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APPUNTI DOTTRINE POLITICHE: DANTE, VISIONE POLITICA DANTESCA 1265 - 1321.

Limpero e la chiesa sono due costanti punti di riferimento affinch luomo possa pervenire alla sua salvezza eterna. La crisi politica che travaglia la civilt dipende dalla corruzione della chiesa che aspira a controllare il potere politico. una chiesa istituzione, una chiesa-stato che si sovrapposta alla chiesa spirituale. Scrive la Monarchia in cui sono individuate le ragioni che giustificano lautonomia dellimpero nei confronti della chiesa. La politica lo studio sistematico dellattivit pratica per cui tutto ci che politica dipende da noi. necessaria la collaborazione tra tutti gli uomini, il desiderio di conoscere il vincolo che fa di tutti gli uomini una unit. La conoscenza richiede la collaborazione di tutti. Questo fine pu essere conseguito se tra gli uomini regna la pace. La pace universale possibile solo se gli uomini riconoscono un superiore ordine politico che la garantisca e che ha il suo centro unitario nellimpero. Luomo a motivo di conoscere portato a superare la cerchia della propria particolare societ in forme sempre pi ampie di associazione con altri uomini: limpero il termine ultimo delle forme di societ perch corrisponde allistituzione politica a carattere universale che realizza il principio dellunit del genere umano. Limpero la coordinazione di tutti i tipi di comunit minori, ognuna autonoma e indipendente ma subordinata allautorit dellimperatore. La legittimit della monarchia universale si basano sulla giustizia e sulla libert. Sogna lavvento di un papa angelico che riporti la chiesa alla sua dimensione spirituale e la risurrezione dellimpero. Limperatore, il monarca universale voluto da Dante deve essere super partes e deve solo vegliare perch regni la pace. Tesi dellindipendenza della chiesa dallo stato. i due soli. Era stato interpretato politicamente lepisodio della genesi per quanto riguarda la creazione del sole e della luna. Il sole rappresenterebbe la chiesa e la luna limpero. Ma Dante dice che la luna non dipende dal sole ma dallordine che regola il movimento degli astri, voluto da Dio. Quindi il monarca temporale non riceve la sua autorit dal potere spirituale ma solo una maggiore capacit ad operare a seguito della consacrazione. pi giusto parlare di due soli. Marsilio Da Padova - Defensor Pacis 1275 1343 - Enuncia la grande polemica tra impero e chiesa che sar poi ripreso dalla riforma Luterana. Considera la pace con riferimento alla prosperit dei popoli e al benessere dei cittadini. La pace insidiata dalla discordia che pu generarsi tra gli uomini. La causa in Italia rappresentata dalla chiesa e dalla sua pretesa di esercitare una giurisdizione suprema nellambito dellordine temporale. Allimperatore spetta il compito di garantire e assicurare la pace. proprio limperatore il defensor pacis contro la pretesa ecclesiastica di dominio temporale che la costante insidia alla pace. Bisogna riportare i due ordini, spirituale e temporale ai propri confini. Lunit che fa sussistere lo stato come entit reale deve essere riferita alla coordinazione di tutte le parti che costituiscono il corpo politico a un unico fine. il governo che realizza lunit

della societ politica. La forma migliore di governo la monarchia elettiva che governa nel rispetto della volont dei cittadini. Si riferisce alla politeia come costituzione fondata sul consenso dei liberi che si alternano al potere. I principi fondamentali di un giusto governo devono essere: lelezione del governante da parte dei governati, lesercizio del potere secondo la volont dei cittadini. Il tiranno chi governa contro la volont dei suoi sudditi. La legge il risultato della collaborazione di un gran numero di individui che formano le norme che devono regolare il comportamento dei singoli della societ finalizzandolo allutile della comunit. La legge la regola mediante cui deve essere realizzata la giustizia civile. La legge trova la sua causa efficiente nella volont del legislatore umano che la definisce secondo le esigenze dello stato. La libert consiste nel non essere costretti a sottostare al comando altrui. Il cittadini sar libero quando dovr obbedire al comando di una legge la cui approvazione ha partecipato. Il comando della legge non lespressione di unautorit che sovrasta tutto e tutti ma si riduce al comando che i cittadini rivolgono a se stessi. Fonda la giuridicit della legge su due presupposti: che venga obbedita dalla maggioranza dei cittadini e che sia munita di una sanzione che obbliga allobbedienza. La forza fa valere il comando contenuto nella norma. La forza deriva dalla coesione di tutte le parti che costituiscono la comunit politica. La forza si esprime come istituzione nel governo che il principio attivo del movimento di tutto il corpo politico. La forza, il potere, il governo sono principi e istituzioni temporali, umani che trovano la loro giustificazione solo in questa dimensione e non in coloro che si definiscono sul piano soprannaturale della religione. Lorganizzazione politica della citt predeterminata dalle leggi e il potere esercitato nellambito delle leggi Religione e politica per Marsilio Da Padova La religione deve essere considerata solo dal punto di vista dottrinale cio come linsegnamento di Ges che consente alluomo di potere conseguire la salvezza eterna. La chiesa-istituzione non ha alcuna ragion dessere: viene privata di ogni potere disciplinare in quanto lunico giudice dei meriti e delle colpe degli uomini Ges. Linsegnamento non pu essere assistito dalla sanzione in quanto la fede non pu essere coercitiva per essere efficace deve essere spontanea e libera. La coazione, la forza sono attribuiti alla societ politica e non possono essere riconosciuti allorganizzazione ecclesiastica. La chiesa si riduce a unassociazione dei fedeli. Polibio: La vittoria schiacciante dei Romani sui Cartaginesi ebbe come conseguenza una decisa attuazione dell'ideale politico che fu di Alessandro e l'idea di Polibio conseguente ha come punto cardine la connessione tra la costituzione e la vita della citt stessa: dato che le comunit si costituiscono per un istinto proprio di tutti gli esseri viventi che si uniscono per difendersi dai comuni pericoli, il gruppo riconosce come guida lessere pi dotato e forte e la ragione, che distingue luomo dalle bestie, nella consapevolezza dei benefici che la vita sociale procura. La comunit promuove la formazione di sentimenti e di convinzioni comuni circa il bene e il male, il giusto e lingiusto e ci consente agli uomini di intendere il vantaggio che deriva loro

dal conseguire le norme della virt. La prima costituzione la monarchia mentre dalla sua degenerazione deriva la tirannide. A questa, subentra il governo dei ricchi e dei potenti contro la quale insorge il popolo per instaurare la democrazia. Ma anche questa degenera in oclocrazia (dominio della moltitudine) che determina una situazione di lotte di partiti e fazioni alle quali pone termine la monarchia. Questo il compimento del ciclo delle costituzioni. Ogni costituzione ha in se stessa i principi, le cause della sua corruzione-degenerazione e della decadenza e dissolvimento. Nelle costituzioni rette il potere si fonda sul consenso dei governati, in quelle degenerate sulla forza e sulla paura. Nella monarchia e nellaristocrazia chi governa si avvale della persuasione e rispetta i limiti che gli sono posti dai valori etico-religiosi, dalla giustizia. Ogni costituzione si fonda su un accordo tra chi detiene il potere e la maggioranza degli associati. Quando questo rapporto di fiducia viene meno la costituzione comincia a corrompersi. La crisi di questo patto di governo deve essere imputata a chi detiene il potere. Il governo richiede una sana virt civile, ma questa virt si consuma con il tempo e gi nella seconda generazione comincia a subentrare nei governanti lorgoglio e il desiderio di primeggiare che suscita risentimento e odio del popolo. Descrive il passaggio dalla democrazia alloclocrazia: Con il passare delle generazioni si modificano i sentimenti e le convinzioni e il popolo decade a livello della plebe, della moltitudine e si confonde con essa. Il potere passa cos dal popolo alla moltitudine, che diventa il dispotico signore dello stato. Polibio dice che si possono studiare degli accorgimenti per rendere la costituzione pi duratura possibile per garantirne la stabilit. Occorre predisporre un limite al potere e cio un altro potere che lo freni, che gli impedisca di diventare assoluto e mutarsi nella forma di governo imperfetto. Per garantire la stabilit, le costituzioni perfette devono limitarsi a controllarsi a vicenda: la migliore forma di governo deve essere riconosciuta nella costituzione mista, che riesce a comporre in un armonico sistema i principi delle 3 costituzioni perfette: monarchia, aristocrazia e democrazia. (Questa costituzione fu realizzata per la prima volta da Licurgo) a Roma il principio monarchico rappresentato dal potere dei consoli che hanno il potere esecutivo comprendente il comando della forza militare e il governo della repubblica; il senato rappresenta il principio aristocratico essendo formato dai capi dei gruppi gentilizi con un incarico a vita: la sua competenza si riferisce al potere amministrativo, cio al controllo elle entrate e delle uscite, alla politica estera, alla soluzione delle controversie che possono nascere nellambito delle relazioni con altri stati. Il potere giudiziario e legislativo sono attribuiti ai comizi, cio al popolo che fa cos valere il principio democratico. In tal modo la costituzione romana formata da organi che si controllano a vicenda bilanciandosi luno con laltro, realizzando quella costituzione che era nei voti di Aristotele. Ma anche la costituzione romana non si sarebbe potuta sottrarre al processo di decadenza che caratterizza tutti gli stati. Le pressanti richieste della plebe per una pi equa distribuzione delle terre pubbliche furono allorigine del pessimismo dellaristocratico Polibio.

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