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LA FAMÍLIA
PER COMUNICARE
Hai figli? - Quanti figli hai? - Ho due figli, un maschio e una femmina.
I nomi di parentela
Maschile Femminile
il nonno la nonna
il padre la madre
il papà la mamma
il figlio la figlia
il fratello la sorella
il marito la moglie
il cugino la cugina
il suocero la suocera
il genero la nuora
il cognato la cognata
il nipote la nipote
lo zio la zia
Attenzione!
I miei padri / i miei progenitori sono simpatici > I miei genotori sono simpatici
PARLAR DE LA FAMÍLIA
PER COMUNICARE
Descrivere la famiglia
I possessivi
Osserva la tabella:
Come tutti gli aggettivi anche quelli possessivi concordano nel genere
(maschile e femminile) e nel numero (plurale e singolare) del nome a cui si
riferiscono.
Qualche esempio:
Per esempio: Marco ha studiato molto con Anna a casa sua. In questo caso
"casa sua" può essere sia la casa di lui che la casa di lei. Nei casi in cui questo
può creare confusione o ambiguità si può usare di + pronome personale:
Marco ha studiato molto con Anna a casa di lui (o di lei).
- in alcune espressioni fisse: è colpa tua; per colpa tua ; è merito nostro; a
casa mia
Prima di leggere questa regola difficile in italiano clicca qui per una buona
spiegazione in castigliano.
il loro fratello /padre /cugino ecc. (con "loro" si usa sempre l'articolo
determinativo)
Attenzione!
la mia mamma
il mio papà
GUSTOS I PREFERÈNCIES
PER COMUNICARE
Mi piace la pallavolo
GRAMMATICA
PRIMERA mi a me
SEGONA ti a te
PLURAL
PRIMERA ci a noi
SEGONA vi a voi
Diem gli regalo un libro (gli = pronom indirecte àton) mentre no és gaire usual
dir regalo a lui un libro (a lui = pronom indirecte tònic)
Regalale un libro!
Amb els verbs piacere i sembrare l'ordre normal de la frase (subjecte - verb -
complement) s'inverteix i normalment posem abans el complemente indirecte.
mi / a me
ti / a te
gli /a lui
ci / a noi
vi / a voi
gli / a loro
Attenzione!
In italiano non è corretto ripetere due volte il pronome indiretto (a me mi, a te ti,
ecc.):
GRAMMATICA
VADO A TEATRO
AL BAR
RISTORANTE
CINEMA
MARE
IN PALESTRA
PISCINA
MONTAGNA
CAMPAGNA
SPIAGGIA
DISCOTECA
BIBLIOTECA
LUDOTECA
Attenzione!
Partire per...
EXPRESSAR LA FREQÜÈNCIA
PER COMUNICARE
Il venerdì vado di festa con i miei amici > Il venerdì esco con i miei amici
Attenzione!
Per indicare una parte del giorno possiamo usare semplicemente l'articolo o la
preposizione di.
Uniamo direttamente le parti del giorno ai nomi dei giorni della settimana.
Attenzione!
Il sabato notte vado sempre a prendere qualcosa da bere con gli amici > Il
sabato sera ...
GRAMMATICA
Il sabato sera vado quasi sempre a mangiare una pizza con i miei amici
Tante volte, di solito, qualche volta, ogni tanto e raramente normalmente vanno
all'inizio della frase.
Attenzione!
ESSER AVERE STARE FARE ANDAR VENIR USCIR DAR DIRE BERE
E E E E E
tu sei hai stai fai vai vieni esci dai dici bevi
noi siamo abbiamo stiamo faccia andia venia uscia dia dicia beviamo
mo mo mo mo mo mo
voi siete avete state fate andat venit uscite date dite bevete
e e
loro sono hanno stanno fanno vanno veng escon dan dicon bevono
ono o no o
GRAMÀTICA ACTIVIDATATS
GRAMMATICA
all' + una
Dalle, alle, delle es diuen preposizioni articolate i estan formades per les
preposicions simples i les diferents formes dels articles determinatius.
LES HORES
Per chiedere l'ora puoi usare indifferentemente una di queste due domande:
che ora è? / Che ore sono?
La risposta inizia con "È..." solo con "una".
È l'una e un quarto
La risposta inizia con "Sono..." con tutte le altre ore (due, tre, quattro, ecc.)
Si usano "e" e "meno" per indicare i minuti che sono passati dopo una certa
ora o che mancano per arrivare ad una certa ora.
Nota che i dice le cinque meno un quarto o le cinque e un quarto (le cinque
meno quarto / le cinque e quarto)
Per evitare equivoci nel linguaggio parlato è possibile aggiungere della notte,
del mattino, della sera, del pomeriggio.
PER COMUNICAR
Essere e avere
Marcella, come sei bella oggi! (qualità temporanea)- (Marcella, come stai bella
oggi!)
- Come stai?
CONVIDAR, ACCEPTAR/NEGAR
PER COMUNICARE
Va benissimo.
Va bene.
Certamente.
Provenienza
Si usa andare per indicare un luogo dove chi parla e chi ascolta non sono
presenti.
Si usa venire si usa per muoversi verso un luogo dove si trova o si toverà chi
parla o a chi ascolta.
GRAMMATICA
I verbi potere, dovere e volere sono considerati verbi modali o servili perchè
servono all’infinito che di solito li segue aggiungendo un’idea di possibilità,
volontà, obbligo o necessità.
Esempi:
Anche il verbo sapere quando esprime una capacità ha valore di verbo modale.
Esempi:
Non so cucinare.