coscienza del vero; e il vero coincide con il riconoscere il male della condizione umana.
Compiere questa denuncia un dovere sociale.
A questo punto il pensiero leopardiano assume i connotati di un progetto di civilt.
Sulla coscienza del vero, infatti, deve basarsi un nuovo modo di vivere da parte degli
uomini: consapevoli del male comune e del nemico comune (la Natura), essi devono
allearsi per ridurre il pi possibile il dolore di tutti gli uomini e accrescere la felicit
consentita dal loro stato fisico-biologico.
Promuovendo lintera umanit a soggetto di questa lotta contro i limiti naturali,
Leopardi trasferisce a tutti gli uomini, senza distinzione alcuna, i valori del titanismo
alfieriano, nati quale opposizione aristocratica di un eroe singolo alla massa del volgo.
Sta qui innanzitutto la democraticit del pensiero leopardiano ultimo. Ed su questa
base concettuale che si muovono tanto la ricerca artistica degli ultimi anni (con al
centro i Paralipomeni e La ginestra), quanto limpegno intellettuale e civile tra la
Firenze dei cattolici moderati e la Napoli degli spiritualisti.