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Italo Calvino 1923-1985

LINEA DEL TEMPO LA RICERCA ARTISTICA


La vita letteraria di Calvino si può dividere in due fasi. La prima è
collegamenti con storia caratterizzata dalla volontà dell’autore di cercare un punto d’incontro
tra letteratura, impegno civile (con l’adesione al Pci), visionarietà – Il
1925 visconte dimezzato (1951). Il barone rampante (1957), Il cavaliere
Leggi Fascistissime inesistente (1959) – e realismo – La formica argentina (1952), La
Manifesto degli intellettuali antifascisti di
speculazione edilizia (1957), La giornata di uno scrutatore (1963); nella
B. Croce
seconda fase prevale invece un’idea di letteratura come strumento
scientifico, finalizzato alla conoscenza della vita umana: Le città invisibili
1933 (1972), Il castello dei destini incrociati (1973), Se una notte d’inverno un
Hitler sale al potere e diventa cancelliere
viaggiatore (1979), Le cosmicomiche (1965).

1939-1945 Il suo posto nella storia della letteratura


2^ G. M.
Tra la prima e la seconda fase vi è un netto cambiamento. Perdono
importanza l’attualità e la politica mentre diventa fondamentale
1940
L'Italia entra in guerra comprendere il ruolo della letteratura nella società in forte
cambiamento. Calvino tenta inizialmente di trasformare la letteratura in
una forma scientifica di conoscenza, una soluzione che si mostra però
1943
inizia la Resistenza in Italia non sufficiente per comprendere la complessità del reale. Decide quindi
caduta di Mussolini di soffermarsi sulla degradazione del linguaggio e sulla necessità che la
Armistizio di Cassibile letteratura sia strumento di salvezza della ricchezza della lingua
quotidiana nel turbinio tecnologico moderno.
1944
Sbarco degli Alleati
Il Barone rampante
È la storia di Cosimo Piovasco di Rondò, che per ribellarsi al padre
1948
Entra in vigore la Costituzione decide, nel 1767, di passare il resto della sua vita sugli alberi.
Il barone rampante fa parte della trilogia dei Nostri antenati(insieme al
1950 Visconte dimezzato e al Cavaliere inesistente), alla quale Calvino lavora
Inizia il cammino verso l'Unione Europea negli anni Cinquanta. Accanto al gusto per questi mondi fantastici, il
Calvino di questi anni mostra – da comunista – un vivo interesse per la
anni '60 società e i suoi problemi (la questione della democrazia, nella Giornata di
Il boom economico uno scrutatore; la questione dell’industrializzazione e della distruzione
1968: rapimento e assassinio di Aldo Moro
del paesaggio, nella Speculazione edilizia)

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a risorse aggiuntive
Cenni
biografici e La
schema sulle Resistenza
opere
1923-1985
Italo Calvino
La giornata d'uno scrutatore Opere principali
Nel romanzo La giornata di uno scrutatore Calvino indaga invece la
vita e la situazione della Piccola casa della Divina Provvidenza 1947
“Cottolengo”, un istituto religioso dove sono ricoverati minorati Il sentiero dei nidi di ragno

mentali, in cui Calvino si era trovato a fare il rappresentante di


lista per il Pci. Lo spettacolo che si presenta ai suoi occhi è quello 1952
di suore e inservienti che inducono i pazienti a votare a favore della Il visconte dimezzato

Democrazia cristiana. Il protagonista del romanzo, Amerigo


Ormea, alter ego di Calvino, cerca di barcamenarsi tra la realtà 1957
burocratica delle operazioni di voto e l’umanità incosciente dei Il barone rampante
Speculazione edilizia
pazienti votanti. A emergere è la contraddizione tra ragione e
natura – con la sua casualità – che sconvolge Amerigo e lo pone
nella situazione di mettere in crisi la sua razionalità. 1958
La nuvola di smog
Lezioni americane
Invitato ad Harvard per tenere alcune conferenze sul dantista e
1959
storico dell’arte Charles Eliot Norton, Calvino mise per iscritto i Il cavaliere inesistente
suoi discorsi – che mai furono letti perché l’autore morì prima di
recarsi negli Stati Uniti, ma che vennero pubblicati poi con il titolo
1963
di Lezioni americane (1988) – sul tema delle qualità specifiche La giornata d'uno scrutatore
della letteratura: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e Marcovaldo ovvero Le stagioni
molteplicità. Alla base della letteratura c’è l’immaginazione, ossia in città
quella capacità di vedere pur tenendo gli occhi chiusi, una capacità
però attentata dal bombardamento di immagini prodotte dalla 1972
televisione e dal cinema. La vera forza della letteratura sta Le città invisibili
dunque nel produrre nuovi mondi e nuovi spazi e nel creare una
nuova esperienza di libertà, lontana dalla realtà. 1973
Il castello dei destini incrociati

1985
Lezioni americane

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