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Il sociologo americano Erik Olin Wright, ha sviluppato una teoria che combina alcuni aspetti
dell’approccio di Weber e altri di Marx. Secondo Wright nel sistema di produzione del
capitalismo moderno vi sono tre dimensioni di controllo delle risorse economiche che ci
consentono di identi care le principali classi sociali:
● Il controllo degli investimenti (capitale monetario).
● Il controllo dei mezzi sici di produzione (le fabbriche, la terra, gli u ci, ecc).
● Il controllo della forza lavoro.
Come a erma Marx membri della classe capitalistica detengono il controllo del sistema
produttivo di tutte e tre le dimensioni, mentre la classe operaia è priva di qualsiasi controllo.
Tra queste due classi principali si collocano i cosiddetti colletti bianchi. Essi si trovano in
quelle che Weber chiamava “collocazioni di classe contraddittorie”, dato che riescono ad
in uire su alcuni aspetti della produzione, ma non su altri. I colletti bianchi devono vendere la
propria forza lavoro ai capitalisti, ma rispetto ai lavoratori manuali hanno un maggior
controllo sull’ambiente di lavoro. Il termine contraddittorio che Wright utilizza è per spiegare
che questi non sono né capitalisti né lavoratori manuali, ma condividono alcune
caratteristiche di entrambi.
Intersezionalità delle disuguaglianze
Nella seconda metà del XX secolo la sociologia della disuguaglianza pone l'interesse sul
genere, l'etnia, la sessualità o la disabilità,complesso intreccio di disuguaglianze
sociali che descrive una situazione in cui i singoli piani della discriminazione operano
simultaneamente e interagiscono, producendo una forma speci ca e peculiare di discriminazione.
La ricerca intersezionale tuttavia pone anche dei problemi: il primo è legato all'individuazione
delle categorie di “disuguaglianza” da studiare, a volte lo si de nisce anche il problema
dell'eccetera, in quanto alcuni studiosi si limitano ad aggiungere “ecc”alla classe, al genere e
alla “razza”. Il secondo problema è il peso relativo delle diverse categorie, alle volte si
suppone che siano tutte più o meno simili, mentre altre si suppone che alcune categorie
abbiano maggiore importanza
LA MISURAZIONE DELLE CLASSI
Classe e occupazione secondo John Goldthorpe:
Molti sociologi sono insoddisfatti dei modelli di classe che si limitano a descrivere le
disuguaglianze tra le classi senza cercare di spiegare i processi sociali che le hanno
determinate. Con questa preoccupazione, il sociologo britannico John Goldthorpe ha
elaborato un modello la ricerca per empirica sulla mobilità sociale, egli identi ca la posizione di
classe sulla base di due fattori principali:
la situazione di mercato e
la situazione di lavoro.
La situazione di mercato di un individuo concerne il livello retributivo, la sicurezza
dell'impiego e le prospettive di carriera; evidenzia dunque le ricompense materiali e le
opportunità di vita.
La situazione di lavoro, invece, verte sulle questioni del controllo e dell'autorità sul posto di
lavoro; concerne quindi il grado di autonomia e di potere. Nel corso degli anni Ottanta e
Novanta del secolo scorso la ricerca comparativa di Goldthorpe si è sviluppata anche
attraverso un progetto sulla mobilità sociale denominato Casmin .
Originariamente comprendente undici posizioni di classe, nell'uso comune il modello di
Goldthorpe viene
ridotto a tre sole categorie principali:
1.«classe di servizio» a cui viene applicato un contratto di servizio, dove oltre ad uno
scambio di prestazione e salario vi è la possibilità di carriera e incrementi di stipendio.
2. «classe intermedia» a cui vengono applicati contratti ibridi.
3. «classe operaia» a cui viene applicato un contratto di lavoro in cui vi è uno scambio
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LE DIVISIONI DI CLASSE NEL MONDO SVILUPPATO
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