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STORIA
esistono altri esempi di anamorfosi aldilà dell’arte? No, è presente anche l’anamorfosi nella
psicologia, usata per studiare il condizionamento delle forme ambientali sulla nostra percezione
visiva. Uno degli esempi più noti è la stanza distorta ideata da Adelbert Ames. Lo studio della
percezione di anamorfismi tridimensionali della camera di Ames ha fornito informazioni su alcuni
aspetti della psicologia della visione umana.
ANAMORFOSI
Il soggetto originale può essere una figura piana oppure un oggetto tridimensionale. Nel
secondo caso, l'osservatore dell'anamorfismo percepirà la figura come tridimensionale, come
nel caso dei disegni di Leon Keer. In altri casi la visione è possibile utilizzando uno specchio
curvo. Un utilizzo pratico dell'effetto anamorfico è quello attuato nelle scritte per segnalazioni
stradali, in cui caratteri sono deformati e allungati in modo tale che, visti da una certa distanza,
appaiano normali e leggibili. Altri esempi sono le scritte pubblicitarie disegnate sui campi da
gioco di varie discipline sportive (come nel calcio e nella Formula 1). Tali insegne sono
disegnate distorte sul suolo, in modo da apparire perfettamente dritte dal punto di vista
delle telecamere che riprendono l'evento sportivo.
ANAMORFOSI
Ora torniamo ai metodi dell’anamorfosi, esiste LA PROSPETTIVA ACCELLERATA C'è un
allontanamento immaginario della figura l'impressione è ottenuta attraverso lo scorcio delle pareti
laterali e innalzando la linea d'orizzonte questo effetto (teatro). Nel Cenacolo di Leonardo Da Vinci
è presente questo metodo: il locale cubico nel quale sono presenti Gesù e i dodici apostoli è una
precisa gabbia prospettica le cui direttrici portano ad un fuoco che si trova sopra la testa di Gesù.
Le pareti bianche sono la continuazione prospettica delle pareti del refettorio; lo scopo era
quello di dare l'illusione che l'ultima cena si svolgesse proprio nel refettorio. L'efficacia di questa
illusione è data dal fatto che Da Vinci è stato abile nel mettere la tavola più in alto rispetto al
pavimento reale della sala e le persone presenti sono più grandi rispetto alla tavola e lo spazio
in cui sono. E LA PROSPETTIVA RALLENTATA: rallenta la prospettiva facendo apparire gli
oggetti più vicini di quanto non siano, ingrandendo gli elementi più lontani. Viene usato nelle
colonne o nelle sculture molto alte e nelle facciate delle architetture. La colonna Traiana
dovrebbe avere venticinque giri, ma il fregio ne ha solo sette, e l'altezza della decorazione
aumenta ad ogni giro della spirale tanto che l'ultima fascia occupa più di un terzo della colonna. Un
altro caso di prospettiva rallentata è presente nel Giudizio Universale: l'affresco è diviso in
tre fasce orizzontali: la terra, la zona intermedia e il cielo, l'altezza di queste fasce cresce
progressivamente. Caronte in basso è due volte più piccolo di Cristo; le misure sono calcolate
in modo che da un punto preciso appaiono uguali.