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Il diritto nella teoria di Max Weber.

Per Weber il diritto è un’espressione


dell’autorità politica. Anche se il pensiero di Weber non è sistematizzato in
modo chiaro il leit motiv della sua teorizzazione è la razionalizzazione della vita
sociale nelle società moderne. Per Weber la razionalità non è una caratteristica
degli individui ma una proprietà dell’ordine sociale. Gli individui, attraverso una
catena di calcolo razionale mezzi-fini, possono raggiungere i loro scopi. Nei suoi
studi Weber ha scritto sulla nascita delle scienze moderne e del capitalismo. Il
Capitalismo è un sistema economico razionale non nel senso che sia giusto, ma nel
senso che spinge le persone a pensare nel lungo termine sulle conseguenze
delle proprie azioni e ad immaginare che altre persone stiano facendo lo
stesso. Weber pensa, invece, che il cambiamento dipenda dallo sviluppo
della razionalità. Tuttavia, solo nelle società occidentali la razionalità è un
principio guida della vita sociale. Nella sociologia del diritto di Weber il diritto è
un’espressione di dominio politico; pertanto, se si vuole comprendere la teoria del
cambiamento legale di Weber è essenziale capire la sua teoria del potere. Weber
considera, il diritto come un’espressione dell’autorità politica ed ha un interesse
nelle istituzioni legali in quanto tali. Nella sociologia del diritto weberiana,
dunque, la legge non è vista come il prodotto di una moralità guidata dalla
divisione del lavoro (Durkheim) o come uno strumento di controllo economico
(Marx), ma come una forma di dominio politico.

Tracciare le differenze fondamentali tra etnometodologia ed interazionismo


simbolico. L'etnometodologia si fonda principalmente su due concetti che hanno
ripercussioni importanti sul modo di intendere l'agire sociale: l'indicalità e la
riflessività. Secondo il concetto di indicalità, nessuna affermazione può avere
un significato indipendente dal suo contesto. Il senso di ogni affermazione
contiene qualcosa in più rispetto al significato letterale perché la sua
comprensione avrà modalità diverse in contesti diversi. Il concetto di riflessività,
invece, si rifà all'idea che un'affermazione è riferibile solo a sé stessa e non fa
riferimento a nessuna realtà diversa da sé stessa, vale a dire che non esiste una
realtà oggettiva e modi di osservarla per descriverla, ma che ogni
osservazione costituisce la realtà stessa. Secondo i presupposti dell'indicalità e
della riflessività, i membri di un gruppo etnico mentre agiscono danno senso a
quello che fanno, cioè lo spiegano; il senso del loro agire è l'azione stessa. Sono
tre i principi dell'interazionismo simbolico, divenuta una vera e propria scuola di
pensiero: gli esseri umani agiscono nei confronti delle "cose" (oggetti fisici, esseri
umani, istituzioni, idee, etc.) in base al significato che attribuiscono ad esse; il
significato attribuito a tali oggetti nasce dall'interazione tra gli individui ed è quindi
condiviso da questi (il significato è un prodotto sociale); tali significati sono
costruiti e ricostruiti attraverso un "processo interpretativo messo in atto da una
persona nell'affrontare le cose in cui si imbatte".

Descrivere le caratteristiche delle diverse forme di autorità analizzate Max Weber


Il dominio, per Weber, può essere potere e autorità. L’autorità può essere
tradizionale quando la legittimazione si basa sulla sacralità delle vecchie regole.
L’esempio più evidente di autorità tradizionale è la monarchia comparsa
nell’Europa moderna. L’altro tipo di autorità è quella legale-razionale; tale forma
di dominio può costituire una soluzione storica ai limiti dell’autorità tradizionale.
L’autorità legale-razionale si basa sulla credenza della legittimazione delle leggi in
vigore. Qui l’obbedienza è orientata verso un sistema astratto di regole e di
principi, piuttosto che nei confronti di una persona determinata. Le leggi non sono
legali-razionali rispetto al loro contenuto, ma rispetto alle procedure con cui
vengono emanate. In questo tipo di dominazione sia i leaders che i subordinati
sono sottoposti alla legge. I burocrati non sono fedeli al leader come persona, ma
alle regole che definiscono l’autorità del leader ed a una serie di principi quali la
gerarchia, la selezione per merito, la razionalità scopo-fine. Il terzo tipo di
dominio, per Weber, è l’autorità carismatica basata su una devozione alle
caratteristiche essenzialmente sacre, eroiche, esemplari di una determinata
persona. Le qualità del leader tradizionale derivano dalla sua età, dal genere e
dallo status sociale, mentre il leader carismatico è un individuo unico ed il carisma
non può passare da un individuo all’altro. Laddove la discrezione del leader
tradizionale è limitata dalle norme, il leader carismatico non ha limiti se non quelli
autoimposti

La legge "razionale ed irrazionale","formale e sostanziale in Max Weber". La


distinzione tra legge razionale ed irrazionale, da una parte, e legge formale e
sostanziale, dall’altro, per Max Weber è la seguente; 1. Legge sostanzialmente
irrazionale: qui i giudici, nelle loro decisioni, si basano sulla saggezza popolare,
sulle priorità politiche, sulle connessioni emotive, sulle massime etiche; non esiste
un confine tra il diritto e gli altri aspetti della vita. È irrazionale perché ciascun caso
è trattato in modo unico. Non si fa uso di generalizzazioni astratte. Weber utilizza
l’esempio del kadi, il giudice del tribunale tradizionale musulmano; 2. Legge
formalmente irrazionale: si ricorre agli oracoli o all’esosterismo per dirimere le
dispute. Questo tipo di legge è formale nel senso che si osservano sempre lo
stesso tipo di rituali quando si dirime la controversia. Tali rituali non possono
essere controllati dall’intelletto. Quando il caso viene presentato all’oracolo questi
rivela il giudizio divino attraverso il suo equipaggiamento magico (lancio di
monete o di carte o rivelazione in uno stato di trance);

di carte o rivelazione in uno stato di trance);

3. Legge sostanzialmente razionale: in questo caso la legge si propone di


raggiungere valori ed obbiettivi che risiedono fuori dall’ordine legale. Un
esempio è costituito dai sistemi legali teocratici e, in particolare, il diritto
canonica dalla chiesa Romano Cattolica. Il diritto canonico ha acquisito un livello
elevato di razionalità in quanto prodotto da studiosi specializzati dalla legge
religiosa. Un altro esempio è costituito dalla giustizia patriarcale dei re; essi
cercano di imporre un sistema di regole e demandano alle loro persone di fiducia
la soluzione di tali regole. Ha un orientamento sostanziale perché non vi è una
separazione tra amministrazione e politica; 4. Legge formalmente razionale: il
cui esempio è costituito dai nostri sistemi legali occidentali le cui
caratteristiche sono state descritte in principio.

Il diritto nella teoria di Karl Marx. Per Marx il diritto è un’ideologia al pari della
cultura, della religione, della morale. Il diritto, anzi, è la forma dominante di
ideologia nella società capitalistica. La legge è lo strumento per la costituzione
delle persone nella forma di individui atomizzati, cui possono essere attribuiti
diritti; è, dunque, un escamotage per costituire la società civile come campo
separato dalla politica. La visione marxista del mutamento giuridico è stata
criticata in quanto la legge feudale, in tale visione, sembra personalistica e
sostanziale mentre quella la legge nelle società capitalistiche appare astratta e
formale; in realtà il diritto nella società feudale e nella società capitalistica è più
complesso e diversificato di come appare nella teoria marxista.

3. Legge sostanzialmente razionale: in questo caso la legge si propone di


raggiungere valori ed obbiettivi che risiedono fuori dall’ordine legale. Un
esempio è costituito dai sistemi legali teocratici e, in particolare, il diritto
canonica dalla chiesa Romano Cattolica. Il diritto canonico ha acquisito un livello
elevato di razionalità in quanto prodotto da studiosi specializzati dalla legge
religiosa. Un altro esempio è costituito dalla giustizia patriarcale dei re; essi
cercano di imporre un sistema di regole e demandano alle loro persone di fiducia
la soluzione di tali regole. Ha un orientamento sostanziale perché non vi è una
separazione tra amministrazione e politica; 4. Legge formalmente razionale: il
cui esempio è costituito dai nostri sistemi legali occidentali le cui
caratteristiche sono state descritte in principio. Lezione 047 01. Il diritto nella
teoria di Karl Marx. Per Marx il diritto è un’ideologia al pari della cultura, della
religione, della morale. Il diritto, anzi, è la forma dominante di ideologia nella
società capitalistica. La legge è lo strumento per la costituzione delle persone nella
forma di individui atomizzati, cui possono essere attribuiti diritti; è, dunque, un
escamotage per costituire la società civile come campo separato dalla politica. La
visione marxista del mutamento giuridico è stata criticata in quanto la legge
feudale, in tale visione, sembra personalistica e sostanziale mentre quella la legge
nelle società capitalistiche appare astratta e formale; in realtà il diritto nella
società feudale e nella società capitalistica è più complesso e diversificato di come
appare nella teoria marxista.

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