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PESSIMISMO COSMICO
Nel pessimismo cosmico l’infelicità dell’uomo che è legata alla natura si
trasforma in una infelicità eterna e immutabile.
Ed è la concezione che informerà le opere di Leopardi dal 1824, infatti inizia
a distaccarsi dal titanismo e il suo ideale diventa il saggio antico. In
momenti successivi ritorna l’atteggiamento titanico che possiamo trovare
nelle Ginestra dove Leopardi costruisce una concezione della vita sociale e
del progresso.
IL BELLO POETICO
Alla teoria poetica si aggancia la teoria filosofica dell’indefinito.
Il bello poetico per Leopardi consiste nel vago e indefinito e si manifesta in
immagini elencate nella teoria della visione e del suono dicendo che queste
immagini sono suggestive perché evocano sensazioni che ci hanno
affascinati da fanciulli. Infatti la rimembranza diventa una vera e propria
poetica che si unisce con quella dell’indefinito. La poesia non è altro che il
recupero delle immagini della fanciullezza attraverso la memoria.