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NE
1) NE sostituisce: DI / DA + una cosa o una persona (menzionata in precedenza)
Come facciamo a sapere quando è possibile usare NE e quando invece non è possibile? Possiamo verificarlo con 4
domande. Infatti, è possibile usare NE quando si può rispondere a una delle seguenti domande:
Per esempio:
– Hai conosciuto il nuovo fidanzato di Sara? Che ne pensi? → Che pensi (di chi?) del nuovo fidanzato di Sara / di lui
– Sì, l’ho conosciuto e ne sono rimasta affascinata. → Sono rimasta affascinata (da chi?) dal nuovo fidanzato di
Sara / da lui
– Hai paura dei ragni? – Sì, ne ho paura. → Ho paura (di che cosa?) dei ragni / di loro
– Sono andata in banca alle 8 e ne sono uscita solo alle 11! → Sono uscita (da che cosa?) dalla banca
– Quanti caffè hai bevuto? – Ne ho bevuti solo due. → Ho bevuto solo due (di che cosa?) di caffè.
– Ho comprato sette riviste ma ne ho lette solo tre. → Ho letto solo tre (di che cosa?) di riviste.
ATTENZIONE!
In questo caso, e cioè quando NE indica parte di una quantità, dobbiamo accordare il participio passato al genere e
al numero del nome che sostituisce.
– Quanti caffè hai bevuto? Ne ho bevuti solo due. → -i (maschile plurale, come “caffè”)
– Ho comprato sette riviste ma ne ho lette solo tre. → -e (femminile plurale, come “riviste”)
3) NE sostituisce anche una “quantità zero“. Però in questo caso accordiamo il participio passato soltanto
al genere (e non al numero!) del nome che sostituisce (in fondo, la quantità è 0, no?)
Per esempio:
– Oggi è una bella giornata! Potremmo andare al mare! Che ne pensi? → Che pensi (di che cosa?) del fatto che
potremmo andare al mare
Ancora una volta, usiamo NE quando si può rispondere a una delle 4 domande che abbiamo visto all’inizio.
5) Infine, devi sapere che esistono dei verbi e delle espressioni che si formano con il NE:
ANDARSENE (andare via, partire dal posto in cui ci si trova)
– Basta! Me ne vado! → Vado via (da che cosa?) dal posto in cui mi trovo.
– Sei di nuovo in ritardo! Non ne posso più! → Sono stanca (di che cosa?) del tuo ritardo.
– Visitare Firenze in un giorno è stato faticoso ma ne è valsa la pena! Che città meravigliosa! → Firenze è stata
degna (di che cosa?) della fatica che abbiamo fatto per vederla in un giorno
In alcune espressioni, tuttavia, l’uso di NE non segue nessuna delle regole summenzionate; queste
espressioni vanno imparate a memoria:
VOLERNE a qualcuno (essere arrabbiati con qualcuno)
– Non me ne volere ma penso che tu stia sbagliando. → Non essere arrabbiato con me ma penso che tu stia
sbagliando.
– I figli di Mario sono delle pesti! Ne fanno sempre di tutti i colori! → I figli di Mario sono delle pesti! Combinano
sempre dei pasticci!
– Dopo aver litigato col fidanzato, Roberta ne ha dette di tutti i colori su di lui! → Dopo aver litigato col fidanzato,
Roberta ha detto molte cose spiacevoli su di lui!
NE + un altro pronome
Come avrai notato con il verbo “andarsene”, quando NE si usa con un altro pronome, il NE va al secondo posto. Gli
altri pronomi che si mettono prima del NE, invece, trasformano la -i in -e.
Mi + ne = me ne (Me ne vado)
Ti + ne = te ne (Te ne vai)
Si + ne = se ne (Se ne va)
Ci + ne = ce ne (Ce ne andiamo)
Vi + ne = ve ne (Ve ne andate)
Si + ne = se ne (Se ne vanno)
Mi + ne = me ne (Me ne dai)
Ti + ne = te ne (Te ne do)
Gli / le + ne = gliene (Gliene do) !!! (diventano una parola sola, uguale sia per il maschile che per il femminile)
Ci + ne = ce ne (Ce ne dà)
Vi + ne = ve ne (Ve ne diamo)
Loro + ne = ne … loro (Ne do loro) !!! (“loro” rimane dopo il verbo)