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Il Terrorismo

La strage di Piazza Fontana a Milano avvenne nel 1969, seguita


dall'attentato alla Banca Nazionale dell'Agricoltura, che causò la morte di 16
persone e il ferimento di 87. In seguito ci furono altre bombe a piazza della
Scala e alla Banca Nazionale di Roma. Inizialmente, si sospettò un
coinvolgimento anarchico, e ci furono 80 arresti. Tra gli arrestati c'era anche
Pinelli, un ferroviere anarchico, che morì precipitando dall'ultimo piano
della questura di Milano durante un interrogatorio. La questione se fosse
stato un suicidio o un omicidio rimase irrisolta. Luigi Calabresi, che
coordinava le operazioni di polizia contro gli anarchici, fu successivamente
ucciso in un agguato tre anni dopo. Valpreda, un ballerino anarchico, fu
arrestato e condannato.

Il procuratore Mario Occhorsio concentrò l'attenzione su gruppi di estrema


destra, coinvolgendo individui come Freda e Ventura, affiliati a MSI, FUAM e
ORDINE NUOVO, con ideologie neo-naziste. Emerse anche il
coinvolgimento dei servizi segreti, con Giannettini. Nel processo di
Catanzaro, Freda, Ventura e Giannettini furono condannati all'ergastolo, ma
successivamente furono assolti. La Cassazione assolse Giannettini, e con un
nuovo processo, tutti gli imputati furono assolti. Il sesto processo contro i
neofascisti nel 1987 vide Facchini e delle Chiaie assolti. Questo periodo di
indagini e processi lasciò molte domande senza risposta, con depistaggi,
sparizione di testimoni e falsificazioni delle prove, contribuendo alla
strategia della tensione.

Precedentemente negli anni '60, l'Italia stava vivendo trasformazioni sociali


ed economiche significative. Dopo il Piano Marshall, l'Italia sperimentò un
periodo di sviluppo industriale, riforme agrarie e migrazioni interne dal sud
al nord. Tuttavia, lo Stato faticò a soddisfare le crescenti esigenze sociali. Ci
furono tensioni politiche durante il governo di Tambroni e,
successivamente, si formò un governo DC-Socialista con Moro e Nenni nel
1962. Questo periodo fu segnato anche dalla guerra fredda e dall'ascesa di
movimenti di estrema destra e sinistra.

La contestazione giovanile emerse negli anni '68-'69, con manifestazioni


studentesche e operai, critica nei confronti delle istituzioni e della società
tradizionale. Nacquero movimenti come Potere Operaio e le Brigate Rosse,
che abbracciavano la lotta armata. Questi movimenti trovarono sostegno
da una serie di fattori, inclusi il malcontento sociale, l'opposizione alla
guerra del Vietnam e la rivoluzione culturale globale.

Il terrorismo in Italia ebbe radici in varie ideologie, tra cui il


marxismo-leninismo delle Brigate Rosse, l'estremismo di destra e il
coinvolgimento dei servizi segreti deviati e della criminalità organizzata. Il
fenomeno del terrorismo si intensificò negli anni '70 con un alto numero di
vittime e feriti. Solo negli anni '80 si iniziò a vedere un declino della violenza
terroristica, con la chiusura della lotta armata da parte di alcuni gruppi e un
maggiore impegno delle forze dell'ordine nel contrasto al fenomeno.

1- La liquidazione della banca di Sindona: Michele Sindona, un banchiere


italiano, fu coinvolto in una serie di scandali finanziari negli anni '70.
Sindona aveva costruito un impero finanziario attraverso manipolazioni e
operazioni illegali. La sua banca, la Banca Privata Italiana (BPI), era al centro
di queste attività illecite, coinvolte in riciclaggio di denaro, frode e altre
pratiche illegali. La BPI collassò nel 1974, creando un'enorme crisi
finanziaria in Italia e negli Stati Uniti. Sindona tentò di salvare la banca
attraverso acquisizioni di altre istituzioni finanziarie, ma alla fine fu
arrestato e processato per molteplici reati finanziari. La sua vicenda è stata
uno dei momenti più oscuri nella storia finanziaria italiana degli anni '70.

2-La P2 di Licio Gelli: La P2, o Propaganda Due, era una loggia massonica
segreta fondata da Licio Gelli nel 1945. La P2 si infiltrò nei vertici della
politica, dell'economia e della società italiana, coinvolgendo molti
personaggi influenti. Gelli e altri membri della P2 utilizzarono la loggia per
manipolare il panorama politico italiano, influenzando nomine governative,
assegnazioni di appalti pubblici e altri affari politici. La P2 era coinvolta in
operazioni illegali e complotti, tra cui il Piano di Rinascita, un presunto
piano per instaurare uno stato autoritario in Italia. Lo scandalo della P2
esplose nel 1981 quando la lista dei membri della loggia fu trovata e resa
pubblica. Questo scandalo sconvolse profondamente l'opinione pubblica
italiana e portò a una crisi politica senza precedenti.

3-Il sequestro Moro: Il sequestro di Aldo Moro avvenne nel marzo 1978.
Moro, presidente della Democrazia Cristiana, fu rapito dalle Brigate Rosse,
un gruppo di estrema sinistra. Il sequestro di Moro provocò una grave crisi
politica e sociale in Italia. Le Brigate Rosse proposero uno scambio di
prigionieri politici con Moro, ma il governo italiano rifiutò. Dopo 55 giorni di
prigionia, Moro fu ucciso e il suo corpo fu trovato in un'auto parcheggiata a
Roma. Il sequestro e l'uccisione di Moro sconvolsero l'Italia e ebbero
conseguenze durature sulla politica italiana.
4-Il terrorismo islamico, la propaganda e l’arruolamento: Il terrorismo
islamico ha avuto un impatto significativo in Italia e in tutto il mondo. Negli
ultimi decenni, gruppi terroristici islamici hanno perpetrato attacchi in
varie parti del mondo, incluso l'Italia. L'Italia ha subito attacchi terroristici,
tra cui l'attentato alla stazione ferroviaria di Bologna nel 1980, che causò la
morte di 85 persone e il ferimento di altre centinaia. La propaganda e
l'arruolamento terroristico avvengono attraverso vari mezzi, tra cui i social
media, i siti web radicali e le reti di reclutamento. I gruppi terroristici
islamici cercano di reclutare individui radicalizzati per perpetrare attacchi
terroristici o unirsi alla loro causa. L'Italia, insieme ad altri paesi, ha adottato
misure per contrastare la radicalizzazione e prevenire attacchi terroristici
sul suo territorio.

Nel conflitto armato a Padova tra membri del Nucleo Operativo e


Radiomobile dei Carabinieri e terroristi dei Nuclei Armati Rivoluzionari
(NAR), gli Appuntati Enea Codotto e Luigi Maronese pagarono il massimo
tributo. Durante un'operazione volta a recuperare armi e munizioni
nascoste, i carabinieri sorpresero i terroristi e furono attaccati. Nonostante
le ferite, Codotto riuscì a colpire uno dei terroristi, ma perse la vita insieme
a Maronese, suo collega. Le loro azioni permisero l'identificazione e l'arresto
di numerosi membri dei NAR e il recupero di armi e munizioni. Il terrorista
ferito era un latitante di spicco, ricercato per gravi reati, inclusi omicidi di
agenti e un magistrato.

Enea Codotto, nato nel 1955, si unì all'Arma dei Carabinieri nel 1975 e
ricevette la Medaglia d'Oro al Valor Militare "alla memoria" nel 1982.
Analogamente, Luigi Maronese, nato nel 1957, si unì nel 1977 e fu insignito
della stessa medaglia postuma.

I NAR, un gruppo terroristico di estrema destra attivo dal 1978 al 1982,


compì numerosi omicidi, tra cui quelli di funzionari pubblici e poliziotti,
inclusi il magistrato Mario Amato e gli agenti Maurizio Arnesano e
Francesco Evangelista. I NAR sono stati implicati nella Strage di Bologna e
condannati per numerosi crimini. Sebbene si definissero "spontaneisti" e
ribelli contro lo Stato, le indagini giudiziarie hanno rivelato collegamenti
con la vecchia guardia dell'estrema destra e sospetti di contatti con i servizi
segreti e il crimine organizzato. Recenti indagini hanno sollevato sospetti
sulla possibile implicazione di uno dei membri dei NAR, Giuseppe Valerio
Fioravanti, nell'omicidio del Presidente della Regione Sicilia, Piersanti
Mattarella, su mandato mafioso.

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