Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il principale esponente degli idrocarburi aromatici è il benzene, C6H6. Esso è altamente insaturo, ma la sua
particolarità è di non reagire come gli altri composti insaturi: il benzene, infatti non dà reazione di addizioni
elettrofila (in quanto perderebbe l’aromaticità), bensì da reazioni di sostituzione (come i saturi).
Il primo a proporre la possibile formula di struttura del benzene fu Kekulé. Egli ipotizzò che i sei atomi di
carbonio fossero disposti ai vertici di un esagono regolare, con un atomo di idrogeno legato a ciascun
carbonio. A partire da ciò, si capì che il benzene ha atomi di carbonio ibridati sp2perciò si forma una
struttura planare esagonale con angoli di legame di 120°.
Le lunghezze dei legami C – C sono tutte uguale e intermedie tra un legame semplice e uno doppio. I 6
orbitali p non ibridati formano 3 doppi legami: dalla teoria della risonanza (è possibile rappresentare una
specie chimica con più strutture), deriva che il benzene è un ibrido tra due strutture che differiscono solo
per la posizione dei doppi legami:
In realtà, dalla teoria degli orbitali molecolari deriva che gli elettroni di questi orbitali si distribuiscono
uniformemente su tutta la molecola formando un anello elettronico sopra e sotto il piano, in cui gli elettroni
possono liberamente spostarsi, in quanto delocalizzati.
La presenza di elettroni delocalizzati garantisce una particolare stabilità ai composti aromatici, e questo ne
spiega la scarsa reattività. Per cui, la formula scheletro del benzene (per evidenziare la delocalizzazione
elettronica) è:
Trattando adesso gli idrocarburi aromatici in generale, secondo la regola di Huckel, una molecola ha
carattere aromatico se possiede 4n+2 elettroni.
Per la nomenclatura, bisogna indicare i sostituenti che sono presenti sull’anello benzenico con la loro
posizione. Ad ogni posizione può corrispondere un prefisso, ad esempio orto (o-), meta (m-) e para (p-).
La situazione iniziale è
Nello stadio lento, un elettrofilo viene attaccato dal doppio legame del benzene:
Si forma una struttura intermedia, chiamata carbocatione, in cui risultano legati al carbonio sia l’idrogeno
che l’elettrofilo:
In questa struttura intermedia, sparisce il doppio legame, in quanto la carica positiva viene delocalizzata dal
carbonio sulla porzione rimanente dell’anello.
Nel secondo stadio, che è più veloce, si ha il distacco dell’idrogeno H. Si ristabilisce quindi la struttura
aromatica del benzene, con la presenza però dell’elettrofilo E invece che dell’idrogeno H.