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ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
singolare plurale
maschile LO LI
femminile LA LE
Quando c'è un verbo + un infinito, il pronome diretto può andare prima del
verbo o dopo l'infinito:
GRAMMATICA
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ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
singolare plurale
I persona MI CI
II persona TI VI
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
I PRONOMI INDIRETTI
- I pronomi indiretti sono: MI/TI/GLI/LE/CI/VI/GLI
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Quando c'è un verbo +un infinito, il pronome indiretto può andare prima del
verbo o dopo l'infinito
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
DIRETTO O INDIRETTO?
In italiano ci sono verbi ché si usano solo con i pronomi diretti e verbi che si
usano solo con i pronomi indiretti. Ma ci sono anche molti verbi che si
possono usare qualche volta con i diretti e qualche volta con gli indiretti, a
seconda della situazione. Per capire quale pronome usare, dobbiamo sapere a
quale domanda risponde il verbo: se risponde alle domande "CHI?" o "CHE
COSA?", significa che dobbiamo usare un pronome diretto, se risponde alla
domanda "A CHI?" allora dobbiamo usare un pronome indiretto.
Esempi:
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Nel primo caso risponde ala domanda "CHE COSA?", questo significa che
dobbiamo usare un pronome diretto.
Nel secondo caso risponde alla domanda "A CHI?", questo significa che
dobbiamo usare un pronome indiretto.
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
PRONOMI DIRETTI
Forma colloquiale Forma di cortesia
TI LA
Io non ti conosco, cosa vuoi? Io non La conosco, cosa vuole?
Ti porto a casa, Maria? La porto a casa, signorina?
PRONOMI INDIRETTI
Forma colloquiale Forma di cortesia
TI LE
Ti posso fare una domanda, Marco? Le posso fare una domanda, professore?
Ciao Valeria, ti telefono domani. Arrivederci signora, Le telefono domani.
- In alcune zone dell’Italia del sud per la forma di cortesia non si usa il
LEI ma il VOI.
Scusate, signor Esposito: Vi posso fare una domanda? Voi che lavoro
fate?
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
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Quando c'è un verbo + un infinito riflessivo, il pronome può andare prima del
verbo o dopo l'infinito.
LA PARTICELLA CI
- Di solito la particella CI indica un luogo, un posto, una parte dello
spazio.
Vai a scuola domani? No, non ci vado (ci = a scuola).
Quando vai in banca? Ci vado martedì (Ci = in banca).
Passi da Firenze per andare a Genova? No, non ci passo (ci = da
Firenze).
Quando c'è un verbo + un infinito, CI può andare prima del verbo o dopo
l'infinito.
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
LA PARTICELLA NE
ATTENZIONE! Con "TUTTO" non uso NE, ma i pronomi diretti LO, LA,
LI, LE,
Quanta torta vuoi?
La voglio tutta.
ma:
Ne voglio un po'.
Ne voglio tanta.
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- Di solito NE si usa prima del verbo.
Quando c'è un verbo + un infinito, NE può andare prima del verbo o dopo
l'infinito.
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
I PRONOMI COMBINATI
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Glieli = gli (al proprietario) + li (i soldi).
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TI CI TI CI
(CI) CI
VI VI CI
- Quando la particella CI è con i PRONOMI DIRETTI, si mette prima di
LO, LA, LI, EL (in questo caso diventa CE) e dopo MI, TI, VI (in questo
caso non cambia).
Chi porta il bambino a dormire? Ce lo porta Antonio.
Chi accompagna le ragazze a scuola? Ce le accompagna il papà .
Hai messo lo zucchero nel caffè? Si, ce l'ho messo.
Mi porti a casa? Si, ti ci porto subito.
Ci porti a casa? Sì, vi ci porto subito
ATTENZIONE!
Chi vi porta a casa? Ci porta Paolo (e non: ci ci porta Paolo).
LA PARTICELLA CI – LA PARTICELLA NE
CI NE CE NE
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Quanti cucchiaini di zucchero hai messo nel caffé? Ce ne ho messi due
L’IMPERATIVO E I PRONOMI
- Con l'imperativo diretto (tu, noi, voi) li pronome si mette sempre dopo
il verbo.
Mangia la mela! >Mangiala!
Chiudi il libro! > Chiudilo!
Passa a me il sale! > Passamelo!
Chiamiamo Giovanni! > Chiamiamolo!
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Aprite la porta! > Apritela!
Lavate i piatti! > Lavateli!
Comprate il vestito a Paolo! > Comprateglielo!
Porta i bambini a casa! > Portaceli!
Prendi una sigaretta! > Prendine una!
TU: per fare l'imperativo negativo si usa NON +l'infinito del verbo. In
questo caso il pronome può andare prima o dopo l'infinito.
Non mangiare la cioccolata! > Non la mangiare! /Non mangiarla!
Non dire questa cosa a tua madre! >Non gliela dire! /Non dirgliela!
Non andare a casa! > Non ci andare! /Non andarci!
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NOI e VOl: per fare l'imperativo negativo si usa l'indicativo presente.
Anche in questo caso il pronome può andare prima o dopo il verbo.
Non prendiamo la macchina! > Non la prendiamo! /Non
prendiamola!
Non fate questa strada! > Non la fate! /Non fatela!
Non date questo disco a Mario! > Non glielo date! /Non dateglielo!
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Non ascolti quei consigli! > Non li ascolti!
(Non vadano in quel ristorante! > Non ci vadano!) = Non andate in quel
ristorante! > Non ci andate!
GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
ALTRI USI DI CI
RICORDA! Di solito la particella CI indica un luogo, un posto, una parte
dello spazio.
Vai a scuola domani? No, non ci vado.
(ci =a scuola).
- Ma qualche volta CI può anche sostituire una parola o una frase
introdotta dalle preposizioni A, IN, SU, CON. In questo caso significa "a
questo", "a questa persona”, “in questo", "in questa persona", con
questo", "con questa persona", "su questo". "su questa persona".
Tu credi a quello che ha detto Mario? No, non ci credo.
(ci = a quello che ha detto Mario, a questo),
Chi ha pensato a comprare il latte? Ci ho pensato io!
(ci =a comprare il latte, a questo).
Pensi ancora a Francesca, vero? Si, ci penso continuamente, non posso
vivere senza di lei.
(ci = a Francesca, a questa persona).
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Cosa facciamo con questa carne la mangiamo adesso? No, ci voglio fare
il ragù per stasera.
(ci = con questa carne, con questo).
Posso contare sul tuo aiuto? Certo, contaci!
(ci = sul mio aiuto, su questo).
Devi uscire con Michela, vero? No, non devo uscirci.
(ci = con Michela).
- CE L’HO. Spesso nella lingua parlata la particella CI è usata insieme ai
pronomi diretti LO (L)', LA, LI, LE e al verbo AVERE. In questo caso
indica possesso, proprietà .
Hai un fazzoletto? No, non ce l'ho.
Chi ha le chiavi? Ce le ha Franco
Avete una sigaretta? No, non ce l'abbiamo
ALTRI USI DI NE
RICORDA! Di solito la particella NE si usa quando parliamo di una
quantità
Quante sigarette fumi al giorno? Ne fumo tre.
(ne = sigarette).
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Sai qualcosa di lui? No, non ne so niente.
(ne = di lui di questa persona).
Ho letto questo libro e ne sono rimasto colpito.
(ne = da questo libro).
Quando Sandra ha saputo la notizia, ne è stata molto sorpresa.
(ne = dalla notizia)
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
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I VERBI PRONOMINALI
- I verbi pronominali sono verbi che si coniugano con uno o due
pronomi (o particelle pronominali). I pronomi (o le particelle
pronominali) possono modificare il normale significato del verbo.
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
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3. quando voglio dare un carattere più enfatico o affettivo all'azione del
verbo. In questo caso si usa l'ausiliare essere e non avere.
Mi mangio un panino col prosciutto.
(mangio un panino col prosciutto).
Ti sei bevuto tutta la birra!
(hai bevuto tutta la birra!)
Dov'è la mia bicicletta? Se l'è presa Gigi.
(l'ha presa Gigi).
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
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3. il soggetto della frase non è chiaro
- Qualche volta i pronomi ESSO, ESSA, ESSI, ESSE si usano per cose e
animali.
La casa era grande. Vicino ad essa c'era un albero molto alto.
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
LE FORME TONICHE
- Oltre alla forma atona (debole) dei pronomi diretti e indiretti esiste
anche la forma tonica (forte).
In questo caso l'accento della frase cade sul pronome e non sul verbo.
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2. Quando davanti al pronome c'è una preposizione.
Vuoi uscire con me?
Questo è per te.
Ho bisogno di lei.
La borsa è davanti a voi.
Vado a cena con loro.
4. In forme esclamative.
Mai suocera viene ad abitare con noi, povero me!
"Lo sai che mi sono fidanzato con una top model?" "Beato te!"
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GRAMMATICA
ITALIANA
I PRONOMI ITALIANI
- Con i pronomi diretti MI, TI, CI, VI invece il cambiamento del participio
passato non è obbligatorio.
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CI/VI.
IL PRONOME SI.
1) riflessivo: 2) impersonale:
IL PRONOME SE.
2) come forma tonica (forte) del pronome riflessivo SI. In questo caso si
mette l'accento.
La mamma ha portato i bambini con sé.
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LA POSIZIONE DEI PRONOMI.
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- Con l'imperativo diretto (TU, NOl, VOI) positivo, il pronome va sempre
dopo il verbo.
Se vuoi mangiare la mela, mangiala!
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LE DISLOCAZIONI PRONOMINALI.
DISLOCAZIONE A SINISTRA.
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A me non mi ha mai detto niente/A me non ha mai detto niente.
Di lavoro non ne voglio parlare/Di lavoro non voglio parlare.
DISLOCAZIONE A DESTRA.
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GRAMMATICA
ITALIANA
LE PREPOSIZIONI ITALIANE
CAPITOLO I: LE PREPOSIZIONI
COSA SONO?
DI, A, DA, IN, CON, SU, PER, TRA e FRA sono PREPOSIZIONI SEMPLICI
una sola parola con l’articolo Dove sono le chiavi del (di+il) garage?
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CAPITOLO II: LO SPAZIO
DA DOVE VIENI?
DOVE ABITI?
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2. La preposizione IN quando il posto è Nelson abita in Africa.
DA CHI VAI?
1. La preposizione IN è usata:
Quando il posto è un Paese o un continente
o una regione (Lombardia, Toscana ecc.) Mario è (va) in Italia.
e inoltre con uno dei nomi della lista A Mario è (va) in casa.
2. La preposizione A è usata:
quando il posto è una città Mario è (va) a Roma.
e inoltre con uno dei nomi della lista B Mario è (va) al bar.
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3. La preposizione DA è usata:
Quando il “posto” è una persona Federica è (va) da Carla.
VADO A BALLARE
ALTRI POSTI
- Per indicare il posto dove qualcuno va, prima delle parlo “qui”, “qua”,
“l”", e “lì” si può usare:
la preposizione DI. Marco è di là (Marco è nella altra
stanza)
Marco è di qua (Marco è in questa
stanza, diversa da quella dove sei tu)
- Per indicare il posto dove qualcuno va, dopo il verbo “partire” si usa:
la preposizione PER. Parto per Milano con il treno delle 10.
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- Per introdurre il luogo attraverso il quale si passa si usano le
preposizioni:
PER Federica è passata per la camera dei suoi genitori.
e, a volte, DA. Federica è passata dalla camera dei suoi genitori.
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CAPITOLO IV: IL TEMPO
IL TEMPO
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4. DI, (o solo l’articolo) davanti ai nomi dei giorni
L’INIZIO E LA FINE
LA QUANTITÀ DI TEMPO.
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terra in 8 minuti.
per 8 ore.
(=deve continuare a
- Per indicare gli anni di una persona (la sua età ) si possono usare:
1. La preposizione DI. Giacomo è un ragazzo di 19 anni.
2. La preposizione A. A 6 anni Giacomo è andato a scuola.
DA GIOVANE E DA VECCHIO.
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“giovane”, “vecchio”, “bambino”, “studente”, ecc. Maria da
ragazza ha vissuto
a Firenze.
A CHE ORA…?
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HO SBAGLIATO PER COLPA TUA
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CAPITOLO VI: I MEZZI DI
TRASPORTO, GLI STRUMENTI DI
LAVORO E LE RELAZIONI
CON COSA TI MUOVI?
COME COMUNICHI?
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2. O dalla preposizione articolata CON (meno usato) Ho mandato il
testo con il fax.
- Per spiegare in che modo è o è fatta una cosa o una persona si possono
usare:
1. La preposizione CON. La casa ha un giardino con fiori e con
piante di tutti i tipi.
2. La preposizione DA. Maria è una donna dall’aspetto elegante.
3. La preposizione A. La casa di Maria è a due piani.
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UN SIGNORE DAL NASO LUNGO
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UNA CAMICIA A FIORI
La preposizione “ALLA” con i nomi dei piatti tipici significa “come”, “come a”.
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GELATO AL LIMONE
La preposizione articolata “A” quando indica con cosa sono cucinati i piatti
significa “con”.
Le preposizioni “DA” e “A” quando uniscono due parole e creano una parola
nuova.
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DI CHI È “LA DIVINA COMMEDIA”?
DI COSA È FATTO?
- Per indicare la materia con cui sono fatti gli oggetti si usa:
La preposizione semplice DI;
LE CASE DI ROMA
La preposizione “DI” può indicare una cosa che fa parte di un gruppo più
grande.
MI DÀ DEL PANE?
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- Quando viene indicata la quantità indefinita di qualcosa si usa la
preposizione DI con l’articolo.
I PARAGONI
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DI CHI È?
A CHI LA RACCONTI?
Comincia a studiare.
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- La forma passiva del verbo si rende in italiano con il verbo essere + il
participio passato, seguito dalla preposizione DA.
TABELLE RIASSUNTIVE
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