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ART.13.

‘’La libertà personale è inviolabile.Non è ammessa forma alcuna di detenzione,di ispezione o perquisizione
personale,nè qualsiasi altra restrizioni della libertà persona,se non per atto motivato dall’autorità
giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.In casi di necessità ed urgenza,indicati tassativamente
dalla legge,l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori,che devono essere
comunicati entro quarantotto ore,si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.E’ punita ogni
violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.La legge stabilisce i limiti
massimi della carcerazione preventiva.’’

La libertà personale nasce con la persona ed è pertanto riconosciuta a tutti


(cittadini,apolidi,stranieri);rispetto ad essa lo Stato non ha titolo per concederla,ma deve solo limitarsi a
riconoscerla e a impegnarsi a tutelarla.

Tale libertà costituisce il presupposto logico e giuridico di tutte le altre libertà in quanto rappresenta la
condizione prima essenziale affinchè l’individuo possa sentirsi libero di esercitare ogni altro
diritto.Nell’ambito di tale libertà ricade anche la libertà morale, che consiste nella pretesa dell’individuo
all’autodeterminazione e all’integrità della propria coscienza.

L’art.13 dopo aver dichiarato l’inviolabilità della libertà personale,individua tre garanzie fondamentali:

1. La riserva di legge assoluta che consiste nell’attribuzione in via esclusiva al potere legislativo della
competenza a disciplinare la materia relativa ai casi ed alle modalità in cui si può legittimamente
limitare la libertà personale di un individuo.
2. La riserva di giurisdizione che consiste nell’attribuzione all’autorità giudiziaria la competenza
all’emanazione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale.Solo il giudice in veste di
autorità saale uper partes è in grado di offrire garanzie di imparzialità.
3. L’obbligo della motivazione che deve necessariamente accompagnare ogni provvedimento
giurisdizionale che limiti la libertà personale.Tale obbligo costituisce un’importante garanzia in
quanto impone al giudice di indicare espressamente i fatti,i motivi e l’iter logico che ha giustificato
l’adozione del provvedimento restrittivo,per dimostrare che ha applicato e rispettato alla legge.La
motivazione cioè consente il controllo della legittimità del provvedimento giurisdizionale ,la
conoscenza dei motivi della decisione per una eventuale impugnazione della decisione.

L’art 13 può essere letto in combinato disposto con l’art. 111 il quale prevede che contro le
sentenze ed i provvedimenti relativi alla libertà personale pronunciati dagli organi giurisdizionali
ordinari o speciali,è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge.
Pur avendo fissato la Costituzione tali garanzie a tutela della persona è tuttavia ammesso che in casi
eccezionali di necessità ed urgenza,la polizia giudiziaria per finalità di pubblica sicurezza possa
adottare provvedimenti provvisori che limitino la libertà personale da sottoporre a convalida della
autorità giudiziaria entro il termine perentorio di 96 ore.Tale arco temporale è scandito in un
segmento di 48 ore in cui gli atti devono essere comunicati all’autorità giudiziaria e in un altro di 48
ore per la convalida.

I Costituenti assicurano il rispetto della dignità delle persone sottoposte a restrizioni della propria
libertà,vietando l’uso di ogni forma di violenza fisica o di condizionamento psichico.
L’ultimo comma impone un limite massimo alla carcerazione preventiva che è il periodo di
restrizione della libertà di un individuo determinato dal giudice.Si tratta di un provvedimento
provvisorio e urgente che solo un magistrato può disporre nei confronti di un indiziato di
reato,prima che sia sottoposto a processo.Si ricordi che il giudice si avvale di questa misura quando
sussistano particolari esigenze:la salvaguardia delle prove,il pericolo di fuga dell’indiziato,motivi di
sicurezza diretti ad evitare la commissione di altri delitti. La durata della carcerazione preventiva
oggi denominata ‘’ custodia cautelare’’da parte del giudice deve essere sempre rapportata alla
gravità del presunto reato commesso:non si può ad esempio tenere 5 anni in attesa di giudizio
l’autore di un piccolo furto.

che cos’è la riserva di legge?? È lo strumento con cui la costituzione regola il concorso delle fonti
nella disciplina di una determinata materia.
Impone al legislatore di disciplinare una determinata materia , impedendogli di lasciare che essa
venga disciplinata in tutto o in parte da atti che stanno ad un livello gerarchico più basso della
legge.
La riserva di legge ha una funzione di garanzia in quanto vuole assicurare che in materie
particolarmente delicate,come nel caso dei diritti fondamentali del cittadino,le decisioni vengano
prese dall’organo più rappresentativo del potere sovrano ovvero dal parlamento.
Distinguiamo vari tipi di riserve di legge:
 Riserva di legge formale in cui
 Riserva di legge ordinaria:la materia può essere disciplinata dalla legge o dagli atti avente
forza di legge
1. Riserva assoluta di legge: la materia deve essere regolata integralmente dalla legge o
anche atti avente forze di legge(ad esempio l’art.13 comma 2 amette restrizioni della
libertà personale nei soli casi e modi previsti dalla legge).(quando il legislatore non può
limitarsi a una disciplina solo di principio bensi deve disciplinare tale materia nel
dettaglio,regolamentandone direttamente le modalità di esecuzione,le quali non potranno
essere relegate a terzi.l’art.13 è un esempio il quale sancisce che la detenzione è prevista
nei soli casi e modi previsti dalla legge :ad essa soltanto è affidato il compito di esplicitare
tramite una disciplina di dettaglio ,le situazioni in cui la libertà deve essere circoscritta e le
modalità attraverso cui tale circoscrizione dovrà essere effettuata).
2 Riserva relativa: i principi sono stabiliti dalla legge riducendo la discrezionalità
dell’esecutivo che però potrà intervenire dettando la disciplina di dettaglio con i propri
regolamenti. Se viene richiesta al legislatore di dettare con legge o atto avente forza di legge
solo i criteri generali che disciplinano una determinata materia , mentre l’attuazione della
stessa può avvenire con regolamenti autorizzati o fonti secondarie , all’interno tuttavia dei
principi e dei criteri individuati con legge(es. art 23 della costituzione il quale stabilisce che
nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge..)
3 Riserva rinforzata: sono un meccanismo con cui la Costituzione non si limita a riservare la
disciplina di una materia alla legge , ma pone ulteriori vincoli al legislatore.Nè è un esempio
l’art.16 il quale consente la libera circolazione nel territorio nazionale salvo le limitazioni che la
legge stabilisce in via generale o per motivi di sanità o di sicurezza)

A. RISERVE RINFORZATE PER CONTENUTO: si hanno in quei casi in cui la Cost. prevede che
una determinata regolazione possa essere fatta dalla legge ordinaria soltanto con contenuti
particolari.
Esempi: art 14.3, 16.1, 43
(14.3- consente di dettare al legislatore regole speciali,meno rigide per le ispezioni domiciliari ma
soltanto per motivi di sanità e di incolumità pubblica o per fini economici e fiscali ad esempio la
guardia di finanza può entrare negli uffici a controllare i documenti contabili senza il mandato del
giudice)
(art.16.1 consente al legislatore di limitare la libertà di circolazione ma solo con regole che
dispongano in generale per motivi di sanità o sicurezza).
B. RISERVE RINFORZATE PER PROCEDIMENTO: prevedono invece che la disciplina di una
determinata materia debba seguire un procedimento rinforzato rispetto al normale
procedimento legislativo.
Esempi: art 7(prevede che i rapporti tra stato e chiesa cattolica possano essere modificati solo
previo accordo tra le 2 parti.Nel procedimento di formazione della legge avremo perciò un
aggravamento nel senso che l’iniziativa sarà anticipata da un accordo stipulato tra il governo e la
santa sede e il parlamento non potrà procedere a emendamenti senza che sia prima raggiunto
l’accordo su di essi.)i rapporti tra italia e chies sono regolati dai patti lateranensi firmati nel 1929 da
benito mussolini capo del governo e dal cardinale gasparri ponendo fine ai contrasti tra santa sede
e regno d’italia culminati con la presa di roma da parte del nuovo stato unitario.Tali patti
costituiscono veri e propri accordi internazionali in quanto alla città de vaticano sono riconosciuti i
caratteri dell’indipendenza e della sovranità.
Art.8 -- prevede una situazione simile per le intese che il governo può raggiungere con i
rappresentanti dei c.d. culti acattolici preventive alla disciplina dei loro rapporti con lo stato.
ART.8 tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti
in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative
rappresentanze.(l’art8 ribadisce nei rapporti con le religioni diverse dalla cattolica sia il principio
pattizio che quello del pluralismo delle confessioni religiose in contrapposizione allo statuto
albertino che proclamava la sola religione cattolica come religione di stato= principio del
confessionalismo di stato.Alle confessioni acattoliche è riconosciuta piena autonomia e
indipendenza con il limite del rispetto dell’ordinamento giuridico italiano soprattutto in materia di
ordine pubblico e buon costume.Non è ammessa alcuna forma di discriminazione fondata sulla
diversità di fede,a conferma del principio di laicità che sancisce il pieno rispetto delle scelte di
coscienza e di culto di ciascun individuo.I rapportitra stato e le confessioni diverse dalla cattolica
sono regolati con legge ordinaria sulla base di intese con le relative rappresentanze.La competenza
ad avviare trattative in vista della stipula di una intesa spetta al governo.Le confessioni interessate
si devono rivolgere tramite istanza al presidente del consiglio dei ministri,il quale affida l’incarico di
condurre le trattative con le rappresentanze delle confessioni religiose al sottosegretario del
consiglio dei ministri.Il disegno di legge di intesa può essere solo accettato o respinto dal
parlamento ma non emandato al fine di evitare che lo stato approvi un accordo difforme dai
contenuti di quello che è stato precedentemente concordato con la confessione religiosa.Nel caso
di mancata approvazioneda parte delle camere il testo torna al governo che è tenuto di nuovo ad
aprire le trattative con la confessione per concordare bilateralmete eventuali modifiche.Lo stato
italiano è una repubblica democratica laica e aconfessionale,senza cioè una religione ufficiale.In
italia il principio di laicità si ricava in via interpretativa dall’analisi di numerosi articoli della
costituzione.In base ai principi fondamentali di uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di
religione e di uguale libertà davanti alla legge di tutte le confessioni religiose ,lo stato deve essere
imparziale imponendosi la pari protezione della coscienza di ciascuna persona che siriconosce in
una fede quale sia la confessione di appartenenza.

 Riserva di giurisdizione:
 Inoltre l’art.111 prevede che contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale ,
pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre ammesso ricorso in Cassazione.

L’art. 13.3 prevede un’eccezione , una riserva di legge rinforzata (“in casi eccezionali di necessità ed
urgenza, indicati tassativamente dalla legge”): in questi casi l’autorità di pubblica sicurezza può
adotttare provvedimenti provvisori che devono essere comunicati all’autorità giudiziaria entro 48
ore e da questa convalidati nelle 48 ore successive in quanto se ciò non avvenisse restano privi di
ogni effetto.

Per quanto concerne le misure cautelari esse si dividono in PERSONALI il cui presupposto principale
è l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza e REALI che determinano l’indisponibilità di cose o beni
per esigenze probatorie o di pubblica sicurezza.Presupposti per l’applicazione delle misure cautelari
reali sono il periculum in mora( descrive la necessità di verificare se la disponibilità del bene possa
compromettere le esigenze investigative) ed il fumus di reato(richiede la verosomiglianza degli
accadimenti cosi come descritti nel provvedimento).

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