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LA GUERRA FREDDA 1945-1991

La premessa storiografica di Eric Hobsbawm da prendere in considerazione è la quadrilogia


storica dell’età contemporanea; il lungo ottocento: età delle rivoluzioni 1789-1848, nascono
le nuove ideologie come socialismo nazionalismo e liberalismo; età del capitale 1848-1875,
trionfo della borghesia; età degli imperi 1875-1914, rivoluzione dei trasporti; mentre il breve
novecento, secondo Hobsbawm dura 70 anni e coincide con nascita e declino dell’età degli
estremi 1914-1991, nascita totalitarismi

Il dopoguerra

La conferenza di Teheran (novembre 1943) vedeva Churchill, Roosevelt e Stalin accordarsi


sul supporto alla resistenza partigiana in Jugoslavia, sullo sbarco in Normandia,
dell'operazione overlord, sul progetto di creazione dell’ONU sui nuovi confini della polonia. E’
il periodo dell’avanzata rossa, infatti, dopo Teheran si deve pensare anche agli equilibri
economici: prima del'44, la Gran Bretagna era la prima potenza in campo finanziario ed a
sua volta la sterlina era l'unica valuta convertibile in oro (questo equilibrio era dato inoltre
dalla sua potenza militare e politica), fin quando, alla fine della Seconda guerra mondiale, il
dollaro spodesta la sterlina; si istituiscono il fondo monetario internazionale, quindi un fondo
che regolamenta i prestiti ed i tassi di cambio delle varie valute internazionali, e la banca
internazionale della ricostruzione per i paesi sconfitti e per quelli in via di sviluppo.

Dopo i patti di Bretton-woods, nell'estate del '44, assistiamo alla conferenza di Yalta
(presenziata da Churchill, Roosevelt e Stalin) nella quale si discute il futuro della Germania
(che ha i sovietici alle porte) e la creazione dell'ONU, inoltre viene bocciato il piano
Morgenthau (secondo il quale la Germania sarebbe dovuta diventare un enorme campo di
grano che avrebbe rifornito tutta l'Europa e non solo) per trovare la soluzione nel totale
disarmo e suddivisione della Germania in 4 aree d'influenza: qui avviene il primo vero
incontro tra sovietici ed alleati (inizia qui la Guerra fredda); ancora, oltre la germania, infatti,
la Polonia ha dentro di sé molti territori polacchi, ma lascia qualcosa alla Russia (Prussia
orientale).

Nell'estate del ‘45 poi segue la conferenza di Potsdam (tra Truman, Attlee e Stalin) dove si
discutono due punti fondamentali: i confini nazionali di Germania, Polonia, Cecoslovacchia
ed Ungheria; l’ultimatum degli USA al Giappone sulla sua resa incondizionata con la
minaccia della bomba atomica (che porta ad una crisi politica ed identitaria di tutta la
società, soprattutto cristiana); alla fine della guerra e dopo che il Giappone passa nell'orbita
occidentale nasce l'ONU come lo conosciamo oggi.

La Guerra fredda è il conflitto tra occidente e oriente (bipolarismo non solo politico ed
economico, ma come stile di vita), con il suo picco nella guerra del Vietnam, che, anche se
si conclude la parentesi del comunismo nel '91, continua a mostrare squilibri che portano
alla costante conflittualità tra questi due poli, sempre verificatasi in forme diverse, ma
costantemente nell'ultimo secolo. Le prime idee che portano a questo tipo di guerra (non
calda come le precedenti) sono da ricercare alla fine del conflitto, infatti, già nel febbraio del
‘46 quando, da Mosca, Kennan (funzionario statunitense) invia un lungo telegramma
parlando della politica del “contenimento”, in vista della prossima situazione di convivenza
con una potenza fino a prima alleata, ma adesso che richiede di essere contenuta data la
sua grandezza e l’estrema vicinanza (in particolare la paura è indirizzata verso l'Europa
orientale); ancora altro indice di un conflitto è mostrato, nel marzo del ‘46, da Churchill il
quale tiene un discorso universitario (come quello di Kennedy del '62 sulla Luna), dato che
le università erano viste come il luogo della futura classe dirigente (fino al ‘60 quando
arrivano i movimenti studenteschi), tutt'oggi ricordato come il discorso della “cortina di ferro”
(dal nord con stettino, al sud con trieste); da ricordare è, inoltre, la coniazione del termine
"guerra fredda" che avviene per mano del giornalista statunitense Lippman che pubblica un
saggio nel '47 dove parla della politica estera degli Stati Uniti.

Così si arriva alla divisione in due schieramenti attraverso un piano d'invasione finanziaria
verso i paesi occidentali: il piano Marshall o l’European recovery program - protezione per i
paesi sconfitti alleati e non; nel ‘49, poi nasce la nato per difendere militarmente gli stati
inclusi nel blocco occidentale da una potenziale avanzata dell'armata rossa (north atlantic
treaty organization) ed infine, oltre ad antenati della CECA, dall’altro lato, nel ‘55 il patto di
Varsavia e l'alleanza militare dei paesi socialisti dell'europaorientale (tranne la jugoslavia di
tito) sanciscono un’unione con l’altra sfera.

Il bipolarimso che si viene a creare mostra la divisione in due blocchi ben chiari (tre
conferenze tra il ‘43 ed il ‘45, poi acordi di Breton-Woods, ONU), per questo cominciano dei
movimenti nella Germania occidentale e nella Cecoclvacchia che vorrebero avvicinarsi alla
sfera occientale (e da qui l'omicidio di Jan Masaryk che ha agevolato questa iniziativa);
ancora, anche Berlino ovest è in una situazione stressante poiché, per quanto al sicuro, era
circondata dai sovietici (probema che viene temporaneamnte risolto con un ponte aereo
militare su berlino ovest).

Il nuovo mondo è diviso in due parti: occidente ed oriente; per quanto riguarda il primo, la
prima unione è solo di tipo commerciale (figlia del GATT finalizzato alla liberalizzazione del
commercio mondiale), infatti, nel ‘50 nasce la versione ante litteram dell'Unione europea: la
UEP (UE dei pagamenti) per poi un anno dopo arrivare alla CECA (comunità europea
dell'acciaio e del carbone) formata da Germania ovest, Italia, Francia e Benelux; si arriva nel
‘57, con i trattati di Roma, ad una comunità economica europea (CEE).

Siamo in un periodo in cui si sono presenti un miglioramento e una ricostruzione


dell’economia (possibili grazie soprattutto ai piani di ripresa americani) ed un aumento di
produttività e consumi, tuttavia nel ‘73 si verifica il cosiddetto shock petrolifero (i paesi arabi
boicottano il sistema economico occidentale che supporta l'Israele chiudendo i rubinetti del
petrolio) che porta il suo prezzo a salire del 400 %; allora nell'occidente nasce il settore
terziario per emanciparsi economicamente con una sorprendente velocità di sviluppo - la
baby boom generation è figlia di un generale aumento demografico, conseguenza appunto
delle migliori condizioni economiche in tutto il mondo occidentale tra il ‘45 ed il ‘64.

Per capire come l'Italia si è ricostruita dopo la Seconda guerra mondiale bisogna capire
cos'è stata la resistenza, senza la quale non ci sarebbe stata l'italia moderna; nell'estate del
'43 avviene lo sbarco in Sicilia degli americani alleati ed a luglio Mussolini decade (per mano
di Dino Grandi) e nasce il governo Badoglio in Puglia dove è rifugiato re Vittorio Emanuele
III; successivamente l'8 settembre viene firmato l'armistizio e si conclude il patto con l'asse, il
problema è che, in particolare nel nord nascerà uno stato fantoccio nazi-fscista occupato da
truppe tedesche ed italiani fascisti che combatteranno contro i partigiani in una vera e
propria guerra civile (nel sud italia gli alleati pongono le condizioni di pace per evitare che
queste violenze arrivino); da qui si formano i gruppi cattolici (futura DC), gruppi partigiani di
socialisti (Pertini), gruppi comunisti della brigata garibaldi e così la guerra di liberazione
andrà avanti fino al ‘45 (Mussolini appare per l'ultima volta a Milano nel ‘44 per morire
nell'aprile del ‘45 un mese prima della fine del conflitto per l'Italia) - Roma verrà liberata nel
giugno del ‘44 in contemporanea allo sbarco in Normandia.

Nel ‘46 col primo referendum costituzionale (monarchia 10 mln VS repubblica 12 mln) sale al
potere de gasperi (DC) che deve andare a Parigi per rappresentare l'italia nei trattati di pace
(agosto del 46); quindi, nel gennaio-aprile del ‘48 nasce la costituzione italiana ed il re
Umberto II viene esiliato in Portogallo. Così arrivati alla conferenza di pace tutti sono in
disaccordo a concedere Trieste all’Italia, solo una persona (il segretario di stato americano)
gli tende la mano perché sta cercando di convincerla a rimanere nel blocco occidentale e
non passare a sinistra (entrando in un'alleanza da sconfitto si sarà indirizzati e guidati dai più
potenti, insomma, si assisterà a quella libertà limitata della quale parla De Gasperi e che
porterà l'italia a diventare per sempre dipendente) anche tramite il piano Marshall del
gennaio del ‘47 che avrebbe portato ad una ricostruzione rapida ed efficiente dell'italia.

Nella costituzione repubblicana dell'Italia si parla di lavoro, dignità, sovranità al popolo,


tuttavia, la carta non corrisponde sempre alla realtà infatti tutti i diritti sanciti nel documento
non sono rispettati o ricordati (come quello del lavoro che verrà favorito all'estero più che nel
nostro paese, proprio perché questo non si può riprendere immediatamente, ma dovrà
aspettare il boom economico).

Alle elezioni politiche del 17 aprile del ‘48 la DC prende il 48% dei voti, tuttavia, c'è
l'opposiione concreta del fronte popolare di Togliatti e Nenni (PSI più PCI) che prendono il
30%, ancora Saragat con il suo partito socialdemocratico prende il 7% e col movimento
sociale italiano di Almirante abbiamo la democratizzazione degli ex fascisti (dall'1,4 si passa
al 26% di oggi con FDI); gli anni del centrismo in Italia sono dominati dalla DC che governa
fino alla fine degli anni '50 (più precisamente con la rivolta di Budapest che fa cambiare
l'idea dela sinistra: la violenza dell'armata rossa contro gli ungheresi reprime nel sangue
questi in un paio di settimane), quando nasce il periodo del centro-sinistra (che critica il
comunismo esagerato delle correnti sovietiche) con Nenni; nel maggio del 47 a Portella della
ginestra la banda di Salvatore Giuliano (bandito) spara su una folla di contadini che sta
festeggando la festa del lavoro (che per i contdini siciliani era il coronamento di un sognoche
andava avanti dal tempo di garibadi: la riforma agraria), o ancora, altro attentato importate
avviene nei confronti di Togliatti (segretrio del PCI) che in fin di morte si salverà; un episodio
degno egualmenmte di nota è lo sciopero operaio di Modena che si conclude con un
massacro della polizia nel luglio del ‘50.

Arriviamo così alle seconde elezioni del marzo del ‘53 (prima viene promulgata la legge
Truffa che avrebbe garantito alla DC un premio di maggioranza in parlamento per i partiti
che avessero raggiunto il 50% più uno) dove si forma una coalizione (DC PSDI PLI PRI) per
far si che si rispetti la legge Truffa, ma gli italiani danno il 49% dei voti a questa e quindi per
circa 50.000 voti questa legge non pass e il partito comunista insieme quello socialista
arrivano al 35%; questo schema andrà a consolidarsi fino agli anni ‘70 quando i punti di
differenza tra DC e PCI/PSI diventano solo 4: ma come può uno stato occidentalizzante
essere più orientato a sinistra? La rivolta d'ungheria scoppia in concomitanza con la morte di
Stalin (nel ‘53) e De Gasperi (nel ‘54), due dei leader fondamentali per l'equilibrio dei loro
paesi in questo momento storico, tanto che l'Ungheria proverà a distaccarsi dal blocco
sovietico, ma i manifestanti vengono celermente repressi nel sangue dall'armata rossa
perché Nikita Krusciov aveva criticato la stalinizzazione dell'Unione Sovietica (il culto del
leader, le purghe repressive ecc.), infatti, pensando ad una sua riforma democratica, gli
ungheresi (che hanno una cultura propria molto lontana da quella sovietica) provano a fare
quella stessa operazione d'indipendentizzazione che riuscì a compiere Tito anni prima

“La paura numero uno” (1950) di Eduardo De Filippo: la guerra c'è anche se non si vede ed
una sola persona ha in mano il potere su tutta la popolazione mondiale per mezzo della
bomba atomica (crisi d'identità e religiosa).

La quiete prima della tempesta

Negli anni ‘50 si comincia per la prima volta tramite delle inchieste (Kefauver senatore e
presidente della commissione volta a combattere le organizzazioni criminali) a definire il
fenomeno della mafia italo-americana come primo nemico interno al paese: è uno stato
dentro lo stato, sotto il capo della mafia italo-americana (in quel momento più forte di cosa
nostra) Charles Lucky Luciano; questo, nonostante non sia verificato, ha avuto un ruolo
fondamentale nell'operazione Husky dell'estate del ‘43 (infatti, dei 30 anni per giro di
prositutzione ne sconta solo 10 e viene estradato in Italia); secondo nemico interno degli
anni '50 e ancora più importante è la psicosi della presenza di spie sovietiche: “red scare”
(Maccartismo, 1950-54) che porteranno ad una vera e propria caccia alle streghe (il culmine
è la condanna dei coniugi Rosemberg senza prove certe).

Nello stesso periodo scoppia la guerra di Corea tra nord e sud, così da inscenare il primo
banco di prova per testare le potenze militari dei due blocchi e permettere ad un terzo
personaggio che è la Cina (per la prima volta dopo l'indipendenza da Kai-shek comincia una
guerra per il controllo della Corea del sud) di entrare in gioco, nel ‘50 vediamo infatti due
coree che dopo aver subito 2 milioni di perdite rimangono territorialmente invariate; tuttavia
questo conflitto è utile al resto del mondo per l’arrivo del gigante cinese e per la presenza di
bombe atomiche negli armamenti sovietici e occidentali - la Cina precisamente si pone in
mezzo tra il blocco orientale e quei paesi del terzo mondo, entrando nella scena con la
conferenza di Bandung nell'aprile del ‘55 e dando anche inizio a quel terzo mondo formato
da tutti i paesi più poveri ed in via di sviluppo.

Nikita Chruscev era un personaggio ucraino che aveva fatto la gavetta all'interno del partito
fino a diventare il vice di Stalin, primo suo passo è il riavvicinamento alla Jugoslavia di Tito
che viene riconosciuta come stato a parte (differentemente da quanto accade per
l’Ungheria), ancora nel ‘56 si denunciano i crimini della politica staliniana e così nasce una
nuova Unione sovietica destalinizzata, ma pur sempre violenta (come simboleggia la
repressione della rivolta d'ungheria). In questi anni nel mondo si sta verificando la
decolonizzazione di tutti gli imperi coloniali (i due più importanti sono quello britannico e
francese) che perdono molti dei loro territori i quali si indipendentizzano:

- l'Indocina combatte tra il ‘46 ed il ‘54 e da qui nascono Vietnam, Laos e Cambogia;
- le Filippine nel ‘46 dagli USA;
- nel ‘47 l’indipendenza dell'India e la fine del vicereame britannico;
- nel ‘53 l'Iran si emancipa dal blocco sovietico con un governo filo-occidnetale;
- tra il ‘54 ed il ‘62 l'Algeria che era territorio francese dal 1830 motivo per cui questa
guerra dura tanto;
- nel ‘60 l’indipendenza del Congo dal Belgio e la nascita di un governo soialista;

tuttavia questi territori non hanno una vera e propria indipendenza poiché chi finanzia questi
movimenti nazionalisti una volta raggiunti gli obiettivi di indipendenza vengono
neo-colonizzate in maniera meno diretta, ma sempre schierate esplicitamente o no con uno
dei due blocchi. Quest'evento porta ad una definizione di 4 mondi: primo blocco occidentale,
secondo blocco orientale, terzo i paesi ex coloniali accomunati dal fatto di non riconoscersi
in nessuno dei primi due mondi, quarto porzione più diseredata dei paesi del terzo, i paesi
sottosviluppati veri e propri, quasi del tutto, se non del tutto, privi di risorse naturali ed altro.

Il conflitto israelo-palestinese inizia nel 1947 quando l’ONU approva la divisione del mandato
britannico della palestina in due parti: stato ebraico (israele) e stato arabo (cisgiordania,
striscia di Gaza); il conflitto inizia subito infatti tra il ‘48 ed il ‘49 la lega araba (Libano, Iran,
ecc.) dichiara guerra a Israele che militarmente più forte occupa i territori palestinesi.
Ennesimo conflitto scoppia con la crisi di Suez del ‘56-’57 che viene occupato e
nazionalizzato dall'Egitto (divenuto stato indipendente), portando all'occupazione d'Israele
della penisola del sinai che si concluderà con un nulla di fatto.

Anche lo scenario di Cuba è fondamentale in questo momento poiché per la prima volta gli
USA iniziano ad avere problemi a causa della costituzione del governo di stampo socialista
di Fidel Castro e di Ernesto Che Guevara che entrano a La Havana (il 26 luglio del ‘59 dopo
tanti anni di guerriglia) e destituiscono la dittatura filo-americana; si crea così un
distanziamento radicale dello schieramento cubano che passa ad appoggiare il blocco
sovietico per portare avanti un socialismo profondamente ati-americano. Allora nel ‘60 arriva
negli Stati Uniti un figura rivoluzionaria che pone le basi per una nuova idea di politica (new
frontier) questo è JF Kennedy che vince le elezioni portando avanti questa nuova politica
(aumento dei diritti civili, tentativo di riforma sanitaria ed una nuova frontiera inerente le
conquiste e le esplorazioni spaziali, esportazione del modello americano in tutta la sfera
d’influenza, l'apertura di nuovi mercati). Negli anni immediatamente successivi al ‘59 Castro
forma quindi un governo socialista e nell'aprile del ‘61 per la prima volta la CIA organizza
un'invasione militare di mercenari che cerchi di invadere l'isola presso la Baia dei porci, ma
la fallita invasione porta ad un inasprimento dei rapporti tra occidente ed oriente (che adesso
arriva a 150 km dalla costa americana); pertanto dopo la costruzione del muro di Berlino si
passa all'installazione dei missili nucleari a Cuba come risposta allo stesso tipo di minaccia
in italia e in Turchia da parte degli americani (Krusciov attua una sorta di vendetta ed
autodifesa); tutto ciò porta ad un embargo degli USA su Cuba, arrivando ad una minaccia di
guerra nucleare (prima volta nella Guerra fredda). Alla fine del ‘62, molto vicini alla guerra
atomica, Kennedy, attraverso un minaccia, chiede alla Russia di rimuovere i missili e questa
accetta a patto che l'America rimuova anche i suoi da Italia e Turchia (perciò, più che un
pareggio è l'Unione sovietica che vince questa controversia) - il rischio estremo di guerra
nucleare si riversa anche nel mondo del cinema ("il dottor stranamore").

La mafia italo-americana viene combattuta per mezzo dell’istituzione della Commissione


parlamentare d'inchiesta presiduta McCellan e dai fratelli Kennedy, grazie a questa si
avranno le prime confessioni di pentiti (Joseph Valachi) e si scopre che Cosa Nostra nasce
nella New York delgi anni ‘30 e non in Sicilia come si pensava prima; nel novembre del ‘63
vengono assassinati i presidenti di Vietnam e Stati Uniti (assassinio Kennedy) - 22 aprile;
con la morte di quest’ultimo, al governo succede Jhonson, colui che porta all'escalation
militare, soprattutto nel fronte del Vietnam (che già stava combattendo una guerra tra nord e
sud, il primo filo-sovietico ed il secondo filo-americano) dove gli USA combattono
indirettamente, maggiormente contro la Cina. Questa guerra nasce in Indocina tra alcuni
territori del sud-est e la Francia, ma da subito vede gli Stati Uniti sostituirsi a quest’ultima in
quei territori (‘55-’63); nel momento in cui iniziano ad avere dei cedimenti iniziano a
verificarsi degli episodi di guerriglia e rivolta, soprattutto nell'America latina: in Bolivia dove
viene ucciso che Che Guevara (nel ‘67) che portava ancora avanti, in tutta l’America latina,
l'ideale della rivoluzione cubana (a differenza di Castro che instaura un regime a Cuba);
mentre in Uruguay assistiamo ad una guerriglia di stampo leninista e marxista condotta dai
terroristi dei tupamaros (simil brigate rosse).

L'escalation militare della guerra in Vietnam porta ad un cambiamento radicale all'interno


della classe intellettuale statunitense poiché il primo movimento studentesco della storia è la
nascita del “free speech movement” nel 64 alla University of California e da quel momento
inizia la protesta per l'incremento del contingente umano richiesto per la guerra in Vietnam
(prima solo afroameircani poi anche i figli delle upper classes): l’America comincia a vacillare
come potenza. Herbert Marcuse - totalitarismo invisibile degli stati uniti

I primi movimenti studenteschi americani arrivano fino alla Germania occidnetale che inizia a
protestare per l'arrivo dello scià di Persia (dittatore filo-americano) a Berlino (nel ‘67),
tuttavia, nei movimenti studenteschi tedeschi manca la componente operaistica a differenza
della Francia o dell'Italia, ad esempio, perché la condizione lavorativa dei tedeschi è
migliore; la Francia insieme all'Italia ed alla Germania è il paese tra i più coinvolti dalla
manifestazione studentesca del maggio del ‘68 - a Parigi avviene una protesta contro il
baronaggio universitario e lo sfruttamento operaio nelle fabbriche pertanto per la prima volta
si verifica una duplice rivolta: studentesca (Nanterre e Sorbona) ed operaia. In america i
nemici, oltre agli studenti ed alla criminalità, diventano i neri (costante problema per gli USA)
ai quali si aggiungono anche le minoranze islamiche, con la conseguente creazione della
Nation of islam; nel 66 poi viene fondato il Blakc panther party, quindi un'organizzazione
parmiltare vicina alla Nation of islam (simpatizzante per l'ieologia marxista) - Muhamad Ali.

Alla fine degli anni ‘60 nascono anche dei movimenti per i diritti omosessuali nella città di
New York a Stonewall: nell'estate del ‘69 in un nightclub la polizia viene chiamata per far
sgomberare un locale per disturbo della quiete pubblica, ma quando arriva la clientela si
oppone e respinge l'uscita forzata dal locale; è da qui che prenderanno vita una serie di
manifestazioni per la promozione e la difesa dei diritti omosessuali in tutto il paese.

L’incipit della protesta in Italia è visibile già dai primi scontri che si verificano contro il
governo democristiano di Fernando Tambroni: nel giugno 1960 a Genova, forte della sua
entrata nella maggioranza di governo, il MSI decide di organizzare il sesto congresso di
partito a Genova (medaglia d'oro della Resistenza); nel luglio a Reggio Emilia si verifica lo
sciopero degli operai che poi si trasforma in una strage (5 morti) commessa dalla polizia, in
conseguenza di ciò, Tambroni si dimette e le elezioni politiche del 1963 vedono l'avvento del
centro-sinistra, nel 1963, infatti, parte del PSI entra nella maggioranza democristiana; nasce
il PSIUP (Partito SocialistaItaliano di Unità Proletaria) vicino al PCI e così si passa dal
centrismo al centro sinistra.
La società dei consumi di massa ed un miglioramento delle condizioni dell’individuo sono le
basi della Baby Boom Generation (persone nate nel mondo occidentale tra il ‘45 e il ‘64) che
presenta:

- un generale aumento demografico nei paesi occidentali;


- il cambiamento valori familiari: dal formalismo tra genitori e figli, dalla famiglia
gerarchica (anni 60) si passa alla complicità emotiva e affettiva tra vecchie e nuove
generazioni (anni 70);
- delle nuove tipologie di famiglie: famiglie ricostituite (famiglie con genitori già
divorziati) e convivenze di fatto (famiglie non sposate), simbolo di un'evidente crisi
dell'identità cattolica;
- una rivoluzione sessuale: esperienze prematrimoniali, evoluzione tecniche
anticoncezionali, scissione principi di sessualità e riproduzione, aumento del numero
di divorzi.

Il Concilio Vaticano II (1962-1965) risponde a questo cambiamento della società tramite i


seguenti punti: 1) la Chiesa Cattolica riconosce la necessità di riformare i suoi principi
religiosi in seguito alla decennale crisi dell'identità cattolica, 2) inevitabile apertura della
Chiesa verso le nuove ideologie anti-cattoliche consumistica e comunista; intanto si sviluppa
il femminismo che: protesta contro i salari più bassi rispetto a quelli dei colleghi uomini e
contro le discriminazioni sul lavoro ed il maschilismo dei sindacati; denuncia il matrimonio e
l’istituzione familiare come il luogo della dominazione maschile; porta avanti l’idea di un
sussidio alle casalinghe; chiede un intervento dello Stato contro l'oppressione delle donne;
promuove l’indipendenza sessuale della donna (contraccezione gratuita, divorzio, aborto).

I movimenti studenteschi portano alla declinazione della rivolta dell'élite intellettuale


accademica a Trento, Pisa, Milano, Torino, Roma e Padova (1967-1969) a causa di un
notevole aumento del numero di studenti e studentesse (nell'a.a. 1960- 1961 sono 268.000,
nell'a.a. 1967-1968 sono 500.000); a Trento avviene una protesta cominciata all'interno della
facoltà di Sociologia, dove studiano i fondatori delle Brigate rosse (Renato Curcio e Mara
Cagol), mentre a Pisa assistiamo all’occupazione dell'Università della Sapienza per
protestare contro l'élite accademica; ancora a Milano viene occupata l'Università statale da
parte degli studenti ed a Torino invece la facoltà di Architettura vede la stessa sorte; intanto
a Roma il primo scontro diretto con le forze dell'ordine avviene durante la «battaglia di Valle
Giulia» (1 marzo 1968) davanti alla facoltà di Architettura dell'Università Sapienza, mentre a
Padova il 15 Aprile 1969 si verifica il primo attentato terroristico in una struttura universitaria
all'interno del rettorato dell'Università di Padova ed il 25 Aprile 1969 al padiglione FIAT della
Fiera di Milano esplodono due bombe che provocano 15 feriti.

Pista anarchica o neofascista veneta? Di certo nasce un ordine nuovo che si rispecchia in
un’organizzazione terroristica di estrema destra sospettata di aver effettuato l'attentato alla
fiera di Milano attraverso i due militanti di Padova Franco Freda e Giovanni Ventura; o anche
nel movimento operaio che vede il declino della rivolta sui propri diritti e perciò la rivolta di
corso Traiano a Torino (nel luglio 1969) e l'Autunno Caldo.

Nella prima metà del ‘68 a Praga (capitale della Cecoslovacchia) il leader del governo
Dubcek cerca di distaccarsi dall'URSS (stessa cosa che fanno l'Ungheria con sorti poco
felici e la Jugoslavia con risultati migliori) - già nel ‘48 Masaryk aveva proposto di
indipendentizzarsi da Stalin, tuttavia, successivamente finisce defenestrato - i movimenti che
partono dagli studenti e sfociano in politica si concludono con un nulla di fatto pacifico.

Altro tentativo di aprirsi verso occidente viene dalla Germania orientale che vede nascere
questo movimento nel ‘69 da Willy Brandt (Ostpolitik - politica di normalizzazione dei rapporti
con la Repubblica Democratica Tedesca e con gli altri paesi del blocco orientale) e finisce
nel ‘74 con la crisi del muro di Berlino (costruito nel ‘61, in seguito alla crisi missilistica);
vediamo quindi un avvicinamento generale (‘69 - ‘72) anche tra le due grandi potenze
attraverso gli accordi SALT I (strategic arms limitation talks) tramite i quali si pianifica la
demilitarizzazione degli impianti strategico nucleari reciproci e quindi la riduzione del
potenziale bellico nucleare (si ricorda che dal ‘45 al ‘49 solo gli USA possiedono la bomba
atomica); ancora la legge RICO, promulgata nel ‘70 da Nixon, per la prima volta, definisce il
reato di associazione mafiosa, quindi anche i colletti bianchi associati cominciano ad essere
puniti.

Nel maggio del 70 si verifica una sparatoria verso alcuni studenti dell'Ohio, manifestanti
contro il bombardamento sulla Cambogia deciso da Nixon (con l’obbiettivo di evitare un
favoreggiamento verso il Vietnam), che sfocia nell uccisione di 4 di loro; in tutto ciò, Nixon
poteva evitare di schierare la guardia nazionale (l'esercito interno americano nato per
tutelare l'america da future guerre civili), ma scegli di farlo lo stesso - prima ed unica strage
universitaria della storia della guardia nazionale, infatti questo diventa il peccato originale di
un presidente che da qui in poi sarà marchiato. Come se non bastasse, nel ‘71 il dollaro
perde la sua convertibilità in oro (visto l'annullamento del patti di Bretton-woods) dando via
ad un periodo di inflazione inevitabile, così finisce l'era del gold exchange; nell'estate del ‘72
avviene che dei funzionari della casa bianca mentre cercano di installare delle cimici
nell'hotel Watergate (sede dei democratici avversari di Nixon) vengono colti in flagrante,
arrestati, ed usati come formatori sui giochi sporchi della casa bianca, ad esempio lo
spionaggio, da qui uno scandalo interno diventa internazionale tanto che passerà alla storia
come scandalo di Watergate ("tutti gli uomini del presidente") - va dal ‘72 al ‘74 quando
Nixon sceglie di dare le dimissioni a seguito dell’impeachment.

Altro banco di prova dove si sfidano le due potenze è il territorio israelo-palestinese: nel
giugno del ‘67 si verifica la guerra dei sei giorni e nel ‘73 la guerra dello yoga kippu (che
pone fine all'era positiva detta dell'oro inziata nel ‘45); nella guerra dei 6 giorni, gli israeliani
conquistano tutta la penisola del Sinai e poi nel ‘73 l’Egitto cerca inutilmente di riconquistare
l'area del Sinai tramite i paesi arabi, ma Israele si riprende i territori conquistati, insomma
militarmente non c'è storia; il problema inizia quando L'OPEC (paesi esportatori di petrolio),
per sabotare l'industria occidentale che supportava Israele, chiude i rubinetti del petrolio
provocando una crisi energetica ed una stasi del sistema industriale; qui l’occidente inizia a
capire che bisogna emanciparsi economicamente dai paesi arabi con un nuovo tipo di
economia: dal settore secondario dell’industria si passa a quello terziario (grazie anche
all’informatica si diffonde un nuovo tipo di fare economia, soprattutto la California degli anni
‘60 e ‘70, la Corea del sud ed il giappone - insieme a questi nasce anche il tema
dell'ecologismo non come questione morale, ma come esigenza delluomo e quindi
dell’economia e ancora assistiamo alla nascita del turismo globale)
Gli anni Settanta

Fino al ‘70 si vive nell’età dell'ordine, dopo il ‘70 si passa in un’età del disordine che continua
fino ad oggi ed è proiettata alla globalizzazione ed ai suoi lati negativi come la nascita del
terrorismo (anni di piombo, brigate rosse ecc.). L'ultima decolonizzazione che avviene è
quella portoghese che nel ‘74 in seguito alla dittatura di Salazar vede la Guinea portoghese,
l'Angola e il Mozambico ottenere l'indipendenza (politica delle immagini e dei manifesti).

Oggi l’università assume una struttura feudale in mano ai docenti, quindi improntata ad una
ricerca volta al mantenimento del posto e non al prossimo, diversamente da quella
Californiana degli anni ‘60 e ‘70 che si sviluppa nel campo informatico per migliorare lo stile
di vita (Steve Jobs, Bill Gates).

Gli opposti estremismi ai quali assistiamo sono uno di derivazione neofascista (la destra
extraparlamentare) e l’altro proveniente da idee leniniste e staliniste (la sinistra
extraparlamentare), quindi due posizioni al di fuori del sistema democratico; il primo gruppo
terroristico italiano è quello di "ordine nuovo” (primi attentati a Parma e alla fiera di Milano
nel ‘69), fondato da componenti del MSI che portavano avanti un’ideologia di estrema
destra, tra questi anche Giulio Valerio Borghese (un comandante militare borghese); il
secondo gruppo è “avanguardia nazionale” (1960), branca del movimento sociale, e nel ‘67
assistiamo alla nascita del “fronte nazionale”, per poi nello stesso anno cominciare con le
evoluzioni dei movimenti studenteschi più estremisti che danno vita a “potere operaio”
(primo gruppo di estrema sinistra che viene fondato per rispondere alla destra); ancora
arrivano dei gruppi di azione partigiana, fondati da Feltrinelli a Milano nel ‘70, nello stesso
anno vengono fondate le “BR”, poi “autonomia operaia” nel ‘73, infine, alcuni movimenti di
estrema destra nella zona romana si legano alla malavita (banda della Magliana) e
diventano gruppi terroristici usati come esecutori portando poi alla creazione di “terza
posizione” (‘78), quindi un gruppo che non sta né col blocco occidnetale, né con quello
orientale, ma con un fantomatico blocco neofascista.

La prima vittima di questo periodo di grande violenza che poi prenderà il nome di “Anni di
Piombo” è Antonio Annarumma, un giovane agente che viene ucciso durante una
manifestazione studentesca a Milano un mese prima della strage a piazza Fontana; in
questo periodo si divulgava l’idea secondo la quale tutti gli attentati potessero essere
collegabili ed imputabili a movimenti estremisti di sinistra (“lotta continua”, “avanguardia
operaia”) e di destra; tutto ciò viene espresso in un documento, inviato al Minsitro degli
interni dal Prefetto Mazza, che prevede quello che accadrà nei 10 anni successivi, infatti se
fino agli a nnni ‘60 si credeva che tutti gli atti dimostrativi fossero di matrice neofascista, e
quindi di destra, adesso, con questa dichiarazione, si prende consapevolezza che esiste
anche un terrorismo di matrice sinistroide.

Il primo grande episodio che dà inizio agli anni di piombo (‘69-’80) è la strage di piazza
Fontana: ci troviamo a Milano, nel pomeriggio del 12 dicembre, e qualcuno fa esplodere una
bomba nella Banca nazionale dell’agricoltura provocando 17 morti e 88 feriti, senza contare
tutte le altre morti che causerà negli anni a venire; inizialmente viene indagato un anarchico,
Pietro Valpreda (che viene anche riconosciuto da un tassista), ma col passare del tempo
questo risulterà completamente estraneo ai fatti, quindi le forze dell’ordine seguendo la pista
anarchica, infatti arrestano successivamente anche Giuseppe Pinelli che 3 giorni dopo cadrà
da una finestra della questura di Milano (per questo verrà indagato il commissario Luigi
Calabresi nel ‘72 ucciso da esponenti di lotta continua per vendicare l’amico); questa strage,
ancora, porta ad altre morti nel maggio del ‘73 quando, nell’anniversario della morte di
Calabresi, un altro anarchico fa irruzione nella questura di Milano lanciando all'interno della
questura, piena di cittadini, una bomba a mano che porterà alla morte di 4 persone. le
indagini si concludono quando, messa da parte la pista anarchica e viene portata avanti
quella neofascista che conduce al gruppo padovano di “ordine nuovo” (Giovanni Ventura,
Franco Freda, responsabili anche degli attacchi a Padova e Milano del ‘69).

La strategia della tensione è una teoria politica che indica una maniera eversiva per il
sovvertimento delle istituzioni democratiche italiane attraverso tentativi di golpe e attraverso
il terrorismo; nel ‘64, per la prima volta, alcuni esponenti delle istituzioni pianificano un
programma di emergenza che non dovrebbe portare al potere i partiti di sinistra (vista
l’impennata del partito socialista), allora Segni incarica di organizzare un possibile intervento
militare per la salvaguardia del sistema democratica vicino al blocco occidentale, tuttavia, si
conclude con morte naturale di Segni (1964) e la sua sostituzione nella figura di Saragat
(presidente socialdemocratico dopo molti democristiani), successivamente questo assisterà
ad un golpe guidato dall’ex presidente del MSI, Borghese, che nel dicembre 1970 mobilita
più di 20.000 uomini per occupare il quirinale ed il viminale esequetsrare Saragat
(fortunatamente riescono ad appropriarsi solo dei depositi delle armi, senza arrivare al
quirinale, quindi tutto si conclude grazie ad una misteriosa telefonata con Borghese che
viene intimato di smettere con la sua impresa).

Anno spartiacque per questo periodo è il 1974 poiché avvengono una serie di episodi: a
Brescia si verifica la strage di piazza Loggia, dove, ad un corteo sindacalista e comunista,
“ordine nuovo” posiziona una bomba all'interno di un cestino provocando la morte di 8
persone; 3 mesi dopo assistiamo ad un terzo tentativo di colpo di stato che si ricorda come
“golpe bianco” dal colore degli esponenti politici che progettano questo tentativo, due ex
partigiani cattolici (Sogno e Pacciardi) che volevano scongiurare un inserimento del PCI, in
un governo ormai di centro-sinistra.

Dal punto di vista elettorale tra il ‘68 ed il ‘76, le percentuali premiano il pentapartito (più del
60%), mentre i comunisti si attestano al 27% e la destra vede solo il 4%; nel ‘72, tuttavia, le
preferenze del movimento sociale aumentano del 100% si passa infatti dal 4 all’8, invece la
coalizione di maggioranza rimane sullo stesso livello; nei 4 anni successivi le cose però
cambiano di nuovo e nelle elezioni del ‘76 (già anticipate dalle municipali svolte in varie città
come Napoli, Torino e Bologna dove aveva vinto un sindaco comunista) il partito comunista
arriva ad un 34% avvicinandosi alla coalizione che scende al 50% e distanziandosi ancora
dal MSI che perde un po’ di consensi scendendo al 6%; in questi anni infatti viene portata
avanti la strategia dell’attenzione, quindi un avvicinamento politico all’ideologia del partito
comunista (che va in contrasto con la strategia della tensione), che si sarebbe dovuta
concludere con il famoso “compromesso storico”. Quest’idea di pacificazione tra i due
blocchi (occidentali e sovietici) all’interno del sistema italiano, viene pianificata già nell'estate
del ‘69 per evitare nuovi colpi di stato che potrebbero portare ad un neofascismo.

La causa finale che porta a questo avvicinamento è la scongiura che all’Italia non tocchino le
stesse sorti del Cile che nel ‘73 con un golpe vede Pinochet instaurare una dittatura
filo-occidentale; nell’agosto del ‘74 si verifica poi la strage del treno Italicus (primo attentato
su un treno), quindi una bomba piazzata all’interno di una carrozza che esplode in una
galleria degli appennini, nel quale muoiono 12 persone, ennesimo attentato di Ordine nuovo”
che puntava all’onorevole Aldo Moro che avrebbe dovuto trovarsi in quel treno (da qui in poi
comincia una serie di minacce ed attentati rivolte all’uomo mal visto sia dall’estrema destra
che dall’estrema sinistra); esattamente un anno dopo un’altra fonte giornalistica scrive un
articolo in cui viene riportata una misteriodsa frase che è attribuita ad un funzionario della
presidenza Fors che cita: “vedo nero c’e una Jacqueline nel futuro della vostra penisola”,
volendo indicare la moglie di Kennedy, ossia che arriverà una moglie di un esponente
politico importante che rimarrà vedova da un momento all’altro.

Entra in gioco il gruppo terroristico delle Brigate Rosse, un’organizzazione armata


sovversiva che si sviluppa a livello nazionale dal nord fino a Napoli (è l’unica città che si
libera dal nazi-fascismo senza l’aiuto degli alleati), suddivisa in colonne per scopi logistici;
questi gruppi brigatisti nascono all’inizio del settembre ‘69 per mano di 4 fondatori: Renato
Curcio e Margherita Cagol (marito e moglie sposati secondo il rito cattolico) sono i primi che
a Milano (cuore del capitalismo e dell’economia italiana) mettono le basi con il collettivo
politico metropolitano e successivamente fondano Sinistra proletaria includendo un’altra
sezione politica importante nella persona di Emilio Franceschini e nell’agosto del ‘70 nasce
la “brigata rossa” (il quarto è Mario Moretti); i nuclei principali sono tre: 1) si sviluppa
all’università di Trento nella facoltà di sociologia (prima italiana) per combattere contro la
società dei consumi di massa; 2) si sviluppa nelle fabbriche di Milano e combatte contro lo
sfruttamento nelle fabbriche tanto che i primi atti dimostrativi sono contro imprenditori; 3) si
sviluppa a Reggio Emilia con un’anima più politica, guidata da Franceschini, e prendeva
spunto dalla resistenza dei partigiani non dimenticando il massacro che le forze dell’ordine
avevano fatto lì stesso nel ‘60.

Si ispirano a varie correnti passate come quella delle brigate partigiane della resistenza che
prendono come un antenato del quale finire il progetto (in particolare per quanto riguarda
l'approvvigionamento di armi) interrotto dalla svolta di Salerno del ‘44, poi prendono spunto
dai gruppi di azione partigiana di Giangiacomo Feltrinelli che morirà in maniera misteriosa
saltato in aria in un traliccio mentre cerca di piazzare un ordigno (da lui viene l’idea della
divisione in colonne); andando avanti vediamo anche riferimenti all’estero con una sorta di
brigate rosse tedesche nelle quali però mancava la componente operaia e quella
marxista-leninista in favore di una corrente solo anarchica; altro riferimento ha a che fare
con Genova dove esiste una banda (“banda 23 ottobre”) di rapinatori e assassino che si
difendevano dietro il velo di uno scopo politico e non personale; infine, ultima ispirazione
viene addirittura da un movimento uruguaiano (i tupamaros) che ha come simbolo una stella
a 5 punte (stesso simbolo che rappresenta le BR) e che combatte una lotta armata contro la
dittatura filo-americana.

L’escalation della violenza brigatista si dive in 3 momenti:

1) la propaganda armata (‘70-’73) - il primo vero attentato della brigata rossa è


l’incendio doloso ad un box di auto ad un mese dalla fondazione, mentre un anno e
mezzo dopo avviene il primo sequestro di persona che avviene solo 40 minuti (solo
un atto dimostrativo), alla fine del ‘73 le brigate si spostano anche a Torino e stavolta
il sequestro ai danni di un dipendente fiat dura una settimana;
2) l’attacco al cuore dello stato (‘74-’75) - per la prima volta vengono toccati politici locali
o ,magistrati, come a Genova che viene sequestrato per 35 giorni Sossi che aveva
fatto condannare i brigadisti del gruppo 23 ottobre, per poi un mese dopo, a Padova,
avviene il primo omicidio volontario di due militanti del movimento sociale e infine, nel
maggio del ‘75 avviene il primo episodio di gambizzazione del consigliere comunale
della DC;
3) la militarizzazione (‘76-’’79) - tutto cambia con la morte di Margherita Cagol in uno
scontro con le forze dell’ordine, infatti da quel momento inizia la fase più violenta in
cui fondamentalmente si passa dalle pistole ai mitragliatori; il primo episodio avviene
a Genova dove assistiamo all’omicidio premeditato di Coco (compagno di Sossi),
ancora un anno dopo la vilenza brigatista coilpisce il mondo dell’informazione
ferendo e uccidendo vari giornalisti (Indro Montanelli) e direttori del TG, infine si
arriva all’apice del potere brigatista con la strage di Via Fani ed il conseguente
sequestro dell’onorevole Aldo Moro (dal 16 marzo al 9 maggio).

Il brigatismo raggiunge il suo apice quando da piccole rivendicazioni individuali si passa a


stragi dimostrative come quella del procuratore di Genova o ancora quella del marzo del ‘78
in Via Fani che porta al rapimento dell’ex presidente del consiglio e segretario della DC Aldo
Moro (questo rapimento probabilmente si ispira ad un altro avvenuto a Colonia circa 6 mesi
prima, anche l’epilogo sarà lo stesso) che dopo 55 giorni di prigionia viene ucciso e fatto
ritrovare in una Volvo rossa in via Caetani (in mezzo tra la sede del PCI e della DC); Mario
Moretti, esponente brigatista ed uno dei 4 fondatori, in una telefonata fatta alla moglie di
Moro il 30 aprile le dice che la condanna a morte del marito era già stata decretata e che
avrebbe dovuto fare qualsiasi cosa pur di salvarlo, intendendo che si sarebbe dovuti arrivare
ad una trattativa che si sarebbe conclusa in una liberazione di Moro in cambio della
liberazione, che non avverrà mai, di un solo brigatista (uno dei 13 di Torino). Nei successivi
3-4 anni, anche per una spaccatura interna, il fenomeno del brigatismo andrà scomparendo
e con questo finiranno anche quegli anni di piombo che hanno assediato l’Italia (cadono tutte
le ideologie eccetto quella capitalista); finisce la prima repubblica. Le radici delle brigate
rosse vengono da scritti di Lenin che evoca la guerra armata guidata da ideologie ben
definite, la differenza è che questo tipo di contrasto poteva essere attuato nella decadente
Russia zarista, ma non nell’Italia degli anni ‘70; i brigatisti si armano dai depositi nascosti dei
partigiani dell’ex resistenza (seguendo un ideale piuttosto romantico che vedeva i partigiani
passare il testimone alle BR).

Nell’estate del ‘74, Nixon, pur di non andare a processo e non mobilitare l’esercito, decide di
dimettersi lasciando il posto al suo vice Gerald Ford che deve governare durante un periodo
di forte crisi (il dollaro perde valore) per via soprattutto della sconfitta nelle guerra del
Vietnam il 30 aprile del ‘75; nel ‘79, poi, gli accordi SALT II sanciscono nuovamente il
disarmo dell'apparato bellico atomico, quindi gli ultimi 10 anni della guerra fredda, vedono le
due grandi potenze, torturate da una crisi economica (USA) ed una ideologica (Russia),
costrette a scendere a patti. I primi segni della fine arrivano a cavallo tra gli anni ‘70 ed ‘80,
infatti, avvengono due episodi in Europa che simboleggiano l’epilogo della guerra fredda: 1)
nel ‘77 nasce un movimento a Praga che si oppone al governo cecoslovacco e quindi al
blocco sovietivo; 2) mentre a Varsavia nel 1980 nasce un partito anticomunista e pacifista
“solidarnosh”, due anni prima riesce ad essere eletto come pontefice papa Giovanni Paolo II
(che rischia di morire in un attentato per mano di un estremista turco di destra), papa
straniero dopo più di 450 anni di papi italiani.
Anche sul fronte asiatico l’Unione Sovietica è minacciata in territorio afghano (sempre stato
ostile alle conquiste per le condizioni impervie del territorio, sconosciute agli invasori, ma
conosciute benissimo dai talebani che li abitano) poiché dopo una guerra durata 10 anni i
sovietici accettano una sconfitta che già pone le basi per la fine delle ideologie socialiste e
comuniste; la Cina, terza grande potenza, dalla metà degli anni ‘70 si appresta ad un grande
cambiamento dopo la morte di Mao, comincia una nuova Cina che si pone come
continuatore della politica comunista, ma vede l’economia liberalizzarsi correndo sulla
stessa linea di Reagan e Thatcher, insomma il capitalismo economico si fonda con
comunismo politico simboleggiano una sorta di fusione tra i due blocchi della guerra fredda,
tuttavia mentre nell'Unione Sovietica il comunismo finisce, in Cina, nonostante le varie rivolte
che chiedevano la stessa cosa, viene imposto con la forza.

In italia, nel ‘79, dopo il sequestro Moro ci sono le elezioni politiche che vedono il PCI
perdere consensi, per arrivare alla fine degli anni di piombo con l'attentato più atroce della
storia della repubblica: l’attentato alla stazione di Bologna nell’agosto del ‘80 da parte di
un’organizzazione estremista neo-fascista, così si aprono gli anni del neo-liberalismo di
Craxi (che succede ai due anni di Spadolini del partito repubblicano, presidente non
democristiano dopo 30 anni); allo stesso tempo gli anni di piombo portano ad uno
svecchiamento di tutte le istituzioni italiane: gli organi collegiali nelle scuole, la sanità
pubblica, i servizi segreti divisi in tre ordini, lo statuto dei lavoratori, la legge costitutiva dei
referendum (che non esistono dal ‘46 al ‘74), la legge sulla riforma tributaria, l’abolizione del
delitto d’onore, la legge sul divorzio, il diritto di voto ai diciottenni e abbassamento della
soglia di maggiore età ed infine, la legge sull’aborto del ’78.

L’inizio della fine

Nel biennio 81-82 avviene la rivelazione di una loggia massonica, infatti, nei primi mesi dell’
‘81 in una villa viene scoperta una lista di più di mille persone (Maurizio Costanzo,
Berlusconi, Vittorio Emanuele, vertici dell’esercito e dei carabinieri ecc.) che tramite la
propaganda (quarto potere) voleva abbattere la democrazia. In occidente l’economia si
stacca completamente dalla politica e quindi un equilibrio che sin dai totalitarismi si era
stabilito adesso viene abbattuto: centralità del mercato (informatiche, alimentari, di
abbigliamento), privatizzazione dei servizi ecc; l’esportazione di nuovi mercati fa sì che
nasca quel periodo in cui viviamo tutt’oggi che è quello della globalizzazione che insieme a
tutti i lati positivi di interconnessione porta ad una maggiore disoccupazione ed a un sempre
minore interessamento della politica verso l’individuo.

Le nuove politiche economiche di stampo neoliberista fanno sì che nascano nuove figure di
leader politici che non hanno fatto gavetta nei partiti politici, ma dagli anni ‘80 in poi chiunque
poteva reinventarsi politico (imprenditori, star del cinema, professori universitari, insomma la
politica comincia ad assoggettarsi sempre più allo stampo economico che a quello
ideologico). Intanto Gran Bretagna e Stati Uniti continuano a proteggere i loro interessi: Gran
Bretagna e Argentina si scontrano nelle isole Falkland (che tutt'oggi rimangono colonia
inglese) nel 1982 in una guerra sanguinosa scoppiata per il sentimento nazionalistico
argentino che credeva in una guerra facile e veloce, tuttavia, sebbene colto di sorpresa
dall'attacco, il Regno Unito organizzò una task force navale per respingere le forze argentine
che avevano occupato gli arcipelaghi; o ancora la rivoluzione in Nicaragua che dura per tutti
gli anni ‘80, infatti, dopo aver instaurato un governo filo-occidentale, per mezzo del fronte
nazionale sandinista, questo e gli USA vengono scardinati ed allora la risposta americana
arriva tramite i contras che si pongono come controrivoluzionari fino al '90.

Comincia l'esportazione di mercati occidentali (soprattutto del settore terziario) verso paesi
che non sono ancora sviluppati - da qui nasce anche la consapevoleza del disastro
ambientale in corso - portando allo sviluppo di gruppi integralisti della religione islamica che
non accettano questa invasione culturale ed ideologica e rispondo con attacchi terroristici (i
primi nemici sono l’Iran e la Palestina): nell'80 la CIA segnala che il 19% delle organizzazioni
terroristiche (in totale 376 gruppi) sono in territorio islamico, il 31% in America latina ed il
34% in Europa (dei quali 10 in Italia). Per l'Occidente dagli anni ‘80 in poi c'è un nuovo
nemico: il terrorismo islamico (che funziona seguendo l'idea di una paura invisibile); fino agli
anni ‘70, infatti, l'Iran era chiamato Persia (nome occidentale) ed era sotto la sfera
occidentale anche nei costumi (si parla ovviamente di centri urbani e non rurali), tuttavia,
visto il carattere, per quanto apparentemente libero, totalitario della corrente occidentale, nel
novembre del '79 alcuni studenti occupano l'ambasciata ameicana fino all'81 quando nasce
la repubblica islamica di Khomeyni che porterà alle tradizioni limitanti che conosciamo
adesso. Chiaramente gli Stati Uniti lasciano che l'Iran diventi indipendente, ma subito dopo
le truppe irachene, dirette da Saddam Hussein ed appoggiate agli USA, provano a
conquistare qualche territorio iraniano portando ad un conflitto che durerà 8 anni (dall’80
all’88) senza però portare risultati degni di nota né per un lato né per l'altro (ricordiamo che
questi due sono gli unici due paesi islamici che hanno la maggioranza sciita, pertanto è una
guerra religiosamente innaturale).

Nell'83 le elezioni politiche italiane continuano a mostrare il pentapartito in cima ed


un'opposizione ancora abbastanza forte del PCI (30%); nel mentre, nuove personalità si
fanno strada nella scena politica italiana, nel ‘83 diventa presidente Bettino Craxi (primo
governo non della DC, dopo i due anni di Spadolini) che resterà in carica fino all’87 - i punti
fondamentali della sua politica sono 4: 1. decremento dell'inflazione ed aumento dei salari;
2. lotta all'evasione fiscale ed alla speculazione edilizia; 3. legalizzazione delle emittenti
televisive private in canali nazionali come la RAI (che verrà riconosciuto come passaggio
incostituzionale solo negli anni 90); 4. supporto politico ai paesi del terzo mondo (Argentina,
Jugoslavia, Somalia, Palestina, Libia). Craxi per la politica e Berlusconi per l'imprenditoria
fanno si che nasca la "milano da bere" e le nove mode ("i paninari") dando vita a nuove
alleanze non basate sulle vecchie ideologie neofasciste e comuniste, ma che guardano solo
verso il consumismo e l'ideale capitalista.

Tornando alla politica estera si veifica un episodio che riguarda il terrorismo palestiense ed i
govenri italiano e statunitense: l’affaire sigonella, quindi, nell'ottobre dell'85 a largo del
mediterneo in acque egiziane, una crociera italiana viene sequestrata da teorristi palestinesi
come atto dimostrativo verso l'occidente, ma dato che i terroristi uccidono un americano a
bordo entrano in gioco gli americani che si combattono con l'Italia la processazione dei
miliziani; allora succede che a un tratto i terroristi si arrendono e le autorità italiane li
scortano dall'Egitto alla Sicilia, precisamente nella base di Sigonella ed è prorpio qui che si
realizza la prima grande crisi diplomatica che coinvolge due politiche da sempre alleate; i
carabinieri circondndo l'aereo ed a loro volta sono circondati dai marines che poi vengono
ricircondati dai militari italiani così lo spacco interno alla poltica italiana fa sì che Craxi e
Andreotti (che volevano procesarli in Italia) riescono ad avere la meglio si chi come Spadolni
volevano lasciare il gioco in mano agli americani. Nel novembre dell'85 in un discorso alla
camera, Craxi si pone moralmente dalla parte del terrorismo palestinese affermando la
legittimità della resistenza nei confronti delle invasioni israeliane; questa crisi diplomatica si
chiude nel dicembre dello stesso anno con l'attentato palestinese all'aereoporto di fiumicino
dove moriranno 19 persone (ennesima contraddizione di questa crisi).

Altro gruppo eversivo prettamente italiano è la mafia non più in ambito regionale, ma in
ambito nazionale tanto che le organizzazioni si spostano dal Sud al Nord verso gli interessi
economici: lo scandalo principale è il riciclaggio di denaro scoperto dalle autorità per quanto
riguarda i banchieri Roberto Calvo e Michele Sindona.

Il riciclaggio di denaro nel 1978 e 79 (favorito dagli Stati Unit) fu notato e inizialmente
contrastato da Guido Carli, governatore della Banca d'Italia tra il ‘60 ed il ‘75, che fornisce
all'avvocato Giorgio Ambrosoli il compito di controllare i soldi del Banco Ambrosiano acquisiti
per mezzo della mafia con il traffico di droga; allora un mafioso (William Aricò) dopo varie
minacce ad Ambrosoli lo uccide su ordine dell'imprenditore criminale Michele Sindona (che
rischiava un coinvolgimento penale e civile) nel luglio del ‘79; all'inizio degli anni ’80 si
verifica una seconda guerra di mafia che porta l’affermazione della mafia corleonese di Totò
Riina contro quella palermitana.

Poi il banco Ambrosiano è liquidato, nonostante la morte di Ambrosoli, ma Calvi è ucciso


contemporaneamente a Carlo Alberto dalla Chiesa, un Generale dei Carabinieri e prefetto di
Palermo che si era sempre battuto nella guerra contro la mafia; nell'82 poi viene approvata
la legge "Rognoni-La Torre", che introdusse per la prima volta nel codice penale la
previsione del reato di “associazione di tipo mafioso” riprendendo la legge Rico di Nixon. Lo
stragismo non è più di terroristi politici, ma mafioso, ricordiamo infatti la strage mafiosa
dell'84 sul treno rapido Roma-Milano che fu effettuata per spaventare le istituzioni schierate
contro la mafia o ancora all’omicidio nel carcere di Voghera per mezzo di caffè avvelenato di
Michele Sindona (così era stato ucciso anche Pisciotta responsabile della strage di Portella
della Ginestra di Giuliano) e si pensi che anche Papa Giovanni Paolo I muore
improvvisamente dopo aver bevuto un caffè: è stato avvelenato cone Sindona poiché è
appena iniziato il maxi processo contro la mafia e si vuole evitare una collaborazione di
Sindona con la giustizia. Dopo due anni di Maxi processo ci sono 300 imputati, a capo del
processo ci sono Falcone e Borsellino, ma i mafiosi confidano nell'appello e nella
Cassazione.

Il crollo

Gorbaciov intanto attua gli ideali di “glasnost’” e “perestrojka” (la prima indica un'attitudine,
mentre l’altra una politica, in senso più ampio, tutte quelle politiche volte ad attuare una più
ampia e più limpida circolazione dell'informazione nell'Unione Sovietica), quindi la
trasparenza e la privatizzazione economica necessarie per continuare a far sopravvivere
URSS, proprio sul modello della Cina di Deng Xiaoping; tuttavia non ci riesce ed infatti
cominciano i primi simboli della crisi Sovietica: il disastro nucleare di Chernobyl dell'86,
nell'89 crolla il muro di Berlino; nel gennaio ‘90 apre il primo McDonald's a Mosca e così il
modello consumistico capitalistico ha vinto definitivamente su quello comunista.

Gli USA, invece hanno nuovi nemici nel mondo islamico come Saddam Hussein che nel ‘91
vuole impossessarsi dei pozzi petroliferi del Kuwait, ma qui intervengono gli USA con
l'operazione “Desert storm” e costringono Saddam a rinunciare: questo è il preludio dei
successivi conflitti in Medio Oriente che coinvolgono gli USA; nell'ottobre del ‘90 con il crollo
dell'URSS c'è meno bisogno di segretezza e così viene allo scoperto l'organizzazione
paramilitare “gladio” fondata nel ‘56 col supporto della CIA (basata sulla sigla “Stay behind”)
che si prepara a contrastare una possibile invasione Sovietica dal nord-est italiano.

Tornando all’Italia, dopo le condanne in primo grado del maxi processo per mafia, al
secondo grado ci sono 86 assunzioni ed il terzo grado conferma le condanne del secondo
(si ricorda che non è previsto il terzo grado); così a gennaio del 1992 la mafia, scontenta,
commette una serie di omicidi: il primo, ucciso nel marzo ‘92, è il parlamentare della DC
Salvo Lima, poi la strage di Capaci e via D'Amelio contro Falcone e Borsellino che
provocano 11 morti ecc.; nel gennaio del '93 finalmente è arrestato Totò Riina al quale
subentra però Bernardo Provenzano che fa stragi anche fuori dalla Sicilia (maggio del ‘93: la
strage dei Georgofili a Firenze, poco dopo anche a Milano e Roma contro obiettivi culturali,
per non parlare del fallito attentato a Maurizio Costanzo o ancora nel gennaio del '94 l'auto
con un esplosivo piazzato al suo interno vicino alla polizia allo Stadio Olimpico di Roma che
sarebbe dovuta esplodere all'uscita dei tifosi dopo una partita, ma si inceppa il meccanismo).

Tuttavia dopo un periodo nel quale il terrorismo politico era più incentrato a Roma, adesso i
crimini maggiori venivano commessi a Palermo per via della mafia e a Milano a causa di
Tangentopoli, un'inchiesta che indaga su soldi ai partiti in cambio di favori a imprese negli
appalti: a capo di questa ci sono Antonio Di Pietro, Piercamillo da Vigo e Gherardo
Colombo dei quali il primo è il braccio del gruppo; arrestato Mario Chiesa, capo dell’albergo
Trivulzio di Milano poiché colto in fragranza di reato mentre intascava una tangente, in
carcere rivela la complicità dei partiti in particolare della Democrazia Cristiana e del Partito
Socialista italiano di Craxi (meno il Partito Comunista in quanto riceveva molti più fondi
dall'estero e non dagli imprenditori italiani). Allora Craxi lascia la guida del Partito Socialista
è a capo del governo arriva un socialista meno di primo ordine, quindi Giuliano Amato (Craxi
rivela che lui è solo il capro espiatorio poiché la corruzione caratterizzava tutto il sistema
politico italiano da tempo, negli ultimi tempi era solo cresciuta).

Questo giro immenso di soldi e tangenti viene allo scoperto con la fine della guerra fredda
perché con il mutato contesto internazionale non c'è bisogno di proteggere i partiti
tradizionali; si verificano molti suicidi di uomini politici coinvolti in Tangentopolie ancora c’è
chi come Di Pietro è accusato di abuso di potere poiché fa pressione per far parlare gli
indagati (che sono ben diversi dagli imputati) detenuti da troppo tempo in carcere
(nonostante il limite di tempo di detenzione fosse di 5 giorni); all'inizio del ‘94 vengono
condannati gli uomini politici come ad esempio Craxi a quattro anni e nascono nuovi partiti: i
verdi nel ‘90, il PDS, Rifondazione Comunista e Lega Nord nel ‘91, alleanza nazionale, ma
soprattutto Forza Italia nel ‘94, il partito di Silvio Berlusconi; questo partito vince le elezioni
due mesi dopo la fondazione per mezzo di quella frase semplice: “l'Italia è il paese che
amo”, è un partito che parla al cuore senza più le ideologie di un tempo, Berlusconi infatti,
aveva iniziato come imprenditore edile negli anni ‘60 e poi diviene proprietario della rete
locale “TeleMilano” (futura Canale 5) e così poi riesce ad aprire rete 4 e italia 1, il gruppo
editoriale Mondadori, Einaudi, il giornale di Indro Montanelli, la squadra di calcio del Milan
ecc. I discorsi di Berlusconi sostanzialmente antipolitici mostrano la componente del partito
formato da uomini lontani dai vecchi giochetti della politica volti a far tornare l'Italia ai tempi
del boom economico (insomma è il partito degli italiani per bene, non dei socialisti, non dei
democristiani, non dei radicali, il problema è proprio che tutti gli italiani si sentono per bene)
- secondo De Felice la storia dei partiti spesso coincide con la storia dei leader - nel ‘94
Forza Italia alleanze nazionali e Lega Nord vincono le elezioni.

Intanto in Russia ci sono El'cin e Putin che combattono i ceceni con gli accordi di Pratica di
Mare del 2002 patrocinati da Berlusconi; la Russia di Putin e gli USA di Bush sono molto
vicini ed uniti nella lotta al terrorismo islamico e l'Europa orientale, concluso il Patto di
Varsavia, entra nella NATO e nell'Unione Europea. In Jugoslavia intanto nel 2000 viene
arrestato Milosevic e così nascono nuovi Stati al prezzo però di alcune stragi come il
genocidio del Ruanda. Per quanto riguarda la situazione palestinese si provano a
raggiungere degli accordi di Oslo con Clinton presidente, ma all'assassinio del Rabin questi
accordi non hanno seguito così l'11 settembre 2001 dopo l'attentato terroristico al World
Trade Center di New York scoppiano le guerre in Afghanistan e la rivoluzione informatica.

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