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Gli organismi autotrofi

Gli organismi fotosintetici sono autotrofi, non assumono le


sostanze organiche dagli alimenti ma le sintetizzano
utilizzando:
•una fonte di energia (luce);
•una fonte di carbonio (CO2);
•acqua.

Uno dei prodotti i questo processo è l’ossigeno gassoso.

CO2 + H2O + luce → C6H12O6 + H2O + O2

Curtis et al., Il nuovo Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2017


L’energia biologica
La fotosintesi è
l’origine di quasi tutta
l’energia biologica
presente sulla Terra,
cioè la somma
dell’energia e degli
atomi di carbonio
utilizzati da tutti i
viventi. L’energia
biologica deriva in
gran parte
dall’energia luminosa
del Sole.
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Sylvia S. Mader, Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2019


I cloroplasti /1
I cloroplasti sono organuli cellulari che si trovano nelle cellule
vegetali.

Sono circondati da due membrane, separate da uno spazio.


La membrana esterna è permeabile a piccole molecole,
mentre quella interna forma una barriera molto selettiva.

La membrana interna racchiude lo stroma, dove si trovano i


tilacoidi. I dischi tilacoidali racchiudono uno spazio chiamato
lume.

Curtis et al., Il nuovo Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2017


I cloroplasti /2

Curtis et al., Il nuovo Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2017


La fotosintesi
È il processo che converte energia solare in energia
chimica, sotto forma di carboidrati.

La luce solare è energia in forma radiante proveniente dal


Sole. Ciò che interessa per la fotosintesi è quella porzione
dello spettro elettromagnetico che si chiama luce visibile.

I principali pigmenti che si trovano nella maggior parte


delle cellule fotosintetizzanti sono:
• la clorofilla a
• la clorofilla b
• i carotenoidi
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Sylvia S. Mader, Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2019


Le fasi della fotosintesi /1
La fotosintesi si svolge in due fasi principali:
•fase luminosa (sui tilacoidi)
•fase di fissaggio del carbonio, indipendente dalla luce
(stroma).

Curtis et al., Il nuovo Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2017


Fasi della fotosintesi /2

Curtis et al., Il nuovo Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2017


La fotosintesi avviene nei
cloroplasti

Sylvia S. Mader, Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2019


La fotosintesi è una reazione redox
La fotosintesi è una reazione redox (l’ossidazione e la
riduzione avvengono in modo associato) in cui il diossido
di carbonio viene ridotto e l’acqua ossidata, con
liberazione di ossigeno e formazione di glucosio.

Durante la fotosintesi è attivo un coenzima di


ossidoriduzione chiamato NADP+, che accetta gli
elettroni riducendosi secondo la seguente reazione:

NADP+ + 2e- + H+ NADPH


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La fotosintesi avviene nei
cloroplasti
Il diossido di carbonio è assorbito nelle foglie dall’aria,
attraverso piccole aperture dell’epidermide dette stomi.

Una volta nella foglia, il diossido di carbonio e l’acqua


diffondono nei cloroplasti, gli organuli in cui ha luogo la
fotosintesi.

La membrana tilacoidale contiene la clorofilla e altri


pigmenti che assorbono la luce solare utile alla fotosintesi.

La via metabolica in cui il diossido di carbonio viene


dapprima legato a un composto organico, quindi convertito
in un carboidrato, si svolge nello stroma del cloroplasto. 10
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La fotosintesi prevede la fase
luminosa e il ciclo di Calvin
Le reazioni della fase luminosa avvengono nelle membrane
del tilacoide durante le ore diurne, in presenza di luce.
Durante il ciclo di Calvin, le reazioni enzimatiche riducono il
CO2 a carboidrati nello stroma dei cloroplasti.

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Il ciclo di Calvin produce carboidrati

Nelle reazioni
indipendenti dalla
luce, il ciclo di
Calvin consuma
l’ATP e il NADPH
per produrre
carboidrati.
Durante questo
processo avviene
la fissazione e la
riduzione del CO2.

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Il ciclo di Calvin /1

La riduzione o fissazione del carbonio si verifica nello


stroma in forma ciclica: il ciclo di Calvin.

Ogni volta che si completa un ciclo si rigenera il composto


iniziale (ribulosio bisfosfato).

Ogni sei giri del ciclo si forma una molecola di zucchero a 6


atomi di carbonio.

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Il ciclo di Calvin produce carboidrati
Il ciclo di Calvin prevede tre fasi:

1. la fissazione del CO2 – il CO2 atmosferico si combina


con il RuBP (ribulosio bifosfato), producendo una molecola
C6 che si scinde in 2 molecole C3 (3PG)

2. la riduzione del CO2 – ciascuna molecola di 3PG viene


ridotta in G3P (gliceraldeide-3-fosfato)

3. la rigenerazione del RuBP – le molecole di G3P sono


usate per riformare le molecole di RuBP, in modo che il
ciclo non si arresti
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Il ciclo di Calvin /2

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Le piante partono dai carboidrati per
la sintesi di altre molecole organiche
Negli organismi fotosintetici, gli zuccheri semplici (G3P)
prodotti dal ciclo di Calvin possono essere usati per la
sintesi di altre importanti molecole, come il fruttosio, il
saccarosio e l’amido.

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La fotorespirazione
Le piante sono in grado di attuare un altro processo chiamato
fotorespirazione. Questo processo avviene quando la temperatura
è molto elevata, vi è carenza di CO2 e abbondanza di O2 nell’aria.

La fotorespirazione:

• coinvolge l’enzima RuBisCO


• dipende dalla luce (da qui il prefisso foto-)
• consuma O2 producendo CO2 (come nella respirazione cellulare).

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La fotorespirazione
Quando la concentrazione di CO2 nella foglia si abbassa in
relazione alla concentrazione di O2, l’enzima rubisco catalizza
la fotorespirazione: in presenza di luce consuma ossigeno e
libera CO2 e H2O.

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I prodotti della fotosintesi

Il prodotto principale della fotosintesi è il glucosio, precursore


del saccarosio, la molecola che dalle foglie trasporta il
nutrimento alle parti della pianta che non fanno la fotosintesi.

Il CO2 è l’unica fonte di carbonio per l’organismo vegetale e


da esso derivano tutti gli atomi di carbonio di ogni enzima
proteico, DNA, lipidi e qualunque sostanza organica vegetale.

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In gran parte delle piante la fotosintesi è associata alla via metabolica della
fotorespirazione, un processo che si ha solo in presenza di luce, con cui la pianta
demolisce le sostanze organiche, in presenza di ossigeno, e libera CO2.
In pratica disfa il lavoro che compie la fotosintesi senza recuperare energia dalla
degradazione, però ottiene la CO2 di cui la pianta ha bisogno.
Il protagonista di questo processo è l'enzima rubisco.
Questo enzima ha la capacità di legare sia la CO2 che l'O2 in base alla loro
disponibilità.
In condizioni normali fissa la CO2 al RuBP, ma se questo gas scarseggia allora
lega l'O2 e si innesca la fotorespirazione.
In questa situazione si forma una sola molecola di PGA invece di 2 e una di
acido fosfoglicolico e ciò rallenta la crescita della pianta poiché la quantità di
glucosio dipende dalla disponibilità di PGA.
La fotorespirazione è un processo dispendioso che riduce l'efficienza della
fotosintesi però rappresenta una soluzione alla carenza di CO2, rende più
efficace l'assimilazione dei nitrati e consente la produzione di amminoacidi.

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