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HELIOS

Sistema Telecomandato con ribaltamento


+90°/-90° per esami radiografici e fluoroscopici

DRF SFD

Manuale d’uso
MAN110.pub - Rev.13 del 18/07/2017

Data di Prima Emissione 22/10/2010

1370

ASSING S.p.A.
Via E. Amaldi 14 \ 00015 Monterotondo (Roma) \ Italy
Tel. +39 06 906701 \ Fax +39 06 90670200 \ mail: sede@assing.it \ www.assing.it
Cap. Soc. € 2.500.000 \ P. Iva IT01603091008 \ C.F. 06725640582
Sommario

SOMMARIO

Cap.1: INTRODUZIONE Pag. 1 . 1

 Funzionalità operative…………………………………………………………………………………... Pag. 1 . 1


 Caratteristiche principali……………………………………………………………………………….. Pag. 1 . 2
 Destinatari del manuale………………………………………………………………………………... Pag. 1 . 2

Cap.2: SICUREZZA Pag. 2 . 1

 Significato dei simboli ………………………………………………………………………………….. Pag. 2 . 1


 Pericoli di natura meccanica…………………………………………………………………………... Pag. 2 . 4
 Direttive e norme di prodotto applicate………………………………………………………………… Pag. 2 . 7

 Condizioni ambientali e di utilizzo …………………………………………………………………….. Pag. 2 . 7


 Caratteristiche tecniche ……………………………………………………………………………….. Pag. 2 . 9
 Dispositivi di sicurezza ………………………………………………………………………………... Pag. 2 . 17
 Ripristino condizioni dopo emergenza ………………………………………………………………. Pag. 2 . 19
 Tabelle EMC Pag. 2. 20
 Tabelle Radiazione Diffusa Pag. 2. 24

Cap.3: COMPOSIZIONE Pag. 3 . 1

 HELIOS DRF ……………………………………………………………………………………………. Pag. 3 . 1


 HELIOS SFD ……………………………………………………………………………………………. Pag. 3 . 2
 Consolle principale ……………………………………………………………………………………... Pag. 3 . 4
 Tastiera carro porta recettore/seriografo ……………………………………………………………. Pag. 3 . 5
 Tastiera collimatore …………………………………………………………………………………….. Pag. 3 . 5
 Tastiera tubo radiogeno ……………………………………………………………………………….. Pag. 3 . 6

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Sommario

Cap.4: DESCRIZIONE OPERATIVA Pag. 4 . 1

Modalità di gestione del tavolo……………………………………………………………………………. Pag. 4 . 1


Descrizione operativa dei pulsanti presenti sulla Consolle:…………………………………………….. Pag. 4 . 2
Consolle principale…………………………………………………………………………………………... Pag. 4 . 2
 Comandi generali………………………………………………………………………………………... Pag. 4 . 3
 Gruppo comandi movimentazione tavolo……………………………………………………………... Pag. 4 . 4
 Compressione addominale……………………………………………………………………………... Pag. 4 . 10
 Comandi collimazione…………………………………………………………………………………… Pag. 4 . 11
 Area di visualizzazione comandi di stato……………………………………………………………... Pag. 4 . 14
 Comandi modalità operative……………………………………………………………………………. Pag. 4 . 15
 Visualizzazione per metodica stitching………………………………………………………………. Pag. 4 . 16
 Visualizzazioni per esercizio tomografico…………………………………………………………….. Pag. 4 . 17
 Comandi condizionamento sistema immagine fluoroscopia………………………………………... Pag. 4 .20
 Comandi esclusivi della versione HELIOS SFD……………………………………………………… Pag. 4 . 21
 Tastiera tavolo—Tastiera tubo…………………………………………………………………………. Pag. 4 . 25
 Ribaltamento tavolo …………………………………………………………………………………….. Pag. 4 . 26
 Collimantore (Ralco—R302DACS/A)………………………………………………………………….. Pag. 4 . 28

Cap.5: INFORMAZIONI UTILI Pag. 5 . 1

Posizionamento del paziente………………………………………………………………………...……. Pag. 5 .1


Accessori…………………………………………………………………………………………………….. Pag. 5 . 2
 Maniglia scorrevole……………………………………………………………………………………... Pag. 5 . 2
 Pedana poggiapiedi scorrevole……………………………………………………………………….. Pag. 5 . 3
Introduzione telaio contenente griglia (Versione SFD)…………………………………………………. Pag. 5 . 4
Introduzione telaio contenente griglia (Versione DRF)…………………………………………………. Pag. 5 . 5
Igienizzazione ……………….……………………………………………………………………………... Pag. 5 . 6
Smaltimento ……………………………...………………………………………………………………... Pag. 5 . 7

STORICO REVISIONI

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Cap. 1 - Introduzione

INTRODUZIONE 1
Il tavolo HELIOS oggetto di questo manuale è un dispositivo medico ed è stato pro-
gettato, realizzato e protetto per l’impiego radiologico sul corpo umano.
L’utilizzo del tavolo è complementare ad altre apparecchiature indispensabili per la
realizzazione della diagnostica completa.

Funzionalità operative

Il tavolo Helios consente le seguenti Funzionalità Diagnostico-operative


1. Seriografie
2. Stratigrafie (Tomo)
3. Step Agiografico (Movimento a Passi)
4. Bolus Chase (Movimento continuo per l’inseguimento del Mezzo di Contrasto)
5. Stitching (Unione immagini per Colonna e Arti Inferiori o superiori)

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Cap. 1 - Introduzione

Caratteristiche principali:

Il tavolo Helios presenta le seguenti caratteristiche tecniche:

1. Consolle di comando Touch Screen.


2. Elettronica di controllo operativo Hi-Tech modulare ed espandibile per dialogare attraverso le più
comuni e diffuse interfacce di comunicazione, con dispositivi di completamento di una diagnostica
telecomandata (Generatori, Collimatori, Sistemi di acquisizione immagini e sistema di Teledia-
gnosi in remoto)
3. “Carro Porta Recettore di Immagine” che scorre sotto il piano porta paziente con 2 possibili solu-
zioni operative:
a. Seriografo per cassette Film o CR + Intensificatore di Brillanza
b. Flat Panel Dinamico “DR”
c. Stativo Porta Tubo e Collimatore:
d. Versione “Passo Lungo” per Seriografo
e. Versione “Passo Corto” per porta Flat Panel
f. Connessione CAN-BUS per impostazioni automatiche di Collimazione e distanza focale
g. Distanza Focale “DFF” da 105 a 180 regolabile con continuità ed anche con posizioni preimpo-
state in funzione dell’esame.
h. Rotazione Tubo motorizzata con regolazioni manuali ed automatiche
i. Altezza minima del Piano d’esame inferiore a 50 cm con allestimento Carro per Flat Panel Dinami-
co.
j. Sistema di mappatura volumetrica della sala che si integra con i sistemi anticollisione mecca-
nici sul tavolo.
k. Stratigrafia senza l’uso di asta di raccordo tra Tubo e Porta Recettore di Immagine
Compressore Addominale Optional installabile separatamente.

Destinatari del manuale:

Il presente manuale ha lo scopo di consentire il corretto utilizzo del tavolo HELIOS.


L’utilizzo del tavolo, quindi del manuale, è rivolto esclusivamente a personale qualificato e abilitato.

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Cap. 2 - Sicurezza

SICUREZZA 2
Prima di ogni intervento sul tavolo leggere con la massima attenzione le istruzioni per l’uso riportate
nel presente manuale, redatto al fine di garantire un impiego razionale e sicuro della macchina.
Conservare il presente manuale in luogo noto e facilmente accessibile; si consiglia di consultarlo ogni
qualvolta sorgano anche piccoli dubbi.
II presente manuale dovrà seguire tutta la vita utile della macchina ed essere, comunque, conservato
per almeno 8 (otto) anni.

Per una lettura rapida e razionale sono stati impiegati simboli che evidenziano situazioni di massima
attenzione, consigli pratici o semplici informazioni.
Detti simboli possono trovare collocazione a fianco di un testo (sono riferiti quindi solo a tale testo) o a
fianco di una figura (sono riferiti all'argomento illustrato in figura ed al relativo testo) .

ATTENZIONE! Prestare la massima attenzione al significato dei simboli: la loro funzione è


quella di non dover ripetere concetti tecnici o avvertenze di sicurezza, quindi sono da consi-
derarsi dei veri e propri "promemoria". Consultare questa pagina ogni volta che sorgeranno
dei dubbi sul loro significato.

Significato dei simboli


ATTENZIONE! Evidenzia una descrizione importante riguardante interventi tecnici, condi-
zioni pericolose, avvertenze di sicurezza, consigli prudenziali e/o informazioni della massima
importanza.

PERICOLO D’INCENDIO

PERICOLO DI SHOCK ELETTRICO. Durante tutte le operazioni di servizio che richiedano


la rimozione di collegamenti di alta tensione, prestare la massima attenzione ai rischi di
shock elettrico. Si ricordi che i cavi di alta tensione possono trattenere una carica elettrica,
od essere direttamente collegati a parti che trattengono una carica elettrica anche dopo lo
spegnimento dell’apparecchio.

MACCHINA FERMA! Ogni operazione evidenziata da questo simbolo deve essere rigorosa-
mente effettuata a macchina ferma.

RISCHI DI RADIAZIONE E PRECAUZIONI DI SICUREZZA. È pericoloso per qualunque


persona utilizzare o servirsi di questo apparecchio senza aver ricevuto un appropriato adde-
stramento, comprendente anche le modalità di utilizzazione dei raggi X, in modo da non
provocare pericolo per il paziente, l’utilizzatore e chiunque sia presente nella sala radiologi-
ca.

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Cap. 2 - Sicurezza

PERICOLO SCHIACCIAMENTO MANI Simbolo presente sui bracci del letto porta pazien-
te. In caso di movimentazione del piano porta paziente è necessario non poggiare le mani

PERICOLI DI ESPLOSIONE. Questa apparecchiatura non è classificata a prova di anesteti-


co e può incendiare anestetici infiammabili. Gli agenti infiammabili usati per la pulizia o la
disinfezione della cute possono inoltre causare un pericolo di esplosione.

PERSONALE SPECIALIZZATO! Ogni intervento evidenziato da questo simbolo è di esclusi-


va competenza di un tecnico specializzato della ditta costruttrice, o di personale che ha fre-
quentato un corso specifico di formazione presso la ditta costruttrice.

OPERAZIONE ESCLUSIVA DRF


Ogni intervento, operazione e/o descrizione evidenziati da questo simbolo sono relativi alla
sola versione Direct Radiography Fluoroscopy.

OPERAZIONE ESCLUSIVA SFD


Ogni intervento, operazione e/o descrizione evidenziati da questo simbolo sono relativi alla
sola versione Spot Film Device.

PRODUTTORE
Simbolo presente in etichetta, l’informazione presente in prossimità indica il produttore dell’-
apparecchiatura.

PERIODO DI PRODUZIONE
Simbolo presente in etichetta, l’informazione presente in prossimità indica mese ed anno di
produzione.

PARTE APPLICATA DI TIPO B


Parte applicata con correnti di dispersione ridotta

CONSULTARE IL MANUALE D’USO


Leggere le informazioni necessarie per il corretto utilizzo del dispositivo.

IL PRODOTTO DEVE ESSERE SMALTITO SEPARAMENTE


Non gettare un rifiuto non differenziato.
Contattare il distributore locale per informazioni sullo smaltimento.

MARCHIATURA CE
Simbolo presente in etichetta, l’apparecchiatura è marchiata CE

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Cap. 2 - Sicurezza

L’apparecchiatura oggetto di questo manuale è un dispositivo medico ed è stato progetta-


to, realizzato e protetto per l’impiego radiologico sul corpo umano; ogni altro impiego
non è considerato dal Costruttore, che si esime pertanto da ogni responsabilità.
Qualora sia presente come opzione la possibilità di misura di parti anatomiche si evidenzia che
tale misura è affetta da un errore massimo del 10%, per tale motivo ha un valore puramente quali-
tativo e non può essere utilizzata ai fini diagnostici
L'installazione, l'impiego, la manutenzione ed ogni intervento di taratura, riparazione, ecc., devono
essere effettuati esclusivamente da personale specializzato. L’operatore è autorizzato ad intervenire
solo sulle consolle del tavolo di comando RX.
Se il tavolo HELIOS è utilizzato da più operatori, ognuno di essi deve leggere attentamente le i-
struzioni per l'uso.
L’HELIOS va installato esclusivamente all'interno di sale Radiologiche mediche conformi agli stan-
dard IEC.
La manutenzione del tavolo HELIOS deve essere svolta esclusivamente da personale qualificato
ed autorizzato.
La ASSING S.p.A. si esime da qualsiasi responsabilità per danni a persone, cose ed all’apparec-
chiatura causati da un impiego non corretto dell’ HELIOS , dalla mancata o superficiale osservanza
dei criteri di sicurezza riportati nel presente manuale e nelle Norme inerenti l’emissione di raggi
X, dalle manomissioni anche lievi e dall'impiego di parti di ricambio non originali che fanno decadere
i Diritti di Garanzia.
Per qualsiasi richiesta o anomalia consultare sempre la ASSING S.p.A. indicando sempre MODELLO
e NUMERO DI MATRICOLA della macchina e i termini del Contratto di Assistenza.

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Cap. 2 - Sicurezza

Prima di attivare l’apparecchiatura radiologica accertarsi che siano installati gli schermi protet-
tivi.
Tutto il personale non impiegato durante il funzionamento del generatore RX deve lasciare la
sala radiologica o rimanere dietro gli schermi protettivi.
Prima di comandare l’emissione dei raggi assicurarsi che nella sala radiologica non vi sia alcuna per-
sona ad esclusione del personale autorizzato e del paziente.
Utilizzare accessori in piombo per proteggere operatori e pazienti.
Indossare sempre la piastrina dosimetrica.
È fatto divieto al personale operativo di sostare nello spazio destinato a parti in movimento dell’appa-
recchiatura.
Attenzione a potenziali ostacoli che possano trovarsi sulla traiettoria delle movimentazioni con conse-
guente rischio d’impatto.

Pericoli di Natura Meccanica:


La non corretta posizione del paziente sul lettino e il movimento del paziente stesso al di fuori del
piano d’esame, potrebbero causare dei rischi per la sua incolumità, dovuti al contatto con parti dell’-
apparecchiatura in movimento.

Si può presentare il pericolo di schiacciamento, detto effetto forbice, tra il montante


verticale e il letto porta paziente qualora questo ruoti avvicinandosi al montante. Si
raccomanda al paziente di rimanere entro i confini del piano.

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La non corretta posizione del paziente sul lettino o il movimento del paziente stesso al di fuori dal
piano d’esame o il mancato utilizzo dei sistemi di sicurezza, potrebbero causare dei rischi per la sua
incolumità, dovuti al contatto con parti dell’apparecchiatura in movimento.

Posizione non corretta della mano del paziente.

Posizione corretta sull’impugnatura.

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L’operatore è autorizzato ad intervenire solo sulla consolle principale, sulla tastiera, sul se-
riografo e sul collimatore.
Prima di comandare l’emissione dei raggi, assicurarsi che nella sala radiologica vi siano le
condizioni dettate dalle leggi sulla radioprotezione.
Prima di ogni movimentazione del piano portapaziente, assicurare il paziente contro il rischio di
caduta.
Utilizzare il reggispalle in dotazione per esami nei quali si debba portare il paziente in posizione di
Trendelemburg.
Per qualsiasi richiesta o anomalia consultare sempre ASSINGS.p.A. indicando sempre MODELLO
e NUMERO DI MATRICOLA della macchina e i termini del Contratto di Assistenza.
Qualsiasi intervento da parte di personale non autorizzato, modifiche e/o manomissioni, anche
lievi, sollevano ASSINGS.p.A. da ogni responsabilità e fanno decadere i Diritti di Garanzia.
I movimenti interrotti da sensori anticollisione, rimangono comunque bloccati anche con coman-
do mantenuto ed ostacolo rimosso. Per ottenere il ripristino dell’azione, è necessario sempre il ri-
lascio del comando e poi la successiva ripresa dell’azione (protezione contro azioni accidentali o
comunque non dipendenti dalla volontà dell’operatore).

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Direttive e norme di prodotto applicate:

93/42/CEE e successive modifiche ed integrazioni, Direttiva dispositivi medici e successive modifiche


ed integrazioni
D. Lgs 46/97 e successive modifiche ed integrazioni, Attuazione della direttiva 93/42/CEE concernen-
te i dispositivi medici
CEI EN 60601-1:07 + A1, Prescrizioni generali relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni
essenziali
CEI EN 60601-1-2:10, Prescrizioni generali per la sicurezza fondamentale e prestazioni essenziali -
Norma collaterale: Compatibilità elettromagnetica - Prescrizioni e prove
CEI EN 60601-1-3:09, Prescrizioni generali per la sicurezza e prestazioni essenziali - Norma collate-
rale: Prescrizioni Generali per la radioprotezione in apparecchi radiologici per diagnostica
CEI EN 60601-2-54:11, Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni
essenziali di apparecchi a raggi X per radiografia e radioscopia
CEI EN 62353:11, Verifiche periodiche e prove da effettuare dopo interventi di riparazione degli ap-
parecchi elettromedicali
CEI EN ISO 15223:12, Simboli da utilizzare nelle etichette del dispositivo medico
CEI EN 60417-2:01, Segni grafici da utilizzare sulle apparecchiature
UNI EN ISO 780:01, Marcatura grafica per la movimentazione delle merci
UNI CEI EN 1041:14, Informazioni fornite dal fabbricante di dispositivi medici
EN ISO 14971:12, Applicazione della gestione dei rischi ai dispositivi medici
CEI EN 62304:06, Software per dispositivi medici - Processi relativi al ciclo di vita del software
EN 62366:08, Applicazione dell’ingegneria delle caratteristiche utilizzative ai dispositive medici

Condizioni ambientali e di utilizzo:


Conservazione e trasporto:

Temperatura: da –25°C a + 70°C


Umidità: massima 95 R.H. senza condensa
Altitudine massima: 5000 m (500 hPa)

Utilizzo

Temperatura: da +10°C a +35°C


Umidità: da 20 a 80 R.H. senza condensa (vedi limitazioni imposte in Tabella 2 – Immunità)
Altitudine massima: 2000 m (800 hPa)

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Modo d’uso: funzionamento continuo


Protezione contro l’ingresso pericoloso di acqua o pulviscolo: IPX0 (il dispositivo è conforme alla penetrazio-
ne del dito di prova per la protezione dai contatti diretti)

Protezione contro lo shock elettrico: Apparecchio EM di classe I (IEC 60601-1:2005 §6.2)

Caratteristica Grado Standard

Grado di inquinamento dell’a- 2 (IEC 60601-1:2005 §8.9.1.8)


ria
Categoria di sovratensione III (IEC 60601-1:2005 §8.9.1.111)

Capacità di tenuta dei mate- CTI IIIb (IEC 60601-1:2005 §8.9.1.7)


riali isolanti alle scariche su-
perficiali

Emissione sonora LAeq, su 1 45 dBA max (IEC 60601-1:2005 §9.6.2.1)


ora di utilizzo continuativo
con due manipolatori attivati
contemporaneamente

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Caratteristiche tecniche:

Caratteristiche Generali
Produttore ASSINGS.p.A.
Via Edoardo Amaldi, 14
00015 Monterotondo (RM)
Modelli HELIOS SFD (Versione con seriografo)
HELIOS DRF (Versione con Flat Panel DR Dinamico)
Modello offerto HELIOS SFD (Versione con seriografo)
Tipo Apparecchio SFD versione con Intensificatore di Brillanza
Anno di progettazione 2010
Anno d’inizio produzione 2011
(Immissione in commercio)
Anno dell’ultimo aggiornamento tecnolo- 2015
gico
(Versione in produzione)
Paese di produzione Italia
Tipo apparecchio e classificazione Classe II con parti applicate di tipo B
(in accordo alla normativa IEC 60601-1) Classe I con parti applicate di tipo B
CND Z11030701
Repertorio n° 414993
Software di gestione e utilizzo del sistema Helios SFD Rev. 2.0 (Solo Tavolo Radiologico)
Destinazione d’uso Dispositivo Medico per Analisi Radiologiche
Utilizzo Funzionamento continuo.
Apparecchio non idoneo all’uso in presenza di miscele anestetiche infiammabili
Coperture e Carters ABS
PUR
Metallico
Colori Standard
Bianco: RAL 9001
Verde: NCS S 0575-G40Y o, in alternativa Pantone 375
Personalizzazioni a richiesta
Aggiornamenti inclusi Durante il periodo di garanzia sono inclusi aggiornamenti software e hardware.

Caratteristiche Elettriche
Tensione Standard 3N ~ 400 V
Frequenza 50 Hz
Isolamento verso rete Trasformatore 2 kVA
Protezione 8A con Magnetotermico Differenziale
Impedenza di Linea < 1.0 Ώ 400 V ± 10%
Caduta di tensione a carico < 2%

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Caratteristiche Meccaniche
Altezza Tavolo in Verticale 2.580 mm
Altezza Montante Verticale 1.960 mm
Larghezza 2.545 mm
Altezza massima ingombro con Tavolo in oriz- Versione con Flat Panel: 2.370 mm
zontale ad altezza minima con DFF 180 cm Versione con Seriografo o IB 9”: 2.537 mm
Versione con Seriografo o IB 12”: 2.687 mm
Versione con Seriografo o IB 16”: 2.687 mm
Altezza minima e massima del Piano d’esame Con detettore (DRF): 430 mm – 1450 mm
da terra Con IB da 9” (SFD): 650 mm – 1450 mm
Con IB da 12” (SFD): 750 mm – 1450 mm
Con IB da 16” (SFD): 800 mm – 1450 mm
Profondità (Distanza tra base montante e letto Versione SFD: 2.460 mm
tutto dentro) Versione DRF: 2.040 mm
Accesso 4° lato (distanza di sbraccio dal trasla- Versione SFD: 30 cm
tore al letto tutto dentro) Versione DRF: 55 cm
Corsa Utile Stativo Colonna 2.240 mm
Corsa Utile Porta Recettore SFD 2.140 mm
Corsa Utile Porta Recettore DRF 2.250 mm
Area Copertura RX paziente SFD 430x2020 mm
Area Copertura RX paziente DRF 430x2090 mm
Distanza Piano – Recettore e fattore di riduzio- DRF: 70 mm
ne e di ingrandimento DFF+DPR Fattore Ingrandimento immagine a 105 cm = x1,06
Fattore Ingrandimento immagine a 180 cm = x1,03
Fattore Riduzione area a 105 cm = x0,93
Fattore Riduzione area a 180 cm = x0,96
SFD Film: 110 mm
Fattore Ingrandimento immagine a 105 cm = x1,104
Fattore Ingrandimento immagine a 180 cm = x1,06
Fattore Riduzione area a 105 cm = x0,90
Fattore Riduzione area a 180 cm = x0,94
SFD IB: 150 mm
Fattore Ingrandimento immagine a 105 cm = x1,142
Fattore Ingrandimento immagine a 180 cm = x1,083
Fattore Riduzione area a 105 cm = x0,875
Fattore Riduzione area a 180 cm = x0,923
Altezza Massima Tubo 90° proiettato su Barella 2.000 mm
con Colonna e Recettore Allineati
Altezza Massima Tubo 90° proiettato su Barella 2.100 mm
con Colonna e Recettore Angolati
Armadio elettrico contenente tutta la parte di 600x600x1.720 mm
comando elettrica ed elettronica
Dimensioni Base Montante Verticale 600x600 mm dotata di 8 fori di fissaggio M16
Dimensioni Piastra di Distribuzione 1.520x1.520x20 mm
360 kg spessore 20 mm
262 kg spessore 15 mm

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Cap. 2 - Sicurezza

Piano D’esame
Letto Dimensioni: 2.500x700 mm
Spessore: 27 mm
Area utile RX: 2.320x505 mm
Materiale:
Fibra di carbonio Filtrazione: 0,4 mm Al @ 100 kV (optional
incluso)
Fibra di carbonio Filtrazione: 0,7 mm Al @ 100 kV
Peso max paziente supportabile: 225 kg (senza limitazioni di movi-
mento).
Profili laterali estremamente bassi, circa 6 mm rispetto al piano, con predispo-
sizione per attacchi rapidi degli accessori
Escursione del movimento trasversale del piano +/-15 cm
porta paziente
Escursione del movimento longitudinale Escursione longitudinale della colonna (tubo):188 cm
dello stativo e del porta recettore Corsa centro seriografo: 168,5 cm
La traslazione dei gruppi colonna e seriografo consente una scansione
totale paziente (fermo) di 430x2090 mm (DRF) e 430x2020 mm (SFD)
a velocità variabile da 0 a 15 cm/sec tramite joystick proporzionale.

Accessori
Accessori Standard Pedana rimovibile con superficie di appoggio 400x600 mm circa con pattini di
attacco rapido al profilo barella;
Reggi Spalle con cuscini e fermi per spalle plastici integrati con pattini di attac-
co rapido al profilo barella;
n. 2 Maniglie plastiche con impugnatura ergonomia con pattini di attacco rapi-
do al profilo barella.
Accessori Opzionali Porta Rotolo Carta;
Porta Bicchiere per LDC;
n° 1 Fascia di Compressione con avvolgitore e fermo con pattini di attacco
rapido al profilo barella;
Reggi gambe ginecologico orientabili con pattini di attacco rapido al profilo
barella;
Porta Cassetta Laterale per proiezioni oblique con braccetto porta cassetta
regolabile e pattini di attacco rapido al profilo barella;
Appoggia Testa;
Fascia di sicurezza mani;
Pedale di scopia e grafia aggiuntivo in sala esami.

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Cap. 2 - Sicurezza

Tomografia
Tipo Planigrafo con movimento lineare omotetico con il calcolo del fulcro elettronico.
Altezza massima strato 400 mm (Limite Fisico 450 mm)
Incremento/decremento strato Manuale a passi da 1 mm;
Automatico (Funzione Autostep) con programmazione dei mm per passo e
selezionabile in funzione dell’angolo di tomo e dello strato di partenza pre-
scelto.
Velocità 10°-21°/sec. Selezionabili.
Angoli di Pendolazione Preimpostati: 8°-15°-20°-30°-40°.
Impostabili: a piacere entro un max di 80° in funzione della zona anatomica da
studiare e dalla DFF selezionata.
Tempi di Tomografia Sono disponibili fino a 5 scelte di velocità che rappresentano una percentuale
della velocità massima: 35.5 cm/sec. (21°/sec);
Per ogni angolo di pendolazione quindi è possibile diminuire percentualmente
la velocità massima in 5 step da 10% circa a step;
A velocità massima, una tomografia a 40° e DFF 105, richiederà un tempo di
esposizione di 2,2 secondi circa.
Direzione Bidirezionale in qualsiasi posizione della tavola e del gruppo colonna/recettore.
Tomografia Sequenziale Programma sequenziale con emissione in andata e ritorno fino al limite deciso
dall’operatore o al raggiungimento dei limiti di impostazione, strato, area etc.
Range del movimento recettore La tomografia è ammessa in posizioni di recettore variabile in funzione dell’an-
golo, della DFF e strato selezionati.

Angiografia a Passi
Modalità Abbinamento a seriografo con cassetta DR Wi-Fi (SFD)
Abbinamento a sistema di acquisizione Digitale (DRF)
Lunghezza del Passo Manuale modificabile in sede di configurazione;
Automatico con passo ottenuto dalle dimensioni del recettore.
Direzione Selezionabile.
Interfaccia Integrato con Generatore, Collimatore e Sistema di acquisizione immagini digi-
tale.

Stitching (Esami della colonna e degli arti inferiori) (Optional; solo con sistema digitale e FP)
Modalità Abbinamento a sistema di acquisizione Digitale (DRF);
Abbinamento a seriografo con cassetta DR Wi-Fi (SFD).
Dimensione Immagini 43x60 cm (2 immagini)
43x90 cm (3 immagini)
43x120 cm (4 immagini)
Testa – Piede riconfigurabile e automaticamente legata alla impostazione dei
Direzione comandi di traslazione del tavolo.
Integrata con Generatore, Collimatore e Sistema di acquisizione Immagini Di-
Interfaccia gitale

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Cap. 2 - Sicurezza

Compressore addominale (Optional)


Modalità Speciale predisposizione con attacchi per asta guida tra carro porta recettore e
colonna porta tubo RX.
Posizioni Parcheggio
In campo
Compressione
Comandi Previsto comandi su touch-screen, tastiere bordo tavolo e su joystick
Forza di Compressione Impostabile da 2 kg a 20 kg con step da 1 kg.
Distanza Minima cono compressore – piano 80 mm
paziente
Distanza Massima cono compressore – piano 420 mm
paziente
Corsa del cono in campo raggi 340 mm
Protezioni Limitatore di compressione
Compressore detraibile manualmente
Movimento e parcheggio Motorizzati
Altre caratteristiche Telecomandato con parcheggio automatico e installabile separatamente.
Visualizzazione continua sulla consolle della pressione dinamica e di quella
programmata come limitazione, possibilità di uscita fuori campo motorizzata a
fine corsa, con retrazione longitudinale, per maggiore sicurezza di pazienti/
operatori.

Caratteristiche Fisiche SFD (Misure e Pesi)


Gruppo Dimensione Peso Kg
Gruppo Dimensione Peso Kg
Montante Verticale 1960 x 900 x 650 mm 580
Colonna Tubo Rx 1350 x 340 x 1170 mm 130
Armadio Elettrico 800 x 800 x 1760 mm 173
Traslatore 2460 x 310 x 300 mm 235
Piano Porta Paziente 2500 x 720 x 50 mm 57
Seriografo 1300 x 640 x 360 mm 120
Bracci Laterali 1380 x 120 x 70 mm 56
Consolle 1080 x 600 x 610 mm 50
Carters 80
Accessori 20
Peso Totale
Gruppo Dimensione Peso Kg
Montante Verticale 1960 x 900 x 650 mm 580
Colonna Tubo Rx 760 x 340 x 1170 mm 115
Armadio Elettrico 800 x 800 x 1760 mm 173
Traslatore 2460 x 310 x 300 mm 235
Piano Porta Paziente 2500 x 720 x 50 mm 57
Carro Porta Recettore 900 x 640 x 280 mm 30
Bracci Laterali 1110 x 120 x 70 mm 40
Consolle 1080 x 600 x 610 mm 50
Carters 70
Accessori 20
Peso Totale 1370

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Cap. 2 - Sicurezza

Seriografo Automatico
Corsa seriografo 168,5 cm
Possibilità di regolazione continua della velocità
di movimento del seriografo fino a 100 mm/s
Tipo Con cinghie di trascinamento senza portacassette.
Formati ammessi:
Formati cassette accettabili Film o CR qualsiasi formato e in entrambe le direzioni;
Pannelli DR Wi-Fi.
Divisioni in Linea Suddivisione in bande di 1, 2, 3, 4 e 5;
Suddivisione della cassetta nei due sensi, orizzontale e verticale;
Funzione speciale che consente di ottimizzare l’utilizzo del film suddividendolo
in aree di diversa grandezza.
Divisione in Croce No
Programma Standard;
Modalità Operative Sequenza Rapida;
Programma DR Wi-Fi.
Tempo min passaggio scopia-grafia Inferiore a 1 sec
Cadenza media Sequenze rapide 2 img/sec
Limitatori Piombati Integrati
Incorporata nel seriografo con telaio in grado di adattare diversi tipi e modelli.
Caratteristiche funzionali:
Bloccata in campo;
Oscillante in campo;
Griglia antidiffusione
Estraibile per esami:
Senza griglia;
Con griglia focalizzata a 120 cm;
Con griglia focalizzata a 180 cm.
Fissaggio IB Flangia per attacco laterale predisposto per qualsiasi amplificatore da 9” a 16”
di qualunque marca.
Correzione dell’errore di parallasse Estremamente preciso in quanto controllato elettronicamente con motori step-
per in rapporto master-slave con l’angolo della proiezione obliqua.
Telaio Camera di Ionizzazione Predisposto per ospitare diversi tra i più diffusi tipi e modelli.

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Cap. 2 - Sicurezza

Comandi e controlli
Generale Consolle principale di comando 17” Medical Grade Panel PC Touch Screen;
Presenti Tre tastiere una su porta recettore, una sul Tubo e l’altra su collimato-
re, in prossimità del tavolo porta paziente che replicano gran parte dei coman-
di disponibili da consolle principale.
Comandi Funzioni Consolle principale di comando 19” Medical Grade Panel PC Touch Screen.
Connessioni:
LAN dedicata per dialogo con CPU di controllo unità di potenza (Lato Armadio);
LAN standard per normali funzioni di networking;
USB per gestione:
Touch Screen
Comandi Joystick via I/O interface
CAN Bus via NI Interface.
4 porte RS232
USB Frontali per utilizzo ausiliario di:
USB Memory Stick per trasferimento e backup dati di configurazione.
Mouse per veloci operazioni di setup
Comandi Movimenti Gruppo Joystick applicato a consolle Touch Screen;
Tastiera a membrana su frontale Seriografo;
Tastiera a membrana su Collimatore;
Tastiera a membrana su carter di copertura Tubo.
Interfaccia Utente GUI intuitiva e personalizzabile in funzione dei dispositivi installati e da specifi-
che esigenze.
Caratteristica dei Comandi Movimenti A uomo morto.
Sicurezza sui Movimenti Tutti i movimenti sono protetti da contatti di oltrecorsa che agiscono in HW
sulla catena di arresto delle alimentazioni di potenza.
Facile ed ergonomico nell’uso con particolare riguardo alle operazioni di pulizia
e sanificazione di tutte le parti;
Distanza del poggiapiedi da terra con tavolo in posizione verticale inferiore a
10 cm;
Movimenti combinati e sincronizzati dei sistemi detettori/sorgente radiogena
tali da eseguire esami della testa, del torace e delle estremità così come della
Altre caratteristiche
regione pelvica e addominale;
Posizionamento automatico e motorizzato in base a tipologia d’esame predefi-
nite;
Piano portapaziente ribaltabile;
Possibilità di effettuare indagini radiologiche con paziente barellato senza l’uti-
lizzo di altro detettore o sospensione pensile.

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Cap. 2 - Sicurezza

Collimatore
Sistema automatico di collimazione radiologica a campo quadro e iride a piani multipli per uso su unità fisse.
Piano di montaggio ad 80 mm (3.14”) dal fuoco radiogeno.
Collimatore radiologico a campo quadro, progettato e costruito per essere installato su tubo ad anodo fisso o ad anodo
rotante a norme EN 60601-1-3 par. 29.202.3.
Il campo radiogeno è definito da 6 paia di lamelle di cui quattro sono piombate. Le sei paia di lamelle sono mosse nel
campo radiogeno perpendicolarmente tra loro. Due paia di lamelle (in bronzo) sono poste presso il Fuoco, due presso la
finestra d’ingresso del fascio radiogeno nel collimatore le ultime due (che delimitano accuratamente i bordi del fascio
radiogeno) sono poste sulla finestra d’uscita del fascio radiogeno dal collimatore.
I movimenti delle lamelle sono motorizzati con motori passo passo ed il loro posizionamento è controllato dalla scheda
elettronica sul collimatore e da due encoder azionati dalle due manopole poste sul pannello frontale del collimatore. La
scheda elettronica a microprocessori sul collimatore controlla i motori passo-passo permettendo sia l’impostazione au-
tomatica dei campi prescelti, mediante una via seriale con protocollo CAN-BUS, che il loro posizionamento continuo al
variare della Distanza Fuoco Film (DFF).
La scheda sul collimatore controlla altresì il motore passo passo che provvede ai movimenti dei tre filtri aggiuntivi nelle
versione del collimatore che monta questa opzione. Una seconda scheda elettronica, assemblata sulla prima, alimenta
in corrente costante il cluster di led di potenza, che simula il campo radiogeno, il ventilatore ed il laser per l’allineamen-
to del collimatore con il ricettore d’immagine.
Campo quadro variabile da Min: 4x4 cm. a Max: 48x48 cm. ad una DFF di 100 cm.
Cluster di Led di potenza per la proiezione del campo luce simulante il campo radiogeno.
Temporizzatore che limita l’accensione del campo luce da 30 a 60 secondi via CAN_BUS.
Protezione contro le radiazioni disperse sino a 150 kVp 4 mA.
Sistema autocentrante di assemblaggio del collimatore a tubo radiogeno.
Rotazione del collimatore.
Laser lineare per l’allineamento del collimatore con il ricettore d’immagine.
Filtrazione interna minima equivalente a 2 mm. Di alluminio (1 mm su richiesta).
Controllo diretto del sistema tramite protocollo CAN BUS.
Impostazione automatica del campo radiogeno.
Indicatore LED sul pannello frontale per mostrare il modo di funzionamento.
Display digitale delle funzioni.
Dispositivo di monitoraggio dell’angolo di inclinazione del collimatore.
Interruttore a chiave per modificare il sistema dalla funzione automatica a quella manuale.

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Dispositivi di Sicurezza

Nell’HELIOS sono presenti quattro pulsanti di emergenza:

Sulla console principale

Sui due lati del portarecettore

Sopra la tastiera tubo radiogeno

Premendo indifferentemente uno dei 4 pulsanti di emergenza si interrompe


l’alimentazione elettrica di potenza del tavolo telecomandato, mentre rimane
alimentata solo l’elettronica di controllo.

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Dispositivi di Sicurezza

Ove presente il compressore, questo è dotato di un sistema di sgancio meccanico della coppetta
per liberare il paziente in caso di emergenza.

Sgancio meccanico

Quando viene aperta la levetta dello sgancio meccanico, la coppetta del com
pressore è svincolata e il paziente può essere liberato.

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Ripristino Condizioni dopo Emergenza

Per riarmare il pulsante di emergenza (reset condizione di EMERGENZA) sarà sufficiente ripristinare la
posizione di partenza del pulsante premuto tramite una leggera forza contraria.

Per ripristinare le condizioni normali di utilizzo del compressore (coppetta del compressore in posizio-
ne orizzontale) è sufficiente riportare la coppetta in posizione e stringere meccanicamente la levetta
dello sgancio meccanico.

Il blocco della movimentazione dell’apparecchiatura, determina tramite l’utilizzo


di uno dei tasti d’emergenza, forza una condizione di standby permanente.
A seguito del reset della condizione di emergenza, per ripristinare la funzionalità
dell’apparecchiatura sarà necessario premere il pulsante “ON” sulla consolle operato-
re.

In caso di mancato ripristino della funzionalità, contattare il servizio di assistenza.

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Tabelle EMC

Tabella 3. Guida e dichiarazione del fabbricante – emissioni elettromagnetiche

Il DM è previsto per funzionare nell’ambiente elettromagnetico sotto specificato. Il cliente o l’utilizzatore del DM dovrebbero garantire che esso
viene impiegato in tale ambiente

Prova di emissione Conformità Ambiente elettromagnetico – guida

Il DM utilizza energia a RF solo per il suo funzionamento interno. Di


Emissioni a RF conseguenza le sue emissioni a RF sono molto basse e verosimilmen-
Gruppo 1
CISPR 11 te non provoca alcuna interferenza negli apparecchi elettronici posti
nelle vicinanze .

Il DM è adatto per l’uso in tutti gli ambienti, com-


Emissioni a RF Classe [A o B] presi quelli domestici e quelli
CISPR 11 Classe A collegati direttamente ad un’alimentazione di rete
pubblica a bassa tensione che alimenta edifici
utilizzati per scopi domestici.

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Tabella 4. Guida e dichiarazione del fabbricante – immunità elettromagnetica

Il DM è previsto per funzionare nell’ambiente elettromagnetico sotto specificato. Il cliente o l’utilizzatore del DM dovrebbero garantire che esso
venga utilizzato in tale ambiente.

Livello di prova della


Prova di IMMUNITÀ Livello di conformità Ambiente elettromagnetico –guida
IEC 60601
I pavimenti devono essere in legno, calce-
struzzo o in piastrelle di ceramica. Se i
Scarica elettrostatica (ESD) a contatto ± 6 kV a contatto ± 6 kV
pavimenti sono rivestiti di materiale sinteti-
IEC 61000-4-2 in aria ± 8 kV in aria ± 8 kV
co, l’umidità relativa dovrebbe essere alme-
no pari al 30 %.
± 2 kV per le linee di ± 2 kV per le linee di
Transitori/sequenza di impulsi La qualità della tensione di rete
alimentazione alimentazione
elettrici rapidi dovrebbe essere quella di un tipico
± 1 kV per le linee di ± 1 kV per le linee di
IEC 61000-4-4 ambiente commerciale o ospedaliero.
ingresso/uscita ingresso/uscita

La qualità della tensione di rete dovrebbe


Sovratensioni ± 1 kV tra le fasi ± 1 kV tra le fasi
essere quella di un tipico ambiente com-
IEC 61000-4-5 ±2 kV tra fase(i) e la terra ±2 kV tra fase(i) e la terra
merciale o ospedaliero.
<5 % UT <5 % UT
(>95 % buco in UT) (>95 % buco in UT)
per 0,5 cicli per 0,5 cicli

40 % UT 40 % UT
Buchi di tensione, brevi inter-
(60 % buco in UT) (60 % buco in UT)
ruzioni e variazioni di tensione Il DM all’interruzione di tensione si spegne.
per 5 cicli per 5 cicli
sulle linee di ingresso dell'ali- Al ritorno di tensione si riavvia portandosi
mentazione nella condizione di stand by..
70 % UT (30 % buco in UT) 70 % UT (30 % buco in UT)
IEC 61000-4-11
per 25 cicli per 25 cicli

<5 % UT <5 % UT
(>95 % buco in UT) (>95 % buco in UT)
per 5 s per 5 s

Campo magnetico alla frequen-


Il DM non ha elementi/circuiti sensibili al
za di rete (50/60 Hz) 3 A/m NA
campo magnetico
IEC 61000-4-8

NOTA UT è la tensione di rete in c.a. prima dell’applicazione del livello di prova.

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Tabella 6. Guida e dichiarazione del FABBRICANTE – IMMUNITÀ elettromagnetica

Il DM è previsto per funzionare nell’ambiente elettromagnetico sotto specificato. Il cliente o l’utilizzatore del …………… dovrebbero garanti-
re che esso venga utilizzato in tale ambiente.

Prova di IMMUNI- Livello di prova della Livello di


Ambiente elettromagnetico –guida
TÀ IEC 60601 conformità
Gli apparecchi di comunicazione a RF portatili e mobili non
dovrebbero essere usati più vicino a nessuna parte del DM, com-
presi i cavi, della distanza di separazione raccomandata calcolata
con l’equazione applicabile alla frequenza del trasmettitore.
Distanza di separazione raccomandata

d  3,5 P
RF condotta 3 V eff da 150 kHz a 80 MHz 3V
IEC 61000-4-6

3 V/m da 80 MHz a 2,5 GHz d  1,2 P


RF irradiata 3 V/m da 80 MHz a 800 MHz
IEC 61000-4-3

d  2,3 P
da 800 MHz a 2,5 GHz

dove P è la potenza massima nominale d’uscita del trasmettitore,


in watt (W), secondo il fabbricante del trasmettitore e d è la di-
stanza di separazione raccomandata, in metri (m). Le intensità di
campo dei trasmettitori a RF fissi, determinate da un’indagine
elettromagnetica in loco a dovrebbero essere inferiori al livello di
conformità per ciascun intervallo di frequenza b. Si può verificare
interferenza in prossimità di apparecchi contrassegnati dal se-
guente simbolo:

NOTA 1A 80 MHz e 800 MHz si applica la distanza di separazione per l’intervallo di frequenza più alto.

NOTA 2Queste linee guida potrebbero non applicarsi in tutte le situazioni. La propagazione elettromagnetica è influenzata dall’assorbimento e
dalla riflessione di strutture, oggetti e persone.

a
Le intensità di campo per trasmettitori fissi, come le stazioni base per radiotelefoni (cellulari/cordless) e radiomobili terrestri, apparecchi per
radioamatori, trasmettitori radio in AM e FM e trasmettitori TV non possono essere previste teoreticamente con precisione. Per valutare un
ambiente elettromagnetico causato da trasmettitori RF fissi si dovrebbe considerare un’indagine elettromagnetica sul sito. Se l’intensità di
campo misurata nel luogo in cui si utilizza il DM supera il livello di conformità applicabile di cui sopra, si dovrebbe porre sotto osservazione il
funzionamento del DM. Se si notano prestazioni anormali, possono essere necessarie misure aggiuntive, come un diverso orientamento o posi-
zione del DM.

b
L’intensità di campo nell’intervallo di frequenze da 150 kHz a 80 MHz dovrebbe essere minore di 3 V/m.

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Distanze di separazione raccomandate tra apparecchi di radiocomunicazione portatili e mobili e il


DM

Il DM è previsto per funzionare in un ambiente elettromagnetico in cui sono sotto controllo i disturbi irradiati a RF. Il cliente o l’utilizzatore del
DM possono contribuire a prevenire le interferenze elettromagnetiche assicurando una distanza minima fra gli apparecchi di comunicazione
mobili e portatili a RF (trasmettitori) e il DM , come sotto raccomandato, in relazione alla potenza di uscita massima degli apparecchi di radioco-
municazione.

Distanza di separazione alla frequenza del trasmettitore


Potenza nominale di uscita massi-
ma del trasmettitore da 150 kHz a 80 MHz da 80 MHz a 800 MHz da 800 MHz a 2,5 GHz
W
d  1,16 P d  1,16 P d  2,33 P

0,01 0,11 0,11 0,23

0,1 0,36 0,36 0,73

1 1,16 1,16 2,33

10 3,66 3,66 7,36

100 11,6 11,6 23,3

Per i trasmettitori specificati per una potenza massima di uscita non riportata sopra, la distanza di separazione raccomandata d,in metri (m.) può
essere calcolata usando l'equazione applicabile alla frequenza del trasmettitore, ove P è la potenza massima nominale di uscita del trasmettitore in
watt (W) secondo il fabbricante del trasmettitore.

NOTA 1 A 80 MHz e 800 MHz si applica la distanza di separazione per l’intervallo di frequenza più alto.
NOTE 2 Queste linee guida potrebbero non applicarsi in tutte le situazioni. La propagazione elettromagnetica è influenzata dall’assorbi-

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Cap. 2 - Sicurezza

Tabelle RADIAZIONE DISPERSA

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Cap. 2 - Sicurezza

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Cap. 3 - Composizione

COMPOSIZIONE 3
HELIOS DRF

4
3

6
1

8 7

II dispositivo radiologico HELIOS DRF è essenzialmente composto da:

1) Montante di sollevamento piano porta paziente


2) Base Traslazione
3) Colonna di sollevamento tubo
4) Gruppo rotazione tubo
5) Tubo raggi X
6) Gruppo collimatore
7) Piano portapaziente
8) Carro porta recettore

Gruppo di compressione opzionale (nell’immagine non è rappresentato)

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Cap. 3 - Composizione

HELIOS SFD
1 4 5

7 2

8 9

II dispositivo radiologico HELIOS SFD è essenzialmente composto da:

1)Montante verticale
2)Base di traslazione
3)Colonna di sollevamento tubo
4)Gruppo rotazione tubo
5)Tubo raggi X
6)Collimatore
7)Gruppo Compressore (Opzionale)
8)Seriografo
9)I.B.
10)Piano portapaziente

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Cap. 3 - Composizione

Gli elementi necessari per il funzionamento dell’ HELIOS sono:


Una consolle “panel-pc touch-screen ” che costituisce l’interfaccia principale per l’operatore.
Un armadio di servizio per la movimentazione e i controlli del tavolo.
Tubo RX
Collimatore

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Cap. 3 - Composizione

Il Tavolo HELIOS può essere comandato tramite diversi “punti di comando” di seguito indicati;

Consolle Principale

È lo strumento che consente il completo controllo funzionale da postazione remota ed è costitui-


to da una tastiera e da diversi display alfanumerici che visualizzano tutte le informazioni di stato
e le operazioni in corso.

Touch screen

Videata operatore
(versione DRF).

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Cap. 3 - Composizione

Tastiera Carro porta Recettore/Seriografo

Collocata sotto il vano griglia nella versione DRF e sotto il vano di introduzione della cassetta nella
versione SFD, consente l’attivazione di tutte le movimentazioni principali direttamente sull’apparato.

Tastiera Collimatore

Collocata sul corpo collimatore, consente il controllo locale dei movimenti di lamelle longitudinali,
trasversali o dell’ iride, se abilitato dalle necessarie condizioni.

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Cap. 3 - Composizione

Tastiera Tubo Radiogeno

Collocata nell’incavo presente sulle parte frontale della cuffia del tubo radiogeno in entrambe le ver-
sioni, consente l’attivazione di tutte le movimentazioni principali direttamente sull’apparato.

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Cap.4 - Descrizione operativa

DESCRIZIONE OPERATIVA
4
Modalità di gestione del tavolo

Le modalità di utilizzazione dell’HELIOS prevedono diversi strumenti di comando, in gran parte e-


quivalenti tra loro.
Le definizioni di questo paragrafo consentiranno di identificarli in modo univoco.
Tastiera tavolo - Si trova sulla maschera frontale del carro porta recettore.
Tastiera tubo - Si trova sulla maschera frontale del tubo.
La G.U.I. della consolle - la Graphic User Interface è l’applicativo software di comando implemen-
tato su panel pc touch-sceen, parte integrante della consolle principale di comando operatore. Que-
sta modalità consente di effettuare singole movimentazioni del tavolo, diversamente dalle tastiera
tavolo e tastiera tubo, che consentono di accettare più comandi contemporaneamente.
Modulo joystick - Modulo di comando opzionale che integra ed espande le possibilità di comandi ad
azione della G.U.I. Il pannello joystick consente di gestire comandi multipli anche dalla consolle.
Collimatore (Ralco - R302DACS/A) - I comandi relativi a questo componente sono descritti nel Ma-
nuale fornito dal produttore. In ogni caso determinano una serie di funzionalità controllabili dalla
G.U.I. della Consolle, con unica eccezione costituita dal tipo di filtro. Tale funzionalità sarà esplicita-
ta nell’apposito paragrafo.

Tastiera tubo

Collimatore
(Ralco - R302DACS/A)

Tastiera tavolo

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Cap.4 - Descrizione operativa

DESCRIZIONE OPERATIVA DEI PULSANTI PRESENTI


SULLA CONSOLLE
Segue una descrizione funzionale completa del HELIOS SFD e DRF partendo dai pulsanti presenti sulla
consolle principale e seguendo una logica di raggruppamento funzionale.

Consolle Principale
Gruppo comandi Gruppo comandi/
movimentazione tavolo Gruppo Visualizzazio- Gruppo comandi
Comando sequen- visualizzazioni per eser-
(Replica comandi su ni modalità opera-
za rapida (Volet) cizio tomografico.
tavolo) Posizionali del tavolo tive

Area visualizzazione
Messeggi diagnostici di stato Gruppo comandi/visualizzazioni
per metodica Stitching
Gruppo comandi/
Gruppo comandi condizio- compressione addominale
namento sistema immagi-
ne fluoroscopica Gruppo comandi collimazione

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Cap.4 - Descrizione operativa

Comandi generali:

STAND-BY: E’ lo stato che viene assunto alimentando il HELIOS In questo stato tutti gli altri
tasti della consolle principale (eccetto POTENZA ON, SERVICE), così come tutti i tasti delle due
tastiere bordo tavolo in prossimità del portarecettore e tubo, non sono attivi. Se si comanda
da un precedente stato di ‘POTENZA ON’, viene comandata lo Stand-by che comporta il com-
pleto sezionamento delle alimentazioni sui movimenti: tutti i tasti della consolle principale
vengono disattivati e la spia luminosa, relativa a questo tasto, inizia a lampeggiare.
POTENZA ON: È il comando di richiesta attivazione apparato. Se lo stato viene convalidato
tutti i tasti della console principale vengono attivati e la spia luminosa, relativa al tasto
STAND-BY, si spegne. Sul display appare una prima serie di informazioni sullo stato della mac-
china, se lo stato non viene convalidato, può sussistere una condizione di blocco (pulsanti di
emergenza premuti) per i quali si rimanda all’apposita sezione di questo manuale.

SERVICE: È il comando di richiesta per entrare nella sezione di gestione parametri,


configurazioni e calibrazioni. Una volta selezionato verrà richiesta una password senza la
quale non sarà possibile l’accesso. Questa sezione va utilizzata solo da personale autorizzato.

LED RAGGI: Segnalazione luminosa attiva solo quando, una volta comandata la richiesta di
emissione raggi, viene intercettato lo specifico segnale proveniente dal generatore. L’effettiva
immissione dei raggi viene evidenziata tramite l’accensione della luce gialla.

USCITA APPLICATIVO:
Premendo questo pulsante si attiva la procedura di uscita dall’applicativo con corrente forzatu-
ra allo stato di Stand-by.

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Cap.4 - Descrizione operativa

Gruppo comandi movimentazione tavolo

AUMENTO DISTANZA FOCALE TUBO RX: il tubo RX si solleva fino ad una distanza
massima fuoco – recettore di 180 cm. Al raggiungimento della quota massima, il
movimento si blocca.

DIMINUZIONE DISTANZA FOCALE TUBO RX: il tubo RX si abbassa fino ad una


distanza minima fuoco – recettore ad un’altezza compresa tra 105 e 108 cm in funzione
delle regolazioni di messa in servizio.

TRASLAZIONE A SINISTRA DEL GRUPPO COLONNA-PORTARECETTORE:


Il gruppo trasla verso sinistra del tavolo porta paziente.
Lo spostamento del tavolo avviene con una velocità progressiva diversa a se-
conda della testiera utilizzata per imprimere il comando e precisamente:
a step graduali (2) e successiva velocità costante se si utilizza la tastiera tavolo, quella
sul tubo o tramite la G.U.I. della consolle; con una velocità progressiva se il comando è
dato dal joystick, nella versione con tale accessorio installato.

TRASLAZIONE A DESTRA DEL GRUPPO COLONNA-PORTARECETTORE:


Il gruppo trasla verso destra del tavolo porta paziente.
Le modalità dello spostamento sono le medesime di quelle della traslazione ver-
so sinistra.

ROTAZIONE ORARIA e ANTIORARIA TUBO RX: Permette al tubo RX di attuare un


movimento di rotazione sul proprio asse.
Tali comandi, modificando naturalmente l’allineamento fascio raggi-recettore,
forzano il tavolo a lavorare in modalità meglio conosciuta come “fuori potter”
ed evidenziata dallo specifico messaggio nella barra delle comunicazioni di sta-
to, dove si precisa che i comandi raggi verranno disabilitati e si potranno co-
mandare solo dal generatore.
Scegliendo il pulsante con freccia a sinistra il tubo ruoterà in senso antiorario, mentre
quella di destra identifica una rotazione in senso orario dello strumento.
Tali funzioni prevedono un arresto automatico ogni 90° per agevolare l’operatore nell’
ottenere diversi posizionamenti e proiezioni.

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Cap.4 - Descrizione operativa

COMANDO ALLINEAMENTO PROIEZIONE TUBO RECETTORE:


I movimenti del tubo vengono vincolati ai movimenti della colonna e del porta recettore in modo
da mantenere sempre la proiezione del fascio RX su quest’ultimo.

COMANDO DI SVINCOLO MOVIMENTI ROTAZIONE-SOLLEVAMENTO COMBINATI:


Disabilita la sincronizzazione dei movimenti tavolo. Il suo utilizzo consente una modalità operativa
atta a realizzare singoli, minimi, movimenti di sollevamento e rotazione , indipendenti tra loro,
con la finalità di ottimizzare la posizione finale.
Tali aggiustamenti sono consentiti nell’ambito dei margini di sicurezza imposti dal controllo volu-
metrico, sempre attivo, di anticollisione.

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Cap.4 - Descrizione operativa

PROIEZIONE OBLIQUA SINISTRA.


La colonna trasla a sinistra, ed il carro porta recettore in direzione opposta in ragione dello strato
impostato, finché non viene raggiunto il limite di inclinazione preimpostato.

CENTRAGGIO PROIEZIONE OBLIQUA.


Colonna e porta recettore traslano sino al completo allineamento sulla verticale (angolo di
incidenza 0°); ad operazione completata, la relativa spia luminosa si accende.

PROIEZIONE OBLIQUA DESTRA.


La colonna trasla a destra, ed il carro porta recettore in direzione opposta in ragione dello strato
impostato, finché non viene raggiunto il limite di inclinazione reimpostato.

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ROTAZIONE ANTIORARIA PIANO PORTAPAZIENTE: Il piano portapaziente si inclina in senso


antiorario fino alla posizione di -90° e si solleva in modo proporzionale nel caso la sua posizione
non permetta l’inclinazione desiderata (movimento combinato).

LIVELLAMENTO PIANO PORTAPAZIENTE: Il piano portapaziente si porta in posizione


orizzontale (LED acceso con inclinazione 0°). La spia luminosa accesa indica la condizione rag-
giunta.

ROTAZIONE ANTIORARIA PIANO PORTAPAZIENTE: Il piano portapaziente si inclina in senso


antiorario fino alla posizione di 90° e si solleva in modo proporzionale nel caso la sua posizione
non permetta l’inclinazione desiderata (movimento combinato).

RIPOSIZIONAMENTO GLOBALE (HOME): Viene comandato un posizionamento globale per


annullare tutte le condizioni di settaggio precedenti e arrivare ad una posizione iniziale di
riferimento. La relativa spia luminosa in LED indica la condizione raggiunta.

PREIMPOSTAZIONE DISTANZA FOCALE TUBO RX: il tubo RX si porta ad una distanza focale,
riferita dall’icona, di 120 cm.

PREIMPOSTAZIONE DISTANZA FOCALE TUBO RX: il tubo RX si porta ad una distanza focale,
riferita dall’icona, di 150 cm.

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SOLLEVAMENTO PIANO PORTAPAZIENTE

ABBASSAMENTO PIANO PORTAPAZIENTE


Il piano portapaziente si abbassa in combinazione con l’eventuale rotazione nel caso di
movimenti combinati; diversamente sino ai propri limiti determinati dall’ingombro volumetrico.

MOVIMENTO TRASVERASLE PIANO PORTAPAZIENTE


Il piano portapaziente si avvicina alla base di traslazione fino alla posizione di minimo , in
qualsiasi angolazione si trovi il piano.

MOVIMENTO TRASVERASLE PIANO PORTAPAZIENTE


Il piano portapaziente si allontana alla base di traslazione fino alla posizione di minimo , in
qualsiasi angolazione si trovi il piano.

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Cap.4 - Descrizione operativa

Nella versione DRF tale tasto è inibito in quanto la funzione non è attiva.

RESET ALLARMI

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Compressione addominale

Opzionale.

SOLLEVAMENTO COMPRESSORE L’asta di compressione viene co-


mandata a salire fino a portarsi in posizione di parcheggio.

ABBASSAMENTO COMPRESSORE L’asta di compressione viene co-


mandata a scendere dalla posizione di parcheggio a quella della zona
anatomica da comprimere.

SELEZIONE IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIO-


NE FORZA DI COMPRESSIONE ESPRESSA IN
KG.

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Cap.4 - Descrizione operativa

Comandi collimazione:

LUCE
Permette l'accensione e lo spegnimento della luce con comando diretto. La relativa spia lumi-
nosa ne replica lo stato. Lo stato è comunque temporizzato a circa 30 secondi. Il pulsante è
provvisto anche di LED.
Se il collimatore è dotato di centratore laser, questo comando lo attiva simulta-
neamente.

AUTOMATICO
Il comando delle lamelle e dell’iride è regolato automaticamente.

MANUALE
L’apertura delle lamelle e dell’iride è regolata manualmente, secondo i limiti imposti applicati
all’azione in corso:
1. FLAT PANNEL ATTIVO: i movimenti in apertura sono limitati dalle dimensioni fisiche del
pannello.
2. ESPOSIZIONE DIRETTA: i movimenti in apertura sono limitati dalle corse fisiche delle la-
melle X e Y e iride.
3. TUBO RUOTATO: i movimenti in apertura sono limitati dalle corse fisiche delle lamelle X e
Y.
Lo stato è evidenziato da spia luminosa lampeggiante.

Nella versione DRF tale tasto è inibito in quanto la funzione non è attiva.

Nella versione DRF tale tasto è inibito in quanto la funzione non è attiva.

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Nella versione DRF tale tasto è inibito in quanto la funzione non è attiva.

PREIMPOSTAZIONE APERTURA MASSIMO FORMATO RECETTORE


In qualsiasi modalità si trovi il collimatore, manuale o automatica, viene ordinata l’ apertura al
massimo formato del recettore.

AREA DI VISUALIZZAZIONE LAMELLE TRASVERSALI E LONGITUDINALE


Visualizza in tempo reale il formato di apertura della collimazione fascio luce-raggi.

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APERTURA TRASVERSALE
Permette l’apertura delle lamelle in senso trasversale (fianco sinistro/fianco destro del pazien-
te).

CHIUSURA TRASVERSALE
Permette la chiusura delle lamelle in senso trasversale (fianco sinistro/fianco destro del
paziente).

APERTURA LONGITUDINALE
Permette l’apertura delle lamelle in senso longitudinale (testa/piedi del paziente).

CHIUSURA LONGITUDINALE
Permette la chiusura delle lamelle in senso longitudinale (testa/piedi del paziente).

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Area di visualizzazione comandi di stato:

In quest’area vengono visualizzati messaggi diagnostici


di stato e di allarme e suggerimenti operativi per gli
operatori.

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Comandi modalità operative:

SELEZIONE MODALITA’ RADIOGRAFICA


Questo esercizio provoca la disattivazione di tutte le altre modalità di funzionamento
previste TOMOGRAFICA, STEP ANGIO, STITCHING, TOMOSINTESI ecc. L’attivazione non è
segnalata da spia luminosa ma è testimoniata dalla disattivazione delle altre modalità
eventualmente attive.

FUNZIONE STEP ANGIO:


Abilita la funzione step angio: acquisizione sequenziale di immagini radiologiche a passo
fisso con movimento di traslazione del tubo radiogeno e carro porta recettore.

SELEZIONE MODALITA’ TOMOSINTESI


Si abilita la modalità di funzionamento TOMOSINTESI in combinazione con il sistema di
acquisizione immagini integrato funzionalmente. La funzione si attiva una volta raggiun-
te le condizioni di accettabilità, dettate da quanto prescritto dalle configurazioni delle ana-
tomiche della workstation e dalle condizioni di stato del tavolo.

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Cap.4 - Descrizione operativa

Visualizzazione per metodica stitching:

SELEZIONE MODALITA’ STITCHING


Tale comando risulta inattivo in assenza di un sistema di acquisizione immagini
(workstation), oggetto di apposita trattazione nel Manuale di Servizio.
La luce lampeggiante gialla indicherà la condizione di pre-STITCHING, ovvero è in
corso la richiesta di tale esercizio da parte del sistema di acquisizione immagini.
Premendo il tasto, se la luce diventa verde fissa, questo rappresenta il raggiungimento delle
condizioni necessarie ad eseguire l’esame.

VISUALIZZATORE/SELEZIONATORE FRAME STITCHING Premendolo ha la possibilità di


scegliere il numero di frames che si vuole usare per l’esame di stitching.

Informazione di stato funzionale del tavolo. Informazioni di assegnamento logico del tipo di
periferica associata alla workstation di acquisizione.

Informazioni riguardanti presenza/tipo di Informazione di movimenti in corso da


griglia inserita. parte del tavolo.

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Cap.4 - Descrizione operativa

Visualizzazioni per esercizio tomografico:

SELEZIONE MODALITÀ TOMOGRAFICA


Si abilita la modalità di funzionamento TOMOGRAFICO con implicita accettazione angolo di
DEFAULT (o scelto in precedente selezione).
La relativa spia luminosa si accende una volta raggiunte le condizioni di accettazione (colonna
portarecettore centrati o comunque sufficientemente lontani dai bordi estremi del letto, e inol-
tre compressore fuori ingombro).
SELEZIONE INCREMENTO AUTOMATICO DELLO STRATO
DI TOMOGRAFIA : AUTOSTEP

TOMOSCOPIA
Stessa tipologia di esercizio tomografico, ma con basse emissioni di fluoroscopia.
Metodica opzionale.

SELEZIONE ANGOLO TOMOGRAFIA.


Premendolo ciclicamente, si ottiene la visualizzazione di tutti gli angoli di tomografia selezio-
nabili (8°, 15°, 20°, 30°, 40°). Lo stato di scelta attiva è sottolineato dalla spia luminosa lam-
peggiante. Una volta deciso l’angolo, si dovrà selezionare la modalità tomografica per l’accet-
tazione. Se l’ operazione ha successo, la spia luminosa passa da condizione di lampeggio a
quella di accettazione stabile.
Azionabile solamente prima dell’accettazione (selezione modalità topografi-
ca).

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Cap.4 - Descrizione operativa

INCREMENTO STRATO/ STRATO STEP DI TOMOGRAFIA:


Caso autostep disattivo: lo strato viene incrementato (e visualizzato) sino ad un massimo di
300 mm o di limite massimo impostato in sede di configurazione. Nell’apposita area di
visualizzazione viene continuamente aggiornata la stima del tempo di tomografia.
Caso autostep attivo: viene comandata l’impostazione del valore di incremento e il livello
raggiunto sarà aggiornato automaticamente dopo ogni tomografia.

DECREMENTO STRATO/STRATO STEP DI TOMOGRAFIA.


Lo strato viene decrementato (e visualizzato) sino al minimo. Nell’apposita area di
visualizzazione viene continuamente aggiornata la stima del tempo di tomografia.
Se è attiva la funzione AUTOSTEP, viene comandata l’impostazione del valore di decremento
che sarà aggiornato automaticamente dopo ogni tomografia.

SELEZIONE CAMBIO VELOCITA’ AZIONE IN TOMOGRAFIA.


Condizione preliminare: Apparecchiatura in modalità “Tomografica”.
Una volta attivata la modalità tomografica, l’attivazione di questo tasto permette di seleziona-
re diverse percentuali decrescenti di velocità di pendolazione da quella massima (100%)
preimpostata. La stima dei tempi è visualizzata nell’ apposita area di visualizzazione dell’
esercizio tomografico.

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Cap.4 - Descrizione operativa

VELOCITÀ ANGOLO DI PENDOLAZIONE

STIMA DEL TEMPO RAGGI DI


ESPOSIZIONE ALL’INTERNO DELL’
ANGOLO DI PENDOLAZIONE

INCREMENTO DECREMENTO
STRATO/STEP

SCELTA STRATO DI PARTENZA NUMERO DI STEP POSSIBILI IN


FUNZIONE DI STRATO/STEP AL-
L’INTERNO DEI LIMITI D’IMPO-
STAZIONE

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Cap.4 - Descrizione operativa

Comandi condizionamento sistema immagine fluoroscopica:

SELETTORE INGRANDIMENTI
Consente l’accesso ad un sottomenu con cui selezionare il fattore di zoom tra i 5 disponibili
attivi in funzione e con modalità dipendenti dal sistema installato.

COMANDO CONTROLLO MANUALE FLUOROSCOPIA

INCREMENTO DEI kV/mA

DECREMENTO DEI kV/mA

INVERSIONE IMMAGINE VIDEO SINISTRA/DESTRA

INVERSIONE IMMAGINE VIDEO TESTA/PIEDI

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Cap.4 - Descrizione operativa

Comandi esclusivi della versione HELIOS SFD:

La versione SFD si differenzia da quella DRF per il diverso tipo di recettore installato che ne determi-
na anche una sostanziale differenza nelle funzioni, nell’equipaggiamento e nelle dimensioni.
Nel presente capitolo saranno descritti i soli comandi che si differenziano nella versione SFD rispetto a
quella DRF. Tutti i comandi non espressamente descritti in questo capitolo, sono da inten-
dersi identici a quelli già descritti nelle pagine precedenti e dunque comuni alle due versio-
ni.

Le immagini riportate in questa pagina hanno il solo scopo di evidenziare le differenti icone presen-
ti o sull’una o sull’altra Consolle, al fine di una più agevole lettura del manuale.

Videata della Consolle dell’HELIOS


SFD.

Videata della Consolle dell’HELIOS


DRF.

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Cap.4 - Descrizione operativa

COMANDO ECLUSIONE SERIOGRAFO


L’attivazione di tale comando impone al tavolo di lavorare in modalità radiografica e fluoro-
scopia utilizzando solo l’intensificatore di brillanza.

COMANDO CASSETTO SERIGRAFO


Consente l’estrazione del supporto di cattura delle immagini, sia esso cassetta radiografica
con film, CR, pannello DR Wi-Fi.

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Cap.4 - Descrizione operativa

COMANDO MOVIMENTO GRIGLIA


Consente l’utilizzo della griglia non oscillante durante l’esposizione di radiografia.

COMANDO SELEZIONE DIVISIONI CASSETTA


Consente l’accesso ad un sottomenù con cui selezionare il numero di divisioni possibili in
funzione del formato cassetta riconosciuto.

COMANDO RIPRISTINO CONDIZIONI OPERATIVE SISTEMA TRASCINAMENTO


SERIOGRAFO
Consente l’accesso ad un sottomenù di strumenti concepiti al ripristino funzionale dopo
situazioni di blocco operativo.

AREE DI VISUALIZZAZIONE RIGUARDANTI IL FORMATO CASSETTE


RICONOSCIUTO E ATTIVO E STATO GRIGLIA
Definizione

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Cap.4 - Descrizione operativa

I comandi del gruppo riportati in questa pagina consentono di effettuare la metodica STITCHING
a condizione che il sistema di raccolta immagini sia equipaggiato della specifica funzione di elabo-
razione.

COMANDO GESTIONE DEL SUPPORTO


Consente una diversa gestione del supporto cassetta film o CR rispetto a quella Wi-Fi che
non deve mai uscire dopo le esposizioni, ma solo a discrezione dell’operatore.

SELEZIONE MODALITA’ STITCHING

Tale comando risulta inattivo in assenza di un sistema di acquisizione immagini


(workstation), oggetto di apposita trattazione nel Manuale di Servizio.

VISUALIZZATORE/SELEZIONATORE FRAME STITCHING Premendolo ha la possibilità di


scegliere il numero di frames che si vuole usare per l’esame di stitching.

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Cap.4 - Descrizione operativa

Tastiera Tavolo - Tastiera Tubo

Nella presente pagina sono riportate la Tastiera Tavolo e la Tastiera Tubo.


Tanto le icone che le funzioni associate ai comandi sono i medesimi di quelli già descritti nella G.U.I.
della Consolle.

Modifica del posizionamento dei comandi


Tastiera Tavolo - Tastiera Tubo

Elementi presenti esclusivamente sulla G.U.I.


G.U.I. Consolle

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Cap.4 - Descrizione operativa

Ribaltamento letto fuori ingombro

Qualora sia stata impostata la presenza del sistema automatico di ribaltamento letto fuori ingombro i
tasti dedicati al compressore vengono utilizzati per gestirne il movimento.
I due tasti ribaltano il tavolo in su e in giù, l’arresto è imposto dai finecorsa.

Ribaltamento su e giù
Tastiera Tavolo - Tastiera Tubo

Led rosso lampeg-


giante in caso di
letto non in sicu-

Si identifica come posizione standard la posizione di appoggio sui bracci del letto.
Quando il letto è ribaltato si dice in posizione di fuori ingombro. La posizione di fuori ingombro è
quella rappresentata in figura. Per poter ribaltare il letto in posizione di fuori ingombro è necessario
rimuovere tutti gli accessori (pedana, maniglie e reggi spalle).

Posizione di fuori ingombro

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Cap.4 - Descrizione operativa

Premendo il pulsante “ribaltamento su” il tavolo esegue automaticamente un movimento di posiziona-


mento iniziale e poi viene avviato il ribaltamento. Il ribaltamento procede in modo automatico fino al
raggiungimento della posizione finale, con lo scatto (udibile) delle sicurezze.
In caso di necessità, è possibile interrompere il ribaltamento automatico premendo uno tra i tasti ribal-
tamento su o giù.
Il ribaltamento può successivamente essere ripreso premendo nuovamente il tasto “ribaltamento su”
Premendo il tasto ribaltamento giù, è possibile riportare il tavolo in posizione normale. Per ragioni di
sicurezza, per riportare giù il tavolo è necessario tenere sempre premuto il tasto “ ribaltamento giù” . Il
tasto deve essere premuto fino a quando non si sente lo scatto delle sicurezze. Solo quando saranno
inserite le sicurezze si potrà ritenere completato il ribaltamento in giù e quindi il letto in posizione
standard (appoggiato sui bracci del letto).
Nel caso in cui il letto non si trovi in posizione standard, viene visualizzato il messaggio di warning n.20
“Sicurezza letto non inserita”.
In caso di warning non è possibile effettuare sollevamento, ri-
baltamento e portare il letto dentro o fuori.
2m
La lunghezza massima della barella inseribile quando il letto è
in posizione di fuori ingombro è di 2 m.

In caso di led rosso lampeggiante sulla tastiera il paziente non


può essere inserito in posizione di esame.

L’ etichetta presente nella figura seguente segnala pericolo di


schiacciamento mani per l’operatore: durante la movimentazione
del letto è necessario non poggiare le mani sui bracci porta letti-
no.
Sono presenti due etichette, una su ogni braccio porta lettino.

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Cap.4 - Descrizione operativa

Collimatore: (Ralco - R3025DACS/A)

Per ottenere le indicazioni dettagliate riferite alle modalità di utilizzo del collimatore si deve fare riferi-
mento al manuale proprio della Ralco. Le funzionalità dei comandi presenti sul collimatore sono tutta-
via le medesime utilizzate in remoto tramite la Consolle e già descritte.
Unica eccezione è costituita dal comando relativo al tipo di filtraggio, di seguito descritto.
Tale comando è utilizzabile solo dal Collimatore o automaticamente impostato negli esami reimpostati
(anatomiche APR) del sistema di acquisizioni immagini, funzionalmente associato.
Analogamente, il display riporta le medesime informazioni desumibili in remoto su Consolle, con l’in-
dicazione in aggiunta e in esclusiva del tipo di filtraggio fascio RX selezionato.

DISPLAY
INFORMAZIONI

REGOLAZIONE
CHIUSURA COLLI-
REGOLAZIONE A- MAZIONE LONG
PERTURA COLLI- (TESTA/PIEDI
MAZIONE CROSS PAZIENTE)
(SINISTRA/ MANUALE
DESTRA PAZIEN-
TE) MANUALE LAMPADA
TIPO DI FILTRAGGIO

SELEZIONE FORZATA SOLO MANUALE RENDE INSENSIBILE


IL COLLIMATORE AI COMANDI IN REMOTO

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Cap. 5 - Informazioni utili

INFORMAZIONI UTILI 5

Posizionamento del paziente

Nelle immagini sono riprodotte, a titolo esemplificativo, due tra le più comuni posizioni a cui
può essere sottoposto il paziente al fine di effettuare la tipologia più appropriata d’esame.

Nel caso di un paziente autonomo robusto (oltre il peso massimo dichiarato cfr.
Cap. 2 Sicurezza - “PIANO D’ESAME” ) sottoposto ad un esame in posizione prona
o supina, si consiglia di posizionare il tavolo in verticale, fare salire il paziente
sulla pedana e ruotare il tavolo. In questo modo si evitano sollecitazioni meccaniche
che potrebbero danneggiare l’apparecchiatura.

Premendo indifferentemente uno dei due pulsanti di emergenza si interrompe l’a-


limentazione elettrica di potenza del tavolo telecomandato, mentre rimane ali-
mentata solo l’elettronica di controllo.

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Cap. 5 - Informazioni utili

È assolutamente vietato posizionare sgabelli, sedie o appoggi in prossimità del pia-


no portapaziente onde evitare lo schiacciamento da parte del piano.

Accessori

Reggispalle Scorrevole

Si posiziona lungo le guide, si allenta e si blocca tramite i pomelli.

POMELLI utilizzati per


allentare e bloccare il
reggispalle scorrevole.

GUIDE utilizzate per posizionare il


reggispalle, la maniglia e la pedana
poggiapiedi scorrevoli.

Attenzione: Assicurarsi che gli accessori siano stati correttamente posizionati e serrati al piano
prima di far accedere il paziente

Maniglia Scorrevole

Si posiziona facendola scorrere lungo le guide, dopo averla allentata ruotandola in senso antiorario.
Una volta trovata la posizione bloccarla facendola ruotare in senso orario. Nel caso in cui il tavolo tele-
comandato sia provvisto di compressore addominale la maniglia posta sul lato vicino alla colonna non
può essere montata.

Maniglia scorrevole

Guida scorrevole

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Cap. 5 - Informazioni utili

Pedana Poggiapiedi Scorrevole

Posizionare la pedana lungo le guide tramite lo sblocco degli appositi pul-


santi. Far scorrere la pedana fino a portarla in prossimità della posizione
di blocco, rilasciare i pulsanti e continuare far scorrere la pedana in corri-
spondenza della posizione fissa, raggiunta la posizione, entrambi i pulsanti
eseguono uno scatto che conferma il posizionamento e garantisce il cor-
retto fissaggio della pedana.
Una volta fissata la pedana nella posizione corretta, prima di poter essere
utilizzata, è necessario inserire i 2 blocchi di sicurezza facendoli scorrere
sulle 2 guide fino a portarli a battuta con la pedana, quindi serrare i bloc-
chi ruotando i pomelli in senso orario
La pedana ha 7 posizioni fisse.

Attenzione: Sulla pedana è riportata una apposita etichetta (vedi figura) per segnalare di
assicurarsi che la pedana sia stata correttamente posizionata ed agganciata in una delle 7
posizioni fisse.

Pulsante utilizzato per liberare o bloccare la


pedana poggiapiedi sulle guide

Blocchi sicurezza pedana

POMELLI utilizzati per al-


lentare e serrari i blocchi di
sicurezza pedana

N.B.: Per posizionare la pedana portare il letto porta paziente in posizione orizzontale, inserire e
serrare i blocchi di sicurezza prima di far salire il paziente.

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Cap. 5 - Informazioni utili

Introduzione telaio contenente griglia (Versione SFD)


 Inserire il telaio con la griglia nell’apposita apertura.
Il seriografo presenta un dispositivo a guide che permette il corretto inserimento del telaio porta gri-
glia
Portare il telaio fino a fine corsa.
Premere la maniglia A del telaio per azionare gli interruttori di bloccaggio.
Questi interruttori servono per il riconoscimento della tipologia di griglia e di conseguenza della corret-
ta DFF da utilizzare.

·Per estrarre il telaio-griglia premere la maniglia vero l’interno fino al clic degli interruttori.
Afferrare la maniglia e sfilare il telaio dalla sua locazione.

N.B.: Il dispositivo può funzionare anche senza l’utilizzo della griglia a seconda del tipo di diagnosi
da effettuare.

Inserire il telaio in modo errato, con la faccia superiore in basso o utilizzare telai molto de-
formati può provocare il guasto del carro porta recettore.

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Cap. 5 - Informazioni utili

Introduzione telaio contenente griglia (Versione DRF)

 Inserire il telaio con la griglia nell’apposita apertura.


Il carro porta recettore presenta un dispositivo a guide che permette il corretto inserimento del
telaio porta griglia
Portare il telaio fino a fine corsa.
Premere la maniglia A del telaio per azionare gli interruttori di bloccaggio.
Questi interruttori servono per il riconoscimento della tipologia di griglia e di conseguenza della
corretta DFF da utilizzare.

Per estrarre il telaio-griglia premere la maniglia vero l’interno fino al clic degli interruttori.
Afferrare la maniglia e sfilare il telaio dalla sua locazione.
Riporre il telaio estratto nelle apposite guide al di sotto del carro porta recettore.

N.B.: Il dispositivo può funzionare anche senza l’utilizzo della griglia a seconda del tipo di dia-
gnosi da effettuare.

Inserire il telaio in modo errato, con la faccia superiore in basso o utilizzare telai molto
deformati può provocare il guasto del carro porta recettore.

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Cap. 5 - Informazioni utili

Igienizzazione

Pulizia della macchina

ATTENZIONE !!!
NON VERSARE DIRETTAMENTE
LIQUIDI SU QUALSIASI PARTE
DELLA MACCHINA

Prima di procedere con la pulizia della macchina, togliere l’alimentazione elettrica.


Aprire e spostare il sezionatore generale.

Pulire le parti della macchina a contatto con il paziente come:

 piano portapaziente
 maniglie
 Carrello porta recettore
 protezioni
 rivestimenti

Pulizia: utilizzare panno inumidito con detergente NON aggressivo ( es. Alcool, Disinfettan-
te...).
Non utilizzare acidi o solventi.

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Cap. 5 - Informazioni utili

Smaltimento

Smaltimento dell’apparecchiatura

Informazioni utili in merito allo smaltimento sono reperibili anche nel Manuale Tecnico che corre-
dato all’apparecchiatura. Contattare il produttore/distributore dell’apparecchiatura per maggiori
informazioni riguardo allo smaltimento e alla dismissione dei materiali e delle parti utilizzate nella
costruzione dell’unità. È possibile contattare enti pubblici o statali per assistenza al corretto smal-
timento ed eliminazione dei materiali.

Aiutiamoci a tenere pulito l’ambiente. Non disperdere materiale potenzialmente dannoso nel-
l’ambiente.

N.B.: Indica che l’apparecchiatura é soggetta alla Direttiva Europea RAEE 2002-
/96/96 e la successiva direttiva 2003/108/EC relativa al trattamento, alla dismissio-
ne e smaltimento delle parti dell’apparecchiatura. Contattare il produttore per assi-
stenza relativa a materiale riciclabile o pericoloso.

ATTENZIONE! Questo documento è coperto da Copyright: tutti i diritti sono riservati,


sono vietate riproduzioni e comunicazioni anche parziali del suo contenuto, senza pre-
via autorizzazione scritta della società:
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Sede Legale e Amministrativa: 00015 Monterotondo (RM) - via Edoardo Amaldi, 14—C.F. 06725640582 P.I
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13 18/07/2017 Istruzioni montaggio maniglie, aggiunta sezione “Storico revisioni”

Redatto: Alessandro Biasini Controllato: Rosaria Sottile Approvato: Giselda De Silva

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