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Nozioni di base
Panetteria
Pasticceria
Confetteria
«Nozioni di base» è più di un semplice libro di testo – serve piuttosto come enciclopedia
completa che vi accompagnerà durante il vostro periodo di formazione ed in seguito vi sarà
molto utile come opera di consultazione nel quotidiano professionale.
Nozioni di base
Panetteria PAnetteria
Pasticceria PAsticceria
Confetteria Confetteria
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ARTIGIANATO E TECNOLOGIA Gruppi di prodotti 138
■■ Schlumbergerli
Caratteristiche tipiche
Crosta Varia molto in funzione della quantità di liquido conte-
nuta nella pasta e della sua composizione, da croccante
Schlumbergerli e friabile a dura.
Mollica Porosità da regolare a irregolare.
Aromi Variano molto in funzione della ricetta con tipiche note
di cereali e aromi caratteristici di materie prime come
burro, frutta, frutta a guscio, semi oleosi, ecc.
■■ Silserli
■■ Brioches francesi
Caratteristiche tipiche
Crosta Varia molto in funzione della quantità di liquido con-
tenuta nella pasta e della composizione, da tenera a
Panini al burro croccante.
Mollica Porosità da fine a regolare.
Aromi Variano molto in funzione della ricetta con tipiche note
di cereali e aromi caratteristici di materie prime come
burro, frutta, frutta a guscio, semi oleosi, ecc.
ARTIGIANATO E TECNOLOGIA Gruppi di prodotti 139
■■ Veneziane
Caratteristiche tipiche
Superficie Tenera, gradevole con diversi strati.
Crosta Porosità fine, uniforme ed elastica.
Treccina a un filone
Aromi Variano molto in funzione della ricetta. Molto spesso
aromatizzati con limone o vaniglia.
Consiglio Dato che questi prodotti non sono farciti, devono esse-
re chiari e la loro cottura deve essere breve. In questo
molto si mantengono umidi più a lungo.
■■ Gambe di ragazza
Caratteristiche tipiche
Superficie Tenera, piacevole, in parte anche albicoccata e glassata.
Crosta Porosità fine, uniforme, umida, con diverse farciture.
Lumaca alle nocciole
Aromi Variano molto a seconda della ricetta. Farciture alle
noci / mandorle, creme, marmellate e ripieni a base di
frutta.
■■ Fiocchetti
Caratteristiche tipiche
Superficie Albicoccata e glassata.
Mollica Friabile, umida, con diverse farciture.
Chifel alle mandorle
Aromi Variano molto a seconda della ricetta. La pasta per
plunder danesi è inoltre aromatizzata con il cardamo-
mo. Farciture alle nocciole, creme, marmellate e ripieni
a base di frutta.
ARTIGIANATO E TECNOLOGIA Prodotti semilavorati – Ripieni 442
Uova di croccante
Procedimento
Laminare i pezzi di croccante in forma ovale con uno
spessore di 2–3 mm. Se necessario, riscaldare nel forno
a 120–140 °C fino a raggiungere la consistenza ideale.
Pressare negli stampi per uova e tagliare il bordo ecce-
dente con delle forbici.
Composizione
Il torrone al miele è composto dalle seguenti materie prime principali:
■■ miele, zucchero
■■ panna
Torrone al miele
■■ sciroppo di glucosio
■■ mandorle
Miele
L’aggiunta di miele conferisce uno speciale aroma intenso. Il miele e le mandorle sono un
ottimo abbinamento.
Panna
L’alto tenore di grassi del latte consente di ottenere una struttura morbida e cremosa.
Sciroppo di glucosio
Riduce il rischio di ricristallizzazione dello zucchero.
Esempio di ricetta
Metodo di produzione
Cuocere
Cuocere a 94 °R / 117 °C miele, panna e sciroppo di
glucosio.
Formare I
Distribuire la massa in una cornice unta d’olio (10–
15 mm di spessore) sopra un tappetino di silicone.
Formare II
Sovrapporre un secondo tappetino di silicone e lisciare
con un matterello. Girare la placca per ottenere due lati
lisci e lasciar raffreddare.
Tagliare e rifinire
Tagliare con un coltello liscio, segando avanti e indietro.
Trampare immediatamente i pezzi tagliati nella coper
tura prima che si allarghino.
Composizione
Il Nougat Montélimar è composto dalla seguenti materie prime principali:
■■ albume
■■ zucchero
■■ miele
Torrone Montélimar
■■ sciroppo di glucosio
■■ frutta candita
Albume
Il composto di albumi montati consente di ottenere un prodotto leggero con una porosità
più grande.
Frutta secca a guscio e frutta candita
La frutta candita (ad es. le ciliegie) devono essere asciugate nella stufa prima di essere
aggiunte in modo da evitare di colorare il torrone. Ulteriori informazioni sull’argomento
candire a pagina 626.
ARTIGIANATO E TECNOLOGIA Tecniche – Metodi di fermentazione della pasta 518
Poolish
Questa lavorazione del preimpasto è mirata più a una degradazione delle proteine respon-
sabili della formazione del glutine (gliadina e glutenina) che all’intensificazione dell’aroma.
La parte di poolish rappresenta il 50 % dell’intera quantità di liquido dell’impasto. Questo
procedimento è particolarmente indicato per prodotti dalla crosta teneramente croccante.
Le materie prime vengono solo miscelate brevemente, la formazione vera e propria della
pasta avviene solo durante il processo di maturazione. Il contenitore scelto deve permettere
al poolish di svilupparsi in altezza. Dopo la miscelazione il poolish deve fermentare un’ora a
temperatura ambiente. Poi può essere stoccato in frigo a 2–5 °C fino a 48 ore.
Poolish
Schema della ricetta
2QQNKUJ +ORCUVQRTKPEKRCNG W(MQHEDQHLDMSN@KK@PT@MSHS§CHE@QHM@
Y0T@MSHS§SNS@KDCHE@QHM@HMBK OQDHLO@RSN
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(CTKPC Z Z (CTKPC Z Z Z \
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Metodo di lavorazione
Sciogliere il lievito
Sciogliere il lievito nell’acqua (23–25 °C).
Spiegazione
Poiché nella preparazione del poolish non si verifica
alcun processo di impastatura, è importante sciogliere
il lievito per garantire un processo di fermentazione
uniforme. Dato che l’attività enzimatica è molto scarsa,
Il poolish viene prevalentemente utiliz-
non è necessario aggiungere il sale.
zato nella preparazione dei parigini
Fase di miscelazione
Aggiungere la farina all’acqua e miscelare nella sbattitri-
ce fino a sciogliere tutti i grumi.
Temperatura del poolish 23–24 °C
Contenitore
Nella scelta del contenitore si deve consentire al poolish
di svilupparsi in altezza.
Spiegazione
■■ Aumento della temperatura
■■ Sviluppo della pasta più ottimale
Processo di maturazione
Dopo aver versato il poolish in un contenitore, attivarlo
a temperatura ambiente per 60–90 minuti per per-
mettergli di svilupparsi. Quindi può essere stoccato a
2–5 °C fino a 48 ore.
Attenzione
Il processo di maturazione è concluso quando sulla su-
perficie non è più visibile una formazione fine di bolle.
ARTIGIANATO E TECNOLOGIA Tecniche – Glassare e rivestire 638
Variante: lisciare
In caso di una forma allungata, come ad es. una forma
a tronco, la superficie viene cosparsa di gelatina. La
gelatina eccedente può essere lisciata con un pezzo di
pellicola di plastica o di carta siliconata.
Variante: multicolore
Pasticceria con superficie gelatinata Impiegando gelatine di colori diversi è possibile ottene-
re effetti speciali.
Tecnica di rivestimento
■■ Mestolo
■■ Strofinaccio pulito
Quantità di glassa
Versare sul prodotto la giusta quantità di glassa.
Temperature di utilizzo
Copertura 31–33 °C
Massa grassa per glassare 35–40 °C
Glassa al cioccolato 35–40 °C
Nota
Il prodotto non deve essere freddo.
Temperatura: 20–22 °C.
Lisciare la superficie
Lisciare la superficie con un coltello o con una spatola
(sufficientemente lunga). Eliminare la glassa in eccesso.
L’obiettivo è un rivestimento sottile e omogeneo.
Scuotere
Scuotere brevemente la griglia con determinazione per
far colare giù la glassa in eccesso prima che solidifichi.
Adagiare
Adagiare con cautela sulla carta siliconata.
ARTIGIANATO E TECNOLOGIA Tecniche – Glassare e rivestire 639
Crema di frutta
Temperatura di utilizzo della glassa: 30–40 °C.
Aggiungere alla crema di frutta (30 °C) 1,5 % di gela
tina sciolta. Il prodotto congelato può essere rivestito
di crema.
Articoli di pasticceria rivestiti con cre-
ma alla frutta o panna semimontata Ulteriori informazioni sull’argomento creme di frutta
sono disponibili a pagina 409.
Panna semimontata
Temperatura di utilizzo della glassa: 5–10 °C.
Il prodotto viene rivestito con panna aromatizzata
semimontata.
Marzapane
Albicoccare i gusci di biscotto ripieni e rivestirli con uno
strato sottile di marzapane spesso 2–3 mm.
Consiglio
Articoli di pasticceria rivestiti di marza- Inumidire il marzapane con lo sciroppo.
pane
Gianduia
Il biscotto farcito viene rivestito con il gianduia steso in
uno spessore di 1,5–2 mm.
Ulteriori informazioni sull’argomento gianduia sono
disponibili a pagina 433.
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