frasi che hanno la funzione “solve”, (piuà una che stabilizza) e un’altra
che veicola l’aspetto “coagula”. La frasi del primo tipo sono piuà
utilizzate percheé la fase “solve” eà propedeutica a quella “coagula”. La
maggior parte delle persone ha enormi quantitaà di energia contenuta
in centinaia di nodi energetici, che necessita di essere liberata. La
stessa saraà poi carburante per nutrire la realizzazione degli obiettivi,
mediante la frase “coagula” (e, beninteso, l’azione). Le frasi vanno
pronunciate a voce normale (in situazioni pubbliche possono essere
semplicemente pensate) portando l’attenzione su un centro alla
volta. Le frasi “solve” servono a liberare l’energia trattenuta in un
nodo energetico, compreso l’attaccamento ad esso, e sono seguite da
una frase volta a generare un nuovo livello di ordine, un equilibrio piuà
consapevole.
Frasi “solve”
Libero l’energia trattenuta in (scena, fantasia, credenza, simbolo)
oppure (pensiero, emozione, sensazione, sintomo)
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Queste frasi vanno pronunciate mentre si eà in contatto con i dantian,
secondo due modalitaà :
La frase “coagula”
La frase “coagula” ha la funzione di indirizzare l’energia liberata verso
una nuova dimensione, un obiettivo concepito nel presente.
Frase di armonizzazione
Frase di chiusura, da pronunciare alla fine del ciclo di TAI per favorire
l’integrazione e il nuovo livello di consapevolezza.
Le Meta-Domande
Le Meta-Domande permettono di individuare, spesso con notevole
precisione, le caratteristiche delle reazioni (emozioni, sensazioni
fisiche, pensieri e di conseguenza, comportamenti) e di cioà che ne eà
responsabile (esperienze, fantasie, credenze) ovvero il triangolo.
Una Meta-Domanda ci permette di scoprire l’Attivatore delle
reazioni: a cosa sto reagendo?
- Al ricordo di un’esperienza? A una fantasia, un “film” che mi
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sono fatto? A una convinzione? A un simbolo?
Dov’è nel mio orizzonte percettivo?
- A destra, a sinistra? Di fronte, dietro, sopra, dentro? Vicino o
lontano?
- Come so che è lì?
- Lo vedo? Ne sento la voce o il suono? Ne percepisco la presenza,
oppure odori o sapori?
Un’altra Meta-Domanda si focalizza sulle Reazioni: in che modo
sto reagendo? Quali sono le mie reazioni fisiche, le sensazioni
interiori, le emozioni, i pensieri e i comportamenti? Su una scala
da 0 a 10, quanto stress sto vivendo?
Il Metodo di Base
TAI si pratica portando il respiro sui tre centri, partendo dal primo
(dantian inferiore) aiutandosi appoggiando le mani appena sotto
l’ombelico. Dopo esserti posto le Meta-Domande e aver preso
coscienza (mediante almeno tre respiri) della zona corporea che
corrisponde al Centro Inferiore pronuncia, ad alta voce o nella mente,
le tre frasi solve (Libero; Accolgo; Genero; con una pausa di
elaborazione tra ogni frase) su cioà che risulta piuà evidente, ovvero uno
degli aspetti del triangolo (un ricordo, una fantasia, una credenza, un
simbolo) lasciando che agisca nella coscienza. Dopo che sopraggiunge
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uno dei segnali di rilascio (sbadiglio, sospiro, ruttino, brivido,
lacrime, vertigini, cambiamento di percezione) ripensa alla
rappresentazione e misurane l’impatto sulla scala da 0 a 10. Se eà sceso
ma non azzerato passa al Centro Mediano (mani incrociate sul cuore)
pronunciando ancora le tre frasi. Anche qui concedi qualche istante
per elaborare, notando ancora se il livello di stress eà diminuito o
svanito, e poi passa al Centro Superiore. Per contattarlo puoi
appoggiare due dita in mezzo alla fronte, appena sopra l’arcata
sopraccigliare, oppure a occhi chiusi cercare di incrociarli come per
guardare il “Terzo Occhio”. A quel punto andrai a pronunciare per la
terza volta le frasi, lasciandole agire mentre mantieni la posizione
delle dita o lo “sguardo a occhi chiusi”.
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sarebbe dovuto accadere, avrei potuto perdere qualcosa, eà
ingiusto, succederaà ancora, etc.)
Quando sei arrivato a zero o quasi, ripeti la procedura sui tre centri
pronunciando la frase “coagula” per nutrire il tuo obiettivo. Se vuoi e ti
riesce puoi aiutarti con la visualizzazione, sebbene essa non sia
indispensabile.
Qualsiasi cosa emerga alla coscienza puoà essere oggetto di TAI, percheé
il “piombo interiore da trasformare in oro” eà sempre contenuto nel
proprio orizzonte percettivo. Ogni volta che pratichi utilizzi i centri
come fornace, i nodi energetici come metallo vile che saraà
trasformato, grazie al fuoco del tuo intento, in metallo nobile.
Eseguire il metodo in modo sistematico ti porteraà a vivere con
maggiore presenza, ad esserci sempre di piuà . Un essere umano
consapevole di seé e della sua posizione all’interno del flusso della vita.
Nel prossimo capitolo potrai esaminare diversi esempi.
Il metodo rapido
1. Pensa ad un obiettivo che ti sta a cuore e che desideri nutrire,
esso saraà oggetto della parte conclusiva del metodo;
2. (facoltativo) stimola i punti di EFT mentre descrivi la situazione,
seguendo il flusso dei pensieri, delle emozioni e delle sensazioni
fino a quando non emerge qualcosa che ti colpisce;
3. focalizzati (di preferenza) su un elemento del triangolo (ricordo,
fantasia, credenza, simbolo). Puoi indirizzare TAI anche su
pensieri, emozioni o sintomi fisici;
4. porta le mani sul Centro Inferiore, esegui tre respiri per
contattarlo e pronuncia la frase: “Libero l'energia trattenuta in
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(questa scena, fantasia, etc.)”. Lascia che agisca in te; quando
hai avvertito un segnale di rilascio
5. incrocia le mani sul cuore ed esegui tre respiri per connetterti ad
esso. Pronuncia la frase: “Riconosco/accolgo le mie reazioni, e
lascio andare ogni attaccamento a (questa scena, fantasia,
etc.)” e lasciala agire, mentre resti in osservazione di te; quando
hai avvertito un ulteriore cambiamento
6. poni due dita sul centro della fronte, esegui tre respiri e
pronuncia la frase: “Genero ordine in (questa scena, fantasia,
etc.)” .
7. lascia che agisca, poi esplora nuovamente il tuo mondo interiore
e nota la differenza. Se emerge qualche altro aspetto irrisolto,
ripeti la procedura su tutto cioà che rimane. Al termine del
processo, quando senti che l'impatto eà a zero o quasi, vai su tutti
e tre i centri (uno alla volta) e pronuncia la frase “coagula”:
“Oriento l’energia disponibile verso (obiettivo scelto)”.
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Capitolo VI: Molteplici applicazioni di TAI
Questo metodo nasce come ausilio alla consapevolezza, e poicheé tutto
eà coscienza (sono convinto che alla base della vita vi sia un disegno
intelligente) che si manifesta in svariate forme, TAI puoà portare
equilibrio a tutti i livelli.
Il Triangolo dell’energia
Esperienze: tutto cioà che la mente ha archiviato sotto forma di
rappresentazioni sensoriali. Una immagine, una scena, una voce, un
suono, un odore, un sapore, una sensazione tattile o corporea. Le
esperienze che hanno maggiore influenza sono quelle intense e/o
ripetute.
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Fantasie: tutto cioà che la mente ha immaginato, di positivo o negativo.
Energia cristallizzata in scenari desiderati (avrebbe dovuto, avrebbe
potuto, dovrebbe) oppure temuti (sarebbe potuto, potrebbe accadere,
accadraà ). Tra le fantasie troviamo le sequenze non concluse, ovvero
azioni necessarie ma non manifestate o portate a compimento. Ad
esempio, un gesto di difesa pensato ma non attuato. Gli studi di Peter
Levine mostrano quanto sia importante scaricare l'energia che si eà
attivata in una situazione di allarme, che altrimenti rimane bloccata
nel sistema e genera innumerevoli problemi. Inoltre eà di grande aiuto
immaginare consapevolmente un nuovo scenario, una soluzione
diversa e piuà funzionale rispetto a quella presa nel passato. Una
“fantasia consapevole”, come ad esempio immaginare di trovarsi nella
situazione difficile e reagire in modo piuà costruttivo, crea nuove reti
neurali e permette di essere preparati nel caso in cui tale situazione si
ripresenti. Questo eà fondamentale per accedere alle proprie risorse
inespresse.
Credenze: tutto cioà che viene ritenuto vero e reale anche se non eà
stato oggetto di indagine. Diversamente dalle idee, che possono essere
dibattute e possono cambiare a seguito di nuove informazioni o punti
di vista, le credenze tendono a permanere poicheé sono ampiamente
costituite da coscienza cristallizzata, spesso proveniente dal sistema
famigliare. Risulta quindi necessaria una procedura alchemica
(trasformazione) per poterle elaborare.
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Reazioni
Le reazioni sono le espressioni mediante le quali un soggetto
risponde alle rappresentazioni, e nel tempo possono diventare parte
di esse tanto da essere credute normali e inalterabili.
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Sintomi: sono i messaggeri di cioà che fatica ad essere compreso o
espresso, manifestazioni esteriori di conflitti interiori a diversi
livelli. Sebbene talvolta possano essere estremamente fastidiosi, la loro
presenza offre un'occasione per esplorare la propria coscienza e
scoprire lati nascosti di seé .
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Capitolo VII: La formazione in TAI
Quando sono arrivato a TAI mi sono reso conto della sua potenza, e
dell'importanza che potrebbe avere nella vita di molte persone. Per
questo ho ideato la didattica ponendomi come obiettivi la facilitaà di
accesso, la qualitaà dei contenuti, una modalitaà di insegnamento
efficace e la copertura della maggior parte del territorio italiano, per
poi passare a quello europeo. TAI eà inserita in un percorso piuà ampio
che ho denominato “Il Sentiero Interiore”, nel quale si trovano EFT,
AGER e PET. I praticanti di EFT, giaà avvezzi alle tecniche energetiche,
potranno cogliere piuà profondamente l’essenza di TAI. Sebbene non sia
necessario aver imparato EFT per accedere a TAI, eà caldamente
consigliato anche per apprendere l’integrazione tra i due metodi.
Corso di EFT & TAI - III Livello: tre giorni per imparare le tecniche piuà
complesse e praticare in piccoli gruppi supervisionati. Questo eà il
primo corso nel quale si integra TAI con EFT.
Corso EFT & TAI Live!: da uno a tre giorni di sessioni dimostrative (di
EFT e TAI) con volontari intervallate da illustrazioni teoriche ed
esercitazioni guidate. Un'occasione unica per apprendere e praticare,
oltre che per integrare le due metodiche.
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Formazione in AGER
Questa metodica, alla quale eà dedicato un ebook di questa collana,
viene insegnata in diverse modalitaà . Per accedere eà necessario avere
precedente esperienza con le tecniche energetiche (EFT, TAI, etc.)
poicheé AGER eà estremamente potente e, soprattutto in gruppo, puoà
far emergere nodi energetici particolarmente impegnativi.
Formazione in PET
Le Tecniche Energetiche Provocative sono un approccio messo a
punto dal Dr. David Lake e da Steve Wells, entrambi australiani.
Quest’ultimo viene in Italia una volta l’anno per insegnare PET, in
seminari dal vivo (in inglese con traduzione) che rappresentano
un’occasione unica di lavoro su di seé oltre che di arricchimento per
chiunque lavori nella relazione d’aiuto.
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Se desideri organizzare un seminario nella tua cittaà , azienda o
associazione, scrivimi all’indirizzo mail: andrea.fredi@eft-italia.it
Per rimanere in contatto:
Iscriviti alla Newsletter, inserendo la tua migliore mail
nell’apposito modulo sul sito www.sentierointeriore.com
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Interiore” https://www.facebook.com/groups/AndreaFredi/
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Andrea Fredi
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Bibliografia essenziale
Aleksandr Dugin: The Fourth Political Theory – Arktos Media LTD
Andrea Fredi: AGER Age Gate Energy Release – Creative Commons
Andrea Fredi: EFT- L’arte della trasformazione – MyLife Edizioni
Andrea Fredi: EFT 3.0 – Creative Commons
Byron Katie: Amare cioà che eà – Edizioni Il Punto d’Incontro
Eraclito: I frammenti e le testimonianze – Mondadori
Georges I. Gurdjieff: Vedute sul mondo reale – Neri Pozza
Giacinto Olivieri: Riflessologia frattale – Enea Edizioni
Gianmichele Ferrero: Le reflessoterapie dell’ultrasensibile – Enea
Marco Della Luna, Paolo Cioni: Neuroschiavi – Macro Edizioni
Marco Della Luna: Oltre l’agonia – Arianna Editrice
M. Heidegger: Essere e tempo – Mondadori
P.D. Ouspensky: Frammenti di un insegnamento sconosciuto –
Astrolabio
Peter Levine: Traumi e shock emotivi – Macro Edizioni
Rhonda Byrne: Il segreto – Macro Edizioni
Richard Dawkins: Il gene egoista – Mondadori
Steve Wells: 100% YES! – Waterford Publishing
Thich Nath Hanh: Vita di Siddhartha il Buddha – Ubaldini Editore
Vadim Zeland: Reality Transurfing - Lo spazio delle varianti – Macro
Vincenzo Di Spazio: Guarire dalle ferite degli antenati – Macro ebook
W. Lammers & A. Fredi: Il Potere delle Parole – Creative Commons
L’autore
Andrea Fredi (1974), coach, formatore e ricercatore nel panorama
italiano delle moderne Tecniche Energetiche, contribuisce alla
diffusione di metodi di consapevolezza e di auto-aiuto, tra i quali la piuà
conosciuta eà certamente EFT (Emotional Freedom Techniques).
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Insieme con il Dr. Vincenzo Di Spazio eà co-fondatore del metodo AGER,
e gestisce il sito internet www.eft-italia.it punto di riferimento per EFT
in lingua italiana.
Dal 2011 eà operatore di Tecniche Energetiche Provocative certificato
dagli ideatori del metodo, Dr. David Lake e Steve Wells. Nel 2017 ha
messo a punto una nuova metodica, TAI (Tecniche di Alchimia
Interiore) che attraverso il riequilibrio cosciente delle energie facilita
l’espansione della consapevolezza e un incremento del benessere.
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