Sei sulla pagina 1di 61

Andrea Fredi

TAI
Tecniche di Alchimia Interiore

Manuale teorico e pratico di TAI, il nuovo metodo


di riequilibrio cosciente delle energie che ti insegna
come trasformare il tuo mondo interiore,
aumentare il benessere e vivere a un’altra velocitaà .
Introduzione....................................................................................................................3

capitolo I: Alchimia interiore.................................................................................10

capitolo II: Principi e opinioni...............................................................................16

capitolo III: Legge di Risonanza............................................................................28

capitolo IV: Centri di energia.........................….....................................................34

capitolo V: Tecniche di alchimia interiore ….........….......................................37

capitolo VI: Molteplici applicazioni di TAI........................................................49

capitolo VII: La formazione.....................................................................................56

bibliografia.....................................................................................................................60

Copyright Creative Commons 2018

2
Il Sentiero Interiore
Questo manuale nasce all’interno di un progetto che ho denominato “Il
Sentiero Interiore”. Vivendo mi sono reso conto di non essere
immortale, sebbene varie teorie e antiche tradizioni affermino
l’esistenza di una vita ultraterrena. So che questa è l’unica, ora, a mia
disposizione, ed eà mia intenzione onorarla e impiegarla al meglio.
Oggi eà molto diffusa la credenza nelle cosiddette vite precedenti, che
presuppongono innumerevoli esperienze in diverse epoche oltre alla
salvifica certezza di vite posteriori. “Non escludo il ritorno” ha fatto
scrivere il cantante Franco Califano sulla sua lapide, ed io sono con lui,
tuttavia non posso nemmeno affermare con certezza qualcosa di cosìà
imponderabile. Peraltro, quand’anche fosse accertata l’immortalitaà di
“qualcosa in me” (anima, essenza, mente imperitura, etc.) preferisco
comunque focalizzarmi sulla mia vita attuale, cosìà, giusto percheé ce
l’ho sottomano.

Dopo aver riflettuto sulla mia impermanenza mi sono reso conto che
anche tutto quello che esiste possiede questa caratteristica. Oggi c’eà ,
domani chissaà , tra mille anni forse, tra ventimila probabilmente non
ne resteraà traccia. Eraclito descrive questo fenomeno con due parole
greche, “panta rei” ovvero “tutto scorre”.

tutto scorre
Tanti anni fa, in meditazione nella foresta, un principe indiano ha
esplorato questo fenomeno e si eà reso conto che nell’universo nulla
permane. Anche il nostro amato Sole che permette la vita su questo
pianeta e splende sui giusti e sugli empi, un giorno lontano termineraà
la sua esistenza. Del resto, eà risaputo che l’entropia non guarda in
faccia a niente e a nessuno. Non solo, il principe Siddhartha ha
3
determinato che la causa prima della sofferenza eà l’attaccamento, sia
alle cose positive che a quelle negative dell’esistenza. Ha fatto un gran
lavoro, questo principe! Nella mia esplorazione della vita, mi sono
accorto che essa eà qualcosa di vivo.

la vita è viva
Intendo che eà una sorta di organismo, composto dalle vite di tutti gli
esseri, dai loro pensieri, dalle emozioni, dai vissuti, dalle fantasie, dai
non-detti, dalle paure, dalle aspettative, dalle idee, dalle impressioni.
Questa unica immensa manifestazione organica eà viva nel tempo e
nello spazio, e mi piace chiamarla “plasma spazio-temporale”.
Questo termine evoca una sostanza a metaà tra il liquido e il solido,
intelligente, che risponde alle frequenze emesse da ciascun essere.
Per questo, quando accade qualcosa, tendo a guardare dentro
piuttosto che fuori. Non eà facile neé automatico, ma puoà dare parecchie
soddisfazioni oltre a metaforiche legnate sui denti! Penso che
guardarsi dentro sia la prima e piuà importante cosa da fare, senza peroà
attribuirsi poteri che, semplicemente, l’essere umano non possiede. Ad
esempio, se ti fossi trovato a vivere in un paese multiculturale e
moderno come era la Siria nel 2011 e all’improvviso ti avessero
sparato addosso o bombardato la casa, oppure fossi finita come
schiava sessuale nelle mani di cosiddetti (dai media occidentali)
“ribelli moderati” dimostratisi dei tagliagole al soldo delle stesse
nazioni che dicono di combatterli, non eà tanto o solamente dentro di te
che avresti dovuto guardare. Anche percheé , in questo esempio, la
guerra eà stata ideata, decisa e finanziata da persone o organismi
dall’altra parte dell’oceano con precise mire economiche e politiche,
incuranti della tua vita e del tuo destino. Quando sei nel bel mezzo di
un fenomeno piuà grande di te, verso il quale hai poco o punto potere,
puoi certamente cambiare il modo con il quale lo vivi e reagisci
4
ad esso, al contempo rendendoti conto che le tue opzioni sono limitate
e difficilmente sono in grado di arrestare un fenomeno cosìà vasto e
complesso. Per questo quando entro in contatto con idee del tipo “tu
crei la tua realtaà al 100%”, sorrido. Mi sembra l’estremo opposto del
fatalismo, secondo il quale tutto eà giaà deciso ed eà inutile fare alcuncheé .
Mi piace molto la massima latina “In medio stat virtus”, la trovo
efficace per offrire soluzioni pratiche. Questo mi esorta a guardare
dentro di me, rispettando gli ordini di grandezza della vita. Del
resto, solo gli esseri umani potevano concepire una visione totalmente
antropocentrica dell’esistenza.

Tornando al plasma, mi sono accorto che esso risponde ai pensieri,


agli stati d’animo, alle intenzioni. Percioà eà possibile, in una certa
misura, cambiare l’esterno (o anche solo la nostra percezione di esso)
trasformando l’interno. Per farlo serve energia, ovvero capacitaà di
agire. In genere ne abbiamo in abbondanza, il problema eà che talvolta
eà male impiegata, spesso per mantenere reazioni automatiche
limitanti invece che per manifestare nuovi intenti.

per trasformare e orientare la tua vita hai bisogno di energia

L’energia vitale puoà essere cristallizzata nel passato (eventi), in futuri


ipotetici (fantasie) e nelle varie credenze e idee. Per ottenere un
cambiamento devi muovere energia grazie a un processo alchemico
che ho definito “Il Sentiero Interiore”, che poggia le sue basi su
antiche tradizioni e moderne scoperte. Dopo tanti anni di esperienza
con varie Tecniche Energetiche, mi sono reso conto che un metodo, da
solo, non riesce ad essere efficace con chiunque in qualsiasi situazione.
Come in un’orchestra, serve l’apporto contemporaneo o consecutivo di
vari strumenti per generare un effetto positivo. Da qui il rimedio:
creare un concerto che permetta ad ogni singolo metodo di dare il
meglio, aumentando l’efficacia.
5
Il cuore di questo approccio eà una metodica di mia ideazione, chiamata
TAI (Tecniche di Alchimia Interiore), ad essa eà dedicato il presente
manuale inserito in questa “costellazione” di libri. Grazie a TAI eà
possibile facilitare il processo alchemico conosciuto come “Solve et
coagula” ovvero “Dissolvi e aggrega”. Ogni cosa eà soggetta a questo
fenomeno, che possiamo intendere anche come morte e rinascita,
come dissolvimento del vecchio dal quale generare il nuovo. Noi umani
non siamo esenti da questo processo, anzi possiamo contribuirvi in
maniera consapevole. Uno dei modi per farlo eà seguire il nostro
sentiero interiore, ovvero porre sotto la luce della consapevolezza le
ombre che ci abitano. Dobbiamo favorire un riequilibrio cosciente
delle energie (solve) cosìà da poterle utilizzare con consapevolezza
nella fase creativa (coagula). Ho unito quattro metodiche (tra tutte
quelle di mia conoscenza) che ritengo rispondano ad alcuni criteri
selettivi: efficacia, facilitaà di apprendimento e di insegnamento,
economicitaà , ecologia, semplicitaà .

La prima eà EFT, la tecnica che mi ha cambiato la vita. Un metodo di


auto-aiuto e di gestione delle energie ormai famoso in tutto il mondo, e
che ho rielaborato secondo il mio stile in modo che sia ancora piuà
fruibile e semplice da insegnare. Apprendere EFT eà fondamentale per
chiunque voglia addentrarsi nel Sentiero Interiore.

Il secondo metodo eà TAI, un sistema che prende le basi da diverse


tecniche energetiche e risulta avere un’efficacia strabiliante su molte
tematiche a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale proprio percheé
agisce sulla componente energetica dell’individuo. Abbinata ad EFT,
TAI diventa ancora piuà efficace.

Il terzo approccio eà AGER (Age Gate Energy Release) ovvero Rilascio


di Energia attraverso i Cancelli del Tempo. Grazie ad AGER eà
possibile contattare quella coscienza cristallizzata in “capsule del
6
tempo” configuratesi anche prima della nostra nascita, che abbiamo
ereditato nascendo nella nostra specifica famiglia. Con la corretta
applicazione del metodo si possono aprire quei cancelli che
normalmente ci separano da questi nodi irrisolti, dandoci l’occasione
di portare a compimento le numerose “sequenze non concluse” che
influenzano le nostre vite.

Uno strumento molto potente all’interno del Sentiero eà PET


(Provocative Energy Techniques) ovvero Tecniche Energetiche
Provocative. Questo approccio, particolarmente indicato per uscire
dalle situazioni di blocco, permette di provocare il cambiamento che
desideriamo utilizzando il paradosso, l’umorismo, l’interruzione di
schema. Questo metodo, del quale ho avuto l'onore di essere il primo
operatore italiano, viene insegnato anche in Italia dal suo fondatore, lo
psicologo australiano Steve Wells.

A questi quattro elementi del Sentiero Interiore, rappresentati dai


quattro elementi del logo, aggiungo il mio primo amore, il metodo che
mi ha aperto all’auto-conoscenza: il Reiki. Nella fattispecie, grazie
all’incontro con Chiara Grandi e con il Reverendo Hyakuten Inamoto,
lo stile piuà vicino al metodo delle origini: il Komyo Reiki. Lo consiglio
caldamente anche per abbinarlo agli altri sistemi cosìà da aumentare,
nel praticante, il livello di energia e la consapevolezza di cioà che, sul
piano sottile, avviene all’interno.

EFT, TAI, AGER, PET: i quattro punti cardinali che ti faranno da guida
lungo il Sentiero Interiore, cosìà da lasciar andare i pesi del passato,
sviluppare i tuoi talenti e manifestare la tua natura profonda.

Ricorda, prima di iniziare a praticare, di leggere le avvertenze.

7
AVVERTENZE

Le informazioni contenute in questo e-book sono di natura didattica e


sono fornite solo come informazioni generali. TAI eà un approccio
relativamente nuovo e la misura della sua efficacia, cosìà come i rischi
ed i benefici non sono conosciuti completamente. Il lettore eà d’accordo
nell’assumersi ed accetta la piena responsabilitaà per ogni e qualunque
rischio associato alla lettura di questo e-book e nell’utilizzo di TAI
come risultato. Il lettore comprende che se lui o lei sceglie di utilizzare
TAI, emozioni o sensazioni fisiche o memorie irrisolte potrebbero
emergere. Cioà potrebbe essere percepito come effetto collaterale
negativo. Materiale emotivo potrebbe continuare ad emergere dopo
l’utilizzo di TAI, indicando che altre tematiche necessitano di essere
valutate. Memorie in precedenza vivide e dolorose potrebbero
dissolversi, limitando la capacitaà di fornire testimonianze legali
dettagliate riguardo accadimenti traumatici. Le informazioni
presentate in questo testo non sono intese a rappresentare che TAI sia
utilizzata per diagnosticare, trattare, curare, o prevenire alcuna
malattia o disordine psicologico. TAI non sostituisce un trattamento
medico o psicologico. I casi presentati in questo testo non
costituiscono alcuna garanzia o predizione riguardo ad alcun risultato
nell’utilizzo individuale di TAI per alcuna particolare problematica.
L’autore non fornisce alcuna garanzia o predizione riguardo alcun
risultato derivante dall’utilizzo di TAI per alcuna particolare
problematica. Le informazioni presentate in questo e-book sono solo
per il tuo uso personale. Per poter utilizzare TAI con altri, eà
consigliabile divenire sufficientemente formato sull’argomento.
Sebbene i materiali ed i link ad altre risorse siano forniti in buona fede,
l’accuratezza, la validitaà , l’efficacia, la completezza, o l’utilitaà di
qualunque informazione qui contenuta, cosìà come in qualunque
pubblicazione, non possono essere garantite. L’autore non accetta
8
alcuna responsabilitaà per l’utilizzo corretto o meno delle informazioni
contenute in questo e-book. Consiglio di cercare consulenza
professionale appropriata prima di praticare qualunque protocollo od
opinione espressi in questo e-book, e prima di prendere qualunque
decisione riguardo alla salute. Se qualsiasi corte legifera che qualsiasi
parte di questo Disclaimer sia invalida, il Disclaimer sta come se
queste parti fossero tolte. Continuando a leggere questo testo sei
d’accordo con quanto sopra.

COPYRIGHT CREATIVE COMMONS

Questo manuale eà frutto dell’ingegno e dell’esperienza di un essere


umano chiamato Andrea Fredi, ed eà protetto da Copyright Creative
Commons. Di conseguenza puoi:
 diffondere liberamente questo ebook senza tuttavia chiedere
nulla in cambio, nemmeno un indirizzo email;
 stamparlo e divulgarlo;
 utilizzarlo citando sempre la fonte, ovvero Andrea Fredi;

e non puoi:
 utilizzarlo o citarlo attribuendotene la paternitaà ;
 modificarlo in alcun modo;
 utilizzarlo in toto o in parte per elaborare una tua opera;
 venderlo o fornirlo in cambio di denaro o altro valore.

Anche grazie a te, dopo che ne avrai sperimentato i benefici, TAI saraà
sempre piuà diffusa e potraà aiutare molte persone nella loro ricerca
interiore. Grazie! Per ulteriori informazioni sul Copyright puoi
consultare il sito www.creativecommons.it

9
Capitolo 1: Alchimia interiore
Secondo le ultime ricerche, svolte da eminenti scienziati di tutto il
globo, la vita che stai vivendo eà l’unica che hai a disposizione,
perlomeno con questo corpo e questa mente. Sebbene vi siano
numerosi indizi che possono far ipotizzare una esistenza dopo la
morte fisica, la certezza eà ancora laà da venire e, soprattutto, essa eà
situata in un tempo futuro, diverso da quello attuale. Per questo
motivo ritengo prioritario dedicarsi allo sviluppo dei potenziali, tanto
i propri quanto quelli altrui, sia come individui che come società.
Il tempo che abbiamo eà limitato, e al “memento mori” di sapor
medievale affianco la famosa frase del Vate: “Memento audere semper”.

Tieni a mente che un giorno giungeraà la fine, e ricordati di osare


sempre. Cosa significa osare? Rischiare, andare oltre le abitudini e gli
schemi di pensiero, mettere in gioco anche quello che si eà costruito per
ottenere energia da dedicare alla propria realizzazione, consci che la
vita non eà eterna e chiama a nuove profonditaà dell'essere, ogni giorno
che passa. L’accento sulla finitudine umana eà un vecchio cavallo di
battaglia di autori classici e moderni per invitare il lettore a meditare
profondamente, trarsi fuori dalla stasi e agire. Mi avvalgo anch’io di
questo modello, a partire proprio da me stesso. L’umana tendenza a
credersi immortali colpisce chiunque, ed eà bene ricordarsi
dell’impermanenza di tutti gli enti, noi compresi.

D’Annunzio invitava ad osare, ad andare oltre cioà che siamo abituati a


ritenere possibile. Ho scritto abituati percheé spesso le convinzioni
non sono altro che idee fossilizzate e mai più messe in discussione.
Le credenze, insieme alla percezione del passato e alle fantasie sul
futuro, rappresentano il fardello piuà evidente per ogni essere umano
che desidera ampliare la propria consapevolezza e manifestarsi
10
pienamente. Questa zavorra eà costituita da impressioni solo
parzialmente “digerite” dalla coscienza, ovvero limitate in una forma
rigida senza possibilitaà di crescita e senza aver avuto un compimento.

impressioni non digerite dalla coscienza

Se riesci a leggere questo libro significa che sei un essere senziente,


capace di comprendere. Questa tua capacitaà , comune a tutto il genere
umano, ti permette di vivere esperienze e comprenderle, per
assimilare cioà che ti eà utile e lasciar andare il resto. Un po’ come il cibo
che introduci nel corpo: digerisci, assimili e lasci andare cioà che eà
tossico o semplicemente non ti serve. Ora, non con tutti i cibi funziona
allo stesso modo, giusto? Se mangi uno yogurt o un’insalata il processo
si svolge diversamente rispetto a quando (se) ti nutri con spiedo, frico
o stinco al forno. Non solo, la capacitaà di digerire e assimilare
esperienze cambia a seconda dell’etaà (prova a dar da mangiare fagioli
a un bambino di due mesi), dello stato d’animo (felicitaà o tristezza,
serenitaà o paura) o delle credenze (se credi che un alimento sia
benefico o nocivo ne amplifichi l’effetto). Bene, anche per la digestione
e l’assimilazione delle impressioni vale lo stesso principio.

la consapevolezza facilita la digestione delle impressioni

Per impressioni intendo tutto cioà che ti arriva dall’esterno attraverso


i cinque sensi (luce, suoni, odori, parole, sensazioni, raggi,
sollecitazioni) e che generi all’interno (pensieri, emozioni, fantasie,
credenze, rappresentazioni del passato). Se hai 2 anni e qualcuno ti
dice che dietro alla tenda in sala c’eà un mostro che ti vuole mangiare, eà
molto probabile che la tua mente crei una rappresentazione
congelata di una creatura mostruosa, con lunghi denti e sguardo
cattivo, in reazione alla quale proverai paura. In un decorso naturale,
essa verraà spontaneamente “digerita” rimanendo comunque
11
cristallizzata (un ricordo eà costituito da impressioni “solidificate”) ma
in modo equilibrato, poicheé la coscienza l’avraà portata a compimento
ovvero ne avrà compresa la natura e la funzione. Se la medesima
informazione (“sai che c’eà un mostro dietro alla tenda?”) ti dovesse
arrivare oggi, la tua mente sarebbe in grado di comprendere e digerire
facilmente l’impressione (uno scherzo), evitando di cristallizzare
coscienza in forma di mostro famelico.

Infatti ogni volta che vivi un’esperienza che per te, in quello specifico
momento, è troppo (negativa, ma anche positiva), non sei in grado di
comprenderla (pienamente) e di portarla a compimento, un
frammento della tua consapevolezza si cristallizza in forma di
rappresentazione multi-sensoriale non completamente digerita,
unita alle tue reazioni automatiche ad essa. Significa che una parte
della tua energia vitale rimane bloccata nello spazio e nel tempo che
hanno configurato quell’evento, creando cosìà un nodo energetico.

Esso eà un eccessivo accumulo di energia (ovvero coscienza) congelata,


quindi incapace di scorrere e giungere a compimento, ovvero la piena
comprensione a livello corporeo, emotivo e mentale. Immagina di
fotografare la tua consapevolezza in un dato istante t, nello spazio s.
Queste coordinate spazio-temporali contengono tutto cioà che hai
percepito, provato, sentito, pensato, immaginato, sperato in quel
momento, in quel luogo. Non essendo riuscito a comprendere
pienamente (comprendere significa prendere con, ovvero portare con
seé , assimilare) cioà che hai vissuto, un frammento della tua coscienza eà
rimasto cristallizzato in quello spazio-tempo, sotto forma di nodo
energetico, in un movimento interrotto che contiene anche
l’insieme di tutte le tue reazioni accumulate nel tempo. Esso tende
a permanere fino a quando la consapevolezza, attraverso opportuni
procedimenti, finalmente libera l’energia ivi contenuta. Essa passa da
12
uno stato di cristallizzazione ad uno di flusso, per poi tornare a
cristallizzarsi ma ad un grado di ordine più funzionale.

Il problema infatti non eà la cristallizzazione in seé (se non ci fosse, il


mondo sarebbe senza forma e privo di memoria) bensìà il permanere di
energia congelata in uno spazio e un tempo che non sono più in linea
con la consapevolezza dell’ente che la esprime, e
contemporaneamente ne limitano il livello di coscienza. Si tratta infatti
di una relazione doppia, dove i due elementi si influenzano
vicendevolmente. La consapevolezza insufficiente (a comprendere e
concludere quella data esperienza, in quel tempo e in quello spazio)
attiva una reazione automatica che porta a cristallizzare le
impressioni in modo limitato, al contempo le impressioni congelate
riducono (temporaneamente) la coscienza poicheé danno vita a
pensieri, emozioni e comportamenti automatici, inconsci.

Liberare energia significa riconfigurare gli automatismi (che si


manifestano in preconcetti, pregiudizi, bias, incapacitaà di andare oltre i
propri paradigmi, emozioni bloccate o esagerate, tendenza a
fantasticare o distrarsi per non vivere il presente, desiderio di rivalsa
che conduce ad ambizione cieca, credenze non meditate, odio,
insensibilitaà , pensiero magico, ottimismo o pessimismo estremi, e cosìà
via) e questo viene fatto gradualmente, un nodo energetico alla volta,
mediante un riequilibrio cosciente delle energie.

pratica il riequilibrio cosciente delle energie

Cioà puoà essere eseguito con molte strategie diverse, che discipline
antiche e moderne hanno insegnato a generazioni di umani.
L’esperienza insegna che non esiste un metodo che vada bene per tutti,
sempre. Per questo intendo dare il mio contributo, dopo tanti anni di

13
pratica nel campo delle Tecniche Energetiche, portandoti a conoscenza
di un metodo che ho chiamato TAI, Tecniche di Alchimia Interiore.

TAI nasce dall’integrazione di diversi elementi, uniti in modo nuovo


per fornire uno strumento di trasformazione interiore semplice e alla
portata di tutti. Il lettore esperto ravviseraà elementi di EFT, PNL, HAT,
Logosintesi, Chi Kung, Taoismo, e diversi altri influssi sia di ordine
teorico che pratico. Tutti questi anni nel campo della crescita
personale mi hanno permesso di apprendere molto, e il frutto oggi eà
TAI. Grazie a questo metodo, dopo aver identificato i nodi energetici
ancora presenti nel tuo campo di coscienza, puoi applicare specifici
protocolli per generare una vera e propria alchimia (trasformazione)
della tua consapevolezza, liberando l'energia fino ad allora
cristallizzata in vecchi schemi conservati a livello corporeo, emotivo e
mentale.

L’effetto che produce la disciplinata applicazione di TAI, sebbene sia


ancora da esplorare nel lungo periodo, eà decisamente interessante per
il ricercatore cosìà come per chiunque desideri liberarsi dai propri
fardelli, dando finalmente compimento ai potenziali inespressi.

TAI eà concepita per consentire al praticante di utilizzare il proprio


sistema spirito-mente-corpo come strumento attivo di alchimia, in
qualunque istante e condizione. Utilizzando insieme il potere
dell’intenzione, la focalizzazione sui tre centri di trasformazione
dell’energia vitale (dantian) e la consapevolezza del respiro si
possono raggiungere risultati profondi e duraturi, in termini di vitalitaà ,
benessere, connessione e pace interiore. Ogni difficoltaà e ostacolo
diventano, grazie a TAI, un’occasione per individuare e sciogliere i
propri nodi energetici, una solida disciplina di autocoscienza e
riequilibrio.

14
Infine, una menzione speciale merita l’espressione di sentimenti di
gratitudine, potente strumento di connessione con la vita e creatrice di
ordine. Sentire ed esprimere gratitudine aiuta a vivere meglio, ad
essere felici e a sentirsi parte dell’esistenza. Per questo, come in altri
miei libri, ho disseminato nel manuale una serie di “inviti alla
gratitudine”. Quando li incontri, ti consiglio di seguirne le indicazioni e
di prenderti il tempo per assaporare il benessere che la gratitudine,
invariabilmente, permette di provare.

15
Capitolo II: principi e opinioni
Nel presente capitolo trovi i principi di TAI uniti a miei punti di vista
personali. Mi sono accorto di non poter operare una distinzione
oggettiva tra la costruzione teorica del metodo e le mie opinioni su
vari aspetti della vita, percioà ho scelto di mettere tutto insieme, e
lascio a te l’incombenza di distinguere cioà che spiega il funzionamento
di TAI da cioà che ne “colora” la teoria. Ci tengo a dire che i pensieri qui
esposti hanno contribuito alla realizzazione del metodo, li considero
quindi come muse ispiratrici. Probabilmente leggerai delle opinioni
poco “politicamente corrette”, e me ne rallegro. Ritengo che il
moderno conformismo da “Polizia Culturale” sia un flagello per le
menti, un virus che inibisce l’attivitaà senziente e favorisce
l’autocensura e l’omologazione prima ancora della censura imposta da
governi, media e istituzioni. Percioà se posso dare il mio contributo per
uscire dalla “trance” del politicamente corretto, ne sono lieto e
onorato.

Un filosofo greco, Eraclito, ha espresso in due parole l’essenza della


vita: “panta rei” (tutto scorre). Chiaramente non eà stato il primo neé
l’unico a rendersene conto, tuttavia questo aforisma ben illustra una
delle caratteristiche chiave del mondo della forma: l’impermanenza.

“Nulla è permanente tranne il cambiamento”

Eraclito

Non sono al corrente di mondi o dimensioni nei quali viga l’eternitaà ,


anche se contemplo la possibilitaà che esistano. Dovendomi tuttavia
riferire al mondo come lo conosco, e che condivido con svariati altri
miliardi di umani noncheé con tutte le altre espressioni della natura, mi
unisco al coro di quelli che meditano sul movimento delle cose. Poicheé
16
nulla esiste per sempre e tutto eà in costante mutamento, ne deriva che
l’attaccamento risulta essere, oltre che vano, dannoso poicheé separa
dal flusso della vita.

l’attaccamento separa dal flusso della vita

Il Buddha diceva che l’attaccamento eà fonte di sofferenza, poicheé


impedisce di vivere nel qui-ed-ora. Sono d’accordo con lui, e lo stimo.
Non ho ancora conosciuto nessuno che abbia lasciato andare
completamente ogni attaccamento, ma ritengo che porlo come
obiettivo (senza attaccarsi al suo raggiungimento) sia lodevole e utile
per il proprio cammino di vita.

“Un pensiero è innocuo finché non ci credi. Non sono i nostri


pensieri, ma l’attaccamento ad essi a generare sofferenza.”

Byron Katie

L’assunto base di “The Work” (Il Lavoro), metodo messo a punto dalla
statunitense Byron Katie, eà che l’attaccamento a cioà che pensiamo
genera sofferenza inutile. Propone quindi, attraverso un attento esame
della propria coscienza, di lasciar andare gli attaccamenti ai pensieri
per raggiungere la pace interiore. Steve Wells, co-ideatore delle
Tecniche Energetiche Provocative, eà partito dalla comune esperienza
con Logosintesi per utilizzare il potere delle parole come mezzo per
favorire questo rilascio, semplicemente dicendo “Lascio andare tutti i
miei attaccamenti emotivi a (questo pensiero)”. Ho colto l’importanza
di questa affermazione, semplificandola e integrandola nei protocolli
TAI cosìà da massimizzarne l’efficacia. Peraltro, l’esperienza con EFT mi
ha condotto a rendermi conto dell’importanza di accettare, di
riconoscere e accogliere ciò che c’è, prima di poterlo lasciar
andare. Giudicare e rifiutare le reazioni a una situazione non fa altro
17
che rinforzarla, mentre riconoscerle (accoglierle) significa dargli uno
spazio per poterle poi trasformare, lasciando andare ogni
attaccamento. Spesso il disagio eà dato non tanto (o non solo) dal
problema in seé , ma dalle reazioni automatiche (fisiche, emotive,
mentali e comportamentali) ad esso. Sovente sono le nostre risposte
che facciamo fatica a riconoscere e accettare, mentre eà bene rendersi
conto che le modalitaà di reazione ad un evento sono spesso obbligate,
quando quest’ultimo eà “troppo per noi”. Abbiamo visto che quando
un’esperienza (reale o anche immaginata vividamente) eà “troppo” per
un individuo, il suo sistema attiva una strategia automatica di
reazione che, se da un lato permette di gestire l’episodio, dall’altro lo
cristallizza in un “nodo energetico”. Esso puoà avere segno positivo o
negativo (il ricordo di un momento “troppo bello per essere vero”,
oppure un lutto) ma comunque eà una zona dell’orizzonte interiore nel
quale non scorre energia, ovvero non avvengono mutamenti di
consapevolezza. Rimane come una bolla d’aria in un liquido, una
capsula spazio-temporale dove non avvengono cambiamenti. Per
aumentare la consapevolezza e il benessere occorre individuare e
dissolvere queste capsule, muovendo energia cosìà da riconoscere le
proprie reazioni, lasciar andare l’attaccamento e generare un nuovo
grado di ordine e armonia.

Tornando al funzionamento della vita, il fatto che tutto scorre ci


conduce a un’altra riflessione: tutto respira. Nell’universo tutto
avviene secondo determinate leggi, e una di esse eà l’alternanza, che a
livello biologico si traduce in necessitaà di respirare. In natura tutto
avviene secondo cicli, con delle fasi che si susseguono. Oltre al classico
ciclo respiratorio (inspirazione, pausa, espirazione) abbiamo la fase
del sonno che si alterna a quella della veglia, il giorno e la notte,
l’attivitaà e il riposo, la simpaticotonia e la vagotonia. La ciclicitaà
caratterizza la vita in molti suoi aspetti, e va tenuta in considerazione
18
quando si svolge un lavoro su di seé . Riconoscere in quale fase ci si
trova puoà evitare inutili sofferenze e vani tentativi di cambiare le cose.
Inoltre il respiro come funzione organica eà parte dei protocolli TAI per
la sua capacitaà di concentrare energia, come testimoniano millenni di
pratiche yogiche.

Alla ciclicitaà corrisponde il primo rimando diretto all’alchimia,


attraverso uno dei suoi motti piuà conosciuti: “Solve et coagula”. Con
questa formula gli alchimisti comunicavano una delle piuà efficaci
strategie di trasformazione interiore: dapprima dissolvi quello che
eà cristallizzato (solve) cosìà da liberare l’energia bloccata nel nodo, poi
utilizza questa rinnovata consapevolezza per creare un nuovo grado di
ordine (coagula), fautore e al contempo effetto di un diverso stato di
coscienza. Vedremo come, in TAI, questa strategia si manifesti sia in
maniera teorica che operativa.

Invito alla gratitudine


Fermati, respira profondamente e ascoltati. Incrocia le mani sul tuo
cuore e sentine il battito. Il cuore, come un piccolo Sole, splende al
centro del tuo corpo e permette la vita. Mentre continui a respirare
consapevolmente, esprimi gratitudine al tuo cuore per il suo incessante
battito. Amplifica questo sentimento dentro di te, vivilo fino in fondo.
Grazie, cuore!

Connesso al “respiro dell’universo” vi eà il concetto di energia, che qui


ha significati differenti. Questo termine si applica a piuà livelli: fisico,
emotivo, mentale e spirituale. Se la sua definizione corrente eà
“capacitaà di agire”, quindi appartenente alla sfera fisica, in TAI
comprende anche le emozioni (quelle espresse ma troppo intense, e
quelle represse), i pensieri e gli altri prodotti della mente, come le
fantasie, e la coscienza intesa come lo spirito intelligente che anima
19
la vita (a questo mi riferisco con il termine “spirituale”). Quando
eseguiamo le Tecniche di Alchimia Interiore utilizziamo il termine
energia per riferirci a tutte le sue manifestazioni.

Quello che eà fondamentale comprendere eà che l’energia si puoà


cristallizzare in un nodo per l’intensità troppo elevata (una gioia o
un dolore soggettivamente troppo forti), per la ripetizione dello
stimolo, talvolta per sinergia di entrambe. Questi due fattori, che
peraltro costituiscono anche le basi del condizionamento umano (se
ne avvalgono politica, pubblicitaà , religione, scuola, famiglia, cultura,
mass media) determinano la generazione di un nodo energetico e la
sua massa, ovvero la quantità di energia trattenuta in esso.
Quest’ultima eà direttamente proporzionale al condizionamento che
esercita sul soggetto. In altri termini, quanta piuà energia eà contenuta in
un nodo, tanto piuà esso avraà influenza sull’individuo. Questo
significa altresìà che nel momento in cui questa energia viene
finalmente liberata e riorganizzata l’impatto sul mondo interiore del
soggetto saraà notevole, talvolta addirittura in grado di cambiarne la
visione della vita. L'importante eà ricordarsi che i nodi si creano per
ripetizione ed emozione, cosìà da applicare TAI con gli stessi criteri.
Per liberare energia dovremo quindi risvegliare l'impatto emozionale,
ripetere piuà volte la pratica, (ben diverso dall’amore) talvolta fare
entrambe le cose. Questo suggerimento ti sarà utile dopo aver letto il
capitolo inerente alla pratica, percioà tienilo a mente.

Un altro elemento importante eà l’allineamento con il proprio Seé , anche


detto coerenza. Ogni essere umano ha delle peculiaritaà , delle
caratteristiche fondamentali che lo rendono simile ad altri, eppure
unico. Cioà che per me eà motivante e mi trasmette energia, per un altro
puoà essere una fatica immane. Cioà che a me fa illuminare gli occhi per
l’entusiasmo, per un’altra persona si rivela argomento privo di
20
interesse. Allo stesso tempo, sia io che tu che stai leggendo abbiamo
dei talenti che possono e “devono” essere messi a disposizione della
comunitaà . Penso a livello sistemico, ovvero che ogni cellula
dell’organismo chiamato Umanitaà (e di quelli piuà piccoli come Popolo,
Clan, Famiglia) debba trovare il proprio posto e assolvere alle sue
mansioni, nell’ottica del dare e ricevere nutrimento. Nell’attuale fase
storica, la cultura imperante propone l’individuo come un piccolo dio
che si puoà dedicare ai suoi interessi, alle sue pulsioni e passioni senza
curarsi della comunitaà e dell’ambiente nei quali vive, anzi sfruttandoli
a suo esclusivo vantaggio. I messaggi che i media veicolano sono
all’insegna del godere, del “carpe diem” dozzinale da fiera di paese,
della cosiddetta “societaà liquida”. Un effetto di questa tendenza
culturale eà , tra gli altri, la cosiddetta “snowflake generation”, una
generazione di “fiocchi di neve” fragile e incapace non solo di plasmare
la realtaà , ma nemmeno di sopportarla. Torme di umani privi di radici,
reclamanti innumerevoli e sempre nuovi diritti particolari ma
refrattari ai doveri, che piangono se le cose non vanno come loro
desiderano e si offendono se qualcuno esprime idee diverse da quelle
veicolate dal potere mediatico e, appunto, “politicamente corrette”. In
questo caso estremo, che peraltro prefigura la direzione che una certa
eé lite desidera e organizza per i popoli atomizzati e intercambiabili,
si puoà notare come l’essere sradicati da qualunque tradizione e
appartenenza porti la “cellula-uomo” allo squilibrio, fino alla perdita di
senso e di allineamento. Mancanza che viene colmata, peraltro solo
temporaneamente e in modo superficiale, dal ricorso ai consumi, da
uno stile di vita edonista, dal nichilismo di chi sente di non avere un
posto nella vita neé alcuna ambizione verticale (tensione verso il
mondo dello spirito, il trascendente) oltre che dall’ammaestramento
mediatico elargito quotidianamente dalle fabbriche di memi. Milioni
di esistenze, tradizioni millenarie, identitaà storiche e sociali sacrificate
21
al famelico modello ultra-liberista, avido di consumatori istruiti a
credere che la soddisfazione dei bisogni (artatamente indotti) passi
dalla materia (il piano orizzontale) e si realizzi mediante carta di
credito. In mezzo a questo corifeo di ammalianti sirene dobbiamo fare
spazio e trovare cioà che realmente risuona con noi, nel profondo, oltre
ad aprirci a idee nuovamente in contatto con la realtaà , la natura e il
mito. Penso alla Quarta Teoria Politica di Alexandr Dugin, al
movimento della Transizione, alle impari battaglie per difendere
l’identitaà di ciascun popolo dall’aviditaà della finanza apolide e
sovranazionale, ben rappresentata nel film “Avatar”. Un viaggio verso
l’Esserci postulato da Heidegger, dove l’uomo è percheé si prende cura.
Non c’eà nulla di piuà straordinario di un essere umano allineato con il
suo centro, consapevole della sua funzione in sintonia con un
organismo piuà grande. Anche grazie alla pratica di TAI eà possibile
favorire questo stato di coerenza interiore, ponendo un argine alla
deriva entropica e nichilista che, come nel romanzo di Michael Ende
“La storia infinita”, avanza divorando spazio, tempo e ordine.

Un altro elemento fondante eà la consapevolezza che il gioco cosmico


della vita unisce tutti gli elementi dei vari sistemi in un unico enorme
sistema dove tutto è collegato (Mitakuye Oyasin, dicevano i nativi
Lakota Sioux) a diversi livelli e secondo regole che la vita stessa ha
emanato. Quindi tutto eà collegato, in misura maggiore o minore a
seconda della sua vicinanza e somiglianza. Per questo i legami
identitari sono cosìà forti (vicinanza di terra, religione, caratteri
psicofisici, cultura, tradizioni, miti) e sono sotto il pesante attacco di
una forza che vuole dissolverli (usando persuasori prezzolati per
masse prive di pensiero critico e di visione del futuro) per creare un
unico grande mercato dove i popoli siano trattati come animali da
allevamento (cfr. Oltre l’agonia - Marco Della Luna – Arianna
Editrice). Peraltro, il fenomeno della connessione ha trovato conferme
22
teoriche sia nelle ricerche dello scienziato inglese Rupert Sheldrake (il
campo morfogenetico, ovvero l’etere degli antichi) che negli
esperimenti di un ricercatore italiano (che, come tanti, per poter
lavorare eà dovuto andare all’estero), il professor Alberto Peruzzo.
Molti conoscono, anche grazie a libri di divulgazione scientifica, le
scoperte della Meccanica Quantistica e le sue applicazioni.
L’esperimento forse piuà famoso eà quello della doppia fenditura, che ha
portato a concepire che i fotoni si comportano alternativamente come
onda o come particella. Il prof. Peruzzo, nel giugno del 2012, ha
dimostrato sperimentalmente che “L’apparato di misura ha rivelato
forte non-località certificando, nel nostro esperimento, che il fotone si è
comportato simultaneamente sia come un’onda che come una
particella. Ciò rappresenta una chiara confutazione dei modelli in cui il
fotone è alternativamente o un’onda o una particella”. In questo e
successivi esperimenti, si eà riuscito ad osservare il tragitto dei fotoni
dopo il passaggio nella fenditura (cosa impossibile fino al 2011) e cioà
ha rivelato qualcosa di “sconvolgente”. I tracciati dei fotoni rivelano
una loro cavitazione come in un flusso idrodinamico, con un
andamento che lascia supporre la presenza di un qualcosa di
sottostante, una sorta di liquido a bassa densitaà nel quale essi si
muovono. Probabilmente eà cioà che gli antichi chiamavano etere,
mentre in questo testo gli diamo il nome di plasma spazio-temporale.
L’etere eà il sangue che nutre e connette i diversi elementi della vita, e
nel profondo confido che questa forza vitale che regge l’universo
abbia in serbo per l’umanitaà qualcosa di diverso da un futuro di
consumismo zootecnico. Questa forza vitale che tutto anima eà sempre
presente, ma l’attuale modello di vita tende ad alienare dalla sua
percezione generando follia nell’umanitaà dormiente.

Uscire dal vortice dell’assenza (quella specie di sonno che ottunde la


veglia, e impedisce di vivere pienamente) significa rendersi conto di
23
quanta vitalitaà ci sia, dentro e fuori da seé . L’esistenza brulica di vita,
vibra, risponde ai pensieri e agli stati d’animo. La forza vitale che
costituisce l’esterno eà la medesima che alimenta l’interno. Per questo
se intervieni sull’interno puoi modificare l’esterno, e viceversa.

tutto è collegato, e intelligente

In ogni singolo aspetto dell’esistenza, la forza vitale che tutto anima


puoà essere in uno stato di equilibrio sano (funzionale) o non
funzionale. La natura, nella sua grande intelligenza, tende sempre e
comunque all’equilibrio, e privilegia l’insieme e l’ordine. L’istinto
primario, ovvero la sopravvivenza, si delinea con un carattere
gerarchico che va dalla specie al gruppo, alla famiglia e per finire, al
singolo. Detto altrimenti, per la natura eà piuà importante la
sopravvivenza di una famiglia rispetto ad un suo singolo componente e
lo si vede chiaramente negli studi di psico-genealogia. Il moderno io,
addestrato all’importanza personale e convinto di essere
indispensabile, potrebbe sentirsi ferito o finanche offeso da tale idea.
Potrebbe affermare, istruito da una modella o da un famoso attore, che
la vita eà “tutta intorno a me” e che concetti come gerarchia, insieme,
famiglia siano stati spazzati via dal progresso. Per fortuna la vita
continua il suo corso, seguendo le sue leggi, incurante delle pretese
dell'ego. Peraltro, l’individualità è necessaria e prevista all’interno
del grande gioco della vita. Semplicemente, quando essa immagina di
avere una prioritaà che in realtaà non possiede, iniziano i guai. Sono
convinto che alcune delle idee (peraltro potenzialmente utili e
benefiche, quando non diano luogo a deliri di onnipotenza) diffuse
negli ultimi anni, secondo le quali l’essere umano sia un dio che crea
ogni evento della sua vita, abbiano provocato piuà danni che benefici. Se
da un lato hanno avuto il merito di risvegliare l’accesso al potere
personale di molte persone, spesso mantenuto sopito da dogmi e
24
credenze limitanti, dall’altro hanno generato una enorme quantitaà di
illusioni e di conseguente frustrazione, laddove la consapevolezza del
potere personale non veniva mediata dal senso di connessione con
l’esistenza. Ho conosciuto persone che si sentivano in colpa per essere
state aggredite, pensando di aver attratto l’evento con pensieri
negativi. Altre che erano arrabbiate con l’universo percheé non
esaudiva i loro desideri, oppure si sentivano incapaci e in colpa percheé
non erano in grado di attrarre l’anima gemella, la villa con piscina e la
Ferrari. Ho ricevuto centinaia di mail nelle quali i mittenti, spesso con
tono angosciato, mi chiedevano come conciliare la tecnica EFT (che
prevede di descrivere, anche con enfasi, la situazione disagevole che si
intende cambiare) con alcune prescrizioni della cosiddetta Legge
d’Attrazione che, secondo autorevoli entitaà disincarnate, esorta ad
enunciare solamente cose positive rifiutando anche solo di
menzionare cioà che eà “negativo”. Nelle mie risposte ho cercato di
rincuorare i praticanti di EFT preoccupati di attrarre sventura solo
parlandone, anche percheé la vita è duale e tutto cioà che viene bandito
ed espulso dalla porta, rientra dalla finestra. In pratica, se una persona
prova rabbia eà inutile e dannoso che faccia finta di niente. Molto
meglio riconoscerla e accoglierla, osservando cosa la genera, e
procedere a trasformare l’origine di tale emozione. Chiunque vada
verso la luce sarà costretto ad accettare l’ombra. Ricordo che nel
2007, quando in Italia eà uscito il libro The Secret, molte persone nel
campo spirituale presagivano una nuova era di pace e amore grazie
alla focalizzazione positiva di un ristretto numero di terrestri (per la
precisione, secondo un complesso calcolo di un famoso ricercatore, la
radice quadrata di 1% dell’umanitaà ). Accidenti, mi sa che ci siamo
fermati allo 0,99%! La speranza non eà tuttavia tramontata anche
grazie al fatidico arrivo del 2012, anno di passaggio alla cosiddetta
“quinta dimensione”. Su vari siti e riviste New Age si esortavano i
25
lettori a purificarsi, a lasciar andare i vecchi schemi e le ferite per
poter cosìà passare alla dimensione nella quale i cattivi sarebbero stati
mandati in punizione ad incarnarsi su qualche remoto pianeta, mentre
la pace e l’abbondanza avrebbero regnato sulla Terra e il pensiero
sarebbe immediatamente diventato realtaà .

Ora, ho come il sospetto che tutto questo non sia avvenuto, con buona
pace di chi ci ha creduto con fervore, e che anzi i ceppi delle catene che
la cosiddetta “eé lite” ha ideato si stiano ulteriormente stringendo, con
la terribile prospettiva di un mondo alla “1984” di George Orwell.
Resta comunque l’ottimo intento di porsi come parziale origine della
propria esistenza, lasciando andare i pesi del passato, gli schemi
limitanti e le ferite emotive. Penso che insieme ad essi vadano
abbandonati anche il pensiero magico, la proiezione parentale
sull’autoritaà , le fantasie di illuminazione istantanea e l’aspettativa
della catarsi che purifica il mondo. Come avrebbe detto il buon
Nietzsche: “Umano, troppo umano”. Un’attenta analisi della storia
dell’umanitaà mostra che le aspettative di ascensione e riscatto sono
spesso presenti nella cultura dei vari popoli, e il tanto avanzato
(tecnologicamente) mondo moderno non ne eà esente, anzi spesso le
ammanta di sembianze scientifiche per conferire loro una parvenza di
logica. Cambiano i protagonisti e le modalitaà , ma il messaggio eà
sempre il medesimo: grazie ad un elemento (un messia, un dio, una
consapevolezza, una tecnologia) l’intera umanitaà o meglio una parte
(in genere quella meritevole, secondo precise regole mostrate in un
qualche libro sacro o illustrate da esseri “risvegliati”) di essa saraà
salvata. Ogni anno circolano almeno tre o quattro “date speciali” che
promettono elevazione spirituale immediata, trasformazioni personali
e sociali, sviluppo spontaneo di capacitaà paranormali e fratellanza
universale, con migliaia di persone in speranzosa attesa di un futuro
radioso che rimane, appunto, futuro.
26
Anche per questo motivo ho concepito TAI: come strumento per vivere
appieno il presente, che utilizza gli ostacoli (i nodi energetici) come
fonte di energia contemporaneamente allenando al pensiero critico.
Una sorta di Aikido spirituale che liberi dalle aspettative di
illuminazione istantanea, di apertura h.24 di tutti i Chakra e di una
Kundalini libera e bella. Lo scopo di TAI eà il dasein, l’esserci.

Invito alla gratitudine


Fermati, respira. Porta l’attenzione al fatto che esisti. Sì, ci sei. Tra le
infinite creature in transito sul pianeta, ci sei anche tu. Senti la
gratitudine verso la vita, perché ti ha manifestato come creatura in
questo spazio e in questo tempo. Grazie, vita!

27
Capitolo III: Legge di Risonanza
Per proseguire il nostro viaggio all’interno di noi stessi abbiamo
bisogno di qualche altro pilastro teorico. Peraltro, ci tengo a dire che la
teoria segue la pratica, e non il contrario. Le esperienze vissute
necessitano di una spiegazione, e questa eà la mia. Non
necessariamente una veritaà rivelata, e anche se lo dovesse essere…
accolgo, e lascio andare ogni attaccamento ad essa. Prendo a prestito
da Marco Della Luna, autore tra gli altri dell’ottimo libro Neuroschiavi,
il termine “dividuo”, che indica uno stato dell’essere molto comune
anche al giorno d’oggi caratterizzato da una sostanziale
frammentazione della coscienza. Il “dividuo” eà privo di un centro, di
conseguenza raramente puoà operare scelte pienamente consapevoli.
La sua coscienza eà frammentata e cristallizzata in migliaia di “nodi
energetici” che gli impediscono di esserci pienamente. Abbiamo visto
che questi nodi sono previsti dalla natura, sono una soluzione alla
mancanza di consapevolezza in un dato punto del tempo e dello
spazio. Potremmo paragonarli alla melanina che si crea
automaticamente dopo l’esposizione ai raggi solari, per proteggere la
pelle (nodi piuà leggeri) o alle cicatrici che sorgono dopo una ferita
profonda (nodi piuà “carichi”). Non c’eà nulla di sbagliato ad averli (fa
parte del gioco della vita) ed eà normale essere un dividuo, eà la
naturale condizione umana. Non eà per niente facile diventare un
individuo (letteralmente “non diviso”) percheé necessita di volontaà e
di energia, ovvero consapevolezza disponibile e direzionata, prodotta
da tutti e tre i tuoi “centri”: pancia, cuore e cervello.

per diventare individuo necessiti di


energia disponibile e direzionata

28
Dove si trova questa energia? Essa eà in te, la devi liberare, produrre e
raffinare; a questo serve l’Alchimia Interiore. Quando sei presente a
te stesso sei consapevole del tuo corpo, dei tuoi pensieri, delle tue
emozioni, dell’ambiente attorno a te, e utilizzi un tipo di energia simile
a una benzina con molti ottani. In queste occasioni la vita ha un altro
sapore, non percheé cambino le circostanze esterne ma percheé tu ci sei,
piuà intensamente. Talvolta accade che questo stato arrivi
spontaneamente, ma possono anche passare giorni o settimane, e
soprattutto non hai il minimo controllo su questo fenomeno. Per
essere individuo, quindi per esserci, necessiti di energia che trovi in
parte disponibile (la forza vitale che ti permette, ora, di leggere queste
parole) e che in parte resta cristallizzata in idee e risposte non piuà
funzionali. Questa energia eà tua, in te, ma non eà (ancora) quella
benzina a molti ottani che ti permette di “vivere ad un’altra velocità”,
anzi ti fa procedere con il freno a mano tirato. La devi quindi estrarre
dai nodi energetici (le impressioni cristallizzate non piuà adeguate o
non concluse) oltre che da tutti gli istanti di presenza e di
gratitudine che riesci a generare. La fase successiva eà trasformarla in
carburante ad alta resa, e questo lo puoi fare nei tre centri destinati
dalla natura anche a questa funzione, definiti dantian nell’antica
cultura cinese. Questa parola significa “campo rosso” e rappresenta il
centro dove l’energia viene accumulata e trasformata. TAI si avvale dei
tre centri per aiutare il praticante a produrre e utilizzare la sua forza
vitale in modo efficace, per facilitare la sua completa manifestazione
come individuo. Quando utilizzo il termine “energia” intendo l’essenza
che anima ogni essere vivente, e che secondo la tradizione orientale si
accumula nel dantian inferiore (Hara, in giapponese) situato appena
sotto l’ombelico. Da lìà sale al dantian mediano (zona cardiaca),
trasformandosi in energia vitale che poi arriva al dantian superiore
(Terzo Occhio) per divenire una forma piuà raffinata di energia, detta
29
coscienza. Percioà in TAI energia e coscienza sono sinonimi, pur
indicando frequenze e manifestazioni differenti dello stesso elemento.

Tornando alla famosa Legge d’Attrazione, che preferisco denominare


Legge di Risonanza, essa eà diventata, nell’iconografia spiritual
popolare, una sorta di “genitore cosmico” dal quale si pretende ogni
tipo di dono. In molti hanno trasformato un fenomeno esistente in
natura, dovuto appunto alla risonanza, in una specie di “genio della
lampada” al proprio servizio, al quale basta chiedere e si riceveraà .
Fortunatamente il gioco non funziona in questo modo, altrimenti la
vita sulla Terra scomparirebbe nel giro di pochi giorni a causa di
richieste giocoforza contrastanti, spesso incuranti degli altri umani e
dell’ambiente. Se ogni pensiero fosse realmente un “ordine
all’Universo”, probabilmente ci saremmo giaà estinti. Invece, la Legge di
Risonanza descrive un fenomeno noto ma spesso poco considerato
nella sua importanza. L’universo è costituito da vibrazioni, che si
esprimono in diverse frequenze. I colori che vedi sono onde ad una
frequenza specifica, che i tuoi occhi captano e il tuo cervello traduce in
rosso, verde, blu, etc. Le parole che senti sono onde, cosìà come gli
oggetti che tocchi. Una delle caratteristiche piuà importanti degli
organismi complessi eà la capacitaà di recepire frequenze, e di inviarle.
Gli esseri umani sono come degli apparecchi ricetrasmittenti, in
costante scambio con l’esterno. La realtaà eà plasmata dalla somma di
pensieri, emozioni, e azioni umane, in interazione con l’ambiente.
Ora, sarebbe interessante chiedersi cosa, in una persona, ha la capacitaà
di connettersi con l’intero campo delle possibilitaà , entrare in risonanza
con un elemento e attrarlo per magnetismo. La mia idea eà che non vi
sia un’unica modalitaà . Di vitale importanza sono certamente i pensieri
(se genero costantemente pensieri di critica verso me stesso tenderoà
ad attrarre, o semplicemente a notare, persone che mi criticano) ma
anche la loro carica emotiva. Un conto eà se penso di essere un fallito,
30
un altro se questo pensiero eà accompagnato da tristezza o colpa. La
carica emotiva associata ad un pensiero mostra il grado di
attaccamento che abbiamo ad esso, e di conseguenza la sua capacitaà
di plasmare il mondo interiore. Anche l’abitudine di pensiero
(quanto spesso la genero, o meglio si produce in me) conta, cosìà come
le credenze piuà o meno inconsce che mi caratterizzano. Ancora, ad
influire sono gli allineamenti spaziali o temporali. Se torno sul luogo
dove ho avuto un terribile incidente, facilmente risveglio le emozioni e
le sensazioni lìà vissute (allineamento spaziale). Se ho ricevuto una
notizia shock alle 3 di notte, il mio sistema avraà probabilmente
registrato, oltre alla voce che me l’ha comunicata, anche l’orario in cui
cioà eà avvenuto. Fino a quando non avroà completamente digerito
l’esperienza, allo scattare delle 3 si attiveraà in me un senso di allarme o
di angoscia, come se una parte di me stesse rivivendo quanto
accaduto in quella fatidica notte (allineamento temporale). Questo ci
porta ad osservare un importante fenomeno: in tutti i casi qui descritti
cioà che genera risonanza sono le impressioni cristallizzate e non
digerite, ovvero i nodi energetici. Essi sono l’elemento attrattivo piuà
importante in un essere umano, fincheé non vengono sciolti (solve) cosìà
da rendere quell’energia disponibile per altri scopi (coagula).

i nodi energetici entrano in risonanza


con il campo delle possibilità

Per questo il pensiero positivo e le tecniche di visualizzazione, pur


essendo importanti, non bastano. Questo, a mio avviso, eà il motivo per
il quale milioni di persone hanno creduto nella Legge d’Attrazione e
molte sono rimaste deluse. Per co-creare bisogna liberare e orientare
energia. Inoltre, eà importante sottolineare che tutti gli esseri sono
dotati di questo potere, percioà l’esito finale deriva dalla risultante
delle varie forze creatrici in campo. Infine, ci sono enti in grado di
31
creare non tanto (o non solo) in virtuà della Legge di Risonanza, ma
grazie alla volontaà unita al potere. Se sei cittadino di una nazione che
viene privata della sovranitaà monetaria e viene portata in bancarotta
dalla sua classe politica, magari percheé cooptata da societaà segrete o
lobby di vario genere, e insieme al tuo popolo vieni depredato delle
risorse che la tua terra aveva in abbondanza, non sei stato tu ad
attrarre questo evento. Se la tua nazione viene colpita da bombe
atomiche che radono al suolo due cittaà uccidendo o menomando
centinaia di migliaia di persone, non sono queste ultime ad aver
“attratto il fuoco purificatore che monda le anime”, come scritto nel
dopoguerra da una importante figura nel campo della spiritualitaà . Ci
sono in gioco forze immensamente più grandi e potenti di me e di
te. Come disse il presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt in
un raro momento di sinceritaà : “In politica niente accade per caso. Se
succede, puoi scommettere che è stato pianificato così”.

Non ci sono grandi accadimenti (attentati, crisi economiche, guerre,


mode culturali o sociali) che non siano stati precedentemente decisi, e
in seguito fatti o lasciati accadere. Una attenta analisi della storia,
magari attraverso libri e documenti non organici al sistema di potere,
permette di rendersi conto di quanto gli eventi del passato, comprese
le guerre mondiali, siano stati decisi da un manipolo di persone con
obiettivi ben precisi, anche se fuori da ogni logica e sensibilitaà comune.

Ora potresti chiederti: cosa c’entra tutto questo con le Tecniche di


Alchimia Interiore? Ebbene, vi eà una enorme quantitaà di energia
(consapevolezza) cristallizzata in idee politiche, economiche, culturali
e sociali. Intere generazioni vengono fagocitate dai memi di volta in
volta vincenti, alla base di cioà che nella pratica del Transurfing
vengono chiamati “pendoli” e hanno una caratteristica comune
nonostante possano avere impianti teorici opposti: si nutrono
32
dell’energia di chi li segue. La tendenza ad alimentare (in genere
inconsapevolmente) un pendolo eà direttamente proporzionale al
grado di attaccamento nei suoi confronti. Per questo ti consiglio di
applicare gradualmente TAI all’intera gamma di credenze e di idee
che possiedi. Una volta liberata l’energia racchiusa in esse, accolto e
lasciato andare l’attaccamento e generato un nuovo livello di ordine,
sarai in grado di discernere tra cioà a cui veramente aspiri e cioà che altri
vogliono che tu pensi, senta e faccia. Se poi vorrai sacrificarti per una
causa, scegliere di rimanere in disparte o dare la vita per un’idea,
almeno l’avrai scelto con maggiore consapevolezza.

33
Capitolo IV: Centri di energia
In Medicina tradizionale cinese, ma anche nella filosofia taoista, i
Dantian sono i tre centri nei quali si accumula il chi (sotto forma di
Jing, Qi e Shen) e da lìà si diffonde nei meridiani energetici (quelli che
utilizziamo in EFT). Nelle arti marziali interne si utilizzano i tre
dantian per accumulare e raffinare energia vitale, in un percorso di
crescita personale e spirituale. I tre centri corrispondono a quelli che
la scienza moderna ha confermato essere tre cervelli, poicheé tutti
sono dotati di neuroni. Oltre al cervello contenuto nella scatola
cranica, abbiamo cellule nervose nel cuore e nell’intestino. Le
espressioni popolari, come ad esempio “seguire la pancia” o “andare
dove ti porta il cuore” assumono quindi un senso piuà ampio, e trovano
riscontro nelle ultime scoperte. Abbiamo tre cervelli ed eà bene che si
mettano d’accordo, altrimenti si rischiano innumerevoli conflitti e
sofferenze.

Nella medicina tradizionale cinese i dantian sono centri che


producono e accumulano energia, e quando funzionano al meglio
riescono a raffinarla in una sostanza sempre piuà spirituale. Il centro
inferiore, detto xia dantian, si trova sotto l’ombelico in corrispondenza
con il punto VC6 (Vaso Concezione 6) chiamato anche Mare
dell’energia. In questa sede, centro di gravitaà dell’essere umano,
l’essenza vitale viene tramutata in energia disponibile per le attivitaà
psicofisiche. La focalizzazione sul primo centro aiuta a radicarsi, a
contattare il proprio potere personale. Viene associato con la
manifestazione del coraggio. Lo chiameremo “Centro Inferiore”.

Lo zhong dantian (campo intermedio) simboleggia il fuoco, la fornace


che produce energia spirituale. Il cuore eà , per eccellenza, accogliente e
radiante. In alcune tradizioni lo si paragona al Sole, vero e proprio
34
centro del sistema umano. Gli interessanti studi dell’Istituto
Heartmath (www.heartmath.org) mostrano che il cuore fisico eà dotato
di circa 40000 neuroni, secerne ossitocina (l'ormone dell'amore) e ha
un campo elettromagnetico 5000 volte piuà potente di quello del
cervello cranico. Inoltre eà in connessione con il cervello e la coerenza
con quest’ultimo favorisce l’abbassamento dello stress, la luciditaà
mentale e l’equilibrio emotivo. Secondo le ricerche del Dr. John
Diepold, ideatore del metodo HAT, incrociando le mani sul petto e
respirando consapevolmente si attiva la connessione con il cuore e
questo migliora la coerenza cardiaca, sinonimo di benessere ed
efficienza. In TAI esso eà abbinato, come vedremo, alla enunciazione di
specifici intenti. Il cuore eà associato all’espressione della compassione.
Lo definiamo “Centro Mediano”.

Lo shang dantian, comunemente definito Terzo Occhio, eà situato tra gli


occhi, sulla fronte. Viene definito come la sede dello spirito (Shen), ha
la funzione di dirigere la consapevolezza, oltre che di sviluppare
presenza e viene associato con la creativitaà . La capacitaà di osservarsi si
manifesta in questo centro, anche se per arrivarci serve l’energia degli
altri due. Per questo nell’alchimia interna si inizia dal primo dantian e
si sale, raffinando l’energia, per poi tornare all’inizio in un incessante
ciclo di trasformazione. Nelle procedure TAI lo chiamiamo “Centro
Superiore”.

Peraltro, eà interessante notare (come riportato nelle ricerche di


mBraining) che i tre cervelli sono collegati tra loro grazie al nervo vago
e le informazioni viaggiano dalla pancia verso la testa, proprio come
illustrato migliaia di anni fa dalle discipline taoiste.

Consapevoli di queste caratteristiche energetiche e fisiologiche, i


protocolli TAI prevedono, il larga misura, l’utilizzo dei tre centri con
una progressione dal basso verso l’alto. In alcune occasioni eà possibile
35
focalizzarsi su uno solo dei centri, ad esempio per le situazioni che
richiedono un intervento immediato. Dipende anche dal centro
attraverso il quale hai percepito (e di seguito cristallizzato)
un’impressione. Per questo per produrre una piuà efficace
trasformazione eà preferibile agire su tutti e tre i centri. Ricorda che
l’energia (forza vitale) eà direttamente connessa alla presenza, la quale
genera consapevolezza. Il sistema mente-corpo eà progettato per
favorire il naturale sviluppo della consapevolezza fino ad un certo
livello (previsto dalla natura per tutti gli umani) secondo linee di
minor resistenza, poi sono necessari sforzi coscienti. Significa che per
elevarsi sopra il sonno collettivo (il Velo di Maya della tradizione
vedica) servono disciplina, volontaà e uno strumento da utilizzare. Il
Sentiero Interiore te ne offre una vasta gamma.

I TRE CENTRI

In TAI i centri sono degli “amplificatori dell’intento”: attraverso il


respiro consapevole, la focalizzazione sui tre cervelli e il potere
dell’intenzione puoi praticare il tuo “Solve et coagula”.

36
Capitolo V: Tecniche di Alchimia Interiore
Abbiamo visto che in questo modello l’energia viene usata come
sinonimo di coscienza, anche se in realtaà quest’ultima eà energia vitale
raffinata, trasmutata. Potremmo utilizzare una metafora musicale, per
definire la coscienza come energia ad un’ottava piuà elevata. Poicheé
tutto eà ciclico, la coscienza si traduce nuovamente in energia (capacitaà
di agire) sotto forma di azioni, non piuà reattive ma consapevoli. Anche
il semplice lavare i piatti puoà essere un’azione automatica (lo faccio e
intanto la mia mente vaga) oppure consapevole, mentre lavo le
stoviglie ci sono. Nel secondo caso la consapevolezza mi permette di
agire in modo differente, quello che Franco Battiato nella canzone “I
treni di Tozeur” chiama “vivere a un’altra velocità”. TAI eà uno
strumento per raggiungere tale stato dell’essere. L’osservazione della
natura ci permette di cogliere un aspetto fondamentale della vita: tutto
si trasforma.

tutto si trasforma

Non esiste nulla di eterno, sebbene la mente spesso non riesca ad


accettarlo. Non solo, la vita ha bisogno dei processi trasformativi per
auto perpetuarsi. Ci sono leggi che impongono alla materia di mutare,
vuoi per crescita, digestione, eliminazione, corruzione, guarigione,
rigenerazione, in generale tutti i processi di sviluppo o decrescita.
Questo fenomeno, osservabile dal mondo atomico alle stelle, interessa
anche l’essere umano. Abbiamo visto come i nodi energetici
trattengano (temporaneamente, ma talvolta anche per una vita) la
consapevolezza in ricordi, fantasie, credenze e simboli. In questi casi il
soggetto non ha “digerito” l’esperienza, ovvero non l’ha ancora
trasformata. Un po’ come del cibo che rimane lìà, non va neé su ne giuà , e
non riesce a diventare nutrimento. Con le esperienze non elaborate
37
accade la stessa cosa, per questo motivo c’eà bisogno di uno strumento
che aiuti nel processo di trasformazione. Ritengo che oggi vi siano
decine di approcci utili a tale scopo, e chiunque sia alla ricerca possa
trovare quello piuà adatto. Per quanto riguarda TAI, le peculiaritaà che la
caratterizzano risultano particolarmente allettanti.

Questo metodo infatti:


 puoà essere praticato da chiunque;
 non necessita di strumenti o di procedure complesse;
 puoà essere applicato in qualsiasi situazione;
 utilizza le percezioni del praticante e le trasforma in energia
disponibile;
 si avvale di antiche conoscenze mediate da moderne scoperte;
 si integra agevolmente con vari metodi, tra i quali EFT,
costellazioni familiari, coaching;
 restituisce al soggetto la piena giurisdizione sul suo mondo
interiore, divenuto il suo personale crogiolo alchemico nel quale
operare le trasformazioni che desidera;
 permette di liberare l’energia vitale trattenuta nell’orizzonte
interiore del praticante, restituendogli potere e capacitaà di agire;
 facilita la realizzazione di obiettivi concreti, applicando la
formula alchemica “Solve et coagula”;
 aiuta ad incrementare la pace interiore, la presenza e la vitalitaà .

TAI nasce come disciplina interiore, e ne consiglio la pratica


quotidiana. Non appena un pensiero, uno stato d’animo o una
sensazione fisica arrivano a turbare la presenza, ecco che si affaccia
l’occasione per utilizzarla. Poicheé , come abbiamo visto nel capitolo II,
38
tutto eà coscienza che si manifesta in diverse forme e frequenze, puoà
essere utile avvalersi di griglie interpretative per facilitare la pratica.
In TAI utilizziamo la forma geometrica del triangolo equilatero per
rappresentare la coscienza cristallizzata in esperienze non elaborate
del passato, in scenari ipotetici (fantasie) e nelle credenze non
vagliate dalla consapevolezza. Nell’area interna troviamo l’energia
cristallizzata nei simboli, chiavi di accesso alle manifestazioni
dell’inconscio. Le emozioni, le sensazioni e i sintomi sono in genere
effetti, pertanto possono anch’essi diventare oggetto di TAI anche se,
di norma, dietro di loro si nascondono gli elementi fondanti del
triangolo. Anche i pensieri possono essere trattati con il metodo, cosìà
da favorire equilibrio e presenza.

Prepararsi a TAI
Per iniziare, soprattutto quando cominci a fare pratica con TAI, eà bene
partire da qualcosa che ti disturba a livello fisico, emotivo o mentale. Il
disagio eà paragonabile alla scintilla prodotta dalla candela, grazie alla
quale inizia il processo di combustione che permette di avviare il
motore. La vita fornisce spesso, diciamo pure quasi ogni giorno,
situazioni, sintomi ed emozioni che necessitano di essere elaborate.
Per il praticante di Alchimia Interiore le situazioni “calde”, ovvero
emotivamente coinvolgenti, sono ghiotte occasioni per trasformare
energia e sviluppare consapevolezza. Quando una tematica ti
coinvolge sei maggiormente agganciato ad essa, e questo facilita molto
l’esecuzione del metodo e l’elaborazione della situazione disturbante.
Talvolta eà necessario “scaldare” una tematica (un ricordo, una fantasia,
una credenza, un simbolo) per renderla presente nel tuo orizzonte
interiore. Il disagio esiste quando lo senti, lo percepisci, quando ti
attiva emotivamente.

39
Se, come ti auguro, hai appreso EFT, dovresti saper utilizzare lo Stile
Evocativo per connetterti alla tematica che desideri elaborare. Per
facilitarti lo ricordo qui:
 stimola uno dei punti di EFT e descrivi, meglio se a voce normale,
la situazione che stai vivendo con tutte le sue sfaccettature
mentali, emotive e fisiche. Ogni tanto cambia il punto che vai ad
attivare mentre segui il flusso di pensieri, emozioni e sensazioni.
Quando arrivi a provare emozioni o sensazioni intense fai un
respiro e nota cosa c’eà nella tua mente in quel preciso istante. A
quel punto passa a TAI.

Eseguire le tecniche
Quando utilizzi TAI arrivi a sciogliere i nodi energetici, liberando
energia disponibile ad alimentare i tuoi obiettivi, quali che siano. Per
questo eà una buona idea avere in mente un obiettivo da nutrire con
l’energia che verraà liberata mediante le frasi “solve”. Molte persone
sono consapevoli del loro potere personale che permette di
contribuire alla creazione della realtaà , ma spesso dimenticano
letteralmente di utilizzarlo. La cultura condivisa non abitua ad
applicare scientemente l’intento per favorire la realizzazione di scopi,
siano essi la pace interiore, un miglior funzionamento del corpo o una
vita relazionale soddisfacente. Percioà se hai un obiettivo che ti sta a
cuore, abbi cura di inserirlo nell’ultima fase della procedura TAI
(coagula) cosìà da alimentarlo ogni volta che pratichi. Come protocollo
base ho espresso la seguente frase, che puoà essere modificata a
seconda delle tue preferenze: “Oriento questa energia verso la mia
piena realizzazione”.

40
Le tre posizioni per focalizzarsi sui centri
Se stai leggendo queste parole significa che i tuoi centri stanno
funzionando, e probabilmente anche bene. Non hai bisogno di
complesse procedure per attivarli, percheé l’energia segue l’intenzione
e soprattutto, sono giaà attivi. Con l’aiuto del respiro e delle tre
posizioni imparerai rapidamente a connetterti consapevolmente con
i tuoi centri, fino a quando non avrai piuà bisogno di questi ausili. Dopo
qualche settimana di pratica ti basteraà portare l’attenzione laà dove eri
solito posizionare le mani, e respirare consapevolmente per
connetterti con i tuoi dantian. Questa capacitaà , utile per poter eseguire
TAI anche in situazioni pubbliche, ti serviraà ogni volta che avrai
bisogno di concentrazione, luciditaà , precisione.

Ad esempio, quando tiro con l’arco mi focalizzo sul Centro Inferiore e


questo mi aiuta ad aumentare la precisione. Se ho bisogno di calma e
serenitaà , porto l'attenzione sulla zona cardiaca e respiro. Quando
sposto la consapevolezza sul Terzo Occhio, spesso avverto formicolio e
calore nella zona, oltre ad una maggiore luciditaà mentale e una forte
sensazione di presenza.

Portare il respiro
Il respiro eà un metodo eccezionale per dirigere il flusso di energia nel
corpo. Quando diventi consapevole dell’aria che entra ed esce,
immediatamente riduci i livelli di stress e attivi quella parte della
mente che si occupa di osservare. Per focalizzare l’attenzione su un
centro, poni le mani in corrispondenza ad esso ed esegui tre respiri
consapevoli, a seguito dei quali pronuncerai una specifica frase. Puoi
sentire come il tuo respiro arriva al primo e al secondo centro mentre,

41
se respiri con il naso, ecco che vai a nutrire il centro situato nella zona
della fronte.

Le frasi
In TAI ci avvaliamo delle parole per veicolare un intento. Ci sono due
frasi che hanno la funzione “solve”, (piuà una che stabilizza) e un’altra
che veicola l’aspetto “coagula”. La frasi del primo tipo sono piuà
utilizzate percheé la fase “solve” eà propedeutica a quella “coagula”. La
maggior parte delle persone ha enormi quantitaà di energia contenuta
in centinaia di nodi energetici, che necessita di essere liberata. La
stessa saraà poi carburante per nutrire la realizzazione degli obiettivi,
mediante la frase “coagula” (e, beninteso, l’azione). Le frasi vanno
pronunciate a voce normale (in situazioni pubbliche possono essere
semplicemente pensate) portando l’attenzione su un centro alla
volta. Le frasi “solve” servono a liberare l’energia trattenuta in un
nodo energetico, compreso l’attaccamento ad esso, e sono seguite da
una frase volta a generare un nuovo livello di ordine, un equilibrio piuà
consapevole.

Frasi “solve”
Libero l’energia trattenuta in (scena, fantasia, credenza, simbolo)
oppure (pensiero, emozione, sensazione, sintomo)

Riconosco/accolgo le mie reazioni, e lascio andare ogni


attaccamento a (scena, fantasia, credenza, simbolo) oppure
(pensiero, emozione, sensazione, sintomo).

Genero ordine in (scena, fantasia, credenza, simbolo) oppure


(pensiero, emozione, sensazione, sintomo).

42
Queste frasi vanno pronunciate mentre si eà in contatto con i dantian,
secondo due modalitaà :

1. Ognuna delle tre frasi viene ripetuta su ciascun dantian (metodo


completo)

2. La prima frase viene pronunciata sul Centro Inferiore, la seconda su


quello Intermedio e la terza sul Centro Superiore (metodo rapido).

In genere si apprende il metodo completo e, una volta padroneggiato,


si passa a quello rapido.

La frase “coagula”
La frase “coagula” ha la funzione di indirizzare l’energia liberata verso
una nuova dimensione, un obiettivo concepito nel presente.

Oriento l’energia disponibile verso (obiettivo, stato dell’essere)

Frase di armonizzazione
Frase di chiusura, da pronunciare alla fine del ciclo di TAI per favorire
l’integrazione e il nuovo livello di consapevolezza.

Armonizzo tutti i miei sistemi a questo livello di consapevolezza

In genere le frasi “solve” precedono quella “coagula”, ma ci sono casi


specifici nei quali questa regola non si applica. La frase di
armonizzazione viene utilizzata per integrare piuà facilmente i
risultati raggiunti, che spesso sono cosìà strabilianti che il soggetto
fatica a crederci. Essa puoà anche essere utilizzata da sola, per facilitare
l'adattamento ad un nuovo ambiente (passando dal caldo al freddo o
viceversa; cambiando luogo di lavoro; arrivando a latitudini differenti,
etc.).
43
Agganciare la rappresentazione
La rappresentazione eà sempre un elemento del triangolo, ed eà cioà che
genera lo squilibrio percepito come disagio. Saraà quindi un ricordo,
una fantasia, una credenza, un simbolo. Se nessuno di questi
elementi eà presente o chiaro possiamo iniziare dal fondo, ovvero dalle
reazioni: un pensiero, un’emozione, una sensazione o un sintomo.
Quando la rappresentazione viene contattata dalla coscienza, andiamo
a misurare il livello di impatto che genera, su una scala soggettiva che
va da 0 a 10. Questa misurazione verraà effettuata nel primo periodo di
pratica, quando ancora si deve apprendere a valutare l’impatto dei
nodi energetici e dei loro effetti. Dopodicheé la scala 0-10 potraà essere
messa...in soffitta. Quello che piuà conta eà avere chiara la
rappresentazione (una scena in mente, una fantasia che ricorre, una
credenza) oltre alle reazioni ad essa (pensieri che ricorrono, emozioni,
sensazioni fisiche). Un altro tipo di rappresentazione, che possiamo
chiamare secondaria, eà rappresentato dal simbolo (porta di accesso
all’inconscio) e dal sintomo (manifestazione somatica di un conflitto
interiore), spesso metafore di quanto accade nel profondo della
persona. Anche per simboli e sintomi si puoà misurare il livello di
impatto che generano sul soggetto.

Le Meta-Domande
Le Meta-Domande permettono di individuare, spesso con notevole
precisione, le caratteristiche delle reazioni (emozioni, sensazioni
fisiche, pensieri e di conseguenza, comportamenti) e di cioà che ne eà
responsabile (esperienze, fantasie, credenze) ovvero il triangolo.
 Una Meta-Domanda ci permette di scoprire l’Attivatore delle
reazioni: a cosa sto reagendo?
- Al ricordo di un’esperienza? A una fantasia, un “film” che mi
44
sono fatto? A una convinzione? A un simbolo?
Dov’è nel mio orizzonte percettivo?
- A destra, a sinistra? Di fronte, dietro, sopra, dentro? Vicino o
lontano?
- Come so che è lì?
- Lo vedo? Ne sento la voce o il suono? Ne percepisco la presenza,
oppure odori o sapori?
 Un’altra Meta-Domanda si focalizza sulle Reazioni: in che modo
sto reagendo? Quali sono le mie reazioni fisiche, le sensazioni
interiori, le emozioni, i pensieri e i comportamenti? Su una scala
da 0 a 10, quanto stress sto vivendo?

Eseguiremo TAI principalmente sulla risposta alle domande


sull’Attivatore (qualcosa di percepibile con i sensi, immaginato o
creduto, ovvero la rappresentazione), monitorando i cambiamenti
nelle reazioni e nel livello di stress. In mancanza di un Attivatore
definito possiamo anche eseguire TAI su sintomi, emozioni
(soprattutto quelle represse) e pensieri. L’importante eà essere in
contatto con cioà che andiamo ad elaborare con la tecnica.

Il Metodo di Base
TAI si pratica portando il respiro sui tre centri, partendo dal primo
(dantian inferiore) aiutandosi appoggiando le mani appena sotto
l’ombelico. Dopo esserti posto le Meta-Domande e aver preso
coscienza (mediante almeno tre respiri) della zona corporea che
corrisponde al Centro Inferiore pronuncia, ad alta voce o nella mente,
le tre frasi solve (Libero; Accolgo; Genero; con una pausa di
elaborazione tra ogni frase) su cioà che risulta piuà evidente, ovvero uno
degli aspetti del triangolo (un ricordo, una fantasia, una credenza, un
simbolo) lasciando che agisca nella coscienza. Dopo che sopraggiunge
45
uno dei segnali di rilascio (sbadiglio, sospiro, ruttino, brivido,
lacrime, vertigini, cambiamento di percezione) ripensa alla
rappresentazione e misurane l’impatto sulla scala da 0 a 10. Se eà sceso
ma non azzerato passa al Centro Mediano (mani incrociate sul cuore)
pronunciando ancora le tre frasi. Anche qui concedi qualche istante
per elaborare, notando ancora se il livello di stress eà diminuito o
svanito, e poi passa al Centro Superiore. Per contattarlo puoi
appoggiare due dita in mezzo alla fronte, appena sopra l’arcata
sopraccigliare, oppure a occhi chiusi cercare di incrociarli come per
guardare il “Terzo Occhio”. A quel punto andrai a pronunciare per la
terza volta le frasi, lasciandole agire mentre mantieni la posizione
delle dita o lo “sguardo a occhi chiusi”.

Si possono verificare diversi scenari, rispetto ai quali cambiano le


strategie di azione.
 L’impatto eà a 0 e non sono emersi altri elementi che generano
stress: puoi passare alla frase “coagula” per nutrire l’obiettivo
precedentemente scelto. Porta il respiro sui tre centri ripetendo
la frase.
 L’impatto eà aumentato: ripeti l’intera procedura sul medesimo
attivatore o, meglio ancora, su elementi specifici che lo rendono
ancora “carico”, fino a quando non arrivi a 0. Da notare che
l'aumento di intensitaà eà riconducibile all'emersione di uno o piuà
aspetti della tematica, che prima erano sotto la soglia della
coscienza.
 L'impatto eà diminuito ma permangono dei residui di intensitaà :
ripeti la procedura esplorando anche gli altri elementi del
triangolo. Ad esempio, se hai applicato TAI su un ricordo, esplora
quali fantasie o credenze ci sono nella tua mente al riguardo (non

46
sarebbe dovuto accadere, avrei potuto perdere qualcosa, eà
ingiusto, succederaà ancora, etc.)

Quando sei arrivato a zero o quasi, ripeti la procedura sui tre centri
pronunciando la frase “coagula” per nutrire il tuo obiettivo. Se vuoi e ti
riesce puoi aiutarti con la visualizzazione, sebbene essa non sia
indispensabile.

Qualsiasi cosa emerga alla coscienza puoà essere oggetto di TAI, percheé
il “piombo interiore da trasformare in oro” eà sempre contenuto nel
proprio orizzonte percettivo. Ogni volta che pratichi utilizzi i centri
come fornace, i nodi energetici come metallo vile che saraà
trasformato, grazie al fuoco del tuo intento, in metallo nobile.
Eseguire il metodo in modo sistematico ti porteraà a vivere con
maggiore presenza, ad esserci sempre di piuà . Un essere umano
consapevole di seé e della sua posizione all’interno del flusso della vita.
Nel prossimo capitolo potrai esaminare diversi esempi.

Il metodo rapido
1. Pensa ad un obiettivo che ti sta a cuore e che desideri nutrire,
esso saraà oggetto della parte conclusiva del metodo;
2. (facoltativo) stimola i punti di EFT mentre descrivi la situazione,
seguendo il flusso dei pensieri, delle emozioni e delle sensazioni
fino a quando non emerge qualcosa che ti colpisce;
3. focalizzati (di preferenza) su un elemento del triangolo (ricordo,
fantasia, credenza, simbolo). Puoi indirizzare TAI anche su
pensieri, emozioni o sintomi fisici;
4. porta le mani sul Centro Inferiore, esegui tre respiri per
contattarlo e pronuncia la frase: “Libero l'energia trattenuta in

47
(questa scena, fantasia, etc.)”. Lascia che agisca in te; quando
hai avvertito un segnale di rilascio
5. incrocia le mani sul cuore ed esegui tre respiri per connetterti ad
esso. Pronuncia la frase: “Riconosco/accolgo le mie reazioni, e
lascio andare ogni attaccamento a (questa scena, fantasia,
etc.)” e lasciala agire, mentre resti in osservazione di te; quando
hai avvertito un ulteriore cambiamento
6. poni due dita sul centro della fronte, esegui tre respiri e
pronuncia la frase: “Genero ordine in (questa scena, fantasia,
etc.)” .
7. lascia che agisca, poi esplora nuovamente il tuo mondo interiore
e nota la differenza. Se emerge qualche altro aspetto irrisolto,
ripeti la procedura su tutto cioà che rimane. Al termine del
processo, quando senti che l'impatto eà a zero o quasi, vai su tutti
e tre i centri (uno alla volta) e pronuncia la frase “coagula”:
“Oriento l’energia disponibile verso (obiettivo scelto)”.

Se impari ad esplorare il tuo mondo interiore utilizzando lo schema


del triangolo (esperienze, fantasie, credenze) troverai bersagli per le
tue “frecce alchemiche”, liberando l’energia in essi cristallizzata,
lasciando andare gli attaccamenti e generando un nuovo livello di
ordine. Questo porteraà un immediato cambiamento nei tuoi pensieri,
nelle emozioni e nelle sensazioni. Quando non riesci a individuare
elementi del triangolo puoi applicare TAI sui pensieri, sulle emozioni e
sulle sensazioni, poicheé anche questi ultimi sono parte del nodo
energetico. Probabilmente l’utilizzo di TAI su emozioni (es. rabbia,
tristezza, paura) porteraà a galla le esperienze, le fantasie e le credenze
che le hanno determinate, oltre che permetterti di “scaricare” energia
rimasta bloccata nel tuo sistema.

48
Capitolo VI: Molteplici applicazioni di TAI
Questo metodo nasce come ausilio alla consapevolezza, e poicheé tutto
eà coscienza (sono convinto che alla base della vita vi sia un disegno
intelligente) che si manifesta in svariate forme, TAI puoà portare
equilibrio a tutti i livelli.

In questo capitolo vediamo alcune applicazioni specifiche, tenendo a


mente che la procedura di base o il metodo rapido possono essere
applicati a qualsiasi tematica e agiscono su qualunque aspetto
dell’esistenza. Se emerge alla coscienza un elemento del triangolo eà
preferibile, poicheé significa che sei in contatto con la parte “interna”
del nodo; eà anche vero che se non provi emozioni e non hai sensazioni,
probabilmente non sei in contatto con la tematica ed eà necessario
“attivarla”, ovvero renderla vivida.

Se viceversa quando inizi la procedura emergono solo pensieri,


emozioni, sensazioni e sintomi, poco male. Inizia da essi e vedrai che in
breve, praticando, saliranno alla coscienza anche gli elementi più
interni del nodo energetico (il triangolo dell’energia).

Vediamo in dettaglio i diversi componenti del triangolo e le reazioni


che possono attivare.

Il Triangolo dell’energia
Esperienze: tutto cioà che la mente ha archiviato sotto forma di
rappresentazioni sensoriali. Una immagine, una scena, una voce, un
suono, un odore, un sapore, una sensazione tattile o corporea. Le
esperienze che hanno maggiore influenza sono quelle intense e/o
ripetute.

49
Fantasie: tutto cioà che la mente ha immaginato, di positivo o negativo.
Energia cristallizzata in scenari desiderati (avrebbe dovuto, avrebbe
potuto, dovrebbe) oppure temuti (sarebbe potuto, potrebbe accadere,
accadraà ). Tra le fantasie troviamo le sequenze non concluse, ovvero
azioni necessarie ma non manifestate o portate a compimento. Ad
esempio, un gesto di difesa pensato ma non attuato. Gli studi di Peter
Levine mostrano quanto sia importante scaricare l'energia che si eà
attivata in una situazione di allarme, che altrimenti rimane bloccata
nel sistema e genera innumerevoli problemi. Inoltre eà di grande aiuto
immaginare consapevolmente un nuovo scenario, una soluzione
diversa e piuà funzionale rispetto a quella presa nel passato. Una
“fantasia consapevole”, come ad esempio immaginare di trovarsi nella
situazione difficile e reagire in modo piuà costruttivo, crea nuove reti
neurali e permette di essere preparati nel caso in cui tale situazione si
ripresenti. Questo eà fondamentale per accedere alle proprie risorse
inespresse.

Credenze: tutto cioà che viene ritenuto vero e reale anche se non eà
stato oggetto di indagine. Diversamente dalle idee, che possono essere
dibattute e possono cambiare a seguito di nuove informazioni o punti
di vista, le credenze tendono a permanere poicheé sono ampiamente
costituite da coscienza cristallizzata, spesso proveniente dal sistema
famigliare. Risulta quindi necessaria una procedura alchemica
(trasformazione) per poterle elaborare.

Simboli: sono una modalitaà della coscienza per esprimere una


tematica difficile da contattare o da gestire. Un simbolo (che puoà
apparire in stato di veglia o in sogno) rappresenta una porta di
accesso al mondo interiore del praticante, quando esperienze, fantasie
o credenze non siano immediatamente disponibili.

50
Reazioni
Le reazioni sono le espressioni mediante le quali un soggetto
risponde alle rappresentazioni, e nel tempo possono diventare parte
di esse tanto da essere credute normali e inalterabili.

Pensieri: l’incessante attivitaà della mente eà spesso la conseguenza di


esperienze, fantasie e credenze cristallizzate. La pratica di TAI sui
pensieri eà un’ottima via di accesso al triangolo quando non eà ancora
palese, oltre che una straordinaria disciplina di allineamento interiore.

Emozioni: sono risposte ai componenti del triangolo e ci permettono


di comprendere le nostre modalitaà reattive. Sebbene si privilegi
l’applicazione di TAI direttamente a esperienze, fantasie, credenze e
simboli, eà possibile pronunciare le frasi sulle emozioni provate,
quando non si sia in grado di identificare cioà che le attiva. Il metodo
viene altresìà applicato alle sequenze emotive non concluse, ovvero a
tutte quelle emozioni che sono state in qualche modo represse e
trattenute e di conseguenza bloccano energia.

Sensazioni: la corporeitaà eà un elemento imprescindibile della


coscienza umana, quantomeno in questa forma. Le esperienze vissute,
con il loro corollario di pensieri ed emozioni, sono spesso
contrassegnate da sensazioni corporee (nella maggior parte dei casi
nel tratto centrale, compreso tra la pancia e la testa). A volte esse sono
talmente intense da reclamare la totale attenzione del soggetto, ad
esempio quando vi siano tensioni allo stomaco, pesi sul cuore o
difficoltaà a respirare. In questi casi eà possibile applicare TAI
direttamente sulla sensazione, sebbene una piuà approfondita
indagine potrebbe rivelare la sua origine in seno al triangolo.

51
Sintomi: sono i messaggeri di cioà che fatica ad essere compreso o
espresso, manifestazioni esteriori di conflitti interiori a diversi
livelli. Sebbene talvolta possano essere estremamente fastidiosi, la loro
presenza offre un'occasione per esplorare la propria coscienza e
scoprire lati nascosti di seé .

Quando esegui TAI puoi partire da ognuno degli elementi succitati,


tenendo presente che in genere le reazioni conducono agli elementi
del triangolo, in un processo di graduale svelamento.

Un esperimento che ti esorto a fare eà praticare, per almeno un mese al


risveglio, questa semplice esercitazione. Pensa al Sole come ad un
esempio da seguire, una stella che continua a splendere per sua natura
elargendo luce e calore. Incrocia le mani sul cuore (il tuo Sole centrale)
e pronuncia questa frase: “Armonizzo tutti i miei sistemi alle
frequenze del Sole”.

Vediamo ora diverse applicazioni di TAI.

TAI sui pensieri


I pensieri, e soprattutto l’attaccamento ad essi, sono la principale fonte
di sofferenza per l’umanitaà . Possiamo utilizzare TAI in maniera molto
semplice e pratica, per osservare i pensieri deleteri e lasciarli andare.

Quando osservi un pensiero che ti crea sofferenza o disturbo, porta il


respiro in uno dei centri (a tua scelta) e pronuncia ad alta voce o nella
mente: “Libero l’energia trattenuta in questo pensiero”. Osserva cosa
accade, in genere si avverte una sensazione di svuotamento, o di
qualcosa che lascia la presa. Poi pronuncia la seconda frase:
“Riconosco le mie reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a questo
pensiero”. Infine, la terza: “Genero ordine in questo pensiero”.
52
Praticare sovente questo metodo favorisce l’equilibrio interiore e la
luciditaà .

Invito alla gratitudine


Fermati, respira profondamente. Porta l’attenzione alla tua mente, che
ti permette di leggere e comprendere queste parole. Focalizzati su un
sentimento di gratitudine nei confronti della tua mente, per tutti i
fenomeni che ti ha permesso di comprendere, per tutti i pensieri che ha
generato (si, anche quelli che non ti piacevano, ma che hanno
collaborato a renderti quello che sei). Concentrati sul tuo “Terzo Occhio”
e senti la gratitudine verso la tua mente.

TAI specifico sul triangolo


Quando sussiste una problematica, molto probabilmente si manifesta
su tutti e tre i lati del triangolo. Avremo energia cristallizzata nel
passato, in scenari ipotetici e nelle credenze che hanno generato o che
sono derivate dalla tematica. Questo schema aiuta a familiarizzare con
il triangolo e a riconoscerne i componenti. Ad esempio, su una scena
del passato che ancora genera sofferenza:

1° dantian: libero l’energia trattenuta nella scena; riconosco le mie


reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a questa scena; genero
ordine in questa scena;

2° dantian: libero l’energia trattenuta nelle fantasie rispetto alla scena


(“sarebbe dovuta andare diversamente”; “avrebbe potuto andare
peggio”; etc.); riconosco/accolgo le mie reazioni, e lascio andare ogni
attaccamento a queste fantasie; genero ordine in queste fantasie;
53
3° dantian: libero l’energia trattenuta in cioà che credo, connesso alla
scena e alle sue conseguenze. (Es: se mi eà accaduto eà percheé sono
cattivo/sfortunato/immeritevole; non riusciroà mai a lasciarla andare;
il mondo ce l'ha con me; etc.) accolgo le mie reazioni, e lascio andare
ogni attaccamento a questa credenza/idea; genero ordine in questa
credenza/idea.

Al termine, pensa all’esperienza iniziale e osserva cosa eà cambiato.


Molto probabilmente la tua visione su di essa avraà subito un
mutamento, e non ti colpiraà piuà come prima.

Questa procedura, piuà lunga e complessa, allena anche a considerare


sempre tutti e tre i componenti del triangolo, cosìà da favorire una
maggiore profonditaà di intervento.

TAI su sintomi fisici (ciclo di elaborazione)


1° dantian: libero l’energia e le informazioni trattenute in (zona del
corpo)

2° dantian: riconosco/accolgo le mie reazioni, e lascio andare ogni


attaccamento a (sintomo)

3° dantian: genero ordine in (zona del corpo)

Questo approccio inquadra il sintomo come risposta ad un conflitto, a


qualcosa di irrisolto. Per questo nella prima frase aggiungiamo “le
informazioni”. Fondamentale qui eà rimanere in ascolto, osservando i
pensieri e le intuizioni che affiorano alla coscienza.

Veniamo alla fase “Coagula”: essa puoà anche essere eseguita in


momenti diversi dalla pratica “Solve”, ad esempio se ho un obiettivo
(lavorativo, relazionale, spirituale, etc.) posso portare l’attenzione su
54
un centro alla volta mentre pronuncio la frase “Oriento l’energia
disponibile verso questo obiettivo”. Tale frase potraà essere ripetuta
varie volte durante la giornata, per favorire la sintonizzazione del
proprio subconscio (nello specifico, del Sistema di Attivazione
Reticolare – RAS) cosìà che sia in grado di cogliere piuà facilmente le
occasioni per realizzarlo. La frase puoà anche essere utilizzata per
favorire la fase “Solve”, ad esempio: “Oriento l’energia disponibile
verso (miglioramento di un sintomo, superamento di una paura, etc.).
In questo senso, Solve et Coagula sono come il bianco e il nero
all’interno del simbolo del Tao: uno nutre l’altro e il loro movimento
genera la vita.

Arrivati sin qui, immagino tu abbia potuto sperimentare l’efficacia di


TAI; eà importante ricordare che il metodo e tutte le esercitazioni
proposte sono intese come strumenti di espansione della
consapevolezza, anche se potrebbero favorire un maggior equilibrio
psicofisico. TAI eà ancora in fase sperimentale, percioà anche il tuo
contributo puoà aiutarne lo sviluppo e la crescita. Puoi condividere le
tue esperienze inviando una mail a info@andreafredi.com, andranno
ad alimentare un archivio di articoli che renderoà disponibile a
chiunque voglia cimentarsi nello studio, nella pratica e nella ricerca.

55
Capitolo VII: La formazione in TAI
Quando sono arrivato a TAI mi sono reso conto della sua potenza, e
dell'importanza che potrebbe avere nella vita di molte persone. Per
questo ho ideato la didattica ponendomi come obiettivi la facilitaà di
accesso, la qualitaà dei contenuti, una modalitaà di insegnamento
efficace e la copertura della maggior parte del territorio italiano, per
poi passare a quello europeo. TAI eà inserita in un percorso piuà ampio
che ho denominato “Il Sentiero Interiore”, nel quale si trovano EFT,
AGER e PET. I praticanti di EFT, giaà avvezzi alle tecniche energetiche,
potranno cogliere piuà profondamente l’essenza di TAI. Sebbene non sia
necessario aver imparato EFT per accedere a TAI, eà caldamente
consigliato anche per apprendere l’integrazione tra i due metodi.

Il percorso didattico nelle Tecniche di Alchimia


Interiore
Il percorso didattico di TAI eà (attualmente) suddiviso in due livelli. Il
Primo Livello dura una giornata e fornisce le basi teoriche e
applicative del metodo, permettendo al partecipante di addentrarsi nel
metodo. Il Secondo Livello si svolge in due giorni e prevede una serie
di potenti tecniche di intervento, per rendere ancora piuà efficace il
metodo nel percorso di alchimia interiore.

Peraltro, TAI fa riferimento alle quattro fasi dell'alchimia (Nigredo,


Albedo, Citrinitas e Rubedo ovvero Opera in Nero, Opera in Bianco,
Opera in Giallo ed Opera in Rosso). Avrai notato che la combinazione
cromatica del simbolo di TAI rispecchia queste quattro fasi. La
Nigredo rappresenta il grosso del lavoro, corrispondente alla fase
“solve” e alla stagione invernale, dove il seme deve marcire per
potersi trasformare e dare frutto. L'Albedo incarna la resurrezione,
56
una nuova visione delle cose, la primavera. La Citrinitas rappresenta
la maturazione e al contempo il raggiungimento della fusione,
necessaria per operare una trasformazione profonda. Corrisponde
all'estate, al sole, alla luce. Il Rubedo eà il passaggio da dividuo a
individuo, la trasformazione dallo stato solido a quello gassoso.
Delinea la maturitaà , evoca l'autunno e il compimento. Questi
elementi sono presenti, in misura variabile, in tutti i corsi di TAI.

La formazione completa del Sentiero Interiore


Corso Base di EFT: una giornata per apprendere SET, EFT e lo Stile
Evocativo, utilissimi anche per prepararsi a TAI.
Corso di EFT II Livello: due giorni per apprendere le tecniche
essenziali nel lavoro su di seé , oltre che i primi rudimenti della pratica
con gli altri.

Corso di 1° Livello TAI: una giornata per apprendere le basi del


metodo e sperimentarlo su diverse tematiche.

Corso di 2° Livello TAI: due giorni per approfondire il metodo e alcune


delle sue applicazioni piuà avanzate.

Corso di EFT & TAI - III Livello: tre giorni per imparare le tecniche piuà
complesse e praticare in piccoli gruppi supervisionati. Questo eà il
primo corso nel quale si integra TAI con EFT.

Corso EFT & TAI Live!: da uno a tre giorni di sessioni dimostrative (di
EFT e TAI) con volontari intervallate da illustrazioni teoriche ed
esercitazioni guidate. Un'occasione unica per apprendere e praticare,
oltre che per integrare le due metodiche.

57
Formazione in AGER
Questa metodica, alla quale eà dedicato un ebook di questa collana,
viene insegnata in diverse modalitaà . Per accedere eà necessario avere
precedente esperienza con le tecniche energetiche (EFT, TAI, etc.)
poicheé AGER eà estremamente potente e, soprattutto in gruppo, puoà
far emergere nodi energetici particolarmente impegnativi.

Formazione in PET
Le Tecniche Energetiche Provocative sono un approccio messo a
punto dal Dr. David Lake e da Steve Wells, entrambi australiani.
Quest’ultimo viene in Italia una volta l’anno per insegnare PET, in
seminari dal vivo (in inglese con traduzione) che rappresentano
un’occasione unica di lavoro su di seé oltre che di arricchimento per
chiunque lavori nella relazione d’aiuto.

Al termine della formazione in EFT e TAI, e dopo una supervisione


delle conoscenze acquisite eà possibile diventare un Operatore di
Tecniche Energetiche, presente nell'Elenco Operatori sul sito. Per
raggiungere tale denominazione, che non eà una figura professionale, eà
necessario una prova pratica eseguita durante un corso con un
volontario tra i partecipanti oppure una tesina scritta. Per rimanere
nell'elenco Operatori eà richiesta la frequenza di almeno un corso
all'anno, cosìà da garantire il corretto aggiornamento.

EFT e TAI sono pratiche di trasformazione interiore ed energetica, e


non vanno mai confuse o proposte come cure o terapie. Possono
tuttavia essere integrate in modelli giaà esistenti, cosìà da potenziarne
efficacia e velocitaà . L'elenco completo dei corsi e delle conferenze si
trova a questo link: http://www.eft-italia.it/calendario/

58
Se desideri organizzare un seminario nella tua cittaà , azienda o
associazione, scrivimi all’indirizzo mail: andrea.fredi@eft-italia.it
Per rimanere in contatto:
 Iscriviti alla Newsletter, inserendo la tua migliore mail
nell’apposito modulo sul sito www.sentierointeriore.com
 Iscriviti al Gruppo Facebook “Andrea Fredi – Il Sentiero
Interiore” https://www.facebook.com/groups/AndreaFredi/
 Metti Mi piace alla Pagina Facebook “Andrea Fredi”
https://www.facebook.com/sentierointeriore/

“L'umano e il microcosmo dell'universo sono la stessa cosa,


l'uno eà il tutto,
gli organi sono pianeti,
i centri psichici sono costellazioni,
i punti meridiani sono stelle,
i meridiani sono vie che portano al cielo.”
- Deng Ming-Dao

Buon viaggio lungo il tuo Sentiero Interiore,

Andrea Fredi

59
Bibliografia essenziale
Aleksandr Dugin: The Fourth Political Theory – Arktos Media LTD
Andrea Fredi: AGER Age Gate Energy Release – Creative Commons
Andrea Fredi: EFT- L’arte della trasformazione – MyLife Edizioni
Andrea Fredi: EFT 3.0 – Creative Commons
Byron Katie: Amare cioà che eà – Edizioni Il Punto d’Incontro
Eraclito: I frammenti e le testimonianze – Mondadori
Georges I. Gurdjieff: Vedute sul mondo reale – Neri Pozza
Giacinto Olivieri: Riflessologia frattale – Enea Edizioni
Gianmichele Ferrero: Le reflessoterapie dell’ultrasensibile – Enea
Marco Della Luna, Paolo Cioni: Neuroschiavi – Macro Edizioni
Marco Della Luna: Oltre l’agonia – Arianna Editrice
M. Heidegger: Essere e tempo – Mondadori
P.D. Ouspensky: Frammenti di un insegnamento sconosciuto –
Astrolabio
Peter Levine: Traumi e shock emotivi – Macro Edizioni
Rhonda Byrne: Il segreto – Macro Edizioni
Richard Dawkins: Il gene egoista – Mondadori
Steve Wells: 100% YES! – Waterford Publishing
Thich Nath Hanh: Vita di Siddhartha il Buddha – Ubaldini Editore
Vadim Zeland: Reality Transurfing - Lo spazio delle varianti – Macro
Vincenzo Di Spazio: Guarire dalle ferite degli antenati – Macro ebook
W. Lammers & A. Fredi: Il Potere delle Parole – Creative Commons

L’autore
Andrea Fredi (1974), coach, formatore e ricercatore nel panorama
italiano delle moderne Tecniche Energetiche, contribuisce alla
diffusione di metodi di consapevolezza e di auto-aiuto, tra i quali la piuà
conosciuta eà certamente EFT (Emotional Freedom Techniques).
60
Insieme con il Dr. Vincenzo Di Spazio eà co-fondatore del metodo AGER,
e gestisce il sito internet www.eft-italia.it punto di riferimento per EFT
in lingua italiana.
Dal 2011 eà operatore di Tecniche Energetiche Provocative certificato
dagli ideatori del metodo, Dr. David Lake e Steve Wells. Nel 2017 ha
messo a punto una nuova metodica, TAI (Tecniche di Alchimia
Interiore) che attraverso il riequilibrio cosciente delle energie facilita
l’espansione della consapevolezza e un incremento del benessere.

Andrea vive in Italia e tiene conferenze e seminari in diverse nazioni.


Il suo percorso esperienziale si chiama Il Sentiero Interiore
(www.sentierointeriore.com), costituito da quattro tecniche
energetiche selezionate tra le piuà efficaci attualmente disponibili.

Con MyLife Edizioni ha pubblicato:


 Autostima ed Emozioni nel corpo (2007), ora ripubblicati come
“EFT in pratica” (2012) – DVD
 EFT – L’arte della trasformazione (2009) – Libro, riedizione 2018
 EFT & PNL - Insieme per dimagrire (2009) – Videocorso, con
Debora Conti
 AGER (2009) – Videocorso, con il Dr. Vincenzo Di Spazio
 EFT Integrata (2014) – Cofanetto MyLife University
 Sblocca il tuo inglese (2014) – Libro con Nicoletta Todesco
 Trasforma le tue abitudini (2017) – Libro e videocorso, con
Nicoletta Todesco

61

Potrebbero piacerti anche