1977 scrive un libro che si chiama “The fate of Schechem”, che parla di onore, famiglia, parentela e pone l’accento sul ruolo rapporto uomo-donna. Schechem è tratto dalla Genesi è un eroe maschile che oltraggia Dina. Suo padre Camor si rivolge a Giacobbe proponendo un matrimonio (siglare accordo tra due tribù) tra i due personaggi. Viene oltraggiata la donna e per riparare l’onore si chiede il matrimonio. Si occupa del rapimento violento della donna per carpirne il matrimonio. Ogni cessione di donna è una perdita della famiglia di provenienza, economica e simbolica. La famiglia dell’uomo acquista dote ma anche controllo indiretto sulle proprietà della famiglia dei lei. Il tema della cessione della donna è importante perché la donna esce dalla famiglia prima della morte del padre. Insieme a Pitribers se ne occupa un altro antropologo, Peristiany, e insieme scrivono dei libri Onor and Shame, Onor and Grace (il tema dell’onore, della vergogna, della grazia sono temi centrali) queste sono le tematiche che inaugurano l’antropologia del mediterraneo: 3 fasi ’50-’60 : onore, vergogna, grazia, clientelismo, parentela, famiglia; ha un congresso di formazione a Wartenstein (bassa Austria). ’80 : caratterizzata dalla figura del Davis che mette in evidenza e critica i punti di debolezza della prima fase (non c’è visione storica, non c’è comparazione, ci si concentra sulla singola comunità). Dice anche che la società diventa più complessa, non c’è solo campagna ma anche città e va indagato il rapporto. La società è più complessa di ciò che vediamo, le località non sono egualitarie come diceva Pitribers, con il tempo si formano 3 stratificazioni: burocrazia (1) necessità di un potere centrale e la sua integrazione con il potere locale, la classe (2) sarebbe più corretto parlare di ceto, onore (3) man mano che c’è una differenziazione economica, l’onore si caratterizza per differenze di ricchezza. ’90 : congresso simbolo in Francia (Aix en Provence), mette in discussione la stessa definizione di area mediterranea. Pitribers: onore, come virtù e onore come status. In tutte le lingue indoeuropee onore si può declinare come virtù ma anche nella sua accezione di status, di ricchezza. Seconda fase dell’antropologia del mediterraneo abbiamo anche l’olandese Boissevain (origine belga). Egli tratta dei termini simili a Davis ma si evolve trattando anche altri temi come il turismo che inizialmente non ha spazio negli studi di antropologia del mediterraneo. Perché è importante la burocrazia? Caso italiano, Cassese scrive un libro nel 2011 “Italia, una società senza stato”. Da fine ‘800 ai ceti subentrano le classi, economicamente definite. L’onore definisce il comportamento di genere. La donna se ha tanti uomini scardina la famiglia, la madre genera e quindi deve avere figli e nella famiglia è fondamentale. 3 fase, si parla di AREE del mediterraneo, non una ma tante aree. I più importanti sono Albera, Anton Block, Bromberger, Durand. Spezzano l’unità dell’area mediterranea. Valori comuni ci sono ma importante è l’intensità con cui si utilizzano. 1. Elemento animale, è importante la figura dell’ovino in tutto il mediterraneo. (3 animali onnipresenti sono il maiale, il toro/o anche montone). I riferimenti cambiano con il tempo ma ci sono sempre. 2. Il vino: sullo sfondo dei comportamenti alimentari il simbolismo del sangue è fondamentale. Islam, sangue sostanza impura da espellere (vino proibito), 09.02.2023 cristianesimo, ruolo importante del vino (eucarestia, sangue di Cristo), ebraismo, sangue sacrificale destinato a Dio. Accomuna e differenzia le culture. 3. La peluria, il trattamento della peluria corporea è differente nelle varie culture religiose. San Paolo ricorda l’obbligo di pregare a capo scoperto; ebrei, i pontefici coperti in testa durante i sacrifici. Islam, uso codificato della barba e dei baffi con funzione demarcativa dalle molte sfumature, ma i peli pubici vanno eliminati. È importante parlare di riconoscimento istituzionale e non (presenza e non), è li che si valuta la pregnanza specifica di questi valori. Sono manifestazioni visibili delle strutture sociali che si riflettono nella vita politica e istituzionale: intensità e modulazione. Sono elementi comuni che si manifestano in maniera diversa. Bisogna ragionare in termini giuridici (di sistema giuridico) per riflettere sul sistema istituzionale. Se ne occupa Friedman che scrive un libro che si intitola, a “il sistema giuridico nella prospettiva delle scienze sociali”, lega il diritto alla società, esistono 4 sistemi giuridici. Sistemi chiusi (gestiti da giuristi, un corpo professionale) e sistemi aperti (non hanno un corpo di giuristi, esempio anziani del villaggio) all’interno di questa differenziazione possiamo ammettere o meno l’innovazione. Un sistema chiuso che ammette innovazione è un sistema giuridico continentale (Europa continentale); un sistema chiuso che non ammette innovazione anche se la società muta sono i sistemi sacrali (es. sacerdoti, il diritto comune, common law, anche se da metà ‘800 inizia ad ammettere innovazioni date delle esigenze della società portate dal partito laburista). I sistemi aperti si sdoppiano: quelli che ammettono innovazione sono i sistemi rivoluzionari, quelli che non ammettono innovazioni sono i sistemi consuetudinari (tradizioni riconosciute dal diritto).