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Efficienza ed Equità

Beni pubblici
● Bene pubblico Bene non esclusivo e non rivale: il costo marginale di fornirlo a un
consumatore in più è nullo e non è possibile escludere delle persone dal suo consumo.

Bene non rivale Bene per cui il costo marginale di fornirlo a un consumatore
aggiuntivo è nullo.

Bene non esclusivo Bene per cui non è possibile escludere delle persone dal suo
consumo, cosa che rende difficile o impossibile chiedere un pagamento per l’utilizzo
del bene.
Alcuni beni sono esclusivi ma non rivali. Altri sono non esclusivi ma rivali. Molti beni
forniti dallo stato sono rivali nel consumo, esclusivi o entrambi. L’istruzione superiore
e i parchi nazionali sono esempi di questi tipi di beni.
• Beni pubblici e fallimento del mercato

Supponete di voler offrire alla vostra comunità un campagna di eliminazione delle


zanzare. Sapete che la campagna ha, per la comunità, un valore superiore al suo costo di
€50.000. Potete ottenere un profitto fornendo il programma privatamente?
Raggiungereste il pareggio se applicaste una tariffa di €5,00 a ciascuno dei 10.000
cittadini della comunità. Ma non potete obbligarli a pagare la tariffa, quindi progettate
un sistema in cui i cittadini che attribuiscono maggior valore al programma contro le
zanzare pagheranno le tariffe più alte.
La lotta contro le zanzare è non esclusiva: non è possibile fornire il servizio senza che
tutti possano trarne beneficio. Di conseguenza, i cittadini non sono incentivati a pagare
ciò che il programma vale realmente.
Free rider Consumatore o produttore che non paga per un bene non esclusivo,
aspettandosi che lo facciano altri.
In presenza di i beni pubblici, per i mercati è difficile o addirittura impossibile fornire i
beni in modo efficiente, per la presenza di free rider. Forse se fossero coinvolte poche
persone e il programma fosse relativamente poco costoso, tutti i cittadini potrebbero
decidere di condividere i costi volontariamente, ma quando sono coinvolte molte
persone, gli accordi privati su base volontaria sono solitamente inefficaci, perciò il bene
pubblico deve essere sussidiato o fornito dai governi, se si vuole raggiungere una
produzione efficiente.
Esternalità
Si ha un esternalità quando l’azione di un soggetto
influenza il benessere di un altro soggetto senza che
questo ultimo paghi o riceva qualche compenso per
tale effetto.
Quando l’impatto sul benessere di soggetti terzi è dannoso,
l’esternalità è detta esternalità negativa (inquinamento,
fumo, guida in stato di ubriachezza)
Quando l’impatto sul benessere di soggetti terzi è benefico,
l’esternalità è detta esternalità positiva (attività di ricerca
e sviluppo, vaccino contro malattie infettive, giardino ben
curato di un vicino)
Perché le esternalità si configurano come un
fallimento del mercato?
Gli individui operano con riferimento a costi e benefici
privati;
• Costi e benefici privati e sociali divergono;
• Le esternalità rendono inefficace l’operare del
mercato.
Risultato:
 in caso di esternalità negative il mercato produce una
quantità più elevata di quella socialmente desiderabile
 in caso di esternalità positive il mercato produce una
quantità più bassa rispetto a quella socialmente
desiderabile
Costo Privato e Costo Sociale
In presenza di esternalità negative, il costo della produzione del
bene per la società è più elevato di quello sostenuto dai
produttori. Per ogni unità del bene prodotto il costo sociale (o
esterno) include oltre al costo privato della produzione anche il
danno che l’inquinamento arreca a terzi.
Quantità di mercato > Quantità socialmente ottima

La quantità ottima di bene da produrre è quella data


dall’intersezione della curva di domanda con la curva di costo
sociale.

Come fare per portare il sistema vero la q.tà socialmente ottima?


Soluzioni ai Problemi delle Esternalità Negative

Le soluzioni possono essere:


 Pubbliche (tasse, regolamentazione,
permessi di inquinamento negoziabili)
 Private (Teorema di Coase, fusioni)
Le soluzioni pubbliche mirano a scoraggiare
determinati comportamenti e favorire
comportamenti che consento di ridurre, per
esempio, l’impatto ambientale.
Beneficio Privato e Beneficio Sociale

In presenza di esternalità positive, il beneficio della produzione


del bene per la società è più elevato di quello ottenuto dai
produttori. Per ogni unità del bene prodotto il beneficio sociale (o
esterno) include oltre al beneficio privato della produzione anche il
beneficio arrecato a terzi.
Quantità di mercato < Quantità socialmente ottima
La quantità ottima di bene da produrre è quella data
dall’intersezione della curva valore sociale con la curva di costo
privato.

Come fare per portare il sistema vero la q.tà socialmente ottima?


Una possibile soluzione è l’introduzione di un sussidio.
Soluzione Pubblica al problema delle esternalità
negative: Introduzione di un’imposta
Una prima soluzione pubblica è l’introduzione di
un’imposta che sposti la curva di offerta verso l’alto al
livello della curva di costo sociale (somma del costo
privato che l’impresa sopporta e del costo esterno, quello
che l’impresa tende a scaricare sulla collettività in assenza
di intervento pubblico).

L’introduzione di un’imposta rende possibile


l’internalizzazione delle esternalità da parte delle imprese

In questo modo le imprese produrrebbero la quantità di


bene socialmente ottima.
Internalizzare l’Esternalità
Approccio Pigouviano alle Esternalità
Regolamentazione

Standard sulle emissioni (o regolamentazioni) Limite imposto dalla legge


alla quantità di inquinanti che un’impresa può emettere.

La regolamentazione assicura che l’impresa produca in maniera efficiente.


L’impresa adempie alla limitazione installando strumentazioni di abbattimento
dell’inquinamento. Le imprese riterranno vantaggioso entrare nell’industria soltanto
se il prezzo del prodotto sarà superiore al costo medio di produzione sommato al costo
dell’abbattimento – la condizione di efficienza per l’industria.
Poiché i settori produttivi sono diversi, utilizzano tecnologie diverse, hanno una
diversa struttura dei costi di produzione, «regolamentare» è particolarmente
complesso. Sarebbe necessario individuare una regola/standard per ciascun settore.
Diritti di Proprietà
Permessi di Inquinamento Negoziabili
Imposta Pigouviana e Permessi di
Emissione
Un Confronto
Nella parte (a) del grafico è rappresentata una situazione
nella quale il governo stabilisce il prezzo dell’inquinamento
introducendo una imposta pigouviana e la curva di
domanda stabilisce la quantità delle emissioni inquinanti.
Nella parte (b) del grafico è rappresentata una situazione
nella quale il governo limita la quantità di inquinamento
emettendo un numero limitato di permessi di emissione
negoziabili e la curva di domanda determina il prezzo
dell’inquinamento.
Prezzo e quantità dell’inquinamento sono gli stessi in
entrambi i casi.
L’Equivalenza di Imposte Pigouviane e
Permessi di Emissione Negoziabili
Uno dei vantaggi dei permessi di emissione è che l’allocazione
iniziale dei permessi è ininfluente ai fini dell’efficienza
economica.
Le imprese che hanno maggiore facilità a ridurre le proprie
emissioni inquinanti saranno disposte a vendere i permessi di cui
dispongono, mentre quelle che dovrebbero sopportare costi
elevati per farlo, sarebbero disposte ad acquistare i permessi di
cui hanno bisogno.
In questo modo si crea il mercato che manca (l’esternalità è una
situazione di costi non pagati perché manca un mercato).
L’allocazione finale sarà efficiente indipendentemente da quella
iniziale.
Il Teorema di Coase
Soluzioni Private al Problema delle
Esternalità
Efficienza vs Equità
Anche se – in assenza di costi di transazione e in presenza
di un numero limitato di soggetti – può essere raggiunto un
accordo e, di conseguenza, l’efficienza e questa si
raggiunge – come sostiene Coase - indipendentemente da
chi è titolare del diritto di proprietà, l’assegnazione dei diritti
non è irrilevante.

Essa da luogo a problemi distributivi.

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