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Secondo Weber “il potere è la capacità di esercitare la propria volontà sugli altri”.

I modi in
cui il potere può essere esercitato cambiano nello spazio e nel tempo, e proprio queste sue
diverse manifestazioni sono alla base dell’indagine di Weber, esposta nell’opera “Economia e
società” del 1922.
Vi sono tre casi in cui la società accetta spontaneamente la volontà dei governanti: essi
corrispondono, appunto, ai tre tipi di potere.
Bisogna precisare che queste tre forme di legittimazione dell’autorità sono degli ideal-tipi,
ovvero, uno strumento metodologico inventato da Max Weber che suggerisce un concetto
astratto applicabile a numerose situazioni concretamente esistenti. Esso, però, non tiene in
considerazione le caratteristiche specifiche che ciascuna presenta nella realtà.
I tipi di potere di cui parla Weber sono: il potere legittimo, tipico dello stato, essendo
legittimo il potere di norma non ha bisogno di ricorrere alla forza perchè è capace di
condizionare i comportamenti dei membri di una comunità tramite semplici leggi rispettati da
tutti, e che si distingue in tre tipi “puri” o “ideali”. I poteri “puri sono: il potere tradizionale, il
potere legale-razionale e il potere carismatico.
Questi idea-ltipi del potere costituiscono i diversi modi di motivare l’obbedienza al comando.
Nel caso del primo idealtipo, ovvero nella forma tradizionale del potere, questo risiede nel
rispetto della tradizione, poggia su usanze esistenti da sempre. Chiunque lo eserciti lo fa
sottolineando l’idea che la sua autorità derivi dal passato; e proprio per questo si è portati ad
avere rispetto per la persona che è al comando, ad esempio come in epoca medievale quando
si portava rispetto alla persona di cui si era al servizio. All’interno del potere tradizionale
abbiamo un’ulteriore distinzione: tra potere patriarcale e quello patrimoniale che è
un’estensione del primo.
Nelle forme del potere legale-razionale invece, l’obbedienza alle norme è motivata dalla
fiducia riposta nella razionalità del comportamento conforme alla legge, perché come indica
il nome, si basa su leggi razionalmente stabilite, che garantiscono che l’autorità dei
governanti sia fondata su qualcosa di certo e concreto, ed essendo leggi razionalmente
stabilite è anche più semplice verificare che vengano applicate correttamente. L’ideal-tipo del
potere legale-razionale evidenzia la tendenza tipica dello Stato burocratico, in cui il potere
risiede nelle mani degli individui non in quanto tali, ma in quanto soggetti che sono parte
attiva e sono ciò che consente alla macchina statale di lavorare.
Nell’ultima forma, ovvero quella del potere carismatico, l’obbedienza è motivata dalla
credenza nelle doti straordinarie del capo.Come suggerisce il nome, questo tipo di potere si
basa sulla capacità di un individuo di ottenere il consenso delle masse solo grazie al suo
valore personale, alla sua abilità nell'arte oratoria, la destrezza nel sapere come farsi ascoltare,
come rivolgersi a un pubblico. Questo tipo di potere è, potenzialmente, il più rivoluzionario
di tutti.

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